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TWF - Tex Willer Forum

[643/644] L'indomabile


Sam Stone
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Storia, come ampiamente già rilevato, di stampo molto classico. Sembra scritta da Bonelli e questo è un grande complimento per Borden. La lettura scorre piacevole e pagina dopo pagina la trama si fa sempre più interessante. Ottima la gestione dei pards, i ruoli dei vari protagonisti della vicenda apparentemente sembrano già delineati, ma conoscendo la scrittura di Boselli chissà che non ci riservi qualche sorpresa nel prosieguo. E' presto per fare raffronti con storie pubblicate precedentemente, per il momento la lettura di quest'avventura lascia in bocca un sapore dolce, gustoso, in attesa di una valutazione complessiva più dettagliata dopo il secondo albo.

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Comprato soltanto oggi :)La trama mi ha appassionato: Ci sono molti elementi texiani primo fra tutti l'ingiustizia subita da due nativi per conto di alcuni cialtroni bianchi. Vediamo molte figure del vecchio West: l'indiano audace e onesto quale Nantan, l'arrogante alto ufficiale impersonato dal colonnello Atwood, l'ubriacone indiano Goysh, l'oste sudicio e grasso Dirty Willy (nome azzecato :) ), l'affarista Marton senza scrupoli, i soldati di colore, l'enigmatico e traditore Uday. E' una storia ben condita con diversi altri ingredienti che trovo succulenti, quali lo scambio di battute fra Tex e il dottore, il trattamento che Tex riserva a Marton e alle sue proprietà :colt: . Sono un estimatore di Ortiz, che ha saputo sempre riprodurre un West polveroso, uomini che sudano sotto a un cocente sole, chiaro il suo tratto è andato un po' indietro, personalmente lo apprezzo ancora. Certo che mi mancher? questo artista.... Boselli ci sta regalando da diverso tempo delle ottime storie, bravo! Aspetter? con pazienza il seguito di questa interessante vicenda che ci lascer? qualche sorpresa.

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storia , per ora , assai gradevole; ben scritta , buoni dialoghi e buona gestione dei pards. mi piacciono anche i disegni di Ortiz, adatti alla tramaapprovo la tendenza di Boselli ad utilizzare nelle sue storie sempre più tutti e 4 i pardsconfido nella seconda parte che mantenga questo livello qualitativo ::evvai::

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Non ricordo bene chi avesse detto che non avrebbe messo la mano sul fuoco per il capitano Webster, forse Natural Killer. Il bandito messicano dice a Uday che forse bisognerebbe eliminare anche Webster, quindi non è di sicuro complice di questi due. Marton davanti ai suoi sgherri dice che l'agente indiano ha il dente avvelenato per aver fatto incriminare i suoi due agenti, inoltre aggiunge che bisogna occuparsi definitivamente dei pards e del capitano, quindi Webster non potrebbe essere complice del ricco affarista.

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E inoltre Tex all'inizio dell'albo asserisce di conoscere "bene" Webster, anzi fa capire di imbarcarsi nella vicenda proprio perchè quest'ultimo ha chiesto il suo aiuto, più che per Nantan che invece conosce poco... comunque ha ragione NK. Con Boselli tutto è possibile... aspettiamo e vedremo. Certo che in effetti è strano che all'interno del territorio della riserva sorga una distilleria clandestina, in barba al ruolo di agente indiano di Webster.

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Non ricordo bene chi avesse detto che non avrebbe messo la mano sul fuoco per il capitano Webster, forse Natural Killer. Il bandito messicano dice a Uday che forse bisognerebbe eliminare anche Webster, quindi non è di sicuro complice di questi due. Marton davanti ai suoi sgherri dice che l'agente indiano ha il dente avvelenato per aver fatto incriminare i suoi due agenti, inoltre aggiunge che bisogna occuparsi definitivamente dei pards e del capitano, quindi? Webster non potrebbe essere complice del ricco affarista.

