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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra


MacParland
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Per me tra l'laltro ha valenza doppia questo incontro, rappresenta un pò anche me e mio padre (zagoriano), è come rivedersi sulle pagine di un fumetto, lui più saggio rappresentato proprio da quello Zagor invecchiato, io più "scapestrato" rappresentato proprio dalla sfrontatezza del Tex ringiovanito

Bellissima chiave di lettura personale, complimenti.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Per me tra l'laltro ha valenza doppia questo incontro, rappresenta un pò anche me e mio padre (zagoriano), è come rivedersi sulle pagine di un fumetto, lui più saggio rappresentato proprio da quello Zagor invecchiato, io più "scapestrato" rappresentato proprio dalla sfrontatezza del Tex ringiovanito, ci ho sempre visto anche questa, personalissima chiave di lettura in questo crossover, per cui credo non rimmarrò deluso anche questa volta.

Bella la personale chiave di lettura, però uno Zagor riflessivo spero di non vederlo mai ;)

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Questa storia sarà un prequel di La grande invasione, ma mi chiedo cosa questo possa voler dire. Rivedremo alcuni di quei personaggi? Non mi dispiacerebbe reincontrare i prigionieri anche se è chiaro che Tex ancora non potrà interagire con loro.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Parliamo di una scorreria del 1865, massimo 1868.

Direi forse 1868 perché rileggendo la grande invasione tex dice a kit che lui era piccolo ma già nato e che tex si divideva tra il suo ruolo di ranger e presenza alla riserva navajo…se non sbaglio nel 1865 tex non aveva ancora incontrato lylith…

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Sono assolutamente contrario a questa continua commistione tra Tex e Zagor.

 

Però ho visto la corposa anticipazione di Borden. Lo prendo per due motivi, i disegni di Piccinelli e la curiosità di vedere se viene superato il numero di personaggi presenti o citati in una storia, record che appartiene a Bandera! 

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Gianluigi era Pelè!

Il 21/11/2023 at 17:00, Carlo Monni dice:

 

Parliamo di una scorreria del 1865, massimo 1868.

E' un periodo di tempo tropo fondamentale per Tex. Se è del 1865 nella sua vita non c'è Lilith, se è del 1868 c'è Lilith e c'è Kit. 

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Il 23/11/2023 at 09:28, Angelo1961 dice:

Gianluigi era Pelè!

E' un periodo di tempo tropo fondamentale per Tex. Se è del 1865 nella sua vita non c'è Lilith, se è del 1868 c'è Lilith e c'è Kit. 

Esatto. Vedremo leggendo l’albo. Nelle cianografie uscite dove si legge l’editoriale, Borden dice che la storia e’ dopo la guerra civile e dice che e’ un prequel delle grandi scorrerie raccontate ne “la grande invasione” (che dovrebbe essere ambientato nel 1868/1870) e nell’albo Black Hat Jack (che e’ ambientato nel 1874) . Visto che comunque Zagor non sembra molto piu’ vecchio del primo incontro potrebbe starci che siano passati pochi anni e che quindi sia il tutto ambientato nel 1865, prima che Tex incontri Lylith. 

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

Su wiki ho letto che la Grande invasione è storicamente datata nel 1874... Ho letto male? 

si direi che e’ giusto. La storia Black Hat Jack della miniserie deadwood dick scritta da Boselli che parla della seconda grande scorreria comanche la data 1874. Pero’ credo che se questo team up fosse ambientato attorno al 1870 zagor e cico dovrebbero apparire molto piu anziani. dalle prime immagini zagor sembra come in bandera. per quello immaginavo dovesse collocarsi prima del 1870, magari gia nel 1865 subito a fine guerra civile.

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Ho appena acquistato questo secondo team-up tra Tex e Zagor, non l'ho ancora letto ma sottopongo un commento basato su una curiosità.

