Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 13] Sangue Sul Colorado


ymalpas

Voto alla storia  

52 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Adesso, Letizia dice:

Quindi l'uso del termine è fuori luogo: se qualcuno prova astio per qualcosa che ho fatto o detto io, è impensabile che provi astio per dei fatti o per delle parole, prova astio per me.

Quello che ho fatto o detto è solo la causa dell'astio.

Scusa se sono così pignola.

 

 

Ok, se astio si usa solo nei confronti delle persone, non è il termine corretto, d'accordo, anche se rende l'idea.

 

Adesso, Letizia dice:

Per rispondere a @Leo, non correggo mai i refusi altrui (io ne commetto forse più di tutti voi messi insieme).

La mia non è stata una correzione (lo sarebbe stata se fosse stata tempestiva).

Avevo già notato il refuso e ho sempre taciuto.

Questa volta, e solo a fini didattici (per chi ci vuol credere), mi sono decisa a farlo notare affinché non lo ripetesse più.

Se si è offeso, chiedo umilmente venia perché non era mia intenzione.

 

Poiché il tuo non era un post dai toni simpatici verso Piombo Caldo, pensavo avessi voluto consentirti un puntiglio verso di lui. Anche se era solo a fini didattici, non mi è sembrato simpatico. Ma adesso che mi hai manifestato le tue intenzioni, non dubito che fossero quelle :)

Adesso, Letizia dice:

 

Ritornando al Texone.

Il canion lungo e tortuoso, lo sbarramento usato da Tex per fermare Maclean, il padre che uccide il figlio.

Nessuno ha notato che è tutta roba "presa in prestito" (e male) da "Il grande paese"?

 

Credo che un po' tutte le opere di genere possano essere viste come una sorta di puzzle di altre opere di genere. Spesso si trae ispirazione per raccontare, magari con situazioni simili, una storia diversa. Una storia bella, in questo caso, per i miei gusti. Il grande paese non lo ricordo, provai a leggerne il libro, anni fa, ma non mi prese. Dovrò riprovarci.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Adesso, Letizia dice:

@Leo, noto con piacere che non hai raccolto la mia provocazione su FdA.:P

 

Non l'ho fatto per due ragioni:

 

1) non è il topic giusto

 

2) ne abbiamo parlato, proprio io e te, a iosa, di quella storia. Penso di averne parlato con Diablero e con te più che con chiunque altro. E siamo talmente teste dure che non troviamo una sintesi. Mi sono ripromesso di non parlare mai più di quella storia qua dentro, voglio serbarne un ricordo immacolato e non deturpato da voi criticoni che volete distruggermela, cattivi! :D ;)

  • Haha (0) 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

5 hours ago, Il sassaroli said:

 

Mi dite qual è il numero di Tex che fa da spartiaque tra il Nizzi brillante e quello stanco? 

Ci sono storie già raccolte in volume rappresentative dei due Nizzi? 

Come hai visto nelle risposte che ti hanno già dato, il confine fra un Nizzi "accettabile" e quello "inaccettabile" varia da persona a persona.

 

Quello che si nota, è che è un limite di sopportazione. E quindi, ogni lettore ha il proprio.

 

Le figuracce, le botte in testa, i cinturoni slacciati, i "vi prego, lasciatemi spiegare", e in generale figure da piccione si accumulano, fino a che il fan prima se ne accorge, poi inizia a trovarli fastidiosi, e poi insopportabili, a trovarli ogni volta, ogni storia, ogni albo.

 

Dipende quindi da persona a persona, in generale, PRIMA TE NE ACCORGI, PRIMA NIZZI TI ROMPE LE... 

 

Più attenzione fai alle storie, più ci ragioni, prima te ne accorgi. Se, come "il lettore ideale" invocato da Nizzi, non fai mai attenzione alle storie e non ci ragioni, magari non te ne accorgi mai...

 

E anche dopo che te ne accorgi, dipende dalla "dose": capisco benissimo Leo quando dice che a un certo punto trovava Nizzi insopportabile.  Ma non concordo con lui sul perchè ora lo sopporta meglio: per me, se Leo si trovasse di nuovo a dover leggere Nizzi mese dopo mese, tutti i mesi, tutti gli anni, tutti gli albi, sperando nelle rare storie di Boselli, lo troverebbe ben presto insopportabile di nuovo, essendo MOLTO diverso dal rileggersi una storia ogni tanto, scelta magari fra le preferite, o comunque leggere storie nuove solo ogni tot mesi e in volume unico, non mese dopo mese...

