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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 03/01/2024 in tutte le sezioni

  1. Trovo che questo sondaggio sia palesemente impostato in maniera poco equilibrata. La scena da "giudicare" è di certo molto discutibile, ma le due frasi proposte tra cui scegliere sono appositamente formulate in modo tale da indurre la stragrande maggioranza dei lettori a optare per la seconda, dal momento che valutare quella sequenza di vignette come emblematica dell'intera personalità di Tex sarebbe chiaramente da persone che ignorano la storia di Tex. Un Tex solo arrogante e prepotente proprio non esiste, neppure nelle storie di Nolitta. Suvvia, ma chi potrebbe sottoscrivere quella prima frase così caricaturale??? Pur non avendola apprezzata mai, anche nella sua prima lettura, quella breve e infelice scena non l'ho mai considerata paradigmatica, ossia come il criterio da cui partire per leggere (o rileggere) l'intera serie di Tex. Oltretutto, per quanto si possano valutare le storie di Tex scritte da Sergio Bonelli come nettamente diverse da quelle del padre e considerarle in termini negativi, sono convinto che questa scena non sia neppure esplicativa di tutto ciò che Nolitta intendeva comunicare a proposito del suo Tex. infine, pur ribadendo che non mi è piaciuta, non considero qui l'atteggiamento di Tex come quello di un prepotente (fra l'altro, non è lui che fa sparire brutalmente dalla scena il prestigiatore), piuttosto ha la parvenza di un "gaudente" che chiama a gran voce delle ballerine che, fra l'altro, finirà per non degnare neppure di uno sguardo quando compariranno sul palcoscenico, dal momento che il suo unico scopo - con le modalità sgraziate che Nolitta gli fa assumere - è quello di togliersi dalla vista una figura che gli ha fatto ricordare il suo acerrimo nemico Mefisto. Non mi piace affatto, ma non mi fa neppure gridare allo scandalo e non mi pare neppure il caso di montare un dibattito acceso su una questione di questo tipo.
    4 points
  2. Infatti, in pochissimi anni le vendite dimezzarono. Sono cioè più quelli che avevano smesso che quelli che avevano proseguito. E anche quelli che proseguivano in genere non erano contenti (io smisi credo ad ogni storia di Nolitta per alcuni anni, poi dopo un po' ritornavo). Come ho scritto nel thread sul Disertore, non si può capire come mai un autore comunque diversissimo da GL Bonelli come Nizzi sia stato unanimemente accolto come il "salvatore della patria" quando arrivò, senza capire a che punto Nolitta aveva stravolto Tex (e proprio l'accoglienza positiva praticamente di tutti a Nizzi fa capire quanto poco fosse gradito Nolitta, anche se non firmava le storie e la maggior parte dei lettori erano probabilmente convinti che GL Bonelli fosse impazzito...)
    3 points
  3. Quello che intendevo esprimere prima è che dire la propria è sacrosanto e ci mancherebbe altro. Ma arrivare a fare un sondaggio ironico per screditare un'opinione altrui è un modo a mio avviso di: 1- voler alzare i toni; 2- pretendere per forza di avere ragione e non accettare che altri possano pensarla diversamente. Se il discorso si limitasse solo a dire la propria, evitando queste due cose sopra elencate, questo forum beneficerebbe ancora della presenza di autori texiani che rendevano il tutto molto più interessante. Invece, per ora, siamo stati sfanculati proprio perchè alcuni eccedono nei punti sopra citati. Facciamo un altro sondaggio: era più figo dibattere civilmente/chiacchierare/avere la possibilità di confrontarsi con chi la sa sicuramente piu lunga di tutti sul personaggio? oppure è meglio partecipare a questi "incantevoli" sondaggi di indubbia qualità fumettistica?
    3 points
  4. Ma sì... chi se ne frega... di questo passo potremmo benissimo vedere Tex che scorreggia... perchè Tex è un essere umano come chiunque altro, volete che non scorreggi?
