Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Classifica

Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione dal 22/09/2024 in Messaggi

  1. Concordo con MV….sintetizzando, Stella d’argento è una buonissima storia, uno Speciale davvero speciale, contrariamente ad altri che non meritano tale titolo. Carson si avvicina ad una donna ed il tema è, innanzitutto, funzionale alla trama, oltre ad essere narrato con estrema delicatezza. Quindi, piccolo consiglio a chi ha gradito il lavoro di Giusfredi: saltare senza indugio i pipponi lunghissimi😎
    8 points
  2. Ma vi rendete minimamente conto che state facendo deragliare l'ennesimo thread potenzialmente interessantissimo con le solite vaccate su Nolitta (e se non è Nolitta, è Nizzi)? Io e Mister P abbiamo risposto in topic, poi altri utenti che non avevano evidentemente nulla da dire in proposito non hanno trovato di meglio che far partire il solito flame su Nolitta. Leggetevi la prima parte di questo thread (fino ad agosto 2023) e poi la seconda e vedete se trovate qualche differenza nella discussione... La libertà di parola è sopravvalutata. Tu ne sei l'esempio vivente
    5 points
  3. Se sotto il cappello di “romantico” ci fai stare qualunque trama preveda una donna che interagisca con Carson, allora la cosa diventa incontestabile. Cionondimeno: 1) Parliamo di 4 o 5 storie (di cui solo 2 lunghe) quindi mi sembrano un po’ poche per definirlo cliché o parlare di “Carson-Harmony” 2) Ne Il passato di Carson e Stella d’argento i personaggi femminili e le loro relazioni con Carson sono completamente diversi tra di loro. Come si fa a dire che la seconda è una “storia-fotocopia”? E’come dire che Dinamite è una storia-fotocopia di Silver Star perché in entrambe la trama ruota attorno a un cavallo 3) In ogni modo finché i risultati sono quelli di Stella d’argento ben vengano anche i cliché
    5 points
  4. Eppure io sono convinto che questa non è l'ennesima storia simile. Non c'è amore fisico (almeno, non credo, da quello che ricordo), è una storia di dame e cavalieri, quasi medievale più che western. Anzi, senza tempo. C'è un amore platonico, un incontro tra anime gentili e coraggiose, diversi rimandi letterari. A mio parere è invece in questo senso una storia molto originale, declina il tema del fascino del vecchio Cammello in modo inedito, completamente nuovo. Non un fascino dongiovannesco, ma direi quasi cerebrale, intimo, nobile.
    5 points
  5. Torno ad intervenire nel forum dopo una pausa di riflessione visto che l'andamento generale delle discussioni mi aveva stancato. Non sono l'unico a quanto pare. Ahimè poco è cambiato purtroppo e quindi ad oggi trovo ancora preferibile tenermene lontano. Ma quello che non capisco è: perchè se uno non apprezza piu il personaggio, nella forma attuale, sente l'esigenza di dirlo in continuazione sul forum del personaggio tramortendo gli zebedei a chi con alti e bassi trova ancora un senso nel personaggio stesso alle attuali condizioni e vorrebbe discuterne con serenità nell'apposito forum? Perche c'è questa esigenza di fare una cricca di 4 gatti super polemici con qualsiasi nuova proposta arrivi in edicola?... perchè ormai questo è diventato il forum, tenendo conto che il 95% dei messaggi li scrivono 4 gatti e sono sempre messaggi dello stesso tono, più o meno motivati. E' evidente che non c'è interesse in un utente "in pace con Dio" nell'ascolatare sempre e solo lo stesso disco rotto, per quanto soggettivamente motivato sia. Onestamente anche chi modera il forum sembra aver fatto una scelta a mio avviso deleteria per il forum stesso nel permettere tutto cio'. E' una mia opinione, non vogliatemene troppo. Ma io onestamente qui ormai ci vengo solo a cercare info... non sono piu coinvolto nelle discussioni sulle storie. Peccato perchè il forum dovrebbe servire anche a quello... altrimenti diventa un archivio e basta.
    5 points
  6. Trama complicata non significa trama noiosa, almeno per quanto riguarda "Per l'Onore del Texas", a mio parere uno dei texoni più brillanti dell'ultimo decennio.
    4 points
  7. Fa piacere che, almeno su una cosa, ti sia stato utile Ebbene sì, uno dei due autori è proprio il sottoscritto... Preciso solo una cosa: non c'è nessuna pretesa di critica nell'articolo (come in tutti gli altri che ho scritto), sono solo opinioni personali, condivisibili o meno. Non mi ritengo di certo un critico, nemmeno moderno per giunta! Dove sto bene attento è nel non scrivere inesattezze da un punto di vista "storico"; quindi nessuna congettura ma solo fatti documentati o comunque a cui si può risalire. Per questo cito le fonti cui attingo: e queste sono le uniche cose copiate. Le altre sciocchezze sono tutte farina del mio sacco Comunque conserva le tue energie per il prossimo articolo, che avrà come titolo "L'era della rinascita: il Tex di Claudio Nizzi"! P.S. A scanso di equivoci: non me la sono presa minimamente, ci mancherebbe altro. Ti leggo sempre volentieri, così come i post di tutti gli altri utenti "storici" del Forum. Non scrivo ma vi leggo (suona come una minaccia ma vi assicuro che non è così ).
    4 points
  8. Solo una precisazione, nemmeno mia, ma da fonte sicura e a conoscenza dei fatti (indovinate chi): A) Fino ai primi anni 80 era GLB a correggere le prime storie del figlio, poi ha lasciato perdere; Sergio non ha mai messo mano a una sceneggiatura del padre. Se correzioni si ebbero in questa storia, ma ci sono in tutte le storie che vanno in edicola, furono di Canzio o, in seguito, di Sclavi. Mai di Sergio; C) Sergio intervenne invece nelle storie di Zagor e Mister No. Lì si. Spero di aver riportato bene tutto.
    4 points
  9. Il testo nelle nuvolette della seconda scena mi sembra davvero scritto da Nolitta: la situazione (Tex e Carson che si chiedono se andare a fondo in un caso dove vengono assassinate giovani donne? Mi sembra Tex che si chiede se è il caso di inseguire chi ha pestato Tiger in El Muerto...), lo stile prolisso e "contabile"... mi puzza davvero tanto di una modifica redazionale fatta direttamente da Sergio Bonelli! Poi, guardiamo alle date. Nizzi viene pubblicato nel numero 273, meno di due anni più tardi... e GL Bonelli non lo sa nemmeno. C'è la testimonianza di Boselli sul fatto che all'epoca non gli fu detto nulla, ancora non l'albo in edicola non gli venne detto che c'era un nuovo sceneggiatore. Cioè viene considerato così "fuori dai giochi" che il figlio non gli dice nemmeno che ha affidato il personaggio a qualcun altro, e a chi. L'ultima storie precedente di GL Bonelli era stata quella con il pipistrello parlante, una storia con problemi anche maggiori del solo volatile invadente e che che mostra un GL Bonelli in netta crisi: è stata pubblicata dal numero 265, poco più di un anno dopo questa (ed essendo molto lunga e disegnata da un Galep ormai lento e non dal velocissimo Fusco, mi sa che avrebbe potuto essere contemporanea a questa o quasi). È credibile che invece questa storia sia stata subito "buona da pubblicare" senza interventi redazionali? Io sospetto ormai da tempo che gli interventi redazionali siano iniziati ben prima di quanto si pensa normalmente, perchè sono iniziati in una redazione ancora molto piccola in cui probabilmente ancora se ne occupavano Bonelli e Canzi, che non ne parlavano: si sono saputi dopo, quando Nizzi se ne lamenta rumorosamente del doverli fare, e non sono più sufficienti a coprire abbastanza le magagne, ma finché se ne occupavano direttamente Bonelli o Canzio e con sceneggiatura che avevano bisogno di meno interventi, è più facile che passasse tutto sotto silenzio. Notare per esempio il dialogo analogo di pagina 14 del 249, questo sì chiaramente di GL Bonelli: non sanno nulla della sorte delle ragazze, potrebbero essere state semplicemente vendute come mogli o schiave a qualche altra tribù, Carson dice semplicemente che trovarne le tracce sarà molto difficile e costerà un sacco di tempo (senza mettere minimamente in dubbio che lo faranno) e Tex ribadisce che ha dato la sua parola. Punto. E la questione è chiusa. (piccola parentesi: qui GL Bonelli insiste che trovare tracce nei lava flow è impossibile ANCHE PER TEX... ma non per Super-Higgins, che sa trovare le tracce di un uomo A PIEDI anche seguendole DI NOTTE nello stesso terreno, in una famigerata storia molto più recente...quindi Super-Higgins non smentisce solo "il giuramento", ma pure questa storia...) È quando arrivano a Quemado che il comportamento di Tex sembra molto strano: la maniera in cui attacca briga con tutti (fosse solo il barman, anche con lo stalliere, e solo per il prezzo senza essere stato offeso) "puzza" davvero tanto di "Tex di Nolitta", pare preso pari pari da "Caccia all'uomo". Poco dopo però si torna a riconoscere la "mano" di GL Bonelli, il dialogo con l'incappucciato di pagina 59 è inconfondibile. Anche la seconda lite con il barman è diversa: notare come stavolta, invece dei pipponi di un Tex gradasso, ci sono battute secche e rapide (in generale la lunghezza dei balooon, prima che svelassero i nomi nelle ristampe, era un buon metodo per distinguere al volo Nolitta da Bonelli: grossi baloon strapieni di discorsi quasi "notarili", contro sequenze di diverse nuvolette con frasi secche e dirette). Notare anche come sia completamente diverso il carattere di Turok, tanto che Carson dice che inizia a stargli simpatico... è inconciliabile con i discorsi della rissa precedente, che per me sono stati riscritti. Non trovo invece nulla di strano nello sparare a chi ha tentato di ucciderli, da lontano. Il fatto che ormai sia disarmato è falso: ha chiaramente ancora il fucile nella sella. Tex sa che non solo ha tentato di ucciderli ma probabilmente è complice dell'omicidio di diverse donne, e quante volte abbiamo già visto Tex sparare ad avversari in fuga, senza che la cosa scandalizzasse nessuno? Perché stavolta la cosa ci mette a disagio, quando invece di solito non facciamo una piega? io credo sia per la didascalia a pagina 113, una LUNGA E PROLISSA didascalia, fatta con "voce pensiero" (cosa più nolittiana...), in cui con tono notarile Tex chiarisce che "avrebbe preferito prenderlo vivo"... E paradossalmente quella didascalia, che probabilmente è stata aggiunta per chiarire che Tex "avrebbe preferito prenderlo vivo, ma è costretto..."