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[Maxi Tex N. 17] Alaska!


Sam Stone

Voto alla Storia?  

87 members have voted

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A me non sono piacute due storie con il sovrannaturale. A parte Aryman, quella di G.Bonelli con gli animali di creta che poi si materializzano in animali veri, e quella di Nizzi con gli zombi che escono dal terreno. Storie cosi non vorrei piu vederle negli albi di Tex.

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1 ora fa, Piombo Caldo dice:

A me non sono piacute due storie con il sovrannaturale. A parte Aryman, quella di G.Bonelli con gli animali di creta che poi si materializzano in animali veri, e quella di Nizzi con gli zombi che escono dal terreno. Storie cosi non vorrei piu vederle negli albi di Tex.


Esclusa la saga di Mefisto anch’io preferisco quelle storie del “fantastico Tex” che hanno alla fine una spiegazione razionale. Ben vengano avventure misteriose, oniriche come Colorado Belle ma sempre in qualche modo “possibili” (un sogno, una visione, una momentanea alterazione della realtà). Da ragazzo leggevo sia Zagor che Tex e ricordo ancora che quando in uno Zagor (se non sbaglio era l’avventura in Louisiana dopo quella del numero 100) ho visto uno scena con Cico che, colpito da una palla di cannone, precipitava dagli spalti di un forte (mi sembra) ho subito smesso di acquistare Zagor e ho regalato tutta la mia collezione completa (adesso varrebbe parecchio) e ho continuato solo con Tex che era realistico e una scena così non l’avrebbe mai proposta. E dopo 50 anni da allora continuo a leggerlo. Ci sarà pure un motivo.

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  • 11 months later...

Comunque se Boselli riprendesse qualche personaggio, tipo Roscoe o il russo con.una nuova storia ( anche se ne ha già due in preparazione dove tira in ballo Alaska) non sarebbe male.

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Sarebbe logico farlo, ma non voglio attirare l'attenzione su una storia uscita così male (per colpa dei disegni, è la mia posizione).

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Peccato, erano due bei personaggi. Ma va bene così, vorrà dire che ne inventerai di nuovi.🙋‍♂️

.

Speriamo però che non smetterai per questo di ambientare  ancora storie su per l'Alaska. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Piombo Caldo dice:

Peccato, erano due bei personaggi. Ma va bene così, vorrà dire che ne inventerai di nuovi.🙋‍♂️

.

Speriamo però che non smetterai per questo di ambientare  ancora storie su per l'Alaska. 

 

 

Vedremo.

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  • pecos changed the title to [Maxi Tex N. 17] Alaska!
  • 1 year later...

Dopo avere letto tutte queste recensioni negative non l'ho comprato. Ma adesso che ho Bonelli Digital Classic ho deciso di leggerlo. Come gia' ampiamente documentato in 12 pagine di commenti i disegni sono di una bruttezza difficile da concepire e non vedo ragione di infierire. Pero' una curiosita' sul processo editoriale me la vorrei togliere. @bordeno @Carlo Monni forse possono chiarire. Il disegnatore (o in questo caso il team di disegnatori) manda in redazione il prodotto finale tutto in una volta oppure manda tavole un po' per volta? Ovviamente nel primo caso c'e' poco da fare. Ma nel secondo caso, c'e'modo di intervenire se il prodotto e' non soddisfacente? 

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<span style="color:red">50 minuti fa</span>, Lucero dice:

Dopo avere letto tutte queste recensioni negative non l'ho comprato. Ma adesso che ho Bonelli Digital Classic ho deciso di leggerlo. Come gia' ampiamente documentato in 12 pagine di commenti i disegni sono di una bruttezza difficile da concepire e non vedo ragione di infierire. Pero' una curiosita' sul processo editoriale me la vorrei togliere. @bordeno @Carlo Monni forse possono chiarire. Il disegnatore (o in questo caso il team di disegnatori) manda in redazione il prodotto finale tutto in una volta oppure manda tavole un po' per volta? Ovviamente nel primo caso c'e' poco da fare. Ma nel secondo caso, c'e'modo di intervenire se il prodotto e' non soddisfacente? 

 

 

 Il caso è il secondo, ma come pensi che si possa intervenire? Solo cambiando disegnatore.

 

Ma se il disegnatore non si può cambiare?

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Deve essere stato davvero estenuante dover proseguire a lavorare sulla sceneggiatura, vedendo la qualità bassa del comparto grafico. Dal punto di vista dell'editore posso pure comprendere che, dovendo sborsare contrattualmente svariate decine di migliaia di euro, si sia deciso di pubblicare comunque l'opera per attenuare le perdite (sulle tasche di noi lettori purtroppo), ma Lito Fernandez meritava di essere querelato.

 

E' stata davvero una grossa mancanza di rispetto per la gloriosa saga, gli autori e noi lettori, delegare a "garzoni di bottega" del tutto inadeguati una storia così importante. Parecchie tavole le avrei realizzate meglio io che non sono un professionista. A tutto c'è un limite e l'atteggiamento dell'argentino fu inqualificabile. 

Edited by Condor senza meta
  • +1 1
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35 minutes ago, borden said:

 

 

 Il caso è il secondo, ma come pensi che si possa intervenire? Solo cambiando disegnatore.

 

Ma se il disegnatore non si può cambiare?

 

Grazie per la spiegazione. La mia era curiosita' vera. Mi dispiace se ho dato l'impressione di fare polemica.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Lucero dice:

 

Grazie per la spiegazione. La mia era curiosita' vera. Mi dispiace se ho dato l'impressione di fare polemica.

