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TWF - Tex Willer Forum

Mollare Tex?


jack65
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Depressione fumettistica. E in generale un giramento continuo. Ecco in sintesi il mio stato attuale: del secondo diciamo che sono cavoli miei, della prima mi sembra opportuno parlare, anche perchè riguarda soprattutto Tex. Questo discorso non vuol essere un doppione del Tex vivo-morto di qualche tempo fa, ma purtroppo devo prendere spunto da l' e autocitarmi:?(?) io sento dentro di me, visceralmente, di volere da Tex qualcosa di diverso, più che nelle situazioni o nei personaggi, nel modo di raccontarlo, e cerco di spiegarmi. Non sono un lettore di Magico Vento, ma ho avuto modo di leggere con grande piacere, per esempio, una storia incentrata sulle trattative per la vendita delle Black Hills, dove si incontra la Storia ufficiale. Di sparatorie, di cazzotti, di scontri, insomma, di ?eroico? c'è veramente poco. C?? invece un'attenzione straordinaria per dei particolari, che poi particolari non sono, che in Tex non ci sono mai o si vedono poco: pensieri dei vari personaggi, soldati e civili, con le loro motivazioni ed emozioni; divisioni interne fra gli indiani, che non sono un blocco unico; una lite prolungata fra una coppia indiana di sposi novelli; il tentativo di MV di capire, schierarsi, conciliare le differenze, e tanto altro. Tex dovrebbe tuffarsi nella sua spazzatura per recuperare elementi che ha sempre trascurato, senza neanche il bisogno di snaturarsi, e ce ne sono a bizzeffe.??(?) Un personaggio non è mai veramente finito, se ci può essere un modo diverso di raccontarlo. Secondo me Tex ne avrebbe bisogno, anche se le storie attuali sono di buon livello. E? come se con lui ci si fosse fissati a degli schemi narrativi, a-b-c, con tante varianti interne a1-a2-a3?b1-b2-b3° e così via: questo, per carit?, va benissimo, ma dopo sessanta e più anni si può scoprire che ci sono anche d-e-f?e tante varianti interne, e provare a percorrerne qualcuna.?La differenza è che ora mi sto veramente stufando, anche se le storie non sono brutte, nel seguirne diverse sapendo non tanto come finiscono ma come verranno narrate e trattate. Tex deve per forza seguire il Sacro Canone (sempre sia lodato!)? e perchè? E quale sarebbe questa Tradizione da rispettare per forza, altrimenti crolla tutto?Si dice che l'asse portante di Tex sia l'azione, alla quale viene subordinato tutto il resto, sommata a certe caratteristiche inossidabili del personaggio. Chi è stato, negli ultimi anni, il custode del Sacro Canone a scapito magari di soluzioni diverse? Si dice e si legge in giro che fosse Sergio Bonelli?ma il suo Tex corrispondeva a questo Sacro Canone? S?, col cavolo. Se l'azione dev?essere preponderante, allora o è altamente spettacolare, magari con situazioni insolite come negli ultimi due texoni, nel n.600, nella storia di Mondego, per rimanere ai periodi recenti, oppure francamente mi stufa e non poco. Certo che ultimamente si moltiplicano i nemici che di più scarsi e insignificanti non si può, e anche questo mi fa cadere le braccia. Anche elementi potenzialmente innovativi come le storie di Makua e Guillermo Blanco, ma anche quella di Starker, sono stati riassorbiti entro la narrazione classica, e di vedere i soliti banditi, i soliti messicani usa e getta eccetera, non ne ho più voglia: l'ordinario l'ho già visto, vorrei vedere altro, lo stra-ordinario, che può essere anche di una banalit? sconcertante. Non sto parlando delle donnine, tanto per intendersi, anche se qualcosa si potrebbe fare in questo senso, non tanto di contenuti, ma di forme narrative diverse. Sarà stato il rileggermi la saga delle Black Hills di Magico Vento, ma questo mi ha svegliato dal sonno dogmatico, e allora è meglio allargare il tiro. In questo ultimi 8 anni ho tenuto fisse due letture, inossidabili: Tex, riprendendolo, Nathan Never, cominciandolo. Il resto non esisteva e non m?interessava neanche che esistesse. Due personaggi agli antipodi o quasi, ma che mi si incastravano alla perfezione, western e fantascienza, e tanto per intendersi mi è sempre piaciuto e mi piacerebbe rivedere in Tex un certo retrogusto nolittiano che avvicina anche se lontanamente i due personaggi. Quei numeri di MV, comprati perchè appassionato dei Lakota, non mi erano piaciuti. Sono cominciate le miniserie, ho voluto sperimentare Volto Nascosto, mi è piaciuto, e ho continuato, provando anche tematiche più lontane da me come l'horror e il magico, tipo Rourke e Il Cacciatore, extrabonelliane, che stranamente mi sono piaciute molto. E allora sotto con Dix, Brad Barron, Caravan, mollati dopo qualche numero; Greystorm, Cassidy, piaciuti abbastanza; N. O. X, extrabonelliana piaciuta molto; Legion 75, extrabonelliana fantastica; Durango, Lester Cockney, Ian, extrabonelliane mollate all'istante; Shangai Devil, mollata all'improvviso a più di metà cammino. Quest?ultima mi ha aperto la strada, perchè ho sentito di poterne fare a meno tranquillamente, a un'altra rinuncia ben più dolorosa ma ormai inevitabile, quella di Nathan Never, che covava da qualche anno, perchè ormai serie e personaggio non hanno più niente da dirmi. Sono quindi rimasto con un solo personaggio seriale, Tex, e la rilettura di quei vecchi albi di MV mi ha aggiunto altri dubbi e perplessit? che già covavo. Sento come se avessi bisogno di un altro personaggio seriale diverso da Tex, purtroppo Saguaro mi ha deluso e l'ho mollato, non perchè non fosse interessante, e anche Le storie, pur di alto livello, sono albi che non hanno un personaggio principale come protagonista, quindi mi sa che non lo comprer? più. Ad oggi, oltre a Tex vado con alcune miniserie extrabonelliane molto diverse fra loro che mi piacciono molto, come Voyager, XIII, Law (eccezionale) e The Walking Dead, che mi sa non essere neanche una miniserie (pensa un po', io che leggo un fumetto con gli zombie!). Insomma, sembra quasi una ricerca della scarpa giusta per il mio piede, che non ho ancora trovato. O forse sono stufo del fumetto western, o dei fumetti in generale, tanto che mi sta tornando la voglia di leggere dei libri che ho comprato ma che sono sempre stati l' ad ammuffire. Aver letto qualcosa di MV, ma anche di Ken Parker, e aver riletto un po' Storia del West, mi ha aperto diverse crepe, più di forma che di contenuto. Narrazione più corale, meno eroica, più attenzione a certi particolari, anche psicologici. Penso non all'impossibile, ma a qualcosa di concreto, anche di passato, come Oklahoma, per esempio, Andy Wilson, il sergente Torrence, e così via. E all'opposto penso a Mitla: oggi sento che a quella storia, pur straordinaria, manca qualcosa, dire che un diablero è un diablero e basta non mi è più sufficiente. Non sarebbe più Tex? Di sicuro non sarebbe più il solito Tex, alla faccia del Sacro Canone. La crisi è aperta. Quella per Nathan Never, situazione diversa, è durata diversi anni, fino all'esaurimento e alla resa. E questa?Ora, per tirarmi su, dovrei inventarmi e spararvi una SUPERCAZZOLA devastante: vedo quello che riesco a fare?.

