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TWF - Tex Willer Forum
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Pagare per i propri peccati?


Giosafatte s'è rasato
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Domanda

Dato che la mia conoscenza sulla maggior parte delle storie Texiane è limitata, esistono storie in cui Tex ha pagato per le proprie azioni? Tipo, un criminale qualsiasi che ha ucciso, si rivela più tardi che aveva delle persone che tenevano a lui, malgrado la sua indole criminale, e ora cercano vendetta su Tex per averlo ucciso? Se non questo, qualcosa di simile in concetto...

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5 ore fa, Giosafatte s'è rasato dice:

 

hai citato proprio la storia in cui Tex eroe e giustiziere proprio non è xD. Tex non ha nessuno da salvare lì, dato che sua moglie e molti altri indiani sono già stati decimati dal vaiolo. Ciò che Tex e gli altri Navajo vogliono è vendetta. Tex in quella storia è un'anti-eroe per eccellenza, lui agisce perchè vuole il sangue dei colpevoli.

 

 

...e perchè Tex no? Cioè c'è forse scritto da aulche parte che Tex non può avere storie così. Io penso invece che avendo più storie del genere, Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello. Non che ci sia male in quello, ma ho l'impressione che Tex sia rimasto fermo in quella fase per fin troppo tempo.

...Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello...mio giovane amico lasciati dire: la lettura di Tex, a me tutto procura tranne...lo spegnimento del cervello! Anzi me lo tiene ben sveglio!

Seguo   ogni parola dei dialoghi, osservo i disegni senza tralasciare il più piccolo particolare.

Non è e,non è mai stato per  me, solo un semplice passatempo o una veloce lettura sotto l'ombrellone. 

 

Modificato da lety
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Io propongo di mettere Tex in una macchina del tempo, trasportarlo nel 2019 nella Città del Vaticano e nominarlo comandante delle guardie svizzere.

 

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5 ore fa, Giosafatte s'è rasato dice:

 

Beh, dillo al tipo a qui lui ha volutamente mentito che avrebbe avuto salva la vita, solo poi essere ucciso dai Navajo. O a quello Tex ha massacrato di botte quando poteva semplicemente metterli una pallottola in testa, ma invece aveva bisogno di picchiare qualcuno per sfogare la rabbia.

 

Ma cosa dici... Tex non gli mente. NON SA che sua moglie è morta. Gli consente di andar via, certo, ma poi cambia tutto quando apprende che Lilyth è morta. E si vendica, diventa giustiziere assoluto. Ed è pertinente.

 

Sugli interrogatori... stai prendendo una cantonata: Tex utilizza certi sistemi per carpire informazioni, ma dove sta scritto che deve ammazzare tutti per sfogare la rabbia? Ma stai psicanalizzando un eroe di fumetti per caso? 

 

Poi se ci stai trollando tutti... ok, ma io mi tiro fuori dal gioco. Perché esistono settant'anni di storie, vattele a leggere e poi torni qui e ci confrontiamo... 

Modificato da Ulzana
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, lety dice:

...Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello...mio giovane amico lasciati dire: la lettura di Tex, a me tutto procura tranne...lo spegnimento del cervello! Anzi me lo tiene ben sveglio!

Seguo   ogni parola dei dialoghi, osservo i disegni senza tralasciare il più piccolo particolare.

Non è e,non è mai stato per  me, solo un semplice passatempo o una veloce lettura sotto l'ombrellone. 

 

Non mi sono spiegato bene; non intendo ire che Tex non è una lettura interessante, spesso lo è. Quello che intendevo con spegnere il cervello è che è meglio non pensare a cosa a cose tipo la moralità delle azioni del protagonista o la credibilità dei suoi avversari per gustarsi meglio la storia xD.

 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Sugli interrogatori... stai prendendo una cantonata: Tex utilizza certi sistemi per carpire informazioni, ma dove sta scritto che deve ammazzare tutti per sfogare la rabbia? Ma stai psicanalizzando un eroe di fumetti per caso? 

 

Ehm, da quel che mi risulta, Tex non stava interrogando il secondo, lo prendeva a botte e basta; per poi lasciare lui e il compagno che lo ha tradito nel bel mezzo del deserto, probabilmente a morire di sete. Tanto valeva mettere una pallottola in testa a entrambi, invece di lasciarli in quel modo là. Non so te, ma io lo chiamo sadistico xD.

