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TWF - Tex Willer Forum

[606/607/608]Caccia Infernale


Sam Stone
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[606/607/608]Caccia infernale (di M. Boselli e Y. Ginosatis)  

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Mettere Tex in disparte per lasciare spazio a personaggi secondari è una delle cose più irritanti. Perlomeno su Tex.

Chiaro, poi, che se per alcuni questo è un pregio, beh, per coerenza dovrebbero criticare praticamente tutte le storie di GLB, visto che in esse abbiamo un Tex centrale e personaggi secondari di poco rilievo per la maggior parte dei casi (poco caratterizzati).

Quoto, nuovamente ( così do ragione a quelli che mi dicono che sono ripetitivo ! _ahsisi ), questo passaggio chiave del post dell'amigo Calvera che alcuni dei forumisti ( convinti assertori che questo Tex boselliano non abbia nulla da invidiare a quello del suo pap? ) hanno, finora, bellamente "glissato" .

Mi chiedo perchè è Forse perchè non si sa come rispondere è Mah.... :old:B):rolleyes:

Ok, vuoi che dica la verità? Un Tex che giganteggia contro una schiera di MEDIOCRI non mi da l'idea di un eroe ma del poliziotto di quartiere che mette in riga il bulletto di turno (non me ne vogliano gli ex colleghi).


Un Tex che sconfigge i 4 babbei dei Fucili di Shannon, che mette in ridicolo un pagliaccio come Tumak, che viene messo in difficolt? da 5 spaventapasseri come i Fratelli Donegan o che stermina dozzine di scagnozzi senza nome mi piace molto meno di un Tex messo alle strette da pochi avversari ma alla sua altezza, che siano Gli Innocenti, I Banditi della Città Fantasma o chi per essi.

Mi piace il Tex che affronta un personaggione come El Muerto, un Tex che sopravvive ma PERDE come quello di Caccia all'Uomo, mi piace Tex che viene SCONFITTO da un infido come Ruby Scott e che si unisce a una banda come quella degli Invincibili (mentre il Tex che si unisce alla banda dei signori nessuno di Tragico Assedio mi fa solo provare rabbia per quei 4 disgraziati che appaiono solo per morire, dimostrando che ogni tanto anche qualche cattivo mette un colpo a segno).

Il Tex centrale, il Tex infallibile, il tex che è super e iper mentre tutti quelli attorno (buoni e cattivi) sono o delle macchiette comiche (il Carson di nizzi e Bonelli Junior) o appunto degli incapaci (siano buoni o cattivi) mi fa ridere come Chuck Norris in Walker Texas Ranger, non mi da l'idea di nulla di epico, mi sembra il classico trombone che se la suona da solo, e ben venga che anche i suoi pards abbiamo la loro dimensione e la loro parte, possibilmente diversa dal farsi catturare stupidamente o ferire (o magari prendersi un fulmine in testa, Lungo i Sentieri del West docet).

Il Tex di Boselli ha perso qualcosa, certo, non è il Tex che fa a pezzi il Maggiore Farriman o rimette in ordine Canyon Diablo, o magari si infiltra a RObber's Rost (ma anche qui, nemici nulli, macchiette che non hanno nulla di grande, che non danno l'idea di alcuna difficolt?, di alcuna impresa), ci ha perso in ironia (a volte, sopratutto ultimamente) ma ci ha guadagnato altrove (sinergia coi pards che non sono più specchi che riflettono la sua grandezza ma la completano, storie più articolate e meno banali di "Lui arriva e uccide tutti" che dopo 70 anni inizierebbero a rompere).

Manco a me piace l'eccessivo buonismo di Boselli, dove almeno un cattivo a storia deve convertirsi o ci deve essere un ragazzo prodigio X, ma intanto personaggi come alcuni comprimari di Boselli in Tex ci volevano proprio, giusto per non avere la solita minestrina (e che minestrina, pure insipida alla lunga).

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Mi spiego:la considerazione di Calavera, dal mio punto di vista criticabile di per sè, se riferita A ME in quanto texiano mi sembra una fesseria bella e buona. :trapper: Non volevo essere offensivo nei confronti di Calavera, che dai pochi messaggi che ha inviato mi sembra un ottimo utente!Se capelli d'argento non avesse insinuato niente io avrei continuato a non rispondere quella cosa. Tutto qui.

