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Interviste Agli Autori


ymalpas

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Complimenti a Zeca e allo staff del blog anche da parte mia!!E complimenti anche a Bruzzo, che spicca per simpatia e bravura:le tavole in anteprima sono splendide, e mi sembra che segnino un passo in avanti rispetto a quelle, già molto belle, di "L'uomo di Blatimora. Inoltre mi sembra(e dico "mi sembra" perchè Suarez mi ha insegnato che non bisogna farsi ingannare dalle anteprime via internet)che Bruzzo abbia anche "ripulito" un p? il suo tratto-il che per me non può che essere, generalmente, un bene!Anche Carson mi sembra azzeccatissimo!L'unico neo, al limite,? l'ancor troppo evidente influenza ticciana.

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  • 1 month later...

Tex ?La mano del morto?: Interviste esclusive con gli autori Mauro BOSELLI e Alfonso FONT nel blog portoghese di Tex

http://texwillerblog.com/wordpress/?p=17447

Mauro BOSELLI:
E? un'idea che avevo da qualche tempo nel cassetto. Dare una spiegazione immaginaria all'irrisolto mistero della morte di Wild Bill, di cui si sa chi fu il killer (impiccato) e di cui si sa anche che ci furono dei mandanti (Varnes e Brady, mai catturati n° interrogati in merito). Da subito, l'intenzione era quella di coinvolgere Calamity Jane come vendicatrice.

Alfonso FONT:
Generalmente Mauro preferisce di avere uno studio preliminare dei personaggi. Lui mi fa arrivare una descrizione dei loro caratteri, la età, e la sua partecipazione nell'insieme della storia. Allora io procuro immaginare quel personaggio come qualcuno di vivo, reale, un essere umano che possa includere nel suo caratteristico quelle qualità.

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  • 2 months later...
  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...
  • 2 months later...
  • Collaboratori

Piccola recente intervista a Ticci:

Il mio disegno nel tempo, per fortuna, ha subito una forte evoluzione. C?? molta più cura nella preparazione delle figure, il segno è più morbido e meno duro. Ma tutto questo è accaduto senza che me ne accorgessi. Molti lettori sono nostalgici. Io invece vedendo i cambiamenti nel disegno sono felice. Lo stesso non posso dirlo per le storie. Il fumetto non è più quello di una volta. Compreso Tex che gli autori rischiano di far scadere nel genere poliziesco. Non si riescono a inventare più le strutture di una volta. Su Tex c'era una sorta di codice d'onore. Menava le mani, faceva una scazzottata ma c'era movimento nella storia e non scadeva mai nel volgare. Oggi il rischio che si corre può essere proprio questo.

Clicca qui per leggere tutta l'intervista nel sito originale

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Grazie per la segnalazione,Sandro!!Due cose trovo molto interesanti:il fatto che Ticci dica che le sue evoluzioni sono giunte quasi senza che se ne accorgesse (io, nel mio articolo per il magazine, avevo supposto erroneamente che questo fosse avvenuto solo per il periodo delle "facce allungate"), e i suoi gusti di "texiano", che sembrano porlo nel novero dei "tradizionalisti" insoddisfatti! :D

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  • 2 weeks later...

Uhm... con tutti sti progetti in ballo, mi sa che Milano non sarà destinato a rimanere stabilmente su Tex. Che possa essere destinato al ruolo di disegnatore 'una tantum'? Un po' mi spiace, visto che lo trovo adattissimo a Tex.

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  • 2 weeks later...

Amici, ecco per vostra conoscenza:

Intervista esclusiva al grandissimo Maestro ALESSANDRO BAGGI, nel blog portoghese di Tex!

Con tre tavole in anteprima della sua storia (inedita) di Dampyr che sta realizzando ed un disegno inedito di Tex!!!!

Versione italiana - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=25901

Versione portoghese - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=25202

So che il mio editore ha una (comprensibile) predilezione per Aquila della Notte; il fatto che ne sia anche il massimo esperto (unitamente alla statura epica del personaggio) mi intimidisce, al pensiero di trovarne una mia versione. Inoltre, i disegnatori storici di Tex che prediligo (Nicol' su tutti, ma anche Letteri e Ticci) sono modelli consolidati e condizionanti. Ma comincerei riferendomi alle loro versioni, per quanto classiche, piuttosto che ispirarmi a interpretazioni più moderne (come quelle di Mastantuono o di Villa), punto d'approdo della ricerca di colleghi partiti in condizioni analoghe alle mie.

Immagine postata

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Ancora una volta complimenti,Zeca!!Per quanto riguarda Baggi, vale quello che per me vale per ogni disegnatore bravo che desideri disegnare Tex:ha tutte le carte in regola per disegnare Tex!!... anche se, onestamente, non so quanto il suo stile possa trovarsi a proprio agio con ambientazioni western. Inoltre quel disegno di Tex è davvero brutto!

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  • 3 weeks later...
  • Collaboratori

INTERVISTA A SERGIO BONELLI ( RIVISTA INK )

E a proposito di Storia, Paolo Piffarerio ci ha raccontato che lei non ama molto ?trine e merletti??
Mio padre amava molto le storie di ?cappa e spada?, e amava anche tutti quei romanzoni medievali, tipo Re Art?. Io invece, non sopporto proprio quelli che hanno tutti i vestitini coi pizzi: mi annoiano, non mi piace nemmeno vederli al cinema, è anche un fatto estetico. Ognuno ha le sue passioni, io sono molto appassionato dal periodo delle guerre coloniali: anche al cinema preferisco vedere quel tipo di storie. Già i pirati non mi entusiasmano, per non parlare dei Moschettieri?

CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO...
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  • 4 weeks later...

Amici,

Vi scrivo per informarti che ho pubblicato oggi le interviste esclusive con Mauro Boselli e Marco Torricelli nel blog portoghese di Tex a proposito della sua recente storia "Faccia di cuoio":

Versione italiana - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=27094
Versione portoghese - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=27053

Mauro Boselli: Tutto previsto. In una storia breve non si fanno cambiamenti di questa portata. Per la verità, anche se mi lascio mano libera, non arrivo MAI a capovolgere o a cambiare di molto la natura di un personaggio rispetto alle intenzioni originarie.

Marco Torricelli: Tex si può realizzare in vari modi, l'importante è che ispiri autorit?, carisma, forza, intelligenza e saggezza. Le qualità dell'eroe, insomma, ma con qualcosa in più, tipico dei personaggi bonelliani, l'umanit?. Il volto di Tex che maggiormente esprime questi concetti secondo me è quello disegnato da Galleppini. Forse nella mia scelta ha contribuito anche il ricordo affettivo per il grande artista che, nelle poche volte in cui ci siamo incontrati nel suo studio, vedevo, come diceva lui, ?fasciare? le figure con il pennello. Cosè pure il volto di Tex, la cui mandibola non risultava da una linea dritta fino al mento, per continuare sull'altro lato fino alla fronte, ma risultava dall'ombra tratteggiata sapientemente sotto il mento, affinch? il volto assumesse consistenza e rotondit?. ?E? carne, non legno?, mi diceva. Questo il concetto del suo realismo. Ho cercato di mantenere fede a quanto ho potuto da lui apprendere, e che sempre ho trovato giusto. Quindi, per me, anche se potrei inventare altri volti possibili, Tex è quello di Galep.

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