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TWF - Tex Willer Forum

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  1. Today
  2. Paxa

    [214/215] I Due Rivali

    Ma perché sprecare tempo e denaro per mettere mano a dei testi che andavano già bene? A questo punto ben venga una ristampa anastatica, al posto di una "ristampa" che in realtà dovrebbe chiamarsi "riedizione rivista e corretta".
  3. Diablero

    [214/215] I Due Rivali

    Oggi, per caso seguendo un link a una cosa diversa, mi è capitato di trovare un articolo su questa storia di Marco Gremignai, risalente a ben tre anni fa, sul "nuovo" uBC, qui: https://magazineubcfumetti.com/2021/07/26/tex-i-due-rivali/ L'articolo fa considerazioni interessanti e consiglio di leggerlo, e Gremignai fa un opera più che meritoria: si è messo a confrontare l'edizione originale di questa storia con quella sulla "nuova ristampa". Ed è un massacro... hanno cambiato i testi un po' ovunque! Sapevo dei balloon cambiati, e di "alcune" modifiche, ma non avendo mai comprato ristampe di storie così tarde non sapevo che ci fossero tante modifiche nei numeri dopo al 200! Cito: [...] Sfogliando l’edizione “Tex Nuova Ristampa” della storia in oggetto, notiamo diverse modifiche rispetto all’originale, a parte il rifacimento dei balloon e molte correzioni e/o aggiunte riguardanti le onomatopee. Riportiamo qui di seguito alcune tra le modifiche più significative. N.214: la domanda di Carson “A che guardi?” diventa “Cosa guardi?” (pag.5); alla frase di Carson viene aggiunto un “allora” finale (pag.6, vignetta in alto a sinistra); la frase “Veloce come il fulmine, è stato” viene ribaltata, facendola cominciare con il verbo (pag.7); viene eliminato l’“Ugh!” pronunciato dall’indiano (pag.8); “fuori dalla riserva” viene sostituito con “girovagando” (pag.14, vignetta centrale); “che” viene sostituito con “cosa” (pag.19 in basso a sinistra; 68 centrale); dal pensiero di Don Pedro “…quanto costa lo sfidare e insultare un Don Pedro Cortez!” vengono eliminati “lo, un” (pag.24); “Buen dia” pronunciato da Don Carlos diventa “Buenos dias” (pag.25); “quel” viene sostituito con “quello” (pag.27, 30 e 75 vignetta centrale; 77 e 112 in basso a sinistra); la battuta “… non vedo il momento in cui arrivi…” pronunciata da Kit diventa “Non vedo l’ora che arrivi…” e “batterie” viene sostituito con “carte” (pag.28); la frase di Kit “Manuela è una bella ragazza e per di più la sola ereditiera del patrimonio dei Montoya…” diventa “Manuela è una bella ragazza e, pur essendo la sola ereditiera del patrimonio dei Montoya, è un tipo molto modesto ed è priva della solita boria dei ricchi” (pag.39); vengono sostituiti “Buen dia” con “Salve!” (pag.44), “voler” con “volere” (pag.46), “avevamo” con “abbiamo” (pag.48), “Ch’io sia…” con “Che io sia…” (pag. 67), “anch’io” con “pure” (pag.83), “col” con ““con il” (pag.85), “Valle de los caballos” con “Valle de los caballeros” (pag.92), “sino” con “fino” (pag.110), “buttar” con “buttare” (pag.112, 114); “bellissima ragazza” diventa “bellissima e bravissima ragazza” (pag.53); viene aggiunto “avremo” prima di “parlato” nella frase di Don Carlos (pag.64,centrale); la battuta “mi lascia tutto sconvolto” viene sostituita da “è sconvolgente” (pag.77); la frase di Tex “Di esser prima o poi inseguiti, devono averlo pensato…” viene modificata in “Devono aver pensato che prima o poi sarebbero stati inseguiti…” (pag.81); “soliloquio” viene sostituito con “pensieri” (pag.93); l’esclamazione di Manuela “Mio Dio!” viene sostituita con “?!” (pag.105); viene eliminata la domanda di Tex “Tutto bene?” mentre alla risposta di Carson viene aggiunto all’inizio un “Qui” (pag.107). N.215: “la mia banda” viene sostituito con “i miei ragazzi” (pag.13), “fu” con “è stato” e “aveva detto” con “ha detto” (pag.14); la parte finale della frase pronunciata da Don Carlos “…sarebbe un’impresa quasi disperata il ritrovarli” diventa “…ritrovarli sarebbe un’impresa quasi disperata” (pag.17); anche la parte finale della frase pronunciata da Carson “…al primo gesto ostile con una bella scarica di piombo!” viene invertita (pag.25); “metter” viene sostituito con “mettere” (pag.26); viene eliminato “señor” all’interno della frase pronunciata da Tex (pag.38, in basso). ------------------------------------- Per albi così recenti, che si trovano a pochi euro usati, NON FIDATEVI DELLE RISTAMPE BONELLI, MAI! Meglio avere il VERO albo uscito ORIGINALE all'epoca, anche magari in condizioni non perfette, che avere queste versioni rimaneggiate, apocrife e "riscritte" anche se nuove luccicanti...
  4. Ieri
  5. Il sassaroli

