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TWF - Tex Willer Forum

Galep,sempre Un Grande?


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Con l'avvento di internet e quindi con il bazzicare i vari siti e forums dedicati al ranger, ho avuto modo, nel corso degli anni, di fare delle scoperte texiane straordinarie. Curiosita' e anneddoti di alcune storie, notizie e approfondimenti su alcuni autori e disegnatori etc. Ma sicuramente la "scoperta" che piu' di tutti mi ha colpito (con tutta sincerita' non sono in grado di dire se postivamente o negativamente)e' senza dubbio l'aver appreso che molte copertine di Galep, quelle splendide copertine generiche, quelle slegate dalla storia che contiene l'albo, non erano frutto della fantasia del disegnatore ma ricalcavano in maniera molto fedele locandine e manifesti cinematografici, fotoscena di attori, copertine di libri western etc. Ce ne sono veramente moltissime e anch'io attraverso il web, qualche anno fa', mi misi alla ricerca di qualche attore con una posa che ricordasse qualche copertina di Galep. Ne ho trovate diverse e son sicuro che ne troverei ancora molte se mettessi in rassegna tutte le locandine dei film western degli anni 40',50' o 60'. Non nascondo che fino ad adesso la cosa mi spiazza un po'. Non so come spiegarvelo, e vi prego di non accusarmi di "blasfemita'", ma una volta fatta la scoperta non le ho apprezzate piu' come le apprezzavo quando le ammiravo meravigliato nei primi anni in cui collezionavo Tex. E' come se fossi stato, in un certo senso, tradito. Non so se rendo l'idea. Sapere che dietro una posa di Tex vi era un John Wayne o un Burt Lancaster, sapere che il soggetto di quella determinata copertina non era originale ma "copiato", mi lascia un po' disorientato nei confronti di Galep, che resta comunuque sempre un grande.

Mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione al riguardo su questo argomento che considero un po' spinoso e delicato e se c'e' qualcuno che in linea di massima avverte il mio stesso "disagio", sperando di non provocare la suscettibilita' degli estimatori di Aurelio Galleppini.


Ecco solo alcuni esempi di copertine:
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Premesso che sono un estimatore di Galep (nel senso che il Tex originale, quello a cui dovrebbero ispirarsi gli altri disegnatori, lo considero il suo più che quello di Ticci. Hai presente il disegno di "Una stella per Tex" beh quello nel mio immaginario pre-CVilla è Tex), provo a riscontrare quanto dici. Io credo di comprendere il tuo "disagio", ma trovo normale sia quanto fai giustamente osservare, sia il fatto che il buon Galep sia ricorso a fonti di ispirazione non originali quali le locandine di un film o altro che erano tipiche dell'epoca. Secondo me, dobbiamo provare a calarci nel contesto in cui ha vissuto e lavorato. Le immagini e - sopratutto - quello che i sociologi oggi chiamano l'immaginario (che è qualcosa di più profondo e multidimensionale) erano molto ridotte rispetto a quanto ci siamo, non solo abituati, ma forse assuefatti noi oggi. Noi, chi più chi meno, siamo cresciuti nell'era dello sviluppo delle ITC, delle tecniche di marketing, della pubblicit?. Ma per un onesto artista-artigiano dell'epoca - IMHO - era più che normale ispirarsi a quelle poche forme di comunicazione alle quali si poteva avere accesso e che funzionalmente potevano veicolare il messaggio che si cercava di diffondere. Con questo non voglio assolvere compiti di difesa che non ritengo n° di poter rappresentare n° di saper rappresentare. Voglio solo dire che trovo tutto quanto hai detto un "normale" corso delle cose. Sopratutto considerando il contesto, l'ambiente, le abitudini, la cultura, le opportunità in cui questo si è avverato. Forse ho parlato troppo blablabla

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Tutto ciò, almeno per me, non costituisce davvero niente di grave e di nuovo. Nella storia dell'arte è sempre stato così: cosa sarebbe stata l'arte rinascimentale, per dire, senza l'esempio dei sarcofagi classiciòOppure pensa alle consuetudini iconografiche: in tutte le "Ultime cene" realizzate prima di Leonardo, Giuda è sempre messo in disparte per renderlo ben riconoscibile. Non è una questione di "copiare", ma una questione di "reinterpretazione" e "riattualizzazione". Quindi si, Galep è sempre un grandissimo, senza il minimo dubbio!

