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TWF - Tex Willer Forum

[382/384] La Tigre Nera


bressimar
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<span style="color:red">11 minuti fa</span>, Leo dice:

su questa storia non hai torto (su Anderville ce l'hai marcio)

Permettimi di dissentire.

Soprattutto quando esprimi un parere soggettivo.

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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Letizia dice:

Permettimi di dissentire.

Soprattutto quando esprimi un parere soggettivo.

 

Permetto, permetto.

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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma certo che è colpa tua! Sei un lettore scassamaroni all'ennesima potenza, non se ne può più delle tue argomentazioni iperdettagliate e spesso tendenziose! Non è modo di leggere il tuo, ogni tanto potresti pure leggere "a folle" e non sempre con la marcia innestata pronto ad investire il malcapitato forumista di turno :D 

 

Comunque su questa storia non hai torto (su Anderville ce l'hai marcio), ripeto che io la leggo in relax e mi ci diverto, ma non nego la bontà di gran parte delle tue argomentazioni. Per me resta una grande storia. Sbagliata in molti suoi punti, ma sempre grande ;)

Concordo...E su questa storia siamo in tanti a vederla così. Poi ci sono tanti modi di leggere, di "pesare" le vignette, di vedere gli errori e sbavature.

  • Grazie (+1) 1
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1 hour ago, Leo said:
1 hour ago, Diablero said:

COLPA TUA CHE TE NE ACCORGI!"   :laughing:

 

Ma certo che è colpa tua! Sei un lettore scassamaroni all'ennesima potenza, non se ne può più delle tue argomentazioni iperdettagliate e spesso tendenziose! Non è modo di leggere il tuo

 

Mi ha abituato male GL Bonelli: quando lo faccio con le sue storie di solito trovo solo altri motivi per meravigliarmi di quanto era bravo...  :pianti:

 

E, in generale...  forse è stata tutta l'epoca in cui ho iniziato a leggere fumetti, quando in edicola, ogni mese, c'era il Tex di GL Bonelli, Corto Maltese di Pratt (sul corriere dei ragazzi) Asterix, Lucky Luke, l'Alan Ford di Magnus e Bunker, la Storia del West...

 

Erano letture che INCORAGGIAVANO A LEGGERE CON PIÙ ATTENZIONE.

 

(Zagor no, per Zagor era meglio non indagare troppo...  :P )

 

Che senso ha leggere cose che ti dicono da subito "mi raccomando, leggi distrattamente, altrimenti trovi un sacco di magagne"? :rolleyes:

 

(...forse solo letture più adatte al pubblico attuale distratto in generale, non so...)

 

Ma in generale, anche fra le magagne, ci sono magagne e magagne. Vedi l'esempio di Zagor: le vecchie storie di Zagor di Nolitta hanno VORAGINI a livello di trama. Ma:

1) La storia è costruita in maniera di "glissare in fretta", non pone l'attenzione sulle parti illogiche (nella Marcia della Disperazione Zagor non fa un lungo discorso di pagine e pagine sul fatto che ti inseguono a piedi è meglio se rimani a piedi anche tu scacciando i cavalli: lo fa in una vignetta e subito dopo la storia va avanti, lì davvero devi leggere con attenzione per pensare "un momento, ma questa cosa non ha senso", e lo fai quindi al massimo alla seconda lettura, la prima volta sei "preso" dalla storia incalzante e non ci pensi. Stesso "trucco" usato spesso dai film d'azione.

2) Le magagne non riguardano "il senso" della storia: la Marcia della Disperazione non è mai ridicola.

2) Viene comunque "salvata" la cosa più importante: Il personaggio: Zagor è riconoscibile: onesto, coraggioso, irruento e pronto al sacrificio (e mai descritto come un genio, anzi fra i due è Cico quello che usa più il cervello, anche se come Paperino spesso i suoi piani falliscono comicamente)

 

Confronta con questa storia:

1) Le cazzate di Tex vengono EVIDENZIATE, nei dialoghi (il discorso di Tex sul fatto che i suoi avversari devono essere intelligentissimi ad aver intuito le sue mosse, quando gli ha spiattellato tutto lui e comunque anche il cospiratore più idiota avrebbe subito fatto uccidere il testimone) e nelle conseguenze (le cazzate di Tex hanno conseguenze subito immediate: botte in testa, cadere in trappola, essere fatto prigioniero, etc.) e sono sottolineate come evidenti cazzate. Da qui si vede il "registro comico" della storia: una storia in cui sei incoraggiato a RIDERE della stupidità dl protagonista è una storia COMICA: nelle storie avventurose le parti poco sensate vengono il più possibile celate)

2) La storia è costruita interamente sulla stupidità dei protagonisti (se Mac Parland non fosse un totale idiota non avrebbe bisogno di Tex e Carson, questa è la "cospirazione" più evidente e chiara del mondo, "muore un sacco di gente che subito prima è andata dal notaio x a cedere le sue proprietà sempre a questi tre tizi... mmmm... chi sarà il colpevole? Che caso inesplicabile...", e Tex e Carson e la Tigre fanno a turno a fare cazzate per far andare la storia su improbabili binari)

3) La cosa che viene più DEVASTATA e proprio il personaggio di Tex.

 

E qui torno ad un osservazione che avevo già fatto sui lettori di Tex: comunemente si usa dire che l'arrivo di Nizzi "bloccò" (o rallentò molto) il crollo dei lettori. Ma l'evidenza e le testimonianze spingerebbero a credere il contrario.

 

Fra le mie conoscenze ho pochissime persone che hanno sempre letto Tex (e li ho conosciuti TUTTI più recentemente nel mondo del collezionismo), tutti i miei compagni di classe o amici che lo leggevano smisero. Non il 50% o il 70%: TUTTI.

 

In compenso, diverse persone che conosco, che non leggevano Tex (o lo odiavano proprio) iniziarono proprio con Nizzi. E ancora oggi (con grave rischio personale in mia presenza) insistono che le storie di Nizzi erano "migliori" perchè erano "più divertenti", "facevano ridere", ed erano meglio di quelle di GL Bonelli dove "non si rideva così tanto"...

 

Potrebbe sembrare un fatto "locale", solo fra i miei amici. E lo pensavo anch'io. Poi ho iniziato a frequentare forum e newsgroup online, e ho ritrovato ovunque la stessa cosa: una GRANDE percentuale di persone che hanno iniziato con Nizzi. Magari alcuni quando hanno letto gli arretrati hanno preferito GL Bonelli, ma hanno iniziato con Nizzi. Direi che questi, oggi, sono la stragrande maggioranza dei lettori di Tex.

 

Quanti lettori può avere "attratto" Nizzi, realisticamente? Con lui Tex vendeva circa 300.000 copie. Anche se oggi la maggior parte dei lettori ha iniziato con lui, e ipotizzando che era più facile negli anni 90 che smettesse uno che aveva iniziato da poco rispetto a qualcuno che aveva una collezione trentennale... ipotizziamo che 200.000 avessero iniziato con lui "sostituendo" man mano i GLBonelliani che mollavano?

 

Ma il Tex degli anni 70 arrivava a 800.000 copie. Questo vorrebbe dire che perse in realtà quasi il 90% dei lettori dell'epoca...

 

L'ho detto diverse volte: l'esperienza di chi ha iniziato con Nolitta o con Nizzi non è paragonabile a chi quella di chi fino ad una certa età ha letto SOLO il Tex di GL Bonelli. Per i primi, quello è "un" Tex. Come tanti altri. Il fatto che sia la versione "originale" è solo un informazione. Per i secondi... QUELLO È TEX. Non ce ne sono altri. Ed era straordinariamente "coerente" e "riconoscibile". Più di qualunque altro personaggio a fumetti che abbia mai letto. Forse per il fatto che si immedesimava tanto nelle storie, GL Bonelli non faceva agire MAI Tex "out of character"

 

Per questo l'impatto con le storie di Nolitta fu così evidente. Su altre testate come Zagor te ne accorgevi alla lunga che era un altro sceneggiatore, ma con Tex... BAM, prima pagina, leggi due righe e... ti chiedi "ma chi è questo? Questo non è Tex"...

