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[Tex Willer 71/73] La regina del fiume


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  • Sceriffi

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Soggetto:  Bonelli Gianluigi e Boselli Mauro

Sceneggiatura:  Boselli Mauro

Disegni:  De Angelis Roberto

Copertina:  Dotti Maurizio 
 

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Inviato in una boom town mineraria per catturare un killer, Jeff Weber scoperchia un nido di vermi e va incontro al suo destino. Sarà Tex a continuare la sua indagine, incontrando la bionda Marie Gold, direttrice del “Gold Saloon”, la combattiva giornalista Joan Baker, che con suo padre pubblica il giornale locale, e la banda di Bud Lowett, capitano della “River Queen”…

 

 

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Ovviamente sul sito da cui è presa l'anteprima c'è un errore, tanto per cambiare. 

Il soggetto è di GL Bonelli o, al limite, di GL Bonelli e Mauro Boselli.

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"Immagino che voi siate Marie Gold".

"Felice intuizione. Che cosa ve lo fa credere?"

 

A quel punto, perdonatemi, nella mia testa il professore di "Un sacco bello" ha urlato: "LE POCCE DE FORIII".

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  • MacParland changed the title to [Tex Willer 71/73] La regina del fiume
  • 1 month later...

Ohhh! Questo numero mi ha (temporaneamente) riconciliato con la serie Tex Willer!


Partiamo dalle cose negative: Boselli è ancora lento come nelle sue ultime storie, appare stanco, sono passati i tempi delle prime, scoppiettanti storie, c'è ancora un po' troppo dialogo, le scene si allungano, dove GL Bonelli impiegava due vignette facendo semplicemente vedere Tex assolto da una giuria popolare, qui si spiega chi è chi, con che autorità, etc

 

Ecco, sembrerebbe l'inizio di una stroncatura, e invece è l'inizio di un giudizio positivo, perchè anche se questi difetti (che caratterizzano TUTTE le storie recenti del bos) sono presenti, lo sono in misura molto minore che in altre storie, e alla fine non disturbano più di tanto.

 

E soprattutto, stavolta Boselli fa un lavoro molto più "educato" nell'infilarsi nelle pieghe della storia originale. Ci fa vedere cose che GL Bonelli aveva lasciato fuori scena, come cosa era davvero avvenuto a Weber, e i piani dei criminali prima ancora che Tex arrivi, ma per la parte in cui si sovrappone alla storia originale, la rispetta molto di più che non nel pasticcio che aveva fatto in "El dIablo".

 

Modifiche di rilievo:

 

La città si chiama Gila City, non Silver City (o Siever City, come aveva scritto nelle strisce il famigerato letterista sonnambulo...  :lol:)

 

in originale GL Bonelli fa riconoscere a Tex la stella di Weber da un particolare, dimenticandosi che era già stata mostrata con il nome di Weber sopra. (Boselli qui non chiarisce come mai Weber sia un agente segreto dei ranger, ma quando Tex viene arruolato sono solo in tre, e la sua stella ha solo un numero: alla fine sembra che ci siano TRE diversi corpi dei Ranger: quelli "normali" con stelle anonime, quelli come Weber con stelle nominative, e quelli come Tex, Carson e Arkhansas Joe che hanno stelle numerate...  :lol: )

 

In originale la storiella di copertura era che Weber fosse stato ucciso in un regolare duello, stavolta è "per legittima difesa" dopo che Weber avrebbe minacciato Tim con la pistola...

 

Mi manca il talento della Joan originale per i titoli...  erano "non vi sono abbastanza furfanti in città?", e "Tex Willer, l'uccisore solitario, giunto a Silver City", sono stati sostituiti da un "Only outlaws are welcome in this city" che insomma, manca di verve...  :lol:

 

In originale un malvivente strappava la camicetta a Joan cercando di denudarla (e mostrando al lettore almeno un po' di scollatura), e quando Tex vede la scena esclama un meraviglioso "Maledetti porci"prima di far secchi tutti e cinque i banditi. In questi tempi casti e morigerati intrisi di neopuritanesimo il bandito si limita castamente a chiudere la bocca a Joan per non farla gridare (perchè? Stanno sfasciando la tipografia, immagino che di rumore ne facciano) e a tenerla per un braccio...  :rolleyes:

Fa un po' ridere che poi per tutta la storia insistano a dire che le ha "usato violenza", quando stavolta l'ha semplicemente tenuta per un braccio... 