 

 

Ma non mi hai affatto dato questa impressione.

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Il 9/2/2023 at 18:19, Condor senza meta dice:

 

E' stata davvero una grossa mancanza di rispetto per la gloriosa saga, gli autori e noi lettori, delegare a "garzoni di bottega" del tutto inadeguati una storia così importante. Parecchie tavole le avrei realizzate meglio io che non sono un professionista. A tutto c'è un limite e l'atteggiamento dell'argentino fu inqualificabile. 

 

La penso esattamente come te. Quel metodo di lavoro, che se non ricordo male ciò che ho letto al riguardo, fa parte del sistema di insegnamento di Fernandez, può magari andar bene quando si realizza un prodotto seriale, e ci sarebbe da discutere anche su questo, ma assolutamente mai quando si tratta di una storia una tantum e per giunta originariamente pensata pe runa pubblicazione di prestigio come il Texone.

Non dimentichiamo che dalla bottega di Fernandez sono usciti autori del calibro di Domingo Mandrafina e Carlos Gomez e magari in questi ultimi dieci anni alcuni dei disegnatori di questo Maxi sono diventati bravissimi ma di certo non allora.

  • +1 1
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Sono pessimi i disegni ed è criticabilissimo ll finale della storia con i il pupazzone che non sta in piedi, comunque la si voglia intendere. Pulviscolo in una storia di 75 anni. Poi chiamatele scivoloni, crisi di ispirazione, deleghe sbagliate. La soluzione migliore è non parlarne più. In fondo anche Dino Zoff sbagliò la partita con l'Olanda ad Argentina '78, ma chi gliela imputa oggi?
P.S. Il riferimento è all'italiano curatore di Tex, non certo agli argentini "ad mentulam canis" nello specifico.

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  • 10 months later...
Guest Hellingen

Letto oggi il maxi "Alaska" con molti anni di ritardo. Storia complessa e davvero troppo piena di personaggi e nomi difficili, ma allo stesso tempo bella e appassionante; fino alla fine sono rimasto in attesa di vedere la divinità cannibale e ho apprezzato come sempre lo sforzo nel creare sottotrame gradevoli per i lettori come il legame tra Petrov e il capo Inuit. 

 

Leggendo la discussione, è interessante vedere come molti si siano accodati al giudizio negativo sui disegni di Fernandez. A mio avviso anche lo stesso sceneggiatore ha avuto qui un atteggiamento che reputo sbagliato. Non si può pensare di fare ridisegnare una storia una volta che è stata pubblicata perché sarebbe una mancanza di rispetto per i lettori e per il disegnatore. Non me ne vogliate male ma io se fossi Fernandez mi offenderei a veder ridisegnata una storia su cui ho lavorato solo perché ad alcuni non sono piaciuti i disegni. I disegni lui e i suoi aiuti li hanno fatti, e sono stati pubblicati quindi legittimati, che piaccia o no. Inoltre si tratta di disegni molto complessi da realizzare, pieni di personaggi ben caratterizzati e per autori esterni allo staff non è sempre facile azzeccare al primo colpo, questo non è un mistero. Personalmente trovo alcune vignette bellissime, e si vede la mano di un esperto disegnatore sopra. Su tutte le vignette più belle sono per me quelle con gli interni della capanna (piena di maschere e oggetti e con una resa della penombra perfetta) in cui sono prigioniere Dawn e Shaya (nella seconda parte della storia), oltre ai magnifici paesaggi del nord su cui non si può dire niente. 

 

Sono d' accordo con i critici su alcuni volti e proporzioni non troppo riusciti ,ma a volerla dire tutta la cosa che disturba forse di più sono i cambi della mano che disegna e la differenza nell' inchiostrazione, quelli si notano parecchio.   

Tendo a pensare che le scene di paesaggio o i totem così come navi, maschere ecc. siano stati disegnati da Fernandez in persona, e se si fosse sforzato di disegnare tutto lui sarebbe venuto fuori un ottimo lavoro. 

Perciò si, si poteva fare meglio sicuramente ma non sono assolutamente d'accordo sull'idea di farlo ridisegnare, quel che è fatto è fatto. 

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Il 13/12/2023 at 01:08, Hellingen dice:

 la cosa che disturba forse di più sono i cambi della mano che disegna e la differenza nell' inchiostrazione, quelli si notano parecchio.   

Tendo a pensare che le scene di paesaggio o i totem così come navi, maschere ecc. siano stati disegnati da Fernandez in persona, e se si fosse sforzato di disegnare tutto lui sarebbe venuto fuori un ottimo lavoro. 

Perciò si, si poteva fare meglio sicuramente ma non sono assolutamente d'accordo sull'idea di farlo ridisegnare, quel che è fatto è fatto. 

La questione è che (forse per la prima volta) lo scrittore perse interesse alla storia, una volta resosi conto che i disegni erano sotto le aspettative. Così tutto il progetto è stato portato a termine con sempre più distacco, pubblicazione compresa.

Allora il pensiero di rimetterci mano, con nuovi disegni e una diversa conclusione penso sia legittima. Non credo succederà a breve, e sarebbe ancora una volta una cosa mai fatta, ma credo che ne potrebbe valere la pena (un bel cartonato? :lol2:)

Molto del clamore suscitato da questa storia non sarebbe successo se, come da te pensato, il signor Fernandez si fosse preso il tempo necessario per disegnare di suo pugno la storia, invece che mandare allo sbaraglio i suoi collaboratori/allievi.

Edited by Dix Leroy
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