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frequentando anche il forum di Nathan Never lessi che avevi mollato la serie perchè ormai non ti dava nulla più. Di certo, adesso, leggendo questa tua ulteriore ammissione di resa a una serie storica come quella di Tex mi fa pensare che forse tu stesso sia alla ricerca di "altre" letture. Se questo Tex non ti piace più forse è da imputare al fatto che cerchi altro ma le storie che dici tu, le storie che segnano, non escono ogni mese. Forse non hai più voglia di questo tipo di avventura e di approccio ai personaggi della saga e a Tex stesso. Qui, a differenza della serie di Nathan, non posso dirti di aspettare i segni di un cambiamento (cosa che nella saga del musone avviene ogni due tre anni con multi saghe eccetera che dovrebbero portare nuova linfa alla serie e al personaggio) perchè qua tutto ciò non avverr?. Tex è Tex e tale rester?. Tex è religione (lo scrissi anche da qualche parte in un topic del forum) e i dogmi non vanno cambiati. Ci si adatta. Ci saranno concili e altro ma Tex resta per sempre ciò che ?, nonostante il tuo distaccamento. Usciranno storie sempre più mediocre e storie sempre più belle. Ma quello che succede nell'animo di una persona, il suo accostarsi a una lettura (considerando Tex come lettura alta e non intrattenimento puerile che si associa spesso al fumetto, con fare dispregiativo) cambia nel tempo. Quello che non trovi più in Diablero (storia del Maestro Bonelli, storia del periodo migliore a detta di tutti unanimanente) potr? capitare anche a un altro lettore che magari non si entusiasmer? più nel leggere di Tex che viene sbatacchiato nella cella della morte. Però ci si intenerisce sempre davanti al finale di Tramonto Rosso (o forse non più, chissà). Questo per dire che stai cambiando. Sai bene che non troverai esperimenti e approfondimenti di un certo tipo in Tex (a prescindere dal canone e dall'uso dei comprimari e dei nemici fini a se stessi come intendi tu). Perciò vai da altre parti. Anche se può essere triste perdere una diligenza della caravona ma la vita del lettore è anche questa.