Altrettanto "politicamente corretto", stavolta Tex reagisce PRIMA a pugni, e poi risponde al fuoco "solo" quando gli altri sparano a loro volta. Vuol dire che se quei banditi non fossero stati tanto tonti da tirare fuori le armi con Tex...  in cinque potevano tranquillamente riempirlo di botte e lui non gli avrebbe sparato! :laughing:

 

Nella storia originale è Baker, il padre, rivolgendosi allo sceriffo, che dice che "hanno tentato di usare violenza a sua figlia" e "hanno sparato da tutte le parti" (ma per fare casino, senza mirare a nessuno, anche se questo allo sceriffo non lo dice: la "legittima difesa" di Tex si basa sul fatto che avevano le pistole in pugno e uno di loro stava abusando di una donna, QUINDI per quei tempi ha fatto benissimo Tex a falciarli senza pietà senza dargli nemmeno il tempo di reagire.

 

In questa versione "politicamente corretta" per le candide verginelle dei lettori attuali (o, meglio, di quei bigottoni dei recensori attuali...) non si può far vedere nulla di minimamente sessuale (a parte l'evidente seno abbondante di Joan, che viene mostrato da una scollatura che stavolta sceglie lei di mostrare da donna libera ed emancipata del Far West), però poi non solo Baker lo dice lo stesso (mentendo) ma lo ripete pure Tex più volte, mostrandosi un bugiardo (o un bigotto triggerato da una mano sulla bocca) anche lui...  :lol: )

 

In originale Baker pensa "che cimitero!", adesso DICE "avete ucciso cinque persone in meno di un minuto... il mio giornale ora... è un cimitero!", che da una parte è più lento, involuto, prolisso, e dall'altra lo fa apparire come uno scandalizzato dal fatto che qualcuno sia morto dentro il suo giornale, anche se senza l'intervento di Tex rischiava di essere lui... :rolleyes:

 

Boselli ci tiene a sottolineare che lo sceriffo Cartwright (in originale semplicemente "lo sceriffo") non è un vero sceriffo ma un vigilante che si atteggia a sceriffo. E sono confuso, ma in generale gli sceriffi cittadini non erano SEMPRE eletti e assunti dalla popolazione, in pratica dipendenti comunali?

 

Comunque... i dialoghi originali di GL Bonelli sono inimitabili! :lol:

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"Miserabile pagliaccio! Ladro e complice di ladri! Fate un sol movimento e vi spedisco all'inferno!"

 

"Davvero? Voi darete la caccia ai vermi quando sarete un metro sottoterra, maledetto imbecille, e sarò io che vi manderò a fare ordine fra i vermi!

 

Ma dove vuoi andare con i dialoghi "politicamente corretti" attuali? È ovvio che i ragazzi non leggono più i fumetti...   :rolleyes:

 

Ecco già come appare in Tex Classic (è la stessa con poche differenze che c'era su Tutto Tex e Tex nuova ristampa)... 

Screenshot-from-2024-09-22-00-25-21.jpg

 

Secondo voi, che versione è stata seguita su Tex Willer? :rolleyes:

 

Quindi no, per me la versione originale di GL Bonelli è ancora la migliore, ma pensando ai vari "paletti" che deve seguire oggi Boselli (fra cui il fatto che quasi tutti i lettori la versione originale non l'hanno mai letta e conoscono solo quella censurata), qui almeno fa un lavoro RISPETTOSO.

 

Ed è questa la parola chiave: qui la storia originale viene rispettata, e seguita con pochi cambiamenti. Mentre invece in El Diablo non lo era stata.

