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TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
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14 minutes ago, Leo said:

Disse uno che poi se ne è andato, rotto proprio dai toni iperaccesi e dall'estremismo di quanti sostengono che le nuove storie tradiscono il verbo di Glb. 

Ancora con questa fake news?

 

In realtà è il contrario: il "casus belli" è stata la critica ossessiva alla pubblicazione di una storia di GL Bonelli. E borden, che era stato criticato per le sue storie (qualcuna più qualcuna meno) per anni senza arrivare a lasciare il forum, se ne è andato.

 

Certo, immagino che non sia stato SOLO per quello, ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E andandosene ha parlato del tempo che perdeva. Ma alle critiche alle storie SUE rispondeva raramente, che tempo perdeva?

 

Eppure, da quel momento, nonostante Borden abbia detto ESPLICITAMENTE che non è così (e, nella discussione in questione, io fossi chiaramente dalla sua parte) c'è questa storiella che gira sin da subito che "è colpa di Diablero, se non c'era lui"...

 

E allora, visto che evidentemente questo terrapiattismo non si riesce ad estirpare, rilancio: visto che se ne è andato irritato per come veniva trattato GL Bonelli, è ovvio che ha disgustarlo sono stati tutti i peana a Nizzi, il suo predecessore... (e ricordo che lo stesso borden è stato ATTACCATO, personalmente, come vengono attaccati tutti, le volte che ha criticato storie o scelte di Nizzi. E lì si infuriava, non sulle critiche alle sue storie...)

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Quello che a me da fastidio sono proprio i toni ipreraccesi e volgari di alcuni, che guardacaso sono quasi tutti di quelli che bocciano questa storia.🙋‍♂️

 

Qualcuno direbbe che dipende dalla tua soglia di tolleranza. Quindi la colpa è tua, non di chi spaccia la scena dello spuntone come oggettivamente inaccettabile da chi non abbia gli occhi foderati di prosciutto (pardon, "coloro a cui dovesse essere involontariamente sfuggito un particolare pur evidente", non so se Pape satan creda di essere simpatico; forse confida troppo sulle soglie di tolleranza che teorizza, boh).

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  • co fondatore
9 minuti fa, Poe dice:

E' vero che Tex sa di avere degli amici all'interno del forte, ma è comunque un azzardo assurdo lasciarsi mettere in carcere da Arlington solo per potersi sfogare e poi sperare che gli altri ti liberino.

E se gli amici ufficiali non avessero avuto il coraggio di andare contro Arlington? E se Arlington avesse fatto presidiare la cella di Tex da uomini di sua stretta fiducia?

Non dimentichiamo che c'è in ballo una guerra sanguinosissima e Tex gioca d'azzardo? Il suo comportamento dal punto di vista "razionale" e se vogliamo fare i pignoli non ha senso.

Tex si rende immediatamente conto che far ragionare uno come Arlington vuol dire cercare di cavare sangue da una rapa. Comunque hai ragione, è inutile fare i pignoli.

 

5 minuti fa, Leo dice:

 

Qualcuno direbbe che dipende dalla tua soglia di tolleranza. Quindi la colpa è tua, non di chi spaccia la scena dello spuntone come oggettivamente inaccettabile da chi non abbia gli occhi foderati di prosciutto (pardon, "coloro a cui dovesse essere involontariamente sfuggito un particolare pur evidente", non so se Pape satan creda di essere simpatico; forse confida troppo sulle soglie di tolleranza che teorizza, boh).

Direi che abbiamo tutti/e capito il concetto, grazie. Leggi risposta (giustamente piccata) di Diablero qua sopra.

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ancora con questa fake news?

 

 

Diablero, dice esplicitamente di non essersene andato per te, l'ho ascoltato. Quindi mi scuso se la mia frase possa essere stata interpretata come colpevolista nei tuoi confronti. 

 

Però io credo che nella goccia ci sia stat tutta l'atmosfera del forum, e anche le critiche al n.755. Lo dico non per darti colpe, forse io in quel topic sono stato più critico di te. 

 

Ripeto, per me la colpa non è di Diablero ma di un'atmosfera che non aiuta. Di Diablero Boselli dice esplicitamente che non se ne è andato per lui, ed anzi nella sua critica a te ci ho visto anche dell' "affetto" e stima.

