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[Magazine N.01 - 2016] Artigli! - Maria Pilar


natural killer

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Anche io apprezzavo tantissimo gli articoli di Boselli! Peccato non ne scriva più già da parecchi anni... quanti sono, una quindicina?

beh... si andrebbe off topic... comunque per l'Almanacco Dylan Dog (vado a memoria):

Dossier Licantropi,
Manuale del cacciatore di fantasmi
Manuale del vampirologo

per l'Almanacco Avventura ricordo:

I Metis
Banditi!
Sui campi di battaglia (dedicato a Sergio)
Il Kilimangiaro (articolo)
Sulle tracce dei cacciatori all'oro (articolo)


Per l'Almanacco del Giallo:

Jim Thompson, re del Nero
Serial Killers (insieme a Maurizio Colombo)

Almanacco Nathan Never (ebbene anche sulla fantascienza ha scritto!)

Cyberpunk

Dovrebbero essere quasi tutti. Stranamente Boselli per L'Almanacco del West non ha scritto articoli o dossier ma ha "solo" curato le prime tre edizioni della sezione "West Libri". Poi se allarghiamo il discorso ai libretti allegati agli special, alle rubriche di posta (una su Tutto West e Storia del West e se non sbaglio per un certo periodo sua era La posta Gialla su Nick Raider e La posta Mysteriosa su Martin Mystère!) e a quelle allegate alle ristampe di Tutto Mister No e Tutto Zagor: "I Grandi Detectivies", "Cico e Company", "I Grandi Esploratori" davvero non se ne esce!

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Mi riferivo agli Almanacchi del West, gli altri non li ho mai comprati (a mio discapito). E infatti di Boselli mi piacevano le rubriche sui libri.

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Ultimata la lettura di questo pregevolissimo Magazine con le due storie di Ruju e Boselli.
Due "corte" scritte molto bene e con disegni adeguati alla bisogna. Un poco al di sopra Alessandro Bocci con il suo segno un poco retrò. Sia lui che Barison da rivedere su storie magari più lunghe.

Edited by francob
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Mi riferivo agli Almanacchi del West, gli altri non li ho mai comprati (a mio discapito). E infatti di Boselli mi piacevano le rubriche sui libri.

e vedi bene che negli Almanacchi del West Boselli non ha scritto nessun dossier. Solo curato la sessione Libri per qualche numero.

 

Edited by Ulzana
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Mi riferivo agli Almanacchi del West, gli altri non li ho mai comprati (a mio discapito). E infatti di Boselli mi piacevano le rubriche sui libri.

e vedi bene che negli Almanacchi del West Boselli non ha scritto nessun dossier. Solo curato la sessione Libri per qualche numero.

 

Eh sì, ma sempre articoli sono ;)