 

A parte il limite di sopportazione soggettivo, per me ci sono 2 discorsi più oggettivi.

 

1) Il primo è, semplicemente, la data della famigerata "crisi". Quello è un separatore oggettivo, da cui cambia nettamente anche la maniera di Nizzi di rapportarsi alle storie (oggettivo è che invece di diminuire la produzione, inizia a "tirare via" sempre di più e non scrive più soggetti originali). Ed è localizzabile con estrema precisione: Nizzi riuscì a finire tutte le storie fino al numero 400 spaccato. Quindi è anche un limite molto "facile da ricordare": il Nizzi che riesce a terminare le storie prima della "crisi" è quello delle storie dal numero 273 al n. 400 (intervallate dalle ultime storie di GL Bonelli e Guido Nolitta). Dopo il 400, non essendoci più storie di Nizzi completate, arrivano nuovi autori chiamati di corsa per "tappare la falla", alcuni rimangono meteore (Canzio, Medda) altri tornano solo temporaneamente (Nolitta), ma uno rimane: Mauro Boselli, che arriva con il numero 407, "il passato di Carson".

 

Nizzi ritorna con il numero 412, del febbraio 1995, con la prima storia "interrotta" che riesce a completare (una delle sue storie in sospeso era già stata conclusa da Canzio), e per un po' sono appunto storie che aveva iniziato prima della crisi e che mostrano lo "stacco" fra i due periodi, ma in genere molti fan considerano questo periodo più lungo di quello che è: ovviamente solo UNA storia per ogni disegnatore, al massimo, era rimasta interrotta. Molte storie successive che si afflosciano sul finale... sono semplicemente storie che si afflosciano sul finale!

 

Ci sono poi casi particolari, tipo il Texone di Magnus in cui Magnus cambia drasticamente e riscrive gran parte della sceneggiatura compreso tutto lo scontro finale, "salvando" per me la storia dall'afflosciamento finale, che non sarebbero da considerare storie "unicamente" di Nizzi...

 

2) Indipendentemente dai gusti e dal MOMENTO in cui ti accorgi che Nizzi fa fare figure di palta e da piccione a Tex ogni singola storia, senza eccezione alcuna...  quando lo sai, puoi pure tornare indietro a controllare le storie precedenti, ed accorgerti che capitava anche prima, anche se non te ne eri accorto. E quindi qui esuliamo dal discorso "quando me ne sono accorto, quando ha cominciato a darmi fastidio, quando ho iniziato a non sopportarlo più".

 

Indipendentemente dal livello di attezione/sopportazione personale...  è accettabile che un autore tratti così il personaggio di cui dovrebbe essere "degno erede", e i suoi lettori?

 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Citandoti...

"Indipendentemente dal livello di attezione/sopportazione personale...  è accettabile che un autore tratti così il personaggio di cui dovrebbe essere "degno erede", e i suoi lettori?" @Diablero

 

Secondo me non possono essere scissi il "livello di attenzione/sopportazione" e "accettare" il trattamento al personaggio e ai lettori.

 

Ci sono lettori tra cui io (o altri) che mettono sul piatto della bilancia il Nizzi di successo con noi e di insuccesso con noi. 

Lasciano passare certe cose(se se ne accorgono o se il Diablero di turno le rivela) perché danno più importanza ad altri elementi.

Questo su ogni singola storia e su ogni autore per me.

 

Modificato da Diablorojo82
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Voglio fare una precisazione: io ero uno di quei lettori che Nizzi stava per far scappare  e questo da molto prima della famigerata crisi perché nonostante apprezzassi diverso sue storie, ero infastidito dal suo manierismo, dal suo "copiare" G.L. Bonelli.

Mi spiego  meglio. Prendiamo "Gli strangolatori" l'intera sequenza iniziale rifà pressoché pari pari, modificando giusto l'ambientazione e l'identità degli assalitori, quella di "Terrore nella savana ".

in "Gli spiriti del deserto" ci sono almeno due scene prese di peso da "La valle della luna"

Avrei sicuramente mollato se con il n. 401 non fossero intervenuti altri sceneggiatori.