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Questo è un discorso su cui si può dire molto o molto poco. Io sono tra coloro che preferiscono un Tex fondato su quello che definisci "Sacro Canone" (sempre sia lodato! :D ) anche se aperto - non spalancato - ad innovazioni che però questo canone non devono snaturarlo. Sono tra coloro che prediligono il Tex d'azione al Tex filosofo e magari psicologo, anche se ci va un po' anche di queste cose. Ad esempio - almeno, io l' le trovavo - al villaggio navajo, quando Aquila della Notte impiega il proprio carisma per mettere pace nei piccoli diverbi tra guerrieri. E magari potrebbe esserci, come dicevi tu, una coppia in crisi, con Tex a mettere a disposizione la sua esperienza di vita. Va tutto bene. Con moderazione, per non snaturare il prodotto. Io credo che l'ampia produzione della Bonelli - per non parlare dell'extrabonelliano - sia sufficiente perchè tutti trovino il loro gradimento. E credo, altresè, che prima o poi anche Magico Vento si riveler? una ciclica ripetizione di d'ja vu. Non ho mai letto quella serie, quindi il mio non è un giudizio "mirato", ma credo che sia inevitabile. Se MV, come Zagor, ha fondamenti più fantasy, è più facile che si apra a nuovi orizzonti, e soprattutto gode di una libertà storica e geografica che in Tex è per forza di cose limitata. Anche se continuo a ritenere che nel fumetto la storia debba servire la fantasia e non il contrario, ma questo è un altro argomento. Il punto ?: nell'alimentazione di base italiana - generalizziamo, ovviamente, c'è la pasta. E la pasta, sempre generalizzando, torna sulle nostre tavole tutti i giorni. Potremo alternare pasta corta e pasta lunga, potremo sbizzarrirci con i condimenti (fin dove, però?), ma prima o poi ci ritroveremo nel piatto gli spaghetti pomodoro e basilico.

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Il punto ?: nell'alimentazione di base italiana - generalizziamo, ovviamente, c'è la pasta. E la pasta, sempre generalizzando, torna sulle nostre tavole tutti i giorni. Potremo alternare pasta corta e pasta lunga, potremo sbizzarrirci con i condimenti (fin dove, però?), ma prima o poi ci ritroveremo nel piatto gli spaghetti pomodoro e basilico.

Cara Cheyenne, sei pronta per sostituire.... la Clerici ! :lol2::trapper: P. S.: condivido in toto quanto da te scritto. ::evvai:: P. S.: io non mollo certo Tex, così come Zagor, Nathan, Martin e le ristampe dei cari vecchi indimenticabili Mister No e Mark ! :old:
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Cara Cheyenne, sei pronta per sostituire.... la Clerici ! :lol2:  :trapper:

La Clericiò!

Magari con Bigazzi tra i piedi? :_sigh


laughing

Nooooooooo!!!


La Clerici pure qua no! :censura2: :bisonte:

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A parte gi scherzi, può darsi solo che ti sei stancato momentaneamente di leggere fumetti. Prenditi una pausa, prendi quei famosi libri che stanno ad ammuffire o comprane di altri che attirano la tua attenzione e dedicati ad un altro tipo di lettura. Stacca la spina per un bel p? di tempo, magari ti compri i Tex, per non doverli recuperare un domani in giro per le fumetterie, senza leggerli ma li riponi in un cassetto. Poi a distanza di sei mesi un anno vedi un p? come va, può darsi che nel frattempo la voglia ti è tornata.

