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TWF - Tex Willer Forum

[579/580] Vendetta Per Montales


ymalpas
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Voto alla storia  

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Splendido il primo album, tutto suspense, carisma e gestione perfetta dei tempi, e per questo al confronto il secondo appare piuttosto mediocre; sebbene in sè non sia affatto da buttare, anzi. Ma le rivelazioni del secondo non sono all'altezza delle aspettative suscitate dal primo: c'è poca drammaticit?, il che va a stridere con la carica emotiva innescata dall'incipit. Risulta tutto un p? forzato, e se il primo offriva un pathos naturale e coinvolgente, il secondo lo sostituisce con una certa retorica che sa di artificialit?. Le scene d'azione rimangono gradevoli e dinamiche, ed è abbastanza azzeccata la figura di Lope, specialmente in rapporto al compagno Chasco ed alla divergenza delle loro scelte. Tiger invece è assolutamente sprecato: c'è ma non si vede, puro comprimario che a livello di azione combina molto meno di tutti i personaggi "secondari". A questo punto, non se nemmeno se fosse il caso di ricomporre il quartetto: non era un obbligo, e se lo si fa meglio sfruttarlo a dovere... e qui invece oltre a Tex di "buoni" ce n'erano già parecchi, e "pesanti" a livello narrativo. Il loro intervento, è vero, è decisivo per trarre Montales dai guai, ma diciamoci la verità: in quella sequenza i nemici sono soltanto due, e sprecare addirittura tutto il quartetto per eliminarli pare eccessivo, anche perchè Montales avrebbe potuto farcela da solo. Però in effetti l'ingresso dei pards è stilisticamente da urlo, in passerella uno dopo l'altro, ognuno con un suo ruolo preciso ed eseguito alla perfezione. Ho apprezzato infine quella che ritengo un'autentica perla, che a livello di disegno mi ha immediatamente ricondotto ad un'inquadratura cinematografica: l'ingresso nella storia di Kit, ritratto sorridente, fiero e sereno, di vedetta sulla cima di una rupe. Tratti eccezionali del volto luminoso scolpito nell'oscurit? della notte. Quando il fumetto sfida il cinema sul suo terreno.

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In linea di massima mi è piaciuto. Essendo il mio primo, vero approccio nei confronti del Tex più "odierno", assegnerei a Bosselli il merito di avermi reso conferma di quanto tutt'oggi un personaggio apparentemente abusato, possa avere ancora in riserva qualche asso nella manica. Dopotutto, quando gli ingredienti classici vengono rielaborati in una confezione moderna che sappia mantenerli integri, il resto vien da se.:)La storia fila via in maniera gradevole, senza guizzi particolari. Strabiliante il momento in cui Tex si lascia andare per difendere Ray, rischiando di mettere in gioco la credibilit? della sua messa in scena. Ottima la caratterizzazione di alcuni comprimari (tra tutti Montales, che in questa storia si conferma come uno dei più valorosi compagni del nostro ranger). La figura di Nacho Gutierrez mi è parsa troppo altalenante; tanto burbero e intollerante verso i suoi uomini, quanto eccessivamente morbido ed accondiscendente nei confronti di Tex (che rimane un'incognita fino a poco prima della conclusione). La scelta di rendere Lope complice dei "buoni" mi è parsa un p? forzata, soprattutto per il modo e i tempi in cui è stata posta. Le ultime battute mancano infatti di quel ritmo calzante che si era venuto a costruire nella prima metà dell'albo. Se all'inzio l'autore ha dimostrato di saper alternare bene i momenti d'introspezione al dinamismo più esplicito, finisce con l'inciampare sul traguardo, tagliando corto per arrivare al termine. Conclusione troppo accellerata... Tanta carne al fuoco e troppo poco spazio per sciogliere adeguatamente tutti i nodi.