... ci dice invece che adesso Tex lo vuole MORTO. Togliete la didascalia. Seguite la scena: Tex spara per fermarlo. Ovvio che non si sta preoccupando troppo della sua salute, ed è disposto a correre il rischio di ammazzarlo... ma senza la didascalia lo scopo `e impedirgli di sfuggirgli. Con la didascalia, sembra che miri apposta ad ucciderlo (anche se poi la maggior parte dei colpi non va neanche a segno, come potevano mirare a punti vitali?) Cosa penso? il solito maldestro intervento "censorio" redazionale che ha fatto più danno che altro. Cosa è successo? Vallo a sapere. L'impianto generale della storia è chiaramente di GL Bonelli, ma molti dialoghi sono stati altrettanto chiaramente aggiunti o riscritti. Forse c'era già i primi errori di continuity e le incongruenze che caratterizzano le sue ultime storie? O forse era il tema "scottante" di una setta satanica a rendere magari troppo prudente e a voler "censurare" alcune cose Sergio Bonelli? (il baloon aggiunto all'inseguimento pare messo per giustificare lo sparare alle spalle... peggiorando le cose, per esempio). Si aggiunga che le sette segrete erano un tema "delicatissimo" all'epoca... (si era in tempi di scandalo P2, una setta segreta di massoni - cioè incappucciati nell'immaginario comune - che si era infiltrata nello stato, tanto che tutti i capi della polizia e dei servizi segreti ne facevano parte, politici, padroni di giornali... c'era davvero l'idea che l'Italia fosse stata dominata da anni da una setta segreta esoterica). Su altri aspetti: Sono d’accordo: le imperfezioni non influiscono sull’ottimo esito della prova, ma ci sono e - a voler essere pignoli - non sono difetti da poco, anzi… Il più grave, come fatto anche notare da Condor, è quando i satanisti per spaventare Tex piantano nottetempo davanti alla porta della camera d’albergo una croce di fuoco (la croce di Lorena) che è identica al simbolo cucito sul petto del tetro padre Crandall: mossa poco astuta che rivela a Tex chi è il mandante dell’intimidazione, ma che - con grande sorpresa del lettore - non gli impedisce di continuare a fidarsi di padre Crandall e di farsi catturare in modo un po’ troppo ingenuo. Anche affidare a Prescott (personaggio fortemente sospetto) il ferito Grady, consegnandolo di fatto ai suoi carnefici, è un errore di valutazione non da poco per Tex. 1) Tex sospetta che in paese CI SIA una setta segreta, non che TUTTO IL PAESE faccia parte di una setta segreta... ovvio che affida Grady non "a Prescott" ma a TUTTO IL PAESE: lo "affida a lui" mentre corre alla caccia dei criminali, ma IMMEDIATAMENTE con Tex davanti a lui, Prescott chiama ovviamente il dottore, ci sono un sacco di testimoni... come fa Tex a sospettare che, per la prima volta in tutta la sua carriera di cacciatore di sette segrete... NON CI SIA NEMMENO UN INNOCENTE? Tornate alle vecchie storie del Drago, quante volte ha affidato feriti al dottore del paese... che li hanno semplicemente curati? 2) Non è vero che "si fida ciecamente di Crandall". Anzi, sospetta di lui dall'inizio, o almeno, lo trova cordialmente antipatico. Nella scena della trappola non dice frasi "alla Nizzi" tipo "questo è sicuramente al di sopra di ogni sospetto" come farà con la Tigre Nera travestita: stanno semplicemente guardando, sempre più perplessi, le vetrate con le loro immagini. Stanno andando a controllare il corpo di Grady. Non sappiamo quanto sospettino di Crandall ormai (per me TANTO, gli avrebbero sicuramente fatto molte domande su quelle vetrate e sulla setta...), ma non hanno ragione di fermarsi mentre vanno a controllare il corpo di Grady. E la trappola non è una botta in testa dopo aver detto "cucù", è una ENORME botola che gli si apre sotto i piedi! 3) Dopo la croce fiammeggiante sospettano ovviamente di Crandall, ma accusarlo per il simbolo non sta in piedi: sanno già che praticamente tutto il paese appartiene alla religione di Crandall, e "mica potranno essere colpevoli tutti in paese" (la cosa che li inganna per gran parte della storia). Se tutto il paese venera quella croce, userà quella croce, come i membri del Ku klux klan usano la croce cristiana: di fronte ad una croce fiammeggiante del Ku-Klux-Klan Tex dovrebbe... andare ad arrestare il parroco? Infine... Questione "nessuna donna in paese"... non sarebbe stata troppo sospetta? Fateci caso, Fusco DISEGNA DONNE E BAMBINI. Mentre il fatto che ci siano solo uomini... è solo detto in un balloon, di Tex, a pagina 53 del numero 250, in maniera abbastanza innaturale. Notare che Fusco disegna una donna e un bambino SUBITO DOPO, a pagina 55. Cosa sappiamo di GL Bonelli e di come sceneggiava? Che le vignette le abbozzava. Se c'era una donna da disegnare l'abbozzava lui. E che SCRIVEVA I TESTI IN QUEGLI SCHIZZI. È credibile che se Fusco dopo aver letto negli schizzi di GL Bonelli "non ci sono donne" poi DUE PAGINE DOPO abbia aggiunto di sua iniziativa una donna e un bambino non presenti negli schizzi di GL Bonelli? E se donne e bambini ci fossero stati (la maggior parte delle scene sono in situazioni notturne o di sparatorie dove ha senso che non ci fossero, sarebbero state poche), ma poi sono stati fatti cancellare o cambiati in uomini (dimenticandosene qualcuna), e il testo nel balloon dove Tex di colpo si accorge dopo diversi giorni che non ci sono donne, sia stato aggiunto? Di sicuro ce n'erano pochissime (il villaggio è davvero piccolo) ma senza quella frase in quel balloon, il crollo e l'incendio avrebbero ucciso anche loro... Penso sia più plausibile che GL Bonelli non abbia pensato a questa cosa nel finale della storia, e che anche questa sia stata una "correzione" redazionale.
    4 points
  10. Ripeto: liberissimo dalle anticipazioni di scegliere se acquistare o meno un fumetto. Ma in questo commento lo stai giudicando negativamente da poche tavole in anteprima e bassa risoluzione; tre tavole sulle 160 complessive, scene che estrapolate dal contesto potrebbero non dare un quadro esaustivo della scena. Se fossi un autore un po' mi seccherebbe che chicchessia mi stroncasse mesi e mesi di lavoro, soffermandosi in un trailer. Liberissimo di farlo, ma io sono pure libero di contestare un tal modo di giudicare le storie. Spesso sulle critiche di Diablero non sono d'accordo, ma utenti come lui le motivano e hanno un senso per la discussione, ma perdonami, il tuo commento non è che l'arricchisce tanto. Senza rancore
    4 points
  11. In realtà proprio dal punto di vista sentimentale io non l'ho trovata stucchevole. Non sappiamo nemmeno se davvero ci sia stata una storia d'amore tra i due, e a che livello sia arrivata. Era un coinvolgimento, un'empatia, un'amicizia speciale. Quasi più "letteraria" (con i rimandi ai cavalieri e alle dame, alla lanterna magica, al finale che io credo sia ispirato al libro di Bufalino "Diceria dell'untore") che reale. È un sentimentale non dongiovannesco, ma intimo, profondo, doloroso. C'è solo Carson al capezzale della ragazza, una ragazza che è già malata quando i due si conoscono. Questo è un punto importante: è un rapporto già minato dalla malattia, un legame di fatto impossibile, o a tempo. Perché la ragazza sa che è questione di tempo, non ha la leggerezza delle fanciulle della sua età. Forse per questo il loro rapporto è più cerebrale, forse per questo Carson appare più un angelo custode che non un amante: vuole proteggerla, sente il desiderio di starle vicino, non vuole necessariamente portarsela a letto. Al capezzale c'è solo lui, non il padre di lei. Un padre carogna, che affoga nell'alcool il suo male di vivere. Quel male che non gli consente nemmeno di essere un padre. È una storia piena di sottotesti, poco manifesta, che chiede al lettore di immaginare i rapporti sotterranei tra personaggi. Chiede collaborazione, non spiattella tutto. Chiede empatia. Eccone la particolarità, almeno per come la vedo io.
    4 points
  12. Lo abbiamo fatto tante volte. Dai, su, oggi dobbiamo essere buoni Io non mi riferivo solo al litigio o ai litigi che hai avuto con Valerio. Tu sei uno che dice: - oddio, devo spiegare la cosa mille volte (come avessi a che fare con degli scolaretti minus habens lenti di comprendonio); - io so leggere (implicitamente accusando gli altri di non saperlo fare) - posto la scena e la spiego, come fate a non vedere l'evidenza? (Anche qui postulando una cecità dell'interlocutore, che magari invece non vede quello che vedi tu semplicemente perché non è oggettivo, nonostante la tua pretesa). Ogni tua affermazione è circonfusa di questo alone di superiorità. È chiaro che gli altri ci si inalberano. Non voglio fare il maestrino e non voglio nemmeno litigare con te. Io credo che tu faccia gli errori che ho riportato sopra. Ma non per questo smetto di dialogare con te. Perché, per quanto mi fai spesso girare le scatole (e così accade a Valerio e ai tanti altri che hanno litigato qui dentro con te), riconosco che la tua presenza, spesso urticante, è altrettanto spesso vivifica, ispirata, appassionata. Sorretta da una "scienza" fumettistica (e non solo) rara. Mi arricchisce la tua presenza, a volte mi devo armare di pazienza per tollerare il tuo insopportabile tono di superiorità ma ritengo ne valga la pena. Per questo credo che tu non abbia tutte le ragioni che vuoi far valere. Ma il mio post resta all'insegna del dialogo: incazziamoci pure, ma dialoghiamo. Cercando di evitare espressioni che possano urtare l'altro. L'altro giorno Magic Wind mi ha dato dell'analfabeta funzionale per una mia critica alla scena di Nizzi in cui Carson fa la figura dell'idiota. Bravo, Magic Wind. Bell'intervento. Ma dove vuole andare un forum i cui utenti si permettono di avere questi atteggiamenti? Forse altrove è così, non lo so, non ho mai frequentato altri Forum. Ma questo non è Facebook. Non si deve offendere in quel modo. Non si può dire: non sai leggere. Puoi dire: per me sei in errore. Io la penso così. Con immutata stima e con la mano tesa.