 

La crisi di Nizzi inizia nel 1991 ed ha riflessi sulle storie pubblicate dal 1994. Nizzi in quel periodo lascia interrotte due sceneggiature: una per Fusco, "Yukon selvaggio", ed una per Marcello, "Yucatan".  Le storie in questione rimangono ferme ed i due disegnatori vengono affidati rispettivamente a Canzio e Boselli.

Canzio prega Nizzi di scrivere una storia per Letteri. Lui ci prova , ma non riesce ad andare oltre le prime pagine e Canzio si prende l'onere di completare la sceneggiatura.

Mi viene ora in mente che l'aver affidato a Civitelli i disegni della storia di Mister No del primo Almanacco dell'Avventura sia stato un modo per tenerlo impegnato  poiché non c'erano sceneggiature di Tex disponibili per lui. 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ma non concordo con lui sul perchè ora lo sopporta meglio: per me, se Leo si trovasse di nuovo a dover leggere Nizzi mese dopo mese, tutti i mesi, tutti gli anni, tutti gli albi, sperando nelle rare storie di Boselli, lo troverebbe ben presto insopportabile di nuovo, essendo MOLTO diverso dal rileggersi una storia ogni tanto, scelta magari fra le preferite, o comunque leggere storie nuove solo ogni tot mesi e in volume unico, non mese dopo mese...

 

Non escludo che possa aver influito anche questo meccanismo. Tuttavia, tra le storie che mi ero rifiutato di acquistare c'era ad esempio Le colline del Vento, che veniva dopo una storia di Boselli (vado a memoria, spero di non sbagliare) che mi aveva entusiasmato. Quando vidi che la successiva era di Nizzi sbottai, perché ero affamato di Boselli. Leggendo però Le colline del vento dopo tanti anni, l'ho trovata una storia bella in sé stessa, e non credo che abbia influito il fatto che in qualche modo mi fossi disintossicato da Nizzi. 

 

<span style="color:red">54 minuti fa</span>, Diablero dice:

Indipendentemente dai gusti e dal MOMENTO in cui ti accorgi che Nizzi fa fare figure di palta e da piccione a Tex ogni singola storia, senza eccezione alcuna...  quando lo sai, puoi pure tornare indietro a controllare le storie precedenti, ed accorgerti che capitava anche prima, anche se non te ne eri accorto. E quindi qui esuliamo dal discorso "quando me ne sono accorto, quando ha cominciato a darmi fastidio, quando ho iniziato a non sopportarlo più".

 

Questo è un aspetto che tu mi hai aiutato a mettere a fuoco. Tuttavia, io non credo che Nizzi lo facesse apposta. Era semplicemente il suo modo di scrivere, il modo in cui le storie gli venivano in testa. Oltre a quello di Glb, Nizzi ha conosciuto anche il Tex di Nolitta: chissà che, inconsciamente, non abbia finito per fondere i due characters (perché i Tex di padre e figlio sono proprio due personaggi diversi).

 

E questo suo modo di scrivere, per quanto non del tutto nel canone texiano (che evidentemente Nizzi era incapace di replicare), poiché riusciva a produrre comunque buone o ottime storie e un Tex comunque riconoscibile, per quanto a volte un po' più fallibile e meno ispirato di quello di Glb (ma non era una regola), è stato apprezzato dai lettori dell'epoca (parlo sempre del Nizzi pre-crisi).

 

Chi, poi, come me, ha conosciuto per primo il Tex di Nizzi, non ha vissuto quello stacco che altri, come te per ragioni anagrafiche, avete sofferto. Tuttavia, anche in questo caso, non so se non aver vissuto la cosa in presa diretta abbia davvero cambiato la mia percezione in questo senso. Io le storie di Glb poi le ho lette, e credo di poter giudicare le differenze, anche se a posteriori. Semplicemente, le vedo (anche grazie ai tuoi post), le peso, e ci do probabilmente meno importanza di quanta ne dai tu. Soprattutto gliene do molta poca se le storie mi piacciono. E torniamo nel campo del soggettivo, del gusto, della percezione, del peso. Elementi che tu tranci via col bisturi, perché la tua è l'analisi asettica e perfetta dello scienziato. Dello studioso. In questo senso, spesso non hai torto. In altri, però, credo che la tua intransigenza non sia sempre giustificata :)

  • Mi piace (+1) 1
  • Grazie (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 5 mesi dopo...