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Guest Wasted Years

Nel complimentarmi per il post, per molti versi condivisibile, velevo precisare che l'autore si chiama BoSelli e non Bosselli, non vorrei che Mauro, che ci onora della sua presenza sul nostro forum, rimanga male perchè è la seconda volta che sbagli il suo cognome. Piccolezza, forse, ma merita un poco di attenzione. ;)Per il resto ho letto il post con piacere, apprezzo la cura con cui è stato stilato, e porgo il mio bentornato sul forum.;)

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  • 4 settimane dopo...
Guest Wasted Years
Recensione su UBCLa recensione su UBC seguita a farmi pensare sinceramente che vi sia un bias intellettuale nelle recensioni di questo sito. Pur avendo individuato correttamente le debolezze ed incongruenze che rendono più debole l'intreccio, ed avendo ugualmente notato la concitatezza del secondo albo come un difetto, tutto ciò non si riverbera ffato sul voto finale al soggetto ed alla sceneggiatura. Evidentemente solo le storie di Claudio Nizzi meritano che si misuri ogni minimo errore, incongruenza, stonatura, sbavatura, incrinatura. A me la storia è piaciuta, devo essere sincero, e mi è piaciuta molto la figura di Tex in solitaria che in genere mi delude alquanto, ma se si stabilisce un metro rigoroso per qualcuno, questo metro va generalizzato. Altrimenti il giudizio non è obiettivo. IMHO, naturalmente. Questa è semplicemente la mia critica alla critica, che permettendosi di criticare si espone a sua volta.
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Ho letto anch'io la recensione di Ubc e condivido integralmente il giudizio di Wasted su di essa; non si tratta comunque di qualcosa di isolato: anche in "Buffalo Soldiers" ( e in misura IMHO assai maggiore ) la valutazione di Ubc, nonostante i difetti di caratterizzazione di diversi personaggi , la forzatura di qualche situazione e gli appunti che si potevano muovere all'attuale fase stilistica di Ticci, era stata molto tarata pro qualitate personarum. Per quanto riguarda questi due albi i meriti texiani pregressi inducono G. Loi ad essere molto laudativo nei confronti dello sceneggiatore ( malgrado l'innegabile e innegata debolezza del nocciolo narrativo della vicenda, non del tutto compensata IMHO dalla centralit? e dal carisma di Tex nell'azione ) e poco generoso invece col disegnatore esordiente ( malgrado riconosca il "lavoro egregio" fatto da Piccinelli, è lui che riceve la valutazione più bassa, con solo 5/7 rispetto ai 6/7 toccati a soggetto e sceneggiatura ). Certo, può essere che per il team di recensori texiani di Ubc la brillante condotta del dialogo sia un pregio assai superiore a quello della coerenza narrativa ( la recensione di Loi sottolinea fortemente il primo aspetto ), ma anche qui è difficile non constatare, come ha fatto Wasted, che in altri casi la coerenza narrativa viene richiesta eccome ;);). Tanto più appare strana e anomala la valutazione estremamamente severa data da Ubc su "Omicidio in Bourbon Street" ( che presentava un Tex molto meno risolutivo, ma una trama assai più coerente ); come mai tanta inopinata durezza?

Modificato da Pedro Galindez
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  • Collaboratori

Io invece mi ci ritrovo nei voti di G. Loi, che ha dato IMO una recensione abbastanza ( ma non troppo ) equilibrata, non tralasciando le magagne e in particolare questa:

Montales che da governatore ritorna bandito, per via di un ricatto basato unicamente sulla parola di Nacho Gutierrez, è un passaggio che non è stato spiegato a sufficienza. Se anche prendessimo per buono il comportamento di Montales, è molto meno comprensibile quello del suo ricattatore. Sarebbe stato più prezioso per la "causa" un governatore ricattabile ma nel pieno esercizio delle sue funzioni, o un ex-governatore anziano e fuggiasco, buono solo per la sua abilità con le pistole?