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@Jack65Non saprei. Come sfogo, posso capirlo. Però cosa vuoi farci è Tex è un prodotto editoriale rivolto ad un bacino di lettori estremamente ampio. Più di duecentomila persone con gusti e visioni diverse, a volte diametralmente opposte: chi vuole azione e basta, chi vuole che le storie siano articolate e chi le vuole semplici e lineari, chi predilige i personaggi approfonditi, chi ne vuole pochi e poco ingombranti, chi è molto esigente riguardo i disegni, chi sostiene invece che i disegni non siano importanti più di tanto se la storia è bella... come si fa ad accontentare tutti è Per inciso, sono portato a credere che solo una piccola parte sia costituita da inossidabili appassionati che stanno puntualmente ad analizzare i minimi particolari di ogni vignetta, a ragionare sulla profondit? dei soggetti o sullo stile della sceneggiatura. Sbaglier?, ma secondo me la maggior parte di coloro che acquistano Tex ha un approccio molto meno "serio" e molto più orientato alla fruizione semplice e immediata rispetto a quanto esce fuori dai commenti di noi frequentatori del forum. Anch'io spesso manifesto le mie perplessit? ed esprimo i miei "desiderata": vorrei un piccolo numero di bravi disegnatori fissi sulla regolare, vorrei che Villa smettesse di fare le copertine e tornasse alle storie, non vorrei più vedere quel disegnatore che non mi garba, vorrei un western senza contaminazioni horror-magico-soprannaturale-mistico-fantasy-scify-egypt-parapsy-etc-etc... Ma il punto è che, esattamente come te, io sono solo uno dei 220.000 lettori di Tex. Per cui torno a dire, come si fa a far felici tutti è Poi tu auspichi addirittura l'abbandono del Canone, ossia quella ricetta che per tantissimi è ciò che "definisce" Tex ! Se proprio ti sei stufato, prova a prenderti una pausa. Guarda, anch'io mi ero allontanato da Tex, tempo fa: l'ho mollato quando ho capito che continuavo ad acquistarlo solo per abitudine, e per diversi anni me ne sono tenuto distante. Poi mi è tornata voglia di leggerlo, e mi ci sono riaccostato con rinnovato interesse.