 

Io rimango soprattutto BASITO a leggere di gente che "non si accorge" o che "non nota" il comportamento di Tex in questa storia, e sostiene che per accorgersene bisogna "leggere con il lanternino"... è come se ti dicessero "in questo filmato si vede Madre Teresa di Calcutta spogliarsi nuda e fare una gang bang interracial con 20 attori porno, scene lesbo comprese. Beh, cosa c'è di strano? Non fa sempre così? Hai notato qualche differenza dal suo solito comportamto? Ma vai davvero a cercarti le differenze con il lanternino"...  :blink:

 

Garantisco che se hai iniziato con GL Bonelli lo noti SUBITO che questo non è Tex. E senza bisogno di nessun "lanternino" e di nessuna "lente". La storia TI PIGLIA A SCHIAFFI gridandoti "NON SONO TEX! NON SONO TEX!" :angry:

 

Con il senno di poi, osservando la "sostituzione etnica" dell'epoca di cui si trovano le tracce oggi (e sono convinto che anche qui non siamo rappresentativi, chi va nei forum a parlare di Tex è un appassionato, probabilmente là fuori la percentuale di nizziani è molto più alta e i GLBonelliani sono molti meno), non ci fu nessun "rallentamento" della fuga dei lettori di GL Bonelli. Il 90% e oltre mollarono la testata, e anche chi prosegui spesso lo faceva "per la collezione" e smise di leggerli (ne conosco, per qualche anno sono stato uno di loro). Mentre contemporaneamente arrivarono un sacco di nuovi lettori (figli dei precedenti o che scoprivano Tex in quell'ultimo sussulto di fama che ebbero i fumetti in generale sul traino di Dylan Dog). Lettori per cui Tex è questo: un coglione fortunato. Oppure lettori che poi magari, scoprendo GL Bonelli, lo preferiscono, ma non hanno quella reazione viscerale di ESTRANEITÀ a leggere il Tex di Nolitta e Nizzi...

 

Per loro, e solo per loro, magari serve il "lanternino". Garantisco che per chi leggeva Tex prima, non è assolutamente necessaria nessuna lente di ingrandimento per notare che un Tex idiota che fa una cazzata dietro l'altra "ha qualcosa di strano"... :rolleyes:

Modificato da Diablero
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15 minuti fa, Diablero dice:

è come se ti dicessero "in questo filmato si vede Madre Teresa di Calcutta spogliarsi nuda e fare una gang bang interracial con 20 attori porno, scene lesbo comprese. Beh, cosa c'è di strano? Non fa sempre così? Hai notato qualche differenza dal suo solito comportamto? Ma vai davvero a cercarti le differenze con il lanternino"... :blink:

Post da forumteca. Ho riso come un co****ne per cinque minuti.

 

15 minuti fa, Diablero dice:

Mentre contemporaneamente arrivarono un sacco di nuovi lettori (figli dei precedenti o che scoprivano Tex in quell'ultimo sussulto di fama che ebbero i fumetti in generale sul traino di Dylan Dog). Lettori per cui Tex è questo: un coglione fortunato. Oppure lettori che poi magari, scoprendo GL Bonelli, lo preferiscono, ma non hanno quella reazione viscerale di ESTRANEITÀ a leggere il Tex di Nolitta e Nizzi...

Eccomi. Cominciato nel 1988, tragicamente il primo anno in assoluto senza nemmeno un episodio di GLB pubblicato. Poi però mi sono rifatto con i Tutto, La Nuova Ristampa e i giri per negozietti e bancarelle...

 

PS Per me Tex non è un coglione fortunato beninteso

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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, Diablero dice:

Che senso ha leggere cose che ti dicono da subito "mi raccomando, leggi distrattamente, altrimenti trovi un sacco di magagne"? :rolleyes:

 

(...forse solo letture più adatte al pubblico attuale distratto in generale, non so...)

 

No, è "Leggi in relax e divertiti, se ce la fai". Le magagne, come le chiami tu, non mi pesano al punto di guastarmi il gusto di una lettura scoppiettante e senza troppe pretese. Si chiama evasione, e La Tigre Nera assolve perfettamente al suo compito in questo senso (almeno per me, che appartengo al pubblico attuale distratto in generale, si capisce).

 

<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Diablero dice:

Per loro, e solo per loro, magari serve il "lanternino". Garantisco che per chi leggeva Tex prima, non è assolutamente necessaria nessuna lente di ingrandimento per notare che un Tex idiota che fa una cazzata dietro l'altra "ha qualcosa di strano"... :rolleyes:

 

Il lanternino non serve, ripeto che le superficialità di questa storia sono abbastanza evidenti. Quando dico che tu lo usi, intendo che tu ti soffermi - legittimamente - su ciascuno snodo e ti ci impunti, mentre altri leggono con più indulgenza, dando meno peso a scelte narrative che potevano essere rese meglio. 

Il Tex che tu ritieni insopportabilmente idiota per me è solo un Tex che fa degli errori, errori giustificati nell'ambito dell'economia della storia. Uno dei Tex a mio parere che fa piu errori è quello de Il Colonnello Watson, eppure quella è una delle storie che amo di più...

 

<span style="color:red">35 minuti fa</span>, Diablero dice:

Mentre contemporaneamente arrivarono un sacco di nuovi lettori (figli dei precedenti o che scoprivano Tex in quell'ultimo sussulto di fama che ebbero i fumetti in generale sul traino di Dylan Dog). Lettori per cui Tex è questo: un coglione fortunato. Oppure lettori che poi magari, scoprendo GL Bonelli, lo preferiscono, ma non hanno quella reazione viscerale di ESTRANEITÀ a leggere il Tex di Nolitta e Nizzi...

 

Il famoso "imprinting"... io ho iniziato con quella bellezza che è La leggenda della vecchia missione. Storia che a distanza di decenni rileggo sempre con immenso piacere. Il mio primo Tex è quello di Nizzi. Molto diverso, sicuro, da quello di Glb, e non dubito che voi lettori della vecchia scuola abbiate subito una sorta di trauma e abbiate immediatamente tanato il cambio di mano. Ma per l'appunto quelli che come me appartengono alle generazioni successive non hanno vissuto questa estraneità, si sono goduti con grande piacere il primo Nizzi, hanno riscoperto con interesse e gioia Glb, si sono fatti stuzzicare dall'eretico ma non spiacevole ranger nolittiano, hanno vissuto il grande periodo boselliano. Il tutto solitamente CON PIACERE, il piacere di una buona lettura, a volte più matura altre più superficiale, a volte a tinte fosche altre umoristica, altre volte, purtroppo, sciatta e noiosa come nel periodo dell'ultimo Nizzi. Il piacere della lettura è per l'appunto piacere, una sensazione che non è spiegabile. Non è razionale, e forse non è neanche intelligente. Ma ho letto per anni così, divertendomi con Tex, che non ho mai considerato un coglione fortunato. È stato il mio eroe, da piccolo, figuriamoci. E non mi sento più distratto, o meno intelligente, ad aver provato quel piacere senza essermi posto tutti i problemi legittimi che tu poni. Appartengo alla generazione che ha iniziato con Nizzi, è il mio peccato originale. E ancora riesco a godermelo, a dispetto di tutte le analisi approfondite volte ad annientare questa storia in particolare e i trent'anni di Nizzi in generale. 

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Leo dice:

io ho iniziato con quella bellezza che è La leggenda della vecchia missione.

:wub:

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Leo dice:

 

No, è "Leggi in relax e divertiti, se ce la fai". Le magagne, come le chiami tu, non mi pesano al punto di guastarmi il gusto di una lettura scoppiettante e senza troppe pretese. Si chiama evasione, e La Tigre Nera assolve perfettamente al suo compito in questo senso (almeno per me, che appartengo al pubblico attuale distratto in generale, si capisce).

 

 

Il lanternino non serve, ripeto che le superficialità di questa storia sono abbastanza evidenti. Quando dico che tu lo usi, intendo che tu ti soffermi - legittimamente - su ciascuno snodo e ti ci impunti, mentre altri leggono con più indulgenza, dando meno peso a scelte narrative che potevano essere rese meglio. 

Il Tex che tu ritieni insopportabilmente idiota per me è solo un Tex che fa degli errori, errori giustificati nell'ambito dell'economia della storia. Uno dei Tex a mio parere che fa piu errori è quello de Il Colonnello Watson, eppure quella è una delle storie che amo di più...