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E quelli che non amano il ranger nella maniera in cui adesso e' scritto semplicemente non comprassero piu' gli albi?

Non ho bisogno dei tuoi ordini per decidere che fare dei miei soldi, caro Lupo. E si dice "comprino", non "comprassero".
ma infatti non ti ho dato nessun ordine, caro don fabio. p. s. per me comprassero va bene. sisi visto che volevo dare una sfumatura ipotetica e non era un ordine o un'azione imperativa.
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E quelli che non amano il ranger nella maniera in cui adesso e' scritto semplicemente non comprassero piu' gli albi?

Non ho bisogno dei tuoi ordini per decidere che fare dei miei soldi, caro Lupo. E si dice "comprino", non "comprassero".
ma infatti non ti ho dato nessun ordine, caro don fabio. p. s. per me comprassero va bene. sisi visto che volevo dare una sfumatura ipotetica e non era un ordine o un'azione imperativa.
Mah sè! Mi spiace aver risposto in modo un po' duro, anche se non condivido per nulla le idee che hai espresso in quell'intervento! :indianovestito:
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E quelli che non amano il ranger nella maniera in cui adesso e' scritto semplicemente non comprassero piu' gli albi?

Non ho bisogno dei tuoi ordini per decidere che fare dei miei soldi, caro Lupo. E si dice "comprino", non "comprassero".
ma infatti non ti ho dato nessun ordine, caro don fabio. p. s. per me comprassero va bene. sisi visto che volevo dare una sfumatura ipotetica e non era un ordine o un'azione imperativa.
Mah sè! Mi spiace aver risposto in modo un po' duro, anche se non condivido per nulla le idee che hai espresso in quell'intervento! :indianovestito:
e' giusto che ognuno abbia una sua opinione ! sarebbe pure un po' scocciante, sai, avere tutti lo stesso modo di pensare e la stessa opinione ! :trapper: DELLA SERIE " Non condivido la tua opinione ma difendero' fino alla morte il tuo diritto a esprimerla " ::evvai::
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A proposito della "fesseria": il pregio di lasciare in disparte Tex non lo trovi in quello di GLB. Se per te, Paco, questo è un pregio, dovresti criticare le storie di GLB, visto che questo stilema non è presente. Come fai a conciliare due caratterizzazioni così diverse? E GLB ha scritto storie per più di 40 anni. Quindi sarai un po' insoddisfatto del Tex delle origini no?Non voglio essere ironico nei tuoi confronti, ma la tua ?non risposta? fa concludere una cosa del tipo: "le storie di GLB ci sono ma ora cambiamo pure strada?. Ripeto: risultano anche buone storie western, ma per come lo intendo io, Tex è un'altra cosa. Le caratterizzazioni dei personaggi secondari, principalmente i cattivi, vanno bene. Ma non basta far uccidere a Tex il cattivo per renderlo partecipe della storia. O farlo uccidere ad altri laughing El Muerto, per rispondere all'Ammiraglio che ha argomentato, è una storia che mi piace. Quando Nizzi ha cominciato a scrivere Tex, Sergio Bonelli, però, gli disse di scrivere come faceva GLB e non di seguire lo stile ?Nolitta? (Nizzi lo scrive nella prefazione de ?Cavalcando con Tex?). Questo per dire che Nolitta sapeva di scrivere in modo molto diverso. Non mi piace un Tex che perde.?La sconfitta?, a quanto ho sentito, è stata scritta su insistenza di Sergio. Chiaramente ha dovuto far perdere Tex con un trucco dell'avversario. Altrimenti si sarebbe contraddetto. E GLB lo sapeva!Per quanto riguarda il Tex di Repubblica: nessuno ha i dati sotto mano. Ma ho risposto con la stessa presunzione con cui qualcuno ha ribadito che da diverso tempo le vendite di Tex sono stabili (alludendo chiaramente al fatto che è Boselli ora quello che scrive maggiormente) senza citare il Tex di Repubblica (che fa si, questo è fuori dubbio, che i lettori comprino anche l'inedito, forse a scatola chiusa). Ciao.