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Depressione fumettistica. E in generale un giramento continuo. Ecco in sintesi il mio stato attuale: del secondo diciamo che sono cavoli miei, della prima mi sembra opportuno parlare, anche perchè riguarda soprattutto Tex. Questo discorso non vuol essere un doppione del Tex vivo-morto di qualche tempo fa, ma purtroppo devo prendere spunto da l' e autocitarmi:?(?) io sento dentro di me, visceralmente, di volere da Tex qualcosa di diverso, più che nelle situazioni o nei personaggi, nel modo di raccontarlo, e cerco di spiegarmi. Non sono un lettore di Magico Vento, ma ho avuto modo di leggere con grande piacere, per esempio, una storia incentrata sulle trattative per la vendita delle Black Hills, dove si incontra la Storia ufficiale. Di sparatorie, di cazzotti, di scontri, insomma, di ?eroico? c'è veramente poco. C?? invece un'attenzione straordinaria per dei particolari, che poi particolari non sono, che in Tex non ci sono mai o si vedono poco: pensieri dei vari personaggi, soldati e civili, con le loro motivazioni ed emozioni; divisioni interne fra gli indiani, che non sono un blocco unico; una lite prolungata fra una coppia indiana di sposi novelli; il tentativo di MV di capire, schierarsi, conciliare le differenze, e tanto altro. Tex dovrebbe tuffarsi nella sua spazzatura per recuperare elementi che ha sempre trascurato, senza neanche il bisogno di snaturarsi, e ce ne sono a bizzeffe.??(?) Un personaggio non è mai veramente finito, se ci può essere un modo diverso di raccontarlo. Secondo me Tex ne avrebbe bisogno, anche se le storie attuali sono di buon livello. E? come se con lui ci si fosse fissati a degli schemi narrativi, a-b-c, con tante varianti interne a1-a2-a3?b1-b2-b3° e così via: questo, per carit?, va benissimo, ma dopo sessanta e più anni si può scoprire che ci sono anche d-e-f?e tante varianti interne, e provare a percorrerne qualcuna.?La differenza è che ora mi sto veramente stufando, anche se le storie non sono brutte, nel seguirne diverse sapendo non tanto come finiscono ma come verranno narrate e trattate. Tex deve per forza seguire il Sacro Canone (sempre sia lodato!)? e perchè? E quale sarebbe questa Tradizione da rispettare per forza, altrimenti crolla tutto?Si dice che l'asse portante di Tex sia l'azione, alla quale viene subordinato tutto il resto, sommata a certe caratteristiche inossidabili del personaggio. Chi è stato, negli ultimi anni, il custode del Sacro Canone a scapito magari di soluzioni diverse? Si dice e si legge in giro che fosse Sergio Bonelli?ma il suo Tex corrispondeva a questo Sacro Canone? S?, col cavolo. Se l'azione dev?essere preponderante, allora o è altamente spettacolare, magari con situazioni insolite come negli ultimi due texoni, nel n.600, nella storia di Mondego, per rimanere ai periodi recenti, oppure francamente mi stufa e non poco. Certo che ultimamente si moltiplicano i nemici che di più scarsi e insignificanti non si può, e anche questo mi fa cadere le braccia. Anche elementi potenzialmente innovativi come le storie di Makua e Guillermo Blanco, ma anche quella di Starker, sono stati riassorbiti entro la narrazione classica, e di vedere i soliti banditi, i soliti messicani usa e getta eccetera, non ne ho più voglia: l'ordinario l'ho già visto, vorrei vedere altro, lo stra-ordinario, che può essere anche di una banalit? sconcertante. Non sto parlando delle donnine, tanto per intendersi, anche se qualcosa si potrebbe fare in questo senso, non tanto di contenuti, ma di forme narrative diverse. Sarà stato il rileggermi la saga delle Black Hills di Magico Vento, ma questo mi ha svegliato dal sonno dogmatico, e allora è meglio allargare il tiro. In questo ultimi 8 anni ho tenuto fisse due letture, inossidabili: Tex, riprendendolo, Nathan Never, cominciandolo. Il resto non esisteva e non m?interessava neanche che esistesse. Due personaggi agli antipodi o quasi, ma che mi si incastravano alla perfezione, western e fantascienza, e tanto per intendersi mi è sempre piaciuto e mi piacerebbe rivedere in Tex un certo retrogusto nolittiano che avvicina anche se lontanamente i due personaggi. Quei numeri di MV, comprati perchè appassionato dei Lakota, non mi erano piaciuti. Sono cominciate le miniserie, ho voluto sperimentare Volto Nascosto, mi è piaciuto, e ho continuato, provando anche tematiche più lontane da me come l'horror e il magico, tipo Rourke e Il Cacciatore, extrabonelliane, che stranamente mi sono piaciute molto. E allora sotto con Dix, Brad Barron, Caravan, mollati dopo qualche numero; Greystorm, Cassidy, piaciuti abbastanza; N. O. X, extrabonelliana piaciuta molto; Legion 75, extrabonelliana fantastica; Durango, Lester Cockney, Ian, extrabonelliane mollate all'istante; Shangai Devil, mollata all'improvviso a più di metà cammino. Quest?ultima mi ha aperto la strada, perchè ho sentito di poterne fare a meno tranquillamente, a un'altra rinuncia ben più dolorosa ma ormai inevitabile, quella di Nathan Never, che covava da qualche anno, perchè ormai serie e personaggio non hanno più niente da dirmi. Sono quindi rimasto con un solo personaggio seriale, Tex, e la rilettura di quei vecchi albi di MV mi ha aggiunto altri dubbi e perplessit? che già covavo. Sento come se avessi bisogno di un altro personaggio seriale diverso da Tex, purtroppo Saguaro mi ha deluso e l'ho mollato, non perchè non fosse interessante, e anche Le storie, pur di alto livello, sono albi che non hanno un personaggio principale come protagonista, quindi mi sa che non lo comprer? più. Ad oggi, oltre a Tex vado con alcune miniserie extrabonelliane molto diverse fra loro che mi piacciono molto, come Voyager, XIII, Law (eccezionale) e The Walking Dead, che mi sa non essere neanche una miniserie (pensa un po', io che leggo un fumetto con gli zombie!). Insomma, sembra quasi una ricerca della scarpa giusta per il mio piede, che non ho ancora trovato. O forse sono stufo del fumetto western, o dei fumetti in generale, tanto che mi sta tornando la voglia di leggere dei libri che ho comprato ma che sono sempre stati l' ad ammuffire. Aver letto qualcosa di MV, ma anche di Ken Parker, e aver riletto un po' Storia del West, mi ha aperto diverse crepe, più di forma che di contenuto. Narrazione più corale, meno eroica, più attenzione a certi particolari, anche psicologici. Penso non all'impossibile, ma a qualcosa di concreto, anche di passato, come Oklahoma, per esempio, Andy Wilson, il sergente Torrence, e così via. E all'opposto penso a Mitla: oggi sento che a quella storia, pur straordinaria, manca qualcosa, dire che un diablero è un diablero e basta non mi è più sufficiente. Non sarebbe più Tex? Di sicuro non sarebbe più il solito Tex, alla faccia del Sacro Canone. La crisi è aperta. Quella per Nathan Never, situazione diversa, è durata diversi anni, fino all'esaurimento e alla resa. E questa?Ora, per tirarmi su, dovrei inventarmi e spararvi una SUPERCAZZOLA devastante: vedo quello che riesco a fare?.