 

Ho riflettuto sul perchè le aggiunte a El Diablo mi abbiano dato COSÌ TANTO fastidio, e queste (e tutte le scene con Weber) no.  E alla fine credo che sia la differenza di rispetto alla storia originaria, un maggior pudore nel voler aggiungere elementi "propri" (mentre in El Diablo aveva inserito un sacco di elementi estranei e personaggi provenienti da altre sue storie, a fare da "guest star" in una storia dove non avevano nulla a che fare).

 

PER ADESSO comunque questa storia è approvata. Speriamo non svacchi sul finale...

 

Edited by Diablero
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Spero arrivino in fretta  storie completamente nuove, che io preferisco.

Comunque questo primo albo non mi è dispiaciuto. Almeno Boselli su questa storia fa un remake basandosi sugli albi non censurati. Albi che io non ho mai letto, perché  la mia collezione è tutta di albi censurati. Ultima vignetta versione originale.👍👏🖐

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Diablero dice:

qui la storia originale viene rispettata

È vero e condivido tutto quello che hai detto.

Ma devo fare un'osservazione.

 

MaryGold.jpg

 

Mary Gold, che in GLB uccide "spinta da un impulso irresistibile" (ho riportato anche la versione censurata), in Boselli appare come una spietata assassina che uccide alle spalle.

GLB non l'ha dipinta così.

Boselli, al contrario di GLB, ce la dipinge antipatica

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  • co fondatore

Quella di Gold che uccide alle spalle è l'unica mezza stonatura in un albo nel complesso ottimo.

Bravo De Angelis.

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Bè si è vero, io non ci avevo fatto caso.

Ed era meglio se gli sparava al corpo e non alla testa.

L'importante però è che abbia salvato Tex Willer.🖐

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Francamente, ho apprezzato il personaggio di Marie Gold - almeno per quanto visto in questo primo albo. Senza dubbio, graficamente. De Angelis la rende molto più vicina rispetto ai canoni odierni e più attraente (e la stessa cosa, forse anche di più, a mio avviso vale per Joan): la versione di Galep, oltre ad essere un po' dissimile nel suo volto nelle varie vignette, soprattutto nell'acconciatura dei capelli mostrava quel tipo di bellezza più in voga in quegli anni. Io non la vedo antipatica: è una donna che cerca di dirigere un saloon in una città piena di attaccabrighe e persone poco raccomandabili. Il suo rapporto con Lowett per ora è solo accennato: certo, si capisce che è una donna arrivista, disposta a molto pur di farsi largo in un contesto di questo tipo. Boselli esplicita qualcosa che GL Bonelli lasciava solo intuire, ma non mi pare che abbia stravolto il carattere di Marie. Ci fa vedere una donna che sente il bisogno di avere un uomo forte accanto a sé, che la protegga anche quotidianamente (al di là della presenza più ambigua di Lowett): per questo, dà esplicitamente un incarico a Jeff che nella storia originale non c'era. Tuttavia, la donna calcolatrice sembra riprendere il suo ruolo "antipatico" quando dice esplicitamente a Jeff di non darsi troppe arie, aggiungendo "Non batterei ciglio neppure se ti vedessi cadere stecchito davanti ai miei occhi".  Ma credo che questa frase sia stata inserita da Boselli proprio per rimarcare la differenza del comportamento che invece terrà con Tex in condizioni di estremo pericolo. Per questo, non condanno la scena finale. Da come è disegnata, Tex è chiaramente impossibilitato a sparare prima che Travers faccia fuoco (mentre nell'originale Tex e Marie sono girati verso Tom e vedono che cosa sta per fare - tanto che nella seconda versione, senza stravolgere troppo il disegno, è Tex che fa fuoco e Marie si limita a un avvertimento verbale). In questo senso, l'attuale versione recupera il ruolo dato a Marie, anche se ne accentua la decisione facendole far fuoco immediatamente sapendo che altrimenti Tex ci lascerebbe le penne (De Angelis ci fa vedere la mano di Tex ben lontana dalla fondina, altro che rapido come un fulmine).