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Immagine postata


Questa è una di quelle tavole che mettono in discussione la leadership di Tex.

Nella seconda vignetta Mazay dice al fratello di fidarsi dei - due - capi: Tex e Laredo. Che sono così equiparati.

Se ciò è anche accettabile in quanto lo scout è un subordinato di Laredo, stridente invece è il contrasto della vignetta centrale dove Tex chiede di mettere ai voti la sua decisione, mettendosi in pratica sullo stesso piano degli altri personaggi.

Tex non è (quasi) mai stato un primus inter pares considerata la gerarchia di rapporti con i tre pards, figuriamoci con i primi venuti che gli vengono generosamente affiancati da Boselli.

GlBonelli una pagina come questa non l'avrebbe mai scritta.

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Certo che bisogna averne la voglia di cogliere certe cose. Quando leggevo PK a chi faceva osservazioni simili veniva risposto Poche Ragazze da Quelle Parti. Se poi per voi dimostrare di dare un peso agli altri, invece di considerarsi il già citato trombone che si suona da solo, è un fattore negativo, andiamo bene.

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Il fatto che Tex sia il leader del gruppo non viene mai messo in discussione, anzi!Nemmeno questa tavola lo fa:non c'è bisogno di votare perchè tutti si fidano del piano di Tex. Se c'è una cosa che questa scena dimostra,? che il Nostro con i suoi amici è tutto l'opposto di un uomo arrogante che pretende la ragione infischiandosene del parere di chi gli è vicino. Il Tex di questa pagina è Tex!

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Quoto al 100% Ymalpas! In questa sequenza stridono molte cose, IMHO anche lo stesso Goyaklee quando dice: "S? fratello, dev'essere questo il motivo". La battuta mi ha subito suonato di "finto", di recitato. Non nel senso che Goyaklee dice qualcosa che non pensa veramente, ma - spero di farmi capire - sembrava il pessimo copione di una commedia teatrale, di quelle dove le battute sono prive di spontaneit? e si vede lontano un miglio che sono recitate.

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Mah, qui, francamente, trovo abbastanza esagerata l'osservazione di Ymalpas. Mi sembra normalissimo che Tex, pianificata l'azione, ne discuta coi suoi alleati: non è mica un sovrano assoluto!Casomai, quello che mi infastidisce nelle vignette postate sono i soliti, mielosi, complimenti a Tex, innaturali soprattutto da parte di Goyaklee. E anch'io, come Cheyenne, ho percepito poca genuinit? in questo scambio di battute (non mi capita di rado nelle storie di Borden).

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Questa è una di quelle tavole che mettono in discussione la leadership di Tex. Nella seconda vignetta Mazay dice al fratello di fidarsi dei - due - capi: Tex e Laredo. Che sono così equiparati.

Hai detto bene Ymalpas. Tex e Laredo sono qui equiparati, come d'altronde succede ogni volta che Boselli affianca uno dei suoi personaggi a Tex. E' l'esaltazione di questi comprimari, l'importanza che ogni volta si vuol dare a questi personaggi che a me da' fastidio, oltre ad un Tex ombroso, cupo e poco simpatico.



Se c'è una cosa che questa scena dimostra,? che il Nostro con i suoi amici è tutto l'opposto di un uomo arrogante che pretende la ragione infischiandosene del parere di chi gli è vicino. Il Tex di questa pagina è Tex

Il Tex di questa pagina come in tutti i tre albi e' un grande personaggio che ha perso la sua carta d'identita',Paco. Un attore consumato che non ha piu' la voglia di recitare il suo ruolo e viene chiamato a far parte di un film ormai solamente per il nome che porta.
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No Anthony, non venirmi a dire che in questa storia Laredo mette in ombra Tex!!.... confrontrando le due storie, un possibile oscuramento di Tex avviene di più in "Sulla pista di Fort Apache". Qui Tex è il capo,? lui che prende le decisioni, e Laredo rimane costantemente nelle retrovie e dipendente dai piani di Tex!

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Quoto al 100% Ymalpas! In questa sequenza stridono molte cose, IMHO anche lo stesso Goyaklee quando dice: "S? fratello, dev'essere questo il motivo". La battuta mi ha subito suonato di "finto", di recitato.