    I Vip Che Leggono Tex

    Mi risulta che in altro posto lo mandasse
  6. Storia atipica ma molto bella. Bonelli, molto ispirato, introduce la trama montando una sorta di giallo, molto carico di tensione e mistero. A tal proposito, molto ad effetto la sequenza iniziale con il nostro eroe che apprende da impauriti cowboy la paurosa storia del tagliatore di teste. Concordo con chi sostiene che simile scena sia stata emulata da Nizzi nella sua "Uomo serpente". Tex, in solitaria stavolta, inizia la sua breve indagine e certamente l'immagine del peloso scimmione che decapita le sua malcapitate vittime, galoppando in groppa a un cavallo e blandendo una notevole sciabola, è una trovata molto forte e d'impatto dell'autore. Contrariamente a ciò che il ranger ipotizza in primis, il killer seriale non è un Orango ammaestrato, ma "semplicemente" l'opera di un folle che usa un simile travestimento per distogliere la caccia. Aldilà della "forzata" idea di un simile travestimento, la grandezza della storia non sta nell'individuare il reale colpevole, ma nella sua introspezione psicologica, che rende lo spunto molto originale e particolare. Cosa successe in Borneo per rendere così folle il povero Barrera? In cosa consiste la voce che sente nella mente e lo induce alle maggiori nefandezze? Bonelli glissa sulle spiegazioni e, a mio avviso fa benissimo, così come rende davvero magistralmente la figura della bellissima orientale, che col suo agire si rende inquietante e buca la pagina (e che Nizzi userà come modello per la sua maiarda nel Texone di Magnus). Cosa lega Mayumba al padrone Barrera? Qual è la posizione della giovane figlia in questo spettrale quadro familiare, visto che più volte si attenta alla sua vita? Tutte domande che assillano il lettore, ma che Bonelli lascia alla libera interpretazione; uniche certezze: la consueta maestria di Tex nel risolvere la questione (con una buona dose di magnanimità nei confronti della giovane) e il fatto che si finisce quasi per compatire il povero Barrera, che almeno grazie al piombo che pone fine alla sua esistenza, si libera dell'inferno in terra in cui si è ritrovato condannato in Borneo. Episodio davvero dall'atmosfera inquietante ma che ti prende fin dalle prime pagine e ti rimane impresso nella mente. Che genio era Bonelli alla macchina da scrivere! Ottimi e altamente espressivi anche i disegni di un impeccabile Galep, che accompagna alla grande la fantasia dello sceneggiatore e tira fuori una funzionale recitazione dei suoi personaggi e rende memorabile la figura clou dell'assassino atipico con sciabola in mano, che galoppa selvaggiamente nella notte. Il mio voto finale è 8
  7. Lucero

    I Vip Che Leggono Tex

    Uno dei miei aneddoti preferiti, di sempre... Correva l’anno 1974. Negli studi di Radio Milano Centrale (poi diventata Radio Popolare) Eugenio Finardi ha appena finito di condurre la sua trasmissione. Ha mescolato generi diversi, da Scarlatti agli Stones. In corridoio c’è una sorta di commissario politico che lo apostrofa: «Basta con queste canzoni che addormentano le masse, dovresti rileggerti Marx e Lenin!» E lui: «Io leggo Tex Willer e ti mando a quel paese!».
  8. Ultima settimana
  9. Leo

    [560] Moctezuma!