Alcuni si lamentano del Tex recente (personaggio e rivista) troppo "politically correct" nel linguaggio e nei gesti. Ma allora non dovrebbero essere scontenti di questa scena. In questa situazione, Marie non aveva scelta. Avremmo preferito farle fare la parte della donna morigerata e piena di scrupoli, che poi piange sul cadavere di Tex dicendogli: non potevo sparare, mi voltava le spalle, sarebbe stato un turpe omicidio? Rispetto a Jeff, qui Marie, impressionata dalla personalità di Tex, non intende assistere inerte ad una sua eventuale dipartita da questo mondo (a differenza di quanto aveva cinicamente detto a Jeff). E in questa scena presenta un lato emotivo meno antipatico, forse mostra di avere dei sentimenti che le fanno salvare Tex ad ogni costo.

E' così riprovevole? Quante scene in Tex possono essere paragonate a queste (ossia, l'uccisione di una persona che sta chiaramente per sparare per ammazzare Tex e che deve essere freddato per impedirgli di portare a segno il suo progetto)? Io non vedo questo scandalo (tanto più che la scena si riferisce ad una donna che non è presentata come un modello di virtù).

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Vorrei puntualizzare una cosa.

Non è Mary Gold che uccide alle spalle.

M. G. non è costretta, non si trova casualmente alle spalle, non ha altra scelta e chi più ne ha più ne metta.

È Boselli che fa in modo che M. G. si trovi alle spalle, è Boselli che decide che lo sparo avvenga alla schiena, o meglio alla nuca.

Insomma: come deve fare M. G. a uccidere?

Con una deringer.

Dove l'ha presa?

Dal corsetto.

Spara per impedire che Tex venga ammazzato?

Sì.

E fin qui tutto bene.

E da dove spara, dall'alto, dal basso, da destra, da sinistra, di fronte?

No.

Da dietro.

Chi l'ha deciso?

GLB?

No, Boselli.

Aveva altre scelte?

Sì, mille.

Seduta a un tavolino mentre faceva un solitario alle carte?

Anche.

Ma non alle spalle.

 

Già altre volte ho letto commenti del tipo: date le circostanze, non poteva essere altrimenti.

Peccato che le circostanze non le decida il fato.

Le circostanze le decide, mi pare talmente ovvio che dovrebbe essere inutile ricordarlo, l'autore.

La questione allora è: non mi piace (a me, naturalmente) il modo in cui Boselli ha costruito le circostanze per cui M. G. si è trovata a sparare alla schiena.

 

In ultimo.

Mary non è antipatica, non è una santa ma non è antipatica.

Lo diventa solo nell'ultima vignetta dell'albo.

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@Letizia Hai fatto bene a puntualizzare il tuo pensiero.

Sono d'accordo con te che è proprio una scelta di Boselli (in questo, differente dall'originale di Bonelli), ma a mio avviso non è una scelta riprovevole. Mette in ancora maggiore rilievo (rispetto all'originale) che Marie è disposta ad uccidere pur di salvare Tex. E questo non riesce a rendermela antipatica.

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MaryGold.jpg

 

Non ho letto il fumetto perchè non seguo Tex Willer, però il confronto tra queste due versioni mi ha colpito molto.

 

La scena di Marie (e non Mary) Gold che ammazza il bandito sparandogli alle spalle, in testa, è ben più drammatica e tremenda di quella della scena di Galep e GLBonelli. Lei non avvisa neanche Tex, dicendogli "Attento": gli spara e amen.

 

Inoltre, la scena di Boselli e De Angelis fa vedere solo Marie e il tizio ammazzato, tanto che chi vede solo questo penserebbe subito a un omicidio a sangue freddo, invece di un caso di difesa della vita di un altro.

 

La scena di GL Bonelli e Galep, invece, mostra subito tutto l'insieme della scena, che diventa più comprensibile a colpo d'occhio.

 

Voglio dire che Galep e Bonelli riuscivano a raccontare mostrando subito la scena, Boselli e De Angelis invece fanno vedere solo una parte della scena, dando l'impressione di un omicidio a sangue freddo e non per difendere la vita di un altro. E' la conseguenza del raccontare pezzo per pezzo: perdono così la sintesi della sequenza originale. 

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@joe7 Premetto che non stiamo disquisendo di somme e imperiture opere d'arte, patrimonio dell'intera umanità, ma di fumetti.

