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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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Sui comprimari alla Pat o alla Gros-Jean: è divertente che ogni tanto riappaiano, ma queste figure non hanno obiettivamente un grosso spessore umano. Sono compagni di viaggio divertenti e piacevoli, ma stiamo parlando di tutt'altra cosa rispetto a un Laredo o a uno Shane. Sono imparagonabili. Lo stesso Jim Brandon, che invece ha altre potenzialità, è stato sempre e solo sfruttato come contorno di lusso. Ci è voluto Boselli, con I Territori del NordOvest, per dare una vera dimensione e una vera profondit? al personaggio.

Shane è stato un personaggio difficilmente dimenticabile, forse perchè essendo morto non c'è possibilità di rovinarne il ritorno. Gli Invincibili sono una storia che rileggo sempre volentieri, ma un po' sulla scia di Ted Hawkins (o era Tahzay? chiedo venia per l'amnesia :huh: ) lo leggo in funzione della storia, un vero capolavoro, più che in funzione di Tex. Laredo? Un potenziale rovinato da un ritorno mal congegnato (opinione personale, naturalmente!) Caccia infernale ha riportato in auge l'antipaticissimo Parkman e ha tolto ogni interesse allo scout di Fort Apache! A questo punto mille volte meglio quelli che a tuo rispettabilissimo parere sono personaggi di scarso spessore, giudizio che peraltro io limiterei al massimo a Pat. Gros Jean, nonostante presenti anch'egli lo stereotipo del tipo tutto muscoli, rivela a differenza dell'irlandese una ben più viva intelligenza, oltre a una maggiore abilità nell'uso delle armi. Per quanto riguarda lo stesso Brandon, è vero che aveva altre potenzialità rispetto al M?tis francese o al pugile irlandese; ma è bene, sempre secondo il mio parere, che la dimensione e la profondit? di cui parli l'abbia acquistata con uno special, e non su una storia della serie regolare. Il nostro amico Monni non è d'accordo quando io sostengo che il vero Tex si trova nella regolare, e probabilmente ha ragione, ma io mi incaponisco a sostenere che gli special siano qualcosa a parte. E allora, negli special risalti pure il Brandon o anche il Mitch di turno, ma nella regolare a me va benissimo lo spessore (che non è comunque nullo o indifferente) con cui sono stati creati questi pard occasionali. E tutto sommato, oggi ricordiamo ancora Pat dopo anni di assenza, mentre mi chiedo per quanto tempo ricorderemo certi strabordanti personaggi "di spessore" dell'epoca moderna ;)
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Va tutto bene, finch? un autore porta - per l'appunto - il suo mondo e il suo retroterra dentro Tex. Va meno bene, se porta Tex dentro il suo mondo ed il suo retroterra. Che è cosa ben diversa. Il VERO rispetto del personaggio consiste appunto in questo: rispettare quel che Tex è stato e - nell'ambito di tanto - non rinunciare a proporne una propria interpretazione. Non certo nel renderlo infallibile con la colt o nel fargli mangiare bistecche e patatine.... fosse così semplice, Tex saprebbero scriverlo tutti.

Attendo ancora un po' a intervenire su tutti i punti sollevati, ma nel frattempo posso dire che Tahzay ha secondo me centrato pienamente il punto. Difficile essere più chiaro e incisivo.
Caro Don Fabio, è ovvio che a te sembra che Tahzay abbia centrato il punto... la pensa come te e a te sembra che abbia centrato il punto. Ovviamente a me o a Leo sembra proprio il contrario, perchè secondo noi Borden, o Manfredi o Ruju, hanno saputo proporre una loro interpretazione rispettando il personaggio, cosa che invece Tahzay, velatamente ma neanche tanto, fa sottointendere nella sua frase. Chi ha ragione? francamente non mi interessa. Secondo me sarebbe più semplice ammettere:"a me piace di più il Tex di GLB", o di Nizzi, o di Boselli, o di Nolitta, o di qualunque altro si è già cimentato con Tex senza per questo voler per forza affermare senza ombra di dubbio che il tal sceneggiatore ha tradito l'essenza di Tex. Parere personale, ovviamente.
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certi lettori non capiscono niente! Per esempio come si può dire che Mefisto non sia un nemico non adatto a questi tempiù Che eresia! sinceramente questi lettori che amano solo gli indiani e i baanditi sono così noiosi.

