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TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
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Mi ritrovo con pagine e pagine di topic in pochi giorni e penso "Caspita che forumista scarso che sono, arrivo sempre alla fine"!

 

Ad ogni modo, io apprezzo moltissimo le capacità di analisi che hanno alcuni, nonché determinate competenze, ma mi sento affine ai discorsi di @Leo per il semplice fatto che dice una verità incontrovertibile: di fronte a un'opera di finzione, ogni persona reagisce, o meglio fornisce una lettura dell'opera del tutto individuale. Non sta scritto da nessuna parte che:

 

1) ci sia un'unica lettura possibile.

 

2) ci siano letture giuste e letture sbagliate.

 

Nel caso della scena del ristorante, mi sento di dire che sì, se fossimo nella realtà storica e la analizzassimo da un punto di vista logico-razionale, il comportamento di Tex è molto discutibile, il modo in cui mette a repentaglio la missione è evidente. Di certo non ha avuto una bella pensata e qualcun altro, nella realtà storica, avrebbe lasciato Tom fuori dal saloon e, di fronte alla rabbia degli abitanti, avrebbe detto "Quello è il mio negro (ops), lasciatemelo stare che mi deve fare da appoggio per salire a cavallo". Oppure poteva dire "Quello è il mio negro (ops), lo tengo con me per evitare che se ne vada troppo a spasso a infastidire la brava gente come voi".

 

Quindi sì, sul piano logico-razionale anche secondo me la scena è problematica, ma magari per qualcun altro non lo è sulla base di modi di vedere le cose diversi dai miei e che portano a notare cose che io, dal mio angolo di mondo, non avrei notato. Non c'è nulla di strano: per caso voi non avete mai compiuto un'azione che, a vostro avviso, è perfettamente logica e che per qualcun invece è una totale idiozia e viceversa?

 

Ma come funziona questa scena sul piano della rappresentazione storica? Io in questa scena ci ho visto sempre e solo la volontà di dare una patina di verosimiglianza storica alla storia mostrando una qualsiasi comunità rurale del sud verso la fine della guerra civile.

 

(disclaimer: io NON sto dicendo che Nizzi ha passato mesi sui libri di storia a documentarsi sulla guerra civile perché non lo so. Diciamo che non credo. Credo però che un minimo si sia documentato perché leggendo "Alabama" di Alessandro Barbero, il quale invece sì che si è documentato per mesi o addirittura anni, esce fuori un ritratto del sud degli USA molto simile a quanto messo in scena nel frangente della locanda)

 

Cosa viene rappresentato nella scena? Una popolazione sfinita, a un passo dalla sconfitta, che ha visto morire i propri giovani a centinaia di migliaia, che si sente derubata in casa propria da qualcuno che sta a mille miglia di distanza e che non sa nulla di come si vive al sud. Io quella scena la trovo interessante PER QUELLO e, a mio avviso, fornisce una rappresentazione piuttosto verosimile di quello che era il clima politico/sociale al sud. La stessa scena ambientata PRIMA della guerra sarebbe stata molto diversa perché l'odio razziale nei confronti dei neri è esploso proprio con la fine del conflitto e poi con la fase successiva. Non che prima i neri se la passassero bene, tutt'altro, ma l'odio, l'odio etnico che avrebbe portato al Ku Klux Klan e ai linciaggi era ancora di là da venire.

 

E sul piano della crescita dei personaggi proposto da @Leo? Prima di questa scena Tom è un remissivo, praticamente senza volontà propria, risponde "Sì padrone" a chiunque. Qui ritrova la propria dignità di essere umano, agisce, è presente e questa sua crescita culmina con il suo sacrificio molte scene dopo (la morte di Tom, l'ho detto in un mio precedente commento eoni fa, è problematica per il modo in cui Nizzi la gestisce e secondo me gli è riuscita male, ma è, appunto, una questione di metodo). 

 

Quindi no, non esiste una lettura unica. Di fronte a un'opera, il fruitore la esperisce a modo proprio e, per quanto a volte certe letture sembrino incredibili anche a me, si arriva a conclusioni diverse a seconda della persona.

 

E qui veniamo al secondo punto: un conto è il confronto che, tradotto, significa dire "io da questa scena, da questa storia ho tratto questo, mi ha lasciato indifferente, mi ha stimolato una riflessione, ho scritto una lettera di insulti a Nizzi", e si confrontano le varie esperienze dei singoli lettori. Un altro conto è cercare di far prevalere le proprie visioni su quelle degli altri e insistere ad oltranza anche quando è chiaro che non c'è punto di incontro (tra "Tex si comporta da idiota" e "Tex si comporta da genio" che punto di incontro ci può essere) e arrivando anche alle velate offese.

 

Su quest'ultimo punto non faccio nomi perché ognuno sa di casa propria, però trovo divertente un insolito paradosso: nel thread dell'attualità, dove si parla di cose che condizionano la vita di ognuno di noi (i femminicidi, il bonus edilizio, le politiche del governo, i migranti) si è quasi sempre tenuto un comportamento estremamente civile anche su quelle questioni dove è facile, oltre che comprensibile, accalorarsi, mentre nei topic dedicati a Tex, che sono il cuore del forum, ma si parla pur sempre di qualcosa legato ai fumetti, ho letto commenti al limite della denuncia (ne ricordo uno diretto a Nizzi particolarmente colorito).

 

Ora io non propongo di invertire l'attitudine, ci mancherebbe, però inviterei a prendere maggiore ispirazione dalle nostre discussioni sul bonus 110.

  • +1 3
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Fuga da Anderville

 

Premessa: Tex crede all'innocenza di John e ha dei dubbi su Leslie che potrebbe essere stato ucciso o da un complice o per essersi avvicinato troppo alla verità.

 

Scena della confessione di Howard Walcott da eliminare: 
[Walcott: Dovevo farlo, Willer: o lui  o me!
Tex: Che l'inferno vi inghiotta, Walcott! ... E avete anche il coraggio di raccontarmelo?
Carson: Peste! ... Questo è Tex... Che diavolo sta succedendo là dentro?
Walcott: Lasciatemi finire, vi prego.]

 

Walcott riprende la sua confessione:
[Walcott: Fu in quel momento.....] fino a [..... potei cominciare una brillante carriera politica... e questo è tutto Willer.]

 

Da cancellare: 
[Walcott: Ho finito.
Tex: D'accordo, Walcott! Adesso comincio io.]

