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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 07/09/2023 in tutte le sezioni

  1. Ma io non farei paragoni tra volumi che in comune hanno ben poco (per dire la più eclatante: questo Tex è un inedito, gli artist edition presentano storie che hanno altre spalle decine di edizioni precedenti in tutti i formati possibili). Ciò detto, da lettore occasionale di Tex, sono davvero stupito della differenza con cui molti texiani hanno accolto questa notizia. Per me è una bomba! Mi sarei aspettato torme di texiani urlanti che si strappano i capelli come le ragazzine negli anni 60 coi Beatles, e invece (non solo di questo forum) pare che a qualcuno abbiano servito una minestra con lo scarafaggio dentro.
    2 points
  2. Sono d'accordo sulla pretestuosità di alcune critiche, soprattutto considerando che il volume non è ancora uscito (ma pare sia ormai la consuetudine, basta leggere il thread riguardo il cartonato alla francese di prossima uscita per averne un altro esempio), ma allo stesso tempo non cadiamo nell'eccesso opposto, cioè quello di negare il diritto di critica oppure di rifugiarsi in una specie di "settarismo" che si occupa di rilasciare presunte patenti di texianità. Io, come qualcun altro, credo di aver manifestato il mio agnosticismo in merito al volume in maniera civile e con il massimo rispetto per coloro che lo attendono con trepidazione, emozione che posso perfettamente comprendere e che non intendo sminuire minimamente anche se questa particolare occasione "non mi scalda". Mi fido di Boselli e di conseguenza mi aspetto un volume di elevata qualità editoriale, che una volta pubblicato (e sfogliato) finirò poi magari anche per comprare, ma cosa ci posso fare se Tarquinio non mi entusiasma? Devo farmelo piacere perchè altrimenti non sono abbastanza appassionato? P.S. Opinione personalissima, ma ho sempre pensato che se "La storia del West" invece di validi professionisti come Tarquinio e Polese fosse stata affidata a Ticci ed Albertarelli, tanto per fare due nomi, il risultato sarebbe stato ancora più grande, ma siamo ovviamente nel campo dei gusti personali...
    1 point
  3. Personalmente, sono più affezionato ai prodotti da edicola, ma comunque non mi farò scappare questo volume, non fosse altro per il valore storico che ha. Per il resto, se avete valutato che, per tutta una serie di ragioni tecniche, questa storia non può che essere pubblicata solo ed esclusivamente nel formato da libreria, va benissimo così. In ogni caso, il fulcro di tutta la questione, e la notizia che fa veramente piacere, è che venga pubblicata una storia del creatore e di Tarquinio; insistere a parlare del resto è come discorrere del sesso degli angeli, e fare la parte di chi guarda il dito anziché la luna.
    1 point
  4. Una versione a colori dello studio dedicato Tex condiviso più sopra.
    1 point
  5. Allora inizio ad espormi io, anche se su questo Forum non lo faccio quasi mai e sono più che altro uno spettatore. E pubblico più o meno la stessa recensione che posterò domani su Instagram. In ogni caso, per quanto mi riguarda meglio di così sarebbe stato davvero difficile festeggiare i 75 anni del nostro Ranger... SPOILER Si pensa spesso che gli albi celebrativi siano solo da mettere in bella mostra, ma che in fondo non abbiano il miglior contenuto possibile. Ecco, per me a questo albo non manca niente. E anzi, vorrei sfatare alcuni luoghi comuni. "Boselli scrive storie troppo complicate": il redivivo Higgins (colui che consegnò le coperte infette ai Navajos) ha ripetuto il tragico gesto nei confronti di una tribù Cherokee, colpevole solo di vivere su un giacimento di petrolio. Ely Parker invia i suoi - di fatto - uomini migliori, i quattro pards, che stavolta hanno appunto anche diversi aspetti personali in gioco, a Tulsey in Oklahoma, perché intercettino Higgins, e soprattutto il mandante Stokes, un dottore da strapazzo che già non dovrebbe più esercitare il suo mestiere (nonché unico vero punto di congiunzione con l'apparentemente intoccabile senatore Kurtzmann). Ad aiutare i pards c'è un agente Pinkerton di origine indiana, Jack Danuwoa. Per cui, in breve, soggetto scorrevole (i soliti lettori non possono neppure lamentarsi dell'eccessivo numero di personaggi), e sceneggiatura perfetta, con testi e didascalie prese direttamente dalla cassaforte di GLB. Sì, perché sono presenti anche alcune didascalie "old style" che ho apprezzato molto. "Belli i disegni di Villa, ma meglio in bianco e nero": lo ammetto, ho avuto più volte anche io questo pensiero nel corso della lettura (per adesso solo una, ma ne seguiranno sicuramente altre più approfondite). Poi sono arrivate le tavole con il tornado, e le situazioni in cui l'onirico e il reale si fondono tra loro, con la visione della bella Lilyth che "ferma" la mano di Higgins. Matteo Vattani ha fatto un lavoro da maestro. Ciò non toglie che acquisterò anche la versione in bianco e nero da libreria, ovviamente... "Si sa, gli albi autoconclusivi perdono qualcosa nel finale": non solo le 130 pagine, che poi alla fine sono circa 120 effettive, servono a dare ampio respiro a tutta la vicenda, compresi i continui riferimenti al passato e il necessario prologo iniziale in cui si spiega più o meno come Higgins ce l'abbia fatta e Sherman no, ma danno alle due scene finali - perché sì, sono due, uno ai danni del butterato avversario storico, e l'altro per il politicante che non può e non deve passarla liscia per quello che ha fatto - quel tocco di solenne, che ti fa capire come questo albo entrerà nella Storia di Tex. E direi che per me lo è già, visto che lo vorrei rileggere appena avrò di nuovo tempo. Se il termine capolavoro fa paura da pronunciare per tanti motivi, vorrei comunque dire che questa è un'ottima storia, non solo la mera occasione di far passare in sfilata i pards e altri personaggi importanti della saga settantacinquennale. Complimenti a tutti gli autori!
    1 point
  6. Beh, che fosse inserita la sceneggiatura era stato già detto nella preview e per me era evidente che questo potesse essere uno dei motivi per la non pubblicabilità in edicola. Quello che ho aggiunto è l'auspicio di una pubblicazione a pagine contrapposte, non prima tutta la sceneggiatura e poi tutta la storia o viceversa, come invece leggo che altri gradirebbero di più.
    1 point
  7. Che dire, ti leggo bello tonico, sicuro di te, auguri per tutti e tre. Se poi te ne passano anche uno solo, dovresti essere contento. Ancora auguri.
    1 point
  8. Ecco qui sopra un esempio di sceneggiatura di Gian Luigi Bonelli (facilmente reperibile su google). Sotto, la rispettiva vignetta finita
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  9. Allora, stavolta a Borden proporrò non uno ma ben tre soggetti. #1 per storia da 78 pagine per il Magazine, con il ritorno (che avevo promesso) di quella vecchia pellaccia di Big Cisco #2 storia da 160 pagine per il Color estivo ambientata nel Big Thicket nel Texas orientale #3 storia da almeno due albi e mezzo per la serie regolare, rielaborazione di un vecchio soggetto ambientato durante le guerre indiane, da rimaneggiare (ho conservato le vecchie osservazioni di Mauro sul perché non poteva approvarlo se non cambiavo alcune cose). Inoltre ci sarebbe in ballo Avventura a Manetoulin (titolo di lavorazione) per Zagor. Ora che lavoro ufficialmente alle sceneggiature potrei occuparmi direttamente del trattamento dei miei soggetti. Incrociamo le dita (sia Borden che Moreno sono severissimi).
    1 point
  10. Scusa, ma pensavo lo sapessero tutti. Costa 29 eurini.
    1 point
  11. E' incredibile che si ritrovino le storie così, dal nulla, negli archivi della casa editrice Buon per noi, che leggeremo un inedito di GLB. In merito al disegnatore, ricordo che in un'intervista Tarquinio disse che non avrebbe disegnato Tex perché la casa editrice gli chiedeva di rifarsi a Galep, e per lui questo era una diminutio. Insomma, devo ritrovare il testo, ma ricordo che la sua fu un'uscita un po' presuntuosa e soprattutto critica nei confronti di Galep, quasi quest'ultimo fosse un artigiano al cospetto di un vero disegnatore.
    1 point
  12. Quasi quasi vorrei che fosse vero.
    0 points
  13. C'è solo un intralcio al fatto. Poi tu sapresti il mio.
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  14. 0 points
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