Se le tue parole sono serie, Ulzana, io credo che tu abbia volutamente esagerato per una forma di "provocazione" (in senso buono, ovviamente). Su questa scia ci starebbe anche: che noia quelli che guardando le partite di calcio vogliono vedere un bel dribbling, un colpo di tacco, un goal di rovesciata... vuoi mettere un bel canestro?Il western è le cose che hai detto; il resto al massimo è quel pizzico di sale, o di spezie, che in giusta dose danno sapore, ma esagerando tolgono pure l'appetito. Il Mefisto illusionista e poi vero e proprio mago, ok, diciamo che possa starci, dopotutto western = indiani e indiani = stregoni. Perchè non uno stregone di razza bianca?Il Mefisto che manda email a Belzeb? già comincia a diventare una stortura; quando poi Belzeb? lo invia in vacanza premio sulla terra cosa devo pensarne?
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L' "essenza" di Tex risiede in molte altre (piccole e grandi) cose, per la cui elencazione rimando alla lettura di diverse delle opzioni del sondaggio brillantemente confezionato da Cheyenne.

Lo vedi che alla fine è solo questione di gusti.

Tu dici che "l'essenza" risiede in tante cose, tra cui alcune sono quelle elencate da Cheyenne. Ed allora vediamole:

Le avventure di Aquila della Notte con la sua e altre tribù
L'azione (che non sia azione "tanto per")
Le battute in puro stile texiano (che siano di spirito o di... spiritosi)
La presenza più costante del quartetto
La presenza di amici storici del quartetto
Nemici che si facciano ricordare a lungo
Una o più donne amiche dei pards, magari una relazione
Donne belle, intriganti e pericolose
Avventure in flashback
Incursioni nel mondo del mistero
Ritorni di vecchi nemici particolarmente vendicativi
Avventure in nuove location
Presenza di personaggi storici (ma non legati alla storia)

Detto, per inciso, che a me tutto quello che ha inserito Cheyenne piace vederlo, ovviamente non tutto assieme :)
Ti ho evidenziato in rosso delle cose che ogniqualvolta son presenti suscitano proteste più o meno grosse da una quota parte di lettori presenti nel forum, ed in arancione quelle che suscitano meno mugugni ma che comunque hanno i loro detrattori (alcuni, ad esempio, amano Mefisto, altri ne hanno fin sopra i capelli e vorrebbero saperlo morto e sepolto definitivamente). Basta fare un giro sul forum per trovare varie critiche in proposito.
Le altre cose più o meno ci sono, dico più o meno perchè, in fondo, anche se vai a vedere le storie di GLB non è che ogni mese ci stavano i 4 pard al completo o gli amici che ritornavano. E a dirla tutta, tolti quei tre quattro nemici storici non è che GLB abbia inventato tutti questi nemici che si fanno ricordare. Morale non si può avere sempre tutto in continuazione.
Alla fine, insomma è tutta una questione di gusti. Puoi anche dire, ad esmpio, che l'essenziale è avere più avventure nel mondo del mistero. Sicuramente troverai gente che è d'accordo con te ed altri che non lo sono.

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C'è talmente tanta carne al fuoco che sto aspettando una situazione più di quiete per dire la mia. Una cosa mi sento però di dirla: indipendentemente dai gusti, Tex è quello di GLB, che lo ha creato e sviluppato con caratteristiche basilari, senza le quali Tex non sarebbe. Gli altri autori ne hanno fornito un'interpretazione personale, per certi versi arricchendolo, ma sempre di interpretazione si tratta.

Modificato da Don Fabio Esqueda
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No Leo, non sei solo a pensarla in un certo modo... stai tranquillo :generaleN: :generaleS: Magari per qualcuno, non per me, i coprotagnisti di un certo spessore fanno un p? ombra a Tex, ma sicuramente danno pepe alla storia che altrimenti rischia di ripetere il solito clich?: Tex arriva e le suona a tutti... sai che novità, alla fine stanca!Tex deve menare tutti, e magari qualche volta ci può stare che non lo faccia perchè si deve chinare di fronte alla storia, ma l'avversario di turno deve essere "qualcuno". Ricordo, anzi non ricordo neanche tanto per quanto era scialba, una storia di GLB in cui Tex e Carson se la vedevano con una banda di cowboys: I due pard insieme ad altri "buoni" si rifugiavano in una zona difficilmente attaccabile e la storia finiva con i cattivi che più e più volte attaccavano a testa bassa fino a farsi decimare tutti senza tentare null'altro. Ecco una storia così può andar bene una volta ma alla fine stanca. Se il cattivo non è uno in grado di mettere veramente in difficolt? l'eroe che gusto c'è? Ed ora non mi venite a dire che GLB lo faceva, lo so perfettamente ma se andiamo avanti con esempi non la finiamo più. Era un esempio tanto per chiarire che anche i cattivi debbono avere un certo spessore. Mefisto è bello, forse si, forse no. C'è a chi piace a chi no. Personalmente penso che l'idea iniziale era buona, poi si è esagerato un p?, GLB poteva risparmiarsi l'avvoltoio che parla nella sua ultima storia ad esempio. Però questi son solo gusti personali. Il nocciolo della questione sta nel fatto che le ipotesi erano due:1) GLB non c'è più... fine di Tex2) GLB non c'è più.. Tex continua. Ma a questo punto scordatevi di avere un Tex tale e quale a quello di GLB. Si può avere solo un Tex scritto da altri senza snaturarlo ma con lo stile dei nuovi autori. Che è quello che abbiamo. Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