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Mister P dice:

Direi che abbiamo tutti/e capito il concetto, grazie. Leggi risposta (giustamente piccata) di Diablero qua sopra.

 

Avvisi qui me, e va benissimo Mister P, apprezzo molto il tuo modo di fare il moderatore. Ma a Pape Satan mi sembra non sia stato detto nulla, eppure le ultime sue uscite non erano certo distensive. Ora può essere che io mi stia impermalosendo eccessivamente, ma certe uscite ironiche mi sanno di presa per i fondelli. Se non è così, mi scuso.

<span style="color:red">1 minuto fa</span>, Mister P dice:

Ah, abbiamo equivocato entrambi :lol: .

 

Era il mio messaggio a prestarsi a quella lettura. Mi scuso con Diablero.

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  • co fondatore

Penso che il miglior modo per fare tornare Boselli qui è usare toni più distensivi da entrambe le parti.

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51 minutes ago, Poe said:

Prendiamo una storia a caso: “Vendetta indiana”, capolavoro riconosciuto di GLB (storia che anch’io ho sempre apprezzato, chiariamo subito) e vediamo come si comporta Tex dopo la strage subita dai pacifici Ute di Black Elk. I Navajos e gli Utes sono in fermento, vorrebbero scatenare una guerra indiana per vendicarsi, ma Tex li frena: calma, vado a parlare con il colonnello Arlington responsabile della strage e trovo una soluzione pacifica.

 

Nel mondo reale e razionale cosa dovrebbe fare Tex? Mantenere un basso profilo, usare la diplomazia, magari andare a Washington o non so dove a denunciare l’operato criminale del colonnello ai suoi superiori, andarci piano, temporeggiare in attesa di una soluzione, gettare acqua sul fuoco, ecc. Invece cosa fa il nostro eroe? Va al forte e provoca verbalmente Arlington (qualcuno direbbe “fa lo sborone”) e si fa da lui mettere in carcere!

Proprio così Tex si fa sbattere in cella (e tra l’altro neanche protesta o cerca di scappare). Ma come? Non doveva risolvere lui la questione? Non aveva detto agli Utes arrabbiati che dovevano essere saggi? Non c’è in ballo una guerra indiana? Il rischio di centinaia se non migliaia di morti ute e navajo, una responsabilità enorme sulle proprie spalle, e cosa fa Tex? Si fa mettere in carcere stupidamente (qualcuno potrebbe dire “da coglione”) solo per sfogarsi.

(E tra l’altro un ufficiale glielo chiede proprio perché ha provocato il colonnello e Tex risponde che ha agito così perché Arlington se lo meritava e inoltre voleva sapere di che pasta era fatto.)

 

Poi però la storia volge a suo favore perché GLB non è stupido, quindi fa sì che ci siano degli ufficiali amici di Tex che lo liberano (ma Tex mica lo sapeva prima che l’avrebbero liberato), per cui lui riesce a scappare dal forte e alla fine di tutto riuscirà a vincere.

Tutti quelli che hanno letto questa storia, però, non hanno pensato al fatto che Tex avrebbe dovuto “tenere un basso profilo” mentre invece ha preferito seguire il suo istinto e sfogare la sua rabbia contro il colonnello. Anzi, tutti noi quando vediamo Tex incazzato che le canta ad Arlington applaudiamo entusiasti. Ed è giusto così, perché questo è un fumetto, non la vita reale né un libro di Storia, e nei fumetti l’eroe è sempre impulsivo, istintivo, e di fronte a un’ingiustizia e ai prepotenti non sempre si comporta in modo razionale, ma reagisce senza tanto pensare alle conseguenze, seguendo il suo innato senso di giustizia (tanto c'è lo sceneggiatore che fa andare le cose nel modo giusto per non far fare brutta figura all'eroe).

 

Un po’ come avviene nella scena di Tex e Tom nel ristorante razzista: doveva tenere un basso profilo? Ma chi se ne frega, quando ne va della dignità di un nero che in tutta la sua vita non ha subito che vessazioni! Era un rischio calcolato, secondo la mentalità di Tex, e infatti è andata a finire bene la scena.

È una caratteristica non solo di Tex ma di tantissimi eroi dei fumetti non seguire la logica comune e agire seguendo il proprio senso di giustizia, anche a rischio di mettersi nei guai.

Ho fatto l’esempio di “Vendetta indiana” ma se ne potrebbero fare decine di simili.