Questa è un'osservazione che sintetizza perfettamente quello che io ritengo il punto debole della storia (Cheyenne, i soldi puoi mandarmeli al solito posto :D), ovvero che ogni cosa scivoli sui personaggi senza che questi sembrino viverla davvero. Ogni atto sembra sempre finto, insincero, come se il fondo di cartapesta fosse talmente sottile che nemmeno i personaggi stessi vi credessero. Per uno sceneggiatore come Boselli, il cui punto forte (o ex-punto forte) ?/era il pathos, si tratta di un difetto non da poco. Che poi delle sue storie è il pathos che mi ha sempre attirato, delle trame inverosimili o caricate non mi è mai importato nulla. In linea di massima manco mi piacciono, in generale ho sempre preferito le trame banali a quelle squallide. Anzi, sotto questo aspetto ho notato un certo realismo antiepico in questa storia, con personaggi che crepano in modi banali e per nulla enfatici (tutti tranne Carver, praticamente)... ma si tratta di scelta voluta o di semplice fretta scrittoria? Perchè, lo dico senza timore, ma questa storia mi sembra davvero scritta col pilota automatico! :shock:Il pathos nell'avventura è sempre stato il maggior pregio di Boselli. Solo che, dopo il pathos, sta venendo meno anche l'avventura, intesa come percezione dell'avventuroso. Modificato da virgin
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No Anthony, non venirmi a dire che in questa storia Laredo mette in ombra Tex!!.... confrontrando le due storie, un possibile oscuramento di Tex avviene di più in "Sulla pista di Fort Apache". Qui Tex è il capo,? lui che prende le decisioni, e Laredo rimane costantemente nelle retrovie e dipendente dai piani di Tex!

Veramente, sia Tex che Laredo in questa storia sono l'apoteosi dell'inutilit?. Togliendoli dalla trama l'emozione rimarrebbe la stessa, vale a dire nulla. Anzi, pensandoci bene in tutta la storia non mi viene in mente UN SOLO personaggio che, se fosse sostituito da un fantoccio anonimo, toglierebbe qualcosa alla storia. Sono tutti fantocci anonimi, escluso Parkman, che quantomeno arriva al rango di personaggio insignificante.
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No Anthony, non venirmi a dire che in questa storia Laredo mette in ombra Tex!!....

No, qui Laredo non mette in ombra Tex per il semplice motivo che in questa storia nessuno di tutti e due e' protagonista. Sono solo due attori messi li' per richiamare il pubblico con i loro nomi, non facendo altro che parlare, stare a cavallo tutto il tempo e facendosi i complimenti a vicenda, come al solito. Sono i non protagonisti della storia.
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f


Che poi delle sue storie è il pathos che mi ha sempre attirato, delle trame inverosimili o caricate non mi è mai importato nulla. In linea di massima manco mi piacciono, in generale ho sempre preferito le trame banali a quelle squallide. Anzi, sotto questo aspetto ho notato un certo realismo antiepico in questa storia, con personaggi che crepano in modi banali e per nulla enfatici (tutti tranne Carver, praticamente)... ma si tratta di scelta voluta o di semplice fretta scrittoria? Perchè, lo dico senza timore, ma questa storia mi sembra davvero scritta col pilota automatico! :shock:

Ci hai beccato, Virgin. Leggi questi due miei interventi dall'ALTRO forum (dove pure mi prendono a pesci in faccia per questa stori! :indianovestito: )


tex85 ha scritto:
ciao Borden..volevo chiederti .. perchè nel finale della storia "Caccia infernale" Parkman non subisce la giusta punizione per il massacro di donne e bambini?