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Nemmeno per me questo costituisce un problema. Prima di tutto la stessa fisicit? di Tex, se non ricordo male, fu ispirata inizialmente a Gary Cooper, a riprova che ?, o forse era, consuetudine ispirarsi a grandi personaggi del grande schermo. In secondo luogo Galep dava già tale prova di sè nelle tavole dell'albo da non aver bisogno di un'ulteriore conferma. Infine, come è stato osservato, era probabilmente normale per quel tempo. :colt:

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Quoto Ted: io m'immagino Galep nel retro di Casa Bonelli intento a pensare a come disegnare la copertina (posto che la stessa era totalmente slegata dalla storia) e aveva magari davanti a sè le locandine dei film che amava, attraverso i quali aveva conosciuto il West; film e locandine che per lui (che non credo avesse mai visto l'Ovest americano) ERANO il West. E ne prendeva spunto per ricreare le splendide atmosfere West del suo personaggio. Lui, che non aveva mai visto il West, aveva negli occhi e nel cuore il West di Hollywood, il suo unico West. E quello prendeva a modello, re-interpretandolo (e non copiando, come giustamente dice Paco) in chiave texiana. Io non resterei turbato, Anthony: la grandezza di Galep non ne viene sminuita (a proposito, davvero complimenti per la ricerca fatta e per le corrispondenze trovate!)

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Lui, che non aveva mai visto il West, aveva negli occhi e nel cuore il West di Hollywood, il suo unico West. E quello prendeva a modello, re-interpretandolo (e non copiando, come giustamente dice Paco) in chiave texiana.
Io non resterei turbato, Anthony: la grandezza di Galep non ne viene sminuita (a proposito, davvero complimenti per la ricerca fatta e per le corrispondenze trovate!)

Copiare non e' il termine giusto ma non lo e' neanche interpretare. Non e' un interpretazione una copertina come "Il sicario" o "Uomini senza paura", solo per citarne due, dove Galep praticamente "trasferisce le locandine cinematografiche nelle sue copertine di Tex. E' un "riadattamento" impressionante per quanto e' fedele.


Leo, turbato e' una parola un po' grossa, ma sicuramente non posso nascondere una certa delusione, anche se, come giustamente dici, la grandezza di Galep non viene sminuita. Che posso farciò

In quanto alle copertine postate all'inizio del topic, voglio precisare che io ne ho trovate solo alcune, ma molte altre le hanno scoperti gli altri utenti di questo e di altri forums.

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Beh, Anthony, non che voglia convincerti per forza, ma ti ripeto che questo fatto, se pensiamo alla storia dell'arte, è un qualcosa di molto comune...
Prima ti facevo l'esempio del Rinascimento, ora ti faccio questo, più contemporaneo, riguardante Picasso, che in un periodo della sua lunga carriera, si mise a reinterpretare quadri famosi dell'arte precedente.
Eccoti un esempio: la reinterpretazione di uno dei quadri più famosi di Vel'squez, "Las meninas", del 1656.

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In questo caso è tutto uguale, perfino il titolo, ma Picasso aggiunge cose che rendono la sua opera, nata come copia-omaggio, assolutamente originale (il formato orizzontale, la colorazione monocroma, la stilizzazione più o meno cubista dei personaggi).

La stessa cosa vale per Galep; prendi ?Una stella per Tex?, in cui l'artista elimina la sella, ribalta specularmente Tex rispetto a John Wayne e aggiunge lo sfondo; oppure ?Il figlio di Cochise?, in cui aggiunge la gamba sinistra piegata per dare a Tex una postura meno militaresca.
Piccole variazioni, è vero, ma che rendono la composizione più personale.

Oltre a questo, tutto ciò potrebbe rientrare nell'ambito di quel ?citazionismo? che tanto spesso si è visto in tutte le arti, anche nel fumetto, anche in Tex: Galep riprende e omaggia proprio come Nizzi riprende e omaggia ?Ombre rosse? scrivendo ?I diavoli rossi?- e Boselli "Il mucchio selvaggio" con "Gli invincibili" e Nolitta il finale di "Per qualche dollaro in più" con quello di "El Muerto".