    4 points
  13. Concordo sostanzialmente con cuervojones sul discorso del clima nel forum. E penso che sia stato anche travisato un pò sul discorso della critica. Per quanto mi riguarda credo che la critica sia sacrosanta, ho più volte notato che la presenza degli autori sul forum creasse da una parte un arricchimento e dall'altra però un autocensura da parte di molti (e un eccessivo lecchinismo da parte di altri, cosa assolutamente deleteria), ma nondimeno, e scusatemi se sono molto sincero dato che ormai qua scrivo 5 post all'anno, chiunque è in grado di vedere che negli ultimi tempi il forum è diventato molto tossico. Ci sono 3-4 utent che lo monopolizzano e che volenti o nolenti creano flames in continuazione, a volte per propria colpa, a volte no, ma è chiaro che quando esponi le tue idee come se fossi nostro Signore incarnato dai fastidio. E se dai fastidio vieni attaccato, e se vieni attaccato crei flames in continuazione. In questa stessa discussione ho rivisto per la millesima volta dare dell'analfabeta funzionale non in grado di leggere un fumetto ad altri utenti, cosa che avviene regolarmente. E concordo anche sui moderatori, a cui fa comodo evidentemente avere queste presenze e ritrovarsi un forum che diventerà sempre più desertico, in mano a 4 arroganti. Contenti voi....io leggo per sapere le nuove uscite e leggere quei pochi che resistono e sono in grado di interloquire senza supponenza e arroganza, per il resto intervengo il minimo indispensabile come ormai tanta gente (molti, in verità, non intervengono proprio più). TWO non ha insegnato nulla? La presenza qui di alcuni utenti di quel forum lo sta trasformando alla stessa maniera? Ai moderatori va bene? AUGURI
    4 points
  14. Sei riuscito nella generosa impresa di scriverti da solo il contraddittorio. "Eh ma la scena della diligenza non è verosimile, basta con sti supereroi invulnerabili! [...]" scrivi. Ma poi tiri in ballo Uno contro venti in cui Tex non è affatto invulnerabile! Ovvio non muore, ma colleziona tante ferite da farlo credere morto. Il dottore che lo soccorre afferma che Tex ha avuto la fortuna dei pazzi e GLB gli fa sciorinare l'elenco delle ferite. Altro che invulnerabile! Idem dicasi in Due contro cento in cui è Carson, questa volta, ad essere colpito e lo scontro si risolve a favore dei due pard solo grazie al provvidenziale aiuto del telegrafista - senza il quale sarebbero rimasti senza munizioni - e dell'arrivo dei Navajo. Ciò detto, nel valutare la bontà di una scena non si può prescindere dal contesto. Poi la si potrà valutare differentemente, visto che ognuno ha i suoi gusti. La critica di quanti hanno scritto prima di te non è, genericamente, sul fatto che Tex sia invulnerabile, ma che lo sia in quella scena specifica e per come Ruju l'ha sceneggiata. Dirò di più, spesso è proprio il contesto a caratterizzare un'azione come apprezzabile o meno. Altrimenti cenare al termine di un'avventura equivarrebbe a cenare durante una sparatoria.
    4 points
  15. La trasformazione di Tex in un brutto Capitan Miki è in corso da anni. Tutto ciò che rendeva Tex più simile a un bandito che a un tutore dell'ordine è in pratica sparito. Non si distruggono più proprietà private (non è mica un No-Tav), non si prendono più a cazzotti sceriffi (roba da centri sociali), pestare criminali, sì ma con moderazione ovvero quando proprio si deve mostrando direttamente il poveraccio con un occhio nero, i free-for-all sono ridotti ai minimi termini e il linguaggio con sfumature colorite (i "cioccolatino" o "mangiatortillas) abbandonati... Inoltre Tex deve farsi prima sparare almeno tre volte addosso, altrimenti non estrae la pistola e whisky e sigarette con moderazione (per non dire deprecate) per non invogliare ultraquarantenni all'abuso di droghe. Forse manca ancora qualcosa, ma l'Essegesse secondo me era più scorretta
    4 points
  16. Non vorrei gettare benzina sul fuoco. Incuriosita e non avendo alcun ricordo di Cruzado, me lo sono andato a rileggere (o meglio, ci ho provato). Mi è venuto il latte alle ginocchia già alla scena di Tiger e il mulo. Poi la festa rionale danzante, la gara a chi è più pollo, le pagine e pagine di chiacchiere... Poi non c'è l'ho più fatta e ho cominciato a guardare solo le figure. Mi accorgevo che ogni singola scena durava non meno di 10 pagine di dialoghi e allora tornavo indietro per dare una risposta alla domanda che mi martellava nella testa: ma che cavolo avranno da raccontarsi in 10 pagine? E poi ho piantato lì.
    3 points
  17. Non vorrei parlare di questa storia, perché per me è stato qualcosa di indescrivibile quando uscì. Alcuni albi precedenti non mi erano piaciuti proprio. Erano diversi da come mi immaginavo un racconto di Tex Willer. Nonostante questo, fu il Segno di Cruzado che mi fece quasi abbandonare di netto il fumetto. Non l'ho mai riletta e quando mi capitano in mano gli albi, ad esempio per spolverarli, li metto subito via. Come tutti i lettori bonelliani provo solo gratitudine per quello che è stato Sergio Bonelli per Tex e mi ricordo ancora l'emozione di quando gli strinsi la mano. Ma Nolitta, qui parlerò solo dello sceneggiatore, che con i suoi personaggi faceva grandi cose, su Tex era in evidente disagio. Lo scriveva come se avesse dei tizzoni accesi sotto i piedi e nonostante questo riusciva a tirare fuori anche grandi storie - poco texiane ma sempre grandi - come El Muerto. Purtroppo, e dico purtroppo perché mi immagino che abbia fatto davvero tutto il possibile, in alcuni episodi usciva quella che io definisco la sua "avversione" per il tipo d'eroe apprezzato dal padre. Vedi Caccia all'uomo... Però per me questo fu troppo. A grandi linee mi ricordo che Tex lascia andare i ragazzi navajo dietro quel criminale efferato, invece di prenderli a badilate e farli ragionare. Poi con un ritardo colpevole parte in loro soccorso, finendo con la scena di vedersi "morire tra le braccia" uno di questi, che poco prima l'aveva implorato di mettere fine alle sue sofferenze e lui era stato lì, grondante di sudore, impietrito sul da farsi. C'è sicuramente tanto altro nelle pagine, ma ormai non mi ricordo che questo e mi scuso di errori e imprecisioni dovute alla lettura ormai datata, però l'idea di riprenderla mi è a dir poco indigesta. Un dannatissimo perdente. Su tutta la linea, che si sente addosso la responsabilità delle morti e di tutti i lutti che avrebbe potuto evitare agendo alla sua maniera. Molto bello e apprezzabile, peccato che sia Tex. In questo per me racchiude tutta l'incomprensione del personaggio che non è mai rappresentato secondo i canoni in tutta la vicenda. A peggiorare le cose c'è anche un Galep calante, con le proporzioni che non tornano e i visi raggrinziti. Quindi IMHO una brutta storia che metto tra le peggiori di sempre. Questo non scalfisce di nulla la stima immutata verso Sergio e l'ammirazione e la riconoscenza nei confronti dell'amatissimo creatore grafico del personaggio. E con questo spero d'essermi definitivamente lasciato alle spalle questo racconto che voglio solo dimenticare...
    3 points
  18. @joe7ma fai il leguleio di mestiere? Premetto che sono fra quelli che non ha mai amato Nolitta su Tex, ma se utenti come Exit hanno la libertà di definire "blasfemo" (termine fortino in effetti!) l'esempio dell'articolo, eguale libertà ha chi si sente di difendere sia l'articolo che l'opera di Sergio Bonelli sulla testata. La libertà di parola deve essere biunivoca, se no che libertà è?
    3 points
  19. Da intervista del 1981 circa: Era stanco di fare il Tex e afferma che avrebbe continuato ancora per uno o due anni. Pensava al figlio per la successione ? Mah... Stessa intervista, su Grecchi:
    3 points
  20. 3 points
  21. Può anche darsi che sia una resa come tu dici, ma la soluzione qual è, fare una seduta spiritica e riportare in vita Gian Luigi Bonelli? Il papà di Tex era un grandissimo narratore e d'altronde essendogli Tex cucito addosso, ha caratterizzato la saga e gettato le basi per questo immenso successo ultradecennale, ma purtroppo da più di quarant'anni ha dovuto passare la mano per l'irrimediabile legge naturale della vita e nel frattempo gli autori successori, hanno sì permesso che la saga continuasse, ma inevitabilmente hanno via via apportato cambiamenti dovuti anche al passare dei tempi o al personale stile di scrittura. Nolitta inserì (malamente a mio avviso ma molti lettori la adorano) la complessità dell'antieroe dubbioso e pessimista; Nizzi sprazzi di giallo e ironia (prima di andare alla deriva come sappiamo). Pure Mauro, sebbene capace di dare vita a trame corali e auliche, ha introdotto la novità dei tanti comprotagonisti e un Tex più defilato e serioso. Pasquale Ruju non sarà il miglior autore attivo su Tex, ma comunque il suo lavoro finora è decoroso. Ovvio se pretendiamo che scriva alla Bonelli, possiamo subito chiedere la sua testa, ma nessun altro potrebbe occupare il suo posto. Abbiamo riempito pagine del topic soffermandoci sulla scenetta dell'amica, ma il vero errore che Ruju dovrebbe evitare di ripetere in futuro è quello della diligenza, grave quanto le pallottole devianti del pistolero vodoo. Mesi fa si discusse tanto sulla storia fantascientifica di Borden che, onestamente a mio avviso, non era da Tex con quell'impostazione, tuttavia ci sta che dopo tantissimi anni e migliaia di storie si sondino strade nuove e un lettore deve pure farsene una ragione. Un ammodernamento necessario sia per venire incontro alle mode attuali e alle capacità stilistiche degli autori. Tex vende molto meno di quarant'anni fa, è vero, ma tuttora è il fumetto in Italia a vendere di più, evidentemente sebbene non ai livelli del maestro Bonelli, gli autori successivi sono riusciti a tenere botta e non far fallire la testata. Ultimamente la situazione sta peggiorando per la troppa produzione richiesta dai piani alti, ma questa è un'altra storia. Ci sta che un fan nostalgico non si trovi più in questa dimensione attuale di Tex, ci mancherebbe, ma in questo caso è forse meglio che smetta di comprarlo o si dedichi alle ristampe dei numeri classici; massacrare gli autori aspettandoli al varco non è la soluzione migliore a mio avviso. Sarà resa la mia non so, ma purtroppo nella vita bisogna anche sapersi rassegnare al tempo che passa. P.s. Piccola similitudine calcistica: da milanista che ha visto la squadra incantare e dominare il mondo, mi piacerebbe sempre che fosse come in passato, ma posso pretendere che Morata sia Van Basten e Pulisic sia Gullit?
    3 points
  22. Allora...Dopo questa frase invito tutti a guardare SEVEN di David Fincher (o The Prestige di Nolan ma potrei fare decine di esempi), fermarsi dopo mezz'ora e poi dire che tipo di film è, dire se è bello o brutto, se lo si è capito. Con Tex prendete a caso Il passato di Carson o Gli Invincibili e fermatevi al primo albo. Sono superficiale da quando sono nato...Quanto tempo ho perso a finire libri, film e fumetti. A sto punto anche le canzoni.. Mi fermo dopo un minuto (che mi frega se al minuto 2 c'è un assolo da urlo). 😁😁😁
    3 points
  23. Ribalti il senso della logica…non offenderti, ma hai scritto cose che non hanno senso. Sinceramente, siamo troppo lontani per provare ad avere un contraddittorio costruttivo. Io continuerò a leggere il fumetto, tu prosegui tranquillamente a leggerne le anticipazioni. Davvero, senza polemica.