La lettura diretta dice proprio quello che hai riportato ElyParker, ma un'analisi più approfondita potrebbe anche far pensare che:1. il bandito non conosca chi sta a un livello superiore che non necessariamente è conosciuto da tutti i componenti (del resto Uday non replica e dimostra di tenere in scarsissima considerazione il presunto collega quando commentano la visita della affascinante Nitika)2. l'isterico Marton potrebbe non aver interesse a rivelare ai SUOI sgherri di non essere il capo dell'organizzazione o addirittura potrebbe avere la tentazione di liberarsi dell'eventuale complice (se lo fosse)In entrambi i casi nessuna delle due situazioni sarebbe IMHO sufficiente a scagionare Webster, che magari sbaglier?, ma per me rimane sempre sospetto per le ragioni che ho già esternato prima. Con Mauro mai dire mai....
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E inoltre Tex all'inizio dell'albo asserisce di conoscere "bene" Webster, anzi fa capire di imbarcarsi nella vicenda proprio perchè quest'ultimo ha chiesto il suo aiuto, più che per Nantan che invece conosce poco... comunque ha ragione NK. Con Boselli tutto è possibile... aspettiamo e vedremo. Certo che in effetti è strano che all'interno del territorio della riserva sorga una distilleria clandestina, in barba al ruolo di agente indiano di Webster.

Sia chiaro shane che io non voglio convincere nessuno! Riporto solo mie sensazioni che potrebbero essere completamente sbagliate. Diciamo che la figura di Webster, nonostante sia molto presente nell'albo, non gode di una caratterizzazione profonda, riservata invece ad atri personaggi meno presenti, ma più incisivi come Uday e sua sorella. Quello che in realtà mi aspetto da borden è un colpo di scena in grado di rovesciare le apparenze.
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  • Collaboratori

Questa storia con una sceneggiatura lineare, fluida e piacevole, che fa leva sui sentimenti dei lettori, che ci presenta un Tex "vecchia maniera", è l'ennesima prova riuscita da parte di Mauro Boselli che da anni, ormai, non delude più le mie attese, eccezion fatta per il famigerato maxi di Fernandez.

Questo è il punto doloroso.

I disegni, artisticamente insufficienti, che la casa editrice ( parlo di casa editrice e non di curatore, ma le vedute potrebbero anche coincidere, per quanto ne so) in questa contemporanea gestione spudoratamente avvalla, quando in passato queste tavole sarebbero immancabilmente finite nel cassetto ( Penso a Buzzelli, Arias, Marcello, Galep, Nadir Quinto... ). Ora Buzzelli e Nadir Quinto nel cassetto e questo Ortiz pubblicato è

Non ce l'ho con il povero Josè, ovviamente, capisco la decadenza dovuta all'età, alla malattia. E' stato uno dei miei preferiti, fino a che non ha mostrato segni di libera caduta. Anche se altri, come Fusco, hanno saputo dire basta.

Leggendo queste pagine mi è venuta in mente la storia di sette o otto anni fa di Nizzi intitolata "Documento d'accusa", disegni di Venturi, chi la ricorda capir? forse il tenue riferimento. Come storia, quella non era malaccio, anche se su TWO, dove scrivevo allora, era stata massacrata. Ora immaginate questa nuova storia boselliana con i disegni di quel Venturi e capirete perchè, per me, l'albo di questo mese è un prodotto, editorialmente parlando, da bocciare.

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Questa storia con una sceneggiatura lineare, fluida e piacevole, che fa leva sui sentimenti dei lettori, che ci presenta un Tex "vecchia maniera", è l'ennesima prova riuscita da parte di Mauro Boselli che da anni, ormai, non delude più le mie attese, eccezion fatta per il famigerato maxi di Fernandez.

Questo è il punto doloroso.

I disegni, artisticamente insufficienti, che la casa editrice ( parlo di casa editrice e non di curatore, ma le vedute potrebbero anche coincidere, per quanto ne so) in questa contemporanea gestione spudoratamente avvalla, quando in passato queste tavole sarebbero immancabilmente finite nel cassetto ( Penso a Buzzelli, Arias, Marcello, Galep, Nadir Quinto... ). Ora Buzzelli e Nadir Quinto nel cassetto e questo Ortiz pubblicato è

Non ce l'ho con il povero Josè, ovviamente, capisco la decadenza dovuta all'età, alla malattia. E' stato uno dei miei preferiti, fino a che non ha mostrato segni di libera caduta. Anche se altri, come Fusco, hanno saputo dire basta.

Leggendo queste pagine mi è venuta in mente la storia di sette o otto anni fa di Nizzi intitolata "Documento d'accusa", disegni di Venturi, chi la ricorda capir? forse il tenue riferimento. Come storia, quella non era malaccio, anche se su TWO, dove scrivevo allora, era stata massacrata. Ora immaginate questa nuova storia boselliana con i disegni di quel Venturi e capirete perchè, per me, l'albo di questo mese è un prodotto, editorialmente parlando, da bocciare.