 

Comunque il punto non è questo: è che se si vuole a prescindere distruggere una storia, non è difficile, non c’è bisogno di essere dei geni, basta cercare vignetta per vignetta tutte le incongruenze, le imprecisioni, le esagerazioni, le lacune, gli errori del protagonista, le cose non fatte, tutti i difetti che di solito ci sono in qualunque storia a fumetti, poi ingigantirli in modo esagerato come fossero macchie di inchiostro che si allargano, e poi dire  che la storia intera è tutta sbagliata.

Volendo si può fare partendo dal numero 1: che scemo Tex a farsi sorprendere ingenuamente due volte da Coffin, che imbranato a non capire subito che Satania è Cora Grey (il lettore lo capisce dopo due pagine), che assurda scena quella di Gros-Jean inchiodato da un coltellaccio a un albero (e oltretutto poco dopo è come se niente fosse), che fesso Tex che scappa inseguito da uno scimmione con la scimitarra, che espediente comico quello di far vedere Tex continuamente ferito di striscio alla tempia, che giallo ridicolo “L’uomo dalle quattro dita” risolto con Tex che scopre il colpevole trovando fortunosamente un suo guanto, ecc.ecc.

(Naturalmente non lo penso, eh? Sto solo usando i criteri di giudizio dei detrattori di professione.)

 

Il punto è che se si vuole distruggere una storia con sarcasmo è facilissimo. Peccato che stiamo parlando di fumetti d’avventura, non della Divina Commedia (ma anche la Divina Commedia a ben vedere qualche incongruenza ce l’ha).:lol:

 

Non concordo con una sola parola, ma....

 

...anche se fosse vero...

 

...che cavolo c'entra? :blink:

 

Da quando in qua per difendere un passaggio sbagliato di un autore si dice "sì, ma anche altro hanno fatto questo errore, quindi non è un errore"?

 

Questo si chiama "menare il can per l'aia"

 

Sulle singole critiche a Vendetta Indiana risponderò nel suo thread, che qui è totalmente off-topic. Mi limito a farti osservare che in Vendetta Indiana ha messo a rischio solo sè stesso, non un amico, che si era premunito dando ordini nel caso non tornasse, e che per la "soddisfazione" di insultare Arlington al massimo rischiava pochi giorni di cella, non di essere impiccato insieme al poveraccio che aveva cercato disperatamente di fermarlo e di avvertirlo di cose che Tex avrfebbe dovuto sapere benissimo...

 

L'equivalente della scena di Nizzi in vendetta indiana sarebbe Tex che porta TUTTI I CAPI al forte, poi mentre Arlington naturalmente li fa mettere ai ferri, mormora sbigottito "ma un momento... lasciatemi spiegare...  non me lo sarei mai aspettato..."

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Mi sento in sintonia con @Mister P (non solo nella circostanza specifica) e siccome non ho gli "occhi foderati di prosciutto" (autocit.) nè le dita salde e sotto controllo sull'orlo del baratro come Tex, do immediatamente il mio contributo al rasserenamento.

Siccome taluni non accettano che si evidenzino magagne (le "dita di Tex", la "scena del ristorante") là dove quegli stessi sentano sacro e intoccabile il loro giudizio di gusto (CHE NON E' MINIMAMENTE MESSO IN DISCUSSIONE) e, anzi, ritengano che si vuol strumentalizzare una singola sequenza per distruggere una storia (a che pro?) che per il loro sacro e indiscutibile giudizio di gusto è da 10, e che pretendono che si usi un tono consono a loro ma loro non si degnano di rileggere i propri testi che potrebbero essere altrettanto disturbanti per altri, faccio come Boselli: abbandono il forum, perchè di scrivere e leggere solo di giudizi di gusto e non anche di "pensiero critico", per giunta con il tono altrui e non mio, non mi appassiona affatto, perchè si arriverebbe a una noiosa sequenza di "mi piace" - "non mi piace" in stile facebook (che difatti non uso). La famosa distesa di "uomini" senza più "scagnozzi".

Leggerò gli interventi di Boselli, se un giorno decidesse di tornare, ma per il resto vi auguro buon proseguimento e grazie per il tempo speso insieme.

