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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!


ymalpas

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  • 10 months later...

Nel sito Bonelli è riapparso, come "novità" con data di uscita l'8 di luglio e con un diverso ISBN il volume "Tex Willer - Vivo o Morto" che raccoglie questa storia, che era esaurito da un po'.

 

Nella prima edizione del marzo 2019 la descrizione diceva:

"Dopo essere apparsa in edicola suddivisa in quattro uscite, Vivo o morto! sbarca in libreria raccolto in un volume cartonato, colorato per l'occasione e arricchito da una serie di contenuti speciali."

Indicando 256 pagine di lunghezza (248 pagine di storia, 1 frontespizio, un'introduzione di 2 pagine di Borden, la pagina del titolo, 1 tamburino, 2 pagine bianche, 1 indice... alla faccia dei "contenuti speciali, non ci sono manco le copertina degli albi...)

 

In questa edizione la descrizione è semplicemente copia-incollata, cambiando semplicemente "sbarca" con "torna":

"Dopo essere apparsa in edicola suddivisa in quattro uscite, Vivo o morto! torna in libreria con la nuova edizione del volume cartonato a colori, di nuovo arricchito da una serie di contenuti speciali"

 

Ora, passi la prima volta in cui l'ignoro redattore magari quando ha scritto il testo non sapeva che di contenuti speciali non c'era manco l'ombra....  ma adesso ristampano il volume, fanno un semplice copia-incolla e si trascinano dietro lo stesso errore?  :blink:

 

Vabbè, se non lo fa la Bonelli, la dò io una corretta informazione...  nella prima edizione l'unico "contenuto speciale" è l'introduzione di 2 pagine di Boselli e la copertina di Carnevale (in compenso mancano le 4 copertine originali e le 4 presentazioni degli albi, che facevano 4 pagine, non 2...), oltre al fatto che le tavole sono sverniciate dagli stessi che hanno colorato la CSAC. il fatto che abbiano semplicemente copia-incollato la descrizione mi fa pensare che questa sia una ristampa pari pari di quel volume.

 

Io continuo a consigliare di seguire la serie regolare e leggerli man mano senza aspettare, poi fate un po' voi...   :rolleyes:

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  • 5 months later...
Il 4/5/2019 at 11:26, Leo dice:

Il Totem Misterioso... la prima storia di Tex. La si ama a prescindere, nonostante l'assurdità che Coffin, sparando due colpi di pistola a Tex a bruciapelo, non riesca ad ammazzarlo, e poco dopo ripeta la stessa, improbabile, cosa, con il suo ex amico Dente di Lupo. 

Storia di settant'anni fa, che tutto sommato continuo a trovare debole anche per quell'epoca, visto che sempre nel numero 1 Bonelli riusciva a regalarci una splendida "El Diablo", profondamente matura. A partire dal numero 3 della collana TexWiller e fino al numero 4, si è trattato sostanzialmente di una riscrittura di quella prima, fatidica, storia, tanto che mi sono divertito a leggere entrambi gli albi in contemporanea per vedere cosa era cambiato tra i due. Quest'ultima parte, che non poteva non essere ancorata a quella prima storia di GLB, è quella che mi piace meno, ma mi rendo conto che probabilmente Borden non poteva fare diversamente.

 

Fino a quel momento, avevamo potuto leggere una storia serrata e solida, un gran bel western in grado di appassionare non solo la vecchia guardia ma anche un neofita che si sia voluto approcciare a Tex con questa nuova pubblicazione, complici anche dei disegni semplicemente da paura come quelli di De Angelis.

 

Qualche tempo fa, scrissi in questo topic che mi emozionava l'idea di questa collana, per il fatto che, incuneandosi Boselli nei vuoti lasciati da Bonelli, di fatto stava riscrivendo la giovinezza di Tex insieme a GLB, quasi fosse un lavoro a quattro mani e in contemporanea, in una continua staffetta tra i due resa possibile da una sorta di magia in grado di annientare i confini del tempo. Ebbene, questa sensazione l'ho ritrovata in questa prima storia, non solo nella riscrittura del "Totem Misterioso" da parte di Boselli avvenuta nei numeri 3 e 4, ma anche per la sequenza di Red Bill.