Se non ho interpretato male, tu apprezzi questa storia per la sua classicit? e il richiamo alla tradizione GLBonelliana, ma la ritieni impubblicabile per la qualità dei disegni dell'ultimo Ortiz.


Ma dopo aver visto in edicola il da te citato Maxi Alaska, credo che il concetto di pubblicabilità vada revisionato, poich? ritengo che comunque gli attuali disegni di Ortiz, che esprimono purtroppo il suo evidente declino, abbiano tuttavia una dignit? superiore alla accozzaglia messa insieme dagli allievi di Fernandez.

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Questa storia con una sceneggiatura lineare, fluida e piacevole, che fa leva sui sentimenti dei lettori, che ci presenta un Tex "vecchia maniera", è l'ennesima prova riuscita da parte di Mauro Boselli che da anni, ormai, non delude più le mie attese, eccezion fatta per il famigerato maxi di Fernandez.

Questo è il punto doloroso.

I disegni, artisticamente insufficienti, che la casa editrice ( parlo di casa editrice e non di curatore, ma le vedute potrebbero anche coincidere, per quanto ne so) in questa contemporanea gestione spudoratamente avvalla, quando in passato queste tavole sarebbero immancabilmente finite nel cassetto ( Penso a Buzzelli, Arias, Marcello, Galep, Nadir Quinto... ). Ora Buzzelli e Nadir Quinto nel cassetto e questo Ortiz pubblicato è

Non ce l'ho con il povero Josè, ovviamente, capisco la decadenza dovuta all'età, alla malattia. E' stato uno dei miei preferiti, fino a che non ha mostrato segni di libera caduta. Anche se altri, come Fusco, hanno saputo dire basta.

Leggendo queste pagine mi è venuta in mente la storia di sette o otto anni fa di Nizzi intitolata  "Documento d'accusa", disegni di Venturi, chi la ricorda capir? forse il tenue riferimento. Come storia, quella non era malaccio, anche se su TWO, dove scrivevo allora, era stata massacrata. Ora immaginate questa nuova storia boselliana con i disegni di quel Venturi e capirete perchè, per me, l'albo di questo mese è un prodotto, editorialmente parlando, da bocciare.

Se non ho interpretato male, tu apprezzi questa storia per la sua classicit? e il richiamo alla tradizione GLBonelliana, ma la ritieni impubblicabile per la qualità dei disegni dell'ultimo Ortiz.


Ma dopo aver visto in edicola il da te citato Maxi Alaska, credo che il concetto di pubblicabilità vada revisionato, poich? ritengo che comunque gli attuali disegni di Ortiz, che esprimono purtroppo il suo evidente declino, abbiano tuttavia una dignit? superiore alla accozzaglia messa insieme dagli allievi di Fernandez.

Non posso non concordare con te NK, e aggiungo che i disegni di questo primo albo mi sembrano comunque ad un discreto livello anche se, ovviamente, si notano le incertezze dovute ad una mano non più all'ottimo della forma.

Per fare un paragone, e spero di non scatenare un putiferio con quel che scrivo non voglio assolutamente mettere in discussione l'arte di Galep, molte vignette dell'ultimo Galep denotavano delle incertezze ben più evidenti anche nei volti.

In questi casi credo che la situazione in cui si viene a trovare l'editore è veramente scomoda. Deve saper bilanciare i diritti del lettore che paga e deve essere ricompensato da un prodotto di qualità ma deve anche tenere in conto la riconoscenza verso l'artista che tanto ha dato alla casa editrice. Io penso che sia nel caso di Galep sia in quello di Ortiz alla SBE siano riusciti ad attuare un buon compromesso che ha garantito al lettore dei disegni comunque discreti senza dover "sbattere la porta in faccia" ad artisti che hanno comunque dato tanto alla SBE.

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Io, senza arrivare alla conclusione estrema di Ymalpas, sono tuttavia del tutto d'accordo con lui sulla qualità dei disegni. A mio avviso - e l'ho detto troppe volte per rinnegarlo ora - la decadenza di Ortiz si protraeva da ormai troppi anni, e non è questa la sua unica storia a non essere adatta alla pubblicazione (l'albo "Evasione", a livello di disegno, è uno dei più brutti in assoluto della storia di Tex). ps. a mio avviso Galep, pur tra tanti problemi, non è mai giunto ai livelli raggiunti da Ortiz negli ultimi anni: una storia come "Senza via di scampo" a livello grafico è ancora dignitosissima. Inoltre, nel suo periodo di "decadenza", Galep non ha prodotto la mole di pagine prodotta da Ortiz!

