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TWF - Tex Willer Forum

[01] [Almanacco 1994] La Ballata Di Zeke Colter


due

Voto alla storia  

50 members have voted

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<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

Boselli tempo fa l'aveva spiegata così (mi viene quasi voglia di quotarlo male così magari interviene... :P   no, dai metto davvero quello che mi ricordo, ma se cerchi nel forum dovresti poter trovare le sue parole esatte): che anche se non c'era nulla di "ufficiale", in quell'epoca senza ancora la figura del curatore di una serie, c'era in pratica un autore "titolare" che aveva la precedenza, e chiamavano gli altri solo se non ce la faceva.

 

E' vero, fanno così anche in altre serie a fumetti. 

 

<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

E Nizzi, non so se perchè si sentiva minacciato dall'arrivo di Boselli, o se gli era presa una bulimia tipo "scrivo tutto io! TUTTO!! BWAH-AH AH!", dopo che si era lamentato per anni che gli toccava scrivere circa 1000 pagine all'anno... si mette a scriverne millecinquecento! Millesettecento! "La storia di Ticci? La scrivo io! Fusco? La scrivo io! Texone di tizio? Lo scrivo io! Scrivo tutto io!". Lasciando a Boselli solo i due autori con cui Nizzi NON VOLEVA lavorare, Letteri e Marcello (e comunque finisce la storia con Marcello e lo occupa per altre 200 pagine, quindi non è neanche vero che Boselli aveva sempre quei due). In pratica per ogni storia la "prima scelta" era Nizzi, e se lui diceva "lo faccio io!!!!" non poteva farlo nessun altro.

 

Evidentemente se lo sentiva. Forse lo pagavano a cottimo: più pagine, più soldi.

Certo che ad andare in crisi, in questo modo, ci vuole poco: nessuno può reggere un ritmo simile, neanche se fa delle storie fotocopie in cui cambi solo i nomi.  Anzi, alla fine...fai solo quelle per far prima. E' inevitabile: se non ci stai dentro o la smetti o fai degli espedienti.  

 

<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

In seguito quando la produzione aumenta (arriva l'almanacco, il maxi, etc.) e non riesce più a starci dietro "lascia" altri disegnatori a Boselli, ma sempre ogni volta quelli che gradiva di meno (Capitanio, Font, Ortiz, etc.) e comunque a scegliere era Nizzi. In pratica il Boselli che scriveva cose tipo "Sulla pista di fort Apache" o "la grande invasione" non poteva lavorare perchè Nizzi occupava tutto quello che poteva occupare con le sue strapagatissime "fucili di shannon", "Fort Sahara" o "i fratelli Donegan"...

 

Grazie alle analisi che hai fatto, ho capito che Nizzi non è crollato perchè lo avevano abbandonato al suo lavoro: semplicemente è crollato per conto suo perchè voleva fare tutto lui. Se vuoi costruire la Torre Eiffel da solo, per forza finisci alla neurodeliri.

 

<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

Per tornare a questa storia, per me dimostra, assieme al Texone di Ortiz (in cui Tex è estraneo alla vicenda fino alla fine), che almeno in quel periodo, Nizzi sa ancora scrivere, basta che nella storia... non ci sia Tex! (le parti migliori di questa storia sono senza Tex, idem per il Tesone di Ortiz e ovviamente Leo pulp e Nick Raider). Era Tex che proprio non sopportava e gli faceva rovinare le storie...

 

Infatti, nella ballata di Zeke Colter, il personaggio è appunto Zeke Colter, che ospita a casa sua e della sua squaw un tizio che si chiama Tex Willer, un tale che conosce e che fa il ranger e il capo navajo. Il poveretto si era perso tra i monti e stava per dormire nella neve senza il fuoco perchè è un pò scemo. Ma per sua fortuna arriva Zeke, il protagonista della storia, a salvarlo. 

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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Diablero dice:

E Nizzi, non so se perchè si sentiva minacciato dall'arrivo di Boselli, o se gli era presa una bulimia tipo "scrivo tutto io! TUTTO!! BWAH-AH AH!", dopo che si era lamentato per anni che gli toccava scrivere circa 1000 pagine all'anno... si mette a scriverne millecinquecento! Millesettecento! 