    3 points
  5. Ma come? Sono passati solo 46 anni dalla pubblicazione, editore, autore (e disegnatore) sono morti, non ti sembra un argomento "fresco" su cui dibattere? Facciamo sentire la nostra voce, che quel tale Nolitta si renda conto di cosa ha combinato! Scherzi a pare, per me la scena incriminata è brutta, fuori luogo, non in linea con il personaggio, una caduta di tono decisamente fastidiosa. Chi la pensa diversamente o trova delle "attenuanti" ha tutto il diritto di farlo. La storia mi è piaciuta? Si, senza farmi impazzire e con evidenti "difettucci". Mi interessa sapere perchè Nolitta l'ha scritta così, se lo faceva apposta per "rovinare" il personaggio del padre (non credo) o quali irrisolti conflitti familiari c'erano dietro? No, anche perchè di conflitti familiari mi bastano i miei... Proposta per il prossimo sondaggio: 1. Volete il ponte sullo Stretto di Messina perchè chi è contrario non capisce una beneamata fava e c'ho ragione io? oppure 2. Volete che la Calabria e la Sicilia siano collegate da una struttura fissa che passa sopra il Mediterraneo nonostante alcuni imbecilli lo ritengano una fesseria? Nota Bene: si può votare solo una delle due opzioni alternative.
    2 points
  6. Son fra quelli che ha dato un voto positivo alla storia (7 mi pare di ricordare) ma nella mia recensione non mancavano gli appunti a quegli aspetti poco funzionali (la caratterizzazione di Donovan, la poco centralità di Tex, l'assenza dei pards, il troppo tempo del nostro eroe legato al palo della tortura). Seppur reputando la storia leggibile e tutto sommato piacevole (ma poco texiana, d'altronde Nolitta di texiano ha scritto terribilmente poco!) la scena in questione è sbagliata comunque (altro che opinioni è un dato di fatto!) e farlo notare non denota l'essenza di uno scassamarroni a mio avviso. Se non si può criticare nemmeno questi aspetti, che ci facciamo su un forum tematico?
    2 points
  7. Dimentichi che è stato gilas2 in primis che ha basato tutta la sua filippica nel thread di partenza su "I SONDAGGI DANNO RAGIONE A ME, QUINDI NON C'È NULLA DA DISCUTERE E VOI CHE CRITICATE LA SCENA SIETE SOLO DEGLI SCASSAMINCHIA, INCHINATEVI DI FRONTE AI FATTI, I SONDAGGI MI DANNO RAGIONE!!!!" Come ci discuti con uno che dice che discutere è da "scassaminchia" perchè ha ragione comunque lui, "lo dice un sondaggio"? Facendo vedere che non è vero, no? Ti invito a guardare il mio "storico" di messaggi in questo forum. Ho postato quasi TREMILA messaggi in diversi anni di presenza. E questo è il PRIMO sondaggio che ho impostato (e infatti ho fatto qualche errore non sapendo come si faceva). Perché mi piace ARGOMENTARE, non appellarmi al "voto popolare". Qui non "pretendo di avere ragione". Sto semplicemente RISPONDENDO a qualcuno che HA PRETESO DI AVER RAGIONE (e non è la prima vollta, anche per questo mi sono girate le scatole) storpiando il senso dei sondaggi del forum invece di argomentare. E, scusa, mi sta sulle scatole anche vedere ribaltata completamente la realtà di come si è svolta la discussione e di chi sostiene cosa, nel tuo post.
