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[Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show


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Minstrel Show - Speciale Tex Willer 06

 

Soggetto: Boselli Mauro

Sceneggiatura: Boselli Mauro

Disegni: Ghion Marco

Copertina: Dotti Maurizio

 

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Tra I finti commedianti e musicisti con la faccia dipinta di nero della compagnia di Minstrels, ce n’è uno che non ha bisogno di truccarsi: è Joey Nelson, amico d’infanzia di Tex. Quando dopo la Guerra Civile i guerriglieri sudisti di Arch Clement e Jesse James attaccano la cittadina di Lexington, nel Missouri, per disturbare la giornata elettorale, Tex, Carson e Dan intervengono a difenderla… Da che parte si schiereranno gli artisti del Minstrel Show?

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Argomento delicato, quello di questo special. Il motivo per cui oggi mettersi in "blackface" è la maniera più veloce per essere cancellati senza passare dal via (e ci sono troppi attori italiani che hanno vecchi video compromettenti da qualche parte...)

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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, Diablero dice:

Argomento delicato, quello di questo special. Il motivo per cui oggi mettersi in "blackface" è la maniera più veloce per essere cancellati senza passare dal via (e ci sono troppi attori italiani che hanno vecchi video compromettenti da qualche parte...)

non é un grande problema

In Italia non cancellano nessuno( purtroppo o  per fortuna) 

In America sarebbe finita la loro carriera nell attimo in cui venisse fuori qualcosa del genere

O venisse pubblicato un fumetto così

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<span style="color:red">25 minuti fa</span>, james dice:

Fortunatamente, il virus woke non è ancora diffusissimo in Italia, nonostante non manchino anche qua volonterosi epigoni e vettori della malattia. 

In Italia é all opposto,c é il virus dell intolleranza

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1 hour ago, Angelo1961 said:

Mi sfugge il succo del vostro discorso. Perdonatemi, ma...

Non so se ne parlerà anche Boselli nell'albo (probabilmente lo farà nell'introduzione storica) ma comunque non è uno spoiler essendo anzi una cosa che ormai devi assolutamente sapere se posti foto in internet, una cosa importante come guardare prima di attraversare la strada (e per lo stesso motivo: sopravvivere)

 

Nei Minstrel Show c'erano attori che "interpretavano n***i" con la faccia dipinta di nero. Ti lascio immaginare come li mostravano, se pensi che (1) erano spettacoli comici per un pubblico spesso ignorante e di campagna,  e (2) il pubblico era fatto quasi esclusivamente da bianchi. E questi spettacoli sono durati un bel pezzo, arrivando (secondo wikipedia) al 1910 come attività commerciale (spettacoli di vere compagnie teatrali itineranti) e al 1960 come spettacoli estemporanei (troupe universitarie, attività teatrale di dilettanti, etc) e fino a metà anni 70 in TV come rappresentazione storica.

 

Negli USA sono il simbolo del razzismo più bieco. Un simbolo che va forse al di là delle colpe specifiche (se il pubblico rideva era già razzista...), pensando anche al fatto che all'epoca era "normale", ma i Minstrel Show sono ormai nell'immaginario collettivo americano la personificazione del Male Assoluto. Il peggio che la storia abbia mai prodotto.

 

E quindi, dipingersi la faccia di nero, PER QUALUNQUE RAGIONE, è un inneggiare al male e al razzismo. È come farsi vedere innalzare una svastica.

 

(anzi, è PEGGIO che portare una svastica: la foto del viceministro italiano vestito da nazista ha fatto scalpore in Italia ma negli USA nessuno ha fatto una piega, anche se la notizia è stata riportata, ma ogni volta che si mostra la foto di qualcuno in Italia con la faccia dipinta di nero, arriva un ondata di indignazione tale che chi la subisce deve chiudere tutti i suoi account. E ovviamente se è un attore o un autore in America non verrà mai visto o pubblicato. Prevedo che se mai un americano vorrà attaccare Boselli basterà che posti una pagina di questa storia. La folla infuriata online non sentirà ragione o spiegazioni, i libri di Boselli saranno bruciati pubblicamente su you tube)

 

Personalmente? Per me con gli americani fanno benissimo. Gli americani conoscono la storia dei minstrel show, e se si dipingono la faccia di nero sanno quello che fanno, sanno che è offensivo e vogliono essere offensivi.

 

Quello che mi sta sulla palle è SOLITO, OPPRIMENTE IMPERIALISMO CULTURALE degli americani. Quello che offende loro deve offendere tutti. Anche qui in Italia dove i minstrel show non li abbiamo mai avuti, e una faccia dipinta di nero al massimo ci ricorda i caroselli con la pubblicità delle liquirizie... Ma come reagirebbero se dovessero distruggere tutte le copie del Padrino (come pare la Disney abbia fatto per il film Song of the South) perchè da Agrigento gli dicono che si sono offesi?