 

Quei numeri però li faceva anche prima, perché oltre a Tex scriveva quasi altrettante pagine di Nick Raider. È questo forse che lo fatto "scoppiare". Dopo la "crisi" invece ha praticamente fatto solo Tex (le storie di Nick Raider di cui parla nell'intervista sono proprio le ultime che ha fatto) 

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25 minutes ago, joe7 said:

Evidentemente se lo sentiva. Forse lo pagavano a cottimo: più pagine, più soldi.

TUTTI gli sceneggiatori di fumetti in genere sono pagati "a tavola" (a parti casi di contratti particolari che comprendono in un unico pacchetto anche altri lavori, ma sono l'eccezione più che la regola), cioè lo sceneggiatore "puro" come Nizzi prende una cifra fissa, pattuita, per ogni tavola che sceneggia. Sceneggia 100 tavole, gli danno cento volte quella cifra. Sceneggia mille tavole, prende mille volte quella cifra (esattamente come disegnatori, inchiostratori, letteristi, coloristi, etc: tutti vengono pagati "a tavola")

 

(Questo è il caso ovviamente di chi lavora "a pagamento" per un editore che ti commissiona tutto, se invece ti fai per i cavoli tuoi una graphic novel e la proponi a un editore, di solito il pagamento è a royalties ed è un altro discorso. Che rende in genere molto, molto meno all'autore, se non vendi milioni di copie)

 

Nizzi, in particolare, è stato lo sceneggiatore che prendeva la cifra maggiore di tutti. Molto, molto, molto più quanto abbia mai preso chiunque altro, compresi GL Bonelli (che però prendeva i diritti come creatore del personaggio), Boselli, Berardi, Sclavi, Castelli, Manfredi, etc., e questo DOPO la crisi: quando dico che Sergio Bonelli "ha cercato di guarirlo buttando soldi al problema" intendo dire proprio questo: per farlo tornare su Tex gli fu promessa una tariffa a tavola assolutamente fuori mercato, superiore a quello che poteva prendere qualunque altro sceneggiatore di fumetti italiano. una cifra tale, nei primi anni 90, che DOPO PIÙ TRENT'ANNI, nonostante l'inflazione, nessuno a quanto ne so ha mai superato nel fumetto italiano. Non so quanto prendesse prima, ma immagina Sergio Bonelli che gli dice "se torni su Tex ti dò il doppio! il triplo! Il quadruplo!!!"

 

Di fronte a cifre simili (che nemmeno lui si era mai lontanamente sognato prima, probabilmente, visto che nessuno prima ci era mai andato nemmeno vicino in tutta la storia del fumetto italiano), Nizzi si è lasciato convincere a tornare a scrivere Tex. Ma visti i risultati, si vede che i soldi possono spingere a tornare... ma non darti la passione che avevi una volta nel tuo lavoro!

 

 

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Qui ci sono tutti i numeri delle pagine pubblicate da Nizzi (fino al 2013): fino al 1992 viaggiava tranquillamente sopra le 2.000 tavole all'anno

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4 minutes ago, Magic Wind said:

 

Quei numeri però li faceva anche prima, perché oltre a Tex scriveva quasi altrettante pagine di Nick Raider. È questo forse che lo fatto "scoppiare". Dopo la "crisi" invece ha praticamente fatto solo Tex (le storie di Nick Raider di cui parla nell'intervista sono proprio le ultime che ha fatto) 

 

Ma siamo sicuro che gli hanno "proibito" di scrivere Nick Raider? Non erano certo con l'acqua alla gola su Tex, Boselli scalpitava e avrebbe potuto scrivere molte più storie (Dampyr viene creato proprio perchè potrebbe scrivere molto di più di quello che gli fanno fare), per me anche quella di mollare Nick Raider è stata una decisione di Nizzi.

 

E come facevo vedere nell'altro thread, non era assolutamente in difficoltà su Tex, tanto che quando "va in crisi" hanno un anno intero di storie + altri 8 mesi OLTRE alle storie che stava facendo Nolitta...  in pratica Nizzi aveva già sceneggiato 20 MESI DI ALBI IN ANTICIPO, che con Nolitta facevano oltre due anni. I disegnatori avevano tutti almeno 200 pagine ciascuno da disegnare quando va in crisi, alcuni anche di più (poi Marcello gliele ha fatte in un lampo ed è rimasto senza, ma altri sono andati avanti anni con le pagine che Nizzi aveva sceneggiato già nel 1990 o 1991)

 

Questo non è possibile che sia un autore che "non ce la fa", la crisi non può essere dovuta alla QUANTITÀ, quantità che poteva tranquillamente calare da solo smettendo di andare in anticipo di 200 pagine su tutti  (oggi la maggior parte dei disegnatori ha 20 pagine per volta, non 200...), se è andato in depressione, è perchè proprio non ce la faceva a scrivere TEX. Era il personaggio, non il numero di pagine.