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In questo caso è tutto uguale, perfino il titolo

Eh, si capisce a prima vista che è tutto uguale! :lol2:
Non sono d'accordo Cheyenne, non si capisce a prima vista che è uguale .... :trapper: si capisce che lo ha copiato ed anche male :lol2: d'altronde quello di Picasso riuscirebbe a copiarlo anche mia figlia di 5 anni ... ma che dico copiarlo probabilmente lo farebbe meglio :lol2: laughing
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Beh torniamo seri. Per rispondere al tuo quesito Anthony capisco la tua perplessit? ma ti chiedo di ripensare anche ai ritmi di lavoro imposti a Galep. Come è noto il più delle volte era impegnato su più fronti, per cui io trovo normale che al momento di fare la copertina cercasse aiuto nei pochi spunti che aveva a disposizione facilmente. In fondo non è che avesse tutto questo tempo per pensare a un soggetto originale per la copertina. Per me quindi questo fatto non sminuisce la sua bravura. E poi a guardarle bene in alcuni casi le sue rielaborazioni sono delle copie vere e proprie dove non ha variato quasi niente mentre in altri casi come ad esempio in "Una stella per Tex" ha interpretato magnificamente lo spunto dandogli quel tocco di originalità che lo ha migliorato, al contrario di Picasso :trapper: a proposito Paco si è capito che non mi piace la sua arte :)

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Infatti West, dicevo ironicamente :D Suppongo che sarà giudicata quasi blasfema, ma non pagherei un euro per un Picasso! Certo, me lo regalassero... lo rivenderei sedutastante per comperarmi qualcosa di veramente bello o veramente utile :lol:

Lo avevo capito che la pensavi come me per questo ne ho approfittato per scherzarci su anch'io. Bene potremmo fondare un club ... comunque abbiamo scoperto che se ci regalano un Picasso non possiamo rivendercelo a vicenda. Ed ora basta che siamo mostruosamente OT e poi a te tocca pure scrivere moderatrice moderati sei OT OT OT ... sei simpaticissima quando lo scrivi ;)
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Infatti West, dicevo ironicamente :D Suppongo che sarà giudicata quasi blasfema, ma non pagherei un euro per un Picasso! Certo, me lo regalassero... lo rivenderei sedutastante per comperarmi qualcosa di veramente bello o veramente utile :lol:

Lo avevo capito che la pensavi come me per questo ne ho approfittato per scherzarci su anch'io. Bene potremmo fondare un club ... comunque abbiamo scoperto che se ci regalano un Picasso non possiamo rivendercelo a vicenda. Ed ora basta che siamo mostruosamente OT e poi a te tocca pure scrivere moderatrice moderati sei OT OT OT ... sei simpaticissima quando lo scrivi ;)
laughing Risata OT! :DE ora basta, altrimenti mi tolgono la stella di ranger per scarso rendimento :P
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  • Collaboratori

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Un'altra copertina minore di Galep, presa da un'altra locandina ( fonte: www.baciespari. it , sito dove tra l'altro troverete diverse altre copertine rifatte a partire da poster e locandine! ).

In effetti questa carrellata di immagini ci permette di dire che il debito di Galep verso la cinematografia fu assai rilevante.

Anche per me è stata una sorpresa scoprire come egli ne fosse così debitore.

E' improbabile che si trattasse di una scelta dettata dai pressanti tempi di consegna.

Non bisogna dimenticare che il debito verso per esempio Raymond e Foster era imponente anche nelle pagine interne e infatti ad entrambi gli autori americani avevo dedicato anni fa due esaurienti topics con le vignette messe a confronto.

Insomma Galep, ma non solo lui, copiava.

E copiava le copertine, e le vignette. Non tutte ovviamente.

Erano altri tempi e non si ragionava in termini di plagio.

Bensì era un omaggio più o meno voluto, forse anche ricercato per motivi commerciali, dato che i molti lettori degli anni cinquanta e sessanta potevano riconoscere nelle copertine di Tex le locandine di un genere allora alla moda.

Era senz'altro così.