 

Finale alternativo.
Tex, che ha ascoldato in sdegnoso silenzio: Perché mi avete confessato la vostra colpa? Cosa volete? Volete che vi consegni al boia o magari che vi uccida io stesso con queste mani, per risparmiarvi la lenta agonia causata della vostra malattia?
Walcott: No davvero, Willer. Voglio soltanto riabilitare la memoria dei miei nipoti, soprattutto di John. Voi dovrete testimoniare in tribunale la loro innocenza.
Tex: Non è un po' tardi per dare ascolto alla vostra coscienza? Volete liberarvi di un peso che vi impedisce di dormire e volete anche il mio aiuto? No, non lo farò. Sprofonderete nell'inferno più buio, portandovi nella tomba questo dolore. Sarà il vostro ulteriore castigo: non aver potuto riabilitare la memoria dei vostri nipoti.
Walcott: Sbagliate, Willer. Ho già consegnato a un notaio la mia completa confessione che verrà letta in tribunale alla mia morte. Volevo solo che voi avvaloraste le mie ultime volontà.
Tex: Senza la mia testimonianza nessuno vi crederà. La vostra confessione sarà interpretata come il nobile gesto di un disperato che tenta di riabilitare invano la memoria di un nipote traditore. E io confermerò la colpa di John e il vostro maldestro tentativo di riabilitarne la memoria.
Walcott: No, Willer. Vi supplico. Non potete farmi questo. Pensate alla memoria dei miei poveri nipoti!
Tex: Siete un essere spregevole, Walcott. Avete ucciso personalmente Leslie e indirettamente John. E adesso le vostre vittime diventano i vostri poveri nipoti? La vostra punizione non sarà mai sufficientemente dura. Addio, Walcott.

 

Walcott si accascia affranto sulla sedia, mentre Tex se ne va sbattendo la porta.
La scena del suicidio di Walcott va cancellata e ne va lasciata indefinita la fine. 
Tex racconta a Carson la confessione di Walcott.
Carson: Ti conosco troppo bene, Tex, per pensare che eri sincero quando hai detto che avresti testimoniato la colpa del nipote.
Tex: E vero, Kit. Non lo avrei certo mai fatto. Ma Walcott doveva essere convinto del contrario. Le sue colpe erano troppo gravi e soprattutto sono rimaste impunite. È arrivata l'ora che subisca la giusta punizione.
Carson: Certo. Tanto più che la lettera del notaio avrà l'effetto desiderato. Non c'è motivo per cui non si debba crederci.
Tex: Infatti, vecchio mio. La memoria dei nipoti verrà riabilitata. Ma ora basta pensare a questa brutta storia. Non vedo l'ora di tornare alla nostra riserva.

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Potrebbe andare,ma perde di gran lunga l' effetto drammatico.Diventa un' altra storia,magari più bella.Per te almeno.Io la preferisco così.

 

E poi,ti pare appropriato un"Non pensiamoci più,torniamo a casa." Almeno un" Non parliamo Kit,ho troppo amaro in bocca." O un" Parliamo Kit.Distraiamoci,dimmi qualcosa di quello che mi dici sempre tu facendomi sorridere,e non pensiamo a questo schifo".

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Laramie dice:

Ad ogni modo, io apprezzo moltissimo le capacità di analisi che hanno alcuni, nonché determinate competenze, ma mi sento affine ai discorsi di @Leo per il semplice fatto che dice una verità incontrovertibile: di fronte a un'opera di finzione, ogni persona reagisce, o meglio fornisce una lettura dell'opera del tutto individuale. Non sta scritto da nessuna parte che:

 

1) ci sia un'unica lettura possibile.

 

2) ci siano letture giuste e letture sbagliate.

 

La penso così anch'io. Ma non cerco di imporre a nessuno la mia visione.

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Laramie dice:

sul piano della crescita dei personaggi proposto da @Leo? Prima di questa scena Tom è un remissivo, praticamente senza volontà propria, risponde "Sì padrone" a chiunque. Qui ritrova la propria dignità di essere umano, agisce, è presente e questa sua crescita culmina con il suo sacrificio molte scene dopo

 

È un punto che mi ha sempre emozionato.

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Laramie dice:

E qui veniamo al secondo punto: un conto è il confronto che, tradotto, significa dire "io da questa scena, da questa storia ho tratto questo, mi ha lasciato indifferente, mi ha stimolato una riflessione, ho scritto una lettera di insulti a Nizzi", e si confrontano le varie esperienze dei singoli lettori. Un altro conto è cercare di far prevalere le proprie visioni su quelle degli altri e insistere ad oltranza anche quando è chiaro che non c'è punto di incontro (tra "Tex si comporta da idiota" e "Tex si comporta da genio" che punto di incontro ci può essere) e arrivando anche alle velate offese.

 

Appunto. Grazie Laramie.

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Fuga da Anderville

 

Premessa: Tex crede all'innocenza di John e ha dei dubbi su Leslie che potrebbe essere stato ucciso o da un complice o per essersi avvicinato troppo alla verità.

 

Scena della confessione di Howard Walcott da eliminare: 
[Walcott: Dovevo farlo, Willer: o lui  o me!
Tex: Che l'inferno vi inghiotta, Walcott! ... E avete anche il coraggio di raccontarmelo?
Carson: Peste! ... Questo è Tex... Che diavolo sta succedendo là dentro?
Walcott: Lasciatemi finire, vi prego.]

 

Walcott riprende la sua confessione:
[Walcott: Fu in quel momento.....] fino a [..... potei cominciare una brillante carriera politica... e questo è tutto Willer.]

 

Da cancellare: 
[Walcott: Ho finito.
Tex: D'accordo, Walcott! Adesso comincio io.]