    1 point
  8. A questo quesito - il Tex che richiama a gran voce le ballerine - Sergio Bonelli rispose in una pagina della posta di Tutto Tex, in cui si scusava dicendo che pur di non ritrovarsi di fronte a un prestigiatore, che gli ricordava evidentemente Mefisto, il ranger si sarebbe fatto piacere anche quello che di solito, le ragazze, poco gli interessava. [ Ahimè ] Questo ci narra, innanzitutto, di come la storia anche in passato non sia passata inosservata per le sue anomalie. Sergio ne era ben cosciente, se nei primi anni ottanta lancia un sondaggio interrogando i lettori sulle storie degli ultimi dieci anni di Tex, cioè più o meno da quando ha iniziato a scriverlo lui, una certa idea su come stava traghettando la testata doveva avercerla. Poi il calo di lettori che si ebbe in quegli anni dovette essere una sirena d'allarme abbastanza preoccupante. Presentando Claudio Nizzi alla madre ebbe da dire: ecco l'uomo che ha salvato la Casa editrice. Questo lo so da fonti vicine a Nizzi e lui, Nizzi, di questo va particolarmente fiero anche se non credo l'abbia mai sbandierato in giro. Poi si può pensare quello che si vuole sul degno erede, ma questa era la considerazione che si tirava dietro nella Casa editrice, almeno all'inizio, quando le sue storie andavano più o meno bene. Insomma, è vero che Nolitta era uno scrittore di razza, che anche su Tex si è fatto ben volere, ma è anche vero che il personaggio non era nelle sue corde, e che di capitomboli ne ha fatto e dei peggiori. Per onestà intellettuale, io con le sue storie ci sono cresciuto, oggi non posso che dar ragione a Diablero: è un Tex che non si comporta da Tex, in questa storia come in molte altre storie che lui ha scritto, anche nelle migliori come ''I dominatori della valle'' dove ripetutamente sembra scrivere manifestamente contro il personaggio, quasi direi che ci prendesse allora gusto a umiliarlo in quel modo se non avessi gli albi di Zagor o di Mister No a ricordarmi che quello era il modo in cui lui scriveva, un universo di eroi votati alla sconfitta o meglio di antieroi. Questo non significa che non fosse un grande affabulatore, capace con i suoi racconti di conquistare platee di lettori. A me piace la storia ''Mingo il ribelle'' ma il Tex che fa lo sbirro ottuso e che non ragiona e che al momento debito si prende la botta in testa mentre gli altri mettono una fune intorno al collo del suo prigioniero (e vittima) proprio no. Come dimenticare poi il Tex che colpisce in faccia con uno sganassone l'amico Carson febbricitante, opportunamente censurato dalla redazione, e appena mitigato nella scena in cui lui umilia Cruzado scaraventandogli in faccia il pennuto. C'è da chiedersi se sulla scena non si fosse materializzato Nizzi, cioè se Sergio Bonelli avesse continuato a scrivere controvoglia il Tex sulle cui spalle si reggeva allora l'intera casa editrice, cosa ne sarebbe stato della testata, tra Sasquatch e dinosauri che nella copertina ''La scogliera dell'orrore'' dovette mettere più di un punto interrogativo nei lettori di vecchia data di allora.
    1 point
  9. Concordo. Se ancora i "Ribelli del Canada" con tutte le sue contraddizioni la reputo una storia leggibile, "Il segno di Cruzado" e "Il disertore" sono quasi un'offesa alla caratterizzazione texiana del padre. Non scherza nemmeno, a mio avviso, "Artigli nelle tenebre" visto che Tex si fa ricattare per tutta la durata dell'episodio da quattro giovani rubagalline da strapazzo, pazzi da legare per giunta visto il loro assurdo piano. Tex che potrebbe agilmente liberare il figlio ferito e sbattere in cella quei matti, invece li asseconda e deve pure mentire all'autorità per lasciare l'isola. Brooke gli scappa pure sotto il naso, per non farci mancare nulla, di conseguenza mi chiedo: ma un lettore abituato a leggere Bonelli senior, di fronte a queste scelte infelici, con quale voglia poteva continuare ad acquistare gli albi in edicola?