Perchè Tex non è un giudice. Parkman è pentito e ha cercato di riscattarsi. Gli basta.
Sarebbe stato facile e ipocrita far morire Parkman. In effetti pensavo che succedesse... Ma lui se l'? cavata ed è morto invece Mazay. La vita è proprio ingiusta.
Idem per Minnesota. Pensavo si sarebbe comportato eroicamente al fianco di Tex nel finale. Invece ci ha lasciato le penne ingloriosamente per un tiro da lontano a inizio terzo albo... e invece di lui ha brillato Carver. Anche una carogna può avere coraggio.
Mentre Reno, che parlava tanto, alla prova dei fatti è stato un vigliacco.
E Cunningham, con tutta la sua alterigia, ha sbagliato la strategia della battaglia più importante. Però almeno ha saputo morire per il figlio.
E quel figlio (Ethan) alla fine ha ritrovato una sua dignit?.
E Revekti? Per una volta (ma è già successo a Golden Eye) Tex arrivandogli a tiro non ha perso tempo in chiacchiere. Che gliene frega a Tex delle motivazioni di Revekti? Forse interessavano ai lettori. Mah! A me non interessano più di tanto le motivazioni di Bin Laden. E neanche a chi, giustamente, l'ha fatto fuori in fretta!

Borden


E poi:



tex85 ha scritto:
Alberto Elisi ha scritto:
Ahhhh ecco, adesso le scelte narrative che non stanno in piedi sono colpa dei personaggi che "prendono vita"!

i personaggi "prendono vita" quando scrivi e leggi una storia.. basta evadere un p? dal mondo reale


I personaggi DEVONO prendere vita. Se fanno sempre quello che hai deciso tu, allora non sei per nulla un buon narratore... Alberto non lo sa.
In questo caso, poi, invece di architettare una morte eroica od operistica per tutti, con tanto di riflettore e palcoscenico, come ho fatto in altri casi, ho proprio voluto che accadessero cose più normali e imprevedibili, come fa Larry McMurtry quando scrive i suoi western, per dire... Soluzioni antiepiche e realistiche, tanto per cambiare. Ma la cosa non ha preso...

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A me sta benissimo quel che ha detto Borden, ma per far comportare in modo così sorprendente e imprevedibile quasi tutti i personaggi della storia, con alcune virate a 180 gradi, occorreva per me ridurne il numero. Voglio dire, troppi personaggi, troppo poco caratterizzati per conseguenziale mancanza di spazio, e che si rivelano - nel finale - il contrario di quello che promettevano essere, o che il lettore si aspettava da loro. Scelta coraggiosa, ma che mi pare un po' pretenziosa, francamente.

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Il Tex di questa pagina come in tutti i tre albi e' un grande personaggio che ha perso la sua carta d'identita',Paco. Un attore consumato che non ha piu' la voglia di recitare il suo ruolo e viene chiamato a far parte di un film ormai solamente per il nome che porta.

Impietosa, quanto realistica, fotografia della rappresentazione di Tex presentataci ogni mese da Boselli. :old: :_sigh >:azz:Questo trittico, poi, mette a nudo tutti i difetti della narrazione "corale" ( a discapito di Tex ) che, a tutti i costi, da anni, Boselli stesso, mette in scena. Non stanca anche questo è A me sè. Mi ha "fiaccato", ormai.... :fumo: zzzz blablabla
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Il Tex di questa pagina come in tutti i tre albi e' un grande personaggio che ha perso la sua carta d'identita',Paco. Un attore consumato che non ha piu' la voglia di recitare il suo ruolo e viene chiamato a far parte di un film ormai solamente per il nome che porta.

Impietosa, quanto realistica, fotografia della rappresentazione di Tex presentataci ogni mese da Boselli. :old: :_sigh >:azz:Questo trittico, poi, mette a nudo tutti i difetti della narrazione "corale" ( a discapito di Tex ) che, a tutti i costi, da anni, Boselli stesso, mette in scena. Non stanca anche questo è A me sè. Mi ha "fiaccato", ormai.... :fumo: zzzz blablabla
Il punto, Capelli d'Argento, è che questa è una narrazione tutt'altro che corale. Nel coro (o in un'orchestra) ogni partecipante ha una sua funzione precipua, una sua ragion d'essere da cui l'orchestra non può prescindere. E' quel che succede in "Sulla pista di Fort Apache", in cui lo sviluppo dei personaggi è armonioso e funzionale nei confronti dell'insieme. Viceversa, in "Caccia infernale" una masnada di personaggi nulli sul piano della caratterizzazione psicologica (con nasi adunchi e mezzi scalpi a far da pezza che rende più vistoso il buco) recita per sè stessa, facendo sè che il coro sia stonatissimo. Nessun personaggio è realmente approfondito: l'unico che lo è minimamente all'inizio è Parkman, che tuttavia finisce per perdersi nella macedonia generale (fino al ridicolo finale, con il repentino e del tutto inspiegabile pentimento). Come ha ben scritto Virgin, "sono tutti fantocci anonimi".
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Il Tex di questa pagina come in tutti i tre albi e' un grande personaggio che ha perso la sua carta d'identita',Paco. Un attore consumato che non ha piu' la voglia di recitare il suo ruolo e viene chiamato a far parte di un film ormai solamente per il nome che porta.