Tuttavia, non riesco a capire come tu possa lanciarti in questa analisi partendo solo da una citazione che riporta le ultime due vignette della storia di Boselli/De Angelis e quindi confrontarla con quella di Bonelli/Galep.

Voglio dire, se avessi letto questa versione più recente, avresti potuto vedere che, sempre a p. 66 (l'ultima dell'albo, perché chiaramente Boselli ha scelto di sospendere l'azione proprio su questa scena altamente drammatica), ci sono altre due vignette che la precedono: nella prima, un avventore del saloon grida a  Tex "Attento a Tom Travers!" (sostituendo la funzione svolta da Marie nella versione "riveduta e corrotta" dell'originale) mentre ancora Tex si trova in equilibrio precario. Nella successiva vignetta si vede solo Tex ormai rialzato in piedi, che sta dirigendo la mano verso la fondina (ma è ancora lontano da essa) e che pronuncia la classica esclamazione: "Peste!".

Solo a questo punto subentrano le due vignette riportate sopra, che vedono protagonista Marie Gold. Quindi non è affatto corretto dire "la scena di Boselli e De Angelis fa vedere solo Marie e il tizio ammazzato, tanto che chi vede solo questo penserebbe subito a un omicidio a sangue freddo, invece di un caso di difesa della vita di un altro".
Ci sta tutto che tu non desideri acquistare gli albi della serie Tex Willer, ma se ti spingi in analisi delle sue storie, forse dovresti almeno dargli un'occhiata più approfondita...

  • +1 2
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Adesso, dario63 dice:

@joe7 Premetto che non stiamo disquisendo di somme e imperiture opere d'arte, patrimonio dell'intera umanità, ma di fumetti.

Tuttavia, non riesco a capire come tu possa lanciarti in questa analisi partendo solo da una citazione che riporta le ultime due vignette della storia di Boselli/De Angelis e quindi confrontarla con quella di Bonelli/Galep.

Voglio dire, se avessi letto questa versione più recente, avresti potuto vedere che, sempre a p. 66 (l'ultima dell'albo, perché chiaramente Boselli ha scelto di sospendere l'azione proprio su questa scena altamente drammatica), ci sono altre due vignette che la precedono: nella prima, un avventore del saloon grida a  Tex "Attento a Tom Travers!" (sostituendo la funzione svolta da Marie nella versione "riveduta e corrotta" dell'originale) mentre ancora Tex si trova in equilibrio precario. Nella successiva vignetta si vede solo Tex ormai rialzato in piedi, che sta dirigendo la mano verso la fondina (ma è ancora lontano da essa) e che pronuncia la classica esclamazione: "Peste!".

Solo a questo punto subentrano le due vignette riportate sopra, che vedono protagonista Marie Gold. Quindi non è affatto corretto dire "la scena di Boselli e De Angelis fa vedere solo Marie e il tizio ammazzato, tanto che chi vede solo questo penserebbe subito a un omicidio a sangue freddo, invece di un caso di difesa della vita di un altro".
Ci sta tutto che tu non desideri acquistare gli albi della serie Tex Willer, ma se ti spingi in analisi delle sue storie, forse dovresti almeno dargli un'occhiata più approfondita...

 

Ti ringrazio della precisazione, ma io mi sono limitato a dire quello che vedevo dal confronto delle scene, e già questo mi ha fatto capire diverse cose.

 

Per esempio, la narrazione di Gianluigi Bonelli era più immediata e veloce, e non si disperdeva in lungaggini.

 

Per vedere tutta la stessa scena raccontata da Boselli e De Angelis devi vedere le prime due vignette, come dici tu, con tanto di allungabrodo anche nei dialoghi: "Attento a Tom Travers!" (e lo dice un tizio qualunque, a quanto sembra, cosa che nell'originale non accade). Nella versione di Galep è la dolce Marie portaderringer che aveva detto solo "Attento!", sparando mentre parlava. Pensiero e azione. Invece, nella versione nuova devi guardare altre due vignette per vedere la scena completa, più una vignetta-corollario di Tex che dice "Peste!". Cinque vignette in tutto, insomma.