 

Finale alternativo.
Tex, che ha ascoldato in sdegnoso silenzio: Perché mi avete confessato la vostra colpa? Cosa volete? Volete che vi consegni al boia o magari che vi uccida io stesso con queste mani, per risparmiarvi la lenta agonia causata della vostra malattia?
Walcott: No davvero, Willer. Voglio soltanto riabilitare la memoria dei miei nipoti, soprattutto di John. Voi dovrete testimoniare in tribunale la loro innocenza.
Tex: Non è un po' tardi per dare ascolto alla vostra coscienza? Volete liberarvi di un peso che vi impedisce di dormire e volete anche il mio aiuto? No, non lo farò. Sprofonderete nell'inferno più buio, portandovi nella tomba questo dolore. Sarà il vostro ulteriore castigo: non aver potuto riabilitare la memoria dei vostri nipoti.
Walcott: Sbagliate, Willer. Ho già consegnato a un notaio la mia completa confessione che verrà letta in tribunale alla mia morte. Volevo solo che voi avvaloraste le mie ultime volontà.
Tex: Senza la mia testimonianza nessuno vi crederà. La vostra confessione sarà interpretata come il nobile gesto di un disperato che tenta di riabilitare invano la memoria di un nipote traditore. E io confermerò la colpa di John e il vostro maldestro tentativo di riabilitarne la memoria.
Walcott: No, Willer. Vi supplico. Non potete farmi questo. Pensate alla memoria dei miei poveri nipoti!
Tex: Siete un essere spregevole, Walcott. Avete ucciso personalmente Leslie e indirettamente John. E adesso le vostre vittime diventano i vostri poveri nipoti? La vostra punizione non sarà mai sufficientemente dura. Addio, Walcott.

 

Walcott si accascia affranto sulla sedia, mentre Tex se ne va sbattendo la porta.
La scena del suicidio di Walcott va cancellata e ne va lasciata indefinita la fine. 
Tex racconta a Carson la confessione di Walcott.
Carson: Ti conosco troppo bene, Tex, per pensare che eri sincero quando hai detto che avresti testimoniato la colpa del nipote.
Tex: E vero, Kit. Non lo avrei certo mai fatto. Ma Walcott doveva essere convinto del contrario. Le sue colpe erano troppo gravi e soprattutto sono rimaste impunite. È arrivata l'ora che subisca la giusta punizione.
Carson: Certo. Tanto più che la lettera del notaio avrà l'effetto desiderato. Non c'è motivo per cui non si debba crederci.
Tex: Infatti, vecchio mio. La memoria dei nipoti verrà riabilitata. Ma ora basta pensare a questa brutta storia. Non vedo l'ora di tornare alla nostra riserva.

 

Bella scena alternativa, anche più texiana.

 

Ma manca la vignetta finale sulla birra. Su questa ricordo che io e te ci siamo accapigliati a maggio, perché per te era inconcepibile che Tex pensasse alla birra e ai saloon dopo quello che aveva appreso. Per me invece era il massimo dell'umanizzazione del personaggio, che voleva scacciare l'amarezza nella confusione di un saloon insieme all'amico di sempre: era la vita che scacciava la morte, l'ho sempre adorata, è forse la mia vignetta preferita in assoluto (come singola vignetta, intendo).

 

Non intendo riaprire quella vecchia diatriba, ma se mi inserisci quell'ultima vignetta voto per la tua scena finale al posto di quella di Nizzi :D ;)

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Anch'io preferisco l'originale pur col Tex "ingannato" e "impotente".

Apprezzabile però l' idea che al posto del suicidio, lo zio si accasci sulla sedia pure lui impotente e paghi fino alla fine.

In effetti non mi piacciono i suicidi e in letteratura sono spesso telefonati: dai feuiletton dell'

Ottocento (che purtroppo riprendevano una realtà tragicamente più diffusa di ora) fino al suicidio del direttore del carcere ne "Le Ali della Libertà",telefonatissimo (anche se immagino non dispiaccia affatto allo spettatore medio!).

<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma manca la vignetta finale sulla birra. Su questa ricordo che io e te ci siamo accapigliati a maggio, perché per te era inconcepibile che Tex pensasse alla birra e ai saloon dopo quello che aveva appreso. Per me invece era il massimo dell'umanizzazione del personaggio, che voleva scacciare l'amarezza nella confusione di un saloon insieme all'amico di sempre: era la vita che scacciava la morte, l'ho sempre adorata, è forse la mia vignetta preferita in assoluto (come singola vignetta, intendo).

 

Non intendo riaprire quella vecchia diatriba, ma se mi inserisci quell'ultima vignetta voto per la tua scena finale al posto di quella di Nizzi :D ;)

👍Sì, ricordo la diatriba: dopo una botta simile la birra con l'amico ci sta tutta!

Che sia condita di chiacchiere o di silenzio è pur sempre condivisione.

  • +1 1
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3 hours ago, Leo said:

 

9 hours ago, Laramie said:

sul piano della crescita dei personaggi proposto da @Leo? Prima di questa scena Tom è un remissivo, praticamente senza volontà propria, risponde "Sì padrone" a chiunque. Qui ritrova la propria dignità di essere umano, agisce, è presente e questa sua crescita culmina con il suo sacrificio molte scene dopo

 

È un punto che mi ha sempre emozionato.

 

È un punto che mi ha sempre indignato.

 

Oggi, non sarebbe più possibile scriverla (oddio, magari alla Bonelli ancora sì, vedo diversi autori che vogliono fare storie "educative" e lo fanno tanto maldestramente che oggi negli USA sarebbero considerati razzisti e sessisti...). Per lo stesso motivo per cui oggi non è più accettata la classica scena della fidanzata o moglie che muore "per motivare l'eroe" o la scena di popolazioni native ingenue come bambini che si ribellano solo quando un bianco (che loro sì sono intelligenti e hanno la schiena dritta) gli spiega che sono sfruttati...

 

E fra tante esagerazione o vere e proprie follie "woke", su quest'ultimo punto invece sono d'accordo, perchè ha sempre dato fastidio anche a me.

 

Presentate Tom in questa maniera è paternalistico e razzista.

 

Tom (a differenza di Tex che a quanto si vede nelle scene "ma lasciatemi spiegare" non ne sa nulla) conosce bene la schiavitù. e si ribella. Nelle prime pagine della SPARA AD UN SOLDATO SUDISTA E LO UCCIDE. Altro che "farci a botte". Quando Tex chiede di portarlo in missione con lui, sono passare settimane e sono in un campo militare nordista. Sta facendo la spia collaborando con l'esercito per far fuori altri Rod, come sta facendo Tex in questa storia di Nizzi? No, altrimenti sarebbe stato scontato che sarebbe andato con Tex. Tex lo chiede al comandante militare, quindi mi pare sia lasciato capire, implicitamente, che Tom si è arruolato. E quindi spara contro i sudisti da giorni (infatti è migliorato con le pistole)

 

Davvero "ha bisogno che Tex glielo spieghi"?