 

E si, lo sto psicanalizzando. Che problema c'è?

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Intendo dire che Tex dovrebbe uccidere meno. O almeno pensare che le sue azioni hanno conseguenze che lui dovrebbe prevedere e sistemare il più possibile, invece di lavarsi le mani e dire "se la sono meritata. Punto."

 

Le storie della serie gigante di Tex sono ambientate negli anni '80 del XIX Secolo. 

 

All'epoca, nel neonato Regno d'Italia era ancora in vigore la pena di morte, che verrà abolita con il codice penale Zanardelli del 1989 e poi ripristinata durante il ventennio fascista.

Anche negli altri Paesi d'Europa i crimini più gravi erano puniti con la pena capitale (l'ultima esecuzione capitale nel Regno Unito risale al 1964; in Francia al 1977).

Persino lo Stato Pontificio aveva continuato a decapitare i responsabili dei crimini più violenti sino all'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1970.

 

In sostanza, nella pur evoluta Europa, che aveva potuto ascoltare la lezione di Beccaria, la reazione delle pubbliche autorità al crimine era improntata al criterio squisitamente retributivo: il male e la sofferenza debbono essere ripagati con altro male e sofferenza.

Non si può pensare che nel selvaggio e violento Ovest americano ci fossero molte persone con idee più progressiste circa la reazione ai crimini.

 

Il personaggio Tex è un uomo di legge e pratica la giustizia. Ma è pur sempre figlio dei suoi tempi, e sarebbe scorretto pretendere che si discosti dall'ideologia per cui il sangue si paga con il sangue.

 

Ecco perché Tex uccide. Però, essendo un profondo conoscitore di uomini, egli concede ad alcune persone che si sono macchiate di delitti anche gravi, un seconda chance, quando vede in loro la possibilità di redimersi. E' il caso di Bowen, tanto per rimanere ancorati a una delle ultime avventure che abbiamo potuto leggere (Il ragazzo rapito, nn. 676-677 e La seconda vita di Bowen, nn. 703-704).

 

A mio giudizio, allora, non è condivisibile la tua idea per cui Tex dovrebbe uccidere meno o comunque dovrebbe farsi carico delle conseguenze che la morte di un criminale comporta per i suoi congiunti. Si finirebbe per caricare il personaggio Tex di sfumature sociologiche estranee al contesto in cui egli opera.

 

Consentimi, infine, una provocazione: non sei soddisfatto del rapporto di Tex e degli altri pards con le donne; auspichi un'evoluzione caratteriale di Tex; lo vorresti un po' meno presente nelle storie; dovrebbe uccidere di meno, visto che il suo approccio con i criminali fa sì che non possa essere considerata una brava persona; ma sei proprio sicuro che il fumetto Tex ti piaccia?

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, F80T dice:

Il personaggio Tex è un uomo di legge e pratica la giustizia. Ma è pur sempre figlio dei suoi tempi, e sarebbe scorretto pretendere che si discosti dall'ideologia per cui il sangue si paga con il sangue.

 

Più che giusto, ribadisco infatti che Tex non è un modello da seguire perchè, appunto, è figlio del tempo e della società in cui è nato e cresciuto. Io non lo voglio veramente diverso da comè, soltanto più conscio delle sue azioni e delle conseguenze che possono portare. Perchè alla fine anche lui si è macchiato di sangue e uomini, criminali e non, e una persona difficilmente si può scrollare di dosso questo punto nel suo cervello, a meno che non sia un sociopatico (nel seno medico del termine).

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, F80T dice:

 non sei soddisfatto del rapporto di Tex e degli altri pards

 

Ehm, non ricordo di aver mai detto nulla al riguardo ^^'...

 

<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, F80T dice:

ma sei proprio sicuro che il fumetto Tex ti piaccia?

 

Se mi chiedo se io possa considerarmi un fan sfegatato di Tex... no. Avevo problemi col fumetto quando ho iniziato a leggerlo, e mentirei se dicessi che non li ho ancora adesso. Stavolta, però, ho imparato a lasciarmeli alle spalle, più o meno, e a godermi il fumetto per quel che è. Quindi credo di potermi considerare un fan casuale.