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Giudizio positivo sul Magazine, mi piacerebbe però che venisse implementato con qualche rubrica tipo "la posta dei lettori", oppure inchieste/sondaggi, giusto per far sentire più compartecipi questi ultimi.....potrebbe essere una simpatica trovata!
Le due storie inedite risultano abbastanza normali, medie: un mostro creatosi chissà come (non è importante scendere nei dettagli) terrorizza una cittadina, lo fronteggia buon Tex, un po' scavezzacollo nell'ideare il suo piano (penso che la carica di dinamite fosse già sufficiente a sbriciolare la bestia, piuttosto che far saltare la diga rischiando di travolgere anche il ranger....!!!), un Carson francamente messo lì "giusto per", ma vabbè, ampia sufficienza.
Anche "Maria Pilar" finisce con l'essere una storia carina, con un tema inedito ed un piano svolgimento, molto vintage.........impresa non difficile per Carson, contro fuorilegge dilettanti ed improvvisati, anche qui vi é un piano d'azione forse eccessivamente ardito (uno contro 15 a viso aperto....!) ma giustificato dalla non eccessiva pericolosità del gruppo avversario, e dall'essere Carson a capo di gente tutto sommato pacifica e inerme a sua volta.
Qui, però, va segnalato un tocco di classe di Boselli che ci presenta un Kit Carson nella sua veste corretta: più che un donnaiolo (come molti frettolosamente lo bollano) un gentleman seduttore, prodigo di complimenti con le belle donne, ma che però, al pari di Tex, é assolutamente fedele al suo ruolo di "eroe", ligio al dovere e moralmente ineccepibile nel non creare illusioni in Maria Pilar.
Le ultime due pagine, che stanno creando qualche discussione fra il popolo dei lettori, non vogliono assolutamente sottolineare l'elemento sessuale, ma - al contrario - spiegare proprio il perchè esso latita dalle pagine di Tex: i "nostri" sono eroi tutti d'un pezzo, che hanno dedicato la loro vita a un ideale che li costringe ad una esistenza attiva, solitaria e pericolosa. Qualsiasi "avventura" sentimentale, sia pur di breve durata, sarebbe destinata a concludersi in fretta e denoterebbe in loro un atto di egoismo verso la controparte femminile; mentre una distrazione puramente carnale sarebbe del tutto inconciliabile con lo spirito avventuroso della serie (i pards sono sempre impegnati in qualcosa, per definizione, e la loro missione non può implicare "distrazioni").
L' "incontro" finale tra il giovane Carson e Maria Pilar é, in definitiva, tutto meno che morboso e sensuale; anzi, a ben vedere, infonde tanta tristezza. Da una parte, un giovane e baldanzoso Ranger che, pur avendo concluso positivamente la sua missione, beve da solo, pensando malinconicamente ad una bella, coraggiosa ma "inavvicinabile" ragazza, e per questo ancor più conscio della sua solitudine; dall'altra, una ragazza che, resa fragile dalla perdita del padre, ed alla disperata ricerca di un nuovo punto di riferimento cui aggrapparsi, vede sfuggirgli inesorabilmente anche quest'ultimo, fino al punto di doversi offrire a lui con la "maschera" della meretrice, pur di suggellare un addio amaro e quanto mai lontano da qualsiasi intento gratuitamente allusivo alla sfera sessuale.
 

Edited by Tahzay
  • +1 1
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Giudizio positivo sul Magazine, mi piacerebbe però che venisse implementato con qualche rubrica tipo "la posta dei lettori", oppure inchieste/sondaggi, giusto per far sentire 
L' "incontro" finale tra il giovane Carson e Maria Pilar é, in definitiva, tutto meno che morboso e sensuale; anzi, a ben vedere, infonde tanta tristezza. Da una parte, un giovane e baldanzoso Ranger che, pur avendo concluso positivamente la sua missione, beve da solo, pensando malinconicamente ad una bella, coraggiosa ma "inavvicinabile" ragazza, e per questo ancor più conscio della sua solitudine; dall'altra, una ragazza che, resa fragile dalla perdita del padre, ed alla disperata ricerca di un nuovo punto di riferimento cui aggrapparsi, vede sfuggirgli inesorabilmente anche quest'ultimo, fino al punto di doversi offrire a lui con la "maschera" della meretrice, pur di suggellare un addio amaro e quanto mai lontano da qualsiasi intento gratuitamente allusivo alla sfera sessuale.
 

Complimenti sinceri per l'accurata e profonda disamina psicologica....e io che pensavo solo a come si sono divertiti Carson e Maria Pilar (e che gran bel pezzo di ragazza sia quest'ultima !! )....