    3 points
  24. Lei in un primo momento dice a Carson di aver visto la lanterna magica all'est, e che preferiva l'aria pura dell'Ovest. Più tardi gli dice che i dottori dell'est la guardavano in un modo tale che lei aveva già capito tutto... Carson lo sapeva? Sì, non sappiamo quando lo apprende, ma alla fine va a trovarla in sanatorio. Che rapporto c'era stato tra di loro? Non lo sa nessuno, nemmeno il lettore lo sa. Il padre di Eve chiede più volte a Carson: cosa c'è stato tra di voi? Ma Carson non risponde... non lo svela a nessuno, neppure al lettore. È un segreto che muore con Eve. E perché Shepard tratta così freddamente sua figlia che lo cercava? Perché questo padre non va mai a trovare la figlia malata? Un padre che è un ranger ma anche un farabutto, rapisce la figlia di un capo indiano ormai finito non per usarla davvero come merce di scambio (non avrebbe ormai alcuna utilità il vecchio capo) ma per torturarla e seviziarla, evidentemente in preda ad un vizio perverso col quale tenta di lenire tutta la rabbia che ha in corpo. Una rabbia anche per la sorte di Eve? Apparentemente sembra che non gliene importi nulla, ma intanto affoga il malumore nell'alcool, definisce la vita ingiusta per quanto accaduto a Eve e chiede a Carson cosa ci sia stato tra loro. Anche Shepard, nella sua malvagità, per me è un piccolo mistero. Proprio come sua figlia Eve, in merito alla relazione con Carson. Io propendo col pensare che tra i due non ci sia stato nulla se non una profonda ma fugace amicizia, con la ragazza che, amante della lanterna magica e della letteratura avventurosa, idealizza il bell'uomo dal baffo e pizzetti neri (ci credo che si innamorano tutte, come si fa a resistere?! Guardate anche la mia "foto profilo" del forum: ci si innamora del giovane Cammello, dai ) vedendo in lui il prode moschettiere Athos che la salverà dal male, per lei rappresentato dalla tubercolosi. E in qualche modo Carson terrà fede all'impegno, sia pure nella finzione della lanterna magica nel cui padiglione Eve si addormentera'.
    3 points
  25. Scusate pards, ma in un forum non deve esserci un vincitore o un perdente. Su questa storia ci sono come quasi sempre accade due diverse correnti di pensiero. Ok è normale, dunque ognuno espone i suoi giudizi e motivazioni, se ne discute e amen. Di certo ognuno rimarrà del suo punto di vista ma la discussione arricchisce le parti, ma se si comincia il gioco del botta e risposta per aver ragione, addio interesse e si teme il consueto alzamento di toni. Jeff, Diablero e altri hanno indicato il loro valido e rispettabile punto di vista, bene, ma non è che sia legge scritta, quindi chi come me ha apprezzato la storia, ne prende atto e va avanti, mica perchè è stato detto il contrario non me la devo fare più piacere? Ad alcuni non piace la storia che ho apprezzato, capita, mica però posso obbligarli a fargliela piacere per forza o pensare che non capisca nulla o non sa leggere? Per me è questa corsa ad imporsi che sta impoverendo il Forum. Perdonami Joe, ma non pensi che trarre conclusioni senza aver letto il fumetto sia un tantino "rischioso" o poco affidabile? (Nonchè minimamente costruttivo per la discussione su un topic?) Da un'anticipazione un lettore può scegliere se acquistare o meno un albo ma non è obbligato a "giudicarlo" qui (magari ribadendo concetti verso chi la pensa diversamente da te, avendolo però letto lo stesso fumetto).
    3 points
  26. Mi colpisce molto che un uomo di 55 anni (tanti ne ha Carson nell'eterno presente Texiano) che va con le donne sia qualificato come "vecchio satiro". Non oso pensare come verrebbe qualificata, con questo criterio, una donna della stessa età.
    3 points
  27. Per me, come al solito, state mescolando mele e pere. Innanzitutto, esattamente di quante storie stiamo parlando? Sembra che Carson sia stato protagonista di centinaia di storie in solitaria, mentre mi sa che in tutto non sono state neanche una decina, anzi non me ne vengono in mente più di 5. Il passato di Carson (Carson protagonista per buona parte della storia): la parte"sentimental-romantica” mi pare in buona parte lasciata all’immaginazione del lettore e Lena Parker viene ufficialmente descritta come una “vecchia amica”. I momenti “sentimental-romantici” a mio ricordo sono ben pochi e a predominare sono quelli avventurosi. Stella d’argento: Carson protagonista per tutta la storia. La parte “sentimental-romantica” è - direi magistralmente - solamente suggerita e i momenti “sentimental-romantici” sono davvero pochi, direi solo il finale, che comunque è triste, non certo da “Harmony”. Poi dovrebbe esserci una storia breve sul Magazine e una sul Color. Nella seconda mi pare di ricordare che Carson trombasse (ricordo più che altro lo scandalo che suscitò sui texiani più ortodossi). Le rammento poco o niente, ma do per buono che facessero uso del clichè “sentimental-romantico”. Ora, a me sembra sinceramente un po’ poco per dichiarare aperto un nuovo sottofilone “Carson-Harmony”, anche perché se scenette come quelle della storia delle vedove possono apparire effettivamente fuori-personaggio non vedo come lo possano quelle de Il passato di Carson o di quest’ultimo Speciale.
    3 points
  28. Anzi, visto che è pure corta, e non mi fido che chi ne straparla vada davvero a controllare... la posto qui, intera!! Uguale identica alla "tamarrata della diligenza", vero? Sempre per la mia scarsa fiducia nelle capacità analitiche di alcuni, spiego la sequenza passo-passo. Tavola 1-2) : Tex viene avvertito che venti gunmen stanno andando ad ucciderlo. Che fa, li affronta nella main street sicuro di essere invincibile, come faceva Faraci e ha fatto stavolta Ruju? Ma neanche per idea! GL Bonelli scriveva storie DRAMMATICHE E AVVENTUROSE, non pagliacciate satiriche o "citazioni post-moderne". Il suo Tex SI PREPARA, SI METTE AL RIPARO E SPARA PER PRIMO, DI SORPRESA! Perché l'eroe classico, e qui purtroppo falliscono quasi tutti gli autori moderni, è INTELLIGENTE E PREPARATO, non un tamarro spaccamontagne! Tavole 3-4: Tex cerca la posizione migliore, elabora strategie, non si limita al "bang bang ahhh" a cui ci hanno abituato. E anche i suoi avversari sono pensanti e si adattano, e qui riescono a ferirlo Tavole 5-6: Tex non si basa sulla sua tamarraggine o sul fatto che "è il protagonista, deve vincere": qui si finge morto per ingannare gli avversari e prenderli totalmente allo scoperto! Tavole 7-10: L'unica concessione che GL Bonelli fa alla spericolatezza di Tex è che (DOPO aver freddato a tradimento il primo - col cavolo che aspetta che spari!) Tex non resiste al dire in pratica "siete cascati nella mia trappola" (alla GL Bonelli, "venite avanti cani, c'è del piombo anche per voi") agli altri. Ma POI, gli spara al coperto dalla finestra. mentre gli altri sono allo scoperto! Solo alla fine, quando gli avversari sono decimati e in fuga, si espone per non lasciar fuggire Lowett... e anche se riesce a stecchirlo, si becca comunque un sacco di pallottole (all'epoca gli avversari non lo mancavano da tre metri...) Esiste oggi un autore italiano in grado di scrivere una sequenza simile? Chi l'ha paragonato alla tamarrata della diligenza... ma che cavolo aveva letto?
    3 points
  29. Come già scritto nella mia recensione, mi allineo al pensiero di Leo. Di siparietti comici riusciti, Nizzi in passato ne ha scritti parecchi ma ormai ha proprio perso la misura. Io non ci trovo nulla di così divertente nel vedere Carson fare simili figure. Dalle mie parti si usa dire "fare la partenza del leone e l'arrivo del cog.... 🤣). Cioè il vecchio rangers allontana il pards per dare personalmente una lezione al bullo e si fa umiliare in quella maniera? Ma è diventato Cico? Che poi pure Tex a mio avviso non brilla; capisco che l'avversario è tosto, ma in passato li stendeva comunque a pugni, non con le sedie in testa. Per me è una scena umiliante per i nostri, che fanno fare bella figura al bullo, altro che punirlo. Ma poi vedere Carson in una scena topica come quella del rapimento, esortare il pard a tornare a letto e farlo dormire, mi ha fatto attorcigliare le budella. E' diventato un pensionato pigrone? Altro che le scappatelle galanti, sono queste azioni a danneggiare seriamente l'immagine del mio adorato Carson.
    3 points
  30. @Poesei un forumista serio e preparato, però dire che le vendite di Tex non stanno calando e molto più di quanto dichiarato a denti stretti è alla buona illudersi. Nel mio comune hanno chiuso tre delle quattro edicole, che ancora vent'anni fa (piena era Nizzi per dire che forza di resilienza abbia Tex) vendevano ognuna più di quella rimasta. Me lo dice l'edicolante che i lettori stanno fuggendo. Il Tex Willer aveva iniziato bene, una decina di copie, ora sono ridotte a tre. Di Maxi ne tiene ormai due o tre copie, il color, parole sue, non se lo fila nessuno. È quello che è successo qualche anno fa con Nathan Never che aveva una marea di uscite, che è avvenuto recentemente con Dylan Dog che sta crollando. E non succede a causa dei forumisti polemici è la realtà...
    3 points
  31. In un forum le storie possono criticarsi, anche aspramente, e l'autore che voglia frequentare questo posto lo sa e deve stare al gioco. Boselli è stato al gioco per 15 anni, poi si è stancato, avrà avuto anche problemi suoi, può starci. Dispiace, ma ci sta. Nello specifico di questa storia, il problema non sta nel fatto che Tex ne faccia fuori cinque. Sta nel fatto che Tex è dipinto come un imbecille. Che il suo piano consiste nel farsi circondare. Che piano assurdo è questo? Un piano simile può concepirlo solo uno che sa di non poter morire, uno che sa che è "condannato" a vincere. È come se Tex fosse talmente annoiato della sua immortalità che ormai non fa più nemmeno attenzione a imbastire qualcosa di più o meno credibile per il lettore. Come a dire: inutile far finta, ragazzi, tanto lo sapete che vinco sempre, non facciamola lunga. Così il personaggio di Tex cessa di essere un uomo; ne resta solo la caricatura.