 

Nell'originale di Galep, invece, vedi solo due vignette, e tutto in una pagina sola (la striscia è da considerare come una pagina), mentre l'altra copre due pagine. Inoltre, ti devi guardare ben cinque vignette per una scena che si poteva benissimo fare con due.

 

Si tratta di abilità narrativa e dono della sintesi: GL Bonelli e Galep ce l'avevano. Oggi invece è di moda raccontare le cose al ralenti: ciò che si racconta in poco è allungato in tanto, con l'effetto di allungabrodo.

 

Si capiscono molte cose, facendo un confronto rapido come questo.

 

Anche il disegno, per esempio: quello di De Angelis è molto curato, ma si fissa troppo nei dettagli. Quello di Galep non sarà dettagliato, ma ha il dono dell'immediatezza. 

 

Oppure l'espressione di Marie Gold versione De Angelis: spigolosa, spietata, coi zigomi marcati. Il volto di una donna dura, che non ispira certo dolcezza. L'espressione di Marie Gold di Galep invece è più dolce, più materna, più sexy (l'espressione da dura delle donne di oggi le rendono più brutte). Tuttavia, la dolce Marie di Galep spara e ammazza senza problemi. La Marie Gold di De Angelis, insomma, la trovo meno interessante di quella di Galep.

 

Potrei dire altre cose sulle due versioni della scena, ma non voglio stancare.

 

 

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Non ho letto, né intendo farlo, l'albo, però le due scene più drammatiche, a parte il meraviglioso finale, che avete postato, dimostrano oltre ogni dubbio che non bisognerebbe mai toccare i classici.

Il duo GLB & Galep stravince il confronto e in maniera anche troppo evidente.

L'inquadratura SBAGLIATA di Marie Gold è clamorosa. Nella tavola di Galep è immediato pensare a un gesto inaspettato persino a lei, nel secondo il volto ingrugnito e la spietatatezza rende la ragazza un killer pronto all'azione. Sparare alle spalle, sebbene per salvare la vita a qualcuno, resta un gesto "poco gradevole".

In quanto a Joan anche nella versione censurata che ho io, il tizio ha davvero le mani addosso alla ragazza, nella nuova versione dire che "usa violenza" nel senso di attentare sessualmente è ridicolo, se il tizio le tiene solo un braccio.

 

Imho bastano queste pochissime immagini per farmi dire che non c'è nulla da salvare. Anche a prescindere dal resto...

 

La Marie Gold di Galep è infinitamente più sensuale della valchiria disegnata - peraltro benissimo - di De Angelia.

Edited by Exit
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Adesso, Exit dice:

La Marie Gold di Galep è infinitamente più sensuale della valchiria disegnata - peraltro benissimo - di De Angelis.

 

Cavolo se è vero! :lol:

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Come ha sceneggiato Boselli a mè va bene, non ci ho trovato nessun allungabrodo. 

Certo non si poteva sceneggiare come Glb che doveva raccontare qualcosa in un albo a striscia che corrisponde a 11 tavole attuali.

In copertina invece non cè Marie Gold ma Lana Turner.

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9 minutes ago, joe7 said:

Si tratta di abilità narrativa e dono della sintesi: GL Bonelli e Galep ce l'avevano. Oggi invece è di moda raccontare le cose al ralenti: ciò che si racconta in poco è allungato in tanto, con l'effetto di allungabrodo.

Eh, ma purtroppo è una malattia (pluri)generazionale, ormai è da quando Berardi gli ha fatto fare "ooohhh" con il "trucchetto di bassa lega" del "linguaggio cinematografico (davvero una robetta sopravvalutatissima, imitare il cinema tarpando le ali al fumetto...), gli sceneggiatori bonelliani non escono più da quel loop, paiono convinti di fare cinema, non fumetto! (sospetto che una parte molto importante di questa fascinazione, ai tempi, derivi anche dall'aver pensato "Berardi ha trovato la maniera di farsi pagare 5 tavole con la roba che prima stava in due? Lo imito subito! :lol: )

 

Solo che adesso i nodi vengono al pettine: non sono più i tempi in cui i fumetti costavano poco e anche se li leggevi in pochi minuti non avevi buttato troppi soldi, ormai i fumetti stanno combattendo umna battaglia (perdente) contro intrattenimento a bassissimo costo, continuare a sprecare pagine così è un suicidio, ma ormai l'hanno interiorizzata tanto che non si ricordano nemmeno come si facevano fumetti "non cinematografici".