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Il bello è che Mauro ci lascia, con quell'ultima vignetta tutt'altro che conclusiva, un finale aperto a tutte le possibili situazioni che ci suggerisce la nostra fantasia.
La storia si è conclusa con il trionfo della giustizia grazie al provvidenziale intervento di Carson. Il nostro Kit, ormai ristabilitosi non può trattenersi oltre e deve riprendere la sua missione al fronte. Pertanto è evidente che la storia tra i due non può andare avanti, ma lo sceneggiatore è abile a portare i due al punto dell'ultima battuta, lasciandoli poi liberi di agire come credono, lontano da occhi indiscreti e senza vincoli narrativi. Sta alla sensibilità di ciascuno di noi interpretare il vuoto oltre la fine e immaginare la conclusione dell'incontro tra due personaggi splendidamente realizzati dalla coppia Boselli-Bocci.

Edited by natural killer
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Giudizio positivo sul Magazine, mi piacerebbe però che venisse implementato con qualche rubrica tipo "la posta dei lettori", oppure inchieste/sondaggi, giusto per far sentire 
L' "incontro" finale tra il giovane Carson e Maria Pilar é, in definitiva, tutto meno che morboso e sensuale; anzi, a ben vedere, infonde tanta tristezza. Da una parte, un giovane e baldanzoso Ranger che, pur avendo concluso positivamente la sua missione, beve da solo, pensando malinconicamente ad una bella, coraggiosa ma "inavvicinabile" ragazza, e per questo ancor più conscio della sua solitudine; dall'altra, una ragazza che, resa fragile dalla perdita del padre, ed alla disperata ricerca di un nuovo punto di riferimento cui aggrapparsi, vede sfuggirgli inesorabilmente anche quest'ultimo, fino al punto di doversi offrire a lui con la "maschera" della meretrice, pur di suggellare un addio amaro e quanto mai lontano da qualsiasi intento gratuitamente allusivo alla sfera sessuale.
 

Complimenti sinceri per l'accurata e profonda disamina psicologica

Mi hai convinto con questa riflessione, in origine mi pareva una scena un po' fuori contesto ma in effetti può essere come dici tu.

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Giudizio positivo sul Magazine, mi piacerebbe però che venisse implementato con qualche rubrica tipo "la posta dei lettori", oppure inchieste/sondaggi, giusto per far sentire più compartecipi questi ultimi.....potrebbe essere una simpatica trovata!
Le due storie inedite risultano abbastanza normali, medie: un mostro creatosi chissà come (non è importante scendere nei dettagli) terrorizza una cittadina, lo fronteggia buon Tex, un po' scavezzacollo nell'ideare il suo piano (penso che la carica di dinamite fosse già sufficiente a sbriciolare la bestia, piuttosto che far saltare la diga rischiando di travolgere anche il ranger....!!!), un Carson francamente messo lì "giusto per", ma vabbè, ampia sufficienza.
Anche "Maria Pilar" finisce con l'essere una storia carina, con un tema inedito ed un piano svolgimento, molto vintage.........impresa non difficile per Carson, contro fuorilegge dilettanti ed improvvisati, anche qui vi é un piano d'azione forse eccessivamente ardito (uno contro 15 a viso aperto....!) ma giustificato dalla non eccessiva pericolosità del gruppo avversario, e dall'essere Carson a capo di gente tutto sommato pacifica e inerme a sua volta.
Qui, però, va segnalato un tocco di classe di Boselli che ci presenta un Kit Carson nella sua veste corretta: più che un donnaiolo (come molti frettolosamente lo bollano) un gentleman seduttore, prodigo di complimenti con le belle donne, ma che però, al pari di Tex, é assolutamente fedele al suo ruolo di "eroe", ligio al dovere e moralmente ineccepibile nel non creare illusioni in Maria Pilar.
Le ultime due pagine, che stanno creando qualche discussione fra il popolo dei lettori, non vogliono assolutamente sottolineare l'elemento sessuale, ma - al contrario - spiegare proprio il perchè esso latita dalle pagine di Tex: i "nostri" sono eroi tutti d'un pezzo, che hanno dedicato la loro vita a un ideale che li costringe ad una esistenza attiva, solitaria e pericolosa. Qualsiasi "avventura" sentimentale, sia pur di breve durata, sarebbe destinata a concludersi in fretta e denoterebbe in loro un atto di egoismo verso la controparte femminile; mentre una distrazione puramente carnale sarebbe del tutto inconciliabile con lo spirito avventuroso della serie (i pards sono sempre impegnati in qualcosa, per definizione, e la loro missione non può implicare "distrazioni").
L' "incontro" finale tra il giovane Carson e Maria Pilar é, in definitiva, tutto meno che morboso e sensuale; anzi, a ben vedere, infonde tanta tristezza. Da una parte, un giovane e baldanzoso Ranger che, pur avendo concluso positivamente la sua missione, beve da solo, pensando malinconicamente ad una bella, coraggiosa ma "inavvicinabile" ragazza, e per questo ancor più conscio della sua solitudine; dall'altra, una ragazza che, resa fragile dalla perdita del padre, ed alla disperata ricerca di un nuovo punto di riferimento cui aggrapparsi, vede sfuggirgli inesorabilmente anche quest'ultimo, fino al punto di doversi offrire a lui con la "maschera" della meretrice, pur di suggellare un addio amaro e quanto mai lontano da qualsiasi intento gratuitamente allusivo alla sfera sessuale.
 