Modificato da PapeSatan
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36 minuti fa, Diablero dice:

Da quando in qua per difendere un passaggio sbagliato di un autore si dice "sì, ma anche altro hanno fatto questo errore, quindi non è un errore"?

 

Questo si chiama "menare il can per l'aia"

Diablero, rileggiti con calma quello che ho scritto e capirai che il senso del mio post non era quello che dici tu, ma parlava del carattere di Tex, non di errori che giustificano altri errori. E' un post chiarissimo. :lol:

 

36 minuti fa, Diablero dice:

Mi limito a farti osservare che in Vendetta Indiana ha messo a rischio solo sè stesso, non un amico,

No, ha messo a rischio una guerra indiana, perché se non torna dagli indiani scoppia una guerra sanguinosissima, e lui si era impegnato a trovare una soluzione diversa. Anche questo l'ho già scritto 2 volte nel post precedente! :rolleyes:

 

Comunque lo ripeto a scanso di equivoci: "Vendetta indiana" è un capolavoro, quello che ho fatto notare non è un errore che sminuisce la storia (quindi è inutile affannarsi a difenderla), era per fare un paragone sul modo di comportarsi non sempre "razionale" di Tex, tipico di tanti eroi.:lol:

Modificato da Poe
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Poe dice:

Prendiamo una storia a caso: “Vendetta indiana”

Sì, prendiamola, ma a caso, naturalmente.

 

Un villaggio indiano viene massacrato dai soldati.

Tex che fa?

Dissoterra la scure di guerra e marcia contro l'esercito?

No, non è stupido.

 

[Nuvola Rossa: Hai già in mente qualche piano?

Tex: Sì, però non intendo attuarlo subito. Voglio prima andare a parlare con il comandante di Fort Lewis e sentire quello che ha da dire su questa brutta storia.

Nuvola Rossa: Ti parlerà con lingua biforcuta.

Tex: Molto probabile. Però è mio dovere ascoltarlo. Se dovremo dissoterrare la scure di guerra e far scorrere il sangue, che almeno questo sangue non sia di innocenti.]

 

Ma come, Tex va a parlare con il colonnello Arlington che è matto come un cavallo?

Uhm... e se non lo conoscesse?

 

[Tex: Chi è il comandante che attualmente manda avanti questa baracca?

Cap. Granger: Il colonnello Arlington.

Tex: Un tipo a posto?

Cap. Granger: Come un matto evaso da un manicomio.]

 

Quindi fin qui Tex si è comportato in maniera logica e intelligente secondo un suo piano.

Ma adesso viene il bello: Tex dà una sonora lezione al colonnello Arlington usando la sua barbetta come spazzola per pulire il pavimento (come abbiamo già visto fare con simili ufficiali arroganti) e finisce in carcere.

Ma no, cosa dite (però la spazzolata c'è, ma arriva dopo), Tex si limita a chiedere spiegazioni sul massacro (magari senza usare modi gentili e servili cui il colonnello è abituato) ma senza commettere alcun reato o alcuna azione che potrebbe compromettere l'incolumità degli indiani.

 

Ma, c'è un ma.

Il colonnello ordina l'arresto di Tex e questo provocherebbe una guerra indiana.

È vero.

Ma Tex ha forse agito così per farsi intenzionalmente arrestare e provocare una guerra?

Ma andiamo!

E come avrebbe dovuto comportarsi Tex, secondo voi?

Doveva ingoiare il rospo e chiedere scusa al colonnello?

Si fa imprigionare perché non può evitarlo senza peggiorare le cose.

Ma sa che, anche se non ci fossero gli ufficiali, con un po' piu di sale in zucca, a dargli una mano, Carson, il figlio e Tiger sono a piede libero pronti a tirarlo fuori dai guai.

O pensate che i tre pard, con qualche migliaio di indiani, non sarebbero stati capaci di liberare Tex senza spargere sangue innocente?

 

Il paragone con la scena nella bettola sudista è completamente fuori luogo.

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15 minutes ago, Poe said:

Comunque lo ripeto a scanso di equivoci: "Vendetta indiana" è un capolavoro, quello che ho fatto notare non è un errore che sminuisce la storia (quindi è inutile affannarsi a difenderla), era per fare un paragone sul modo di comportarsi non sempre "razionale" di Tex, tipico di tanti eroi. L'ho già scritto anche questo 2 volte...:lol:

E io quante volte ho provato (inutilmente, mi sa) a spiegare che dipende dal contesto?