    Magari nemmeno io sono più d'accordo con me stesso sono passati troppi anni e di questa storia non ricordo proprio nulla
  10. Tex_Willer90

    I Vip Che Leggono Tex

    Allora il video di cruciani l'ho visto tutto, nella libreria ha solo Tex in varie edizioni (inedito, nuova ristampa e la ex tre stelle) in vari momenti (tipo quando cercano il ragazzo che intervista su YT dal televisore) a fianco di esso ci sono almeno 4 fumetti a portato di mano, il che ne presume la lettura, probabilmente ne prenderà uno ogni tanto senza tanto badare al formato.
  11. Il sassaroli

    I Vip Che Leggono Tex

    Credo che non gli piacciano i disegnatori moderni. Fusco e Ticci, insomma.
  12. ggaaco

    I Vip Che Leggono Tex

    Sinceramente bisognerebbe capire quello che dice in generale.
  13. Gianmarcos

    I Vip Che Leggono Tex

    Possibile, ci vorrebbe qualche ascoltatore coraggioso che chiami la Zanzara per chiederglielo in diretta ahahahaha. Scherzi a parte ho trovato anche questo articolo su un particolare vip che legge Tex, Vincenzo De Luca. http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/altre_proposte/2024/04/23/vincenzo-de-luca-al-comicon-io-collezionista-di-tex-willer_257e3874-9108-4899-ac00-addc6155bbc5.html Sinceramente non capisco cosa intenda per Tex disegnato in maniera "nervosa"...
  14. Diablero

    I Vip Che Leggono Tex

    Oddio, avere qualcosa in comune con questo personaggio non mi fa molto piacere... vabbè, nel mio head-canon almeno è nizziano! Poi, ho solo scorso in fretta il video (20 minuti di Cruciani? No grazie preferisco vivere.. anzi, faccio un appello in generale per chi posta video lunghi, scrivete il minuto a cui andare per favore...) fino al punto in cui si vede la sua libreria, al minuto 6' 20", non so se più avanti ci ritorna, ma lì NON parla di Tex, non lo nomina proprio, si vedono solo, in alto alto alto dove non te prenderà in mano uno da anni, alcuni (di gran lunga troppo pochi per avere la serie) TuttoTex... mi pare più una cosa da "lo leggevo trent'anni fa, perchè, esce ancora?"...
  15. Gianmarcos

    I Vip Che Leggono Tex

    Anche Giuseppe Cruciani è un lettore di Tex. In questo video si vede la sua collezione.
  16. Trinità

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Anche ... Nel senso che, fra tutti i nick di significato religioso che avrei potuto scegliere, ne ho trovato uno che fosse anche "western"... 🙂
  17. Diablorojo82

    [560] Moctezuma!

    Allora...Ricapitoliamo...Tex fermato da un carneade qualsiasi si slaccia un cinturone, Tex con una botta in testa viene fatto prigoniero, Tex viene prima salvato dalla governante, poi non sconfigge il signorotto messicano (che muore dopo una caduta da cavallo a seguito della trappola di Aurelio Torres). In tutto questo il personaggio di Aurelio non viene proprio sviluppato, poi ci sono brutte sparatorie. Salvo solo la scena della fustigazione dove Tex soffre e ricorda le fustigazioni subite da Clint. Il problema è che tutte queste sbavature sono immerse in una storia poco accattivante, con dialoghi approssimativi e personaggi che non convincono. Male Nizzi. Fusco, lontano dai vecchi fasti, se la cava sempre ma non riesce a salvare questa deludente storia. Concordo in toto con la tua analisi... Uaaa Leo...😵😵‍💫Stavolta siamo in disaccordo (tranne che sulla scena della fustigazione e su Fusco). Tex che cade troppe volte in fallo, viene salvato ben due volte dalla governante, non uccide il signorotto e partecipa ad alcune sparatorie secondo me mal costruite. Non c'è un minimo approfondimento di Aurelio Torres. Intrattiene? Certo...Però è veramente il minimo sindacale...😅
  18. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    L'Apocalisse di Giovanni è di difficilissima interpretazione. I quattro cavalieri appaiono all'apertura dei primi quattro dei sette sigilli e così pure i quattro esseri viventi che non necessariamente coincidono con i quattro cavalieri. È probabile invece che si tratti di "personaggi" diversi, perché ognuno dei quattro esseri viventi dice «Vieni» a qualcuno che può essere soltanto un cavaliere. La simbologia degli oggetti posseduti dal cavaliere in sella al cavallo bianco, l'arco e la corona, può tranquillamente avere il significato di potere e di conquista: il cavaliere (Ap. 6.2) ... uscì vittorioso per vincere ancora. Non dimentichiamo che il libro dell'Apocalisse è attribuito a Giovanni, l'apostolo di Cristo che era ai piedi della croce, per cui è abbastanza improbabile che abbia associato arco e corona alla potenza divina del Cristo. Il colore dei cavalli è: bianco, rosso fuoco, nero, verde (Ap. 6.2-8). Il versetto 8 recita testualmente: "E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano."
  19. virgin