E' vero, come fa notare Wasted, che la tendenza di ubc è quella di stroncare le storie in base al numero di errori che esse contengono, ciò che non sempre porta a un giudizio giusto ( e raramente lo è stato con Nizzi al quale non è stato risparmiato praticamente niente ). La tendenza, comunque, sembra essersi estesa anche alle storie di Boselli. Le critiche, per il momento, non offuscano i voti ( il che è già qualcosa ), resta la sensazione che la voglia di apparire professionali traspaia in una severità e in un ricerca del pelo nell'uovo che già in passato ho ritenuto davvero poco meritoria. Serve più serenit? e ricordarsi che è pur sempre un fumetto di avventura, il voto finale deve scaturire quindi dal numero di emozioni suscitate e dal piacere ricavato dalla lettura. Tutto il resto va bene per i manuali etalvolta neanche per quelli.
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Guest Wasted Years

Io invece mi ci ritrovo nei voti di G. Loi, che ha dato IMO una recensione abbastanza ( ma non troppo ) equilibrata, non tralasciando le magagne e in particolare questa:

Montales che da governatore ritorna bandito, per via di un ricatto basato unicamente sulla parola di Nacho Gutierrez, è un passaggio che non è stato spiegato a sufficienza. Se anche prendessimo per buono il comportamento di Montales, è molto meno comprensibile quello del suo ricattatore. Sarebbe stato più prezioso per la "causa" un governatore ricattabile ma nel pieno esercizio delle sue funzioni, o un ex-governatore anziano e fuggiasco, buono solo per la sua abilità con le pistole?

E' vero, come fa notare Wasted, che la tendenza di ubc è quella di stroncare le storie in base al numero di errori che esse contengono, ciò che non sempre porta a un giudizio giusto ( e raramente lo è stato con Nizzi al quale non è stato risparmiato praticamente niente ). La tendenza, comunque, sembra essersi estesa anche alle storie di Boselli.
A mio giudizio la recensione non è affatto equilibrata, invece, se devo essere sincero. Se le magagne ci sono e sono evidenziate, in realtà solo nelle incongruenze finali, perchè non devono finire nel voto? Da un lato si è stati fiscalissimi con un autore, ora si adopera il buon senso per non esserlo con un altro?Io invoco lo stesso metro o la spiegazione del perchè se ne adoperino due. Ad esempio io ho sempre detto che le storie di Tex mi piacciono in un certo modo, alla GLB, con dialoghi brillanti e Tex all'attacco, e che non amo spioni, errori banali e piccionate. Quando riscontro queste presenze e assenze sono felice, quando non vi sono storco il naso. Questo è il mio metro. Soggettivo e discutibile, ma è questo. Sempre lo stesso, però.
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  • Collaboratori

Cos'è che ti fa dire che non è equilibrata ?Io continuo a ritenere non equilibrato il metodo di attribuzione dei voti, che lievita se alla sceneggiatura c'è il nome di un autore piuttosto che quello di un altro. E su questo punto credo che siamo entrambi d'accordo. Per il resto, nella recensione, noto uno sforzo verso una critica "pura" alla storia, senza nessuna accondiscendenza verso l'autore, che sfocia talvolta in un atteggiamento anche fin troppo severo, com' è stato nel caso della precedente "Omicidio in Bourbon Street". Con Nizzi, è vero, qualche volta si è rasentato il ridicolo, pur di affossare anche quelle storie che denotavano segni di ripresa. Il voto, 6/7, rispecchia comunque a mio modo di vedere il valore della storia, non un capolavoro dunque, ma pur sempre un ottima storia ( malgrado le magagne ) e come tale io la giudico. Sono invece d'accordo con Pedro Galindez sulla mezza stroncatura ai disegni di Piccinelli. Sarà anche un clone di Villa, ma non è un difetto che può pesare in una valutazione: è uno dei migliori disegnatori in Italia e fra qualche anno, quando affiner? la tecnica, sarà probabilmente il migliore. Apro una petizione per un Texone di Piccinelli! Sarebbe spettacolare, che ne dite ?