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  • Rangers
<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

 Tex stesso era sull'orlo di questa strada, è diventato fuorilegge per vendicare suo fratello, per poi continuare per quella strada finchè non è diventato ranger. Cosa sarebbe successo se non fosse stato così fortunato? Magari molti di quelli che ha ucciso potevano avere la sua stessa fortuna, e non essere più fuorilegge.

 

E' proprio qui che ti sbagli nella tua personale interpretazione del personaggio, o come la chiami tu psicoanalisi.

Tex è stato un fuorilegge ben differente dai criminali che combatteva in quel periodo in cui girava una taglia sulla sua testa.

Nessun criminale che ha abbattuto in quel per ora piccolo numero di storie, può in qualche modo essere paragonato nella azioni a Tex.

Si tratta di criminali senza scrupoli, assassini veri e propri, come il Rosso e la sua banda tanto per fare un esempio, che può essere fotocopiato per tutti gli altri.

Nessuno di questi cattivi uccisi o spediti in carcere, non avrebbe mai potuto diventare un ranger come Tex o Carson o Arkansas Joe, proprio perchè sono su due piani ben distinti.

Tex lo è diventato, ha preso la stella da ranger, che getta nei primi numeri dopo la trappola che gli han teso Mefisto e sua sorella.

Ma in pratica anche con la stella continua ad essere quello che è sempre stato: un giustiziere nel vero senso del termine!

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Scusa Giosafatte io penso proprio che tu abbia sbagliato fumetto. Tex non e' un essere umano normale. E' un giustiziere non puo' avere rimorsi perche' lui  sa quello che e' giusto e quello che e' sbagliato. Il principio per leggere le storie di Tex e' che tutto quello che fa il protagonista e' giusto.  Comunque a mio giudizio penso che Tex debba essere considerato un fumetto d' autore, se ha ancora senso la differenza tra fumetti d' autore e non.

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Sam Stone dice:

 

E' proprio qui che ti sbagli nella tua personale interpretazione del personaggio, o come la chiami tu psicoanalisi.

Tex è stato un fuorilegge ben differente dai criminali che combatteva in quel periodo in cui girava una taglia sulla sua testa.

Nessun criminale che ha abbattuto in quel per ora piccolo numero di storie, può in qualche modo essere paragonato nella azioni a Tex.

Si tratta di criminali senza scrupoli, assassini veri e propri, come il Rosso e la sua banda tanto per fare un esempio, che può essere fotocopiato per tutti gli altri.

Nessuno di questi cattivi uccisi o spediti in carcere, non avrebbe mai potuto diventare un ranger come Tex o Carson o Arkansas Joe, proprio perchè sono su due piani ben distinti.

Tex lo è diventato, ha preso la stella da ranger, che getta nei primi numeri dopo la trappola che gli han teso Mefisto e sua sorella.

Ma in pratica anche con la stella continua ad essere quello che è sempre stato: un giustiziere nel vero senso del termine!

 

Non escludo che lui era ben diverso dai fuorilegge che combatteva, sto leggendo le prime storie in questo momento. Il mio punto è che lui fuorilegge lo era comunque, il fatto che sparava ad altri fuorilegge lo rende migliore degli altri, ma è sempre una persona che agisce al di fuori della legge, e i suoi metodi sono sempre illegali. Inoltre, parlo riguardo a cosa sarebbe diventato se avesse continuato per questa strada, senza un Kit Carson, senza una Lylith che lo amasse, o senza i Navajo da difendere... sarebbe davvero rimasto un giustiziere e basta?

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Grande Tex dice:

Scusa Giosafatte io penso proprio che tu abbia sbagliato fumetto. Tex non e' un essere umano normale. E' un giustiziere non puo' avere rimorsi perche' lui  sa quello che e' giusto e quello che e' sbagliato. Il principio per leggere le storie di Tex e' che tutto quello che fa il protagonista e' giusto.  Comunque a mio giudizio penso che Tex debba essere considerato un fumetto d' autore, se ha ancora senso la differenza tra fumetti d' autore e non.

 

Io guardo Tex e non vedo una figura mitica... vedo solo un personaggio dei fumetti, come lo sarebbe Bruce Wayne o Peter Parker. Molti supereroi dei fumetti americani hanno abbandonato quest'aura semi-mitica e sono diventati personaggi più identificabili dai lettori, perchè hanno la possibilità di commettere sbagli e imparare da essi. Un Tex perfetto in tutto e per tutto non è identificabile, di fatti quanti sono i ragazzi, diciamo dai 14 o 18 anni, che lo leggono al giorno d'oggi?