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    E io che pensavo che il nick "Trinità" si riferisse a Terence Hill.
  20. Magic Wind

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Pale Rider è un termine, mutuato dai 4 cavalieri dell'apocalisse biblica, che per estensione in inglese significa 'morte', come White Rider significa 'pestilenza', Red Rider 'guerra’ e Black Rider 'carestia'
  21. Trinità

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Ti ringrazio per il tuo post, @joe7 , perché l'Apocalisse mi affascina e vorrei portarla all' esame di Sacra Scrittura che devo dare a giugno (studio scienze religiose a Palermo🙂) [fine OT]
  22. joe7

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    E' vero, come dice Diablero, che la Bibbia protestante è la Bibbia di King James: cioè, la "Bibbia di Re Giacomo". Solo che quella è la Bibbia per la confessione protestante anglicana. Ogni confessione protestante ha la sua Bibbia: tutti gli immigrati protestanti in America, o meglio la maggior parte, era andata lì come conseguenza delle persecuzioni religiose protestanti. Infatti, ogni confessione protestante è in lotta con le altre confessioni protestanti, non solo con la Chiesa Cattolica (sono in conflitto anche con gli Ortodossi, e loro contraccambiano, ovviamente). E mi sembra anche logico; se ciascuno di loro dice di interpretare in modo corretto la Bibbia, un conflitto è inevitabile. In America, in tribunale, nonostante lo si veda nei film, è raro che si giuri su una Bibbia: semplicemente, il testimone si impegna di dire tutta la verità. I problemi religiosi sarebbero innumerevoli, qualunque sia la Bibbia che venisse usata per i giuramenti in tribunale. Passando ai Quattro Cavalieri dell'Apocalisse: all'inizio anch'io pensavo che fossero tutti e quattro con connotazioni negative. Ma ho visto che non è così: il cavaliere col cavallo bianco è presentato nel testo sempre con connotazioni positive, a differenza degli altri tre. Ecco il testo: "Quando l'Agnello (Gesù Cristo) apri il primo dei sette sigilli, udii in visione il primo dei quattro Viventi dire con voce di tuono: "Vieni!" E vidi apparire un cavallo bianco, su cui sedeva un cavaliere con un arco; fu data a lui una corona; venne dunque fuori da vittorioso per vincere ancora." (Apocalisse, 6, 1 e seguenti) Gli altri tre cavalieri sono visti con toni negativi e rappresentano la guerra, la carestia e la pestilenza, che genera la morte: per questo l'ultimo cavaliere è la morte. Il primo cavaliere, invece è visto con toni positivi: la corona è segno di regalità; l'arco è simbolo di superiorità divina (Dio colpisce con un arco, nelle visioni dei profeti della Bibbia); il bianco è il colore della purezza e della bontà; la "voce di tuono" che saluta la sua comparsa (ma non quella degli altri tre cavalieri) esprime il compiacimento divino su di lui. Inoltre, è chiamato "vittorioso" (termine riferito a Cristo, che ha vinto la morte) e "per vincere ancora", cioè sempre. Sarebbe assurdo, in un testo sacro, presentare un Anticristo - nemico di Dio - che vince sempre. Gli altri tre cavalieri seguono la tradizione profetica della Bibbia, che presenta sempre questo trittico di flagelli: guerra, carestia, peste. Sono le punizioni per i popoli malvagi. Non c'è mai stato un "quartetto" di flagelli nella tradizione biblica: di norma, i flagelli erano sempre tre, ed erano quelli indicati. E allora perchè tutti e quattro sono sempre visti come negativi? Perchè questa è la versione protestante, appoggiata spesso dai mass-media, che sono in gran parte protestanti. Abbiamo così il protestante Durer con le sue incisioni sui Quattro malvagi cavalieri, stampate e pubblicate ovunque. Anche nei fumetti protestanti c'è questa versione: mi ricordo una vecchia storia dei Fantastici Quattro che combattevano contro quattro Cavalieri dell'Apocalisse, cattivi tutti e quattro. E poi tutti, cattolici e compagnia, hanno seguito l'andazzo, visto che tutti i mass media presentavano la stessa impostazione. Ma all'inizio, prima della venuta del protestantesimo, l'interpretazione del primo cavaliere con Gesù Cristo e degli altri tre come flagelli di sterminio era generalmente accettata. Scusate se ho fatto qui un discorso teologico: non ne parlerò più, perchè siamo fuori argomento., Se poi si vuole sapere qualcosa di più, mi potete contattare via PM: ma, pubblicamente, qui chiudo l'argomento, senza pretendere di convincere nessuno. Ciascuno è libero di credere come vuole. Tornando a Sangue sul Colorado, sono d'accordo con l'interpretazione di Diablero su Nizzi: io avevo sempre letto le sue storie, ma non mi avevano mai convinto del tutto, e non capivo bene il perchè. I disegni erano ottimi, poi Tex sconfiggeva i cattivi, quindi tutto era a