 

 

Il famoso "imprinting"... io ho iniziato con quella bellezza che è La leggenda della vecchia missione. Storia che a distanza di decenni rileggo sempre con immenso piacere. Il mio primo Tex è quello di Nizzi. Molto diverso, sicuro, da quello di Glb, e non dubito che voi lettori della vecchia scuola abbiate subito una sorta di trauma e abbiate immediatamente tanato il cambio di mano. Ma per l'appunto quelli che come me appartengono alle generazioni successive non hanno vissuto questa estraneità, si sono goduti con grande piacere il primo Nizzi, hanno riscoperto con interesse e gioia Glb, si sono fatti stuzzicare dall'eretico ma non spiacevole ranger nolittiano, hanno vissuto il grande periodo boselliano. Il tutto solitamente CON PIACERE, il piacere di una buona lettura, a volte più matura altre più superficiale, a volte a tinte fosche altre umoristica, altre volte, purtroppo, sciatta e noiosa come nel periodo dell'ultimo Nizzi. Il piacere della lettura è per l'appunto piacere, una sensazione che non è spiegabile. Non è razionale, e forse non è neanche intelligente. Ma ho letto per anni così, divertendomi con Tex, che non ho mai considerato un coglione fortunato. È stato il mio eroe, da piccolo, figuriamoci. E non mi sento più distratto, o meno intelligente, ad aver provato quel piacere senza essermi posto tutti i problemi legittimi che tu poni. Appartengo alla generazione che ha iniziato con Nizzi, è il mio peccato originale. E ancora riesco a godermelo, a dispetto di tutte le analisi approfondite volte ad annientare questa storia in particolare e i trent'anni di Nizzi in generale. 

Concordo Leo su tutta la linea. Il mio "imprinting" è con il numero 398 ad esempio ma l'albo che mi ha fatto innamorare di Tex è Il passato di Carson (e all'epoca non davo molta importanza neppure al tamburino). Poi chissà perchè ogni storia che mi entrava nel cuore (Gli Invincibili, La Grande invasione) aveva gli stessi nomi. Pian piano sono ripartito con la Nuova Ristampa, dal numero 1.

E ho sempre gradito molto di più il tizio che scriveva gli albi che ho citato rispetto al creatore di Tex che stavo leggendo per la prima volta.

Poi grazie al forum ho recuperato Nizzi, Nolitta e altre storie del creatore di Tex.

Lo sto ancora facendo il recupero, leggendo a mio modo, con il mio livello, il mio gusto e il mio bagaglio tutto il "passato" e naturalmente il presente.

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Lo sto ancora facendo il recupero, leggendo a mio modo, con il mio livello, il mio gusto e il mio bagaglio tutto il "passato" e naturalmente il presente.

 

Esatto. E il tuo livello, il tuo gusto e il tuo bagaglio, il tuo vissuto e le tue inclinazioni sono diverse da quelle di Diablero, che non vuol dire peggiori. Certo, tu non sei al livello di Diablero, come non lo sono io e credo nessuno, qui dentro, quanto a cultura fumettistica (e non solo), ma anche capacità e profondità di analisi. L'errore che a mio parere fa è l'avere spesso pretese di oggettività, enumerando le singole circostanze e arroccandosi sui "fatti", che a suo dire sono incontrovertibili e inoppugnabili. E magari lo sono, beninteso, e lo sono a maggior ragione per un attento lettore di Glb che improvvisamente si trova alle prese con nuovi e magari meno dotati autori. Ma concentrandosi sul particolare non ammette ciò che pure si può trovare in un fumetto: il piacere di leggere una bella storia. Come ho detto prima, è un piacere che va al di là della razionalità, del fatto particolare. Si può provare come no, dipende dalla nostra profondità, dal nostro gusto, dalla nostra genetica, dal nostro modo di essere. Puoi enumerarmi 10.000 fatti, ne prendo atto e me ne infischio. Sono un "lettore distratto"? Farò restare BASITO Diablero perche appartengo a quella "gente che non si accorge", "gente che non nota"? Me ne farò una ragione: Diablero ha ragione, nel particolare. Nel dettaglio. Ma si perde il generale. Non è sua incapacità, è solo un modo di essere lettore, che non giudico. Io non resto basito.

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1 ora fa, Mister P dice:

Eccomi. Cominciato nel 1988, tragicamente il primo anno in assoluto senza nemmeno un episodio di GLB pubblicato. Poi però mi sono rifatto con i Tutto, La Nuova Ristampa e i giri per negozietti e bancarelle...

 

PS Per me Tex non è un coglione fortunato beninteso

Anch'io faccio parte della generazione che si è avvicinata a Tex sotto la gestione Nizzi. Tuttavia appena rispolverato con le ristampe il grande Bonelli, ho subito apprezzato il suo immenso talento narrativo e son rimasto folgorato dal suo periodo d'oro. 

 

Non condanno l'operato (anche se a volte un po' estenuante! :D) di lettori come Diablero, poichè per chi come lui è cresciuto con le storie del vecchio leone, il passaggio deve essere stato davvero molto duro, rispetto a noi che abbiamo fatto un processo inverso, però, considerando le mie ragioni anagrafiche, son sicuro che difficilmente avrei continuato a leggere Tex dopo il primo albo, nei tardi anni '80, se la saga avesse presentato in edicola solo storie di Nolitta o sceneggiature rattoppate e decadenti dell'ormai stanco padre (vedi la foresta pietrificata, Tex 300, Gli ostaggi e via dicendo).

 

Credo che lo stesso possono dire lettori più giovani di me che, senza il brio di Boselli, a stento avrebbero digerito l'ultimo e indifendibile Nizzi.

 

 

 

 

Modificato da Condor senza meta
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Anch'io faccio parte della generazione che si è avvicinata a Tex sotto la gestione Nizzi. Tuttavia appena rispolverato con le ristampe il grande Bonelli, ho subito apprezzato il suo immenso talento narrativo e son rimasto folgorato dal suo periodo d'oro. 

 

Non condanno l'operato (anche se a volte un po' estenuante! :D) di lettori come Diablero, poichè per chi come lui è cresciuto con le storie del vecchio leone, il passaggio deve essere stato davvero molto duro, rispetto a noi che abbiamo fatto un processo inverso, però, considerando le mie ragioni anagrafiche, son sicuro che difficilmente avrei continuato a leggere Tex dopo il primo albo, nei tardi anni '80, se la saga avesse presentato in edicola solo storie di Nolitta o sceneggiature rattoppate e decadenti dell'ormai stanco padre (vedi la foresta pietrificata, Tex 300, Gli ostaggi e via dicendo).

 

Credo che lo stesso possono dire lettori più giovani di me che, senza il brio di Boselli, a stento avrebbero digerito l'ultimo e indifendibile Nizzi.

 

 

 

 

Già...Ciascuno ha una storia diversa...Ho timore che noi Boselliani (chi ama il suo stile, ha amato le sue storie) potremmo avere tanta "cattiveria" con i vari Ruju, Rauch, Giusfredi. Come a volte (per usare un eufemismo) si vede da chi è passato da GLB ad altri autori.

Speriamo di non essere troppo prevenuti ma speriamo soprattutto di leggere belle storie del nostro fumetto preferito.

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Terzo episodio della Tigre Nera.

Tex è a colloquio con Lin-You e viene spiato da un adepto della Tigre.

Tex se ne accorge, lo insegue eclamando "Ma lo acciufferò, quant'è vero che mi chiamo Tex."

E naturalmente la spia si dilegua senza sforzo in mezzo alla folla.

Non vi fanno ribollire il sangue piccionate simili?

 

Perché Nizzi, che due pagine dopo fa scappare la spia, mette in bocca a Tex una frase del genere?

Che la spia scappi non fa di Tex un piccione.

Tex non è infallibile e ci sta che si lasci scappare un manigoldo.

Quello che non tollero è una frasetta, all'apparenza innocua, che Nizzi mette in bocca a Tex per un solo motivo: deriderlo.

Sono una spaccamarroni o spaccailcapelloinquattro?

Sì.

Ho torto a incavolarmi?

No.

Ci si può passare sopra a fatti del genere?

Se voi sì, io no.

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Letizia dice:

Sono una spaccamarroni o spaccailcapelloinquattro?

Sì.

 

Sì.

 

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Letizia dice:

Ho torto a incavolarmi?

No.

 

No.

 

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Letizia dice:

Ci si può passare sopra a fatti del genere?