 

Premessa: questo è il mio primo intervento sul forum a parte l'auto presentazione, e spero di non esordire guadagnandomi subito un cartellino giallo!

Seconda premessa: Texiano da sempre ma per niente Zagoriano, dello Spirito della Scure in vita mia avrò letto sì e no una decina di episodi, e pure in tempi remoti; quindi posso esprimermi assai poco in merito al personaggio ed alla sua "resa" nella versione "matura" e calata nel mondo del giovane Tex.

 

Comunque, passando alla curiosità: avendo recentemente raggiunto l'agognata pensione ed avendo quindi assai più tempo libero, ho ripescato in solaio i primi numeri di Tex, dove essi giacevano da parecchi anni, e li sto rileggendo dopo tanto tempo, scoprendo cose dimenticate.

 

Ebbene, nella "Posta di Tuttotex" n. 22, datato settembre 1987, ho giusto scoperto un commento di Sergio Bonelli alle richieste che gli provenivano da molti lettori di vedere dei team-up o crossover tra diversi personaggi bonelliani, citando porprio i casi Tex-Zagor e Tex-famiglia MacDonald di Storia del West. Cito:

"E' una cosa che a noi non piace molto, e che comunque sarebbe esclusa da problemi temporali: all'epoca in cui vive Tex, Zagor sarebbe non più "Lo Spirito con la Scure" ma nella migliore delle ipotesi "Il Vecchietto con la Scure".

 

Ovviamente Sergio Bonelli non aveva valutato l'ipotesi di inserire il team-up in un flash-back Texiano tipo "Il passato di Tex" o simili, come ha invece astutamente fatto ora Boselli; ma IMO soprattutto perché a lui l'idea non piaceva tout-court.

 

Per inciso: la stessa rubrica della posta continua riportando la richiesta di un lettore "la più bizzarra delle richieste bizzarre": un incontro tra Tex e Giuseppe Garibaldi, magari con trasferta texiana in Italia. Borden potrebbe farci un pensierino?

 

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<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Sam Brennan dice:

Per inciso: la stessa rubrica della posta continua riportando la richiesta di un lettore "la più bizzarra delle richieste bizzarre": un incontro tra Tex e Giuseppe Garibaldi, magari con trasferta texiana in Italia. Borden potrebbe farci un pensierino?

 

Innanzitutto benvenuto!

Non c'era anche un disegno di un fan che ritraeva Tex e Garibaldi? Ovviamente è un incontro improbabile, ma in fondo è un fumetto e chissà che un giorno...

A me piacerebbe una storia con Tex e Thomas Edison (l'inventore)!

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<span style="color:red">19 ore fa</span>, Sam Brennan dice:

Si il disegno c'era: riproponeva il famoso quadro dell'"Incontro di Teano" con Tex al posto di Vittorio Emanuele II

Beh, mica così impossibile. Non si può certo dire che Garibaldi non fosse uomo d'azione e abituato alla vita avventurosa. Pertanto, non mi parrebbe impresa impossibile. Sarebbe soltanto molto, molto impegnativo per Boselli immaginare la storia. In Sud America (difficile, mi pare, perché le imprese del Nizzardo in quelle terre, risalgono agli anni dell'infanzia di Tex ? Oppure negli USA prima della spedizione dei Mille? 

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Ci sono tante cose che Sergio Bonelli non avrebbe voluto. Mica solo gli incontri. Altrove abbiamo per esempio ricordata la sua avversione al fantasy... Eppure...

E poi gli anni sono cambiati e sono cambiate le cose.

Felicitazioni per la pensione Sam. Spero di raggiugere il suo status a breve!

Garibaldi è un personaggio troppo ingombrante, anche per Tex... Piuttosto, essendo praticamente suo coetaneo, lo vedrei, da giovane, con Zagor!

E non è detto che, in una possibile trasferta europea...

Ma non dimentichiamo pure che all'epoca di Tex serie mensile, Garibaldi era già morto.

