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TWF - Tex Willer Forum

[658/660] Winnipeg


Sam Stone
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La storia e i personaggi  

84 utenti hanno votato

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I personaggi grigi sono solo dei passatempi che utilizzano gli autori per sviare l'attenzione o per allungare il brodo, per Kid Rodelo spero non sia questa la fine, un melenso finale con riscatto delle sue malefatte operando una buona opera la vedo come il fumo negli occhi, stiamo tornando ai fumetti anni '50 con mammolette ed eroi senza macchia, ma che rivoltante sviluppo !!!

Meglio allora una bella carognata da buon criminale e una scapicollante fuga per scappare ai pards magari pronto per una prossima avventura, più in tono con un west da " la legge del più forte ".

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No i personaggi grigi sono semplicemente personaggi più simili a persone reali, perchè nella realtà la manichea distinzione tra bene e male, bianco e nero, non esiste o quasi e sono personaggi che permettono di dare più spessore ad una vicenda rispetto a cattivi che sono cattivi e basta.

 

Come si possa dire che per via di questo "stiamo tornando ai fumetti anni 50" è per me un mistero.

 

Quanto al Kid potrebbe benissimo rivelarsi una carogna e nonostante questo compiere morendo una buona azione, o scontrarsi con una carogna più carogna di lui, io non lo troverei melenso ne da fumetto anni 50. Poi ognuno ha i suoi gusti.

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Perchè anche nel fumetto, come in vari altri settori, ci sono i cicli storici ed attualmente stiamo tornando a dare importanza ai personaggi secondari come era nel fumetto di molti decenni fa. Un fumetto che poi porto alla creazione di personaggi come Tex da una parte e come Diabolik dall'altra, monotematici, centrali alla serie e con caratteristiche soverchianti su tutti proprio perchè il tipo di fumetto che regnava fino ad allora stava cominciando a dare segni di cedimento nei gusti della popolazione; loro invece rappresentavano le novità del momento, il che permise alla Audace e alla Astorina di emergere dal pantano della massa editoriale che si era creata in quegli anni.

Ma poi perchè una carogna dovrebbe morire facendo una buona azione, solo per strappare una lacrimuccia per la sua anima redenta ?

Ma stiamo parlando di un fumetto che tratteggia il west della frontiera ?  Quello dove l'unico indiano buono è quello morto, dove si uccideva per un cavallo, dove la giustizia si faceva con i linciaggi e le impiccagioni e qui invece stiamo aspettando la redenzione del cattivo o il dramma psicologico infantile per giustificare le cattiverie di un bastardo killer.

Io a questo punto consiglierei letture più vicine a tali gusti come Ken Parker o Blueberry tanto per fare alcuni nomi e anche lì ci sarebbe da obiettare ! 

Comunque hai ragione Chinaski " ognuno ha i suoi gusti " .

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Gli approfondimenti psicologici, specie nei personaggi che mostrano personalità complesse, rappresentano dal mio punto di vista un valore aggiunto alle storie che leggo per l'arricchimento che ricade sullo sviluppo della trama che se limitata alle azioni topiche del far west finirebbe per presentarci situazioni ripetitive e prevedibili.

 

Personaggi come Kid Rodelo con il loro conflitto interiore per quanto rimangano confinati nel ruolo di cattivi danno la possibilità di evitare di ridurre il tutto alla dicotomia buoni/cattivi. Mauro è bravissimo a descrivere questi personaggi e a mio vedere fa bene a inserirli nelle sue storie.

 

Almeno nella psicologia il sistema binario può considerarsi superato e lascio volentieri alla tecnologia il modello on/off...

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Gli approfondimenti psicologici, specie nei personaggi che mostrano personalità complesse, rappresentano dal mio punto di vista un valore aggiunto alle storie che leggo per l'arricchimento che ricade sullo sviluppo della trama che se limitata alle azioni topiche del far west finirebbe per presentarci situazioni ripetitive e prevedibili.

 

Personaggi come Kid Rodelo con il loro conflitto interiore per quanto rimangano confinati nel ruolo di cattivi danno la possibilità di evitare di ridurre il tutto alla dicotomia buoni/cattivi. Mauro è bravissimo a descrivere questi personaggi e a mio vedere fa bene a inserirli nelle sue storie.