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Il nocciolo della questione sta nel fatto che le ipotesi erano due:
1) GLB non c'è più... fine di Tex
2) GLB non c'è più.. Tex continua. Ma a questo punto scordatevi di avere un Tex tale e quale a quello di GLB. Si può avere solo un Tex scritto da altri senza snaturarlo ma con lo stile dei nuovi autori. Che è quello che abbiamo. Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

Sono d'accordo. Penso possa essere utile alla discussione provare a ricordare le ultime storie di GL Bonelli. Ve le ricordate? Bene, allora immaginiamo che sia ancora vivo e che sia ancora il principale autore di Tex, anzi che lo sia sempre stato ininterrottamente negli ultimi 30 anni. Secondo voi che tipo di storie avremmo letto? Tex sarebbe ancora in edicola? Io avrei qualche dubbio sisi

Con questo intendo dire che gli attuali autori di Tex hanno la loro visione del personaggio o la loro concezione o quello che ?. Ed è difficile che possano cambiare perchè probabilmente non ne sono capaci, tuttavia riescono a tenere vivo un mito che dura da 65 anni.
Quindi che vogliamo f?? :indianovestito:

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Ricordo, anzi non ricordo neanche tanto per quanto era scialba, una storia di GLB in cui Tex e Carson se la vedevano con una banda di cowboys: I due pard insieme ad altri "buoni" si rifugiavano in una zona difficilmente attaccabile e la storia finiva con i cattivi che più e più volte attaccavano a testa bassa fino a farsi decimare tutti senza tentare null'altro.

Ti aiuto: "La banda dei lupi"...... azzeccata? ;)
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Non è che si rischia di vedere la storia di Tex solo attraverso gli stereotipiùA volte sembra che nelle storie di Bonelli il Ranger era l'unico che si metteva in mostra e non c'era nessun personaggio degno di essere ricordato. Da quando c'è Boselli invece solo adesso i personaggi vengono considerati. Ciò non è de? tutto corretto perchè se in effetti Bonelli ha costruito il suo personaggio come una sorta di uomo invicibile, pur mettendolo varie volte in difficolt? o facendolo catturare, ha creato anche lui delle storie con antragonisti di spessore, come ad esempio la storia di Lucero. Attenti, perchè di personaggi memorabili c'è ne sono sempre stati e anche con le loro sfumature. Il vero cambiamento è che semplicemente scrittori più recenti come Boselli hanno fatto di certe caratteristiche della storia uno dei loro punti principali. Bonelli, Nolitta e Nizzi, anche loro hanno fatto delle storie e dei personaggi umani. Specialmente io tengo in considerazione i lavori di Nolitta su Tex perchè sono stati i primi a non avere come modello di partenza il Tex spaccamontagne di Bonelli senior. Infatti anche il suo modo "zagoriano" di scrivere Tex fece e fa abbastanza discutere. Un Tex che affronta personaggi come dire compromessi con il loro ruolo, con le loro sfumature, non malvagi a tutto tondo (Phil Turner in "Giungla crudele" oppure la famiglia di "Mercanti di Morte"). Ripeto, la differenza sta semplicemente nel fatto che Boselli ha fatto dei personaggi comprimari uno dei suoi punti di forza della narrazione. Per come la vedo io, basta semplicemente che tex non diventi un estraneo. Non intendo che si vede affiancare in grandezza da un altro personaggio ma semplicemente che abbia l'aria di uno che non dovrebbe neanche esserci in quella stoia (come in "Caccia infernale"). Oltretutto dubito fortemente che i tempi del Tex bonelliano, che in generale era quello più sicuro di se e granitico, ritorneranno. Cambiano i tempi e cambiano le mentalit? che non vogliono più gli schemi di un tempo pur cercando di accontentare i lettori; la penso anch'io che bisogna farsene una ragione.

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Ripeto, la differenza sta semplicemente nel fatto che Boselli ha fatto dei personaggi comprimari uno dei suoi punti di forza della narrazione.
Per come la vedo io, basta semplicemente che tex non diventi un estraneo. Non intendo che si vede affiancare in grandezza da un altro personaggio ma semplicemente che abbia l'aria di uno che non dovrebbe neanche esserci in quella stoia (come in "Caccia infernale").