Modificato da Angelo1961
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Letto. Piaciuto poco.

Primo perché la storia parte in media res e la sensazione è quella di aver perso il numero precedente.

Secondo perché vengono messi dei paletti futuri nella continuity di Zagor. E non sono paletti facili da accettare.

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Comprato e letto subito anche io, lo aspettavo da tanto. Siccome sono tra i primi a scrivere qualcosa in merito mi azzardo a prevedere molte pagine di discussione (come direbbe Kit Carson: grandinerà piombo) in merito perché l' albo in se fa discutere, soprattutto da parte zagoriana. 

Premetto che la storia è ben fatta, sceneggiatura che funziona, nonostante l'abbondanza di personaggi tipica dell'autore. La lettura (arricchita da ottimi disegni di Piccinelli) risulta comunque molto impegnativa, e richiede la conoscenza del precedente speciale "Bandera". A bruciapelo questo incontro tra Zagor e Tex mi è piaciuto di più del precedente, per una sola semplice ragione: è una storia non pazza, di più. 

 

Tradisco il mio tradizionalismo per una volta, perché se Boselli voleva buttarsi nella fossa dei leoni almeno lo ha fatto fino in fondo e ammiro il suo coraggio. In una sola storia ha narrato il futuro di Zagor e Cico, pure con una certa precisione, fissando, come dice giustamente @Il sassaroli paletti che non potranno più essere rimossi. 

Non spoilero niente se non la presenza della costa Est nel futuro di Zagor (come, dove?) ,mi limito a prendere atto della situazione, e dico che la frittata è fatta. 

 

Per me la storia e l'esperimento in se sono promossi perché sono arrivati "senza avvisare ", o meglio, nessuno di noi si aspettava un contenuto così shock in questo albo (che resterà nella storia dei personaggi ). Perché dico questo? Perché evidentemente Boselli avrà avuto le sue buone ragioni per un esperimento del genere, probabilmente vuole sondare gli animi e vi dico anche (senza prenderlo per un processo alle intenzioni) che se Nizzi o Burattini avessero fatto una cosa del genere sarebbero stati "crocifissi in sala mensa" per citare Fantozzi. 

 

Non sono mai stato un grandissimo fan di Boselli ma oggi lo ammiro molto più di prima in quanto si vede che in questo albo ha dato tutto per i due personaggi, cioè ha veramente avuto l'ardore di sostituire Nolitta e Gianluigi Bonelli. Intenzionalmente o no, lo ha fatto. 

Dal mio punto di vista ci sono ora due strade (e questo Boselli ce lo lascia intendere) ovvero continuare l'azzardo provato con questa storia o fermarsi qui (e sarebbe già tanto). 

Continuare significherebbe narrare il futuro di Zagor, e se proprio vogliamo farlo io dico facciamolo perché forse è il momento giusto. Ma potrebbe anche andare molto male se Boselli ed eventuali altri autori dovessero perdere la concentrazione o montarsi la testa. Io farei magari uno speciale Zagor in cui si vede come va e poi una rivoluzione definitiva sulla serie regolare in cui si vede lo svolgimento dei fatti fino all'epoca della storia uscita oggi ( quindi Zagor nel periodo della guerra di secessione, Cico che fa delle scelte ecc.). Mi rendo conto che molti non sarebbero d'accordo, e ripeto, anche io non lo sarei se la cosa venisse gestita male ma sento che può essere molto interessante da vedere , specie per i lettori di Zagor ultimamente un po' delusi come il sottoscritto, perciò do fiducia e dico : si può fare ma occhio. 