 

Ti ho già spiegato le differenze RADICALI nel contesto: non le vedi? Non vedi la differenza fra una notte in guardina e la forca? (sul fatto che Tex avrebbe evitato la guerra se non insultava Arlington... ma sei serio? Rileggiti la storia..)

 

Come si fa a dire "Tex deve sempre comportarsi nella stessa maniera, il contesto non conta niente"?

 

Che senso ha, quando cerco di spiegare l'importanza del contesto, rispondere "ma in questo altro contesto ha fatto uguale?" (e oltretutto non è uguale)

 

Sai com'è questa discussione? Ti faccio un esempio.

 

Nizzi ha scritto che Febbraio ha 31 giorni. Io lo nego. Salti su a dire "ma guarda che dicembre ha 31 giorni, perchè non anche febbraio?" E cerco di spiegarti che sono mesi diversi. E l'esempio di Vendetta Indiana sei tu che a questo punto replichi "sì, ma anche Agosto ha 31 giorni! Come mai non li dovrebbe avere Febbraio?" (con il corollario "guarda che se guardi ogni mese del calendario con la dovuta attenzione, tutti hanno i mesi sbagliati! Vedi che anche Agosto ha 31 giorni?" :rolleyes:

 

Allora, ti precedo: secondo questa strana "teoria" ti posso citare altri Tex dove GL Bonelli "sbaglia" facendo agire Tex in maniera diversa da quella di Nizzi qui: Gilas, Lotta sul Mare, L'ultimo Poker, tanto per fare tre esempi. In tutti e tre questi casi, secondo la tua teoria secondo cui Tex deve sempre comportarsi alla stessa maniera, Tex avrebbe dovuto comportarsi come al solito: avrebbe dovuto prendere a pugni Barbanera, invece di mettersi a lavare la nave.  E invece...  si FINGE qualcun altro (incredibile! Tex che agisce in base alle circostanze invece di essere un robottino che mena e mangia patatine!)

 

Nel caso di "Lotta sul Mare" è in gioco la vita del figlio. E si comporta di conseguenza.

 

Nel caso di "fuga da Anderville", come mai non si comporta COME IL TEX DI GL BONELLI in un contesto che ha lo stesso rischio per un amico? Se ne sbatte della vita di Tom e quella di John?

 

P.S.: mi sono stancato di sentire la storiella "ma se ti metti a leggere con questa attenzione qualunque storia, le distruggi tutti!". È solo una storiella che gira per dire "tutti gli autori sono uguali". Io LETTO con QUESTA STESSA ATTENZIONE anche le storie di GL Bonelli (solo che nel suo caso, trovo PREGI che prima non avevo notato, non sciocchezze) e pure quelle di Boselli (e lì dipende dalla storia, ma appunto non sono tutte "demolite" a studiarle con attenzione).

 

Gli autori non sono tutti uguali. Le storie non sono tutti uguali. I fumetti non sono tutti uguali. E quella storiella era una balla in passato tutte le volte che è stata detta in passato, è una balla ora e sarà una balla uguale tutte le volte che, indubbiamente, verrà tirata fuori in futuro per difendere storie indifendibili.

 

 

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51 minuti fa, Diablero dice:

sono stancato di sentire la storiella "ma se ti metti a leggere con questa attenzione qualunque storia, le distruggi tutti!".

É vero,non tutte,qualche autore scrive evitando queste situazioni.Ma molti no.La maggior parte,in effetti.E quindi é ovvio che di conseguenza molte storie non te le godi.Non tutte ma molte sì.Ci sta.Uno puo' anche essere selettivo.In realtà lo sono anche io ma con dei criteri diversi.

Facendo l' esempio del contesto,la scena puo' anche essere fuori contesto,ma io dico: CHE IMPORTANZA HA? Quando la scena é bella,e anche importante per i personaggi,non importa che sia fuori contesto.( Anche perché come ho detto,per Tex non ci sono state conseguenze.Quindi io,lettore semplice,che mi affido ciecamente all' autore e al personaggio,penso che Tex avesse ragione a scoprirsi così perché sapeva che non ci sarebbero state conseguenze. Se domani in una storia di Tex il protagonista si mette a camminare ad un cornicione bendato,e cade, io penso " Che idiota". Ma se invece non cade,allora io,che conosco il personaggio,penso che Tex ha fatto la cosa giusta. Spero di essermi spiegato con questo esempio.)