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Guest Wasted Years

Ero convinto di essere stato chiaro:

Cos'è che ti fa dire che non è equilibrata ?

Se le magagne ci sono e sono evidenziate, in realtà solo nelle incongruenze finali, perchè non devono finire nel voto? Da un lato si è stati fiscalissimi con un autore, ora si adopera il buon senso per non esserlo con un altro?

Per ribadire il concetto, la storia viene magnificata mentre nelle incongruenze si evidenziano i suoi difetti, che giustamente vengono definiti di non poco conto. Questo non è indice di equilibrio, come non lo è questo passaggio

Invece Mauro Boselli sembra quasi voler giocare in battuta con i difetti del peggior Claudio Nizzi per restituirci uno dei migliori Tex degli ultimi tempi

.

Per me chiarisce ogni dubbio: i difetti alla Nizzi ci sono ma in Boselli non sono difetti. Scritto su un sito che fa la spunta di quelli del degno erede non è un segno di equilibrio, mi pare.
INVOCO UN METRO UNIVOCO affinch? la recensione possa definirsi equilibrata, altrimenti non mi spiego se non con il nome dello sceneggiatore il fatto che le magagne non abbiano peso.

Chiaro ora?

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  • Collaboratori

Invece Mauro Boselli sembra quasi voler giocare in battuta con i difetti del peggior Claudio Nizzi per restituirci uno dei migliori Tex degli ultimi tempi.

La citazione di questa frase mi ha illuminato la mente su quanto vuoi dire, vecchio cammello, anzi no, dai, l'avevo già capito da prima. Quello che voglio dire io, invece, è che una storia come l'ultima di Montales può avere le sue magagne ed essere giudicata comunque un'ottima storia. Forse il voto, più che sei/7, è un cinque/7, ma non per i suoi difetti evidenti, ma perchè dopo un primo albo scopiettante, il secondo delude molte delle attese e perde di mordente. Poi, ritornando alla frase citata, se ci sono errori e difetti in una sceneggiatura, è bene che si faccia sempre presente che dietro l'angolo c'è il peggiore Nizzi... eh eh... neanche adesso che è felicemente in pensione lo lasciano in pace! Comunque direi di chiudere l'off topic qui!
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  • 7 mesi dopo...

La penultima di Boselli non è per niente male anzi... Lo scenggiatore parte con un buon soggetto che riesce a ben sviluppare in ogni momento della sceneggiatura senza essere mai pesante. Di certo però non sarebbe potuta essere più dei due albi finali. L'inizio è uno dei più belli della serie con quel Tex granitico che non si vedeva da moltissimo tempo; poi la storia va in calando e il finale rade la banalit? Nizziana. Nel complesso però questa sceneggiatura merita un 7 pieno (9 al primo albo,5 al secondo). I disegni di Piccinelli sono qualcosa di spettacolare e ha uno stile adattissimo al western e in linea con maestri del calibro di Aurelio Galeppini e Claudio Villa. 9 pieno ai disegni. Storia che nel complesso(soggetto sceneggiatura e disegni) dunque merita un bell'8.

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  • 1 mese dopo...

