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TWF - Tex Willer Forum

[Magazine N.12] Mistero sui monti Colorado - Barbary Coast


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Soggetto:  Rauch Jacopo,  Boselli Mauro

Sceneggiatura:  Rauch Jacopo, Boselli Mauro

Disegni:  Torricelli Marco,  Venturi Andrea

Copertina:  Villa Claudio

 

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Il menu dell’appuntamento annuale con il magazine dedicato a Tex e a tutto quanto fa west oltre a due storie inedite e complete del Ranger del Texas prevede gli approfondimenti dedicati alle consuete novità cinematografiche, letterarie, ludiche dell'annata western, un reportage di Raffaella Milandri sulla vita dei nativi americani negli Stati Uniti di oggi, avventure nella neve e un approfondimento dedicato alla figura di Tom Devlin.

 

 

L’epopea western di Tex Willer non ha per sfondo soltanto verdi praterie o deserti assolati. Ci sono anche – lo vediamo in questo Magazine – storie dove i ghiacci e la neve nascondono insidie mortali e altre ambientate in città caotiche, strette fra le grinfie del crimine, come San Francisco. Qui, però, Tex può contare su un amico, il Capo della Polizia Tom Devlin, pronto a vivere la sua prima avventura da protagonista assoluto!

 

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Mi sembrano molto promettenti gli articoli, in particolare attendo con grande interesse quello sulla situazione odierna dei nativi

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Il 18/1/2025 at 17:18, Tracce358 dice:

Mi sembrano molto promettenti gli articoli, in particolare attendo con grande interesse quello sulla situazione odierna dei nativi

Condivido, sperando che negli ultimi tempi sia un pò migliorata.

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Winter Snake dice:

Condivido, sperando che negli ultimi tempi sia un pò migliorata.

Ne dubito ahimè comunque è bene documentarsi 

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Sono molto contento che, finalmente, sia tributato anche a Tom Devlin l'onore di una storia da protagonista assoluto. E' sempre stato tra i miei comprimari occasionali preferiti: integerrimo, coraggioso, e soprattutto dorato di una grande dose di buonsenso e di sana "elasticità". Di conseguenza, confido in una bella storia imbastita da Boselli e Venturi, così come confido possa essere di pari livello quella di Rauch e Torricelli, di stampo più classico.

 

Certamente, è di assoluto impatto e di alto livello la copertina di Villa, quasi a voler ricordare la salda amicizia tra Tex ed il capo della polizia di Fisco (come del resto accaduto coi comprimari che hanno preceduto il buon Tom).

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Il 21/01/2025 at 14:33, Tracce358 dice:
Il 20/01/2025 at 20:14, Winter Snake dice:

Condivido, sperando che negli ultimi tempi sia un pò migliorata.

Ne dubito ahimè comunque è bene documentarsi 

 

Dipende da caso a caso. Sia la Nazione Cherokee dell'Oklahoma che la Tribù Seminole della Florida se la passano piuttosto bene. La prima possiede un network di industrie tecnologiche, sanitarie ed altro che lavorano perlopiù con il Dipartimento della Difesa e per il settore aerospaziale ed hanno un fatturato medio annuo di 600 milioni di dollari ed un profitto netto intorno ai 50 milioni. La seconda possiede la catena Hard Rock Café che fattura intorno al miliardo di dollari. I redditi netti sono distribuiti, non so in che percentuale, tra i membri della Tribù.

Al contrario, i Lakota hanno seri problemi di disoccupazione ed alcolismo.

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Il 24/01/2025 at 09:46, Carlo Monni dice:

 

Dipende da caso a caso. Sia la Nazione Cherokee dell'Oklahoma che la Tribù Seminole della Florida se la passano piuttosto bene. La prima possiede un network di industrie tecnologiche, sanitarie ed altro che lavorano perlopiù con il Dipartimento della Difesa e per il settore aerospaziale ed hanno un fatturato medio annuo di 600 milioni di dollari ed un profitto netto intorno ai 50 milioni. La seconda possiede la catena Hard Rock Café che fattura intorno al miliardo di dollari. I redditi netti sono distribuiti, non so in che percentuale, tra i membri della Tribù.

Al contrario, i Lakota hanno seri problemi di disoccupazione ed alcolismo.

È vero che ci sono nazioni native che sono state anche più abili o disincantate o anche fortunate a non farsi schiacciare e crearsi una certa autonomia. Proprio i Lakota che furono gli ultimi ad arrendersi all'epoca sono fra quelli che hanno più difficoltà. L'alcolismo è certo un indicatore drammatico. Come voler affogare un passato che non ritorna e una totale mancanza di futuro. 

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Letto il magazine.

 

Prima storia passabile con alcuni colpi di scena, anche se un pò telefonati, e una scena finale che vira sul "vietato ai diabetici". Disegni discreti.

 

Secondo storia penalizzata dalla sua brevità. Con un'alleanza decisiva per la causa finale che nasce un pò troppo dal nulla... Devlin gagliardo all'inizio, polleggiante nel mezzo e "texiano" nel finale. Tante sfaccettature in poco tempo/spazio. Forse troppe.