3 ore fa, Leo dice:

perché fa lo sborone; fa un errore, direi io, ci può stare, ma la scena avrebbe funzionato anche se Leslie si fosse affacciato autonomamente alla finestra; il fatto che invece sia Tex a farsi scoprire, un errore umano e comprensibile, rende al massimo sbagliata una vignetta e non l'intera scena).

Qui ricordi male tu.A Tex viene chiesto esplicitamente " Dove siete diretto?". Tex tira in ballo Walcott e succede quel che succede.Lo fa su richiesta.

Modificato da Grande Tex
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  • co fondatore

La querelle su Vendetta indiana è interessante, quindi a patto che non vi prendiate a badilate anche lì, continuatela nel thread apposito.

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

puo' anche essere fuori contesto,ma io dico: CHE IMPORTANZA HA? Quando la scena é bella,

Tex è assediato da una ventina di fuorilegge che gli sparano come forsennati.

Rimane senza munizioni.

E allora che fa?

Prende il caffè in grani dalla tasca della sella, lo inserisce in un foro nel calcio del suo winchester, estrae dal fondo del calcio la manovella, la gira e il caffè macinato esce da un altro foro nel calcio del fucile.

Accende un fuoco, in mezzo a decine di pallottole che fischiano senza colpirlo perché lui, furbo come un cervo, è al riparo, si prepara un caffè e se lo beve beato.

La scena è bellissima e ci insegna anche qualcosa di nuovo: è storicamente provato che nel calcio di alcuni fucili era realmente presente un macinacaffè.

Poi, inaspettatamente, arriva lo sceriffo con una quarantina di aiutanti e toglie il nostro Tex dai guai.

E questa scena finale è la dimostrazione che la scena del caffè, anche se fuori contesto, è accettabile perché è bella e divertente (io mi sono fatta un sacco di risate).

Peccato che, di scene così, non ce ne siano almeno un paio in ogni storia.

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Tex si comporta da Tex in tutte e due le storie. Come diceva Glb, Tex picchia chi merita di essere picchiato, sa di rischiare molto nelle sue azioni avventate, ma lo fa sempre per far trionfare la giustizia.

Opinione soggettiva e anche un po' oggettiva.🤸‍♂️

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<span style="color:red">48 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Qui ricordi male tu.A Tex viene chiesto esplicitamente " Dove siete diretto?". Tex tira in ballo Walcott e succede quel che succede.Lo fa su richiesta.

 

Lo tira in ballo gratuitamente. Poteva rispondere alla domanda senza aggiungere altro.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Lo tira in ballo gratuitamente. Poteva rispondere alla domanda senza aggiungere altro.

Forse ma perché avrebbe dovuto? Certo non aveva idea che Leslie potesse essere lì,e voleva giustamente rendere la risposta più credibile.

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Siccome taluni non accettano che si evidenzino magagne (le "dita di Tex", la "scena del ristorante") là dove quegli stessi sentano sacro e intoccabile il loro giudizio di gusto (CHE NON E' MINIMAMENTE MESSO IN DISCUSSIONE) e, anzi, ritengano che si vuol strumentalizzare una singola sequenza per distruggere una storia (a che pro?) che per il loro sacro e indiscutibile giudizio di gusto è da 10

 

Non è che "taluni non accettano". Io accetto tutto, accetto le osservazioni sul ristorante come sulle dita di Tex. Ciò che non accetto, ad esempio, è che si dica che la scena delle dita dovrebbe essere evidente a chi non ha gli occhi foderati di prosciutto. Chi avrebbe gli occhi foderati di prosciutto? Cosa implica l'espressione "occhi foderati di prosciutto"? Come minimo, che uno ha gli occhi chiusi perché non sa leggere. In alternativa, che avrebbe pure capacità di discernimento ma qualcosa (implicito: l'amore morboso per Nizzi, il nizzismo, altra "accusa" gratuita che spesso esce fuori durante le discussioni) gli fodera di prosciutto gli occhi. Non potrebbe essere invece che uno apprezzi la scena prendendola per quel che è, cioè non tanto verosimile ma convenzionale, largamente vista in altri fumetti e in decine di film d'avventura? Non potrebbe essere considerata una scena "convenzionale" e non necessariamente sbagliata? Il fatto che io sostanzialmente la equipari ad altre convenzioni largamente accettate (ad esempio che Tex riesca sempre a sparare alle mani senza uccidere o ferire anche in movimento o da cavallo) mi rende necessariamente un lettore con gli occhi foderati di prosciutto?