 

Dopo, ovviamente, c'è anche il discorso che con il mega-aumento, ogni pagina di Tex gli veniva pagata probabilmente più del doppio di una di Nick Raider, e anche quello avrà pesato.

  • +1 1
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Qui tutte le tavole pubblicate per Tex (fino al 2020)

<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Diablero dice:

Questo non è possibile che sia un autore che "non ce la fa", la crisi non può essere dovuta alla QUANTITÀ, quantità che poteva tranquillamente calare da solo smettendo di andare in anticipo di 200 pagine su tutti  (oggi la maggior parte dei disegnatori ha 20 pagine per volta, non 200...), se è andato in depressione, è perchè proprio non ce la faceva a scrivere TEX. Era il personaggio, non il numero di pagine.

 

Può anche essere che la depressione fosse dovuta ad altri motivi, e Tex centri solo incidentalmente... 

  • +1 1
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8 minutes ago, Magic Wind said:

Può anche essere che la depressione fosse dovuta ad altri motivi, e Tex centri solo incidentalmente... 

Vero, la depressione non sempre ha cause chiare (o anche solo psicologiche). Meglio non addentrarsi in psicoterapie a distanza (anche perchè ricordo con un certo disagio cosa una mia ex di professione psicologa diceva avrebbe fatto a quelli che lo facevano in TV...  :laugh: ), e limitarsi all'osservabile: che le storie di Nizzi mostrano una crescente propensione (mi sbilancerei a parlare di ossessione...) per il mostrare Tex umiliato, deriso, ridicolizzato, che va oltre qualunque spiegazione razionale.

 

Grazie per l'articolo di Dime Web del 2013, stavo giusto pensando a fare un conto anche dei Nick Raider, avrei dovuto immaginare che c'era chi l'aveva già fatto! :laugh: (l'articolo è inesatto quando dice che solo due storie di Tex sono su soggetto altrui, all'epoca già si sussurrava che avesse dei ghost writers che gli scrivevano i soggetti, oggi si sanno persino i nomi, in pratica la maggior parte delle sue storie post-crisi sono su soggetto di altri non accreditati)

 

Dall'articolo su Dime Web, le sue storie per Nick Raider sono addirittura aumentate post-crisi nel 1992-1993 (pubblicate nel 93-94) e cessano solo nel 1997, conferma che non gli era stato "proibito", ma era una scelta sua

 

 

 

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, joe7 dice:

Infatti, nella ballata di Zeke Colter, il personaggio è appunto Zeke Colter, che ospita a casa sua e della sua squaw un tizio che si chiama Tex Willer, un tale che conosce e che fa il ranger e il capo navajo. Il poveretto si era perso tra i monti e stava per dormire nella neve senza il fuoco perchè è un pò scemo. Ma per sua fortuna arriva Zeke, il protagonista della storia, a salvarlo. 

Non te la ricordi bene "La ballata di Zeke Colter" perché non mi sembra che Tex si sia perso tra i monti e non dorme senza il fuoco, nessuno lo salva e non c'è motivo di considerarlo "scemo".

zeke.webp

 

Piuttosto, c'è una bella recensione (di tre mesi fa) del nostro Juan Ortega:lol: su Magazine Ubc:

https://magazineubcfumetti.com/2024/07/31/la-ballata-di-zeke-colter/

 

 

  • +1 2
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Tu ringrazio per la correzione, la memoria a volte mi inganna.

Edited by joe7
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

Non te la ricordi bene "La ballata di Zeke Colter" perché non mi sembra che Tex si sia perso tra i monti e non dorme senza il fuoco, nessuno lo salva e non c'è motivo di considerarlo "scemo".

zeke.webp

 

Piuttosto, c'è una bella recensione (di tre mesi fa) del nostro Juan Ortega:lol: su Magazine Ubc:

https://magazineubcfumetti.com/2024/07/31/la-ballata-di-zeke-colter/

 

 

 

Vorrei unirmi ai complimenti a @Juan Ortega per la sua recensione di questa storia, ispirata e poetica come il racconto che commenta. 