posto, no? Eppure non ero soddisfatto. Le sentivo come storie noiose. Il Texone di Magnus era disegnato splendidamente, ma la storia mi sembrava di una banalità allucinante: e mi ero arrabbiato nel vedere Magnus sprecato ad usare le sue ultime energie per una storia così piatta e senza guizzi. Leggevo Fuga da Anderville: disegni splendidi, eppure c'era qualcosa che non mi quadrava, mi lasciava insoddisfatto. Il Tex che strillava come un matto davanti a Walcott mi era sembrato ridicolo, ma sentivo che non era solo quella la scena che non mi quadrava. Stesso discorso per tutti gli altri suoi lavori. Nel vedere l'analisi di Diablero, avevo capito la causa: un Tex idiota e incapace, ma con una idiozia e incapacità nascosti in modo splendido, in mezzo a disegni perfetti e scene azzeccate che riescono a far apparire Tex come un cretino, senza che lo si capisca subito. E' tutta una "narrazione nascosta", dove lo sceneggiatore demolisce il personaggio, senza farlo mai capire apertamente. Complimenti all'abilità di Nizzi: mi ha tenuto nascosto questo fatto per decenni, senza che me ne sia mai accorto. Almeno il Tex di Nolitta era stupido in modo evidente: qui lo è in modo nascosto. Ringrazio Diablero per le sue analisi, che mi hanno anche portato a rivalutare Gianluigi Bonelli. Dovrò lavorare parecchio nel rianalizzare queste storie, ma credo di aver capito l'impostazione giusta di lettura.
  23. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Io invece, visto che lo vedo IN OGNI STORIA di Nizzi, sia che la disegni Milazzo sia che la disegni chiunque altro, sia che parli di minatori sia che parli di qualunque altra cosa, penso che cercarne una spiegazione in qualcosa di specifico in una singola storia, è una ricerca assurda, tipo cercare di dimostrare che un sasso non cade per la gravità, ma sicuramente per qualcosa di specifici di quello specifico sasso, sennò galleggiava nell'aria... La spiegazione l'ha data più volte lo stesso Nizzi in un sacco di interviste: è incredibile come quando parla e spiega, non lo stia ad ascoltare nessuno! Nizzi è da sempre convinto che il "segreto" per una buona storia di Tex sia far vedere Tex e gli altri, a tavola, che fanno le solite battute su bistecche e patatine. Per lui, le vicende e gli intrecci sono irrilevanti, "il lettore non ci fa caso", non importa la caratterizzazione dei personaggi, non importa l'originalità (e qui gli hanno dato ragione, strapagato per quindici anni in cui non ha inventato una sola storia...). Lo ha scritto. lo ha detto in interviste. Ci sono video online in cui lo dice di fronte a decine di spettatori: più chiaro di così! Nelle storie di Nizzi, le sparatoria sono "perdite di tempo" per macinare pagine (e infatti hanno tutte lo stesso svogliato svolgimento: agguato di cui Tex non si accorge assolutamente, ma tutti i cattivi lo mancano da 2 metri anche sparando centinaia di colpi), non contano e quindi, coerentemente, non ci presa la minima attenzione e le fa a fotocopia. Il FULCRO delle storie, il punto in cui cura di più i dialoghi, e che inserisce SEMPRE anche nelle storie che copia che non prevedono pranzi, è la cosa di gran lunga più importante: far vedere Tex e gli altri a tavola a mangiare bistecche e patatine. L'ha proprio teorizzato: è "il segreto per fare una storia di Tex che piace ai lettori": per il resto puoi scopiazzare film, fare agguati ridicoli in cui mancano Tex da 2 metri con una mitragliatrice, non importa. Anche gli intrecci "gialli" non ha senso farli difficili (che poi il lettore non li capisce), meglio metterci un sacco di "origlioni" che spiegano ogni cosa, TRE VOLTE, ad un pubblico ormai anziano e semi-intontito dai suoi di pranzi che non capisce bene le cose se gliele spieghi solo due volte. Notare la storia recente con Tex che si fa tremila km per essere lì la notte stessa in cui SANNO che qualcuno tenterà di affondare la nave o di dirottarla... e vanno tutti a dormire senza sentinelle, disarmati e in mutande. Per i pochi "fessi" che "non hanno capito Tex" come me, è una roba intollerabile degna di un film con Franco e Ciccio. Per il lettore di Nizzi, è "perchè, sono andati a fare qualcosa? Ma perchè, hai letto quello che diceva l'origlione? Cosa sono lì a fare? Cosa? Macchissenefrega, HANNO GIÀ MANGIATO PATATINE DUE VOLTE, questa è una BELLA storia di Tex! Quanto mi mancavano le patatine!". Perchè infatti Nizzi, prima di fare questo obbrobrio, si è assicurato di fare ben DUE scene di "pard a tavola" in meno di 60 pagine! "pagato pegno", accontentato il lettore con "l'unica cosa che il lettore di Tex cerca", POI ha fatto tranquillamente la scena di Tex che chiede scusa in mutande! (in questo, Nizzi è estremamente professionale: prima il DOVERE, poi il PIACERE: le figuracce da piccione, le