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  • Rangers

Se stai leggendo i primi numeri, ti sarai accorto del perchè viene considerato un fuorilegge.

Prima di tutto per quello che è successo al padre e al fratello, poi successivamente per la trappola tesagli da Mefisto e sorella.

Non è certo il fuorilegge che rapina banche o diligenze, o che va in giro ad assassinare innocenti o violentare donne.

 

E' stato definito ingiustamente fuorilegge perchè ha ucciso criminali che meritavano di finire a "spalare carbone all'inferno".

Se vai a leggere l'albo Satania, ti accorgerai che Marshall si dimostra pentito di non avergli dato fiducia e lo riprende tra le file dei rangers.

L'unico che non aveva mai perso fiducia in lui è stato Kit Carson, che l'ha pure aiutato ad evadere dandogli la famosa pistola, prima di essere impiccato.

Viene definito fuorilegge, ma in realtà è sempre il giustiziere che aiuta tutti indistintamente: dalla nipote del giudice Bess, all'anziana coppia che in quella storia sta perdendo il ranch per colpa degli sporchi intrighi del giudice e del rosso.

Aiuta il ragazzo pestato da un padre che sta per diventare schiavo del gioco, influenzato dai soliti bari del paese.

Aiuta Montales e l'intero Messico, diventando un eroe nazionale, spodestando il cattivo governo.

 

Ti sembrano azioni da fuorilegge? A me sinceramente no.

E anche se non fosse rientrato nel corpo dei rangers avrebbe continuato a fare quello che faceva: aiutare dove gli sceriffi non arrivavano, mandare al diavolo maneggioni, corrotti e assassini, pestare politici e gradassi...

L'unica funzione della stella e del reintegro nelle file dei rangers, è quello di avere un appoggio dell'esercito e degli sceriffi (quelli onesti s'intende), per il resto Tex fin dalla prima vignetta è quello che è sempre stato: Giustiziere.

Che piaccia o meno... poi ognuno può dare la propria interpretazione, ma secondo me tu continui a dare una visione tutta tua sbagliata del personaggio!

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Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

 

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

Giosafatte, secondo me stiamo parlando di cose diverse. Se ho capito bene, la tua lettura degli albi di Tex è solo parziale, probabilmente non hai ancora letto le storie caposaldo, che ti permettono di capire bene il personaggio. Pensa quanti anni sono passati per poter capire come e perchè Tex è diventato fuorilegge. Solo nel Passato di Tex abbiamo saputo del padre e del fratello assassinati, e dello asceriffo Mallory. Dici che il nostro non crede nel governo o comunque nelle istituzioni in generale, credo di capire.

Leggi gli albi e vedrai quante volte (sono tantissime) i politici in genere, molti sceriffi, gli alti papaveri dell'esercito, che avrebbero dovuto garantirgli giustizia, si sono rivelati dei nemici. Per ambizioni personali, per soldi, per vendetta o altro, hanno cercato di toglierlo di mezzo in tutti i modi. Spesso ci sono andati di mezzo degli innocenti, le tribù indiane in primis. Cosa doveva fare in quelle occasioni?

Se poi parliamo del Tex sicuro di se, che non sbaglia mai, prova a leggere Caccia all'uomo. Io ricordo perfettamente quando è uscito, si percepiva chiaramente che non era il solito ranger. Una storia strana, tra l'altro con i disegni del primo Fusco, che lo rendevano anche graficamente diverso. Solo molto tempo dopo ho scoperto che la storia era di Nolitta.

Credo che Nolitta è stato il solo a potersi permettere un Tex così diverso. Gli altri autori, da Nizzi a Boselli si sono sempre dovuti attenere, certo ognuno con il proprio stile, alla traccia creata da GL. Ed è giusto così. Prova a vedere nell'apposito topic, quanti lettori e appasionati hanno proposto le loro idee e quante difficoltà hanno trovato. Leggi le risposte del Bos, di Carlo e degli altri esperti. Per conoscere e capire Tex bisogna aver letto tutto e ricordare tutto. E non è facile. La cosa divertente è che stiamo cercando (mi metto anch'io, anche se non posso certo competere con gli esperti del forum) a mettere ordine su una cronologia e su avvenimenti ai quali GB non aveva neanche lontanamente pensato. Ogni tanto mi chiedo: chissà come si divertirebbe GL se fosse ancora con noi, nel leggere le diversità di opinioni dei lettori sulla parte di vita mai narrata. Si sarà mai posto la domanda: ma Tex è diventato fuorilegge e ranger prima o dopo la guerra di seccessione? e cose di questo tipo. I fumetti non saranno una cosa seria, ma devono essere scritti e letti in modo molto serio. Noi lettori ci teniamo molto. E lo dimostra il fatto che io, invece di lavorare, mi metto a rispondere ad un pard che la pensa in modo diverso da me.