Se voi sì, io no.

 

Appunto. Alcuni sì, altri no. Ci sta :)

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Mi ha abituato male GL Bonelli: quando lo faccio con le sue storie di solito trovo solo altri motivi per meravigliarmi di quanto era bravo...  :pianti:

 

E, in generale...  forse è stata tutta l'epoca in cui ho iniziato a leggere fumetti, quando in edicola, ogni mese, c'era il Tex di GL Bonelli, Corto Maltese di Pratt (sul corriere dei ragazzi) Asterix, Lucky Luke, l'Alan Ford di Magnus e Bunker, la Storia del West...

 

Erano letture che INCORAGGIAVANO A LEGGERE CON PIÙ ATTENZIONE.

 

(Zagor no, per Zagor era meglio non indagare troppo...  :P )

 

Che senso ha leggere cose che ti dicono da subito "mi raccomando, leggi distrattamente, altrimenti trovi un sacco di magagne"? :rolleyes:

 

(...forse solo letture più adatte al pubblico attuale distratto in generale, non so...)

 

Ma in generale, anche fra le magagne, ci sono magagne e magagne. Vedi l'esempio di Zagor: le vecchie storie di Zagor di Nolitta hanno VORAGINI a livello di trama. Ma:

1) La storia è costruita in maniera di "glissare in fretta", non pone l'attenzione sulle parti illogiche (nella Marcia della Disperazione Zagor non fa un lungo discorso di pagine e pagine sul fatto che ti inseguono a piedi è meglio se rimani a piedi anche tu scacciando i cavalli: lo fa in una vignetta e subito dopo la storia va avanti, lì davvero devi leggere con attenzione per pensare "un momento, ma questa cosa non ha senso", e lo fai quindi al massimo alla seconda lettura, la prima volta sei "preso" dalla storia incalzante e non ci pensi. Stesso "trucco" usato spesso dai film d'azione.

2) Le magagne non riguardano "il senso" della storia: la Marcia della Disperazione non è mai ridicola.

2) Viene comunque "salvata" la cosa più importante: Il personaggio: Zagor è riconoscibile: onesto, coraggioso, irruento e pronto al sacrificio (e mai descritto come un genio, anzi fra i due è Cico quello che usa più il cervello, anche se come Paperino spesso i suoi piani falliscono comicamente)

 

Confronta con questa storia:

1) Le cazzate di Tex vengono EVIDENZIATE, nei dialoghi (il discorso di Tex sul fatto che i suoi avversari devono essere intelligentissimi ad aver intuito le sue mosse, quando gli ha spiattellato tutto lui e comunque anche il cospiratore più idiota avrebbe subito fatto uccidere il testimone) e nelle conseguenze (le cazzate di Tex hanno conseguenze subito immediate: botte in testa, cadere in trappola, essere fatto prigioniero, etc.) e sono sottolineate come evidenti cazzate. Da qui si vede il "registro comico" della storia: una storia in cui sei incoraggiato a RIDERE della stupidità dl protagonista è una storia COMICA: nelle storie avventurose le parti poco sensate vengono il più possibile celate)

2) La storia è costruita interamente sulla stupidità dei protagonisti (se Mac Parland non fosse un totale idiota non avrebbe bisogno di Tex e Carson, questa è la "cospirazione" più evidente e chiara del mondo, "muore un sacco di gente che subito prima è andata dal notaio x a cedere le sue proprietà sempre a questi tre tizi... mmmm... chi sarà il colpevole? Che caso inesplicabile...", e Tex e Carson e la Tigre fanno a turno a fare cazzate per far andare la storia su improbabili binari)

3) La cosa che viene più DEVASTATA e proprio il personaggio di Tex.

 

E qui torno ad un osservazione che avevo già fatto sui lettori di Tex: comunemente si usa dire che l'arrivo di Nizzi "bloccò" (o rallentò molto) il crollo dei lettori. Ma l'evidenza e le testimonianze spingerebbero a credere il contrario.

 

Fra le mie conoscenze ho pochissime persone che hanno sempre letto Tex (e li ho conosciuti TUTTI più recentemente nel mondo del collezionismo), tutti i miei compagni di classe o amici che lo leggevano smisero. Non il 50% o il 70%: TUTTI.

 

In compenso, diverse persone che conosco, che non leggevano Tex (o lo odiavano proprio) iniziarono proprio con Nizzi. E ancora oggi (con grave rischio personale in mia presenza) insistono che le storie di Nizzi erano "migliori" perchè erano "più divertenti", "facevano ridere", ed erano meglio di quelle di GL Bonelli dove "non si rideva così tanto"...

 

Potrebbe sembrare un fatto "locale", solo fra i miei amici. E lo pensavo anch'io. Poi ho iniziato a frequentare forum e newsgroup online, e ho ritrovato ovunque la stessa cosa: una GRANDE percentuale di persone che hanno iniziato con Nizzi. Magari alcuni quando hanno letto gli arretrati hanno preferito GL Bonelli, ma hanno iniziato con Nizzi. Direi che questi, oggi, sono la stragrande maggioranza dei lettori di Tex.

 

Quanti lettori può avere "attratto" Nizzi, realisticamente? Con lui Tex vendeva circa 300.000 copie. Anche se oggi la maggior parte dei lettori ha iniziato con lui, e ipotizzando che era più facile negli anni 90 che smettesse uno che aveva iniziato da poco rispetto a qualcuno che aveva una collezione trentennale... ipotizziamo che 200.000 avessero iniziato con lui "sostituendo" man mano i GLBonelliani che mollavano?

 

Ma il Tex degli anni 70 arrivava a 800.000 copie. Questo vorrebbe dire che perse in realtà quasi il 90% dei lettori dell'epoca...

 

L'ho detto diverse volte: l'esperienza di chi ha iniziato con Nolitta o con Nizzi non è paragonabile a chi quella di chi fino ad una certa età ha letto SOLO il Tex di GL Bonelli. Per i primi, quello è "un" Tex. Come tanti altri. Il fatto che sia la versione "originale" è solo un informazione. Per i secondi... QUELLO È TEX. Non ce ne sono altri. Ed era straordinariamente "coerente" e "riconoscibile". Più di qualunque altro personaggio a fumetti che abbia mai letto. Forse per il fatto che si immedesimava tanto nelle storie, GL Bonelli non faceva agire MAI Tex "out of character"

 

Per questo l'impatto con le storie di Nolitta fu così evidente. Su altre testate come Zagor te ne accorgevi alla lunga che era un altro sceneggiatore, ma con Tex... BAM, prima pagina, leggi due righe e... ti chiedi "ma chi è questo? Questo non è Tex"...

 

Io rimango soprattutto BASITO a leggere di gente che "non si accorge" o che "non nota" il comportamento di Tex in questa storia, e sostiene che per accorgersene bisogna "leggere con il lanternino"... è come se ti dicessero "in questo filmato si vede Madre Teresa di Calcutta spogliarsi nuda e fare una gang bang interracial con 20 attori porno, scene lesbo comprese. Beh, cosa c'è di strano? Non fa sempre così? Hai notato qualche differenza dal suo solito comportamto? Ma vai davvero a cercarti le differenze con il lanternino"...  :blink:

 

Garantisco che se hai iniziato con GL Bonelli lo noti SUBITO che questo non è Tex. E senza bisogno di nessun "lanternino" e di nessuna "lente". La storia TI PIGLIA A SCHIAFFI gridandoti "NON SONO TEX! NON SONO TEX!" :angry:

 

Con il senno di poi, osservando la "sostituzione etnica" dell'epoca di cui si trovano le tracce oggi (e sono convinto che anche qui non siamo rappresentativi, chi va nei forum a parlare di Tex è un appassionato, probabilmente là fuori la percentuale di nizziani è molto più alta e i GLBonelliani sono molti meno), non ci fu nessun "rallentamento" della fuga dei lettori di GL Bonelli. Il 90% e oltre mollarono la testata, e anche chi prosegui spesso lo faceva "per la collezione" e smise di leggerli (ne conosco, per qualche anno sono stato uno di loro). Mentre contemporaneamente arrivarono un sacco di nuovi lettori (figli dei precedenti o che scoprivano Tex in quell'ultimo sussulto di fama che ebbero i fumetti in generale sul traino di Dylan Dog). Lettori per cui Tex è questo: un coglione fortunato. Oppure lettori che poi magari, scoprendo GL Bonelli, lo preferiscono, ma non hanno quella reazione viscerale di ESTRANEITÀ a leggere il Tex di Nolitta e Nizzi...