Non sono d'accordo  sul fatto che la scena  infonda tanta tristezza...  il giovane Carson e Maria Pilar, pur sapendo di non avere un futuro insieme, vogliono condividere un atto di pura passionalità che desiderano fortemente entrambi..e quindi perchè negarselo..
L'addio sarebbe stato più amaro senza l'allusivo dialogo finale..

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Quanti tentativi di psicanalizzazione per l'ottimo finale di storia inventato da Boselli!
Personalmente, mi dichiaro completamente d'accordo con il commento di laredo.

  • +1 1
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Con molto ritardo, finalmente anch'io ho letto il Magazine. Riprende molto dal vecchio Almanacco, nel contenuto più che nella grafica, e da questo punto di vista non lo apprezzo molto, perché preferirei pagine di storie e non di redazionali. Anche la carta, se devo dire, la preferivo lucida a quella ruvida già presente in tutte le altre pubblicazioni. Mi concentro allora sulle storie:

1) Artigli: non amo le storie brevi, e questa non fa particolarmente eccezione, anche se conferma ancora una volta quanto Ruju si sia calato nel fumetto Tex: ottimi i tempi e i dialoghi, ottimo il suo Tex, che è puro Tex. Anche storielle del genere, se ben scritte, riescono alla fin fine gradevoli.

2) Maria Pilar: ahi Mauro, perché scrivere una storia col giovane Carson e confinarla in un arco di 32 pagine? Non mi spingerei allo spin-off agognato da James, ma gradirei qualche robusta storia di più di misere 32 pagine per esaltare quello che per molti è il personaggio preferito della serie. Questi i miei più che contrariati pensieri iniziali. Poi leggo la storia e sono costretto a ricredermi: 32 pagine di pura bellezza, anche per i sensazionali disegni di un Bocci da urlo: che schianto, Maria Pilar! Ma se la ragazza è fantastica nella sua fisicità, è comunque Boselli che la rende così seducente, conferendole una personalità coraggiosa, grintosa e passionale, all'altezza del suo fisico da paura. L'ultima pagina la vedo tutt'altro che triste: è anzi il tripudio della gioia di godersi la propria gioventù, da parte di due giovani che sanno di non avere un futuro come coppia ma che vogliono vivere appieno l'attimo, il loro momento, e senza grossi scrupoli colgono le gioie della loro passionalità giovanile. Quel "closed" finale è un esplicito inno alla gioia e alla gioventù, a quella gioventù del Vecchio Cammello che speriamo Boselli riproponga ancora. 

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 Anche la carta, se devo dire, la preferivo lucida a quella ruvida già presente in tutte le altre pubblicazioni. 