I disegni veramente buoni.

 

Interessanti gli articoli sugli indiani e sugli western movies ambientati nel freddo.

 

Voto all'albo: 6+

Edited by cuervojones
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Spoiler

Il fratello va in galera, la sorella, che già ha ereditato metà azienda adesso si ritrova tutto quanto, almeno fino a quando il fratello non esce da Yuma.

Il sergente sembra che se la passerà benino.

Il che tradotto significa: storia senza finale (ed era già debole così).

La seconda, nella sua brevità, arranca nella sospensione dell'incredulità.

Spoiler

Non si è mai visto un numero di imbarcati a forza così alto da superare di gran lunga i membri dell'equipaggio.

Ammutinamento sicuro.

Non altrettanto sicura la sorte dell'equipaggio lasciato in mezzo al Pacifico su una barchetta.

Qui poi non c'è un capo solo, ma ce ne sono un mucchio che, tutti quanti sommati insieme, non valgono quanto Abelarda.

La brevità non c'entra: in così poche pagine ci poteva stare anche qualcosa di meno melenso.

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concordo... e poi 

 

Spoiler

il marinaio che si allea con Tom (salvandogli il culo) solo perche Tom l'ha colcato de botte è il punto più forzato a mio avviso...

 

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Spoiler

Leggere il finale della prima storia, puntando tutto sulla confessione di un moribondo e sul complice che svuota il sacco dietro minacce verbali mi ha fatto cadere le spalle, se non di peggio. Era la parola di tex contro quella del fratello della donna liberata dagli indiani. Avrebbe potuto testimoniare il sergente, certo, ma praticamente Tex ha fatto ammettere la colpevolezza a suon di minacce e di pugni. Un pò troppo esile come finale, che butta tutto in caciara.

 

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Un magazine interessante, con dei servizi che ho apprezzato, facendomi venir voglia di rivedere “Il grande silenzio” e “The hateful eight”.  Bello il reportage sulla situazione dei nativi oggi. Per quanto riguarda le storie, la prima carina, i disegni di Torricelli a volte a fuoco a volte meno. Non credo ci fosse il bisogno di tutta quella ridondante conversazione iniziale (leggi”spiegone”) a spiegare quello che si sarebbe potuto desumere tranquillamente da poche semplici parole dopo una ventina di pagine. Una buona storia dunque.. Colpi di scena qui e lì, buttati in un finale troppo facile.

La seconda, gradevole. Buono lo spunto del soggetto, la caratterizzazione dei personaggi (protagonista e cricca di antagonisti capeggiata dalla riuscita, pericolosa e cinica vegliarda) e ottimi i disegni di Venturi. Forse troppa carne al fuoco per così poche pagine.

Il 27/01/2025 at 17:59, cuervojones dice:

il marinaio che si allea con Tom (salvandogli il culo) solo perche Tom l'ha colcato de botte è il punto più forzato a mio avviso...

Concordo, ma tolto questo, una buona storia breve

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SPOILER SPOILER SPOILER

SPOILER

SPOILER

 

BARBARY COAST

Anche a me è suonato strano che più della metà dell'equipaggio della nave fosse composto da marinai arruolati a forza (e quindi con un rischio di ammutinamento decisamente alto), ma chissà, forse nella realtà storica a volte accadeva davvero, forse quando i comandanti avevano urgente bisogno di uomini erano disposti a correre il rischio. Non so. A volte la realtà supera la fantasia, vedi la vecchietta arcigna con la pipa in bocca, Miss Piggott, che sembrerebbe un personaggio da fumetto, invece è esistita realmente e faceva proprio quello di mestiere, sbronzava i marinai e poi li vendeva alle navi.

 

Invece il fatto che il marinaio Jock prima si azzuffi con Tom Devlin e poi si allei con lui non mi sembra così strano. A parte che è un un cliché vecchio come il cucco (al primo incontro si prendono a pugni e dopo un po' si stimano), Il marinaio aveva tutto l'interesse ad allearsi con Tom Devlin, entrambi volevano tornare a Frisco, no? Che senso aveva odiarsi per un paio di pugni presi, quando la cosa più urgente era liberarsi? Jock vede in Devlin il capo carismatico che li può guidare nella rivolta.

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Poe dice:

Il marinaio aveva tutto l'interesse ad allearsi con Tom Devlin, entrambi volevano tornare a Frisco, no? Che senso aveva odiarsi per un paio di pugni presi, quando la cosa più urgente era liberarsi? Jock vede in Devlin il capo carismatico che li può guidare nella rivolta.

 

Il punto non è che l'alleanza non ci sta, perchè ci può stare... è che non viene sviluppata a dovere la trama per giustificare tale alleanza, per mancanza di spazio piu che altro, e quindi la cosa succede di botto e con poca efficacia a livello di credibilità a mio avviso.

 

Ho avvertito il problema e lo ritengo un limite della storia. Tutto qui.

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