 

Ma vediamo chi è Tom: 

 

NON LO SAPPIAMO. Nizzi non ci dice niente di lui. Dall'inizio è il "tipico n##ro che muore per motivare gli eroici bianchi". Il suo destino è chiaramente di morire, e la descrizione di Tom è il suo colore della pelle. Tex al campo non lo chiama Tom, dice "il mio amico ne##o"

 

All'inizio della storia lo vogliono linciare. Perché? Boh. Che ci faceva veramente in giro da solo di notte? Boh. Ma 1e uno schiavo o un nero liberato (minoranza, ma non erano rari)? Boh. Conosce John, ma non si dice perchè. È uno schiavo di John o dello Zio? Boh.

 

Tom non è un "personaggio", è una sagoma di cartone con attaccato sopra "nero che deve morire in una scena eroica per motivare l'eroe bianco".

 

Oggi (oggi? Da almeno vent'anni) una cosa simile non sarebbe più tollerabile in un fumetto o in un film senza essere considerata razzista e paternalista. E per una volta non è una follia woke, perchè è una "scorciatoria narrativa" così banale e squallida che mi dava fastidio anche prima che fosse esecrata universalmente.

 

E attenzione, non è un discorso del "vogliamo tutto spiegato". Damned Dick ci viene presentato come socio di Tex e basta, senza nessuna altra informazione, ma ci basta perchè è tutto quello che serve, e nel corso dell'avventura lo conosciamo e ne conosciamo il carattere. (E soprattutto non viene introdotto solo per morire. Rod sì, ma Rod lo vediamo solo nelle due scene in cui serve, quando decide di arruolarsi e da moribondo. Non viene portato dietro in tutta la storia con un cartello "morto che cammina", e soprattutto viene ucciso dalla "parte per cui sta Tex" e invece di "motivarlo" gli fa pensare "ma che xxxxx sto facendo?", e già questo evita il clichè.

 

Tom invece proprio è una valigia che Tex si porta dietro. Viene trascinato per tutta la storia dalle decisioni di Tex che non lo sta MAI a sentire. Anche se combatte per il Nord, Tex qui appare davvero paternalista e razzista. Sappiamo che in genere Tex è un uomo che tende a "prendere il comando", a trascinare gli altri e diventare di fatto "il capo" in ogni occasione, ma di solito almeno ASCOLTA quello che gli dicono gli altri. Qui no, viene rappresentato come uno tanto sicuro di sè che non ascolta nessuno (e questa è una costante nella rapprentazione di Nizzi, non solo in questa storia, mi sto convincendo che sbagliavo a dire che presentava Tex così dopo la crisi per ripicca, Nizzi ha SEMPRE considerato Tex solo un antipatico e ottuso bullo fortunato).

 

Ma alla fine, non è questione di "cercare peli nell'uovo" o "scene da attaccare". Non c'è una singola scena di questa storia che non appaia "storta" perchè è "storto" Tex, è irriconoscibile (se non, appunto, come il Tex di Nizzi). Perché è una storia che si dice antirazzista ma tratta i neri in questa maniera, il plot "giallo" è ridicolo e stra-telefonato, la guerra è rappresentata come "buoni buonissimi contro cattivi subumani", e nessuno per me è riuscito a contestarmi questo fatto (quando si arriva a portare LESLIE come "rappresentazione positiva" vuol dire che si è alla frutta). Non sono "difetti di una scena", sono problemi che percorrono tutta la storia. FdA è semplicemente SCRITTO MALE e presenta un protagonista che non può essere Tex (e non solo perchè rinnega totalmente fra due bandiere e si fa fregare come un pollo, è TUTTA la rappresentazione, persino in una scena in cui mangia al ristorante, che è inaccettabile.

 

P.S.: vedo una rappresentazione di questo thread che non riconosco. In realtà, se andiamo a controllare, i post in cui si commenta la storia in base a quello che c'è scritto e disegnato sono pochissimi. Se ci si fosse limitati a commentare la storia saremmo ancora probabilmente a pagina 10. Se questo thread è arrivato a pagina 34 è perchè stato "gonfiato" all'inverosimile da (1) attacchi personali a chi criticava la storia, (2) reazioni offese alle critiche alla storia viste come offese personali, (3) negazioni di cose scritte e stampate (non dell'interpretazione, proprio di cosa c'è scritto e stampato), e (4) riferimenti "ad cazzum" ad altre storie per dimostrare che "fanno tutti così", e, dimenticavo (5) reiterazioni della storiellina per cui se c'è una magagna in una storia, È COLPA DI CHI LA NOTA, e che tutte le storie sono uguali, "in tutte le storie di GL Bonelli se vai a vedere con il lanternino Tex viene sconfitto e finisce che strilla come un gallinaccio isterico impotente"... :lol:

 

Non ho più intenzione di contribuire a questo circo. Per questo non ho minimamente risposto alle varie accuse. Ma ne sto semplicemente tenendo conto. Noterete spero che da quanto qualcuno ha detto che gli dava fastidio "coglione" ho smesso di usarlo. perchè era semplicemente una maniera abbreviata per risparmiare tempo invece di scrivere che Tex in questa storia è un ottuso prepotente che non ascolta nessuno e fa solo un errore dietro l'altro (il termine "coglione" dà nell'uso comune un idea "grande e grosso e prepotente" oltre al resto che usare "idiota" o "stupido" non hanno, e quindi per me era il termine più corretto. Ma visto che non voglio dare adito ad altri off-topic su quanto siano maleducati quelli che OSANO criticare questo "santino" di storia, posso benissimo usare la descrizione lunga.

 

A chi si lamenta che questo thread degeneri sempre, dico: sono d'accordo con voi. Ma magari per non farlo degenerare basterebbe parlare DELLA STORIA, senza inalberarsi e partire OGNI SINGOLA FOTTUTA VOLTA con amenità sul fatto che che se dici che un personaggio è scemo stai dando dello scemo anche ai suoi lettori (:blink:) e quindi sei offensivo (quindi nessun personaggio letterario televisivo, mai, si può definire scemo, è un offesa anche per i lettori. Però come facciamo a recensire, magari, Scemo + Scemo e I soliti Idioti allora senza offendere tutto il pubblico che li ha visti? E tutti i critici che li hanno recensiti sono offensivi?)

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5 ore fa, Diablero dice:

All'inizio della storia lo vogliono linciare. Perché? Boh. Che ci faceva veramente in giro da solo di notte? Boh. Ma 1e uno schiavo o un nero liberato (minoranza, ma non erano rari)? Boh. Conosce John, ma non si dice perchè. È uno schiavo di John o dello Zio? Boh.