 

Ci aggiungo che la trama del vecchio trapper salvato dal castoro non è originale, ma è presa da una vecchia storia che lo stesso Nizzi aveva scritto anni prima per il suo Larry Yuma. In una fase di crisi, lo sceneggiatore si rifà a sé stesso, come in questo caso, o a vecchi film, come nel caso di Sangue sul Colorado. In entrambi i casi, due storie kenparkeriane, pensate infatti per due artisti molto evocativi, entrambi legati a pregresse esperienze western con l'impareggiabile Berardi. 

 

In tutte e due le circostanze, se il soggetto è attinto da altre esperienze narrative, il quid delle storie risiede nelle sceneggiature, poetiche, drammatiche, a loro modo epiche. Entrambe berardiane, per atmosfera, lirismo, stile. Due delle storie a mio parere più belle del Nizzi post crisi, e poco importa se il nostro abbia recuperato vecchie trame o si sia rifatto a idee altrui: ciò che conta è lo svolgimento della sceneggiatura, la resa della storia, il connubio tra questa e lo stile dell'artista chiamato a realizzarla graficamente. Un Nizzi post crisi, in questi casi ben poco in crisi. 

  • +1 2
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Magic Wind dice:

Qui ci sono tutti i numeri delle pagine pubblicate da Nizzi (fino al 2013): fino al 1992 viaggiava tranquillamente sopra le 2.000 tavole all'anno

Interessante anche come nell'articolo si definisca "inarrivabile" il numero di tavole pubblicato di GLB dalla SBE, record che in realtà è già stato battuto da Boselli nel 2020 (Dime Press), in soli 7 anni dalla pubblicazione dell'articolo.

Invece su Tex Boselli dovrebbe produrre ancora più di 10.000 pagine per superare Nizzi (Dime Press)...

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Diablero dice:

Dall'articolo su Dime Web, le sue storie per Nick Raider sono addirittura aumentate post-crisi nel 1992-1993 (pubblicate nel 93-94) e cessano solo nel 1997, conferma che non gli era stato "proibito", ma era una scelta sua

 

Probabilmente scrivere Nick Raider, personaggio che sentiva più suo, per lui era una "terapia" per uscire dalla crisi. E infatti se il numero di storie di Nick aumenta, quello di Tex cala. E quelle che scrive per Nick Raider in questo periodo sono tra le migliori che abbia mai scritto per il personaggio: quella con Roi, quella con Brindisi col sosia di Bogey, la storia del passato di Nick con Ramella, quella della Dalia Nera con Mastantuono che è un vero e proprio capolavoro (alcune di queste storie tra l'altro sono cupe e senza speranza, con l'eroe "in crisi", abbastanza diverse da quelle solari che scriveva prima). E anche le prime storie di Tex post-crisi sono ancora di buon livello: quella di Calegari, il Texone di Bernet, quello di Milazzo... Poi secondo me deve essere successo qualcosa: smette completamente di scrivere Nick Raider e le sue storie di Tex cominciano a diventare una peggio dell'altra... 

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Per me quando scrive Tex il calo si vede addirittura PRIMA della crisi, anche se è mascherato dalla sua vena ironica.

 

Alcune dei suoi peggiori difetti si vedono da subito anche anni prima (la banalità degli intrecci "gialli", con gli investigatori che risolvono casi tutto sommato semplici grazie solo a colpi di fortuna o a "soffia" provvidenziali si vede anche nei Nick Raider, anche nei primi; Nizzi è interessato a scrivere un "poliziesco" nel senso dei romanzi di McBain, avere un cast di personaggi fissi che devono risolvere "casi" per lavoro e quindi incontrano vari tipi umani... il delitto gli interessa più per le storie che gli stanno attorno che per far dimostrare particolari facoltà investigative ai suoi personaggi, anche Nick non è certo una cima, gran parte dei casi glieli risolve praticamente Alfie. E poi i protagonisti gestiti con "un ruolo fisso", c'è quello che è sempre ingenuo, quello che fa sempre il caffè, quello che parla sempre con la moglie, quello che deve sempre far battute e somiglia a un comico cinematografico...nessuno si eleva sopra il livello di macchietta, se non magari nel singolo albo che li racconta in modo particolare) e questi difetti hanno effetti sulla serie di Tex da subito:

1) Tex diventa una serie "poliziottesca" in quel senso: persino fra gli indiani usa la fascia di Wampun come "tesserino" per "risolvere casi"

2) Tex e Carson hanno un crollo terrificante del QI e diventano incapaci di risolvere casi senza botte di fortuna o "origlioni".