Mi sembra ovvio dire che questa storia non è un capolavoro;ma aggiungo che le critiche severe che ha suscitato siano state alle volte un p? troppo severe, forse perchè una lunga attesa carica di aspettative porta sempre alla delusione. Questo ?, a mio parere, il fatto negativo di poter disporre di un così alto numero di anticipazioni.... per carit?, io stesso non vedo l'ora che Carlo Monni o Ymalpas ci tengano informati sul procedere delle storie in lavorazione;ma questo carica ogni storia con un soggetto particolare o un personaggio amato(Montales in questo caso) di un attesa fortissima, e nel tempo di tale attesa ognuno si costruisce mentalmente la storia, secondo i propri gusti e criteri che quasi mai sono quelli dell'autore:da qui le delusioni... Questo avviene sopratutto quando le anticipazioni di una storia avvengono molto tempo prima della sua effettiva pubblicazione:ora, infatti, tutti ci aspettiamo dai ritorni di El Morisco e Laredo il Capolavoro e, sopratutto, un certo tipo di storia, che se non sarà tale ci deluder?-? quello che è successo con "Mefisto"... Inoltre, siamo totalmente privati dell'elemento sorpresa:quando comprai il n.500 sobbalzai dalla sedia emozionatissimo nel vedere quegli occhi e quel titolo "Mefisto!"... ora questo non avviene più, perchè già sè quello che il futuro texiano mi prospetta... Ribadisco:non farei mai a meno delle anticipazioni, ma le considero dannose per la storia e per il lettore... Per tornare a questa storia... ribadisco il concetto che io sono un lettore abbastanza sempliciotto:quando leggo Tex non voglio a priori un'opera poetica-se volessi qualcosa del genere leggerei altro. Quando leggo Tex voglio una storia dinamica, piena di azione e con una solida struttura;sopra ogni cosa voglio una storia con protagonista Tex!Tutto ciò in questa storia avviene, e tanto basta a farmi ripensare ad essa come ad una ottima storia, certamente una delle più avvincenti della fascia 500.. Quando poi il Tex che agisce è un Tex come quello qui visto, per me è autentica goduria;perchè questo Tex è un satanasso incredibile, che spara cazzotti e ammazza nemici come fossero birilli... in più è un Tex che, nei momenti di tregua, sa concedersi a momenti di puro ricordo malinconico del passato, con una sigaretta tra le labbra e davanti a sè un sole al tramonto... Io sono soddisfatto così, e applaudo felice agli autori della storia!Poi è ovvio che la mia soddisfazione aumenta quando ci vengono regalati Capolavori che elevano di importanza il fumetto che leggiamo, rendendolo qualcosa di più importante di un mero passatempo... ma se questo non avviene, e in compenso ho una bella storia del mio fumetto preferito, mi sento più che soddisfatto!Per chiudere, un doveroso comlimento a Piccinelli, che è entrato alla grande nel mondo di Tex:la dimostrazione è data dallo stupendo Tex giovane... e per un esordiente azzeccarne le caratteristiche al primo colpo non deve essere impresa facile:quindi, applausi a scena aperta!

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  • Collaboratori

Questo ?, a mio parere, il fatto negativo di poter disporre di un così alto numero di anticipazioni.... per carit?, io stesso non vedo l'ora che Carlo Monni o Ymalpas ci tengano informati sul procedere delle storie in lavorazione;ma questo carica ogni storia con un soggetto particolare o un personaggio amato(Montales in questo caso) di un attesa fortissima, e nel tempo di tale attesa ognuno si costruisce mentalmente la storia, secondo i propri gusti e criteri che quasi mai sono quelli dell'autore:da qui le delusioni...