 

Ho sempre pensato che fosse uno schiavo fuggiasco (non necessariamente uno schiavo della famiglia Walcott). Quando John lo incontra lo conosce già, e infatti gli dice di andare a nascondersi negli alloggi della servitù per non farsi vedere da Leslie, che magari lo avrebbe rimbrottato per avergli dato ospitalità.   

 

5 ore fa, Diablero dice:

Tom non è un "personaggio", è una sagoma di cartone con attaccato sopra "nero che deve morire in una scena eroica per motivare l'eroe bianco".

 

Non è una sagoma, è un emblema. Il paradigma dello schiavo senza diritti, dimesso e spaventato, che grazie a Tex si libera dalle catene. Prima nella scena del saloon, poi con la scelta del suo sacrificio. Può indignarti, a me emoziona. Qui mi sento di accogliere una sola obiezione, che è quella di cui abbiamo più volte discusso con Letizia: quello che lascia Tom a morire non è Tex. A me non guasta la storia perché ho sempre pensato che la situazione fosse disperata e tornare indietro avrebbe significato vanificare il gesto di Tom. Ma capisco e accolgo le obiezioni in questo senso.

 

5 ore fa, Diablero dice:

Perché è una storia che si dice antirazzista ma tratta i neri in questa maniera

 

Tex ha sempre preso il comando, figuriamoci con un ragazzo così dimesso come Tom.

 

5 ore fa, Diablero dice:

il plot "giallo" è ridicolo e stra-telefonato

 

Per te lo è e qui non voglio metterci becco. Hai troppa più cultura di me perché io mi senta di ribattere su questo punto. Io non ci avevo capito nulla fino alla fine. Per me non era stratelefonato. Ma io non ho letto tanto quanto te, non ho la tua cultura, se a te sembra stratelefonato avrai le tue ragioni. Con me la storia ha funzionato anche nel suo elemento giallo, che tuttavia è solo un accessorio: il giallo qui è l'ultima cosa, la storia parla di amicizia, di schiavitù, di affetti familiari, di rimorso. Il giallo è solo cornice, non contenuto.

 

5 ore fa, Diablero dice:

la guerra è rappresentata come "buoni buonissimi contro cattivi subumani", e nessuno per me è riuscito a contestarmi questo fatto (quando si arriva a portare LESLIE come "rappresentazione positiva" vuol dire che si è alla frutta)

 

Non ne posso più di questo punto. L'ho contestato ogni volta. Ho detto che in una storia a fumetti è convenzione che si incontrino più i cattivi che ti creano problemi che non i buoni che ti accolgono. Magari nel loro peregrinare per il Sud qualche anima pia l'avranno incontrata, ma non era essenziale farla vedere ai fini della trama.

Ho citato il soldato sudista amareggiato per la sorte che tocca ai cadaveri dei morti ad Anderville, ho citato i soldati sudisti che aiutano Tom con il cavallo imbirizzarito (lo fanno perché devono sgombrare la strada, ma non trattano male il ragazzo), ho citato Leslie come personaggio positivo. Che vuol dire "alla frutta"? Intendi dire che è una mia invenzione volta a risponderti in questo trhead? Una mia forzatura fatta apposta per poter ribattere? Se è così, puoi andare a leggere (ma vivamente te lo sconsiglio ;) ) il mio articolo sul TWM scritto molti anni fa, prima che il nome di Diablero venisse a tormentare i miei incubi :D: scrivo esattamente le stesse cose. Leslie è un uomo retto, un idealista, un vero soldato. Nonostante questo suo codice d'onore, in qualche modo vi contravviene per tentare di salvare suo cugino John, al quale comunque è legato e vuole bene. Quindi niente frutta per me, grazie. E' semplicemente il mio modo di vedere le cose, legittimo quanto il tuo.

 

5 ore fa, Diablero dice:

FdA è semplicemente SCRITTO MALE e presenta un protagonista che non può essere Tex (e non solo perchè rinnega totalmente fra due bandiere e si fa fregare come un pollo, è TUTTA la rappresentazione, persino in una scena in cui mangia al ristorante, che è inaccettabile.

 

Sul rinnegare Tra due Bandiere sono ancora più stanco del punto sopra. Non risponderò per l'ennesima volta, concedimelo, anche perché è domenica mattina e mia moglie mi chiede di uscire :D

 

5 ore fa, Diablero dice:

A chi si lamenta che questo thread degeneri sempre, dico: sono d'accordo con voi. Ma magari per non farlo degenerare basterebbe parlare DELLA STORIA, senza inalberarsi e partire OGNI SINGOLA FOTTUTA VOLTA con amenità sul fatto che che se dici che un personaggio è scemo stai dando dello scemo anche ai suoi lettori (:blink:) e quindi sei offensivo

 

ALT. Qui ti rispondo per le rime. Nell'agosto 2022 sei stato sospeso perché TU avevi perso le staffe, trattandoci come minus habens e sputando veleno in maniera davvero violenta. Quindi ora non fare il santarellino.

Stavolta il flame è stato scatenato da quel mio post in cui IO ho perso le staffe e te ne do ragione, ma non rigirare la frittata: alcuni tuoi post sono stati CANCELLATI tanto erano violenti (nei confronti di Nizzi ma la discussione davvero trascese in maniera incontrollata) e per questo non si possono più ritrovare. Non sei tu l'anima pia e noi i beceri che mandiamo in vacca la discussione.

 

Stavolta l'ho fatto io, e chiedo scusa pubblicamente a tutto il forum. Se i moderatori vorranno prendere qualche provvedimento, lo accetterò perché ho perso le staffe. Voglio solo dire una cosa a mia discolpa: stavolta non ho perso le staffe solo per FDA. Ero indispettito già dai toni sulla Tigre Nera, e non per le critiche alla storia in sé, che trovo anche condivisibili, ma per espressioni usate da altri utenti (non da te stavolta) che ho trovato offensive. Poi quegli utenti hanno cercato di rigirare la frittata indignandosi e andandosene, cosa che mi dispiace, ma non hanno colto il mio richiamo a NON UTILIZZARE EPITETI OFFENSIVI. Perché sennò la gente si incacchia e si scatenano i flames.

 

Io ho finito su questa storia. Mi piaci troppo come utente per avere davvero l'intenzione di litigare a piè sospinto con te ogni volta. Su FDA e sul tuo modo di vedere Nizzi non andremo mai d'accordo, ma la cosa brutta è che sei ripetitivo su questo punto e costringi anche gli altri (almeno me) a fare altrettanto. Le obiezioni mie postate oggi qui sono le stesse di due anni fa e di un anno fa. Basta. Me so scucciato. Spero di riuscire non ricascarci più.