    1 point
  10. Stavo riflettendo su una cosa, stamattina, visto che questa discussione mi ha fatto tornare in mente quel periodo in cui Nolitta stava massacrando Tex, e il crollo dei lettori... All'epoca non c'era ancora Dylan Dog e il boom successivo (quindi, non solo mancavano le vendite di Dylan Dog, ma anche quelle "trainate" da Dylan Dog tipo Nathan Never o Nick Raider). A tenere su la Bonelli era il solo Tex (Zagor e Mister No vendevano ancora abbastanza, ma a quei tempi il punto di pareggio delle varie serie era molto più elevato, mi pare fosse sulle 50.000 copie, e solo Tex era molto sopra quella cifra). E le vendite di Tex stavano precitando (Sergio Bonelli disse una volta in TV che stava perdendo il 10% dei lettori all'anno, cioè in 10 anni di quel passo praticamente chiudeva la casa editrice) Eppure... scriveva un Tex come questo. Ora, io non sono uno sceneggiatore, e nemmeno uno scrittore. Non so quanto sarebbe stato difficile, per Sergio Bonelli, fare un Tex più accettabile. Però, da profano... penso che se mi mettessi a sceneggiare Tex, la maggiore difficoltà l'avrei proprio CON LO SCENEGGIARE. Proprio con il "mestiere". Con le idee, e con il metterle su carta in maniera professionale. Cose per cui Sergio Bonelli evidentemente non aveva problemi. Qui ha l'idea, ha i nemici, ha la capacità "tecnica" di scrivere la sceneggiatura. Perchè non è capace di scrivere un Tex che non sia uno sbruffone o un gradasso? (o, successivamente, un incapace)? Era davvero così "istintivo" nello scrivere? Stava perdendo il 10% dei lettori all'anno. Per l'epoca, credo fossero più di 50.000 lettori ogni anno, non i 5.000 attuali. OK, di certo non sarebbe rimasto povero (lo diceva lui stesso che aveva investito saggiamente i soldi guadagnati e che la chiusura della casa editrice non l'avrebbe mandato in rovina), ma altrettanto certamente, amava fare l'editore (altrimenti avrebbe venduto la Bonelli da tempo) E a quell'epoca, prima del boom di Dylan Dog, le vendite stavano precipitando al punto che le stavano provando davvero tutte (persino le riviste di cruciverba, i fumetti americani di Indiana Jones, i fumetti del Drive In, le riviste tipo Monello e intrepido). Le stava provando tutte... ma NON scrivere un Tex meno snaturato? Boh, davvero, non capisco. Forse sarà perchè appunto non mi rendo conto di che "fatica" sarebbe stata imitare di più lo stile di un altro. Ma d'altro canto, nessuno gli chiedeva di scrivere DAVVERO con lo stile di GL Bonelli, i suoi dialoghi non potevano rimanere "nolittiani"... ma con un Tex meno snaturato?
    1 point
  11. Il segno di Cruzado è disseminata di scene terribili (una su tutte, la morte del Navajo), per Il disertore basta la vergognosa sequenza finale.
    1 point
  12. Sarebbe stato accettabile se Tex fosse entrato nel saloon e avesse chiesto al barman: "Ehi amico, un whisky... ma soprattutto ho una gran voglia di dare lustro agli occhi. A che ora inizia lo spettacolo del cartellone?" Oppure se prima Tex avesse sbatacchiato per bene il prepotente e poi, al termine, avesse esclamato al malcapitato: "Con quegli occhi pesti farai fatica ad ammirare le gambe delle ballerine che invece io potrò godermi! Ti racconterò poi io lo spettacolo!" Inaccettabile invece che Tex assecondi la prepotenza dello sterminatore di colombe senza battere ciglio, anzi, andandogli dietro con la richiesta (che è una pretesa con la forza) come uno qualsiasi dei morti di f*ga presenti lì.
    1 point
  13. Di solito sono restio a partecipare a questi sondaggi, perché spesso le opzioni di risposta non sono compatibili col modo in cui le avrei formulate io, mi sembra che mi vengano attribuite parole che non ho detto. In questo caso però sono più che convinto della mia risposta.