 

Almeno nella psicologia il sistema binario può considerarsi superato e lascio volentieri alla tecnologia il modello on/off...

 

Non potrei essere più d'accordo con te. Applausi, :D

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Gli approfondimenti psicologici, specie nei personaggi che mostrano personalità complesse, rappresentano dal mio punto di vista un valore aggiunto alle storie che leggo per l'arricchimento che ricade sullo sviluppo della trama che se limitata alle azioni topiche del far west finirebbe per presentarci situazioni ripetitive e prevedibili.

 

Personaggi come Kid Rodelo con il loro conflitto interiore per quanto rimangano confinati nel ruolo di cattivi danno la possibilità di evitare di ridurre il tutto alla dicotomia buoni/cattivi. Mauro è bravissimo a descrivere questi personaggi e a mio vedere fa bene a inserirli nelle sue storie.

 

 

Siamo d'accordo su questo.Pero' nel caso di Kid Rodelo...e' la terza volta che ritorna...magari agli altri lettori suscita simpatia...ma personalmente ne avrei fatto felicemente a meno ritrovarlo soprattutto dopo un anno di nuovo in edicola....Quando ho saputo di dover leggere il suo ennesimo ritorno ho avuto la sensazione che forse si sta dando troppo importanza a questo personaggio....Almeno,questa e' la mia impressione.

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Gli approfondimenti psicologici, specie nei personaggi che mostrano personalità complesse, rappresentano dal mio punto di vista un valore aggiunto alle storie che leggo per l'arricchimento che ricade sullo sviluppo della trama che se limitata alle azioni topiche del far west finirebbe per presentarci situazioni ripetitive e prevedibili.

 

Personaggi come Kid Rodelo con il loro conflitto interiore per quanto rimangano confinati nel ruolo di cattivi danno la possibilità di evitare di ridurre il tutto alla dicotomia buoni/cattivi. Mauro è bravissimo a descrivere questi personaggi e a mio vedere fa bene a inserirli nelle sue storie.

 

 

Siamo d'accordo su questo.Pero' nel caso di Kid Rodelo...e' la terza volta che ritorna...magari agli altri lettori suscita simpatia...ma personalmente ne avrei fatto felicemente a meno ritrovarlo soprattutto dopo un anno di nuovo in edicola....Quando ho saputo di dover leggere il suo ennesimo ritorno ho avuto la sensazione che forse si sta dando troppo importanza a questo personaggio....Almeno,questa e' la mia impressione.

 

 

Quanta importanza ha un personaggio, credo spetti a chi lo ha creato stabilirlo, al lettore spetta gradirlo o meno.

Faccio poi notare che prima del suo ritorno in "Giovani assassini" Kid Rodelo non si vedeva da 15 anni. Tu parli di ennesimo ritorno come se si fosse visto chissà quante volte.

Peraltro, io faccio parte del gruppo di coloro che sono ben contenti di non avere dovuto aspettare altri 15 anni per rivedere un personaggio che avevo trovato interessante sin dalla sua prima apparizione nell'ormai lontano 1999.

Infine, all'ispirazione non si comanda e se Boselli ha avuto l'idea per questa storia un anno e più fa, mica poteva aspettare 10 anni per scriverla solo per far piacere a te.

Nei lontani anni 60 G.L. Bonelli fece passare poco più di un anno(dal gennaio 1966 al marzo 1967) tra un'apparizione di Mefisto e l'altra ma siccome Mefisto riscuote le tue simpatie, se ci fossi stato allora vederlo di nuovo dopo così poco tempo non ti avrebbe creato problemi.