 

Nel frattempo, spero di aver fatto capire cosa auspicherei, in termini di toni, atmosfera e offese velate o manifeste. Sono io che mi impegno a non alimentare più questo circo e tendo la mano, oltre che a te, a @PapeSatan che mi piacerebbe ritornasse da queste parti.

 

Buona domenica. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scusa @Diablero, ma pure se il giallo è stratelefonato (e in parte ti do ragione) chi se ne impippa? Hai presente i libri di Mickey Spillane? Dopo due pagine dalla sua comparsa capisci o perlomeno ti viene il sospetto che il personaggio X è il killer. Ti passa la voglia di leggere il resto del romanzo? Certo che no.

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Leo dice:

Bella scena alternativa, anche più texiana.

 

Ma manca la vignetta finale sulla birra. Su questa ricordo che io e te ci siamo accapigliati a maggio, perché per te era inconcepibile che Tex pensasse alla birra e ai saloon dopo quello che aveva appreso. Per me invece era il massimo dell'umanizzazione del personaggio, che voleva scacciare l'amarezza nella confusione di un saloon insieme all'amico di sempre: era la vita che scacciava la morte, l'ho sempre adorata, è forse la mia vignetta preferita in assoluto (come singola vignetta, intendo).

 

Non intendo riaprire quella vecchia diatriba, ma se mi inserisci quell'ultima vignetta voto per la tua scena finale al posto di quella di Nizzi :D ;)

Sinceramente non ricordavo il nostro "accapigliamento" sulla birra.

La scena della bevuta al bar non l'ho inserita nel mio finale alternativo non perché fossi contraria ma perché proprio non mi è venuta in mente.

Quando scrivo una storia, non scrivo (sembra un nonsense) ma descrivo ciò che vedo.

Semplicemente non ho visto Tex e Carson al bar a bere una birra.

Se avessi "sentito" la scena, l'avrei vista e l'avrei scritta.

 

Scusate l'OT, ma ci sono rimasta male sulla rappresentazione grafica di Coguaro perché l'avevo visto diverso (colpa mia che non l'ho descritto con sufficienti particolari, forse).

Capelli non così lunghi e "disordinati"; senza barba (è mezzo navajo e raramente i meticci hanno la barba); il cappello nero a tesa rigida e cupola bassa ornato da monete d'argento; non così straccione: il poncho è stato tessuto da squaw apache ed è di fattura fine con bellissimi disegni, ricchi stivali messicani con speroni d'argento e, per finire, un'ascia in acciaio con stemma raffigurante un'arpa celtica, finemente lavorata che ha forgiato con le sue mani.

 

Questo OT, di cui chiedo ancora scusa, per ribadire che, prima si scivere, io vedo fisicamente nei minimi particolari la scena davanti a me, che poi descrivo come meglio posso.

Se fossi più brava a scrivere, chissà cosa ne uscirebbe.    

<span style="color:red">12 ore fa</span>, Grande Tex dice:

Potrebbe andare,ma perde di gran lunga l' effetto drammatico.Diventa un' altra storia,magari più bella.Per te almeno.Io la preferisco così.

 

E poi,ti pare appropriato un"Non pensiamoci più,torniamo a casa." Almeno un" Non parliamo Kit,ho troppo amaro in bocca." O un" Parliamo Kit.Distraiamoci,dimmi qualcosa di quello che mi dici sempre tu facendomi sorridere,e non pensiamo a questo schifo".

Potrebbe andare?

Togli il condizionale.

 

Perde di gran lunga l'effetto drammatico?

Direi che lo acquista, e di gran lunga.

 

Diventa un'altra storia, magari più bella?

Sicuramente.

 

Per me almeno?

Magari anche per qualcun altro.

 

Tu la preferisci così?

Non avevo dubbi.

 

"Dimmi qualcosa di quello che mi dici sempre tu facendomi sorridere".

Sì, dai, fammi un po' di coccole.

 

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9 ore fa, Diablero dice:

Oggi, non sarebbe più possibile scriverla (oddio, magari alla Bonelli ancora sì, vedo diversi autori che vogliono fare storie "educative" e lo fanno tanto maldestramente che oggi negli USA sarebbero considerati razzisti e sessisti...). Per lo stesso motivo per cui oggi non è più accettata la classica scena della fidanzata o moglie che muore "per motivare l'eroe" o la scena di popolazioni native ingenue come bambini che si ribellano solo quando un bianco (che loro sì sono intelligenti e hanno la schiena dritta) gli spiega che sono sfruttati...

E chi lo dice che non é più accettabile? Perché quattro idioti su Twitter si arrabbiano? Lo decidono loro cos' é accettabile?  Io non avrei certo problemi con nessuna delle due cose,anche perché sono entrambe non solo possibili ma anche realistiche( moltissimi neri,negli stati del Sud,alzarono la testa anche perché ci furono dei bianchi che cercarono di spiegare loro che avevano dignità come esseri umani.Se oggi molte donne mussulmane stanno rialzando la testa ,spesso é perché delle femministe occidentali hanno aperto loro gli occhi,magari anche  solo su Internet.Dobbiamo far finta che tutto questo non esista perché " é offensivo"? ) 

 

La rappresentazione di Tom in questa storia sarà anche " offensiva", però é REALISTICA.Adesso siamo abituati,da troppo,a far vedere che il personaggio nero non possa mai essere subordinato o spaventato.Tom non é una macchietta. É un personaggio complesso.

Crede nell' antischiavismo e si batte per il Nord,ma in una situazione di razzismo quotidiano ha paura,é abituato a chinare la testa. E mica é l' unico( per il Nord combatterono un sacco di neri,credete forse che dopo la Guerra andassero in giro a testa alta facendosi rispettare? Figuriamoci).

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Mister P dice:

Hai mai sentito parlare di white savior?

Si, ne ho sentito parlare.E la ritengo una cavolata esagerata. Puo' avere senso quando si tratta di chi si sente " superiore" e vuole decidere per gli " inferiori" anche se loro ti rispondono tranquillamente "Stiamo bene così" ,ma arrivare al punto dove si dice che una persona di etnia caucasica non puo' cercare di aiutare disinteressatamente un' altra persona di un' altra etnia a stare meglio con sé stesso e gli altri, solo perché essendo bianco non ne ha il diritto, é una delle tante minch* ate woke.