    1 point
  14. Sì, il grande tema delle storie di Boselli è sempre stato fin dall'inizio "il tempo che passa" (a proposito, quest'anno a settembre saranno 30 anni da "Il passato di Carson"), e lo è anche in Dampyr, se è per questo, nel rapporto continuo tra il presente e il passato di vampiri che vivono da secoli. Ma questo mostrare i cambiamenti che avvengono nel tempo vuol forse dire non essere "classici"? Direi di no. Vuol dire solo aggiungervi elementi moderni. Boselli, oltre a GLBonelli, si ispira a Ken Parker, ma ancora di più ultimamente - mi sembra - al Gino D'Antonio di "Storia del West". E le storie di Gino D'Antonio non sono forse western "classicissimi", pur raccontando il passare del tempo e l'invecchiare della famiglia Mac Donald? Boselli rimane ancora, se non l'unico, perlomeno uno dei pochissimi a saper raccontare storie western classiche, ma aggiungendovi elementi moderni (Anthony Mann + Peckinpah). Lo è stato fin dall'inizio e lo è tuttora, e su "Tex Willer" lo si vede bene. Ultimamente per esempio con Cochise e Raza il comanchero. (Poi non sempre tutte le ciambelle riescono col buco, ma questo è normale). Per la serie regolare questo è forse vero, sembra a volte che piano piano si voglia chiudere con tutte le porte rimaste aperte: Proteus è morto, il Maestro anche, Mefisto e Yama sembrano definitivamente liquidati, la Tigre Nera è molto probabile che tra un po' ci lascerà definitivamente, ecc. Anche le storie in lavorazione chiuderanno il discorso sospeso sugli extraterrestri del Monte Rainer, poi ci sarà Barbanera, poi Nick Castle, e Juan Cortina da vecchio. Sembra un po' un bilancio finale della serie... (A proposito, a me piacerebbe rivedere Jethro) Ma per Tex Willer giovane, invece, sembra prepararsi una stagione narrativa nuova e interessante... Dago è una serie straordinaria, le storie con elementi fissi e ripetitivi hanno comunque sempre qualcosa di diverso e originale che le rende interessanti (come per GLB le storie coi rancheri prepotenti del primo centinaio, simili tra loro ma con qualcosa di nuovo che le diversifica e le rende sempre piacevoli). Ma gli archi narrativi che si discostano dalla produzione seriale, le vette della saga, insomma, sono comunque parecchie: oltre al sacco di Roma, ancora migliore è la lunga avventura in Sud America al seguito di Pizarro (dal n. 60 al 72 di Dago Nuova Ristampa), un capolavoro assoluto del fumetto. Poi il ciclo in Andalusia, oppure quello di Padova, le storie attorno alla casa in cui va a vivere in riva al mare, il ciclo di Verdi, ecc. ecc. Tutti archi narrativi notevoli e memorabili. E d'altra parte anche Robin Wood, grandissimo narratore, era un appassionato di Storia (e ovviamente dei romanzi d'appendice).
    1 point
  15. Temo che tu abbia qualche problemino con il vocabolario... il "giudizio", essendo SOGGETTIVO, è composto della stessa materia delle "opinioni". Quello che chiami "fatto", oltre al fatto che è completamente traviato e stravolto dal tuo "appropriartene indebitamente" (dire "questa storia mi è piaciuta" non vuol dire, come ritieni, "gilas2 ha ragione in tutto", mi dispiace, fai un sondaggio su "gilas2 ha ragione su quella scena" se vuoi avere i VERI voti, altrimenti io domani dico che i voti di Miss Italia danno ragione a me, siamo su quel livello...), sono semplici OPINIONI. "Caio pensa che la terra è piatta" NON equivale al FATTO "la terra è piatta". È un OPINIONE. E puoi strillare quanto ti pare, per darti ragione, che "Caio che dà voto 7 alla storia indica come un FATTO che quella scena è perfettamente Texiana", ma questo non rende la cosa vera. E nemmeno la rende meno una perfetta corbelleria. Non capirlo, indica un pessimo rapporto con la realtà... Io in compenso HO POSTATO L'ALBO STAMPATO. Quello è un FATTO. E la tua "idea" strampalata che 40 persone che dicono che la storia COMPLESSIVAMENTE gli sia piaciuta rendano un FATTO OGGETTIVO che quella scena sia texiana, è ancor peggio di un opinione: è una colossale corbelleria, ridicola e risibile, basata su stravolgere opinioni che non si sanno capire. io ho postato i FATTI, oggettivi, verificabili da CHIUNQUE. Non corbellerie basate su idee strampalate su "quello che dice la gente". E, so di darti un terribile dolore, ma la terra non è piatta. Anche se ci sono più di 40 persone che lo pensano. (ma davvero siamo arrivati a questo punto? Del dover stare a spiegare cose così banali? Ma che fa la scuola al giorno d'oggi, insegna che il risultato di 2+2 si stabilisce con i sondaggi?)