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  • Rangers

Beh intervengo anch'io. A me Ortiz è sempre piaciuto, così come mi piace Diso su Tex (magari sarà uno dei pochi a difenderlo). E' evidente il calo di Josè, qualche sua "storia" fa dicevamo che la qualità era probabilmente calata per la sua estrema velocit?. In realtà sembra ormai chiaro che la malattia ne aveva in qualche modo ostacolato la sua passione principale!Se devo essere sincero fino in fondo, tutte le storie che ha firmato Ortiz, se non fossero state disegnate proprio da lui non avrebbero avuto lo stesso giudizio da parte mia. Per me le indimenticabili Sulla Pista di Fort Apache, Il Cacciatore di Fossili, Il Treno Blindato, e via così, erano fatte su misura per lui. Un west selvaggio, violento, sporco, come purtroppo vedremo raramente in futuro. Mi pare che i disegnatori oggi tendano più alla pulizia delle tavole, piuttosto di mostrare un west polveroso come quello di Ortiz. A me piace e lo rimpianger?, poi magari passer? per blasfemo! :deserto

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  • Rangers

(l'albo "Evasione", a livello di disegno, è uno dei più brutti in assoluto della storia di Tex).

Mah, io non lo trovo per niente brutto invece. A parte la faccia di Harter che in effetti cambia da una vignetta all'altra, per il resto nulla da dire da parte mia. Ho trovato decisamente brutte le famose sequenze del duello in Alaska... quelle sè che mi son rimaste sullo stomaco!Tex - Big Jim :malediz... :shock:
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  • Collaboratori

Ma dopo aver visto in edicola il da te citato Maxi Alaska, credo che il concetto di pubblicabilità vada revisionato, poich? ritengo che comunque gli attuali disegni di Ortiz, che esprimono purtroppo il suo evidente declino, abbiano tuttavia una dignit? superiore alla accozzaglia messa insieme dagli allievi di Fernandez.

Quello di Fernandez, si vociferava, senza smentite, doveva essere un Texone di 224 pagine. Ad un certo punto, era il 2010 è era il 2011 è esce la news che Fernandez è stato spostato sul maxi. Chiamato per una pubblicazione in "vetrina", accanto a nomi come Galep, Ticci, Magnus o Kubert per citarne tre o quattro, l'argentino viene incomprensibilmente spostato su una serie che definire di minor prestigio non rende appieno l'idea. La domanda io me l'ero fatta e penso che se la siano fatta in tanti allora, quando eravamo all'oscuro di tutto ( trattandosi di un autore sudamericano le uniche novità sullo stato di avanzamento dei lavori avevano come fonte diretta la stessa SBE ). Con il passare degli anni le prime voci si sono fatte strada nel web. Boselli che due o tre anni fa è stato tra i primi a correggermi, nel topic delle anteprime, l'aggettivo di "... seguito "memorabile" del maxi 2001"; poi Carlo Monni ( uno dei pochi, forse, ad aver visto in anteprima alcune tavole del futuro maxi ) che ammetteva che i disegni avrebbero fatto discutere. Fino alla sconcertante scoperta del "fattaccio" nell'ottobre 2013. Insomma TUTTI erano consapevoli, chi di mandare in edicola, chi di acquistare il maxi, che i tempi erano cambiati. Tu, Natural Killer, che sei un vecchio lettore, ricorderai gli editoriali in cui Sergio Bonelli, negli anni settanta e ottanta, si scusava ogni volta che era costretto ad aumentare il prezzo degli albi. Era una filosofia che sembra essersi smarrita nei meandri della Sergio Bonelli Editore. Per rispondere anche all'amico Filippo, tu nella stanza dei bottoni avresti pubblicato queste tavole di Ortiz chiedendo 3,20 euro ai tuoi lettori è Ognuno risponda a se stesso secondo coscienza.
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Per quanto non mi piacesse troppo Ortiz sono d'accordo sul fatto che è senz'altro più guardabile quel suo ultimo lavoro che il Fernandez di Alaska o qualsiasi Diso, almeno su Tex (se poi Diso in altre realtà fumettistiche è un artista da premio, quella è un'altra faccenda). Io a suo tempo avevo difeso il Letteri de "Il veleno del cobra", non tanto per la prestazione in sè, che non poteva che risentire fortemente delle condizioni dell'artista, ma perchè l'avevo paragonato alle ultime parole dell'amico morente, che si ascoltano con rispetto e si conservano nella memoria anche se sono poco comprensibili e spesso senza senso: per me è stato così negli ultimi giorni di mia madre. Credo che se fossi stata un'estimatrice di Ortiz avrei avuto verso di lui lo stesso pensiero. Spero con tutto il cuore, invece, che questa storia non assomigli se non in modo molto superficiale a "Documento d'accusa". L' ho visto un Tex irriconoscibile, che lascia catturare l'amico indiano perchè se intervenisse farebbe la bua ai soldati! :blink:

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  • Collaboratori

Spero con tutto il cuore, invece, che questa storia non assomigli se non in modo molto superficiale a "Documento d'accusa". L' ho visto un Tex irriconoscibile, che lascia catturare l'amico indiano perchè se intervenisse farebbe la bua ai soldati! :blink:

Il riferimento a "Documento d'accusa", è chiaramente indirizzato alle tavole di Venturi e non alla sceneggiatura che ha invero le sue pecche. Insomma, godetevi queste tavole di Ortiz, io le belle parole le riservo a gente come Civitelli o Scascitelli, per citarne due, uno vecchio e uno nuovo, che si slogano la mano a disegnare solo una vignetta, non certo a questo [censored].
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  • Rangers

Ma ognuno Ym ha i suoi gusti anche in fatto di disegnatori. Per quel che mi riguarda non riesco a fare confronti tra Ortiz - Civitelli o Ortiz - Scascitelli , perchè lo stile è completamente differente. Se proprio dobbiamo paragonarli : li trovo tutti e tre bravi e degni di Tex. Ortiz ha fatto la sua parte per la Storia della serie, almeno parlo per me. Poi è ovvio che un disegnatore rientra più di un altro nel nostro particolare Tempio del Gusto :)

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Spero con tutto il cuore, invece, che questa storia non assomigli se non in modo molto superficiale a "Documento d'accusa". L' ho visto un Tex irriconoscibile, che lascia catturare l'amico indiano perchè se intervenisse farebbe la bua ai soldati! :blink:

Il riferimento a "Documento d'accusa", è chiaramente indirizzato alle tavole di Venturi e non alla sceneggiatura che ha invero le sue pecche. Insomma, godetevi queste tavole di Ortiz, io le belle parole le riservo a gente come Civitelli o Scascitelli, per citarne due, uno vecchio e uno nuovo, che si slogano la mano a disegnare solo una vignetta, non certo a questo [censored].
Ma a parte il fatto che, come dice giustamente Sam, ognuno ha i suoi gusti, non è certo a me che devi dire "godetevi i disegni di Ortiz", visto che ho sempre dichiarato che non mi piace. Per quanto riguarda Documento d'accusa, tu hai scritto

Leggendo queste pagine mi è venuta in mente la storia

e io a questo ho fatto riferimento.
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A me piace e lo rimpianger?, poi magari passer? per blasfemo! :deserto

Non credo che tu possa passare per blasfemo, ed in tal caso saresti in buona compagnia. L'albo di Magico Vento attualmente in edicola è semplicemente stupendo!E comunque Ortiz aveva molti fans anche fra gli addetti ai lavori, senza andare troppo lontano posso citare Fabio Civitelli che ho appena avuto il piacere di intervistare, piccolo inciso per chi ancora non lo sapesse potete trovare la sua intervista nell'ultimo numero del Tex Willer Magazine, che come stile è molto diverso da Ortiz eppure mi ha manifestato il suo apprezzamento verso il disegnatore spagnolo. Anch'io apprezzo entrambi pur se come stile sono diversissimi.
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Per rispondere anche all'amico Filippo, tu nella stanza dei bottoni avresti pubblicato queste tavole di Ortiz chiedendo 3,20 euro ai tuoi lettori è Ognuno risponda a se stesso secondo coscienza.