 

Voto alla storia per il coraggio dello sceneggiatore e di chi lo ha assecondato: 10 

 

Voto alla storia in sé: 7,5

 

Voto ai disegni: 7,5

 

Da adesso in poi Boselli è per me un temibile ribelle rivoluzionario in stile Che Guevara. Sento adesso addirittura il bisogno di leggere una nuova classica storia del buon vecchio Nizzi in cui Carson e Tex mangiano 80 bistecche in una volta, voglio vedere la legna bruciare nel camino del saloon mentre arriva un ordine dal comando dei ranger in cui chiedono un' indagine nel quartiere cinese. Intanto un uomo con una bottiglia di whisky in mano sta spiando dalla finestra del saloon, legge l'ordine dei ranger con il binocolo, va dai cinesi in un sottoscala a metterli in guardia. Spero arrivi nei prossimi numeri, non sto scherzando, ne sento il bisogno. 

 

Piccolo appunto se proprio vogliamo essere precisi: la storia è ambientata dopo la guerra civile e Zagor nella serie regolare vive nel periodo del presidente Jackson (morto nel 1845) ; perciò dovrebbe avere qui circa 60-65 anni e Cico pure. Di conseguenza io li avrei disegnati un pelino più vecchi e Zagor con meno muscoli. 

 

Sono proprio curioso di vedere adesso cosa succede. Sono onestamente divertito e preoccupato allo stesso tempo dalla situazione.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Hellingen dice:

Comprato e letto subito anche io, lo aspettavo da tanto. Siccome sono tra i primi a scrivere qualcosa in merito mi azzardo a prevedere molte pagine di discussione (come direbbe Kit Carson: grandinerà piombo) in merito perché l' albo in se fa discutere, soprattutto da parte zagoriana. 

Premetto che la storia è ben fatta, sceneggiatura che funziona, nonostante l'abbondanza di personaggi tipica dell'autore. La lettura (arricchita da ottimi disegni di Piccinelli) risulta comunque molto impegnativa, e richiede la conoscenza del precedente speciale "Bandera". A bruciapelo questo incontro tra Zagor e Tex mi è piaciuto di più del precedente, per una sola semplice ragione: è una storia non pazza, di più. 

 

Tradisco il mio tradizionalismo per una volta, perché se Boselli voleva buttarsi nella fossa dei leoni almeno lo ha fatto fino in fondo e ammiro il suo coraggio. In una sola storia ha narrato il futuro di Zagor e Cico, pure con una certa precisione, fissando, come dice giustamente @Il sassaroli paletti che non potranno più essere rimossi. 

Non spoilero niente se non la presenza della costa Est nel futuro di Zagor (come, dove?) ,mi limito a prendere atto della situazione, e dico che la frittata è fatta. 

 

Per me la storia e l'esperimento in se sono promossi perché sono arrivati "senza avvisare ", o meglio, nessuno di noi si aspettava un contenuto così shock in questo albo (che resterà nella storia dei personaggi ). Perché dico questo? Perché evidentemente Boselli avrà avuto le sue buone ragioni per un esperimento del genere, probabilmente vuole sondare gli animi e vi dico anche (senza prenderlo per un processo alle intenzioni) che se Nizzi o Burattini avessero fatto una cosa del genere sarebbero stati "crocifissi in sala mensa" per citare Fantozzi. 

 

Non sono mai stato un grandissimo fan di Boselli ma oggi lo ammiro molto più di prima in quanto si vede che in questo albo ha dato tutto per i due personaggi, cioè ha veramente avuto l'ardore di sostituire Nolitta e Gianluigi Bonelli. Intenzionalmente o no, lo ha fatto. 

Dal mio punto di vista ci sono ora due strade (e questo Boselli ce lo lascia intendere) ovvero continuare l'azzardo provato con questa storia o fermarsi qui (e sarebbe già tanto). 