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70 anni che Tex è così poi arriva il primo che passa (che poi in realtà non è il primo) e lo pretende diverso, per giunta con motivazioni ridicole.

 

Scusate, ma questo topic è un delirio.

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<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

Giosafatte, secondo me stiamo parlando di cose diverse. Se ho capito bene, la tua lettura degli albi di Tex è solo parziale, probabilmente non hai ancora letto le storie caposaldo, che ti permettono di capire bene il personaggio. Pensa quanti anni sono passati per poter capire come e perchè Tex è diventato fuorilegge. Solo nel Passato di Tex abbiamo saputo del padre e del fratello assassinati, e dello asceriffo Mallory. Dici che il nostro non crede nel governo o comunque nelle istituzioni in generale, credo di capire.

Leggi gli albi e vedrai quante volte (sono tantissime) i politici in genere, molti sceriffi, gli alti papaveri dell'esercito, che avrebbero dovuto garantirgli giustizia, si sono rivelati dei nemici. Per ambizioni personali, per soldi, per vendetta o altro, hanno cercato di toglierlo di mezzo in tutti i modi. Spesso ci sono andati di mezzo degli innocenti, le tribù indiane in primis. Cosa doveva fare in quelle occasioni?

Se poi parliamo del Tex sicuro di se, che non sbaglia mai, prova a leggere Caccia all'uomo. Io ricordo perfettamente quando è uscito, si percepiva chiaramente che non era il solito ranger. Una storia strana, tra l'altro con i disegni del primo Fusco, che lo rendevano anche graficamente diverso. Solo molto tempo dopo ho scoperto che la storia era di Nolitta.

Credo che Nolitta è stato il solo a potersi permettere un Tex così diverso. Gli altri autori, da Nizzi a Boselli si sono sempre dovuti attenere, certo ognuno con il proprio stile, alla traccia creata da GL. Ed è giusto così. Prova a vedere nell'apposito topic, quanti lettori e appasionati hanno proposto le loro idee e quante difficoltà hanno trovato. Leggi le risposte del Bos, di Carlo e degli altri esperti. Per conoscere e capire Tex bisogna aver letto tutto e ricordare tutto. E non è facile. La cosa divertente è che stiamo cercando (mi metto anch'io, anche se non posso certo competere con gli esperti del forum) a mettere ordine su una cronologia e su avvenimenti ai quali GB non aveva neanche lontanamente pensato. Ogni tanto mi chiedo: chissà come si divertirebbe GL se fosse ancora con noi, nel leggere le diversità di opinioni dei lettori sulla parte di vita mai narrata. Si sarà mai posto la domanda: ma Tex è diventato fuorilegge e ranger prima o dopo la guerra di seccessione? e cose di questo tipo. I fumetti non saranno una cosa seria, ma devono essere scritti e letti in modo molto serio. Noi lettori ci teniamo molto. E lo dimostra il fatto che io, invece di lavorare, mi metto a rispondere ad un pard che la pensa in modo diverso da me.

 

Ti do ragione in questo; io ho cominciato a prendere sul serio Tex solo da poco tempo, e probabilmente non ho ancora letto le storie adatte a rappresentare il personaggio il meglio di sè.

 

In questo caso, inviterei te e altri del forum, a suggerirmi storie che dimostrino quanto i miei punti siano sbagliati. Io spero di poter scrivere per Tex un giorno, e voglio leggermi più storie su di lui per questo, solo che con le 680 pagine e passa numeri (non contando gli albi speciali) che la serie ha, è difficile sapere qual'è il punto giusto su cui iniziare.

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3 ore fa, Giosafatte s'è rasato dice:

quanti sono i ragazzi, diciamo dai 14 o 18 anni, che lo leggono al giorno d'oggi?

secondo te quali altri fumetti leggerebbero i ragazzi a quell' eta?