Beh Sandro mi costringi a risponderti su qualcosa su cui non ho tutti gli elementi per risponderti perchè io non ci sono nella stanza dei bottoni. A livello molto sommario ti posso dire che in linea generale l'albo di Ortiz io l'avrei mandato tranquillamente in edicola, non ci vedo niente di impubblicabile. Discorso diverso per i disegni del Maxi Alaska, li avrei preteso diverse correzioni e probabilmente avrei fatto la voce grossa non alla fine ma già quando avrei visto arrivare le prime tavole non all'altezza. Però a parlare senza sapere come stanno realmente le cose e quali erano gli accordi siamo tutti bravi per cui il mio, ripeto, è un discorso così tanto per dire. Per tornare ad Ortiz, è chiaro che se mi fai il paragone fra Ortiz, Civitelli e Scascitelli ti rispondo che sono tre stili essenzialmente diversi, a me piacciono tutti e tre, l'unica cosa che aggiungo è che sicuramente Civitelli e Scascitelli li ritengo adatti ad ogni tipo di storia mentre Ortiz lo riserverei su determinate sceneggiature.
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Ortiz non mi è mai piaciuto ed in questa storia i disegni non mi convincono. Ma se anche fossero stati i peggiori disegni del mondo, la SBE avrebbe fatto benissimo a pubblicarli, se è vero, come ha detto Boselli nell'introduzione dell'albo, che Ortiz ha voluto a tutti i costi finire questa storia prima di entrare in ospedale. Non è tanto una questione di riconoscenza verso Ortiz, quanto di premiare l'estrema professionalità del disegnatore. Insomma, per una volta si metta da parte la cornice, l'estetica , la qualità dei disegni, e si guardi al fatto che nonostante i suoi problemi di salute Ortiz ha voluto testimoniare la sua professionalità finendo di illustrare questa storia.

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Premesso che Ortiz non rientra tra i miei disegnatori preferiti, tuttavia se devo giudicare da questo primo albo, pur essendo evidente il calo, non trovo questi disegni impubblicabili. Come dice West 10, Ortiz era adatto a descrivere particolari atmosfere e questa avventura risulta particolarmente adatta al suo tratto. Inoltre è anche giusto aver premiato la sua grande professionalità e tenacia nell'aver voluto portare a termine la sua opera lottando contro il male che lo affliggeva. Trovo, giusto per fare un termine di paragone, maggiormente sindacabile la parte grafica realizzata da Font per Giovani Assassini.

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Inoltre è anche giusto aver premiato la sua grande professionalità e tenacia nell'aver voluto portare a termine la sua opera lottando contro il male che lo affliggeva.

Devo essermi perso qualcosa, dove l'hai letta questa commovente ricostruzione dei fatti? P. s. Credo che Marcello abbia comunque portato a termine le 220 pagine di "Morte nella nebbia", sono invece sicuro che Nadir Quinto ha finito quelle de "I lupi del Colorado". Mi piacerebbero delle risposte oggettive, che si appoggiano sui dati, non su sensazioni o su ciò che ci piace pensare. EDIT:Dalla mia intervista a Diana Quinto, parlando del Texone su cuiil padre ha lavorato prima di lasciarci nel 1993:"[...] sicuramente desiderava molto disegnare Tex e disegnarlo con la passione e l'entusiasmo che hanno contraddistinto tutte le sue opere, credo però che la malattia e quell'entrare e uscire dagli ospedali in alcuni momenti abbiano reso il lavoro che amava tanto una grandissima fatica."Texone mai pubblicato.
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Inoltre è anche giusto aver premiato la sua grande professionalità e tenacia nell'aver voluto portare a termine la sua opera lottando contro il male che lo affliggeva.

Devo essermi perso qualcosa, dove l'hai letta questa commovente ricostruzione dei fatti?
Mi sembrava di aver capito che Ortiz nonostante i suoi prolemi di salute, avesse voluto con tenacia portare a termine questa storia prima di accettare il ricovero in ospedale. Ma forse mi sono sbagliato? O probabilmente mi sono espresso male nel precdente messaggio. Per il resto qualsiasi opinione che abbiamo e che esprimiamo nel forum logicamente è soggettiva è non pretende di essere presa come verità asoluta.
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Boselli stesso, quando ci ha informati della morte di Ortiz, ci ha anche detto che prima di entrare in ospedale, da cui non sarebbe più uscito, l'artista spagnolo ha voluto a tutti i costi completare la sua ultima storia... che non è questa ma una scritta da Faraci e che uscir? nel Maxi dell'anno prossimo. Sempre Boselli ci ha detto che Ortiz aveva anche cominciato a realizzare le prime pagine di una nuova storia che ora verr? affidata ad un altro disegnatore ancora da designare (o almeno così era quando ci fu riferita la notizia). In ogni caso io trovo degno di rispetto l'atteggiamento di Ortiz in presenza della malattia che l'avrebbe ucciso. Ymalpas, capisco che a te Ortiz non piacesse come non ti piacciono Font ed altri, cosa più che legittima, ma mi permetto di suggerirti toni più distesi e cortesi nei confronti di chi non la vede allo stesso modo.

Modificato da Carlo Monni
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