 

Tutti al mondo devono stare attenti a non offendere gli americani, e sono tenuti a informarsi, perchè devi essere tu a stare attento perché lo sdegno degli americani non ammette ignoranza. Loro invece possono sbattersene dell'offendere gli altri (giusto la Cina, adesso non possono più che ci rimettono troppi soldi...). E ovviamente tutto questo in nome della parità e dell'uguaglianza...

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Non è affatto questione di imperialismo americano. È questione di: 1) provincialismo nostrano, 2) intolleranza è fanatismo (se una cosa mi offende, voglio che venga vietata!), 3) ignoranza e censure a senso unico. Non ci viene affatto imposto. Sono le persone che non condividono o non conoscono l'abc della libertà di espressione, che si fanno propagatori di queste manie censorie. 

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Ah, ovviamente cosa si chiede per "purificare il mondo"? Altre censure...
In questo articolo si elencano diversi episodi o scene di serie anche famose eliminate dalla circolazione perchè contenevano personaggi in "blackface".  Netflix e Hulu hanno cancellato 3 episodi di "Scrubs" e un episodio di "Community", e addirittura L'INTERA SERIE di "Little Britain"

 

La furia censoria ha avuto effetti sui fumetti: la Disney avrebbe tolto l'autorizzazione a ristampare alcune storie classiche: tutte quelle che contengono Fratel Coniglietto (personaggio nato in "Song of the South") per esempio. Ma soprattutto, non sarà più possibile ristampare la "storia di Zio Paperone" di Don Rosa per la presenza di un personaggio che "rassomiglia" a qualcuno in blackface: Bombie lo Zombie (ovviamente anche la storia originale di Barks non può essere ristampata, ma solo quella, non essendoci continuity: ma se togli Bombie dalla saga di Don Rosa non ha più senso la storia...)

 

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<span style="color:red">58 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

In Italia é all opposto,c é il virus dell intolleranza

Non mi pare. A parte il fatto che la mania woke è intrinsecamente intollerante,  non mi pare che qua dilaghi la voglia di censura. Fortunatamente. Certo, le avvisaglie non mancano. 

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  • co fondatore

Bellissimo l'episodio di All in the Family dove Archie Bunker arriva nell'ospedale dove la figlia Gloria sta partorendo in blackface perché era impegnato in uno spettacolino tra amici (o glielo aveva chiesto il capo? Non lo rivedo da anni...). Va beh, Archie era nell'America anni Settanta l'epitome del bianco bigotto e ignorante e ci poteva stare, non ho mai sentito gente anche negli USA lamentarsi di AITF che lì è un'istituzione (rovinata da noi da un pessimo adattamento al netto della bravura dei doppiatori).

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26 minutes ago, james said:

Non mi pare. A parte il fatto che la mania woke è intrinsecamente intollerante,  non mi pare che qua dilaghi la voglia di censura

Quanto tempo è che non vedi Luttazzi in TV?

 

Ma sì, in Italia il problema più che la censura è L'AUTO-censura, non c'è manco bisogno di censurarli...

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2 hours ago, Angelo1961 said:

Mi sfugge il succo del vostro discorso. Perdonatemi, ma...

Il succo del discorso è che su questo forum ogni occasione è buona per parlare a sproposito di virus woke, lamentarsi del fatto che non si possa più dire ne*ro, fiocco di neve, faccia gialla e boomerate varie. 

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Grazie Diablero per la dettagliata spiegazione che mi hai dato. Anche se le mie perplessità rimangono a prescindere da questo fatto specifico e le ho da tempo . Non ho la testa (ottusa) di un americano (spero, ma i danni alla statua di Montanelli mi segnala che ci sono ottusi anche in Italia)l Se si deve raccontare una storia ambientata in quel periodo e si descrivono determinate cose, non è un inneggiare al razzismo. E' raccontare una storia.  Se Manfredi scrive Volto Nascosto, significa che inneggia all'imperialismo italiano? No, racconta la storia dell'imperialismo italiano.

Diverso (leggermente) è il caso (che porto come esempio perchè è stata citata la Disney) di Paperone e lo zombie, perchè non è una storia che racconta quel periodo, ma è una storia scritta in quel periodo (presumo gli anni cinquanta). Ti preciso che non condivido neppure quell'atteggiamento censorio. 