Continuare significherebbe narrare il futuro di Zagor, e se proprio vogliamo farlo io dico facciamolo perché forse è il momento giusto. Ma potrebbe anche andare molto male se Boselli ed eventuali altri autori dovessero perdere la concentrazione o montarsi la testa. Io farei magari uno speciale Zagor in cui si vede come va e poi una rivoluzione definitiva sulla serie regolare in cui si vede lo svolgimento dei fatti fino all'epoca della storia uscita oggi ( quindi Zagor nel periodo della guerra di secessione, Cico che fa delle scelte ecc.). Mi rendo conto che molti non sarebbero d'accordo, e ripeto, anche io non lo sarei se la cosa venisse gestita male ma sento che può essere molto interessante da vedere , specie per i lettori di Zagor ultimamente un po' delusi come il sottoscritto, perciò do fiducia e dico : si può fare ma occhio. 

 

Voto alla storia per il coraggio dello sceneggiatore e di chi lo ha assecondato: 10 

 

Voto alla storia in sé: 7,5

 

Voto ai disegni: 7,5

 

Da adesso in poi Boselli è per me un temibile ribelle rivoluzionario in stile Che Guevara. Sento adesso addirittura il bisogno di leggere una nuova classica storia del buon vecchio Nizzi in cui Carson e Tex mangiano 80 bistecche in una volta, voglio vedere la legna bruciare nel camino del saloon mentre arriva un ordine dal comando dei ranger in cui chiedono un' indagine nel quartiere cinese. Intanto un uomo con una bottiglia di whisky in mano sta spiando dalla finestra del saloon, legge l'ordine dei ranger con il binocolo, va dai cinesi in un sottoscala a metterli in guardia. Spero arrivi nei prossimi numeri, non sto scherzando, ne sento il bisogno. 

 

Piccolo appunto se proprio vogliamo essere precisi: la storia è ambientata dopo la guerra civile e Zagor nella serie regolare vive nel periodo del presidente Jackson (morto nel 1845) ; perciò dovrebbe avere qui circa 60-65 anni e Cico pure. Di conseguenza io li avrei disegnati un pelino più vecchi e Zagor con meno muscoli. 

 

Sono proprio curioso di vedere adesso cosa succede. Sono onestamente divertito e preoccupato allo stesso tempo dalla situazione.

sono molto d’accordo. sicuramente rispetto a Bandera e’ questa la storia più “di rottura” che impatta su Zagor in maniera significativa. Io credo (da lettore sia texiano che zagoriano) che Zagor abbia oggi bisogno di “aria nuova”. Tanti abbiamo apprezzato l’esperimento de Le Origini e forse potrebbe essere questo il momento di creare qualcosa di nuovo su Zagor (come si e’ fatto d’altronde con Tex Willer). Forse potrebbe essere molto interessante vedere come durante la Guerra Civile si arriva a Zagor che si trasferisce in Texas (con tutte le altre conseguenze descritte in questo albo qua). Magari potrebbe essere una mini serie o uno spin off…magari con uno zagor più “adulto” in grado di accattivarsi il pubblico moderno…chissà 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, miubatti dice:

sono molto d’accordo. sicuramente rispetto a Bandera e’ questa la storia più “di rottura” che impatta su Zagor in maniera significativa. Io credo (da lettore sia texiano che zagoriano) che Zagor abbia oggi bisogno di “aria nuova”. Tanti abbiamo apprezzato l’esperimento de Le Origini e forse potrebbe essere questo il momento di creare qualcosa di nuovo su Zagor (come si e’ fatto d’altronde con Tex Willer). Forse potrebbe essere molto interessante vedere come durante la Guerra Civile si arriva a Zagor che si trasferisce in Texas (con tutte le altre conseguenze descritte in questo albo qua). Magari potrebbe essere una mini serie o uno spin off…magari con uno zagor più “adulto” in grado di accattivarsi il pubblico moderno…chissà 

Dissento. Nuove idee, nuovo stile narrativo, nuove "sensibilità" non comportano cambiamenti anche nello status quo temporale, geografico, sociale. 

Questo discorso però ci porta un po' off topic: qui bisognerebbe parlare dell'albo in questione, non di Zagor.