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Leo dice:

citato il soldato sudista amareggiato per la sorte che tocca ai cadaveri dei morti ad Anderville, ho citato i soldati sudisti che aiutano Tom con il cavallo imbirizzarito (lo fanno perché devono sgombrare la strada, ma non trattano male il ragazzo), ho citato Leslie come personaggio positivo

Se é per questo io ho citato la padrona della locanda postando delle immagini,e Diablero ha postato le stesse immagini che dicevano le cose che dicevo io mentre nel suo messaggio diceva che raccontavano l' opposto.😆Credo che ormai si sia troppo autoconvinto,caro Leo.

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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Se é per questo io ho citato la padrona della locanda postando delle immagini,e Diablero ha postato le stesse immagini che dicevano le cose che dicevo io mentre nel suo messaggio diceva che raccontavano l' opposto.😆Credo che ormai si sia troppo autoconvinto,caro Leo.

 

Ma ci sta pensarla in un determinato modo. Non ci sta voler imporre il proprio modo di vedere come assolutamente oggettivo. Questo topic dimostra che tale non è. 

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21 minutes ago, Grande Tex said:
9 hours ago, Diablero said:

Oggi, non sarebbe più possibile scriverla (oddio, magari alla Bonelli ancora sì, vedo diversi autori che vogliono fare storie "educative" e lo fanno tanto maldestramente che oggi negli USA sarebbero considerati razzisti e sessisti...). Per lo stesso motivo per cui oggi non è più accettata la classica scena della fidanzata o moglie che muore "per motivare l'eroe" o la scena di popolazioni native ingenue come bambini che si ribellano solo quando un bianco (che loro sì sono intelligenti e hanno la schiena dritta) gli spiega che sono sfruttati...

E chi lo dice che non é più accettabile?

Lo stato delle cose, ormai. Non c'è un "dittatore assoluto del politicamente corretto" che impone queste cose, diventano "non più accettabili" quando LE STESSE PERSONE che vorresti "aiutare" schifano quel tipo di narrazione.

 

Quindi, la "fidanzata nel frigorifero" ha fatto indignare in primo luogo alcuni siti femministi, che postando articoli hanno in realtà fatto vedere la magagna (reale): che in quelle storie le donne non erano "persone", ma avevano lo stesso ruolo del cucciolo che il "cattivo" fa fuori ad inizio film per dimostrare che è cattivo (la morte di Gwen Stacy è un perfetto esempio: viene in realtà fatta fuori perchè è un fastidio per gli sceneggiatori, non parla e non dice e non pensa nulla (io quando lo lessi all'epoca sospettai fosse un manichino, anni dopo per giustificare la cosa dissero che Goblin l'aveva drogata) e il suo UNICO ruolo nella storia è far incavolare abbastanza Peter Parker...

 

Perché, mentre ritengo gran parte delle proibizioni "woke" una follia oscurantista (tipo censurare i libri, buttar giù le statue, il concetto di appropriazione culturale, etc.) su questo punto sono d'accordo?

 

Perché corrisponde a norme di "buona scrittura". Mentre molte altre ciarabattole "woke" DANNEGGIANO i libri, tener conto di questo aspetto li migliora. Perché è una critica che NON È STATA INVENTATA dalla cultura woke, erano letteralmente decenni che si criticava questa maniera di scrivere come pigra, banale e sciatta.

 

idem per il "white savior", e per lo stesso motivo: de-umanizza le vittime. È un trope che serve solo ad esaltare il "savior", e rappresenta in maniera caricaturale proprio le persone che a parole l'autore vorrebbe "rappresentare".

 

Il problema non è il fatto che ci sia un bianco che guida una rivolta (o meglio, non è un problema PER ME e per la critica letteraria dei decenni passati, certa cultura woke ovviamente considera anche il fatto che un bianco sia dalla parte dei "buoni" un abominio) quanto il ruolo totalmente "passivo" dei "salvati", che sembrano sonnambuli a cui debba essere spiegato tutto. Il problema non è tanto il "salvatore" (anche se in questa storia per me ha problemi anche lui, ma di texianità) quando come vengono rappresentati i "salvati". In pratica è una rappresentazione (in questo caso particolare degli schiavi) di derivazione ottocentesca, in cui la letteratura anti-schiavista era sì contro la schiavitù, per ragioni umanitarie e religiose, ma dava assolutamente per scontato che i neri comunque fossero meno intelligenti...

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Oggi sull'ondata woke sono accusati di white saviorism anche film o libri ispirati a fatti veri, ma il problema del white saviour è reale. Anche il Tex capo dei Navajos è figlio di una cultura paternalistica di stampo (post) coloniale, inaccettabile oggi (e per me l'unico sbaglio mai commesso da GLB, a parte proporre due volte la guerra di secessione).

Modificato da Mister P
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16 minuti fa, Mister P dice:

Oggi sull'ondata woke sono accusati di white saviorism anche film o libri ispirati a fatti veri, ma il problema del white saviour è reale. Anche il Tex capo dei Navajos è figlio di una cultura paternalistica di stampo (post) coloniale, inaccettabile oggi (e per me l'unico sbaglio mai commesso da GLB, a parte proporre due volte la guerra di secessione).

 

Al di là del fatto che quella fu una scelta maturata negli anni '50, non credo che Tex possa mai essere tacciato di cadere nel complesso del white savior. Tex sposa Lilyth, è un valoroso, è riconosciuto dai navajos. Il suo ruolo di agente indiano, oltre che il suo carisma e la sua autorevolezza,  gli consentono di trattare con i bianchi ad armi pari, in un'epoca in cui gli indiani erano vessati e umiliati. Spesso il concetto di white savior è anche collegato alle velleità del cosiddetto salvatore, al soddisfacimento della sua vanità, ma di Tex non possiamo dire che abbia intendimenti dettati da velleitarismo o vanità. Insomma, credo che la definizione non gli si attagli, né come capo dei navajos né come compagno di strada di Tom. Tom infatti non è rappresentato come meno intelligente o come mera vittima sacrificale, crescendo anzi durante la storia fino ad affrancarsi da Tex nel momento cruciale: Tom non si fa salvare, ma salva.

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C'è da dire che il "ruolo" di Tex come capo dei Navajos si è evoluto negli anni (come ho già fatto notare altre volte, il Tex di GL Bonelli si è sempre evoluto nel tempo fino al periodo d'oro che ne è il culmine). All'inizio era una cosa molto "naif", che tutti i Navajos accettassero un bianco come capo solo perchè aveva sposato la figlia di Freccia Rossa.