 

Boselli da questo punto di vista è uno di quelli che ancora riesce a infilare una quantità decente di eventi in un albo, almeno, ma è ovvio che la sintesi di un GL Bonelli è ancora lontana.

 

(Alan Moore disse che la scuola migliore per lui fu dover imparare a scrivere avventure complete e autoconclusive di sole 7 pagine per la rivista inglese 2000AD, aveva già imparato a sceneggiare ma non aveva imparato la "sintesi fumettistica". Avrebbe fatto bene a molti sceneggiatori attuali che sotto le 100 pagine fanno fatica a scrivere storie..._)

 

2 hours ago, dario63 said:

Tuttavia, la donna calcolatrice sembra riprendere il suo ruolo "antipatico" quando dice esplicitamente a Jeff di non darsi troppe arie, aggiungendo "Non batterei ciglio neppure se ti vedessi cadere stecchito davanti ai miei occhi".  Ma credo che questa frase sia stata inserita da Boselli proprio per rimarcare la differenza del comportamento che invece terrà con Tex in condizioni di estremo pericolo.

Non credo.

 

Il legame con Jeff è descritto come molto più forte (tanto che la tengono all'oscuro del piano per ucciderlo, anche DOPO che l'hanno ucciso).

 

Boselli scrivendo quella scena ovviamente sapeva già che Marie Gold avrebbe fatto proprio quello: avrebbe reagito a qualcuno che stava per essere ucciso davanti ai suoi occhi (Tex). Quella scena ci fa vedere che Marie MENTE: che si atteggia a "donna dal cuore di ghiaccio", anche con Jeff, ma non lo è.

 

3 hours ago, Letizia said:

Mary Gold, che in GLB uccide "spinta da un impulso irresistibile" (ho riportato anche la versione censurata), in Boselli appare come una spietata assassina che uccide alle spalle.

GLB non l'ha dipinta così.

Boselli, al contrario di GLB, ce la dipinge antipatica

Confrontando le due storie, la cosa più evidente è come è cambiata la "morale corrente" anche nel fumetto.

 

All'apparenza, siamo più disinibiti (Joan stavolta la scollatura la fa vedere lei, complice la camicetta sbottonata). In realtà siamo più bacchettoni, una scena di (tentato) strupro anche su Tex Willer ormai è a rischio "articoli sui giornali sul sesso su Tex", tanto lo sai che nessuno si sarebbe andato a leggere la storia originale.

 

Tex non può più sparare per primo: è DA SOLO, contro CINQUE PERSONE CHE HANNO GIÀ LE PISTOLE IN MANO e che stanno sfasciando un giornale e chissà che intenzioni hanno per chi ci lavorava: eppure NON PUÒ SPARARE, prima deve fare la pantomima del tirare pugni, attendendo pazientemente che i cinque sparino mettendo a rischio Joan e il padre.

 

Ecco, questa è per me il cambiamento più ridicolo. Tex trasformato in un anacronistico e politicamente corretto Capitan Miki che rifugge la violenza se non è costretto...  :rolleyes:

 

Capitolo "Marie Gold sparava di fronte":

1) versione originale: Travers ha già la pistola in mano quando Marie grida l'avvertimento, Tex è girato di spalle e non farà mai in tempo a girarsi prima che Travers spari. Marie gli spara da una certa distanza, di fronte ma mentre Travers non la guarda.

Questa scena ci dice che Marie tenta prima di salvare Tex senza esporsi troppo, poi visto che Tex non può girarsi in tempo, fa secco Travers con un colpo di pistola da alcuni metri.

Cosa ci dice questo? Marie è decisa e letale, e alla pari di ogni uomo, anche con la pistola.

E spara di fronte, "onestamente", come aveva già fatto Tex contro i cinque che sfasciavano il giornale.