    3 points
  32. Non so se Ruju legge i commenti sul forum. Penso che sia una buona idea per qualsiasi autore stare lontano da questi luoghi e che faccia bene anche ai forumisti. Da persona intelligente qual è (criticare un suo albo non significa ritenerlo un incapace come sceneggiatore) immagino che le critiche possano: scovolargli via se le ritiene assurde o insensate, suscitare risa se le ritiene ridicole, amareggiarlo se le ritiene ingiuste, farlo incavolare di brutto se le considera offensive o gratuite. C'è anche la possibilità che le trovi interessanti e corrette. Dipende da lui, ma sono tutte reazioni comprensibili. Non è chiaro perché debbano essere evitate al fine di convincerlo che questo è un posto accogliente. Riempire di complimenti falsi o ruffiani di sicuro non fa bene al forum e dubito siano veramente utili a lui.
    3 points
  33. Ehm... dovremmo dirlo noi, di fronte ad un simile esempio di INCAPACITÀ DI LEGGERE UN FUMETTO (siamo quasi a livello di analfabetismo funzionale...) Dimmi, ti risulta, nella tua personalissima copia di Tex dove vedi le cose solo tu, che in "Uno contro venti" Tex si vada a piazzare APPOSTA in mezzo ai venti banditi, li sfidi apertamente a sparargli da OGNI POSIZIONE, SENZA ALCUN RIPARO, che LO MANCHINO TUTTI E VENTI, e SOLO DOPO lui risponda tranquillamente al fuoco, ridendo come un fanfarone spaccamontagne, e li stenda tutti quanti SENZA UN GRAFFIO? Ma davvero, se questo è il livello di "comprensione del testo" di certi lettori, non mi meraviglia che ci siano autori che, evidentemente, si rivolgono a questo specifico pubblico... ...ma se questo è il pubblico a cui si rivolge oggi Tex, io mi tiro fuori: purtroppo so leggere.
    3 points
  34. Che poi in effetti mica è necessario che prima l'avversario spari per poter rispondere: essendo Tex fulmineo con la pistola, basta agire in contemporanea per stendere l'antagonista che mette mano alla fondina. Il duello così è più logico rispetto alla marea di colpi falliti degli avversari e di fatto, il ranger spara per primo solo perchè più veloce. L'unico paletto che, a mio avviso, non deve mai cadere è il fatto che i nostri non debbano mai sparare alle spalle come vigliacchi, il resto rischia solo di alterare le scene delle sparatorie e portare a vignette assurde come l'ultimo albo della regolare.
    3 points
  35. Ohhh! Questo numero mi ha (temporaneamente) riconciliato con la serie Tex Willer! Partiamo dalle cose negative: Boselli è ancora lento come nelle sue ultime storie, appare stanco, sono passati i tempi delle prime, scoppiettanti storie, c'è ancora un po' troppo dialogo, le scene si allungano, dove GL Bonelli impiegava due vignette facendo semplicemente vedere Tex assolto da una giuria popolare, qui si spiega chi è chi, con che autorità, etc Ecco, sembrerebbe l'inizio di una stroncatura, e invece è l'inizio di un giudizio positivo, perchè anche se questi difetti (che caratterizzano TUTTE le storie recenti del bos) sono presenti, lo sono in misura molto minore che in altre storie, e alla fine non disturbano più di tanto. E soprattutto, stavolta Boselli fa un lavoro molto più "educato" nell'infilarsi nelle pieghe della storia originale. Ci fa vedere cose che GL Bonelli aveva lasciato fuori scena, come cosa era davvero avvenuto a Weber, e i piani dei criminali prima ancora che Tex arrivi, ma per la parte in cui si sovrappone alla storia originale, la rispetta molto di più che non nel pasticcio che aveva fatto in "El dIablo". Modifiche di rilievo: La città si chiama Gila City, non Silver City (o Siever City, come aveva scritto nelle strisce il famigerato letterista sonnambulo... ) in originale GL Bonelli fa riconoscere a Tex la stella di Weber da un particolare, dimenticandosi che era già stata mostrata con il nome di Weber sopra. (Boselli qui non chiarisce come mai Weber sia un agente segreto dei ranger, ma quando Tex viene arruolato sono solo in tre, e la sua stella ha solo un numero: alla fine sembra che ci siano TRE diversi corpi dei Ranger: quelli "normali" con stelle anonime, quelli come Weber con stelle nominative, e quelli come Tex, Carson e Arkhansas Joe che hanno stelle numerate... ) In originale la storiella di copertura era che Weber fosse stato ucciso in un regolare duello, stavolta è "per legittima difesa" dopo che Weber avrebbe minacciato Tim con la pistola... Mi manca il talento della Joan originale per i titoli... erano "non vi sono abbastanza furfanti in città?", e "Tex Willer, l'uccisore solitario, giunto a Silver City", sono stati sostituiti da un "Only outlaws are welcome in this city" che insomma, manca di verve... In originale un malvivente strappava la camicetta a Joan cercando di denudarla (e mostrando al lettore almeno un po' di scollatura), e quando Tex vede la scena esclama un meraviglioso "Maledetti porci"prima di far secchi tutti e cinque i banditi. In questi tempi casti e morigerati intrisi di neopuritanesimo il bandito si limita castamente a chiudere la bocca a Joan per non farla gridare (perchè? Stanno sfasciando la tipografia, immagino che di rumore ne facciano) e a tenerla per un braccio... Fa un po' ridere che poi per tutta la storia insistano a dire che le ha "usato violenza", quando stavolta l'ha semplicemente tenuta per un braccio... Altrettanto "politicamente corretto", stavolta Tex reagisce PRIMA a pugni, e poi risponde al fuoco "solo" quando gli altri sparano a loro volta. Vuol dire che se quei banditi non fossero stati tanto tonti da tirare fuori le armi con Tex... in cinque potevano tranquillamente riempirlo di botte e lui non gli avrebbe sparato! Nella storia originale è Baker, il padre, rivolgendosi allo sceriffo, che dice che "hanno tentato di usare violenza a sua figlia" e "hanno sparato da tutte le parti" (ma per fare casino, senza mirare a nessuno, anche se questo allo sceriffo non lo dice: la "legittima difesa" di Tex si basa sul fatto che avevano le pistole in pugno e uno di loro stava abusando di una donna, QUINDI per quei tempi ha fatto benissimo Tex a falciarli senza pietà senza dargli nemmeno il tempo di reagire. In questa versione "politicamente corretta" per le candide verginelle dei lettori attuali (o, meglio, di quei bigottoni dei recensori attuali...) non si può far vedere nulla di minimamente sessuale (a parte l'evidente seno abbondante di Joan, che viene mostrato da una scollatura che stavolta sceglie lei di mostrare da donna libera ed emancipata del Far West), però poi non solo Baker lo dice lo stesso (mentendo) ma lo ripete pure Tex più volte, mostrandosi un bugiardo (o un bigotto triggerato da una mano sulla bocca) anche lui... ) In originale Baker pensa "che cimitero!", adesso DICE "avete ucciso cinque persone in meno di un minuto... il mio giornale ora... è un cimitero!", che da una parte è più lento, involuto, prolisso, e dall'altra lo fa apparire come uno scandalizzato dal fatto che qualcuno sia morto dentro il suo giornale, anche se senza l'intervento di Tex rischiava di essere lui... Boselli ci tiene a sottolineare che lo sceriffo Cartwright (in originale semplicemente "lo sceriffo") non è un vero sceriffo ma un vigilante che si atteggia a sceriffo. E sono confuso, ma in generale gli sceriffi cittadini non erano SEMPRE eletti e assunti dalla popolazione, in pratica dipendenti comunali? Comunque... i dialoghi originali di GL Bonelli sono inimitabili! "Miserabile pagliaccio! Ladro e complice di ladri! Fate un sol movimento e vi spedisco all'inferno!" "Davvero? Voi darete la caccia ai vermi quando sarete un metro sottoterra, maledetto imbecille, e sarò io che vi manderò a fare ordine fra i vermi! Ma dove vuoi andare con i dialoghi "politicamente corretti" attuali? È ovvio che i ragazzi non leggono più i fumetti... Ecco già come appare in Tex Classic (è la stessa con poche differenze che c'era su Tutto Tex e Tex nuova ristampa)... Secondo voi, che versione è stata seguita su Tex Willer? Quindi no, per me la versione originale di GL Bonelli è ancora la migliore, ma pensando ai vari "paletti" che deve seguire oggi Boselli (fra cui il fatto che quasi tutti i lettori la versione originale non l'hanno mai letta e conoscono solo quella censurata), qui almeno fa un lavoro RISPETTOSO. Ed è questa la parola chiave: qui la storia originale viene rispettata, e seguita con pochi cambiamenti. Mentre invece in El Diablo non lo era stata. Ho riflettuto sul perchè le aggiunte a El Diablo mi abbiano dato COSÌ TANTO fastidio, e queste (e tutte le scene con Weber) no. E alla fine credo che sia la differenza di rispetto alla storia originaria, un maggior pudore nel voler aggiungere elementi "propri" (mentre in El Diablo aveva inserito un sacco di elementi estranei e personaggi provenienti da altre sue storie, a fare da "guest star" in una storia dove non avevano nulla a che fare). PER ADESSO comunque questa storia è approvata. Speriamo non svacchi sul finale...
    3 points
  36. Che con gli anni anche il livello dei texoni scritti da Nizzi crollò è indiscutibile, però è ingiusto fare di tutta l'erba un fascio. Non so voi, ma titoli come "Tex il grande", "Terra senza legge", "Piombo rovente", "Il pueblo perduto", "Il soldato comanche" li reputo di assoluto livello. Poi "La grande rapina" ,"Fiamme sull'arizona" e "L'ultima frontiera" sono autentiche perle. Purtroppo con Nizzi si finisce sempre col gettare tutto nello stesso calderone e si sottovalutano anche le opere migliori. A mio avviso i disegnatori maggiormente sprecati sulla collana con storie non adattissime al loro eccelso livello grafico furono Magnus e Breccia.
    2 points
  37. Allora Magic Wind non deve mettersi a sindacare l'espressione di Exit: al massimo può dire che non è d'accordo con lui, com'è giusto. Ma dire che esprimendosi in quel modo Exit offende tutti, è togliere la libertà di parola parlando per "tutti". Tutti chi? Ma chi ti ha nominato rappresentante? Questa è dittatura, anche se a livello forumistico.