Ma infatti, è esattamente quello che sto ripetendo fino alla noia. E' una precisa cifra stilistica.

Ma i personaggi di forte impatto, dalla caratterizzazione "importante" e memorabili, ci sono sempre stati in Tex, non è una caratteristica del Tex moderno. La differenza è che occupavano la scena per il tempo necessario ad assolvere al loro compito.
Marie Gold, personaggio di straordinario impatto, tale da "bucare lo schermo", è stata perfettamente cesellata con due tavole: quella in cui spara a Travers, risalendo poi le scale con Tex, e quella in cui parla nel camerino con Bud.
In quelle due tavole (dialoghi, sguardi) c'è tutto quello che occorre sapere su di lei, e che sia contemporaneamente funzionale alla storia di Tex, non alla sua storia (chi sia, da dove provenga, cosa abbia fatto prima e cosa farà dopo, ecc.), tanto che Bonelli se ne dimentica del tutto, e non ricompare più nelle fasi finali. Il suo compito era già esaurito, ed il personaggio era tuttavia perfetto e completo, dal punto di vista della caratterizzazione.

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certi lettori non capiscono niente! (...) sinceramente questi lettori che amano solo gli indiani e i baanditi sono così noiosi.

Eh, eh, avrei da ridire... Essendo uno di quei lettori noiosi che non capiscono niente perchè in un contesto western, anche fumettistico, amano vedere "solo" banditi e indiani ( ma anche tutti gli altri numerosi ingredienti tipici del genere ), ti rispondo. Che dire è A me non sembra una posizione così illogica e strampalata. Amo il western classico, il western crepuscolare, il western-spaghetti, persino il western-sberleffo di Hill-Spencer... ma il western-abracadabra o il western-zombie proprio no, sorry. In ogni caso, condivisibile o no, è una opinione come un'altra. Non vedo motivo perchè qualcuno debba accoglierla con insofferenza. In linea del tutto generale, io vorrei sentirmi libero di dire la mia riguardo un prodotto che acquisto regolarmente come gli altri 209.999 lettori che, ciascuno con la sua scienza e i suoi gusti, costituiscono il variegato pubblico di Tex. E' lo scopo di un forum, no è :trapper:
Walcott provocavo! ;) Mi spiego. Io amo molto Zagor. Un fumetto per me deve avere anche una dose costante di libera fantasia. Il west è quel tipo di storie che citi tu e Cheyenne. Però se Bonelli non avesse scritto ogni tanto (con parsimonia) storie come quelle con Mefisto o albi come "Le Terre dell'Abisso" penso che avremmo avuto una serie a livello qualitativo più debole. Il successo di Tex sta anche in questa alchimia di generi. Io reputo "Il Figlio di Mefisto" una delle storie più belle che siano mai state scritte (la scena del passaggio di consegne di Mefisto al figlio, mentre viene dilaniato dai topi, è qualcosa che entra indelebilmente nel cuore del lettore). Oggi cari pards leggevo "Furia Rossa", un ottimo western di Nizzi con il passato di Tiger. Sto rileggendo tutte le storie di Nizzi e sono arrivato a questa avventura dove c'è un dosaggio di azione, paesaggi western, indiani e trafficanti di whisky in puro stile western. Proprio come vuoi tu Walcott! :)Poi anch'io amo il western crepuscolare, quello di Peckinpah per intenderci. Però vi ricordo che King, parlando del genere western, lo ritiene adatto alle storie anche paranormali perchè il west può contenere tutto: è il genere perfetto. I gusti sono gusti e io li rispetto. Magari se leggeste Magico Vento capireste meglio il mio concetto. Noioso sarebbe leggere solo le storie con atmosfere western, soprattutto si d' agli autori lo spazio per scrivere altro, in una saga sessantennale come quella del nostro ranger. Chiedo scusa se vi sono parso un po' offensivo, non era mia intenzione. Bistecche e patitine per tutti! Offre Carson però! :indianovestito:
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E tutto sommato, oggi ricordiamo ancora Pat dopo anni di assenza, mentre mi chiedo per quanto tempo ricorderemo certi strabordanti personaggi "di spessore" dell'epoca moderna ;)

Io ho buona memoria, e i personaggi di spessore che mi hanno colpito li ricorder? sempre, anche più del buon Pat :trapper:



West10 No Leo, non sei solo a pensarla in un certo modo... stai tranquillo 

Meno male (anche se non avevo dubbi :generaleN:)



West10 Il nocciolo della questione sta nel fatto che le ipotesi erano due:
1) GLB non c'è più... fine di Tex
2) GLB non c'è più.. Tex continua. Ma a questo punto scordatevi di avere un Tex tale e quale a quello di GLB. Si può avere solo un Tex scritto da altri senza snaturarlo ma con lo stile dei nuovi autori. Che è quello che abbiamo. Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

Che è quanto dico io, ma con il dono della sintesi che a me manca. Quoto in pieno.