Prova Dampyr! laughing
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Se la crisi è aperta non c'è nulla da fare che provare a mollare, io ho avuto un periodo così, e in quel periodo non ho più comprato Tex per almeno un centinaio di numeri.... poi non ho trovato comunque un approdo più soddisfacente,....(l'intervallo se ne è andato con i supereroi Marvel).... ma non facevano per me, troppi crossover, troppi reboot e troppe morti e rinascite,... dopodich? per via naturale mi è ripresa la voglia, ho ricominciato ad acquistare l'inedito e a recuperare quel centinaio mancante.... sicuramente ci fu un momento in cui le storie mi stancarono e il personaggio non mi diceva più nulla.... ad oggi sono felice di averlo ripreso......

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Io ci sono già passato.... causa trasloco ho ritenuto di poter fare a meno di Tex. Ho smesso di comprarlo e dopo 6 mesi ho venduto tutta la collezione sino al n.500.... per 8 anni e quattro mesi non ho piu' comprato Tex sino a che vedendo in edicola il n.600 ho pensato di acquistarlo... Insomma, per farla breve ho speso un capitale per riacquistare tutti i mensili, i texoni, i maxi tex, gli almanacchi, i cartonati mondadori.... Consiglio: continua ad acquistare e metti in libreria... l'entusiasmo prima o poi torna...

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  • Collaboratori

Quando ho mollato Tex, nell'estate del '96, cioè quando ho smesso definitivamente di comprarlo e ho continuato a leggerlo, saltuariamente fino al'98 o '99, che me li passavano a pacchi, e fino al 2005 quando ho ripreso la lettura recuperando tutti gli arretrati, sono trascorsi cinque o sei anni di black out assoluto. Devo dire che ci sono stato portato da tutta una serie di impegni, preoccupazioni, seccature, che ti riserva la vita, che mi hanno progressivamente distratto da questa lettura. Non mi sono mai interrogato, allora, sulla qualità, tanto più che gli albi li leggevo come lettura d'evasione, in senso acritico, cosa che oggi mi è quasi impossibile. Non so, non vedo come la lettura di 110 pagine ogni mese possa diventare pesante e spingerci a certi interrogativi, l'unica possibilità è che la qualità delle storie sia per te ormai palesemente scontata che la lettura di Tex non abbia più niente da dire, nessuna emozione da trasmettere.

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Personalmente condivido quasi in toto la posizione di Cheyenne, che predilige un Tex Canonico, pur apprezzandone le avventure di piglio meno spiccatamente avventuroso. Sempre a mio parere, Tex non potr? mai rapportarsi alla diatriba nativi vs colonizzatori come Magico Vento, per una quastione semplice ma fondamentale: Tex afferma piùvolte espressamente che, pur essendo il capo dei Navajos e di considerarli la sua gente, ha come obiettivo, sia pure probabilmente utopistico, quello di evitare in tutti i modi che gli ini o gli altri contendenti paghino un prezzo troppo alto nello scontro che li contappone., mentre Magico Vento è di fatto divenuto Sioux da Giacca Azzurra che era a seguito dell'incidente in cui ha perso la memoria (il suo mentore, Cavallo Zoppo, sosteneva che fosse "nato per la seconda volta"), dunque ha fatto una netta scelta di campo, dalla quale non è più tornato indietro... E poi, in tutta franchezza, non credo che sia così facile per gli autori cambiare l'impostazione di un personaggio come Aquila della Notte dopo più di sessant'anni, per ragioni anche editoriali.

