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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Le copertine di Galep erano di un fascino immenso, nonostante o forse grazie alla loro estrema semplicità ed essenzialita'

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Il fucile Tex Willer, 25 colpi con caricamento a pompa, venne messo in vendita da Molgora nel 1973.

 

Il fucile aveva un taglio realistico, per dimensioni (era lungo 90 cm per un'altezza di 11 cm), per peso,

 

per le componenti in legno e in metallo finemente riprodotte.

 

La pubblicità, riprodotta sopra in una pagina del n. 911 di Topolino del maggio 1973, ovviamente individuava

 

il target ​nei lettori più giovani di Tex! Da notare che le vignette sono rielaborate per mettere in mano a Tex

 

il fucile che nei dettagli corrisponde a quello poi messo in vendita.

 

 

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Del fucile furono messe in vendita due versioni. Quello con i particolari in ottone (il primo), a una canna sola, era più costoso.

 

Oggi il fucile è venduto a circa 150 Euro.

 

Più sotto una foto con il corpo centrale del fucile e la stampa Tex Willer impressa a secco.

 

 

 

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  • Sceriffi



Se qualcuno ne possiede qualche capo o ne avvistauno in qualche asta o vendita on line, ce lo faccia sapere!

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Ecco la mia cintura regalatami da Havasu oltre trenta anni fa, tutt'oggi usata con continuità e soddisfazione; qui in accoppiamento ai pantaloni della mia mimetica ORIGINALE (anno 1987) di quando ero negli Alpini nel Battaglione Logistico Taurinense (mitico!). 

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Se qualcuno ne possiede qualche capo o ne avvistauno in qualche asta o vendita on line, ce lo faccia sapere!

 

Ce l'aveva anche mio fratello e oggi in casa non ce n'è più traccia, eravamo bambini e distruggevamo tutto! Sicuro che sia degli anni ottanta ? Per me potrebbe essere benissimo retrodatata di un decennio...

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Dopo aver discusso del bel libro di F. Bosco, andato presto esaurito e adesso in fase di ristampa, dedicato alla curiosa ma allo stesso tempo comunissima pratica dello swiping presso le vecchie generazioni di artisti, nel nostro caso Galep e Tex, parliamo di una copertina, quella del n. 250 "Sete di vendetta", di cui è difficile stabilire l'origine, perché le fonti, invece di essere una, appaiono diverse ed è difficile giungere a quella dell'archetipo galleppiniano. Come ho ricordato nel mio articolo "Pulp Tex" nell'undicesimo numero del Tex Willer Magazine, potrebbe essere una locandina del film "Django" di Corbucci (del 1966), ma potrebbe anche essere la copertina di questa serie Frontiera datata metà anni settanta:

 

 

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Ymalpas

Dopo aver discusso del bel libro di F. Bosco, andato presto esaurito e adesso in fase di ristampa, dedicato alla curiosa ma allo stesso tempo comunissima pratica dello swiping presso le vecchie generazioni di artisti,

 

Scusa Ymalpas perchè parli di vecchie generazioni ?  Lo swiping è ancora in uso oggi come ieri, l'unica differenza è che in passato si faceva soprattutto per esigenze di consegna, vista la mole di lavoro, ed oggi lo si fa soprattutto per precisione storica e semplificazione del lavoro soprattutto su sfondi e ambientazioni. Mi pare più che evidente che ognuno cerchi vie di facilitazione per il proprio lavoro ed anche disegnatori ed autori cerchino la stessa cosa. 

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Delle nuove generazioni non so molto, in verità! So per esempio che hanno collezioni di foto, libri, video e internet... il modo di lavorare è profondamente diverso rispetto al passato dove le fonti erano dannatamente minori (no internet, no homevideo, rare foto scattate in America, rari libri), per cui ci si poteva affidare solo ai vecchi comics o paperbooks o western magazines che giungevano in Italia dall'America (per cui si copiavano anche vecchi autori italiani come Molino) e contemporaneamente ci si affidava a fotografie autoscattate per illustrare certe pose, espressioni del viso ecc (se ne è parlato a proposito di Ticci e Giolitti, ma anche di Galep in questo stesso topic, qualche pagina fa, per la copertina del n. 100). Il termine swiping, inoltre, in inglese, è riferito solo ai "comics" o alle "graphic novels". Non per fossilizzarci sul termine, ma per me sarebbe corretto parlare di swiping sicuramente per la copertina di Villa del n. 600, per quella del numero 657 in edicola questo mese potrebbe essere il caso, ma anche no! Peccato che Villa non sia più qui tra noi per illuminarci.

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  • Sceriffi

 

Se qualcuno ne possiede qualche capo o ne avvistauno in qualche asta o vendita on line, ce lo faccia sapere!

 

Ce l'aveva anche mio fratello e oggi in casa non ce n'è più traccia, eravamo bambini e distruggevamo tutto! Sicuro che sia degli anni ottanta ? Per me potrebbe essere benissimo retrodatata di un decennio...

 

Beh, come hai giustamente affermato qualche post più sopra, la pubblicità della linea di abbigliamento inizia nel 1981, anzi per la precisione dal n°249 del luglio 1981, non so se i prodotti fossero disponibili già prima...in ogni caso la cintura a me è stata regalata giusto nei primi anni ottanta.  

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Tra le iniziative del cinquantenario nel 1998, venne prodotta la pin da giacca in diversi colori

 

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ho ritrovato da poco la mia, regalatami all'epoca da un carissimo amico

 

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Vissuta, ma conservata come un cimelio!