 

Qui non è in discussione il "mio sacro e indiscutibile giudizio di gusto", davvero non ci capiamo, sarà anche colpa mia, non mi autoassolvo. Se tu mi dicessi: quella scena non mi va, non mi piace, è pessima per questa e quella ragione, io non ti dico niente. Se invece mi dici:  quella scena non mi va, non mi piace, è pessima, gli altri hanno gli occhi foderati di prosciutto per non vederla, stanno sempre a difendere il Vate, ecco che mi indispettisci. Che c'entra il gusto? C'entra il tuo lessico (tuo in senso lato, in diversi avete detto cose simili).

 

Così sulla scena del ristorante: Letizia dice: il fatto che la scena non sia sbagliata proprio non lo posso accettare. Per te, cara Letizia, è sbagliata; per te, Diablero, Tex è un coglione e Nizzi un pessimo sceneggiatore. Per me quella scena non è sbagliata, l'ho detto sopra perché. Forse non conosco a fondo la legislazione dell'apartheid texana dell'epoca, ma per il livello di lettura che richiede Tex non credo nemmeno di averne davvero bisogno. Per me quella è la scena in cui Tom reagisce, vive un momento di liberazione, e trovo fantastica la battuta successiva di Tex che lo rimprovera per essersi attardato a menare gli avventori della locanda. Stupenda. Che a voi non piaccia è assolutamente lecito, come è legittimo che la troviate sbagliata, ma dire che la scena è sbagliata tout court, dimostratemi il contrario, Tex è un coglione, quello non mi sta bene.

 

Io non voglio imporre niente a nessuno. Non uso mai toni ultimativi. Ho registrato le obiezioni argomentate di Diablero e Letizia sulla scena del ristorante e penso che non abbiano tutti i torti, anche se a mio parere la scena deve restare così come è, per quello che hanno detto Poe e Magic Wind e io stesso poco fa. Non parlo mai di occhi foderati, di memoria di GLB calpestata, di "cagate".

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, PapeSatan dice:

e che pretendono che si usi un tono consono a loro ma loro non si degnano di rileggere i propri testi che potrebbero essere altrettanto disturbanti per altri, faccio come Boselli

 

Altra accusa che rispedisco al mittente. Io non "pretendo che si usi un tono consono a me". Pretendo di non essere considerato un lettore col prosciutto sugli occhi. O, se pure lo pensi, preferirei che non lo scrivessi perché è offensivo. Preferirei non essere accusato di nizzismo ogni volta. Chiedo davvero troppo?

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, PapeSatan dice:

abbandono il forum, perchè di scrivere e leggere solo di giudizi di gusto e non anche di "pensiero critico"

 

Anche qui. Il pensiero critico è solo il tuo. Quello degli altri, quelli con gli occhi foderati di prosciutto, è solo "gusto", non è pensiero critico. Non bastano i tanti post in cui si argomenta, il prosciutto sugli occhi ce l'hanno a prescindere. 

 

Quindi, poiché non puoi abbassare il tuo livello a quelli con gli occhi foderati di prosciutto, abbandoni il forum. Nessuna autocritica. La provocazione sui primi 100 numeri non l'hai fatta tu. Zero autocritica.

 

Siamo in un forum, hai parlato tu di soglie di tolleranza. Esistono, lo dici tu. E bisognerebbe tenerne conto, adeguando il proprio linguaggio o i toni a un livello più consono, evitando le provocazioni. Tu dici che io non mi rileggo, ma credo di non essere mai provocatorio. Mi muovo sempre con prudenza, per non urtare nessuno. Poi magari succede anche a me, nella concitazione della discussione. Magari anch'io avrò fatto delle uscite che ti hanno disturbato. Se è così, mi dispiace. Parliamone, non c'è bisogno di abbandonare alcunché ;) 

  

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Una proposta ai moderatori: si potrebbe chiudere questa discussione e riaprirla nel 2030?

 

Poi non vi domandate perchè la definisco "La Storia Che Non Si Può Nominare"... 

:D

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