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Il mio pensiero sul Tex attuale è documentabile nell'altro post (Tex vive?) per cui non ripeter?. Credo che i questo caso l'insoddisfazione sia più legata al tuo stato d'animo che agli elementi oggettivi che possono venire dalla serie. I suggerimenti che ti hanno dato altri utenti - di lasciare temporaneamente queste letture per dedicarti ad altre che ti stimolano di più - possono essere una buona soluzione ad una condizione: che tu sia consapevole che l'esito di una tale decisione non è affatto scontato:per intenderci, se decidi di lasciare Tex e dedicarti a ciò che oggi ti da più soddisfazione (altri fumetti o altri libri o altre letture di carattere professionale, ecc.) potresti forse tornare ricaricato ed appassionato più di prima, ma potresti anche non tornare più al fumetto, scoprendo altre passioni più soddisfacenti per te. :trapper:

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Dico la mia, brevemente. Se, come fumetti (o, peggio ancora, come letture in generale), leggiamo solo Tex, è normale che ci si scoccia- ciò non vale per mio padre, che rilegge e rilegge la collezione da vent'anni senza scocciarsi, e nient'altro! Non so come fa!In questi ultimi due anni ho letto molto Batman, Corto Maltese, Zagor e Mister No, e ho scoperto lo Sconosciuto di Magnus: variare per me è la cosa migliore.

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Personalmente condivido quasi in toto la posizione di Cheyenne

Ok, per il bonifico mandami l'iban, sulla cifra vedremo di intenderci :lol:Anche io, comunque, ho dovuto a lungo fare a meno di Tex. Era arrivato al 500, ne avevo praticamente il 90% e poco meno la percentuale di Zagor, ma per un problema di spazio in casa avevo dovuto disfarmene. Quando ho ricominciato usciva "Spedizione in Messico". L'ho preso quasi per caso, ero al mare e io al mare ho l'abitudine di arrivare con una valigia semivuota e tornare con borsoni pieni di carta stampata. Prima continuavo a dare occhiate nostalgiche alle edicole e alle bancarelle, ma l'idea di ricominciare e poi magari trovarmi di nuovo nella situazione di prima mi addolorava; dopo quel numero invece, piano piano, ho cominciato a girare bancarelle di usati e adesso ho diverse centinaia di numeri (non tutti). E, a differenza di Jack, io ho avuto subito la sensazione che il nuovo Tex fosse fin troppo cambiato, e che non fosse più quello che ricordavo; ma probabilmente era perchè quello che ricordavo mi aveva accompagnata da bambina e da adolescente, e quello di adesso no. Ma, a differenza di Jack, io sarei felicissima di vederlo sempre alle prese con indiani ribelli, militari arroganti, banchieri più o meno apertamente padreterni del paese, svaligiatori di banche e rinnegati, allevatori vs. coltivatori, desperados messicani... ciclicamente, e con la gentile partecipazione di qualche setta cinese. Non mi offenderei nemmeno per la presenza della tanto biasimata "spia" che origlia alle porte, purch? Tex si avvicini a passi felpati all'uscio, lo spalanchi di colpo, e accolga il malcapitato con una sventola delle sue. Che volete, io mi accontento! Se volessi un gusto diverso ogni giorno potrei ripiegare su Zagor. Come ho detto in precedenza, è una questione di spazio, non ce la faccio a raccogliere entrambi. E forse il motivo per cui ho privilegiato Aquila della Notte sullo Spirito con la Scure, a conti fatti, è che Tex è comparso nella mia vita prima di Zagor. Poi sono arrivati il Piccolo Ranger e il Comandante Mark, oltre ad altre presenze che non hanno avuto lunga durata, come il Sergente York, Mr. No, o fumetti extrabonelliani dal titolo decisamente improbabile come Aquila d'Oro (o era Freccia d'Oro? boh, qualcosa d'oro c'era di certo). O Bleck Macigno e Capitan Miki. No, Tex è stato il primo ed ha acquistato un diritto, se così posso dire. Se si farà altro spazio sarà per Zagor.
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Una lettura seriale prima o poi stanca. Ci si stanca delle solite scene, delle solite situazioni, sembra tutto un d'j? "lu". A me, come a tanti che hanno commentato prima, è capitato di allontanarmi da Tex, proprio perchè non mi dava più quelle emozioni che cercavo. Io credo comunque che gli elementi che tu cerchi secondo me Tex ce li ha dati, in alcuni suoi capolavori. Ma non si possono scrivere sempre capolavori. L'ultimo, lo hai detto anche tu, è Mondego il killer (non credo si possa definire canonico) e risale a sole tre-quattro storie fa, anche se in termini di tempo è già passato un anno... L'unica è riaprire quei libri ammuffiti, come hanno già suggerito gli altri pards e staccare un attimo da Tex. Prima o poi, la voglia torner?...