Pablo Contreras Con questo intendo dire che gli attuali autori di Tex hanno la loro visione del personaggio o la loro concezione o quello che ?. Ed è difficile che possano cambiare perchè probabilmente non ne sono capaci, tuttavia riescono a tenere vivo un mito che dura da 65 anni.
Quindi che vogliamo f??

Più che non ne sono capaci, sono caratteristiche che gli appartengono meno. Ma sono capaci di ben altre cose, che a me soddisfano appieno.


John Walcott Ripeto, la differenza sta semplicemente nel fatto che Boselli ha fatto dei personaggi comprimari uno dei suoi punti di forza della narrazione.
Per come la vedo io, basta semplicemente che tex non diventi un estraneo.

Ma infatti non credo sia mai accaduto.


Tazhay In quelle due tavole (dialoghi, sguardi) c'è tutto quello che occorre sapere su di lei, e che sia contemporaneamente funzionale alla storia di Tex, non alla sua storia (chi sia, da dove provenga, cosa abbia fatto prima e cosa farà dopo, ecc.), tanto che Bonelli se ne dimentica del tutto, e non ricompare più nelle fasi finali. Il suo compito era già esaurito, ed il personaggio era tuttavia perfetto e completo, dal punto di vista della caratterizzazione.

Anche qui sono gusti. Siamo lontani anni luce con il mio concetto di personaggio caratterizzato...
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John Walcott Ripeto, la differenza sta semplicemente nel fatto che Boselli ha fatto dei personaggi comprimari uno dei suoi punti di forza della narrazione.
Per come la vedo io, basta semplicemente che tex non diventi un estraneo.

Ma infatti non credo sia mai accaduto.

Io ho avuto in qualche storia questa impressione , anche se ben poche comunque. Mi riferisco a "Caccia infernale" o "Sei divise nella polvere" dove mi sembrava di un Tex che fa il suo semplicemente così perchè deve farlo, sensazione di forzato.


Non è affatto per lo stile dell'autore, semplicemente che magari in quelle storie qualcosa gli è meno riuscito del solito. Tutto qui. :soldatoS:

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certi lettori non capiscono niente! (...) sinceramente questi lettori che amano solo gli indiani e i baanditi sono così noiosi.

Eh, eh, avrei da ridire... Essendo uno di quei lettori noiosi che non capiscono niente perchè in un contesto western, anche fumettistico, amano vedere "solo" banditi e indiani ( ma anche tutti gli altri numerosi ingredienti tipici del genere ), ti rispondo. Che dire è A me non sembra una posizione così illogica e strampalata. Amo il western classico, il western crepuscolare, il western-spaghetti, persino il western-sberleffo di Hill-Spencer... ma il western-abracadabra o il western-zombie proprio no, sorry. In ogni caso, condivisibile o no, è una opinione come un'altra. Non vedo motivo perchè qualcuno debba accoglierla con insofferenza. In linea del tutto generale, io vorrei sentirmi libero di dire la mia riguardo un prodotto che acquisto regolarmente come gli altri 209.999 lettori che, ciascuno con la sua scienza e i suoi gusti, costituiscono il variegato pubblico di Tex. E' lo scopo di un forum, no è :trapper:
Walcott provocavo! ;) Mi spiego. Io amo molto Zagor. Un fumetto per me deve avere anche una dose costante di libera fantasia. Il west è quel tipo di storie che citi tu e Cheyenne. Però se Bonelli non avesse scritto ogni tanto (con parsimonia) storie come quelle con Mefisto o albi come "Le Terre dell'Abisso" penso che avremmo avuto una serie a livello qualitativo più debole. Il successo di Tex sta anche in questa alchimia di generi. Io reputo "Il Figlio di Mefisto" una delle storie più belle che siano mai state scritte (la scena del passaggio di consegne di Mefisto al figlio, mentre viene dilaniato dai topi, è qualcosa che entra indelebilmente nel cuore del lettore). Oggi cari pards leggevo "Furia Rossa", un ottimo western di Nizzi con il passato di Tiger. Sto rileggendo tutte le storie di Nizzi e sono arrivato a questa avventura dove c'è un dosaggio di azione, paesaggi western, indiani e trafficanti di whisky in puro stile western. Proprio come vuoi tu Walcott! :)Poi anch'io amo il western crepuscolare, quello di Peckinpah per intenderci. Però vi ricordo che King, parlando del genere western, lo ritiene adatto alle storie anche paranormali perchè il west può contenere tutto: è il genere perfetto. I gusti sono gusti e io li rispetto. Magari se leggeste Magico Vento capireste meglio il mio concetto. Noioso sarebbe leggere solo le storie con atmosfere western, soprattutto si d' agli autori lo spazio per scrivere altro, in una saga sessantennale come quella del nostro ranger. Chiedo scusa se vi sono parso un po' offensivo, non era mia intenzione. Bistecche e patitine per tutti! Offre Carson però! :indianovestito:
Mi riquoto e correggo. Il messaggio era per Wales e non per Walcott!
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IMHO l'evoluzione è su un crinale pericoloso, dove il confine tra giusto limite e snaturazione è molto sottile.....