 

2) Versione "Marie spara alle spalle". Marie non avverte Tex. Marie spara dritta alla nuca di Travers, da una distanza così piccola che poteva tranquillamente sparargli nel braccio con la stessa difficoltà.

 

Come si fa a non vedere che questo mostra Maria in una luce peggiore? Beh, bisogna pensare che sia "grave" uguale alla prima versione, solo "più realistica".

 

Oggi, una "debole donna indifesa" come Marie non è "realistico" che possa affrontare un uomo di fronte, poverina, per difendersi come deve fare? E tanto, sparare di fronte a qualcuno che prima non ti ha sparato, è uguale, no? Non lo fa mica più Tex...

 

  • +1 1
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1 ora fa, Diablero dice:

"debole donna indifesa" come Marie non è "realistico"

Non so oggi quale tipo di Marie (e non Mary, come giustamente mi hanno fatto notare) sia realistico oppure no.

So solo che la Marie di GLB assomiglia molto a una "debole donna indifesa".

MarieGold.jpg

In questa immagine Galep ce la mostra un attimo prima che Tex sferri un innocente sganassone a Travers.

Guardate la sua espressione e notate la differenza con la nuova Marie.

È spaventata (per un semplice cazzotto) eppure poco dopo sarà lei ad uccidere Travers.

Che il Tex di GLB non sia il correttuomo che spara solo dopo gli altri mettendo inutilmente a rischio la vita dei Baker, mi sta più che bene: è il Tex originale.

Ma la Marie di GLB assomiglia più a una brava ragazza piuttosto che a una dark lady.

Mio parere.

Edited by Letizia
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@Letizia, in quella scena Marie Gold NON PUÒ essere "spaventata da un semplice cazzotto", perchè...  il cazzotto arriva dopo, nella pagina successiva.

 

Marie Gold sta affrontando da sola i fratelli Travers, con la decisione di una che sa come metterli al loro posto. Sicuramente non è la prima volta che fa sbattere fuori dal suo locale qualcuno. E uno dei fratelli dice all'altro che è meglio andarsene, e sta affrontando SOLO Marie Gold.

 

Marie Gold non ha alcun timore, sa che li può mettere a posto e risolvere la situazione da sola. Solo che a quel punto Tex scatta...  provocando una rissa nel suo locale, con i rischi conseguenti (anche per i clienti, non solo per vetri e specchi...), e rischiando (pensa lei) di farsi ammazzare dai Travers. La sua espressione più di paura è di sgomento: che cavolo gli combina quel pazzo?

 

Davvero ti pare una "debole donna indifesa" una che affronta a muso duro due killer, e la reazione di uno dei due è "è meglio andarcene"?

 

 

Edited by Diablero
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<span style="color:red">32 minuti fa</span>, Diablero dice:

Davvero ti pare

Sí.

E gli occhi non mi sembrano pieni di sgomento oppure di paura per il mobilio.

Penso invece che, vedendo Tex che sta affrontando due tipi pericolosi, teme (e a ragione) per la sua (di lui) vita.

Ha paura.

E sa benissimo anche che i due fratelli non avrebbero osato metterle le mani addosso (per picchiarla).

Lontanissima dalla bieca assassina di Boselli.

A parer mio.

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La trasformazione di Tex in un brutto Capitan Miki è in corso da anni.

 

Tutto ciò che rendeva Tex più simile a un bandito che a un tutore dell'ordine è in pratica sparito.

Non si distruggono più proprietà private (non è mica un No-Tav), non si prendono più a cazzotti sceriffi (roba da centri sociali), pestare criminali, sì ma con moderazione ovvero quando proprio si deve mostrando direttamente il poveraccio con un occhio nero, i free-for-all sono ridotti ai minimi termini e il linguaggio con sfumature colorite (i "cioccolatino" o "mangiatortillas) abbandonati...

 

Inoltre Tex deve farsi prima sparare almeno tre volte addosso, altrimenti non estrae la pistola e whisky e sigarette con moderazione (per non dire deprecate) per non invogliare ultraquarantenni all'abuso di droghe.

 

Forse manca ancora qualcosa, ma l'Essegesse secondo me era più scorretta :D

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