    1 point
  16. Ciao, sono un vecchio lettore di Tex capitato per caso da queste parti, questa discussione mi ha catturato, ho quindi deciso di iscrivermi, per poter dire la mia. Ritengo che chi si è ammirevolmente sforzato di elencare puntualmente le magagne di questo albo celebrativo abbia fatto un eccellente lavoro, eviterò di snocciolare la mia lista giacché so per esperienza che si tratta del modo migliore per tirarsi addosso una valanga di accuse e contro-accuse che non ho intenzione di alimentare, anche perché vedo che di polemiche ve ne sono state a sufficienza. Mi focalizzerò quindi su un singolo aspetto. Molti interventi hanno sottolineato che ci troviamo di fronte ad un numero celebrativo; perciò, prima di mettere nero su bianco il mio punto di vista, ho pensato di cercare su un vocabolario la definizione di questo aggettivo. Trovando quanto segue: celebrativo, "che tende a celebrare, a esaltare, a glorificare". Diciamo allora che, se l'intento dell'albo era quello di esaltare e addirittura glorificare Tex, non sono così certo che tale obiettivo sia stato raggiunto. Facendo parte della non so quanto folta schiera di coloro che "Il Giuramento" lo hanno letto (letto, e riletto: più volte!), confesso di aver sempre creduto al messaggio implicito rappresentato dalla lancia spezzata, e di non essere quindi stato contento quando ho visto riapparire il villain oggetto del più feroce pestaggio mai inflitto da Tex ad un suo avversario, abbandonato poi nel bel mezzo di un deserto con la CERTEZZA che non ne sarebbe mai potuto uscire vivo. Sarà un limite mio, però... scoprire che le parole dette da Tex a proposito della sorte dell'uomo che ha materialmente causato la morte di sua moglie erano state clamorosamente smentite dai fatti mi è parso un modo parecchio discutibile di "glorificare" lo stesso Tex. Non starò certo a polemizzare con quanti hanno apprezzato la storia, ritengo i gusti personali assolutamente insindacabili anche quando sono in totale contrasto con i miei. Posso però dire di essere stato colpito da alcuni argomenti, tipo quello secondo cui, in assenza di una vignetta che mostri con chiarezza un cadavere, una morte possa non essere data per certa e che quindi gli improbabili ritorni di personaggi considerati spacciati siano in realtà leciti. Io sono tra colore che sostengono che quella lancia spezzata rappresenta, da un punto di vista narrativo, esattamente la prova "visiva" del fatto che, secondi una entità superiore (il Fato? Dio? GLB?) TUTTI i colpevoli hanno pagato. Ma ammettiamo pure che io mi sbagli. Ammettiamo che la mancanza della "vignetta fumante" tradisca la volontà, o magari solo la "possibilità", di un successivo colpo di scena. Beh, allora dovrò riconoscere di non aver mai visto il corpo privo di vita di Lilyth, così come mi manca quello dei più volte citati Lucero e Fraser, o di tanti altri personaggi di rilievo. Questo significa che GLB volesse lasciarsi aperta una porta aperta a qualche "clamoroso" ritorno? In realtà una simile interpretazione sarebbe due volte sbagliata. Prima di tutto perché, se tutti hanno pensato che le cose fossero andate in un certo modo (in realtà, non proprio tutti: laddove tanti lettori hanno dato per certa la morte di Higgins, Frediani e Boselli ci hanno visto un finale -anche se non si trattava del finale- aperto, magari qualche altro sceneggiatore, con la stessa legittimità di Frediani e Boselli, vedrà una possibilità narrativa in ciò che a molti, me compreso, sembrerebbe un'eresia ed una bestialità, e farà tornare Lucero, Fraser o addirittura Lilyth per una celebrazione al quadrato della grandiosità di Tex), forse è perché si tratta esattamente di quello che GLB intendeva. In secondo luogo perchè, se un autore proprio lo desidera, ha la possibilità di far tornare in vita anche un personaggio di cui sia stato mostrato il cadavere (senza sforzarsi troppo, è sufficiente sfogliare il numero attualmente