scene in cui Tex viene salvato da un vecchio paralitico quando ormai si è dichiarato sconfitto e piegnucole, le mette di solito nel finale, DOPO che ha accontentato i lettori con due-tre scene ad albo di bistecche e patatine. A quel punto, sicuro che il suo lettore satollo e intorpidito si sia già addormentato con l'albo in mano, si prende le sue soddisfazioni. Per me è una cosa intollerabile, mi sento preso in giro e considero ogni storia di Nizzi una vera e propria offesa alla storia di Tex e al suo creatore: ma è un fatto che Nizzi non è folle solitario che dice boiate nel deserto: ogni volta che dice queste cose agli incontri, il suo pubblico APPLAUDE. Ogni volta che una delle sue ultime "perle" viene pubblicata, i social (e pure questo forum) si riempiono di commenti del tipo "finalmente una storia semplice piena di bistecche e patatine!" ESISTE un pubblico che si riconosce pienamente nel ritratto che ne fa Nizzi (che descrive un pubblico totalmente disinteressato sia alla qualità che al senso stesso delle storie, ma che decide se una storia è bella in base al numero di scene con bistecche e patatine: e infatti guarda QUANTE scene a tavole Nizzi ha aggiunto alla storia del film...), un pubblico che si è "autoselezionato" negli anni (man mano che quelli che facevano caso alle cose che scriveva Nizzi ed erano meno scemi di me smettevano di comprare Tex), e che ora probabilmente è una buona percentuale dei lettori. Da questo punto di vista, la critica che faccio spesso ai fan di Nizzi di "non leggere con attenzione le sue storie", al punto di non accorgersene delle figuracce che fa Tex (e mi immagino, per fare battute umoristiche, un Nizzi frustratissimo che non sa più come fare per far capire che Tex è un borioso gradasso mangione e incapace, lo mette in tutte le storie ma i suoi fan non se ne accorgono...) è irrilevante. La risposta reale che darebbe Nizzi, se fosse coerente con le sue teorie, sarebbe "ma io ve lo spiego da una vita che il pubblico di Tex non fa caso alle storie e non capisce nulla se non glielo spieghi almeno tre volte, di cosa vi meravigliate?" (detto questo, continuo a trovare illuminante il chiaro piacere che aveva Nizzi a discutere con i suoi critici quando dimostravano di aver letto e capito le sue storie... era chiaro che non era una cosa che capitasse spesso.) In un altro thread proponevo di dedicare i Maxi a QUESTO Tex: anche senza far tornare Nizzi (che ormai mi sa che ne ha fatta una di troppo, non sono più i tempi in cui Sergio Bonelli gli perdonava tutto per non rischiare di dover tornare a scrivere Tex...), non è difficile, prendi Faraci o chiunque altro, gli fai scrivere storie qualsiasi senza tante pretese, magari anche scopiazzate, basta che in trecento pagine ci siano almeno 4-5 scene con i pards a tavola a mangiare bistecche e patatine. Perché sono criteri estetici incompatibili, e sono dei TEX incompatibili: e sui "gusti" non si può discutere, a me "storie" come queste mi disgustano e mi sembrano emerite boiate, per tutti i motivi che ho lungamente elencato qui: ma sono "motivi" totalmente irrilevanti per il pubblico che descrive Nizzi, il pubblico secondo lui predominante, che secondo lui non dà la minima importanza a tutte le cose che ho segnalato, "basta che i pard si mettano a tavola e mangino bistecche e patatine, e per loro è una bella storia" (citazione testuale da Nizzi). È ovvio che una storia non può accontentare entrambi questi pubblici, non ci può essere un Tex che è allo stesso tempo il Tex di GL Bonelli e un personaggio tipo Poldo Sbaffini in un film di Franco e Ciccio. L'unica è fare collane separate e dare a ciascuno il Tex che preferisce. (sarà un caso che quando scrive Tex Willer, cioè il SUO Tex senza dover "pagare pegno" a decenni di Nizzate, Boselli sia chiaramente più ispirato? Non sarebbe bello avere un Tex "denizzizzato" anche sulla serie regolare, mentre il fan delle patatine potrebbero avere dei bei mallopponi che li accontentano nei Maxi?)
  24. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Io penso che il titolo originale inglese si riferisca non al colore o alla tonalità del colore del cavallo, come recita l'Apocalisse di Giovanni, ma che l'aggettivo sia da attribuirsi, in un gioco di parole, proprio al cavaliere. Lo si intuisce dalle parole di LaHood quando incontra il predicatore e gli dice che lo avrebbe immaginato più emaciato. Non ricordo l'aggettivo usato nella versione italiana e non conosco la versione inglese del film, ma il senso è comunque quello: pallido. Inoltre la versione più accreditata su ciò che simboleggiano i quattro cavalieri dell'Apocalisse è: conquista, guerra, carestia e morte. Il primo cavaliere, sul cavallo bianco, sembra essere più l'anticristo che il Cristo stesso.
  25. Poe