Come questo thread ha reso ampiamente chiaro, i miei sentimenti verso questo Texone vanno dalla delusione (per l'occasione sprecata dell'avere Milazzo ai disegni) alla rabbia (hai MILAZZO ai disegni E LO SPRECHI COSÌ????).

 

Ci sono circostanze, specie nei Texoni, in cui uno sceneggiatore su Tex ha avuto l'occasione di avere a che fare con disegnatori famosissimi... per UNA storia, UNA SOLA, e poi basta... e la maggior parte delle volte, su Tex, uno sceneggiatore (sempre lui) ha gettato via questa occasione con storie inqualificabili tirate via di malavoglia scopiazzando di tutto.

 

Però, nonostante tutto...  quando hanno annunciato la "pseudo-artist edition" di Milazzo, mi sono interessato. Se la storia pessima di Nizzi è sempre quella ciofeca che sempre rimarrà, una edizione che ESALTI i disegni di Milazzo mi interesserebbe.

 

Il problema è che la "reclame" della Bonelli ormai è VERGOGNOSA. Non ti dicono più un tubo sui dettagli "tecnici", su dove, come, quando hanno fatto le scansioni, sul PERCHÈ un appassionato competente dovrebbe acquistare i volumi. Danno per scontato che non esistiamo. Ci dicono invece perchè un PICCIONE CHE ABBOCCA AD OGNI VARIANT dovrebbe comprare questi volumi: "sono pezzi da collezione", "è una chicca, manga la chicca, su, abbocca all'amo..."

 

Per fortuna, se lasciati a parlare, gli autori queste cose LE DICONO, e Milazzo ha detto cose MOLTO interessanti a Lucca sulla provenienza delle scansioni. Che mi hanno convinto a comprare il volume (mentre invece l'insultante reclame da imbonitori della Bonelli mi stava spingendo a lasciarlo in libreria)

 

Il link porta al secondo in cui inizia a parlarne:

https://youtu.be/BPFESEpVLh0?t=24156

 

 

P.S.: un perfetto esempio di quanto Nizzi "non capisse" i pard e della sua filosofia "ma perchè fare fatica?" dell'epoca:

https://youtu.be/BPFESEpVLh0?t=24937

 

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dunque le tavole sono state scansionate da Milazzo stesso... So che circolano molti disegni ma pochissime tavole di Milazzo e di dice (sarà vero?) che lui le tiene archiviate.

[Per avere un suo originale ho finito per prendere una (bella) tavola di Nik Rider].

Però le tavole di altri autori che sono sparsi tra i vari collezionisti? Divieto sia possibile fare un'operazione come questa. Sicché ogni volta che SBE pubblicherà un volume di questi non sapremo se ne varrà la pena fino a quando qualcuno si prenderà la briga di fare confronti.

Modificato da Il sassaroli
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

2 minutes ago, Il sassaroli said:

Però le tavole di altri autori che sono sparsi tra i vari collezionisti? Divieto sia possibile fare un'operazione come questa. Sicché ogni volta che SBE pubblicherà un volume di questi non sapremo se ne varrà la pena fino a quando qualcuno si prenderà la briga di fare confronti.

O finché la Bonelli non si decide a DARE QUESTE FOTTUTE INFORMAZIONI! :rolleyes::angry::craniate:

 

Però sì, se la Bonelli insiste a dirci solo "prendi la chicca, non puoi non avere la chicca" come se fossimo cerebrolesi, tocca a noi informarci e diffondere le informazioni

 

Per esempio, mi sono informato sul volume "limited" di Zagor "Odissea Americana" che vendono a Lucca: nessuno dei miei conoscenti ha intenzione di comprarlo quindi non ho testimonianze dirette (e poi i collezionisti che lo compreranno non apriranno mai il cellophane, danneggia il valore collezionistico!) ma ho avuto conferma che tutte le tavole sono nel mercato da anni, conosco persino persone che ne possiedono...  e la Bonelli non ha fatto nessuna ricerca o nuova scansione. Venderanno a 150 Euro un volume fatto con le stesse identiche scansioni che usano da anni, ma a 150 Euro perchè è "limited"...  :craniate:

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 

P.S.: nell'ambiente si dice da anni che Milazzo si lasciò convincere a vendere UNA delle tavole del Texone anni fa (come dice @Il sassaroli, è una cosa abbastanza rara da fare notizia!), chissà se ha rintracciato l'acquirente o se quella tavola non è riscannerizzata (o magari gli scan li ha fatti prima di venderla...)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.