    2 points
  38. Per me “Il magnifico fuorilegge” è un vero e proprio capolavoro, sia per testi che per disegni. Un western avvincente, emozionante, divertente. Una girandola di inseguimenti, agguati, duelli, fuorilegge, indiani, colpi di scena, tranelli e sparatorie, che vuole recuperare il ritmo e l’atmosfera delle prime storie delle origini, aggiornandolo chiaramente a un linguaggio espressivo più moderno. E riuscendo nell’impresa. Restituendo così al lettore un magnifico giovane Tex irruento, spericolato, scanzonato, ancora parzialmente inesperto, ma spavaldo. Come ne “Il passato di Carson”, Boselli in questo “passato di Tex” volge lo sguardo all’indietro non per semplice nostalgia, ma per ricavarne un maggior vigore e slancio per affrontare le sfide del futuro, come fanno i suoi personaggi non per rimpiangere qualcosa di ormai trascorso e definitivamente perduto (come se il tempo non passasse), ma per vivificare il futuro, sempre mutevole, con la memoria delle esperienze giovanili. Ne viene fuori un Texone pieno di vitalità ed energia, che personalmente, in un'ipotetica classifica, metterei al secondo posto dopo “Patagonia”. Un grandissimo omaggio a GLB e ai vecchi indimenticabili western di un una volta.
    2 points
  39. Cito: E... Ma no, nessuna irritazione. Semplicemente mi sembra che non si potesse fare di meglio. Quello che voleva GL era impossibile, le sue forze si stavano esaurendo e doveva passare la mano. Fu lui a chiedere che all'inizio Tex restasse in famiglia, ergo Nolitta. La scelta editoriale intelligente fu la scoperta e l'arruolamento di Nizzi. Su D'Antonio e Berardi ho già detto, devo ripeterlo ancora? (E non dire che mi irrito ). Si può sapere quale altro autore si poteva cooptare oltre a me e Medda? Quelli da te citati non furono mai presi in considerazione e con ragione. Chi hai citato? Missaglia? Andiamo... Castelli non conosceva e non conosce Tex. Sclavi sì, ma già su Zagor e Mister No è stato trasgressivo e superoriginale! Credimi, non si sarebbe adattato a Tex. E non avremmo avuto Dylan (il grassetto nel post di Borden l'ho aggiunto io per evidenziare la frase) Non so ovviamente QUANTO abbia dovuto insistere GL Bonelli per convincere Nolitta: probabilmente poco, come dici erano in una situazione di totale emergenza e bisognava trovare qualcuno subito. Sergio propone Grecchi, e GLB lo boccia. Quando? Dubito che sia avvenuto quando ancora GLB andava a gonfie vele, non aveva problemi a sceneggiare le 1320 tavole di Tex dell'epoca e aveva persino il tempo di fare altre cose come il volume per la francia di Yuma Kid. Probabilmente all'epoca pensavano ancora di avere ancora anni prima di pensare ad un successore (e il fatto che GL Bonelli pensasse a Boselli che all'epoca aveva poco più di vent'anni fa capire che anche lui ci pensava in prospettiva MOLTO futura). perchè Sergio avrebbe dovuto proporgli Grecchi prima dell'incidente? Unendo i puntini: GLB ha l'incidente che ne blocca all'improvviso la produzione al momento (e la rallenterà molto negli anni successivi fino allo stop), panico, serve qualcuno che scriva Tex subito, Sergio propone Grecchi, GLB ci pensa un po', ma lo boccia (da altri post di Borden forse si era pentito poi di questo rifiuto, ma borden non lo dice esplicitamente, forse è solo una mia impressione). Ed è LUI, GLB, a chiedere al figlio di scrivere LUI Tex. Se c'è una cosa che appare sicura... è che Sergio Bonelli, di scrivere Tex non ne abbia mai avuto nessuna voglia. È più che evidente, sia nell'antipatia per il personaggio che si vede soprattutto nelle prime storie, sia nel suo stesso comportamento: cerca un sostituto, e quando trova Nizzi, smette IMMEDIATAMENTE di scrivere Tex. Come mollare una patata bollente, se guardi le date, non ha aspettato nemmeno di avere un chiaro responso dai lettori, non ha aspettato di vedere se Nizzi reggeva (e infatti Nizzi non resse), gli mollò subito tutti i disegnatori man mano che terminavano le sue storie (e immagino con un gran sospiro di sollievo). Tornò a sceneggiarlo solo quando "costretto" prima dalla lite di Nizzi con Letteri e poi dalla crisi di Nizzi, poi mollò di nuovo, lasciando persino una storia a metà. Quindi, GLB stesso chiede a Nolitta un "sacrificio", non indifferente: all'epoca Nolitta scrive già DUE serie di successo, Zagor e Mister No, e l'impegno su Tex lo costringe a ridurre le sue storie di questi due personaggi (e a breve, a mollare Zagor). Deve mollare un personaggio di sua creazione e ridurre le storie in un altro.. per scrivere un personaggio che non sente suo e che non vorrebbe scrivere. (Mi viene in mente adesso anche una interpretazione "psicologica" di Caccia all'uomo! Andy è lo stesso Nolitta! Tex è, come sempre, GL Bonelli, che acchiappa Andy e lo "costringe" ad andare al patibolo. Il Giudice Maddox è il lettore di Tex che vuole subito la forca per il povero Andy. Fila tutto! ) Mi immagino che all'inizio Sergio abbia cercato appunto di defilarsi, dire "non sono adatto, hai sempre detto che dovrei scrivere Paperino, chiamiamo Grecchi che è meglio", con GL Bonelli ad insistere che no, andrà benissimo, che ci vorrà per scrivere Tex, te la caverai sicuramente... Poi se gli correggeva troppe cose, ogni correzione era un punto per Sergio, "vedi? Te l'avevo detto che non ero adatto"...
    2 points
  40. E voi secondo me fate troppo "revisionimo storico", o meglio commettete l'errore di analizzate il passato con gli occhi del presente. Date per scontato che, siccome oggi quella scena non passerebbe e verrebbe sicuramente corretta (anche se dubito in modo così maldestro), lo stesso metro di giudizio veniva utilizzato anche nei primissimi anni '80 del secolo scorso. Ma se giusto in questo topic qualche post addietro ho ricordato, citando fior di esempi, quanto il Tex post 200 fosse violento e politicamente scorretto... E voi, invece, mi venite a dire che c'era la redazione a mettere pezze e braghettoni? Perché allora non lo hanno fatto con la scena di Tucson! di qualche numero prima dove Tex uccide l'uomo del ring scaraventandolo con un pugno fuori dalla finestra (e li sarebbe stato semplicissimo e indolore: bastava sostituire il baloon dove lo sceriffo avvisa Tex che lo hanno trovato con l'osso del collo rotto con un altro dove diceva che si era solamente rotto un po' di ossa)? E anche successivamente (purtroppo causa trasloco non ho con me gli albi sotto mano e vado a memoria) ricordo un Tex politicamente scorrettissimo ad esempio in Segnali di fumo, dove da la caccia ai cacciatori di scalpi non per arrestarli a consegnarli alla giustizia, ma per ammazzarli tutti. E convince ancora meno che la manina censoria sia stata quella di Sergio Bonelli che appena 5 anni prima faceva uccidere a sangue freddo da Tiger Jack un uomo a terra che chiedeva pietà. No, per me siete fuori strada, l'ondata di "politically correctness" su Tex è di molto successiva, nel 1981 fortunatamente non esisteva ancora... Visto che diversi volti e anche un'intera striscia (cit. Mister P, io non ho gli albi con me) vennero ridisegnati da Monti l'albo non era già in tipografia e potevano fare ancora anche degli interventi grafici. Se la scena gli stonava tanto non sarebbe stato più furbo far vedere il tizio che rispondeva al fuoco di Tex e Carson anziché mettere quel baloon assurdo? ("assurdo" solo visto in ottica censoria, in realtà a me sembra un normale baloon come GLB ne ha scritto tanti)
    2 points
  41. Guarda che non siamo mica alle scuole elementari. Se Diablero vuole contestare quanto ho scritto è capacissimo di farlo da solo, senza bisogno di avvocati difensori...