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    In realtà la questione è abbastanza controversa ancora oggi: il primo cavaliere dell'Apocalisse che monta un cavallo bianco (ed è così descritto: "Ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora" ) viene interpretato da alcuni positivamente (Cristo che porta giustizia e vittoria), ma da molti altri negativamente (la conquista militare, la guerra). In quest'ultimo caso il colore bianco, che di solito è associato alla bontà, è visto come un inganno: il cavaliere su un cavallo bianco sarebbe un falso messia che vuole quindi "travestire" il Male facendo credere che sia il Bene (una finta vittoria che nasconde un'ingiustizia/una guerra ingiusta). Insomma, la simbologia dell'Apocalisse non è per niente chiara, e dipende dagli interpreti... Questo ovviamente non c'entra niente col film di Clint Eastwood che parla del quarto cavaliere, Morte, che dovrebbe montare invece -come dicevate sopra - un cavallo verdastro, per correttezza esegetica. Ma la scena non doveva essere epica come quella del film di Clint Eastwood, voleva essere invece volutamente quotidiana: Nizzi qui si ispira più a Ken Parker che a Eastwood (e perché mai dovrebbe imitare il film, di cui gli interessa solo la trama generale?), e vorrebbe darci uno spaccato del mondo semplice dei minatori e delle loro famiglie (e la prima cosa che fa un ospite è offrire da mangiare ai viaggiatori stanchi)... O almeno io l'ho visto così: questo Texone è un mix tra "Il cavaliere pallido" e certe atmosfere "sociali" del Ken Parker di Berardi (considerando che ai disegni c'è Milazzo, e di solito Nizzi nei Texoni cerca di imitare le sceneggiature a cui il disegnatore di turno è abituato).
  26. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    In un paesino negli USA del 1800, è chiaro che la Bibbia è quella di King James. E così che si fa un entrata in scena che cattura l'attenzione... Nizzi di solito fa entrare in scena Tex e pards che mangiano bistecche e patatine, giusto per chiarire subito l'atmosfera da Franco e Ciccio... Nel film, il pale rider ha DUE entrate in scena che lo "presentano" nelle due cittadine. In quella più grande, come si vede nella clip che avevo postato prima, appare come uno spettro, scompare e poi salva la vittima del pestaggio, pestando a sangue tutti i bulli. Qui, invece, appare mentre Megan cita il passo biblico sulla morte. Come fa entrare in scena Tex invece Nizzi? Nella prima scena, il villico viene pestato senza che nessuno lo salvi. Subito dopo la scena passa su Tex e Carson a zonzo, con Carson che si lamenta che vuole mangiare, ha fame, e kit lo percula (ma poi va in paese a comprare da mangiare e una volta lontano dalla protezione di suo padre si dimostra il piccione che è e si mette nei guai per andare al saloon a sbronzarsi) Nella seconda, c'è gente... A TAVOLA (ovviamente) che dice "arrivano quattro forestieri" (e la mamma che risponde "torna al tuo posto! Non ci si alza da tavola finché tutti non hanno finito!". E la prima cosa che fanno i pards quando arrivano? VANNO A MANGIARE! Che epicità, che narrazione appassionante! Come diceva un mio vecchio prof alle superiori, "anche per copiare, bisogna essere capaci"...
  27. Letizia