E' il guaio di tutte le anteprime. Quando non c'era ancora internet, quando mancava dalle pagine dell'inedito anche "Il giornale della SBE" eravamo completamente all'oscuro di quello che ci avrebbe riservato il futuro, e scoprire la storia successiva nella terza o quarta di copertina, era uno dei grandi piaceri associati alla lettura dell'albo. Oggi abbiamo anticipazioni sui prossimi quattro o cinque anni, sappiamo per certo che non ritorneranno ne Mefisto, ne le sette cinesi, sappiamo che leggeremo poche storie "nordiche", solo una storia con El Morisco, nessuna invece di Pat Mac Ryan... eccIl problema è ben focalizzato nella mente degli autori. Un Boselli lascia che traspaia almeno l'idea generale della storia, Faraci è nemico dichiarato delle anteprime, Manfredi sembra più aperto ma su Tex è ancora all'inizio. Tutti però evitano di scendere nel dettaglio. Cosa sappiamo della prossima di Font e delle altre in fondo è Solo qualche indizio che non dovrebbe rovinare il piacere della lettura, semmai il contrario, far venire l'acquolina in bocca, perchè è come se fossimo a tavola, un solo boccone lontano dalle leccornie del piatto non placa la fame. Ritornando in topic, le anteprime su questa storia erano piuttosto scarse, si parlava del ritorno di Montales, si parlava di una vendetta che lui avrebbe dovuto compiere ( e tutti pensavamo che dovesse vendicarsi del massacro della sua famiglia ) e si diceva del ritorno di uno storico personaggio direttamente dal numero tre: ipotizzavamo Drigo, Lupe... ne è venuto fuori invece l'unico personaggio a cui non avevamo pensato. Date queste labili premesse, se la storia non è piaciuta come ci aspettavamo dovesse piacere, non è certo per quelle idee poi rivelatesi del tutto infondate dateci dall'anteprima, ma bensì per le qualità intrinseche di una storia, che ha un eccellente primo albo e un seguito che non si rivela all'altezza delle attese suscitate... dalla lettura del primo albo!
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Ma io mi chiedo una cosa: voi dite che le anteprime sono un guaio perchè danno troppe illusioni al lettore, giusto? E allora perchè le date? Comunque per me non sono assolutamente un problema, anzi... Per quanto riguarda la storia, beh, è stata abbastanza buona. Vedere questo Tex da infiltrato è fantastico! Peraltro disegnato splendidamente da un ottimo Piccinelli! Come esordio non è davvero niente male. Il secondo albo è stato molto bello, perchè è stato davvero pieno zeppo di azione. E poi, che dire del finale, davvero da paura. Con il Villahermosa che appare a Nacho Gutierrez e le campane gli crollano addosso. Davvero tutto molto bello. Poi è stato insolito vedere uno che a botte si equivale a Tex( ovviamente parlo di Leon). Quindi, in poche parole:Boselli: 8+. Piccinelli:9.

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Secondo me questa storia è stata la migliore del 2009 :generaleS: ! Certo, la storia del ricatto nei confronti di Montales non sta per niente in piedi, ed in effetti una volta scoperta la sua inconsistenza la storia perde un poco, ma trovo che Boselli sia stato abilissimo a giocare con l'elemento sovrannaturale nel primo albo e a creare una vicenda estremamente dinamica nel secondo. Per la velocit? dell'azione mi ha ricordato la parte finale della bellissima "Terra di confine", quella con Narvaez, per intenderci. Poi la storia del fuorilegge che si vuole redimere, ma muore prima di poterlo fare, è vecchia ed usata, ma resa molto bene, secondo me assai meglio dei Kimball nizziani de "I lupi del Colorado" e "Fort Sahara".

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  • 1 anno dopo...
  • 10 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Piccolo OT, una delle cose belle di questo forum è il fatto di sapere che ultimata la lettura di una storia di Tex ancora il divertimento non è finito perchè mi rimangono da leggere i giudizi del forum e nel caso di queste storie della fascia 500 la cosa non si risolve certo in un batter d'occhio
Tornando alla storia io la dividerei in tre parti, la parte iniziale e centrale sono ottime mentre la finale la vedo un p? sbrigativa. Ciò può essere dovuto al fatto che una bella storia come questa non la si vorrebbe far finire così presto ed io continuo a chiedermi quanto sia giusta la politica di voler comprimere a tutti i costi le storie in due/tre albi. Mi domando se con un più ampio respiro Boselli avrebbe potuto attenuare quelle piccole sbavature presenti in "Vendetta per Montales".
Sbavature che comunque non impediscono secondo me di mettere questa storia fra le più riuscite di Boselli. Sempre che ci vogliamo attenere ad emettere un giudizio per quel che è ossia un fumetto d'avventura che come giustamente ha detto ymalpas

Serve più serenit? e ricordarsi che è pur sempre un fumetto di avventura, il voto finale deve scaturire quindi dal numero di emozioni suscitate e dal piacere ricavato dalla lettura.