 

Per loro, e solo per loro, magari serve il "lanternino". Garantisco che per chi leggeva Tex prima, non è assolutamente necessaria nessuna lente di ingrandimento per notare che un Tex idiota che fa una cazzata dietro l'altra "ha qualcosa di strano"... :rolleyes:

Capisco, ma sono anagraficamente Nizziano da prima di Tex, dato che lo leggevo sul Giornalino.

Vedo le differenze con GLB (che concordo, come Galep, ERA Tex), ma a parte errori macroscopici, tipo alcune fughe di nemici o i mille spari a vuoto de "Il ritorno della Mano Rossa", non mi hanno mai dato fastidio né i siparietto comici con Carson né una sceneggiatura leggera o un Tex in difficoltà (purché ne uscisse ovviamente).

Non so quanto di questa leggetezza dipendesse da una difficoltà col personaggio o anche dalla volontà di fare sentire il lettore superiore ai personaggi e a volte persino AL personaggio.

 

OT conterrei in limiti consoni il pur chiaro esempio su Santa Teresa di Calcutta fine, grazie. OT.

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17 minutes ago, Letizia said:

Perché Nizzi, che due pagine dopo fa scappare la spia, mette in bocca a Tex una frase del genere?

Che la spia scappi non fa di Tex un piccione.

Tex non è infallibile e ci sta che si lasci scappare un manigoldo.

Quello che non tollero è una frasetta, all'apparenza innocua, che Nizzi mette in bocca a Tex per un solo motivo: deriderlo.

 

Ed è qui par me la reale "differenza" fra il primo Nizzi e l'ultimo.

 

Nizzi ha SEMPRE messo messo Tex che fa boiate nelle sue storie. Ho fatto tempo fa uno schemino (cliccate qui per vedere il post) ed è impressionante per quante volte, anche nelle primissime, Tex si fa fregare.

 

Questo anche con un Nizzi "funzionante", semplicemente per le caratteristiche di Nizzi:

 

Fasi 1: Nizzi "che va alla grande"

 

1) Non è un autore "epico", non riesce a scrivere grandi imprese, atti eroici, eroi coraggiosi tutti d'un pezzo: può scimmiottare quanto gli pare il "linguaggio" di GL Bonelli (e far credere di "ispirarsi a GL Bonelli" a critici superficiali semplicemente perchè fa dire a Tex "satanasso" e "vecchio cammello" mentre si comporta in modo opposto a come farebbe Tex), ma non sa scrivere personaggi come questi. Non l'ha mai fatto. Non è solo Tex, non sarebbe riuscito a scrivere Sandokan (la Tigre Nera ne è una ovvia parodia, ma malfatta), non sarebbe mai stato capace di scrivere Conan se non deridendolo come Tex. In altre parole, è vittima della stessa "malattia" del 90% degli autori di fumetti attuali: non è capace di scrivere avventura "classica" con personaggi larger-than-life.

 

2) È un autore tendenzialmente COMICO, o almeno (quando si limita) "brillante": le sue doti principali (quando ancora funzionava) erano quelle tipiche dell'autore comico: il ritmo e i dialoghi "brillanti" (o comici, vedi sopra). E quando un autore di impostazione comica scrive una storia avventurosa, hai storie come certi film di Hollywood dove l'eroe è un simpatico pasticcione che se la cava e vince perchè la sorte gli sorride nonostante faccia un sacco di errori... o storie come "i delitti del lago ghiacciato" in cui Tex ammette di essere stato sconfitto perchè il suo avversario "ha usato il cervello" (come a dire che Tex è in svantaggio perchè non ce l'ha, e nessun avversario fra quelli che aveva affrontato Tex prima l'aveva mai usato... sin dall'inizio le storie di Nizzi sono piene di queste "frecciatine" velenose verso il creatore del personaggio che gli dava la pagnotta, chiaro segno di quanto rosicava Nizzi...)

 

3) Legata alla (1), il problema dei personaggi "intelligenti", che ho già descritto in questo thread, "risolto" sistematicamente da Nizzi rendendo "più scemi" tutti gli altri, con l'effetto collaterale che se hai personaggi di diversa intelligenza tipo la catena Tigre Nera - Tex - Carson - MacParland e l'ultimo deve essere il più scemo di tutti... beh, ci vuole poco a raggiungere il MacParland di questa storia, che continua a essere convinto che il notaio sia una brava persona in barba ad ogni evidenza...

 

4) A questi fattori aggiungiamo che l'editore di Nizzi era Sergio Bonelli, che ha la "visione" di Tex che vediamo nelle sue storie. Magari avrà detto a Nizzi di ispirarsi a GL Bonelli perchè vedeva che i lettori erano scontenti... ma poi ad approvare i soggetti di Nizzi era lui. A fare correzioni era lui. Sappiamo che si lamentava con Nizzi che il suo Tex "troppo invincibile" (????? :blink: ) e che le correzioni che faceva erano in genere peggiorative (tipo la correzione ai Fucili di Shannon perchè quel Tex non sembrava abbastanza "sbirro ottuso ligio alla legge a costo di far del male a chi l'aveva salvato"... :rolleyes:)

Un autore intelligente ci mette cinque minuti a capire che con un editore così GLI CONVIENE FARE COME VUOLE LUI, quindi Tex sconfitto e ridicolizzato va benissimo, Tex vincente ed eroico NO!

 

Cosa manca all'inizio? La sottolineatura "velenosa" che ha ben evidenziato Letizia.  Per il resto, è un alternanza fra storie direttamente anti-GLBonelliane come "fuga da Anderville" (in cui Nizzi sputa platealmente sulle convinzioni pacifiste di GL Bonelli mandando allegramente Tex in guerra "a far fuori quei subumani dei nemici sudisti" per poi farsi perculare da un politico) e che per me è inaccettabile in maniera assoluta, e storie via via sempre più "comiche", con risultati molto variabili in base a chi le disegnava (per me non è un caso che le storie "comiche" più considerate siano quelle disegnate da Villa: la comicità RICHIEDE la capacità di far "recitare" i personaggi, e questa storia se guardate è piena di tipi buffi anche nell'aspetto e di espressioni stralunate e buffissime. Non è solo il "disegnare bene", anche un disegnatore bravissimo come Venturi non ha le capacità di "rappresentare il buffo" che ha Villa.

 

Poi, con il tempo, l'astio verso Tex e GL Bonelli di Nizzi cresce...

 

Fase 2: Nizzi "che fa i capricci"

 

La presa in giro di Tex diventano sempre più evidenti, anche indipendentemente dalla mera necessità di renderlo "scemo" per far bello il genio del male di turno. Viene mostrato come "scemo" e basta, per spregio. Aumentano le botte in testa, le scene in cui viene apertamente deriso, e aumenta in maniera impressionante il body count delle persona che muoiono perchè Tex è scemo. Il l fatto che sia scemo totale (oltre che tronfio, borioso e ovviamente uno sbirro prepotente) viene anche sottolineato più volte "in scena", in maniera gratuita. È come se Nizzi fosse un teppista arrabbiato con il mondo (di Tex) che si diverte a disegnare ca##i dappertutto su ogni muro...

 

Ne "la tigre nera" Nizzi è in questa fase. Non manca molto alla "crisi", la stupidità di Tex e Carson raggiunge livelli da Stanlio e Ollio, e viene sottolineata più volte da più personaggi e anche dai loro dialoghi. L'astio per Tex e per GL Bonelli tracima, inarrestabile e incontenibile. In questa storia davvero poco ci manca che Nizzi si infili dentro a storia a gridare quanto gli fa schifo Tex, il suo mondo e tutto quello che ci gira attorno. All'epoca vedevo BENISSIMO questa continua presa in giro, Nizzi davvero non faceva più nulla per nasconderla e mi chiedevo come potesse la casa editrice tollerarla, e quando qualcuno nella casa editrice avrebbe detto "adesso basta!" (lo disse Nizzi invece, ma in ogni caso era chiaro che non poteva durare)

 

Ma Nizzi non ha ancora perso le sue capacità@: le battute funzionano, si ride parecchio (di Tex) e anche se la trama è ridicola a livelli di certi recenti Topolino, la storia è molto divertente. Ci si diverte un sacco. Ridendo e sghignazzando a vedere cosa combinano Gianni e Pinotto Tex e Carson...