Allargando, dico che è assurdo cancellare il Columbus day (Colombo era un esploratore del suo tempo che ragionava come un uomo del suo tempo e ha affrontato l'ignoto con 3 gusci di noce) o abbattere la statua del soldatino confederato che arrivava probabilmente dalla campagna e non aveva mai avuto uno schiavo "perchè a stare in trincea sono gli uomini normali, non i capi di stato o i generali... Non i vescovi e neanche i cardinali" per dirla come Pierangelo Bertoli.

Sui fatti bisognerebbe sempre giudicare con la testa degli uomini contemporanei ai fatti. 

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c' é blackface e balckface

Gli spettacoli che offendono deliberatamente i neri sono una cosa,quelli dove viene semplicemente rappresentata una blackface senza essere offensivo o paraodico,non é diverso dal mettersi una parrucca.Certo per un americano puo' essere diverso,per via drlla loro storia,ma d altra parte é anche vero che loro della storia ne fanno un' ossessione( se un nero litiga con un bianco,stà sicuro che si riempie di gente pronta a tirare in ballo la schiavitù di due secoli fa) 

<span style="color:red">41 minuti fa</span>, MarrFarr dice:

Il succo del discorso è che su questo forum ogni occasione è buona per parlare a sproposito di virus woke, lamentarsi del fatto che non si possa più dire ne*ro, fiocco di neve, faccia gialla e boomerate varie. 

Bisogna fare i distinguo

Io sono contrario all intolleramza ma se leggi storie online ti rendi conto che in America il woke é arrivato decisamente alla follia

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, james dice:

Non mi pare. A parte il fatto che la mania woke è intrinsecamente intollerante,  non mi pare che qua dilaghi la voglia di censura. Fortunatamente. Certo, le avvisaglie non mancano. 

Non parlo per forza di media e intrattenimento( anche se,anche lì... in America si parla di tematiche inportanti discriminazione...qui di preti,suore e corna) ma piuttosto dell ' opinione della minoranza runorosa( ovvero  sia quella su Twitter e company,che non rappresenta assolutamente la maggioranza della popolazione  ma ormai tutti si sono convinti di sì, quindi basta che in molti protestino su twitter e partono scandali licenziamenti ecc,in America,e odio qui).

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Mister P dice:

Va beh, Archie era nell'America anni Settanta l'epitome del bianco bigotto e ignorante e ci poteva stare, non ho mai sentito gente anche negli USA lamentarsi di AITF che lì è un'istituzione (rovinata da noi da un pessimo adattamento al netto della bravura dei doppiatori

Hanno doppiato solo qualche episodio su nove stagioni,l' adattamento in realtà me lo ricordo buono,é che ne hanno doppiati veramente pochissimi,non ha mai avuto successo qui,probabilmente per le tematiche troppo americane( chi l aveva mai visto di persona,in Italia,un nero negli anni 70)? 

Io ho provato a guardarla in originale,ma personalmente é stato un pugno allo stomaco: dovrebbe essere una sitcom,ma in realtà ti colpisce durissimo.

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Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha deciso che nella prossima stagione del campionato di calcio i giocatori non potranno indossare più la maglia con il numero 88. La disposizione fa parte di un progetto di lotta all'antisemitismo disposto dal Viminale.

 

Vietato avere quattro palle.

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Tutte le italiane e italiani verranno soppressi al compimenti dell'88. anno di vita. Nelle future serie la Bonelli dovrà evitare il numero 88 e saltare direttamente dall'87 (bis) all'89!

Prossimamente anche il 77 sarà eliminato perchè sessista!

E il 3? Il 3 non indica padre-figlio-spirito santo, quindi è discriminante verso le religioni non cristiane? E il 12? Il 12 non è un numero dell'elezione del popolo ebraico e quindi discrimina gli altri credi? E anche i suoi multipli...

E i film di Howard Hughes? 

Modificato da Angelo1961
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Io sono faforevole a vietare l'88 SUI CAMPI DI CALCIO. perché esibito dai nazisti che vogliono simboleggiare la frase  Heil Hitler.

 

Mentre invece sono contrario a cancellare TUTTi i Blackface, compresa Aida, Otello e Una poltrona per due.

Modificato da borden
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5 hours ago, MarrFarr said:

Il succo del discorso è che su questo forum ogni occasione è buona per parlare a sproposito di virus woke, lamentarsi del fatto che non si possa più dire ne*ro, fiocco di neve, faccia gialla e boomerate varie. 

È ancora più semplice di così.

 

Al mondo c'è gente che pensa che se eliminiamo la Saga di Paperon de Paperoni di Don Rosa (e Huckleberry Finn, Otello, Via Col Vento, etc) il mondo sarà un posto bellissimo dove non ci sarà più il nazismo. O almeno, un posto migliore.