Allo stesso modo al sottoscritto, a cui Kid Rodelo non sta antipatico, non dà alcun fastidio rivederlo a così breve distanza,anzi, da quando Boselli ha annunciato di stare scrivendo questa storia io sono stato impaziente di leggerla e ti dirò che dover aspettare almeno sino alla primavera 2017 per leggere il terzo capitolo mi secca non poco, che ci sia o meno Kid Rodelo anche in quello. :D

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In "Giovani assassini" il Kid, Durango e Dallas (prima apparizione) erano i protagonisti, in " Winnipeg" per ora sembra che i protagonisti principali siano Grant e l' uomo misterioso, mentre Kid e la sorella sono un problema (anche se per ora non hanno combinato niente di male) in più: nelle storie di Boselli al problema principale si aggiungono sempre degli altri nel corso della storia ( vedi Espectro agli schiavisti; i Trappers agli sfruttatori del parco quando i nostri erano partiti per liberare gli ostaggi rapiti dagli indiani che poi erano dalla parte giusta; Cunningam al problema Revekti....) A me è questo che piace in Boselli: la complessità, perché la complessità è l' essenza della realtà e anche dell' avventura, oltre che dell' animo umano, sia dei personaggi buoni, cattivi e metà-metà. Anche lo stesso Brandon si comportò da giustiziere mascherato e non parliamo dei metodi di Tex per raggiungere il buon fine.  E se, oltre al susseguirsi di colpi di scena, si approfondisce anche la psicologia dei personaggi, per me è cosa buona e giusta. E a volte il ritorno di un personaggio già comparso è solo l' incipit per una nuova avventura, non la biografia di tale personaggio: è sempre e solo l' azione di Tex, e pards, a dare vita all' avventura.

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A me pare che quello che emerge dai discorsi finora fatti sia la voglia di andare a scovare forzatamente nel personaggio un dramma psicologico o un antefatto che giustifichi tali comportamenti nel malvivente di turno, in questo caso il conflitto interiore di Kid che dovrebbe arricchire la trama. Ora spiegatemi dove sta l'arricchimento in questo caso perchè c'è  o non c'è tale situazione la storia si regge tutto in altro modo, questo è solo un modo di allungare il brodo è per me non arricchisce un bel niente, almeno per ora, perchè sto discutendo in questo momento di aria fritta finchè non ho tutta la storia sottomano.

Ma comunque adeguare un fumetto alla realtà di oggi ( perchè non mi dite che si parla di realtà del periodo ) è oltremodo forzato, sembra abbiate voglia di mettervi davanti ad un grande schermo a guardare il grande fratello, non a leggere Tex.  

P. S. già che ci siete un giorno di questi chiedete a Borden se manda Tex dallo psicanalista, sai che storiona ne esce ....

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Ma infatti, tutto questo discorso su Kid Rodelo non sta in piedi. E' un personaggio losco, farne l'ennesimo caso di riabilitazione, con tutti i delitti che ha alle spalle, con il giudizio di Tex negativo già espresso, metterebbe questa storia sul piano de "Le foreste dell'Oregon". Incomincerei sul serio a dubitare che Boselli senta Tex nella sua pelle, sarebbe impostare la serie su una scia di un buonismo socio-catto-comunista che certo la lettura dei primi 50 numeri della serie non suggerisce.

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Io non credo Gianbart che nel Far west esistesse una divisione manichea tra buoni e cattivi che al giorno d'oggi invece è sparita come sembri suggerire tu, io sono d'accordo con Natural che ha espresso molto meglio di me il concetto: in psicologia il sistema binario non esiste e (credo) non è mai esistito. Ciò premesso io (e credo neppure gli altri) non ho detto che voglio che il Kid diventi uno specchiato modello di virtù convertito come S.Paolo sulla via di Damasco, ma che non troverei scandaloso se morendo si riscattasse almeno un po' perchè non lo vedo come un cattivo marcio fino alle ossa e basta ma più come un personaggio grigio anche se tendente al nero. Nessuno crede o ha detto che alla fine di questa storia il buon Rodelo diventerà un missionario dedito alla redenzione delle anime perdute. A mio parere poi Tex se ha messo la questione ai voti sapeva benissimo che al Kid sarebbe stata concessa un'altra chanche quindi in qualche modo la scelta l'ha avallata altrimenti decideva lui e basta.

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Ma poi perchè una carogna dovrebbe morire facendo una buona azione, solo per strappare una lacrimuccia per la sua anima redenta ?

Ma stiamo parlando di un fumetto che tratteggia il west della frontiera ?  Quello dove l'unico indiano buono è quello morto, dove si uccideva per un cavallo, dove la giustizia si faceva con i linciaggi e le impiccagioni e qui invece stiamo aspettando la redenzione del cattivo o il dramma psicologico infantile per giustificare le cattiverie di un bastardo killer.