 

A questo ben presto si aggiunge la chiara antipatia per Tex (dalle primissime storie, avevo enumerato anni tutte le prime e Tex fa figuracce da subito) virata all'inizio in vena comica (deridendolo, e queste sono le storie migliori) o melodrammatica (facendolo fallire e causare la morte di innocenti)

 

Poi arriva la crisi, il crollo anche della qualità della scrittura, sempre più pigra e svogliata, ma di far fare figuracce a Tex, non si dimentica mai, diventa l'unica cosa che rimane in un deserto di patatine e bistecche (esemplare è la storia nel Color in cui viene tolto tutto, avendo solo 32 pagine, e rimane una cosa sola: grazie a dei "soffia" che hanno visto tornare i banditi in paese, Tex sa chi ha ucciso tre innocenti, ma vede una torta e per sbafarla tutta (senza lasciare quasi niente a Carson che però si strafoga di patatine) li lascia andare e se ne disinteressa lasciando il paese. Questa è la quintessenza del Tex di Nizzi, l'unica cosa che rimane dovendo ridurre il tutto a sole 32 pagine. Toglie tutto il superfluo rimanendo solo con l'invettiva e l'astio verso il personaggio.

 

Nel 1993 non è ancora tanto spompato e regredito, fa buone storie di Nick Raider (anche se sempre con le caratteristiche che ho descritto sopra, ma su Nick Raider ci sta, è sempre stato descritto così), non ANCORA uno scrittore illeggibile come diventa in futuro. Ma su Tex già nei finali delle storie che aveva lasciato in sospeso si vede il disinteresse, il crollo qualitativo (il finale originale di Nizzi del texone di Magnus era "i cattivi inferociti attaccano di giorno allo scoperto in massa, bang bang bang bang bang bang bang bang..." per pagine e pagine e pagine e pagine...)

 

Su Tex fa un minimo sforzo solo quando ha altri motivi oltre al fatto di scrivere su Tex. Abbiamo visto che già Magnus non lo motiva abbastanza (anche se accetta di buon grado le modifiche di Magnus e si adegua senza problemi). Poi, almeno fino alla Mefistolata fa un minimo di sforzo in più sulle storie di Villa. E su questa di Calegari. Una leggenda del fumetto italiano, e questa potrebbe essere la sua ultima storia. E inoltre c'è la nuova testata che ha grandi ambizioni, un vero "almanacco" non solo di fumetti su cui puntano molto (lanciandone uno praticamente per ognuna delle serie maggiori)

 

Ma anche qui... la prima cosa che fa Tex, è farsi prendere di sorpresa da Zeke...  :laugh:

 

Pagina 43: Zeke arriva praticamente a tre metri da Tex, di fronte, fucile puntato (ma il cavallo di Tex non fa una piega a sentire l'odore di qualcuno che arriva di notte?), prima che Tex si accorga di nulla: Zeke avrebbe potuto uccidere Tex facilmente... 

 

Anche in seguito, non è che Tex ci faccia una gran figura...  il suo "piano" per il primo scontro nella capanna richiederebbe per avere qualche speranza che lui impiombi, almeno ferendoli, gli uomini che sono allo scoperto sulla neve, ma lui pur sparando un sacco di colpi NE BECCA SOLO DUE (più uno ferito a un braccio). Prima li avverte (facendoli sparare per primi... non è solo Ruju che fa comportare Tex da piccione in quel modo, aveva iniziato Nizzi e prima ancora Nolitta a non far mai sparare Tex per primo), e poi gli ultimi colpi li spreca in aria "come saluto". Lasciando SEI avversari vivi che li tengono bloccati. E il bello che Tex LO SA che poi li assedieranno (pagina 75). Ma è un suicida? O è il solito "sbirro ligio alla legge" che non spara mai per primo, non spara mai a chi scappa, ed è tanto buonino buonetto che ci vogliono propinare da anni? :rolleyes:

 

il Tex di GL Bonelli avrebbe lasciato vivo qualcuno su quel campo? io ne dubito, avendo riletto recentemente il numero 2 dove fa fuori 5 persone in una vignetta quando cercano di distruggere il giornale, senza "colpi d'avvertimento" e "saluti" e altre stupidaggini...