 

Ma non poteva durare: Nizzi è sempre più fuori controllo, l'astio verso Tex non ha più alcun limite (sospetto che magari inconsciamente sperava di farsi "cacciare" da Tex per potersi occupare di Nick Raider o di altri suoi personaggi, ma... non succede! Secondo me, ricordando cosa scriveva LUI su Tex, Sergio Bonelli qui è il suo più grande fan e quelle storie le apprezza moltissimo. Nizzi sbagliò tattica, per farsi cacciare da Sergio Bonelli avrebbe dovuto fare storie in cui Tex era CELEBRATO...). Nizzi si lamenta in modo esplicito, rifiutandosi di lavorare con certi autori tipo Letteri. Sergio Bonelli inizia a cercare qualcuno (Berardi, Medda, Boselli, lo stesso Nolitta con la storia lunghissima con Letteri iniziano TUTTI prima della "crisi" di Nizzi) che possa aiutare Nizzi per tenerlo buono (ma, ricordo ancora, numeri alla mano: Nizzi non è assolutamente in una situazione di "superlavoro", sta facendo le pagine normali per autore Bonelli dell'epoca, oggi Boselli ne fa il doppio e tanti altri ne hanno e ne fanno più del Nizzi dell'epoca: non è superlavoro, è che proprio Nizzi non sopporta più Tex e il confronto GL Bonelli).

 

E alla fine Nizzi scoppia e non riesce più a scrivere Tex. Nemmeno una riga. Per mesi.

 

L'ho già detto, una risposta "razionale" di fronte ad una cosa simile sarebbe far visita a Nizzi, pagargli lo psicologo, RASSICURARLO sul fatto che non gli avrebbe mai più fatto scrivere Tex in vita sua (per me una rassicurazione simile avrebbe più che dimezzato i tempi della sua ripresa...) e che da quel momento avrebbe scritto Nick Raider. I sostituti LI AVEVA (sè stesso, Boselli, Medda, Berardi, tutti insieme non avrebbero potuto produrre le 1300 pagine annuali dell'epoca? meno di 350 pagine annuali ciascuno? Poi con calma si poteva vedere chi era più o meno adatto, ma erano sicuramente meglio di qualcuno che non riusciva più a scrivere...

 

Ma Nolitta non ha NESSUNA voglia di scrivere Tex (pagherebbe per non farlo.. e infatti strapagherà cifre assurde pur di non farlo...), Berardi non gli va bene (sapete cosa penso, oggettivamente, senza cattiveria? il problemi di Berardi è che "Oklahoma" ha un Tex e un Carson troppo eroici, troppo efficaci, e non abbastanza "perdenti". A differenza di Nizzi, si vede che Berardi GLI HA CREDUTO quando gli ha detto che doveva scrivere "come GL Bonelli", e così si è bruciata l'occasione. Se faceva vedere Tex preso a calci da un bambino paralitico l'avrebbe assunto al posto di Nizzi...). Di Medda e Boselli non si fida troppo (Boselli ha lo stesso problema di Berardi, troppo GLBonelliano, e Medda commette il peccato supremo, fa (intra)vedere sesso e perdizione e prostitute in maniera troppo esplicita...)

 

E quindi Sergio Bonelli fa una cosa che ritengo una delle peggiori scelte (e una delle più insensate) della sua storia di editore: va da un autore che "ne ha una piena che non finisce più", che NON VUOLE scrivere Tex, a cui Tex fa schifo, e gli offre una valanga di soldi per scriverlo lo stesso. Oltre il doppio di quanto prendeva l'autore più pagato della Bonelli all'epoca, si dice. 

 

Fase 3: "Nizzi se ne frega"

 

Nizzi non riacquista mai, per me, la minima voglia di scrivere Tex. È convinto dalle cifre stratosferiche che gli ha offerto Sergio Bonelli. Ma "tira via". Non inventa più storie, nemmeno una: per Tex non ha più fantasia, non gli viene in mente nulla se è per Tex. Quindi "ricicla" vecchie storie di Larry Yuma o di altri (la Ballata del Mare Salato), e utilizza idee e soggetti di altri. Poi le "sceneggia", alla "se a loro piace, chissenefrega". Sono sparite il ritmo, l'inventiva e il divertimento. Se prima Nizzi si DIVERTIVA (e divertiva il lettore) a prendere in giro un Tex rappresentato come un citrullo, adesso lo fa stancamente, in automatico a macchinetta.  E questo spiega come faccia di colpa a sceneggiare QUASI IL DOPPIO delle pagine che produceva prima della "crisi" e che secondo lui erano un "superlavoro": la crisi gli venne anche perchè ci metteva impegno. Basta smettere di metterci impegno, fregarsene dei risultati, e puoi produrre anche il doppio o il triplo (poi la qualità è quello che è, ma se piace alla Bonelli, cavoli loro...)

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Vero che Nizzi si lasciasse andare all ironia spesso,vero che le sue storie sono più semplici, ma da qui a dire che ridicolizzasse il personaggio apposta ce ne corre. E d altronde non l hai detto tu stesso,che tutti i personaggi ti sembrano così? Era proprio il modo di scrivere di Nizzi, più semplice destinato a lettori semplici,quindi senza stare troppo a pensare a quanto ingenua potesse essere la situazione.Da qui a dire che nelle storie di Nizzi sono tutti scemi ce ne corre: proprio perché bisogna considerare il mondo che uno scrittore crea.Uno scrittore crea un mistero che magari per te  puo" essere facilissimo ma per i personaggi non lo é. Questo non significa che i personaggi siano scemi,significa che nel patto fatto dall autore all inizio c é: le cose saranno fatte così il rapporto che in questo mondo c é col mistero é questo. In una scena tipo quella dell ubriaco a teatro,io non penso " Sono tutti scemi ed é ovvio che Tex se ne accorga" ma penso" In questo mondo dello scrittore,la cosa non é ovvia, perché lui ha voluto così,e quindi se il protagonista lo sa allora vuol dire che é intelligente". Ed ecco che ia miei occhi c é un Tex tosto ed intelligente.Non sto a domandarmi se nella vita vera sia logica o no come cosa.Quindi sì,é il trucco che hai descritto tu...ma é un trucco che funziona,almeno con me.Per questo dico che Tex e Carson sono tosti im questa storia.Perché capiscono,agiscono bene,svettano rispetto agli altri.Non me ne importa se poi nella vita la cosa era così ovvia che uno ci arrivava in 5 minuti.Qui non é così,e io accetto che lo sia.

 

Ci andrei piano a vederci un odio per Tex o una sua chissà quale derisione.Come ho già detto tante volte,basta leggere un qualsiasi Nick Raider per rendersi conto che Nizzi scrive così DAPPERTUTTO,che la caratterizzazione che dà di Tex é la stessa di Nick Raider( odiava anche lui? non credo).Perché scrivesse così era ovvio:

 

1) Perché da questo punto di vista era uno scrittore semplice non a caso veniva  dalle storie per ragazzi( e magari a te giustamente questo dà fastidio ci sta)

 

2) Perché riteneva i lettori della gente" semplice"( e considerando che quasi tutte le cose che tu hai dette io non le ho notate dopo tipo 30 riletture mi viene da dire che secondo me AVEVA RAGIONE IN PIENO) 

 

 

Inoltre se posso dire,mi sembra che tu a volte legga davvero TROPPO( ma mica solo con Nizzi) nelle intenzioni dell autore.Là dove tu ci vedi chissà quale complotto di un autore che vuole far sfigurare un personaggio,io ci vedo solo uno che scrive una scena( o uma battuta) semplicemente perché gli viene in mente di scriverla così e non la ritiene un brutto risultato( magari sbagliando).

6 ore fa, Diablero dice:

direi che sono altri che qui leggono con gli occhi completamente accecati e non si rendono conto delle cose più evidenti

Evidenti forse,ma...quanti se ne somo accorti? Molte delle critiche che hai fatto tu mica le avevano fatte prima nel Topic

4 ore fa, Diablero dice:

sono sottolineate

Ecco su questo tu ci vedi delle sottolineature.Io no. Secondo me più che leggere col lanternino tu leggi con troppo Froid.Davanti a una frase come quella che hai citato io non penso che ci sia la volontà di " far ridere" o " rovinare il personaggio". Penso " l autore ha scritto la prima frase che gli passava per la testa e che gli sembrava adatta".