 

E poi ci sono gli altri che se sono contrari, in base a quella strana "logica", allora sono nazisti.

 

Ma la furia censoria in realtà è una caratteristica della personalità che PRECEDE l'appartenenza politica. Se campi abbastanza a lungo vedi gente che conosci che passa da destra a sinistra o viceversa. Se erano censori rimangono censori, se non lo erano non lo diventano. È una cosa più viscerale e fa parte del rapporto con TUTTO, non solo con la politica. Ci sono persone per cui il ragionamento "questa cosa non piace A ME quindi va distrutta" (coniugata in tempi di vittimismo come "questa cosa mi offende quindi va distrutta) è sensata. Sono, semplicemente, le persone che si ritengono SUPERIORI. Che si ritengono le supreme arbitre di cosa deve essere concesso e cosa deve essere proibito, per tutti gli altri, poverini, che non sono intelligenti/colti/woke/ricchi/nobili/pii/puri/corretti/bianchi come loro (scegliere l'aggettivo giustificatorio in base alla fede politica, ma il ragionamento è sempre lo stesso)

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  • co fondatore
16 ore fa, Grande Tex dice:

Hanno doppiato solo qualche episodio su nove stagioni,l' adattamento in realtà me lo ricordo buono,é che ne hanno doppiati veramente pochissimi,non ha mai avuto successo qui,probabilmente per le tematiche troppo americane( chi l aveva mai visto di persona,in Italia,un nero negli anni 70)? 

Io ho provato a guardarla in originale,ma personalmente é stato un pugno allo stomaco: dovrebbe essere una sitcom,ma in realtà ti colpisce durissimo.

No, credo che negli Ottanta li avessero doppiati tutti, addirittura avevano messo in onda le due serie del franchise con due titoli diversi (Tutti a casa per AITF e ARCIBALDO per Archie Bunker's Place, poi esteso anche alla serie madre nelle repliche). Di certo lo spin off I Jefferson ebbe più successo qui da noi.

L'adattamento di una serie anni Settanta negli Ottanta in cui vengono descritte situazioni tipicamente americane ha portato a forzature che fanno perdere il senso a gran parte delle gag. Vero che oggi che siamo più interconnessi non ci sarebbe bisogno di stravolgere i dialoghi, ma ciò non toglie che molte scelte furono deliberate (tipo cambiare Nixon con Reagan).

Che molti episodi siano pugni allo stomaco è vero, che comunque riescano a farti ridere consapevolmente lo è altrettanto e questo vale per le altre serie del franchise come Maude, Good Times o le prime stagioni dei Jefferson.

 

Questa discussione mi piace ma è terribilmente off topic.

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<span style="color:red">17 ore fa</span>, borden dice:

Io sono faforevole a vietare l'88 SUI CAMPI DI CALCIO. perché esibito dai nazisti che vogliono simboleggiare la frase  Heil Hitler.

 

Mentre invece sono contrario a cancellare TUTTi i Blackface, compresa Aida, Otello e Una poltrona per due.

Non sono d'accordo.

Già il fatto di essere nazisti è una durissima punizione che degli imbecilli si autoinfliggono.

E sui campi di calcio i facinorosi che causano danni vanno perseguiti a prescindere dalle puttanate che hanno al posto del cervello.

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

E se uno fosse nato nel 1988 e volesse indossare la maglia 88 solo per questo?

Sarebbe bollato come nazista oppure dovrebbe rinunciare, per decreto, a un legittimo e inoffensivo intento?

 

 

Io lo giudicherei una provocazione. Perché tale sarebbe.

 

Basta non indossarla ALLO STADIO. E' così difficile da capire?

 

A volte basta avere buonsenso. E' legittimo dimostrare dissenso bruciando il Corano? Forse sì, anche se io non brucerei MAI nessun libro. Ma permettendolo, la permissiva Svezia ha allontanato ancora di più la decisione favorevole del tiranno Erdogan e il proprio ingresso nella Nato

 

 

Buonsenso...

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Una provocazione, in quanto istigazione alla violenza, va perseguita.

Diffido sempre di concetti come "provocazione". Sono il pretesto per limitare la libertà di espressione di qualcuno. Evidentemente, per molti la libertà di parola, vale solo per le "parole gradite". Pertanto, vanno ritenuti del tutto libero atti come il rogo di un libro (non il suo bando, ovviamente). Non c'è alcuna istigazione alla violenza. Semmai, c'è la prevedibilità della violenza altrui, come già visto in molte altre occasioni. 

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