 

Ma stavolta non importa. L'inconsistenza dei banditi e il tempo che ci mette Tex sono funzionali al racconto di Zeke, che è la cosa che importa a Nizzi, e al lettore.

 

Mettici Nick Raider al posto di Tex. A parte l'incongruenza storica (che esiste anche per Tex, quando c'era l'epoca dei Trapper lui non era ancora nato, come Nick Raider, ma è meno evidente), funzionerebbe meglio. Tex qui è un Nick Raider: ligio alla legge, arresta i criminali... e ascolta le storie. È una caratteristica tipica delle serie a fumetti "poliziesche" non basate sulle sfide ai lettori, e in questo Nick Raider è nello stesso genere di Julia: Julia e Nick Raider con i loro "tormentoni", le gag ricorrenti, sono solo il legame che unisce albo dopo albo le varie storie dei colpevoli e delle vittime, che sono i veri "protagonisti", storia dopo storia: a parte rari casi (le storie delle origini di Nick, quelle dove sono implicati personalmente, etc.) è normalissimo per Nick Raider essere un comprimario nella sua stessa serie, mentre i veri protagonisti sono quelli coinvolti nei delitti.

 

Anche qui, Tex è un comprimario, la sua tattica sballata iniziale serve solo a dare più tempo a Zeke di raccontare la sua vita e le sue storie. Il protagonista è Zeke.

 

E per questo Nizzi riesce a scriverla bene.

 

(poi, per me questa storia è ingigantita dal confronto con gli anni di ciofeche che la seguiranno. È una ottima storia PER NIZZI, per il suo standard. Con il valore aggiunto del ritorno di Calegari dopo anni al fumetto e delle sue tavole a mezzatinta. Ma non è una storia di Tex, è una storia che cerca di giocare nel campionato di Ken Parker e Welcome to Springville e della Storia del West, e non arriva nemmeno al livello MEDIO di quelle tre serie. Nizzi non è Berardi, e non è D'Antonio, come non era GL Bonelli, ma qui "gli si avvicina" a Berardi, e questo è già tantissimo per lui. Tanto da rendere questa una delle sue storie migliori)

 

 

 

 

Edited by Diablero
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1 ora fa, Diablero dice:

anche Nick non è certo una cima, gran parte dei casi glieli risolve praticamente Alfie.

 

Come il Tex di Nizzi e gli origlioni. Mi ricordo che ogni volta che Nick "la cima" non sapeva dove sbattere la testa telefonava sempre ad Alfie il risolvitutto. Allora sono capace anch'io di fare l'investigatore, basta una telefonatina.  

 

1 ora fa, Diablero dice:

nessuno si eleva sopra il livello di macchietta

 

Ciaocara, non chiamarlo ciao cara è sempre il capo, per la barba di Abramo, qualcuno vuole il caffè? Li ho sentiti fino alla nausea. Almeno avesse variato un pò.

 

1 ora fa, Diablero dice:

persino fra gli indiani usa la fascia di Wampun come "tesserino" per "risolvere casi"

 

Sono in missione per conto di Manito.

 

1 ora fa, Diablero dice:

Tex e Carson hanno un crollo terrificante del QI e diventano incapaci di risolvere casi senza botte di fortuna o "origlioni".

 

Come Nick il ritardato. Pari pari. Larry Yuma almeno mi sembrava più intelligente.

 

1 ora fa, Diablero dice:

ma di far fare figuracce a Tex, non si dimentica mai, diventa l'unica cosa che rimane in un deserto di patatine e bistecche

 

Nizzi in sintesi.

 

1 ora fa, Diablero dice:

la prima cosa che fa Tex, è farsi prendere di sorpresa da Zeke...

 

Ecco, non volevo dirlo per non farla lunga, ma ormai l'hai detto...

 

1 ora fa, Diablero dice:

O è il solito "sbirro ligio alla legge" che non spara mai per primo, non spara mai a chi scappa, ed è tanto buonino buonetto che ci vogliono propinare da anni?

 

Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole? Sì, è lo sceriffo Tex Willer coi suoi scagnozzi! :lol2: :lol2::lol2::lol2:

 

1 ora fa, Diablero dice:

al racconto di Zeke, che è la cosa che importa a Nizzi

 

Tex qui è un accessorio. Tipo il soprammobile liberty per la lampada buona. Se al suo posto ci mettevano Bombo lo sceriffo tondo era uguale.  