Galep non pensava insomma di farla franca, voleva invece che il lettore stabilisse la corrispondenza tra quella copertina di Tex e quella locandina.

La sorpresa insomma è tutta del lettore moderno.

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  • Rangers

Bellissima discussione!Avevo già visto in passato parecchie di queste associazioni locandine - copertine, altre invece mi erano del tutto inedite. Comunque concordo con quanto scritto da Ymalpas e da altri pards che mi hanno preceduto: secondo me Galep rimane in ogni caso un grande. Il suo non voleva essere un plagio ma (imho) una sorta di omaggio al cinema Western e non (ma soprattutto western)!A me sinceramente piacciono molto queste copertine con i chiari riferimenti al cinema! :)Se ne trovate altre inserite mi raccomando ;):trapper:

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Mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione al riguardo su questo argomento che considero un po' spinoso e delicato e se c'e' qualcuno che in linea di massima avverte il mio stesso "disagio", sperando di non provocare la suscettibilita' degli estimatori di Aurelio Galleppini.

Mah, guarda, non si tratta di suscettibilit?, ma il punto ?: se quello che ti turba è immaginare che un Galep "copione" sia meno pregevole ed affascinante di un Galep che disegnasse tutto come fosse il parto della sua fantasia, ti prego di considerare che quasi tutti i soggetti di Tex sono rielaborazioni di plot già comunque venuti alla luce, nella letteratura o nella filmografia western, così come tutti i disegni di Galep sono stati fatti "copiando" o "ispirandosi" a qualcosa (dagli scenari naturali, alle armi, ai cavalli, al volto di Tex, al volto degli antagonisti.... rileggersi "la banda degli orsi", ad esempio...).

La riproduzione delle locandine dell'epoca, a mio parere, conferisce addirittura un tocco di fascino in più a quelle copertine. E comunque, concedimelo, il titolo-interrogativo della discussione (a prescindere dal merito, che è soggettivo) mi pare quantomeno poco elegante.
Ultima nota, di pura cronaca: la Jena di Londra è del 1964........"Satania" di qualche annetto prima.....

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C'è da dire che alcune copertine sono effettivamente somiglianti a diverse locandine o scene di film, però è una somiglianza in un certo senso "forzata"... Per esempio, in copertine tipo L'idolo di smeraldo, Sete di vendetta, Una stella per Tex e quella (che non è più visibile) che dovrebbe essere somigliante ad una scena del Grinta, bisogna ammettere che le copertine di Galep sono sè somiglianti, però queste sono semplicemente delle tipiche scene western, per cui è ovvio che prima o poi sarebbero ricadute tra le scelte per il soggetto di una copertina. E poi bisogna notare come alcune locandine siano state già di loro copiate da alcune scene dei relativi film. A me non scandalizza per niente che Galep abbia praticamente copiato in diverse occasioni: non sta scritto da nessuna parte che un disegnatore debba avere per forza una creativit? sconfinata, e se poi aggiungiamo che effettivamente erano molto spesso degli omaggi (più che delle semplici copiature fini a sè stesse) non vedo come questi fatti possano far cambiare la mia (ma anche di chiunque) opinione sul lavoro di Galleppini. Anzi, io credo che si debba anche capire quali sono le cose che, copiate oppure a cui ci si vuole ispirare, diano un valore aggiunto a ciò che si sta facendo. In questo caso credo che il valore aggiunto sia dato dall'originalità di aver rappresentato Tex in copertine un p? diverse dall'ordinario, come quelle di Vigilantes e di Satania, per esempio!Se il prossimo mese vedessi in edicola una copertina tipo Vigilantes, mi farebbe solo piacere!Il western è un genere molto ripetitivo, dove sia nelle sceneggiature che nei disegni è facile ed inevitabile attingere (in modo maggiore o minore) a quello che offre il passato. E, ripeto, non ci vedo nulla di male. Lo stesso Tex è stato creato copiando dal volto (tra gli altri) di Gary Cooper! Rimane il fatto che Galep ha sempre avuto uno stile unico nel suo modo di disegnare, relativamente semplice ma molto d'effetto e decisamente riconoscibile. E' sempre stato semplice senza mai lontanamente rischiare di diventare dozzinale.