 

Mi sa che alla fine, pur standoti Nizzi sulle scatole,gli dai paradossalmente molto più credito di quello che in realtà ha.

Modificato da Grande Tex
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2 hours ago, Grande Tex said:

Ecco su questo tu ci vedi delle sottolineature.Io no. Secondo me più che leggere col lanternino tu leggi con troppo Froid.Davanti a una frase come quella che hai citato io non penso che ci sia la volontà di " far ridere" o " rovinare il personaggio". Penso " l autore ha scritto la prima frase che gli passava per la testa e che gli sembrava adatta".

 

Mi sa che alla fine, pur standoti Nizzi sulle scatole,gli dai paradossalmente molto più credito di quello che in realtà ha.

No. Dici che io lo leggo con la lente? Immagina chi deve scrivere. Anche Boselli con le sue duemila tavole non va oltre a 6-7 pagine al giorno. Nizzi all'epoca anche nel breve periodo in cui ha fatto tutto da solo non superava le 1550 pagine all'anno, poco più di 4 al giorno. Facciamo 5 al giorno per 310 giorni con 55 giorni di vacanza?

 

Quante cose noteresti se passassi tutto il giorno (lavorativo) concentrato su sole 5 pagine?

 

Dici che non "noteresti" una cosa da niente come "Tranquillo, bambino, ti giuro sulla testa di tutti i navajo che se vieni con me dal bandito che ti fa paura non ti toccherà nemmeno con un dito" e due pagine dopo il bandito ha preso ostaggio il bambino? :laughing:

 

Non sono io che "sopravvaluta" la capacità di Nizzi di accorgersi di quello che sta scrivendo, sono in generale i "nizziani" a sminuire in continuazione le capacità di Nizzi, come se fosse incapace di capire quello che scrive... :rolleyes:

 

(mi pare come quando in tribunale, quando non si hanno più alibi e le prove sono schiaccianti, l'avvocato difensore invoca l'infermità mentale...  :laugh: )

 

 

 

Modificato da Diablero
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Come per Nolitta e le ballerine, anche per Nizzi io ci andrei cauto a vedere del dolo dove più probabilmente c’è solo semplice sciatteria. E’ plausibile che da un certo punto in poi Nizzi abbia cominciato a "farlo apposta" (a mettere Tex in certe situazioni) ma all’epoca della prima storia della Tigre Nera non era ancora a quei livelli di svaccamento.

Anche se in certe interviste viene presentato come il più grande sceneggiatore vivente :lol:, Nizzi in realtà è sempre stato un mestierante, all’inizio un mestierante piuttosto abile poi via via un mestierante sempre più mediocre, una volta che aumentavano la disaffezione per un personaggio che non sentiva suo, i mal di pancia verso la casa editrice e magari anche alcuni suoi problemi personali.

All’inizio, quindi, certe sue scorciatoie narrative passavano inosservate dietro la prosa brillante e una caratterizzazione di Tex che lo metteva sempre al centro dell’azione, poi si sono cominciate a fare sempre più evidenti, fino a diventare dei veri tormentoni (le storie venivano risolte nella maniera più facilona per mezzo di gente che origliava o che prendeva botte in testa).

Però non ci costruirei sopra tante dietrologie: più che delle scelte consapevoli io ci vedo semplicemente un autore che non era mai stato particolarmente dotato e che andava avanti sempre più col pilota automatico...

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Anche se sarei meno severo, io concordo con @Magic Wind.Escludendo magari esempi eclattanti tipo quello fatto da Diablero,anche io non ci vedo nessun " dolo intenzionale".Se ad alcune delle cose che ha citato dopo 30 riletture non ci ho fatto caso io o non ci ho badato,e non solo io,perché doveva farlo Nizzi?( mentre invece dell esempio che hai citato dell altra storia me ne ero accorto eccome e anche a me diede fastidio all epoca,pur vedendoci amche qui più una semplice sciatteria che chissà quale dolo).

 

E soprattutto,anche se ci avesse badato,magari avrà pensato: " Beh i lettori non se ne accorgono" ( e mica aveva torto). Come ho detto @Diablero non so se tu abbia mai letto Nick Raider,ma se lo fai vedrai che davvero,scrive così anche lì.

Modificato da Grande Tex
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In Nick Raider l’origlione diventa proprio uno dei protagonisti fissi della serie (il nano Alfie). E’ lui, ad esempio, nel primo numero a dare a Nick, che fino a quel momento brancolava nel buio, la dritta per scoprire l’assassino del collega. Sono proprio sciatterie narrative di Nizzi, come le faceva su Tex le faceva pure sui personaggi di sua creazione…

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Il Tex di GLBonelli è sempre stato più in gamba di tutti, non solo è il migliore con le pistole e i pugni, ma è anche quello che capisce (quasi) sempre la situazione e sa come risolvere ogni problema: è la caratteristica del personaggio essere molto intelligente, come si vede per esempio in storie fondamentali come “Sangue navajo” o ne “L’eroe del Messico”, dove mette in scacco l’esercito statunitense o quello messicano in quattro e quattr’otto. (Essere intelligente e in gamba – sia chiaro – non significa essere infallibile: il Tex di GLB sbaglia eccome, già nella prima storia si fa sorprendere ben due volte da Coffin in poche pagine.)

 

Il Tex di Nizzi invece è fin dall’inizio meno intelligente, meno perspicace, meno attento a evitare agguati, si fa più facilmente gabbare (e questo a qualcuno piace perché così l’eroe si trova in maggiori difficoltà e la storia è più appassionante, mentre ad altri no perché è diverso dal Tex originale), però questo non vuol dire che il Tex di Nizzi sia sempre un idiota. Lo diventerà magari in molte storie dell’ultimo periodo, ma all’inizio e in questa avventura non lo è.

Non lo è in “Furia rossa”, “I cospiratori”, “Messaggero di morte”, ecc. ecc. tante storie della fascia 300 in cui Nizzi imita il personaggio di GLB rendendolo abile, capace, un eroe tutto d’un pezzo, superiore agli avversari. Non è stupido neanche in “Fuga da Anderville”, anche se si fa gabbare alla fine, e - tra parentesi - non è nemmeno guerrafondaio, se vogliamo dirla tutta, questa è una fake news che gira un po’ troppo spesso nel forum (come fa a essere guerrafondaio uno che cerca di non uccidere nessuno per tutta la storia e infatti ci riesce? In una vicenda in cui i guerrafondai veri alla fine falliscono miseramente, ossia i Walcott, che muoiono o si suicidano?).

E' poco accorto per esempio ne "Le paludi della Louisiana" dove crede ciecamente a tutto quello che gli dice Stingo (non si sa perché), senza mai sospettare di lui, ma alla fine comunque il nostro eroe ne esce abbastanza bene.

 

Qui, nella “Tigre Nera”, Tex non si accorge che un cameriere cinese lo sta spiando e non sospetta nulla dell’agguato che gli tendono dopo, sono situazioni che potevano essere evitate da Nizzi, è vero, sono facilonerie, sbavature, ma mi sembrano un po’ poco per poter ritenere questo Tex un idiota di cui il lettore è spinto a ridere. Sì, in alcune circostanze non è molto brillante, ma a volte capita anche al Tex di GLB (gli esempi potrebbero essere innumerevoli), e comunque tra non essere brillantissimo ed essere un idiota c’è un bel po’ di differenza.

 

Nizzi, più che altro, spesso dà l’impressione fin dall’inizio di non credere del tutto nel personaggio Tex, forse ritiene il Tex di GLB ormai superato, preferisce gli eroi "moderni", meno epici e più fallibili (forse era più adatto a Mister No), ma in questa sua prima fase comunque non lo maltratta, anche se non si identifica in lui come GLBonelli o come riesce a fare Boselli. Spesso è come se lo osservasse dall’alto, con un’ ironia che per ora è solo bonaria (vedi anche l’episodio dei due giganti in questa storia, un po' alla Indiana Jones), che poi diventerà distruttiva e talvolta dissacrante nel suo secondo periodo.