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

 

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

 

In effetti, ora che hai compiutamente espresso il concetto che vuole essere oggetto di discussione, anche a me sembra che, per quanto legittimo da un punto di vista puramente morale, il quesito da te posto non abbia appigli troppo saldi, sia detto senza offesa ovviamente.

 

In quasi 20 anni di letture texiane, credo di poter affermare di non avere mai visto Tex o uno dei suoi pards commettere un omicidio a sangue freddo, né tantomeno prendersela con qualcuno che non lo meritasse, e nemmeno sparare subito con l'intento di COLPIRE l'avversario. Loro costume è, infatti, salvo circostanze disperate, sparare sempre prima il classico colpo di avvertimento (che magari sibila a pochi centimetri dall'avversario di turno, ma NON LO COLPISCE), e solo dopo, se inevitabile, sparare per ferire o - estrema ratio - uccidere. A mia memoria, in una sola circostanza - la mediocre La città nascosta - Tex ha sparato alle spalle per uccidere, sia pure con l'attenuante della situazione di pericolo in cui versava il figlio.

 

Per cui, sento di poter dire che, contrariamente a quanto tu - sia pure legittimamente - sostieni, il comportamento di Tex, soprattutto in un contesto di violenza quale era il Vecchio West, sia moralmente giustificabile. Oltretutto, realisticamente, se Tex dovesse lasciare in vita tutti i farabutti che cercano di farlo secco, davvero dovrebbe passare ogni singolo minuto della sua esistenza a guardarsi le spalle, ed inoltre la sua sarebbe una magnanimità eccessiva e quasi stucchevole, che non pagherebbe.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

In quasi 20 anni di letture texiane, credo di poter affermare di non avere mai visto Tex o uno dei suoi pards commettere un omicidio a sangue freddo, né tantomeno prendersela con qualcuno che non lo meritasse, e nemmeno sparare subito con l'intento di COLPIRE l'avversario. Loro costume è, infatti, salvo circostanze disperate, sparare sempre prima il classico colpo di avvertimento (che magari sibila a pochi centimetri dall'avversario di turno, ma NON LO COLPISCE), e solo dopo, se inevitabile, sparare per ferire o - estrema ratio - uccidere. A mia memoria, in una sola circostanza - la mediocre La città nascosta - Tex ha sparato alle spalle per uccidere, sia pure con l'attenuante della situazione di pericolo in cui versava il figlio.

 

Ammetto che il mio argomento deriva da alcune storie più vecchie di Tex, tipo di 30 o 40 anni fa, e solo alcune nuove. Ribadisco comunque che aspettano sempre che il malvivente di turno estrae la pistola per primo, è solo in quel momento che mirano a parti vitali. Dico solo che potrebbero mirare al braccio o alla pistola stessa con alquanta facilità.

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

Per cui, sento di poter dire che, contrariamente a quanto tu - sia pure legittimamente - sostieni, il comportamento di Tex, soprattutto in un contesto di violenza quale era il Vecchio West, sia moralmente giustificabile. Oltretutto, realisticamente, se Tex dovesse lasciare in vita tutti i farabutti che cercano di farlo secco, davvero dovrebbe passare ogni singolo minuto della sua esistenza a guardarsi le spalle, ed inoltre la sua sarebbe una magnanimità eccessiva e quasi stucchevole, che non pagherebbe.

 

Io invece sono del sostegno che gentilezza e umiltà paghino di più, se non forse in modo immediato, piuttosto che lo forza e la paura, che sono i mezzi che Tex usa contro quelli che non gli piacciono; le ultime due sono quelle che alla fine portano pi odio e rancore e che costringono chi le usa o guardarsi spesso le spalle. Detto questo, non vorri mai che Tex la pensasse per forza come me xp.

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11 minuti fa, Giosafatte s'è rasato dice:

Dico solo che potrebbero mirare al braccio o alla pistola stessa con alquanta facilità

 

Non sono un esperto di armi da fuoco né tantomeno di balistica, ma i nemici sono bersagli mobili, per cui basta che si muovano di pochi centimetri perché, a prescindere dal punto preciso cui mira Tex o uno dei suoi, il proiettile possa recare danni superiori alle intenzioni... Senza dimenticare che, anche se si tratta di Tex, non credo che nella concitazione di una sparatoria sia sempre così facile andare troppo per il sottile per esercitare il diritto alla legittima difesa (come può dimostrare una storia recentissimamente uscita in edicola)...