Modificato da AtTheRocks
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plagio o ricalco? Citazione o copia? Un autore odierno verrebbe subito scoperto. All'epoca di Galep si era meno attenti. E dunque? Sarebbe scoppiata la diatriba che è successa ultimamente sul web tra Paolo Di Clemente e alcuni disegnatori della Bonelli su questioni inerenti a plagio o ricalco?Quesito interessante quello posto in questa discussione però penso che tutti siamo d'accordi e sosteniamo la tesi che Galep era un artista immenso. Lo dimostrano le sue innumerevoli copertine, le sue magnifiche tavole a fumetti, i suoi quadri, i suoi paesaggi western, i fumetti pubblicati negli anni trenta e quaranta prima di Tex e chi più ne ha più ne metta. Non penso che qualche ricalco possa lenire la sua arte ma era giusto porre all'attenzione questa cosa.

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se quello che ti turba è immaginare che un Galep "copione" sia meno pregevole ed affascinante di un Galep che disegnasse tutto come fosse il parto della sua fantasia, ti prego di considerare che quasi tutti i soggetti di Tex sono rielaborazioni di plot già comunque venuti alla luce, nella letteratura o nella filmografia western,

Si, e' prorprio questo a "turbarmi". Sono sincero, anche a costo di attirarmi tutte le antipatie del mondo texiano. Non ci posso fare niente. Un conto e' sapere che quel Tex in quella determinata copertina e' frutto della sua fantasia e del suo estro e un conto e' sapere che quel Tex non e' altro che la trasposizione molto fedele di una locandina o di un disegno realizzati da altri.

Ma scusate, ma l'avete osservate bene le copertine (solo per citarne alcune) de "Il tesoro di Victorio" o de "Il sicario",?ma secondo voi sono delle rielaborazioni?

Malgrado questo, lo ripeto, per me Galep rimane sempre un grande, pero' concedetemi di dire che il suo "omaggio" verso le varie locandine, manifesti e quant'altro e' stato forse un po' eccessivo.

E comunque, concedimelo, il titolo-interrogativo della discussione (a prescindere dal merito, che è soggettivo) mi pare quantomeno poco elegante.

:o:huh::mellow::o


Questa Tahzay, devi spiegarmela... Cosa c'e' di poco elegante nel titolo del topic?se avessi scritto "Galep, non e' un grande", allora ti avrei dato ragione. Ho solo posto un quesito agli utenti del forum. Non ci vedo nulla di scandaloso.

Modificato da Anthony Steffen
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Infatti. E' esattamente il quesito ad essere poco elegante. Perchè sottintende che queste poche copertine - perchè poche sono, rispetto alle migliaia (!) prodotte solo per Tex - ispirate ad immagini e locandine dell'epoca, possano condurre a mutare il giudizio globale su un artista (mi piace definirlo così, piuttosto che disegnatore) che vanta una carriera quale quella di Galep. Meglio, molto meglio se avessi scritto - solo per fare degli esempi, eh - che Galep non ti piace proprio, o che per te non ha mai saputo disegnare, o che era privo di fantasia.

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Infatti. E' esattamente il quesito ad essere poco elegante. Perchè sottintende che queste poche copertine - perchè poche sono, rispetto alle migliaia (!) prodotte solo per Tex - ispirate ad immagini e locandine dell'epoca, possano condurre a mutare il giudizio globale su un artista (mi piace definirlo così, piuttosto che disegnatore) che vanta una carriera quale quella di Galep.

Rammento che ci sono ancora molti altri esempi di copertine "omaggio" che non ho inserito. Ce ne sono davvero tante. Altro che poche. Son sicuro che solo nel primi 200 numeri un buon 70% di copertine sono tutte basate su disegni altrui. Poi col passar degli anni questa caratteristica e' andata a scemare disegnando delle cover con dei soggetti attinenti alle storie. La verita', caro Tahzay, senza tanti giri di parole, e' che il quesito che ho posto all'utenza del forum e' un quesito un po' scomodo. E comunuque sia, l'accusa che mi attriubuisci, vale a dire, quello di voler sottindere chissa' cosa o di influenzare il giudizio degli altri lascia il tempo che trova, visto la risposta quasi unanime che hanno dato tutti.
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