 

Però non si può definire la “Tigre Nera” una storia comica solo perché c’è ironia, l’ironia qui è contenuta e i pards non commettono errori macroscopici o fanno figure barbine. (Volutamente comico, secondo me è il maxi del 2023 "La grande congiura".) Non è che se Tex sbaglia qualcosa in una storia di Nizzi allora significa invariabilmente che è un idiota e che l'autore lo vuole prendere in giro. Sbagliare= essere idioti non sono sinonimi. Ultimamente anche nelle storie di Ruju e persino di Boselli, Tex quando sbaglia viene definito da qualcuno un idiota. Si sta esagerando un po'. Sembra che, a parte il Tex di GLBonelli tutti gli altri, appena sbagliano qualcosa, siano da considerarsi degli incapaci totali. :lol:

 

 

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9 minutes ago, Poe said:

Però non si può definire la “Tigre Nera” una storia comica solo perché c’è ironia

"ironia" non significa "commedia". L'ironia ha una definizione precisa e non è uguale a "umorismo". Alcune battute di Tex e Carson possono essere chiamate ironiche, ma l'ironia richiede un "distacco ironico" che UNA BOTTA IN TESTA NON HA.

 

Quando Tex non si accorge del cameriere, il cameriere non è nascosto. Gli sta servendo il cibo davanti. E Tex straparla come un coglione. Non è ironia, è stupidità. Controllare il vocabolario per usare la parola giusta.

 

Quando Tex, dopo che ammazzano il testimone, dice che i suoi avversari devono essere superintelligentissimi per aver capito che gli conveniva farlo fuori, non lo sta dicendo in senso ironico. Si sta proprio dimostrando OTTUSO.

 

Quando Tex vede scappare un cinese, dopo che in un ristorante cinese ha detto davanti ad un cinese tutti i suoi piani, e si chiedono "ma come avranno fatto a capire i miei piani", non lo dice in senso ironico, rendendosi conto di aver sbagliato lui e dicendo il contrario di quello che pensa (ironia), no, è serissimo, NON LO CAPISCE PROPRIO.

 

La comicità di Nizzi è in generale di grana grossa, priva di ironia, e quella poca che ci mette, nei dialoghi fra Tex e Carson, è per la maggior parte fatta di battute standard scopiazzate da GL Bonelli.

 

21 minutes ago, Poe said:

Il Tex di Nizzi invece è fin dall’inizio meno intelligente, meno perspicace, meno attento a evitare agguati, si fa più facilmente gabbare (e questo a qualcuno piace perché così l’eroe si trova in maggiori difficoltà e la storia è più appassionante, mentre ad altri no perché è diverso dal Tex originale), però questo non vuol dire che il Tex di Nizzi sia sempre un idiota. Lo diventerà magari in molte storie dell’ultimo periodo, ma all’inizio e in questa avventura non lo è.

 

"all'inizio"?

 

Questo è il numero 384. È una delle ultimissime storie prima della "crisi" (dopo di questa ne finisce solo 4 - Ticci, Civitelli, Monti, e Blasco, più la brevissima di Fusco per arrivare al 400 e il 400 che probabilmente erano pronte da tempo). Le ultime tavole di questa storia probabilmente sono state scritte pochissimi mesi prima della crisi. Questo è il Nizzi al suo massimo livello di astio verso Tex prima di scoppiare e rifiutarsi (consciamente o inconsciamente) di scriverne anche solo una pagina.

 

Per questo è un ottimo esempio della mia tesi: qui abbiamo un Nizzi ancora perfettamente "padrone" della sua tecnica (c'è un abisso fra questa storia e quelle post-crisi, Nizzi non sarà mai più così divertente) e al tempo stesso un Nizzi il cui "fastidio" (sono diplomatico, userei ben altre parole) verso Tex tracima al punto di rappresentare i pards come due totali e assoluti idioti (in questa storia a parte il primissimo incontro con Morel vediamo Tex, gonzissimo, credere ciecamente a TUTTI: crede ciecamente al finto "soffia" nella sua stanza (e poi ci torna a dormire dentro, finestra aperta bene in vista casomai qualcuno della setta abbia l'intelligenza di sparargli di nuovo dal tetto), crede ciecamente appena vede il fumo che non ci sia alcun pericolo e non prende nessuna precauzione, crede ciecamente a tutto quello che gli dice il notaio anche se è totalmente inverosimile, crede ciecamente di essere abilissimo a nascondersi e invisibile mentre la tigre nera lo guarda dall'alto e ride, crede di entrare non visto e lo prendono in trappola come un pesciolino, crede di poter sconfiggere le due guardie e si prende un sacco di botte... basta?)

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16 minuti fa, Diablero dice:

crede ciecamente di essere abilissimo a nascondersi e invisibile

Tex avanza prudentemente,pronto a qualsiasi evenienza,senza sapere se lo stanno spiando o no.Questo non é essere imprudenti,é qualcosa che semplicemente non puoi controllare

 

16 minuti fa, Diablero dice:

crede ciecamente a tutto quello che gli dice il notaio anche se è totalmente inverosimile

Lo é? Ho già detto secondo me no.Tra l altro,notare le differenze: con Morel Tex capisce subito che qualcosa non va,con la Tigre,pur non essendo sicuro,sembra più propenso a credergli( e qui semmai si esalta la bravura del cattivo).

 

16 minuti fa, Diablero dice:

crede di entrare non visto 

Non é vero:entra prudentemente senza sapere cosa puo' succedere. Cito testualmente: "Con i fucili in pugno e pronti a scatenare l inferno al minimo segno di pericolo."

 

16 minuti fa, Diablero dice:

crede ciecamente al finto "soffia" nella sua stanza 

Che viene ucciso sotto i suoi occhi: non mi pare proprio una trappola semplice da capire( io l ho capito solo dopo che era una trappola,quando lo dicono esplicitamente.Io non sono Tex,ma se ti uccidono un testimone nella tua stanza é ovvio che poi ci credi a quello che diceva).

Modificato da Grande Tex
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Raramente ho letto storie più brutte delle tre di Nizzi sulla Tigre Nera.

La prima posso anche capirla.

Nizzi si inventa un personaggio che non sarebbe neanche male: un principe malese spodestato dall'usurpatore bianco che, per tale motivo, non ha in gran simpatia i bianchi in generale.

Ne può uscire una buona storia.

Non ci riesce.

Vabbé, non è colpa sua ('nsomma!).

Basta così.

 

E invece no.

Insiste con 'sta Tigre Nera.

E vabbé, avrà qualcos'altro da raccontare.

E invece [ancora] no.

Ripete le stesse cose.

Sposta l'azione in un altro sito, ci mette altri personaggi, ma la zuppa è sempre quella: la Tigre rileva le attività commerciali di morti ammazzati servendosi di prestanomi.

Nizzi si inventa il copiaeincolla (chiederà poi i diritti d'autore alla Microsoft).

Pazienza.

Ci siamo fatti un po' di sangue marcio, ma ci siamo abituati: conosciamo i nostri polli.

 

Poi arriva la notizia.

Nizzi sta scrivendo la terza storia della Tigre Nera.

Vuoi vedere che finalmente ne esce qualcosa di buono?

Nizzi non può certo propinarci per la terza volta il solito polpettone dei commercianti morti ammazzati.

Eppoi dai, la storia si svolge nella mitica San Francisco.

Vi ricordate che avevo appena detto: conosciamo i nostri polli?

Povera ingenua che sono, non lo conoscevamo affatto, il nostro pollo.

Possibile che insista con il copiaeincolla?

Possibile che Nizzi abbia scritto per tre volte la stessa cosa?

Quando fai ritornare un personaggio è perché hai qualcosa di nuovo da dire.

E invece [ancora] no.

 

Possibile che nessuno dei lettori se ne sia accorto?

Possibile che siamo tutti di memoria così corta?

Se io vi raccontassi (gratis) una brutta barzelletta, mi mandereste tutti a evacuare.

Se poi insistessi (sempre gratis) con la solita brutta barzelletta (cambiando il nome di Pierino in Paolino), mi portereste di peso a evacuare.

Ma io, caparbia, reinsisto (con Paoluccio al posto di Paolino): quanti di voi cercherebbero un buon alibi prima di commettere un letizicidio?

 

Con Nizzi no, con Nizzi non si può.

Ma il bello è che non è che a Nizzi si perdona tutto, non c'è proprio niente di cui il vate possa esser perdonato.

Se non è amore questo...

 

 

 

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