Anche perché, riflettevo rileggendo, fatti salvi i "maledetti paletti futuri" di Zagor in questa storia c'è davvero poco. Mi chiedo: che senso ha complicarsi la vita con un team-up se poi la storia è corale? Nei fatti "confronto" tra Zagor e Tex si riduce a una tavola, poi i due collaborano, certo, ma ci fossero Carson o Arkansas Joe al posto di Zagor, la storia funzionerebbe ugualmente.

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C'era veramente bisogno di una storia così? Questa storia poteva a mio avviso essere consegnata a Burattini per pubblicarla come finale della testata Zagor. Un finale così amaro senza futuro mi ha lasciato una enorme tristezza, noi siamo abituati a veder vincere i nostri eroi e alla fine vedere un sorriso e la partenza per una nuova avventura ma perché questo? Per la coerenza tanto invocata dai cervelloni del forum? Per dare una continuity con Bandera, Fratelli di sangue ecc.? 

Tex e Zagor insieme funzionano, perché non fare una storia normale con Tex giovane e Zagor più vecchio con un finale aperto, magari con ambientazioni consone ad entrambi.

La storia non è neanche brutta ma perché chiudersi in questo imbuto?

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Il 4/12/2023 at 18:50, Sam Brennan dice:

er inciso: la stessa rubrica della posta continua riportando la richiesta di un lettore "la più bizzarra delle richieste bizzarre": un incontro tra Tex e Giuseppe Garibaldi, magari con trasferta texiana in Italia. Borden potrebbe farci un pensierino?

L'avevo proposta anche io, molti anni fa, ma Decio Canzio - fra l'altro pronipote di un generale del Risorgimento - rispose che sarebbe stato un evento troppo divisivo e con il senno di poi gli devo dare ragione. Ricordo che Garibaldi un legame con gli Usa lo ha avuto, e doppio: visse a New York fra il 1850 e il 51, ospitato da Antonio Meucci ed è accertato che ci furono contatti perché combattesse con l'Unione la Guerra di Secessione.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Befankio dice:

Questa storia poteva a mio avviso essere consegnata a Burattini per pubblicarla come finale della testata Zagor. 

Sì, c'è anche questa atmosfera da cattivo presagio (editorialmente parlando) che si avverte...

 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Befankio dice:

Tex e Zagor insieme funzionano, perché non fare una storia normale con Tex giovane e Zagor più vecchio con un finale aperto, magari con ambientazioni consone ad entrambi.

Ma, come ha detto l'autorevole Hellingen, ormai la frittata è fatta.

 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

L'avevo proposta anche io, molti anni fa, ma Decio Canzio - fra l'altro pronipote di un generale del Risorgimento - rispose che sarebbe stato un evento troppo divisivo e con il senno di poi gli devo dare ragione. Ricordo che Garibaldi un legame con gli Usa lo ha avuto, e doppio: visse a New York fra il 1850 e il 51, ospitato da Antonio Meucci ed è accertato che ci furono contatti perché combattesse con l'Unione la Guerra di Secessione.

C'è un'interessante Urania proprio su questo argomento: Garibaldi a Gettysburg.

Di Pierfrancesco Prosperi.

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<span style="color:red">59 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

Sì, c'è anche questa atmosfera da cattivo presagio (editorialmente parlando) che si avverte...

 

 

Ma, come ha detto l'autorevole Hellingen, ormai la frittata è fatta.

 

 

C'è un'interessante Urania proprio su questo argomento: Garibaldi a Gettysburg.

Di Pierfrancesco Prosperi.

Probabilmente Boselli sta meditando sulla storia che aveva menzionato tempo fa che riguardava l'incontro tra il Tex attuale e uno Zagor di 70 anni in circostanze che non ricordo bene che aveva detto che sarebbe stato il suo "Canto del cigno". Non so se per Boselli sarà un canto del cigno ma per me lo sarà sicuramente dopo averla letta! Già sono mezzo morto dopo questa!

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