    2 points
  42. Ma dove avrei detto che ci sarebbero state riscritture di intere scene? Verifica cosa ho scritto DAVVERO, non la parodia che ne ha fatta Poe con la storiella (totalmente inventata) che avrei scritto che tutte le magagne della storia sono colpa di Nolitta. Il mio post è lì, potete verificare: ho scritto che la casa bruciata era colpa di Nolitta? Ho scritto che Tex in realtà non litigava con il barista, nonostante poi Tex lo ricordi con dialoghi GL Bonelliani? E soprattutto, ho detto di una qualunque scena che è stata fatta ridisegnare o aggiunta alla storia? Non mi sono incazzato perchè qualcuno non era d'accordo con me, mi sono incazzato perchè, COME AL SOLITO, invece di rispondere nel merito delle cose che dicevo DAVVERO, è stata costruita una "comoda parodia" per un attacco personale basato sul "sei un fanatico GL Bonelliano e stai dicendo che Nolitta ha riscritto la storia da capo a piedi e per te GL Bonelli non ha mai fatto errori e la terra è piatta e picchi i bambini". Che è una COMODA maniera di rispondere che vedo applicare sempre più spesso quando mi sforzo di fare post approfonditi (e poi mi chiedo "ma chi me lo fa fare, quando con due battutine e tre velati insulti faccio meno fatica e magari mi prendo più applausi?") E la cosa pazzesca è che poi, per tutto il thread e nei secoli dei secoli, quello che hai scritto DAVVERO viene totalmente ignorato, e tutti danno per scontato che la parodia sia vera (un po' come tutti da anni danno per scontato che abbia ragione chi dice che GL Bonelli teneva la telecamera fissa su Tex, lo ha fatto persino Ruju in una recente intervista, senza rileggere davvero le sue storie...) Riassumo quello che HO GIÀ DETTO: La storia è tutta di GL Bonelli. Non siamo tanto avanti nel tempo da presumere "aggiustamenti" del calibro di quelli che vedremo anni più tardi ad opera di Sclavi, ma è comunque abbastanza "tarda" da non poter escludere che siano stati necessarie correzioni al testo. Al TESTO NEI BALLOON, non alla trama generale. La cosa diventa EVIDENTE (e l'hai visto anche tu) se andiamo a LEGGERE i balloon, e alcuni sono davvero evidentemente di altre mani. ALCUNI, non tutti. Non sappiamo e non sapremo mai perchè è stato trovano necessario correggere quei balloon: forse in originale c'erano semplicemente errori di continuity, forse davvero il testo di GL Bonelli andava corretto, chi può dirlo? Quello che possiamo dire è che ALCUNI Balloon hanno testo con un altro stile. La maggior parte di questi "balloon modificati" non alterano la storia: Tex spara comunque alla stessa gente e fa le stesse cose. Ma possono alterare la nostra PERCEZIONE degli stessi eventi, allo stesso modo in cui la stessa battuta detta con il tono di Clint Eastwood o quello di Woody Allen non viene percepita nella stessa maniera... Ci sono, per la precisione, DUE PUNTI dove questi dialoghi si notano in particolare: - Pagina 113 del numero 248 "il marchio di satana", prima vignetta: quella non è la voce di GL Bonelli, e il fatto che serva a fargli dire che "avrebbe preferito prenderlo vivo"... beh, mi ricorda la vignetta sdoppiata quando Tex si cala le mutande per chiarire che "sto solo facendo finta, non ho paura davvero", cioè una cosa aggiunta per chiarire che Tex se poteva non lo ammazzava... solo che così invece dice che Tex DOPO sta mirando ad ammazzarlo (in una scena dove lo manca tante di quelle volte che è chiaro che non può mirare specificamente ad un punto vitale, sta cercando di beccarlo e basta) LEGGETE I DISEGNI, che quasi sicuramente non sono stati modificati, a parte le faccine: Tex e Carson inseguono uno che ha cercato di farli fuori e che appartiene a una setta che fa sacrifici umani, E COME HANNO FATTO SPESSO (ribadisco, non ho idea da dove Poe prenda l'idea che Tex non lo faccia, che non spari mai a gente che scappa, probabilmente dagli stessi fumetti dove Tex non spara mai per primo e non fuma...), GLI SPARANO. L'assassino ha un largo vantaggio, e non lo raggiungeranno mai prima che arrivi in paese. Cosa VEDIAMO? Tex e Carson gli sparano DICIOTTO COLPI DI WINCHESTER riuscendo a colpirlo SOLO DUE VOLTE, di cui una di striscio. Diciotto colpi? E lo colpiscono due volte? È credibile che Tex in quella scena abbia pure il lusso di scegliere se colpirlo in un punto vitale o no? Cosa ci dice la semplice logica e l'osservazione delle vignette: il tizio sta correndo VERSO IL PAESE, non lontano. È ovvio che per lui è la salvezza, avrà complici che lo aiuteranno a dileguarsi, e in ogni caso se arriva in paese Tex e Carson non potranno più sparargli a rischio di colpire passanti. Se arriva in paese è salvo, e lo sa perchè sta correndo verso il paese. Anche Tex e Carson lo sanno, che non lo raggiungeranno mai in tempo, e quindi lo riempiono di piombo. Come hanno fatto tante volte con altri in passato. Ma c'è una vignetta incongrua (anzi due, vediamo poi): Tex pensa, e si AUTOGIUSTIFICA dicendo che "Avrei preferito prenderti vivo, ma poiché dubito di poterti raggiungere, tanto vale che ti restituisca il piombo che ci hai mandato" ("poiché dubito di poterti raggiungere", certo, una tipica espressione da GL Bonelli, soprattutto mentre Tex sta sparando... ) Quel balloon NON HA SENSO LÌ: sono TRE PAGINE che GLI STANNO GIÀ SPARANDO! Cosa penso io? Che siamo di fronte agli inizi del "Tex che non spara mai a chi scappa". Quando arriva questa strana idea che Tex sia uno ligio ai regolamenti, alla legge, che spara sempre per secondo. E le cose che HA SEMPRE FATTO, non si possono più fare. Penso che nella versione originale, senza fare tanti discorsi e tanti complimenti, Tex gli spari e basta, ammazzandolo, senza farsi troppi problemi. E penso che anche Poe se l'avesse letta non avrebbe fatto una piega, come non l'ha fatta tutte le altre volte che ha sicuramente letto scene simili. Ma stavolta no. Stavolta qualcuno in redazione si scandalizza: oddio Tex che spara a qualcuno che fugge! Non si può più fare, siamo nel 1980! E allora quel qualcuno pensa "devo per forza inserire una nuvoletta in cui Tex dice che lo ammazza PERCHÉ È COSTRETTO, anche se non vorrebbe mai farlo!" E non si rende conto di una cosa: se PRIMA Tex stava sparando cercando semplicemente di colpirlo (gli sparano 18 colpi e lo prendono solo due volte, una di striscio...) e lo ammazza come avrebbe potuto solo ferirlo, dipende da dove lo prende praticamente a caso, DOPO è come se Tex dicesse "volevo prenderti vivo, ma adesso ti ammazzo", come se stesse mirando ad un punto vitale apposta (ribadisco: poi gli spara un mezzo caricatore più i colpi di Carson e non lo becca nemmeno, altro che mirare ad un punto preciso) È un perfetto esempio di come una piccolissima modifica, fatta con l'intenzione di rendere Tex "meno assassino", possa avere l'effetto opposto... Leggete la STESSA SCENA senza quel balloon: non vi sembra che "fili meglio"? E non cambia nulla a livello di trama, Tex gli spara lo stesso numero di colpi, e lo ammazza lo stesso: ho forse detto che tutta la scena è stata aggiunta nottetempo da Nolitta per screditare GL Bonelli, come nella versione "parodia" che ho ricevuto come risposta? Ho detto prima che quella stessa scena ha un altro balloon incongruo, e su questo ho più dubbi: albo successivo, il 249, pagina 5: Carson che dice "ma non riuscirà lo stesso a sfuggirci, il paese ormai è in vista". Qui non c'è un testo particolarmente "forbito e innaturale" che ci aiuti a stabilire che non è di GL Bonelli, ma... non ha alcun senso! Se il cultista fugge VERSO il paese è proprio per mettersi in salvo, e anche nel contesto del dialogo fra Tex e Carson, non "fila". Perché Carson dovrebbe credere che se il fuggitivo arriva in paese ALLORA non gli sfuggirà, e Tex avuta rassicurazione che sicuramente lo prendono, dice "sotto con il piombo, allora"? La risposta di Tex avrebbe senso se Carson avesse detto "se arriva in paese ci sfuggirà", e dopo avrebbe senso la risposta "sotto con il piombo allora". Ma qui non ho elementi per capire se sia un errore di GL Bonelli o di una manina redazionale. Secondo punto: - pagina 53 del numero 249 "furia infernale", ultima nuvoletta a fondo pagina: Tex che solo a quel punto, dopo quasi due albi, dice che non ci sono donne. Qui il testo è troppo generico per dire di chi sia (o almeno, non ci riesco io) ma la frase appiccicata lì mi pare una toppa per appunto spiegare, poco prima dello scontro finale, che Tex non provocherà la morte di donne. Una toppa che potrebbe anche essere stata messa da GL Bonelli ma in fase di sceneggiatura lui avrebbe avuto tutto il tempo per dare risalto alla realizzazione, il buttarla lì in una vignetta puzza di toppa successiva. GL Bonelli per me non si pone nemmeno il problema: ormai, senza la sceneggiatura, vai a capire se la donna con bambino di due pagine dopo era in sceneggiatura o no, ma mi pare chiaro che anche se Fusco magari l'ha messa di sua iniziativa senza che fosse in sceneggiatura, vuol dire che GL Bonelli non gli aveva mai detto "in paese non ci devono essere donne". È stato un errore di GL Bonelli, mentre scriveva la storia non ha mai pensato "e le donne?". Oppure ha dato semplicemente per scontato che meritavano di morire come gli uomini? Oppure ha dato per scontato che NON ERANO MORTE? Alla fine Carson dice semplicemente che "non c'è un cane in giro", ma le donne potrebbero essere semplicemente rintanate da qualche parte o essere fuggite... La mia idea (non suffragata da nulla, se non dalla similitudine con altre storie sue in cui lasciava i dettagli non essenziali alla fantasia del lettore) è che l'ha lasciata al lettore. Non dicendo NULLA sulla sorte delle donne (e a lui non interessavano certi dettagli in una storia di biechi cultisti) il lettore può darsi la risposta che gli piace senza appesantire l'avventura: alcuni immagineranno che siano fuggite, alcuni penseranno che siano nel tempio ad attendere il sacrificio umano come i mariti (ma nel primo sacrificio donne non se ne vedono, pare che non partecipino ai riti sacrificali) e siano bruciate con loro, ciascuno è libero di pensarla come vuole, a GL Bonelli interessavano solo i mariti cultisti da bruciare. Ma per me è invece ovvio che se Quemado voleva spacciarsi per un paese "normale"... non poteva essere totalmente DI SOLI UOMINI. Sarebbe stato subito spaventosamente sospetto. Certo, di donne ce ne erano poche, come in genere alla frontiera, ma... NESSUNA? All'epoca delle avventure di Tex? Tex avrebbe subito "sgamato" che c'era qualcosa di strano (e non solo Tex, l'avrebbe sgamato qualunque abitante di paesi limitrofi...). Quando Tex e Carson cercano per tutta la regione chi ha rapito delle donne... come avrebbero reagito alla notizia "qui vicino c'è un paese DI SOLI UOMINI?" (e che sapessero già di Quemado e avessero chiesto informazioni è chiaro quando sono loro stessi a dire ai mandriani quanto dista il paese quando li incontrano: sanno il nome di Quemado e dove si trova, sono diretti proprio lì...) Cosa penso qui? Che qualcuno della redazione si sia posto il problema e non abbia voluto lasciarlo all'immaginazione dei lettori. E quindi abbia aggiunto quella frase in cui Tex, come cascando dal pero, dopo 160 pagine di storia dice, buttandola là, che nel paese non ci sono donne ma che non ha fatto molto caso alla cosa. E questo qualcuno non si è accorto che Fusco aveva disegnato una donna due pagine dopo. Che difficilmente avrebbe disegnato se in sceneggiatura avesse letto due pagine prima che non c'erano donne. Tutto qui. Nessuna "riscrittura totale" della storia come nella parodia che mi è stata attribuita.