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Se io dovessi tradurre in inglese "cavaliere pallido" (con l'aggettivo pallido che assume i vari significati, tipo non abbronzato, smunto, malandato, smorto, debole ecc.), avrei delle serie difficoltà a non usare la traduzione "pale rider".
  28. joe7

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Il nome originale del film "Cavaliere pallido" è "Pale Rider", quindi la traduzione è corretta. Solo che non è corretta la citazione biblica del film. Riprendo dal post di Diablero: "And I looked, and behold a pale horse: and his name that sat on him was Death, and Hell followed with him." Cioè: "Io guardai e vidi un cavallo pallido; e il nome di chi era su di lui era la Morte, e l'Inferno lo seguiva". L'errore è proprio nel termine "pallido": la versione originale parla di cavallo verdastro, nella versione greca glaukos, cioè glauco, cioè un colore che va dal blu al verdognolo. Ma non è certo un colore "pallido". Inoltre, "pallido" è un aggettivo, non un colore, e indica una tonalità del colore. Un uomo pallido, per esempio, ha sempre la sua colorazione rosa-carne, ma più chiara, pallida appunto. Il nostro Clint nel film cavalca un cavallo bianco, non certo "pallido", e il cavaliere della Morte nell'originale non cavalcava un cavallo bianco: cosa impossibile, tra l'altro, perchè il bianco, nella tradizione cristiana, è un colore positivo, simbolo di purezza e bontà. Simbolo del bene, in sostanza. Uno solo, dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse, porta il cavallo bianco, ed è il primo, l'unico che tradizionalmente è presentato con tratti positivi: è associato a Cristo, che fa giustizia. Ma, nella Riforma protestante (ricordate che la Bibbia letta nel film è una bibbia protestante, non cattolica) si è voluto associare il primo cavaliere con una realtà negativa, per rendere omogeneità al quartetto. Il cavallo rosso, per tradizione, rappresenta la guerra; il cavallo nero la carestia; il cavallo verdognolo la morte. Simboleggiano la giustizia divina contro i malvagi e la protezione verso i buoni (il fatto che il primo cavallo sia quello bianco e il cavaliere sia Cristo, indica il dominio del Bene su ogni circostanza avversa). Tornando al film e alla citazione biblica: come si vede, contiene un errore, chiamando "pallido" il cavallo, anzichè verdognolo, fino a coinvolgere in questo modo tutto il film e il titolo stesso del film. Le Bibbie protestanti, infatti, spesso contengono errori di traduzione, perchè chi le ha redatte non era molto ferrato in teologia.
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