Io a questo punto consiglierei letture più vicine a tali gusti come Ken Parker o Blueberry tanto per fare alcuni nomi e anche lì ci sarebbe da obiettare ! 

Comunque hai ragione Chinaski " ognuno ha i suoi gusti " .

 

Comunque nel west dove "l'unico indiano buono è quello morto" ci furono anche molti casi di gente che non la pensava così, il 90% di gente non uccideva per un cavallo e dopo il massacro di Wounded Knee ho letto che molti soldati impietositi andarono a salvare i bambini superstiti che piangevano nella neve.

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Per me vi fate prendere la mano dal discorso. Stiamo parlando del destino di un personaggio di cui non sappiamo nulla: attendiamo ottobre e si vede. E poi, ym, se anche rodelo venisse riabilitato, davvero ci viene ancora il dubbio che, dopo vent anni e passa di scrittura, Boselli non abbia (o non abbia più) Tex nelle sue corde, lamentando (per una singola storia) una deriva catto comunista? È una bella storia, leggiamola...

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Io non credo Gianbart che nel Far west esistesse una divisione manichea tra buoni e cattivi che al giorno d'oggi invece è sparita come sembri suggerire tu, io sono d'accordo con Natural che ha espresso molto meglio di me il concetto: in psicologia il sistema binario non esiste e (credo) non è mai esistito. 

 

Il far west è una cosa, il far west di Tex, glbonelliano, un altro. Se avessi parlato di sistema binario in psicologia e Tex, GLB ti avrebbbe assestato un pugno in un occhio. Per GLB esistevano i furfanti, i politici corrotti, i militari arroganti e ciechi, non i "dare un'altra possibilità ad un malavitoso assassino, rapinatore di banche, rapitore di fanciulle". Prendiamo un personaggio ambivalente bonelliano citato in questi giorni, il Barbanera che ispira un sentimento di empatia forte con il lettore, perché simpatico vecchio lupo di mare legato a un suo codice d'onore: per GLB è un furfante e basta. Colui che vende vecchi archibugi ai polinesiani, colui che imbarca Kit ed è disposto a scaricarlo sulla prima isola deserta, con il buon cuore di lasciargli una pistola e qualche pallottola... è il Barbanera che per GLB finisce in fondo agli oceani. Bart è il modello positivo indicato ai lettori, per Barbanera non c'è scampo. Il ripescaggio di Nizzi è un'altra storia.

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Diversi esiti altissimi in Tex sono personaggi grigi: clemmons shane corbett calavera e qualcun altro ci sarà: guarda caso nessuno di questi è di glb. Ma glb era ancora vivo all epoca della loro uscita e non si ebbero notizie di cazzotti volanti.

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Esatto Leo. In più può darsi che quella fosse l'interpretazione della realtà di GLB, ma secondo me si tratta di una visione molto semplicistica delle cose. E comunque quindi chiunque scriva Tex deve per forza pensarla come GLB? Del suo non può mettercelo? Eppure mi pare che con le storie di Nolitta, dove di personaggi grigi ce ne sono, GLB abbia permesso di pubblicarle no?

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Eccome! Ma nolitta non è un buon termine di paragone: il suo Tex - che io adoro - è considerato da molti eretico, molto lontano dal tex tradizionale. Eppure, che bel vedere, che bel leggere!

  • +1 1
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Tex è manicheo proprio. O bianco o nero. Le sfumature di grigio, 50 o 500000, non esistevano nel primo ranger. Il mondo si divide in due, i galantuomini e i farabutti. Punto.

I personaggi ambigui e le simpatiche canaglie le ha infilate Nolitta nel fumetto, con personaggi molto zagoriani. E di Nolitta GLB diceva che gli riuscivano meglio le storie di Cico.

Tex è personaggio di altri tempi, con certezze granitiche, instancabile, insporcabile e che non necessita di sonno, rasature o bagni in vasca. Non è un beone antisociale e antieroe come Mister No, non è un titano squattrinato e disgustato dal mondo "civile" come Zagor.