 

11 minuti fa, Giosafatte s'è rasato dice:

 

Io invece sono del sostegno che gentilezza e umiltà paghino di più, se non forse in modo immediato, piuttosto che lo forza e la paura, che sono i mezzi che Tex usa contro quelli che non gli piacciono; le ultime due sono quelle che alla fine portano pi odio e rancore e che costringono chi le usa o guardarsi spesso le spalle. 

 

Di nuovo senza offesa, non ce lo vedo proprio Tex comportarsi come San Francesco d'Assisi. Questo sì che sarebbe irrealistico, dopo 70 anni di onoratissimacarriera da leale castigamatti :D 

Modificato da juanraza85
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49 minuti fa, Gunny dice:

70 anni che Tex è così poi arriva il primo che passa (che poi in realtà non è il primo) e lo pretende diverso, per giunta con motivazioni ridicole.

Scusate, ma questo topic è un delirio.

Infatti.

E non capisco come mai ci sia qualcuno che cerchi di giustificare gli accoppamenti con motivazioni varie.

Tex è Tex e non ha bisogno di avvocati difensori.

Tex è cattivo?

Approfitta della sua maestria con le armi e con i cazzotti per fare il bello e cattivo tempo?

Ma per favore!!!

Se il Bos, dopo essersi fatto quattro risate, ha voglia di accontentare il rasato, può scrivere una storia tipo Mission, con Tex che, novello De Niro, si fa frate e va a proteggere i bambini indifesi.:lol2:

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E speriamo che questo topic finisca qui. Di cose strampalate ne ho lette fin troppe, grazie anche alla correttezza dei pard che hanno avuto il "coraggio" e la voglia di rispondere a questo amico (!?).

Modificato da francob
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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

 

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

 

Stai applicando valori etici e morali a un fumetto. Cioè, a storie di FANTASIA.

Sei partito dalle troppe sparatorie, ai villain poco caratterizzati, per passare a altro, al Tex che dovrebbe essere conscio dei suoi difetti...

 

Tex non è un esempio, non deve esserlo, non vuole esserlo, qui sta il grande equivoco in cui cadi. 

Poi, che a noi lettori, piaccia che lui faccia volare dalla finestra un cattivo, o che riempia di botte un farabutto o il politico arrogante... concedicelo.

Dici una grossa sciocchezza, perdonami, sul fatto che uccidere persone è da fuorilegge... quindi se un poliziotto durante una rapina spara a un criminale, il poliziotto è un fuorilegge? Dai, per favore, fai confusione o stai trollando (ne sono sempre più che convinto). Che poi Tex non è nemmeno un ranger in servizio attivo, se proprio dobbiamo fare i pignoli... 

 

Tex è già MATURO. I dubbi esistenziali non può averli e non gioverebbero alle storie, vatti a leggere i fumetti Marvel se cerchi questo. Non può dire "oddio, ho fatto bene a riempire di botte quell'energumeno?" oppure "mmm, forse non dovevo uccidere quei criminali, avranno pur sempre una famiglia". Sono cose che nelle storie e nel contesto texiano non hanno senso. Nessuno insiste a dire che Tex sia puro e perfetto... insomma, ti abbiamo risposto. Io termino qui i miei interventi perché sento puzza di trollaggio.

 

 

 

 

 

 

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  • Rangers
<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

 

Non hanno proprio senso le tue argomentazioni.... tu vuoi un Tex che non è Tex.

Vuoi leggere addirittura un fumetto che ce lo mostri come un personaggio pieno di difetti e con una bassa morale! :D:D

Ma è già così che lo vedi tu....

 

 

Io fossi in te leggerei fumetti tipo La Pimpa .... :D

 

A parte gli scherzi, se vuoi leggere un fumetto comico e con cowboy che non uccide nessuno c'è Lucky Luke (che pure io seguo perchè è comunque una serie stupenda),  addirittura se ti può dar fastidio che fuma sigarette ti consiglio Cocco Bill di Jacovitti (che non fuma e non beve, se non la solita camomilla calda) !!