S?, capisco il timore, ma sarei fiducioso su questo, Per esempio, qualche tempo fa lo stesso Boselli, a qualcuno che lo interrogava sull'eventualit? di inserire alcune tematiche in almeno una storia, rispondeva: "Questa cosa è adatta a Ken Parker, non a Tex". Sempre Boselli, accennando alla triste fine di Mister No, la attribuiva al fatto di averlo voluto trasformare in qualcos'altro. E se non ricordo male aggiungeva addirittura che è preferibile chiudere una serie piuttosto che stravolgerla. Mi sembra quindi che lassè abbiano idee abbastanza chiare in proposito. L'idea che mi sono fatto io è che agli autori sia concesso di muoversi liberamente all'interno di un recinto che però è proibito attraversare ( più o meno come il recinto di piloni sonar di Lost, eh eh ). Personalmente quindi non mi preoccupo che Tex possa essere stravolto, penso sia uno scenario molto improbabile. Ciò che mi spiace è che si siano un po' perse o ridimensionate alcune peculiarit? ( soprattutto del personaggio ) che non penso siano di per sè in conflitto con gli stili di scrittura moderni, la maggiore attenzione alle figure secondarie, l'accresciuta complessit? delle trame.
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Chiedo scusa se vi sono parso un po' offensivo, :indianovestito:

Ma dai... nessuna offesa, figurati. :trapper: Magico Vento è già un'altra cosa. Non dovrei parlarne perchè non l'ho seguito ed è buona regola non parlare di ciò che non si conosce, ma per quanto ne so si tratta di una serie in cui l'elemento para-soprannaturale è una delle leggi interne su cui si regge quell'universo narrativo, che pertanto ha la sua coerenza. Ma nel caso di Tex si tratta di incursioni assai sporadiche in settori fantastici lontanissimi dal suo mondo abituale. La quasi totalit? delle storie riguarda temi e scenari tipici del normalissimo e canonicissimo western. Perciò, il fatto che ogni tanto Tex debba occuparsi di chiudere i cancelli delle sette porte nere dei sette cerchi blu dei sette inferni rossi, ecco, mi manda in cortocircuito. Questo per spiegare la mia pesonale avversione. Però capisco perfettamente che a molti altri lettori tutto ciò risulti gustoso e avvincente.
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John Walcott Ripeto, la differenza sta semplicemente nel fatto che Boselli ha fatto dei personaggi comprimari uno dei suoi punti di forza della narrazione.
Per come la vedo io, basta semplicemente che tex non diventi un estraneo.

Ma infatti non credo sia mai accaduto.

Io ho avuto in qualche storia questa impressione , anche se ben poche comunque. Mi riferisco a "Caccia infernale" o "Sei divise nella polvere" dove mi sembrava di un Tex che fa il suo semplicemente così perchè deve farlo, sensazione di forzato.


Non è affatto per lo stile dell'autore, semplicemente che magari in quelle storie qualcosa gli è meno riuscito del solito. Tutto qui. :soldatoS:

"Sei divise nella polvere" è di Manfredi. :D
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L' "essenza" di Tex risiede in molte altre (piccole e grandi) cose, per la cui elencazione rimando alla lettura di diverse delle opzioni del sondaggio brillantemente confezionato da Cheyenne.

Lo vedi che alla fine è solo questione di gusti.