Il suo universo lo segue. Nolitta faticava a scrivere Tex e da che mi ricordo i suoi Tex, pur non essendo firmati, suscitavano molte proteste quando io ero piccolo, in molti non riconoscevano il tutto.

Poi possiamo dire che ognuno è libero di fare di Tex Zagor perché lo fece Nolitta, e possiamo sciropparci storie imbottite di gente in cui recitano altri personaggi come molte di Boselli, tra cui la storia che mi convinse a mollare, la mano del morto illustrata in modo che faceva bruciare gli occhi.

Io non dico che tutto debba essere come nel 1948, no. Io dico che si è sacrificato lo zoccolo duro degli amati di Tex ad una scelta, forse, più probabilmente allo stile di di doveva scriverlo.

Se al posto del vino si fa cuba libre, piacerà a Monni per cui noi possiamo solo dire che soggettivamente non piace a noi, Boselli lo chiamerà Barolo e non capirà cosa ci troveremo di tanto stantio e che trova che l'uva non ci stava proprio in questa botte, qualche esperto di storia del vino ci dirà che l'imbottigliatore è come Monet. Ma è Cuba Libre.

A un certo punto buffadebbollu- bevetevelo e che buon pro vi faccia.

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Da che mondo e mondo un personaggio la cui stella attraversa epoche diverse muta col mutare del senso comune sia dell'autore/degli autori sia della società che lo circonda e credo che nel nostro caso anche questo rinnovarsi pur rimanendo nel solco della tradizione sia una delle chiavi del lungo successo di Tex. In ogni caso il Barbanera di GLB se non è un personaggio grigio ci va molto vicino essendo presentato come un furfante con un suo personale codice d'onore cui è molto fedele, idem Lucero che muore chiedendo perdono per le azioni commesse e che comunque aveva ideali nobili pur essendo un criminale.

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Da che mondo è mondo la nutella è sempre nutella. Ha attraversato le epoche ma è sempre nociva per la saluta, ingrassante, incubo delle mamme ma anche meravigliosamente dolce. Mutare al mutare delle epoche ci sta, diventare altro... direi di no.

 

Qualche personaggio sfumato e sfaccettato c'è pure in GLB, ma in rapporto a Nolitta 1 a 1000.

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Diversi esiti altissimi in Tex sono personaggi grigi: clemmons shane corbett calavera e qualcun altro ci sarà: guarda caso nessuno di questi è di glb. Ma glb era ancora vivo all epoca della loro uscita e non si ebbero notizie di cazzotti volanti.

 

Dalla Spagna, per esempio, sarebbe stato difficile vederli. In realtà la sua "supervisione" era un'invenzione di Sergio, non c'è mai stata. Non vorrei sbagliare ma nelle scelte della casa editrice prima e del personaggio poi ( cioè dalla seconda metà degli anni ottanta) GLB si è visto poco.

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Ma immagino che glb le abbia lette, o nemmeno quello? Magari non incideva più ma un qualche giudizio lo avrà dato. Sarebbe bello saperlo in effetti...

In che senso dalla Spagna? Glb viveva in Spagna negli ultimi anni di vita?

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L'ho letto da qualche parte, sia che aveva fatto investimenti fondiari sia che ci viveva. Quando o quanto non lo so, ma qui qualcuno che possa risponderti c'è e non sono io.

 

Per quanto riguarda Tex sono scettico sul fatto che lo seguisse ogni mese.

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La supervisione effettiva c'è stata fino al 1985 circa. Sergio ha raccontato in più di un'occasione di come il padre gli abbia in più di un'occasione rivisto i dialoghi e bocciato delle idee. Dal 1985 circa (o almeno dalle storie pubblicate a partire da quella data) sono le stesse storie di GLB ad essere supervisionate, rivedute e corrette dal trio Sergio Bonelli-Decio Canzio-Tiziano Sclavi.

Dopo il 1988 cessa anche ogni apporto anche come sceneggiatore alla serie, da quel che ho capito per problemi di salute.

Leggeva ancora le storie altrui, almeno finché ne è stato in grado? Difficile dirlo con certezza ma sembra di sì, visto che mi pare di ricordare che una volta Boselli abbia detto che aveva apprezzato "Il passato di Carson".

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