Allora se ci ricordiamo che stiamo dando un voto ad un fumetto per me un 10 meno lo si può assegnare perchè questa storia emoziona, tiene con il fiato sospeso e diverte e questo a me è quanto basta per un buon fumetto.
I disegni di Piccinelli sono molto belli e posso assicurarvi che anche a colori mantengono intatta tutta la sua bellezza.
E prima di chiudere una domanda... Siamo proprio sicuri che Nacho sia morto sotto quelle campane o fra qualche anno Boselli lo farà rispuntare?!?!

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  • 5 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Questa storia l'ho trovata davvero molto bella. Una via di mezzo tra un ottima storia e un capolavoro. Sono d'accordo anch'io con chi dice che se a questa storia fosse stato concesso un p? più spazio sarebbe stata davvero migliore e un vero e proprio capolavoro. Molto bello questo presunto ritorno a essere un fuorilegge di Montales e la sua intraprendenza nel voler sgominare la banda dell' ex compagno di giovent?. Ottimi anche i molti personaggi creati e presenti in questa storia, tutti molto ben definiti e importanti per lo svolgimento della vicenda. Inoltre ad alzare il livello della storia ci si mette pure quel leggero alone di mistero riguardante la tragica fine della famiglia Villahermosa e degli abitanti di San Rafael, le campane che suonano inquitando i banditi e i misteriosi abitanti delle miniere. Bello inoltre cedere Tex e Montales da giovani in un piccolo flashback narrativo. Sono da applausi i disegni di Piccinelli che sono a dir poco perfetti e molto verosimili alla realtà. Ricordano lo stile di VillaVoto 8,5 alla tramaVoto 10 ai disegni

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  • 2 mesi dopo...

Storia stupenda, gia' la vicenda iniziale alla locanda, e' da' 10, concordo con i molti che dicevano che si poteva sviluppare meglio sui 3 albi, bello questo alone di mistero, bellissima la superstite, scusatemi non ho buona memoria ma dopo questi albi Piccinelli non ha piu' disegnato per tex????

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  • 2 settimane dopo...

Veramente ottimo il lavoro della coppia Bosell-Piccinelli (grande esordio nella serie). Un'ennesima prova dell'amicizia tra Tex e Montales, e un'ennesima prova dell'integrit? morale del governatore del Chihuahua, davvero una dote più unica che rara quando si parla di politicanti. Grandiosa la caratterizzazione dei capoccia della banda cui i due si sono uniti, ed a tal proposito devo ammettere che mi è un po' dispiaciuto quando Lope, ormai praticamente redento, è stato colpito a morte. La trama mi è sembrata bella fluida già su due albi, se fosse stata distribuita su tre si sarebbe potuto ottenere un risultato ancora migliore.8 alla trama e 9 ai disegni

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  • 4 settimane dopo...

Riletta. Concordo con chi dice che poteva essere sviluppata anche su tre albi o comunque se due e un pezzo. Gli avvenimenti e le cose da raccontare su questo soggetto non mancavano e penso si potesse allungarla tranquillamente senza il rischio di renderla noiosa o con una trama troppo tirata. Disegni magnifici niente da dire se non fare un inchino a tanta maestria. Unico appunto è forse la copertura di Tex che viene tenuta in piedi un po a fatica mentre viene più volte sorpreso o colto in atteggiamenti sospetti con i cattivi che gli credono sempre o quasi come allocchi. Forse un po troppo tirato su questo particolare ma comunque questa resta a mio avviso tra le migliori cinque storie di questo centinaio.

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