 

1 ora fa, Diablero dice:

Julia e Nick Raider con i loro "tormentoni", le gag ricorrenti, sono solo il legame che unisce albo dopo albo le varie storie dei colpevoli e delle vittime, che sono i veri "protagonisti", storia dopo storia: a parte rari casi (le storie delle origini di Nick, quelle dove sono implicati personalmente, etc.) è normalissimo per Nick Raider essere un comprimario nella sua stessa serie, mentre i veri protagonisti sono quelli coinvolti nei delitti.

 

A parte Leo Pulp e Larry Yuma, TUTTI i personaggi principali di Nizzi sono dei comprimari. Tutti, della ballata di Zeke Colter, si ricordano (giustamente) di Zeke Colter. Ma Tex? Chi se lo ricorda quell'ameba? Al suo posto poteva esserci chiunque. Anch'io.

 

1 ora fa, Diablero dice:

Il protagonista è Zeke. E per questo Nizzi riesce a scriverla bene.

 

Concordo.

 

1 ora fa, Diablero dice:

Ma non è una storia di Tex, è una storia che cerca di giocare nel campionato di Ken Parker e Welcome to Springville e della Storia del West, e non arriva nemmeno al livello MEDIO di quelle tre serie.

 

Diciamo che ha voluto fare uno spaccato di vita vissuta di com'era il VERO west, almeno secondo lui: crepuscolare, triste, sul punto di crepare, vecchio, stantio, eccetera. Quando la fanno tristissima, chissà perchè, dicono subito che è verissima. Si vede che non hanno una vita reale molto allegra. 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Ma non è una storia di Tex, è una storia che cerca di giocare nel campionato di Ken Parker e Welcome to Springville e della Storia del West, e non arriva nemmeno al livello MEDIO di quelle tre serie. Nizzi non è Berardi, e non è D'Antonio, come non era GL Bonelli, ma qui "gli si avvicina" a Berardi, e questo è già tantissimo per lui. Tanto da rendere questa una delle sue storie migliori)

 

Io credo invece che sia una storia di Tex, sia pure "in trasferta", posto che gioca, come dici tu, nel campionato berardiano e non in quello più puramente texiano. In questo "torneo" però non sfigura affatto, ed è, a mio modesto avviso, ben al di là del livello medio delle tre serie da te citate. Lo è grazie al personaggio di Zeke, grazie a quello - poetico - di Anatra Zoppa, lo è grazie al flashback, lo è grazie all'ambientazione. Non ha credo nulla da invidiare alle storie berardiane, nonostante Nizzi sia un autore molto diverso naturalmente da quello di Ken Parker. 

 

Sono d'accordo anch'io comunque che questa sia una delle sue storie più belle. 

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1 hour ago, Leo said:

Sono d'accordo anch'io comunque che questa sia una delle sue storie più belle. 

Sicuramente la più bella su Tex totalmente post-crisi (forse L'UNICA bella...)

 

Pre-crisi, ho riscoperto il texone di Ortiz, anche quello un bel western e in cui Tex fa anche meno figuracce...  anche perchè anche lì è secondario, e la storia non ha alcun bisogno di lui...  :laugh:

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Anche se Tex non è il solo protagonista ce ne fossero di storie così adesso. È mille volte meglio di quelle in cui Tex supereroe affronta i banditi su di una diligenza, in un confronto impari e a due metri di distanza, e  ne esce senza un graffio.

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30 minutes ago, Piombo Caldo said:

Anche se Tex non è il solo protagonista ce ne fossero di storie così adesso

Una storia così funzione se è "rara", una volta ogni tanto: pensa che pizza se ogni volta Tex incontrasse un vecchio trapper, un vecchio allevatore, un vecchio indiano, che gli racconta la sua storia per tutto l'albo!  :laugh:

 

31 minutes ago, Piombo Caldo said:

È mille volte meglio di quelle in cui Tex supereroe affronta i banditi su di una diligenza, in un confronto impari e a due metri di distanza, e  ne esce senza un graffio.

Ed è questo il dramma e il problema che spinge a cercare "storie diverse".

 

Il problema è la ROUTINE ATTUALE TEXIANA È INSODDISFACENTE. Troppe storie di Nizzi (quello attuale), di Ruju (che si sta dimostrando sempre più inadatto a Tex), di un Boselli in netto calo.