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Ora, per tirarmi su, dovrei inventarmi e spararvi una SUPERCAZZOLA devastante: vedo quello che riesco a fare?.

Ma senti un p?.... non è che con tutta questa storia... poi la supercazzola c'è l'hai già menata e te ne stai a ridere... No perchè sai tu parli di Canone qua, canone la... ma di quale canone stai parlando? Non vorrai mica abbandonare quel canone.... quello che il 31 gennaio... :lol2: laughing
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? che Tex è comparso nella mia vita prima di Zagor. Poi sono arrivati il Piccolo Ranger e il Comandante Mark, oltre ad altre presenze che non hanno avuto lunga durata, come il Sergente York, Mr. No, .... o Bleck Macigno e Capitan Miki. No, Tex è stato il primo ed ha acquistato un diritto, se così posso dire.

Cheyenne :shock: Non ti facevo così sirena e dark lady. Quanti uomini, anzi eroi, hai sedotto. Anche il comandante Mark, Povera Betty! :) Però Tex è comparso per primo, capisco perchè non vuoi altre donne nelle sue storie ;)
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A quanto vedo sono uno dei pochi che non ha mai mollato Tex, leggendolo, comprandolo e collezionandolo da 24 anni a questa parte. E' ovvio che ci sono dei periodi in cui ci si puo' disaffezionare per diversi motivi. Se nella vita privata si sta attraversando un periodo difficile puo' capitare che ci si allontana da quelle passioni che ti porti dietro da tanto tempo. In quel caso, come ha gia' detto qualcuno, e' meglio prendersi una pausa e vedere poi cosa succede. In amore, le cosidette "pause di riflessione" di solito sfociano in veri e propri ritorni di fiamma. Mollare Tex?per quanto mi riguarda mi e' quasi impossibile. E' impensabile non andare piu' in edicola all'inizio di ogni mese per acquistare l'inedito, privarmi dell'attesa per la nuova storia, emozionarmi per la copertina del prossimo numero, dalla curiosita' di vedere le tavole di un nuovo disegnatore etc etc.. Mi domando come si fa' ad interrompere una passione che ti porti indietro da anni.... Le storie non coinvolgono piu' come una volta?si puo' provare a leggerle in maniera diversa, senza analizzarle vignetta per vignetta e soprattutto evitando di fare i soliti paragoni con il passato ("il vero Tex non e' cosi', il Tex di G. L. Bonelli era diverso" e via cosi'). Io non sono molto esigente per quanto riguarda le storie. Tutto sommato, il Tex dei giorni nostri non e' cosi' scandaloso, a parte qualche brutta annata. Ma mi considero un po' pignolo quando si tratta dei disegni. Vedere un Tex irriconoscibile disegnato alla Font, alla Ortiz o alla Mastantuono mi da' ai nervi. Ecco, forse vedere un Tex sempre disegnato con quello stile per me sarebbe un motivo valido per abbandonare definitivamente la serie. :lol2:

Modificato da Anthony Steffen
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è che Tex è comparso nella mia vita prima di Zagor. Poi sono arrivati il Piccolo Ranger e il Comandante Mark, oltre ad altre presenze che non hanno avuto lunga durata, come il Sergente York, Mr. No, .... o Bleck Macigno e Capitan Miki. No, Tex è stato il primo ed ha acquistato un diritto, se così posso dire.

Cheyenne :shock: Non ti facevo così sirena e dark lady. Quanti uomini, anzi eroi, hai sedotto. Anche il comandante Mark, Povera Betty! :) Però Tex è comparso per primo, capisco perchè non vuoi altre donne nelle sue storie ;)
So nascondere bene eh? -_-:lol2:
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