Tu dici che "l'essenza" risiede in tante cose, tra cui alcune sono quelle elencate da Cheyenne. Ed allora vediamole:

Le avventure di Aquila della Notte con la sua e altre tribù
L'azione (che non sia azione "tanto per")
Le battute in puro stile texiano (che siano di spirito o di... spiritosi)
La presenza più costante del quartetto
La presenza di amici storici del quartetto
Nemici che si facciano ricordare a lungo
Una o più donne amiche dei pards, magari una relazione
Donne belle, intriganti e pericolose
Avventure in flashback
Incursioni nel mondo del mistero
Ritorni di vecchi nemici particolarmente vendicativi
Avventure in nuove location
Presenza di personaggi storici (ma non legati alla storia)

Detto, per inciso, che a me tutto quello che ha inserito Cheyenne piace vederlo, ovviamente non tutto assieme :)
Ti ho evidenziato in rosso delle cose che ogniqualvolta son presenti suscitano proteste più o meno grosse da una quota parte di lettori presenti nel forum, ed in arancione quelle che suscitano meno mugugni ma che comunque hanno i loro detrattori (alcuni, ad esempio, amano Mefisto, altri ne hanno fin sopra i capelli e vorrebbero saperlo morto e sepolto definitivamente). Basta fare un giro sul forum per trovare varie critiche in proposito.
Le altre cose più o meno ci sono, dico più o meno perchè, in fondo, anche se vai a vedere le storie di GLB non è che ogni mese ci stavano i 4 pard al completo o gli amici che ritornavano. E a dirla tutta, tolti quei tre quattro nemici storici non è che GLB abbia inventato tutti questi nemici che si fanno ricordare. Morale non si può avere sempre tutto in continuazione.
Alla fine, insomma è tutta una questione di gusti. Puoi anche dire, ad esmpio, che l'essenziale è avere più avventure nel mondo del mistero. Sicuramente troverai gente che è d'accordo con te ed altri che non lo sono.

Devo confessare che per quanto riguarda il discorso relazioni femminili, una volta impostato il sondaggio me ne sono resa conto e mi sono chiesta: "Ma questa non era una richiesta degli innovatori?" :D

Il primo pensiero era togliere l'opzione, ma l'ho lasciata sia per verificare cosa ne avrebbero detto i nostalgici, sia perchè il sondaggio non è destinato soltanto a loro. E' vero, si potrebbe dire che il "vecchio, caro Tex" non prevede l'opzione donne, ma questo non è completamente vero, e - sia pure per pochissimo tempo - Lilyth docet. Comunque il fatto che ci sia un unico voto su questo punto dimostrerebbe almeno per il momento che una presenza femminile fissa o comunque più costante non è sollecitata. Sempre parlando di lettori che guardano con nostalgia al passato.
Sulle avventure in flashback non sono troppo d'accordo con te. Parliamo di storie come "Il passato di Tex" o "Tra due bandiere", o anche, almeno per la prima parte, "Il giuramento".
Le altre da te evidenziate, e qui ti esprimo il mio personale parere, possono piacere o non piacere, oppure piacere entro certi limiti, ma impostate in una determinata maniera fanno pur sempre parte del "vecchio, caro Tex". Un personaggio come Mefisto può magari non entusiasmare per come si evolve nel tempo, ma è un classico esempio di quello che può significare il costante ritorno di un nemico agguerrito e vendicativo. D'altra parte mi pare di ricordare che in generale si attendesse con ansia e curiosità la ricomparsa di personaggi come La Tigre Nera o Cane Giallo, così come non pochi vorrebbero il ritorno di Ah Toy: per il principe malese e il capo degli Utes non la scelta di rimetterli in gioco, ma la maniera folle di gestire questo ritorno è stata fallimentare.
I personaggi storici, poi, hanno sempre funzionato. Purch? si adattino al mondo in cui sono entrati, quello della fantasia dove è Tex che deve avere la meglio. Non legati alla storia, appunto: è ovvio che nemmeno Tex potr? evitare il definitivo massacro di Wounded Knee, quindi è meglio che di Wounded Knee non ne scriva nessuno ;)

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Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

No, se lo sceneggiatore sa il fatto suo. E dato che sono sicurissima che Borden, per parlare solo del più prolifico dei nostri tempi, sappia benissimo il fatto suo, non credo ci sia alcuna difficolt? da parte sua nel mantenere il Tex bonelliano senza scimmiottare Bonelli
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Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

No, se lo sceneggiatore sa il fatto suo. E dato che sono sicurissima che Borden, per parlare solo del più prolifico dei nostri tempi, sappia benissimo il fatto suo, non credo ci sia alcuna difficolt? da parte sua nel mantenere il Tex bonelliano senza scimmiottare Bonelli
Io credo che Borden, volendo, possa fare quello che dici. Io credo però che lui non lo voglia. Stando attento a non snaturare il personaggio, introduce contemporaneamente una sua personalissima (e riconoscibilissima) cifra. E' una scelta, ma è anche uno stile, che è suo e soltanto suo e al quale non vuole (legittimamente) rinunciare.
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Naturalmente è una scelta di Borden, quello che intendevo dire è che non c'è necessariamente il pericolo di scopiazzare ;)E comunque, per non lasciare adito a equivoci, voglio ribadire ciò che ho detto altre volte, cioè che a me manca il Tex dei vecchi tempi, ma questo non esclude che Boselli abbia scritto storie memorabili e sicuramente si prepari a scriverne altre; d'altra parte, esattamente come alcune storie di Borden non sono state il top, anche tra quelle di GLB ce ne sono di abbastanza mediocri. Con il Tex che voglio, ma mediocri