 

Ai tempi d'oro di GL Bonelli non trovavi lettori che volevano "qualcosa di diverso", ai lettori andava benissimo quel Tex E NE VOLEVANO ANCORA.

 

Quando i lettori cercano "qualcosa di diverso"... vuol dire che c'è qualcosa che non va nella routine, non sono soddisfatti delle storie (come è giusto... visto le storie!)

 

Ma più che cercare storie dove Tex è marginale, dovremmo pretendere un Tex scritto meglio.

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

Pre-crisi, ho riscoperto il texone di Ortiz, anche quello un bel western e in cui Tex fa anche meno figuracce...  anche perchè anche lì è secondario, e la storia non ha alcun bisogno di lui...  :laugh:

 

La grande rapina è il mio Texone preferito. E dimostra che Nizzi non è solo un autore slapstick, ma che sa scrivere western. Perché questa è una storia deliziosamente western. Poi io di questa storia vado letteralmente pazzo per i disegni. Ortiz fu messo molto in discussione in seguito, ma credo che in questo suo primo lavoro fu superlativo...

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Se ricordi tempo fa un mio post (che generò molte polemiche e quindi non lo riquoto :P) in cui definivo cos'era per me il western come genere, e perchè un giallo ambientato nella riserva Navajo nel 1885 rimane un giallo mentre Firefly che è ambientato nel futuro su altri pianeti è chiaramente un western, non ti stupirà scoprire che non concordo sul "deliziosamente western". :laugh:. È una storia su una rapina e sui complici che si fanno fuori subito dopo per il bottino, non un giallo e non slapstick, ma comunque crime fiction.

 

Ma le definizioni passano in secondo piano, il fatto importante è che è una bella storia, e fa rimpiangere il fatto che Nizzi sia stato lasciato a fare un personaggio che lo avrà pure arricchito come soldi, ma lo ha impoverito come autore portandogli via tutta la passione che aveva per la scrittura.

 

Basta vedere cosa ancora all'epoca era capace di fare, se solo gli lasciavi tenere Tex fuori dalla storia... :laugh:

 

(fa un po' ridere a posteriori ricordarsi di come abbia sempre accusato Boselli di tenere Tex "troppo defilato", mentre nelle sue storie migliori come queste è NIZZI che rende Tex un personaggio secondario, a livelli a cui Borden non è mai arrivato. E anzi nel libro di Guarino dice anche lui che sono storie che gli piacciono ancora, dimenticandosi di aver accusato Boselli di aver fatto proprio quel tipo di storie...  vabbè che ha accusato Boselli anche di scrivere sempre solo storie con Tex e Carson e di non usare gli altri pard...)

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

un po' ridere a posteriori ricordarsi di come abbia sempre accusato Boselli di tenere Tex "troppo defilato", mentre nelle sue storie migliori come queste è NIZZI che rende Tex un personaggio secondario, a livelli a cui Borden non è mai arrivato. E anzi nel libro di Guarino dice anche lui che sono storie che gli piacciono ancora, dimenticandosi di aver accusato Boselli di aver fatto proprio quel tipo di storie...  vabbè che ha accusato Boselli anche di scrivere sempre solo storie con Tex e Carson e di non usare gli altri pard...)

 

In questa storia Tex "scorre parallelo", i due bracci di fiume della storia convergono verso la foce solo nelle ultimissime pagine. 

 

In Fuga da Anderville, altra storia per me capolavoro (per te no, ma non è di questo che voglio parlare),Tex c'è in misura maggiore, ma i veri protagonisti sono i componenti della famiglia Walcott.

 

Ne L'ultima Frontiera, c'è il "triangolo" amoroso degli orfani.

 

Ne La ballata il protagonista è Zeke. 

 

In molte storie lui ha fatto ciò che rimproverava a Boselli. E per me sono le storie che gli sono venute meglio...

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@Poe @Leo @Condor senza meta

Grazie di cuore pard, fa davvero piacere sapere che vi sia piaciuto il mio modesto contributo.

Ormai di Nizzi si è detto di tutto e di più e non occorre aggiungere altro.

Quando mesi fa l'ho incontrato di persona non nascondo di aver provato una forte emozione, ricordando le tante storie che ho amato della sua produzione texiana (e dimenticando le numerose meno riuscite:D) tra cui questa Zeke Colter.

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