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Tra le copertine della Collezione Storica a Colori, da lui realizzate,  Claudio Villa è rimasto soddisfatto, per esempio, di quella del n. 75 "...con i quattro pards che vengono verso il lettore con il passo deciso. O l'esperimento del volume 233 con due scene diverse: sotto si vede uno scrittore impegnato alla scrivania e sopra Tex che galoppa sulla classica scenografia della Monument Valley".

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  • Collaboratori

 

Questo numero oltre alla copertina con doppio soggetto presenta un'altra curiosità nel titolo che ricorda quello di un mitico episodio di Ken Parker

 

 

Più che altro "lo scrittore impegnato alla scrivania" sembra un Claudio Villa giovane.

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Questo numero oltre alla copertina con doppio soggetto presenta un'altra curiosità nel titolo che ricorda quello di un mitico episodio di Ken Parker

 

 

Più che altro "lo scrittore impegnato alla scrivania" sembra un Claudio Villa giovane.

 

Effettivamente...

 

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di Villa racconto una risposta semplice che mi diede e che fa riflettere sulla sua umilità che è pari alla sua bravura.

Qualche anno, quando ero iscritto a Facebook, gli mandai la richiesta di amiciza. Prima però inviai un messaggio spiegandogli tutta la mia ammirazione nei suoi riguardi e varie volte lo apostrofai come "Maestro" (in senso fumettistico). Claudio non solo mi rispose ma simpaticamente mi disse che non era neanche bidello! Beh, io sono sicuro che altri autori al posto suo si sarebbero beccati il complimento o facendo finta di niente o ringraziando ma comunque TENENDOSELO tutto.

 

Questo piccolissimo episodio che sembrerebbe poca cosa per me ha significato tanto e mi ha fatto capire come Claudio sia innanzitutto un artigiano e un uomo umile, prima che un grandissimo Artista. :old:

 

P.s. certo se fosse un pelino più veloce e ci regalasse un Texone male non sarebbe! ;)

  • +1 1
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Per restare in tema di copertine di Tex realizzate da Villa, quella del numero 565 "La sentinella" offre un curioso esempio di "lifting" redazionale: dall'originale villiano scompaiono infatti i panni ,stesi all'interno della grotta, della sentinella sudista John Rickfield: un dettaglio di quotidianità vissuta che venne ritenuto decisamente inadatto per una copertina di Tex!

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La mostra "La leggenda di Tex" del 2014 al Museo del Fumetto di Milano presentava, tra i vari cimeli, le prime storiche tre strisce, proprietà della famiglia Galleppini.

Come si evince dall'immagine, la prima pagina, così ricostruita, presenta purtroppo la censura ben nota ai lettori del ranger! 

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Veramente belle, nonostante la censura apportata, evidentemente, sulle tavole originali.

 

La versione non censurata può ormai essere ristampata soltanto in anastatica.

 

Ecco la tavola non censurata dal N.1 del Tex Gigante 2° Serie

 

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sinceramente credo che non poter leggere le storie integrali dei primissimi Tex e quindi senza censura sia una perdita. Lo stile ineguagliato di GLB, il linguaggio secco e duro di Tex sono musica per le mie orecchie. Capisco la censura e le paure dell'epoca ma io, nell'ottica delle ultime ristampe, avrei utilizzato di sicuro le versioni non censurate.

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Questo manifesto della primavera 2003 è interessante perché rappresenta una delle ultime prove texiane del disegnatore Carlo Raffaele Marcello, scomparso nel dicembre 2007.

 

Sappiamo che dal novembre 2001 era al lavoro sulla storia di Boselli "La posse" che termina proprio nel 2003. Le tavole non sono giudicate adatte alla pubblicazione, la storia è ridisegnata a partire dal 2004 dallo spagnolo Font e pubblicata nel 2007 con il titolo "Morte nella nebbia".

 

A parte le due tavole di Marcello postate sulla pagina facebook del personaggio e che appartengono alla parte inziale dell'avventura (e quindi sono disegnate nel 2002), questo disegno è insieme ad un altro, che ho già mostrato in un messaggio precedente, forse l'ultimo conosciuto del disegnatore!

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sinceramente credo che non poter leggere le storie integrali dei primissimi Tex e quindi senza censura sia una perdita. Lo stile ineguagliato di GLB, il linguaggio secco e duro di Tex sono musica per le mie orecchie. Capisco la censura e le paure dell'epoca ma io, nell'ottica delle ultime ristampe, avrei utilizzato di sicuro le versioni non censurate.

Però come dicono gli studiosi di documenti l'"editio typica" è quella che è stata pubblicata realmente. Al limite bisognerebbe affiancare la versione non pubblicata.

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sinceramente credo che non poter leggere le storie integrali dei primissimi Tex e quindi senza censura sia una perdita. Lo stile ineguagliato di GLB, il linguaggio secco e duro di Tex sono musica per le mie orecchie. Capisco la censura e le paure dell'epoca ma io, nell'ottica delle ultime ristampe, avrei utilizzato di sicuro le versioni non censurate.

Però come dicono gli studiosi di documenti l'"editio typica" è quella che è stata pubblicata realmente. Al limite bisognerebbe affiancare la versione non pubblicata.

 

La versione non pubblicata sui volumi della Seconda Serie gigante ( con l'eccezione dei primi numeri non censurati ) ma pubblicata nelle strisce originali e nelle prime ristampe (Albi d'Oro e Raccoltina Rossa)....

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