 

Nel numero 1 di Tex, Red Bill (o Bill il Rosso) era citato una volta sola dal nostro, quando quasi si scusava con Tesah per non aver potuto salvare suo padre perché impegnato a liquidare la banda del pericoloso fuorilegge. Una sola vignetta. Una sola citazione. Nient'altro. Nella fantasia del vecchio GLB, Bill il Rosso è meno di un abbozzo: è solo un nome, un pretesto. E' niente. Un nome a caso a cui GLB probabilmente non ha mai più pensato. Ebbene, quel lampo nella testa di GLB, settant'anni dopo, ha preso consistenza e fattezze, e da semplice nome è diventato personaggio, ed ecco che un vuoto è stato riempito, in una nuova scrittura del personaggio fatta oggi e settant'anni fa al contempo. 

 

Peraltro, come dicevo, la vicenda di Red Bill è quella che mi è piaciuta di più, per questo cattivissimo personaggio che mi ha ricordato quello interpretato da Jeff Bridges nella serie Netflix Godless.

 

Una parola su Tesah: che schianto, ragazzi! La scena in cui si spoglia (non del tutto) per gettarsi in acqua è inusuale in Tex, ma non ha nulla che non vada e credo che in questa collana ci si possa permettere qualcosa di più rispetto alla castigatissima serie regolare.

 

Insomma, bella prima storia. Lunga vita a "TexWiller".

Allora...Sto procedendo alla rilettura e concordo con te. Disegni di De Angelis meravigliosi (sarò blasfemo ma lo preferisco a Galep anche se senza Galep non esisterebbe Tex), storia bella e western gustoso nelle parti " nuove". In quelle "vecchie" il Boss usa gli arnesi del chirurgo. Poi globalmente tra le prime storie di Tex di GLB io non la metto tra le mie preferite e questo incide ma Tex Willer si dimostra un ottimo mix.

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  • pecos changed the title to [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!
  • 2 years later...

Arrivo a fine 2024 ..... :rolleyes:

 

Mi limito a cercare di sottolineare solo qualche aspetto... paragoni con la versione del 1948 rischiano di essere impropri per la troppa distanza di stili, epoche e anche conoscenze _ ad esempio sulle tribù indiane, i loro costumi e la loro esatta collocazione nel territorio _ .

 

Tutto quello che deriva dal n 1 storico è riportato fedelmente come un buon remake deve fare... i disegni sono superbi e ci restituiscono ad esempio una Tesah splendida, come ha scritto qui qualcuno a suo tempo "finalmente giovane indiana e non giovane bianca truccata da indiana" (vabbè ovviamente basta pensare ai film western dell'epoca...). 

 

Quello che intriga è l'ampliamento nel canovaccio di elementi e personaggi nuovi: la figura di Cochise giganteggia. La ributtante carogna che è Red Bill con la sua banda è un incredibile sviluppo di una frase di sfuggita dello storico episodio del totem quando Tex dice a Tesah "accidenti a quell'epoca ero alle prese con la banda di Bill il rosso altrimenti.."; poi c'è Jimmy Jones, figura che non sarà occasionale nella saga. Il vecchio Dirk Smith con la figlia Fanny, che in poche pagine si imprimono nella memoria del lettore prima per come accolgono Tex, poi per la situazione di terrore assoluto in cui precipitano all'arrivo della banda, infine per il lieto finale in cui la ragazza è fra le prime di una lunga serie di "cuori spezzati" che il giovane Tex si lascerà alle spalle...

 

Una menzione particolare per il vicesceriffo Owens. Dapprima indistinto nella posse che batte in ritirata dopo la male parata con i Chiricahuas, poi ostinato nel suo voler continuare a dare la caccia al ricercato, compie una imperdonabile idiozia nel rivolgersi a quello che lui ricorda come un commilitone nella guerra contro il Messico e non come un essere ributtante come scoprirà suo malgrado... quando Red Bill gli dice "Owens amico mio, che importa se lo sa o no?... entra nello spirito del gioco... adesso gli sparo a una gamba e poi il secondo colpo lo lascio a te"... la prima di una serie di oscenità assolutamente gratuite _ nel senso che non erano minimamente funzionali all'eventuale obiettivo di catturare Tex era proprio per il sadismo estremo di fare del male fine a se stesso! _ che culminano quando dice che la ragazza la darà a qualche banda di indiani che le taglieranno il naso e al padre gli caverà gli occhi....

 

Ecco in tutto questo, uno che legge la storia pagina per pagina si domanda: ma a Owens che gli dirà la coscienza se ancora ne ha una??

 

La risposta arriva alla fine... una redenzione in punto di morte che ci fa vedere di colpo il conflitto interiore che covava nelle pagine precedenti nel personaggio.

  • +1 1
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