    2 points
  43. Il difetto di questa mitica storia è il finale, che tronca bruscamente la vicenda deludendo in parte le aspettative del lettore che s’immaginava un assalto al castello da parte di Tex e dei pards, con tanto di scontro all'ultimo sangue con Mefisto, pregustando sparatorie e spettacolari scene di magia nera o voodoo. Invece tutto si risolve con un patto tra i militari e i Seminoles, l’incendio un po' sbrigativo della foresta, un colpo di cannone che fa saltare per aria il castello, e Tex e i pards che fanno più gli strateghi che i combattenti. Così com’è, in effetti, “Black Baron”, pur essendo un'ottima storia (le ho dato voto 8) sembra un po’ quei film che terminano lasciando nello spettatore la sensazione che non tutto quello che poteva essere raccontato è stato narrato, e che per farlo occorrerà necessariamente un seguito. La Bonelli ha pubblicato in un volume brossurato questa storia insieme a “Spettri”, ma in realtà avrebbe dovuto rieditarla insieme a “Il figlio di Mefisto” con cui è legata strettamente (e che non a caso ne riprende pari pari il finale con il famoso: “RICORDATE?” dello scheletro narratore). Di fatto le due avventure, se unite insieme, più che l’una il seguito dell’altra sembrano un’unica lunga meravigliosa storia di 5 albi e mezzo. Ed è un caso unico, nella saga di Mefisto/Yama, perché tutti gli altri episodi sono a se stanti, con pochissimi collegamenti l’uno con l’altro (tranne ovviamente la presenza di Mefisto o Yama). L’unità di “Black Baron” + “Il figlio di Mefisto” è data dai molti personaggi in comune (Loa, Yampas, i Seminoles, i seguaci del voodoo, ecc.), dalla stessa ambientazione in entrambi (il castello medievale, le paludi della Florida, il viaggio via mare dei pards, la città di Tampa), da tematiche appena accennate nella prima avventura e poi riprese nel seguito (la magia nera tanto evocata da Mefisto in “Black Baron” ma attutata solo da Yama, la vendetta di Loa contro Yampas e, ovviamente, la morte di Mefisto). L’unità delle due storie è poi nei disegni di Galep, meravigliosi, evocativi e tenebrosi come non mai in entrambi gli episodi (anche se migliori nel secondo), diversi invece dallo stile di “Spettri”, ma anche da “Il ritorno di Yama”. Letta insieme a “Il figlio di Mefisto”, “Black Baron” ci guadagna: così tutto fila perfettamente, per esempio la lunga disquisizione iniziale di Tex con il direttore del manicomio che spiega nei dettagli cos’è il voodoo ha un maggior senso perché ne vediamo la realizzazione pratica solo ne “Il figlio di Mefisto” (in “Black Baron” di magia (nera o voodoo) ce n’è ben poca, se non le solite proiezioni a distanza di Mefisto); oppure il personaggio di Loa, un po’ in ombra in mezzo ai tanti comprimari introdotti (Jean de Lafayette, Otami, Dambo, Yampas), che avrà la sua realizzazione completa solo nel seguito insieme a Yama. L’unità delle due storie è poi data soprattutto dall’atmosfera di decadenza, follia e morte che GLB e Galep riescono a creare dall’inizio alla fine: un castello in mezzo alle paludi da cui proviene una musica d’organo e una sinistra risata, misteriosi guerrieri neri giganti a sua protezione, battelli sul mare pieni di pericoli, magia indiana, magia vooodoo e nera, e successivamente morti viventi, sotterranei e trappole tra le macerie del castello, persino un vascello fantasma a concludere l'avventura. Insomma, il consiglio è quello di leggerle una dopo l’altra. Altre considerazioni: il Mefisto di “Black Baron” dal punto di vista grafico è nettamente migliore di quello di Nizzi e Villa. Qui, pur essendo un pazzoide sempre sull’orlo di una crisi di nervi, mantiene comunque una sua lucidità e “credibilità malvagia”; con Villa invece siamo sempre al limite della caricatura, anzi spesso siamo proprio nella caricatura piena. Basta fare un confronto: GALEP VILLA Infine, ci sono due imperfezioni: è abbastanza assurdo, all’inizio, che il caso della morte misteriosa di tre militari avvenuta in Florida finisca sul tavolo del comando dei Rangers di Phoenix in Arizona (e perché mai?), i quali affidano la missione - guarda caso - proprio a Tex, ossia l’unico che dall’amuleto di ferro con la M ritrovato possa capire che dietro c’è lo zampino di Mefisto. All’opposto, è ancora più strano che nessuno per due anni abbia avvisato Tex che il suo pericoloso nemico è fuggito dal manicomio di Flagstaff, in Arizona e che nemmeno il comando dei rangers ne sappia niente, tanto che devono mandare un telegramma per venirlo a sapere. Incongruenze che una volta si accettavano senza troppi problemi, mentre oggi sarebbero additate come gravissimi difetti, sintomi di imperdonabile sciatteria.
    2 points
  44. Ah, si? Io pensavo che si chiamasse “non rispondere agli altri nel merito, ma su cose che non hanno scritto, per poi partire per la tangente con una filippica non c'entra niente”. Io scrivo “un'opera può essere influenzata / ispirata / fare uso di clichè / pure copiata da altre precedenti ed essere valida comunque” e tu rispondi a "ogni storia deve essere giudicata a sé stante, senza guardare alle precedenti". Che in ogni caso questo sarebbe lo status di un nuovo lettore di Tex, che leggendo questo Speciale senza conoscere gli 80 anni di storie pregresse e le decine e decine di avventure romantiche di Carson, nella sua beata innocenza e senza tante sovrastrutture mentali, lo giudicherebbe per quello che è: una bella storia.
    2 points
  45. Comunque mettetevi d’accordo. Che cos’è che vi da fastidio? Che Carson sia protagonista di avventure molto vagamente “romance” o che Carson faccia il “vecchio satiro” (già il fatto che un’avventura galante lo faccia definire come tale dice molto sulla bigotteria di chi fa un’affermazione del genere)? O semplicemente che Carson interagisca con personaggi femminili?
    2 points
  46. Una storia che non mi è dispiaciuta ma che nemmeno mi ha entusiasmato. Diciamo che è una storia tutta giocata sulle emozioni, senza tanti dettagli su cosa c'è intorno. Cosa che mi lascia un po' ambivalente, da una parte apprezzo l'originalità di usare un simile registro su Tex, dall'altra troppo spesso gli autori Bonelli mi sembra si debbano "adattare" a scrivere storie di personaggi che i lettori vorrebbero in un modo quando loro invece vorrebbero scrivere tutt'altro (per fare un esempio assolutamente ipotetico e non basato su fatti reali, se volessi scrivere una storia romantica dove la ficchi in un albo Bonelli, che non ha serie di quel tipo? Idea! Potresti infilarla dentro uno speciale di Kit Carson spacciandola come avventura western...). Poi Carson in versione rubacuori, sarà che alcune di quelle storie le ho recuperate o rilette da poco, ma ormai è un cliché quasi come le bistecche e patatine... all'epoca del "Passato di Carson" era una grande novità, poi hanno fatto mi pare due storie nel color e una nell'almanacco, una sullo special Tex Willer, oltre ad aver infilato vecchie fiamme anche nella serie regolare... se il Carson di Nizzi è un rimbambito mangione che fa domande idiote solo per permettere a Tex di raccontare cose ovvie ai lettori che le sanno già, il "nuovo" Carson ormai è uno che non può avvicinarsi a meno di 20 metri da una bella donna senza farla innamorare... 🙄 Vabbè, lo dico già io da solo, non si può (ancora) paragonare l'insopportabile cliché dello stupido mangione (visto decine e decine di volte con Nizzi) con questa cosa che si è vista (per ora) meno di dieci volte... però, davvero, non sarebbe possibile per gli sceneggiatori di Tex STUPIRMI ogni tanto, per esempio facendo una storia, anche una sola, del Carson "giovane" dove non si innamora nessuna? Un avventura western e non un avventura romantica? Possibile che questa è una serie dove ormai si viaggia da un cliché all'altro? Perché una "deviazione" una tantum con una storia di Carson diversa dal solito è la benvenuta... ma ultimamente sembra che per troppi autori "fare una storia di Carson" equivalga a "posso scrivere una storia romantica e venderla come storie di Tex? Ma veramente? Ho sempre desiderato scrivere degli shojo!" ) Poi alla fine non è nemmeno colpa di questa storia, la mia reazione stufata... semplicemente se non fosse stata preceduta da tante storie simili tanto da farlo diventare un cliché, l'avrei valutata più positivamente. A questo punto, sarei (piacevolmente) meravigliato del leggere una storia di Carson in solitaria dove non c'è romanticismo. E non una dove appena vedi apparire una ragazza dici "eccola! Come previsto!"
    2 points
  47. Sottoscrivo. Sono anche questi atteggiamenti a rendere esplosivi i topic, poichè fanno deragliare la discussione e portano a scontri personali. Da utente che ama Tex ed è onorato di far parte di questo Forum, mi sento di esortare tutti a mantenere la calma e fare uno sforzo per rendere meno pesante l'aria su questi lidi e far tornare un sano dialogo. Già l'assenza di Borden, il diradarsi di interventi preziosi di utenti preparati come Carlo Monni e Ymalpas o dell'ironia di Virgin, l'allontanamento di altri cari pard, sono fattori che si fanno sentire e contribuscono al periodo di stanca, ma non picconiamo del tutto le fondamenta di questa bella comunità virtuale con tensione e litigi evitabili. E oltretutto torniamo qui a parlare della storia di Ruju, poichè anche il reiterare di O.T. non necessari non aiuta a rendere interessanti le discussioni.
    2 points
  48. Concordo. Se il Tex di GLBonelli di "Uno contro venti" fosse il famoso Tex della diligenza, il piano di Tex sarebbe stato quello di farsi circondare da tutti i venti uomini di Lowett in mezzo alla piazza e poi sparare come una mitragliatrice contro di loro e farli fuori tutti senza che loro riescano nemmeno a tagliargli un capello con le pallottole, perchè tanto lui è velocissimo, invulnerabile e immortale e nessuno lo può colpire nemmeno con un dito perchè lui è il protagonista supremo. Invece il Tex di "Uno contro Venti", quello VERO, li affronta tutti e venti perchè non ha scelta: non può fuggire da lì. Quindi si barrica nel saloon, prende tutti i proiettili e le armi che ha e inizia la sparatoria. Riesce ad ammazzarne parecchi, quelli che sono sopravvissuti scappano, ma Tex quasi ci lascia le penne nel fare questa impresa. Se il dottore non l'avesse curato in tempo, ci sarebbe rimasto. Che somiglianza c'è col Tex spaccamontagne della diligenza e col suo pard Kit Carson ugualmente spaccamontagne?
    2 points
  49. Mi dissocio da questa affermazione calunniosa per lo sceneggiatore di Trinità! Come ho già fatto notare altre volte, non è un paragone valido: Trinità viene mostrato prendersi gioco DEGLI ALTRI, come il Tex di GL Bonelli. Ti pare una scena "ridicola alla Nizzi" questa? Se gli cambi il vestito a Terence Hill, potrebbe essere una scena del Tex di GL Bonelli, ironico e beffardo, che si prende gioco di due avversari! Anche se è in un film comico, Trinità È L'EROE. Non rendi MAI ridicolo l'eroe... se vuoi che sia visto come un eroe! Quando fai storie dove il protagonista è ridicolo, ottieni invece questo tipo di storie: Storie dove il protagonista vince per pura fortuna! I paragoni, facciamoli giusti!
    2 points
  50. Quindi vuoi un forum dove tutti dicono che Tex è bellissimo, ed è permessa solo qualche critica leggera tipo: ci vorrebbe di più l'autore X, peccato per i colori dell'albo X, l'inchiostratura dell'albo Y è un pò scarsa, ma forse è colpa della mia copia (cosi mi scuso per la critica che ho osato postare). Le storie di Tex? Stupende, meravigliose, inenarrabili, mai visto niente di simile, continuate così che siete fantastici! I pezzi che si alzano? Non si deve mai dire, al massimo notare che una pizza costa di più e ogni tanto si può anche saltare una pizza. Da un simile forum di leccapiedi sarei io il primo ad andarmene.
    2 points
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.