Meno male che c'è qualcuno che la pensa come me! ;):D

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Solo a me non entusiasmano i disegni Bocci? Non so trovo gli sfondi troppo realistici che creano uno stacco netto con i personaggi in primo piano e poi la faccia di Carson, con lineamenti fin troppo accenati, in certe vignette sembra una maschera (precisamente quella di V di V per Vendetta).
Ho trovato molto più a suo agio Barison, con un Tex bello massiccio che strizza l'occhio a Ticci, con delle tavole molto dinamiche ed epiche sul finale.

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  • 4 weeks later...

Con un netto ritardo mi sono accinto a leggere il nuovo magazine trovandolo esteticamente accattivante e con una bellissima copertina che penso ruberò al buon Villa appena riesco a mettere piede in casa sua, molto ben studiato e riuscito alla fine, con i servizi che iniziano finalmente a essere un pò più leggeri e stringati nel giusto modo. 
Per le storie all'interno invece ho pensato a lungo sul come giudicarle e debbo dire che nonostante il parere nel complesso favorevole dell'opera, ci sono delle cose che mi sono rimaste un pò sul gozzo per così dire ( qualcuno dirà: " e ti pareva ", ebbene sì ).
La storia di Ruju è ottima ma alla fine risente della compressione, della mancanza di spazio, questa è una storia che ben sviluppata andava benissimo per l'inedito, così appare un'opera dimezzata, un'incompiuta, dispiace vedere una buona storia così sprecata, quando ci sono altre storie che se decurtate di pagine e situazioni riempitive potrebbero essere ospitate in queste occasioni.
La storia " duello a cactus city " la vidi per la prima volta nelle mani della persona che all'epoca acquisto le tavole originali e lo invidiai per la bella presa, riviste oggi quelle tavole sull'almanacco ci si accorge subito della bassa resa grafica della riproduzione in confronto all'originale, rimane comunque un bel pezzo di storia del fumetto, forse se si cercavano gli originali ......
La storia di Boselli sul giovane Carson la prendo per un divertissement del buon Mauro, un pò provocatorio proprio nel proporre un tema così caldo e scottante per molte vecchie mummie dello zoccolo duro texiano, si sarà fatto quattro risate nello scrivere una trama così osè e pensando allo scandalo che stava per proporre sulle pagine di TEX, comunque storiella divertente e quantomeno significativa per il vecchio reprobo che non delude le aspettative dei suoi fans.
Voto nel complesso al Magazine ampiamente sufficiente .... 8 e pure pieno !!!

 

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La storia di Ruju è ottima ma alla fine risente della compressione, della mancanza di spazio, questa è una storia che ben sviluppata andava benissimo per l'inedito, così appare un'opera dimezzata, un'incompiuta, dispiace vedere una buona storia così sprecata, quando ci sono altre storie che se decurtate di pagine e situazioni riempitive potrebbero essere ospitate in queste occasioni.

Quoto Gianbart riguardo ad "Artigli",racconto mooolto più da "regolare" che da Magazine...peccato,un'occasione persa.

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  • 2 weeks later...

Comprato in ritardo il primo Tex Magazine. Ho apprezzato la nuova veste, non tanto perché disprezzassi il vecchio almanacco, anzi, ma perché una rinfrescata credo gli abbia fatto bene. Interessanti i "western files".

RIguardo le due storie: apprezzo sempre le storie del filone "fantastico" e anche questa non ha fatto eccezione. Bello lo scontro  tra il vecchio Guyapi e il mostro. Penso che l'autore abbia voluto evidenziare la chiusura mentale dell'uomo cosiddetto "occidentale" di fronte a ciò che sembra incredibile.

La storia di Boselli mi è piaciuta perché è un bello spaccato del passato di Carson, la cui filosofia è stata sempre quella di coniugare dovere e piacere. Grande Carson e bell'idea dell'autore.

Davvero simpatica la vignetta finale!

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