Impietosa, quanto realistica, fotografia della rappresentazione di Tex presentataci ogni mese da Boselli. :old: :_sigh >:azz:Questo trittico, poi, mette a nudo tutti i difetti della narrazione "corale" ( a discapito di Tex ) che, a tutti i costi, da anni, Boselli stesso, mette in scena. Non stanca anche questo è A me sè. Mi ha "fiaccato", ormai.... :fumo: zzzz blablabla
Com'? che non mi rispondi? Sei bravo a dire che la gente risponde senza argomentare ma rispondere a chi argomenta invece? E si che una cartella di risposta dovrebbe farsi notare.
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Mah, qui, francamente, trovo abbastanza esagerata l'osservazione di Ymalpas. Mi sembra normalissimo che Tex, pianificata l'azione, ne discuta coi suoi alleati: non è mica un sovrano assoluto!

Inizio con questa citazione di Don Fabio per dire che concordo al 100% con la sua affermazione. Sia chiaro che non gli ho affatto perdonato l'accusa che mi ha rivolto in precedenza di essere in malafede nel giudicare le storie di Boselli e Nizzi, anzi la cosa mi brucia e non poco, ma ho decisamente abbastanza onest? intellettuale da dare ragione a chi ritengo che ce l'abbia.


Confesso che la vignetta incriminata ha fatto storcere il naso anche a me... anche perchè mi ha ricordato un'analoga scena de "I predatori del deserto" in cui Tex metteva ai voti coi pards se andare o meno a salvare una ragazza. La situazione era comunque diversa, è vero, ma non ci voleva un genio per capire che a qualcuno avrebbe, per riutilizzare l'espressione, fatto storcere il naso.
Sempre per onest? intellettuale, mi sono chiesto se non stessi giustificando la cosa per una sorta di pregiudizio favorevole nei confronti l'autore (proprio la cosa di cui, a torto, mi accusa Don Fabio), ma alla fine ho raggiunto la stessa conclusione di Don Fabio (e lui non lo si può proprio accusare di avere pregiudizi in favore di Boselli).

Passando ad altro, mi sento in dovere di fare alcune considerazioni in risposta ad alcuni post precedenti.

Personalmente adoro la narrazione corale e mi piacciono molto le storie ricche di personaggi ben definiti. Questo è sicuramente uno degli elementi che mi ha portato ad apprezzare le storie di Boselli su Tex e su qualunque altra serie abbia scritto. Si tratta di uno stile che viene più incontro ai miei gusti, tutto qui.
A differenza di alcuni di voi, io non ho mai pensato che Tex venisse messo in ombra dai vari comprimari ed anzi l'ho sempre trovato all'altezza della situazione e risolutore quando era il momento.

Sempre a differenza di qualcuno di voi, io non credo che i personaggi comprimari od antagonisti creati da G. L. Bonelli fossero monodimensionali. Semplicemente il vecchio GLB preferiva che i suoi personaggi fossero definiti dalle loro azioni piuttosto che da lunghi monologhi interiori o altri artifici narrativi.
Penso a gente come Barbanera, Lucero o Ruby Scott, per dirne solo alcuni.

A proposito del meticcio Ruby Scott, forse sarebbe il caso di smentire una leggenda metropolitana: a quanto ne so, Sergio Bonelli non ha imposto a suo padre di scrivere una storia in cui Tex fosse, almeno temporaneamente, sconfitto, ma glielo ha solo chiesto ed io sono ben lieto che l'abbia fatto, perchè così abbiamo avuto una delle più belle, intense, drammatiche storie di Tex in cui si respira va un'arai da tragedia che a Shakespeare non sarebbe dispiaciuta per niente.

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