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a me manca il Tex dei vecchi tempi, ma questo non esclude che Boselli abbia scritto storie memorabili e sicuramente si prepari a scriverne altre; d'altra parte, esattamente come alcune storie di Borden non sono state il top, anche tra quelle di GLB ce ne sono di abbastanza mediocri. Con il Tex che voglio, ma mediocri

Perfettamente d'accordo :generaleN:
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Sulle avventure in flashback non sono troppo d'accordo con te. Parliamo di storie come "Il passato di Tex" o "Tra due bandiere", o anche, almeno per la prima parte, "Il giuramento".

Cara Cheyenne,

a volte ho l'impressione che tu legga molto di fretta gli interventi. Non sei me che devi convincere!
Infatti io ho scritto:

Detto, per inciso, che a me tutto quello che ha inserito Cheyenne piace vederlo, ovviamente non tutto assieme :)

Quindi a me stanno bene ad esempio le avventure in flash back, e so benissimo che fanno parte di Tex sin dai tempi di GLB. Ciò non toglie che proprio su questo forum ogniqualvolta un autore fra quelli attualmente impegnati ha usato il flash back io ho letto critiche di gente che non lo voleva.
E' questo vale anche per altre cose che ho sottolineato in arancione e rosso. Siamo alle solite, è questione di gusti.
Poi tu parli della maniera folle con cui è stato impostato il ritorno della tigre nera o di cane giallo, ma se ci pensi non è che GLB abbia fatto molto meglio con il ritorno di Mefisto insieme al figlio (parlo della sua ultima). In sostanza a tutti può incappare in una storia uscita male.

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Se si pretende un Tex scritto da altri uguale a quello di GLB francamente non ci si rende conto che si potrebbe ottenere solo una bruttissima "scopiazzatura"

No, se lo sceneggiatore sa il fatto suo. E dato che sono sicurissima che Borden, per parlare solo del più prolifico dei nostri tempi, sappia benissimo il fatto suo, non credo ci sia alcuna difficolt? da parte sua nel mantenere il Tex bonelliano senza scimmiottare Bonelli
Che se permetti è quello che ho detto io, ma che molti in questo forum dicono che Boselli non sappia fare. Se scrivi rispettando il personaggio ma senza scimmiottare Bonelli vuol dire che stai scrivendo con il tuo stile ma senza dimenticarti che stai scrivendo Tex, ossia un personaggio creato da un altro autore. Boselli, ma anche gli altri attualmente impegnati, lo fanno. Certo non tutte le storie son ottime ma questo è un altro discorso. Qui una quota parte di lettori affermano che il Tex di GLB è stato più o meno stravolto. A me non pare. Tu ti dovresti decidere a dire da che parte stai ;)
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Il Tex di GLB è stato parzialmente stravolto. In parte era inevitabile, per la differenza di culture, stili e capacità dei diversi autori che lo hanno sostituito. Una parte dei cambiamenti rientra in quella che abbiamo definito la linea di confine tra cambiamenti esteriori e stravolgimento. Per riprendere il discorso che faceva Leo, vorrei dire che i personaggi "grigi" sono iniziati ben prima di 20 anni fa. Nolitta ne aveva già introdotti con storie come Caccia all'uomo, Giungla Crudele. Ma lo stesso Bonelli aveva caratterizzato delle evoluzioni in alcuni personaggi; basta leggere chi era il primo Mefisto e come è diventato o lo Yama prima di diventare stregone. Il punto è fino a che punto sono immaginabili e tollerabili i cambiamenti. Quando oltrepassano un certo limite a mio avviso diventa pericoloso. Con Nolitta successe in un caso ben noto quello di Cruzado. Con Boselli è avvenuto in alcuni casi. Secondo me un esempio di come si può scrivere Tex rispettando i "limiti", cioè mantenendo la centralit? e le caratteristiche di fondo di Tex ma arricchendo la storia con delle caratterizzazioni più sviluppate, più moderne, più vicine ai gusti di alcuni utenti di questo forum e che tuttavia non producono quella sensazione di estraneit? di Tex che si è percepita in alcune storie, un esempio appunto di eccellenza in questo senso per il giusto mix di rispetto della tradizione e capacità di innovazione, io lo vedo nella bellissima Oklahoma di Berardi.

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