in edicola). Certo, ci possono essere ritorni più o meno verosimili, quello di Higgins secondo me lo è davvero pochissimo, come qualcuno nelle pagine precedenti ha efficacemente fatto notare. Tuttavia, piuttosto che lanciarsi in interpretazioni spericolate sul perché GLB abbia risparmiato ai lettori la visione di qualche corpo senza vita, o sulla "verosimiglianza" delle condizioni che fanno da premessa a simili colpi di scena, io punterei sul concetto di "opportunità"; la vera domanda che, a mio non so quanto modesto parere, ci si dovrebbe porre di fronte ad un ritorno non può che essere: "ma è opportuno?". Sarebbe opportuno veder tornare Lucero, scoprire che si è fatto beffe di Tex magari grazie alla complicità dei frati? Vorreste rivedere Fraser, abbandonato al suo destino con la sola opzione di scegliere in che modo concludere la propria vita, ma sfuggito invece alla sua inevitabile fine? E perché allora escludere l'ipotesi che Lilyth abbia simulato la propria morte per un qualche inconcepibile ragione (non sarebbe neppure un'idea originale, visto che è stata usata nel primo sequel di Dragon Trainer)? Un avversario che, per motivi ragionevolmente al di sopra delle pur eccezionali capacità di Tex, facesse capolino un'altra volta per ricevere finalmente quello che merita potrebbe essere un ritorno oppurtuno. Un conto aperto che non è stato saldato, un nemico seppellito in una prigione da cui è sfuggito per il più imprevedibile dei motivi, una qualunque azione su cui Tex non abbia potuto esercitare un controllo totale è, almeno potenzialmente (perchè poi bisogna anche vedere come la situazione viene costruita e descritta), una premessa accettabile ad un ritorno (sempre ammesso che un ritorno debba necessariamente mostrare un antico antagonista e non invece qualche vecchio amico dei tempi passati). Niente di tutto ciò è però applicabile ad Higgins. Tex lo massacra di botte, dichiara che la sua sorte è segnata, lo abbandona in fin di vita in un angolo remoto di un deserto da cui è SICURO che Higgins non potrà trovare scampo. Però, nell'albo che dovrebbe "esaltare e glorificare" Tex, scopriamo che il butterato è scampato alla morte; non solo, negli anni che l'errore di valutazione di Tex gli ha concesso, ha anche continuato a mietere vittime innocenti. Cerco di immaginare cosa avrei letto se l'intento degli autori non fosse stato quello di "celebrare" Tex ma, anzi, di umiliarlo, e fatico a trovare situazioni peggiori di quelle viste in questo albo. Resterò sempre incerto sulla reale opportunità del dialogo-confronto tra autori e pubblico, che come tutte le comunicazioni uno-molti funziona solo (ma comunque MAI perfettamente) quando tutto va per il verso giusto, tutti sono bravi, c'è solo da distribuirsi meriti e, al più, di onorare gli sconfitti. Ho ben presenti le conferenze stampa di politici, divi dello spettacolo, allenatori sportivi, e rifletto su quanto il tono delle discussioni cambi radicalmente in base ai "risultati". Tutti sono bravi a ricevere complimenti, mentre invece gestire le situazioni più spinose è assai peggio, specie se ci si trova di fronte ad osservazioni stupide mischiate assieme ad altre molto più calzanti. Nè credo che qualcuno, messo alle strette, accetterà di buon grado discussioni che impliciamente o magari anche esplicitamente gli chiedono di rispondere "si, hai ragione, sono una pippa" oppure "sono d'accordo, ma il mio terzino ha il cervello di una gallina". Parere personalissimo, che vale pochissimo, me lo dico da me: gli autori dovrebbero stare alla larga dai dibattiti in cui le loro storie vengono esaminate.
    1 point
  17. No, per la precisione sono 61 su 63 che hanno votato che han dato almeno la sufficienza. 40 l'hanno trovata da ottima (voto 8) ad eccellente (voto 9) e persino capolavoro (voto 10). Solo due l'hanno 'bocciata'. Fatti, non pareri e nemmeno opinioni.
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