 

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Credo che voi mi stiate insultando, a questo punto. Io non sono ne un troll ne un predicatore morale che un Tex non Tex.

 

Sto soltanto dando un pensiero critico della serie in generale, una mia personale opinione. Che voi poi non lo condividiate p un altro discorso, rispetto la vostra opinione. Ma che si venga ad accusarmi di trollare solo per questo, direi che siamo proprio fuori strada.

 

<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Ulzana dice:

 

Stai applicando valori etici e morali a un fumetto. Cioè, a storie di FANTASIA.

Sei partito dalle troppe sparatorie, ai villain poco caratterizzati, per passare a altro, al Tex che dovrebbe essere conscio dei suoi difetti...

 

Tex non è un esempio, non deve esserlo, non vuole esserlo, qui sta il grande equivoco in cui cadi. 

Poi, che a noi lettori, piaccia che lui faccia volare dalla finestra un cattivo, o che riempia di botte un farabutto o il politico arrogante... concedicelo.

Dici una grossa sciocchezza, perdonami, sul fatto che uccidere persone è da fuorilegge... quindi se un poliziotto durante una rapina spara a un criminale, il poliziotto è un fuorilegge? Dai, per favore, fai confusione o stai trollando (ne sono sempre più che convinto). Che poi Tex non è nemmeno un ranger in servizio attivo, se proprio dobbiamo fare i pignoli... 

 

Tex è già MATURO. I dubbi esistenziali non può averli e non gioverebbero alle storie, vatti a leggere i fumetti Marvel se cerchi questo. Non può dire "oddio, ho fatto bene a riempire di botte quell'energumeno?" oppure "mmm, forse non dovevo uccidere quei criminali, avranno pur sempre una famiglia". Sono cose che nelle storie e nel contesto texiano non hanno senso. Nessuno insiste a dire che Tex sia puro e perfetto... insomma, ti abbiamo risposto. Io termino qui i miei interventi perché sento puzza di trollaggio.

 

 

 

 

 

 

 

Prima di tutto, son ben conscio che è un fumetto, un opera di fantasia. Vorrei anche ricordarti che i mondi fantastici di fumetti, libri, film, serie TV e così via, prendono spesso ispirazione dalla realtà in cui viviamo, a volte a divenendo addirittura uno specchio (a volte grottesco, a volte più veritiero) di essa. Tex come fumetto è molto più legato alla realtà (seppur passata) di molti altri più conosciuti, come appunto i supereroi Marvel e DC. Quindi non vedo cosa ci sia di strano se il personaggio si ponga uno o due dilemmi o sia conscio dei propri difetti. Non si tratta di renderlo più drammatico di quello che è, soltanto di renderlo più veritiero, il che non deve per forza portare a uno stravolgimento del personaggio, ma anzi dovrebbe rafforzarlo.

 

Ti applaudo poi per aver tirato fuori che i poliziotti dovrebbero sparare a criminali in fuga da una rapina; forse hai dimenticato che oggi giorno a nessun poliziotto è permesso di sparare, se non in casi di estrema autodifesa, come quando il criminale spara a lui. E malgrado ciò, in alcuni paesi americani come la California, molti neri sono vittime di episode brutali con la polizia, o vengono sparati da loro per non aver fatto niente, e il poliziotto in questione tira in ballo che lui stava per tirare fuori una pistola, anche quando non è vero. Per non parlare del G8 del 2001...

 

Quindi per favore, non tirare in ballo cose sgradevoli come queste, sopratutto quando sostieni che stiamo parlando di un fumetto di pura fantasia.

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E' come se entrassi in un bar di provincia del veneto o della toscana e dopo un po' esclamassi

"Mah, la mia opinione è che si potrebbe anche giocare al gioco dell'oca invece che a carte, magari bevendo della salsapariglia invece del bianchino e senza tutte queste "esclamazioni colorite" ".

 

Secondo te gli avventori ti stendono il tappeto rosso? :P:D

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https://leganerd.com/2013/08/01/il-violento-far-tex/

Se gli autori di Tex volessero fare un po' di introspezione psicologica o "psicobanalisi", come dovrebbe comportarsi uno che ha ucciso un così alto numero di persone?

Come minimo il suicidio.

Altre persone su questo forum hanno contestato uccisioni un po' troppo disinvolte, ma questa, senza voler offendere nessuno, è una considerazione a dir poco iperbolica.

 

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