 

Ma GL Bonelli nel tempo si è interrogato su quel ruolo (che probabilmente all'inizio gli aveva dato senza pensarci troppo, lo fece dopo meno di 5 anni di storie...), e su più fronti.

 

Prima, con "Sangue Navajo", dà un ruolo "ufficiale" a Tex come agente indiano, un ruolo che da quel momento diventa più importante nelle storie di quello di "capo" quando si devono confrontare con i bianchi.

 

Poi, con la storia di Zhenda, Tex si "spoglia" del titolo ottenuto dal matrimonio, e affida la decisione su chi debba essere il capo "ai voti": anche se magari fa sorridere pensare ad un referendum organizzato in tutta la riserva, da quel momento il suo titolo è stato "ottenuto democraticamente"

 

Anche la rappresentazione dei Navajo è cambiata con il tempo (anche se non sono mai stati rappresentati come passivi e bisognosi di salvatori, appena vedono Tex lo mettono al palo e l'avrebbero ucciso...), se prima pendevano dalle labbra di Tex, il loro ruolo diventa sempre più attivo: diversi Navajo nel corso degli anni hanno ruoli risolutivi (come appunto nella storia di Zhenda) e si vede sempre più Tex consultarsi e dare retta ai consigli di Nuvola Rossa e altri "saggi".

 

(Certo, in ogni caso sarebbe difficile oggi proporre un Tex capo dei Navajos in una edizione americana o in un film)

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1 ora fa, Diablero dice:

quanto il ruolo totalmente "passivo" dei "salvati"

Anche qui...chi ha detto che non possa essere così? Certo proporlo sempre e rappresentare un' intera categoria di persone in questo modo é sbagliato ma un singolo caso sarebbe davvero sbagliato di per sé? Anche se rappresenta una situazione che puo' benissimo verificarsi? Io dico di no.Certo se poi a te come lettore la cosa sembra un segno di scarsa scrittura,é un altro discorso.

1 ora fa, Diablero dice:

criticava questa maniera di scrivere

E anche qui si rientra nei campi di gusti personali: perché se uno dice" Questa maniera di scrivere a me non piace" mi sta bene,ma se poi uno dice " Chi scrive così é razzista" o peggio ancora" Chi apprezza questo tipo di scrittura é razzista", come fanno gli indignati su Twitter, no a me non sta bene.

 

Io personalmente ho l' idea che film,libri o storie non andrebbero mai ( a meno che non vogliano trasmettere quel messaggio) analizzati in base a cose come il femminismo o l' antirazzismo( tipo:" Ma questa storia quanto é antirazzista da uno a dieci?" oppure " Come sono trattate le donne in questa storia"?).A meno che non ci siano storie,film eccetera dove il messaggio é ESPLICITAMENTE contro qualcosa,o dove la rappresentazione sia stereotipata apposta,con lo scopo di far ridere magari,secondo me questi discorsi andrebbero lasciati fuori dalle analisi. Io apprezzo in equal modo una storia dove la protagonista é un' eroina complessa,tormentata e femminista, così come apprezzo una storia dove la moglie é lasciata a casa tutto il tempo,non ha una caratterizzazione e alla fine si presenta a dare il bacio all' eroe che torna a casa.

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Mister P dice:

Oggi sull'ondata woke sono accusati di white saviorism anche film o libri ispirati a fatti veri, ma il problema del white saviour è reale. Anche il Tex capo dei Navajos è figlio di una cultura paternalistica di stampo (post) coloniale, inaccettabile oggi (e per me l'unico sbaglio mai commesso da GLB, a parte proporre due volte la guerra di secessione).

Mah, capisco il punto, ma non so: il paternalismo PUÒ essere pesante da vivere (e sarà capitato a tutti) e da leggere, ma per quanto fastidioso è sempre MOLTO meglio del bullismo (e ovviamente del razzismo) o del wokismo.Non ci perderei tempo, anzi non ce ne perdo.

Mentre una battaglia contro il woke Usa è sempre doverosa e sacrosanta.Pensare che Tex non possa essere capo dei Navajos? Mi si attorcigliano le budella! 😑

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Mister P dice:

Oggi sull'ondata woke sono accusati di white saviorism anche film o libri ispirati a fatti veri, ma il problema del white saviour è reale. Anche il Tex capo dei Navajos è figlio di una cultura paternalistica di stampo (post) coloniale, inaccettabile oggi (e per me l'unico sbaglio mai commesso da GLB, a parte proporre due volte la guerra di secessione).

 

E’ uno sbaglio solo se lo guardi dalla prospettiva del 2024. Già se lo guardi dalla prospettiva di 10 anni fa è una normale scelta narrativa. Se lo guardi dalla prospettiva degli anni '50 del secolo scorso è una scelta controcorrente, anticonformista e in anticipo sui tempi.

Sangue navajo è del 1961, quindi in anticipo di 10 anni buoni sul cinema western "dalla parte degli indiani" e sulla Storia del West di D’Antonio, di 15 anni su Ken Parker (che a quel cinema si ispirava).

Quale altro eroe all’inizio degli anni '60 combatteva dalla parte degli indiani e contro l’esercito americano?

L’unico che scriveva cose del genere era Oesterheld in Argentina, ma Oesteheld ancora non era pubblicato in Italia.

Il discorso ovviamente vale anche per il personaggio di Tom di Fuga da Anderville.

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

Sangue navajo è del 1961, quindi in anticipo di 10 anni buoni sul cinema western "dalla parte degli indiani" e sulla Storia del West di D’Antonio, di 15 anni su Ken Parker (che a quel cinema si ispirava).

Vero, ma come ha ricordato Diablero (io non ci stavo pensando) in quella storia Tex viene indicato come agente indiano, quindi correggendo in parte il tiro rispetto al 1954. Sangue Navajo è una storia bellissima e coraggiosa per quei tempi.

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Altro esempio: Vendetta indiana, anno 1967, si apre con l’esercito americano che entra all’alba in un campo indiano massacrando donne, vecchi e bambini, scena ovviamente ispirata a Chivington al Sand Creek o Custer sul Washita. Chi all’epoca aveva avuto il coraggio di raccontare questo episodio dal punto di vista dei pellerossa? Piccolo grande uomo è del 1969, Soldato blu del 1970, gli albi di Storia del West, Ken Parker e I protagonisti di Albertarelli arrivarono dopo. Il primo - credo a livello mondiale - fu GL Bonelli su Tex. E devo anche sentire accuse di paternalismo o white saviour:rolleyes:

 

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