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TWF - Tex Willer Forum

Storie per un nuovo lettore: I vostri consigli


MacParland
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Messaggi consigliati/raccomandati

E' un discorso molto complicato e a dir la verità non può esserci un'unica ricetta.

Insegnanti illuminati degli anni settanta ci volevano far piacere la musica classica: ci radunavano in una stanza (guai a chi parlava) seduti per terra con un giradischi (guai a chi lo toccava) e ci "deliziavano" con Bach, Vivaldi e Mozart.

Alle medie eravamo costretti a comprare un quotidiano (occorreva mettersi d'accordo perché non erano tollerati doppioni) per leggere le notizie e commentare i fatti del giorno, di cui a noi interessava solo la pagina dello sport, che ovviamente ci toglievano.

Al giovedì c'era la lettura di un classico della narrativa (dal Manzoni al Fogazzaro, al diario di Anna Frank al Sergente della Neve)

E a distanza di mezzo secolo dimentico quanto era irritante la cosa e penso a quelli che non hanno avuto neanche questa possibilità.

DI sicuro era più divertente il "sottobanco" con gli albi Corno o le audiocassette copiate di AC/DC, Kiss, ma anche Pink Floyd e Dire Straits.

Il fatto è che il fumetto è passato da letteratura d'evasione a basso costo e larga diffusione a qualcos'altro, che i giovani vedono come le riviste di cinema d'autore o le collezioni filateliche o di arte moderna.

 

Secondo la mia esperienza per invitare a leggere Tex occorrerebbe vietarlo per decreto legge. Si creerebbe interesse e gusto del "proibito" e andrebbe a ruba.

 

"Chi mi tocca la collezione gli sparo seduta stante!" e vedrai che il ragazzetto appena il padre esce di casa...

Modificato da Dix Leroy
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20 minutes ago, frank_one said:

A questo punto vi chiedo: voi come fareste per convincere un giovane a leggere Tex?

Non lo farei. Cercherei di capire cosa potrebbe piacere a lui, e gli darei consigli basati su quello.

 

Poi è ovvio che la Bonelli invece abbia il problema di spingere a leggere i propri fumetti, ma quello è un problema (prima) di pubblicità e (poi) di contenuti, non educativo.

 

Posso dire che personalmente troppo la Bonelli "vecchia" NON nel senso che fa ancora western (hanno fatto decine di serie non western, se il problema fosse quello venderebbero più di Tex) o che fa ancora serie avventurose (le serie manga più vendute al mondo sono avventurose), ma nel senso è ancora ferma agli anni OTTANTA. Sì, gli anni OTTANTA, NON GLI ANNI CINQUANTA! Troppi autori erano "giovani" negli anni 80-90 e sono convinti che fare ancora tutto quel "citazionismo" e le battutone da film action anni 80, che piacevano tanto a loro da bambini (e che piacciono ai lettori della loro età) siano cose "che piacciono ai giovani", mentre i giovani li trovano in realtà spaventosamente cringe. È roba che andava 40 anni fa!!!!

 

 

25 minutes ago, Dix Leroy said:

Il fatto è che il fumetto è passato da letteratura d'evasione a basso costo e larga diffusione a qualcos'altro, che i giovani vedono come le riviste di cinema d'autore o le collezioni filateliche o di arte moderna.

 

Secondo la mia esperienza per invitare a leggere Tex occorrerebbe vietarlo per decreto legge. Si creerebbe interesse e gusto del "proibito" e andrebbe a ruba.

E le cifre supportano questa teoria...  :lol:

 

In Francia, Giappnese, etc dove i fumetti vendono molto in generele non è così, e in paesi superbigotti come gli USA addirittura qualsiasi cosa che vada contro la morale corrente è attivamente boicottato (ogni volta che c'è stato un boom di "fumetti sporchi e cattivi" tipo gli EC degli anni 50 o i fumetti underground degli anni 6-70, gli americani invece di cavalcare l'onda hanno tutte le volte stroncato subito il boom, anche con leggi tipo quelle di Nixon che distrussero il fumetto Underground facendo chiudere gli head shop dove venivano venduti)

 

Ma l'Italia è un paese che da una parte si scandalizza facilmente, e dall'altra nulla crea più interesse dello scandalo. I più grandi boom di vendite del fumetto italiano sono SEMPRE stati legati alla riprovazione dei "benpensanti"

 

Tex stesso negli anni 50 era fra i fumetti sconsigliati dalle parrocchie per l'eccessiva violenza, era "diseducativo", e negli anni 70 mentre vendeva un botto era criticato perché "fascista" (accusa ridicola ma era un epoca così...). Il primo boom degli anni 40 fu Pantera Bionda. Poi basta citare Diabolik, Kriminel, i fumetti "neri", o anche lo stesso Dylan Dog...

 

Ma in generale, credo che il fumetto debba seguire la strada del VENDERE QUELLO CHE NON TROVI DA NESSUNA ALTRA PARTE, E SPECIALMENTE NON IN TV. Invece dagli anni 80 gli editori cercano sempre di cavalcare i successi televisivi, "quello che va in televisione", ed è un bagno di sangue ogni volta: perchè pagare quello che puoi avere gratis?

 

Bonelli ha sempre cercato di evitare le polemiche, e anche con Dylan Dog fece ridurre lo splatter, ma così facendo un po' ha condannato i suoi fumetti all'irrilevanza sociale: se non se ne parla male... non se ne parla. lo scandalo oggi è necessario per farsi notare.

 

Con questo non dico di fare scandalo con Tex che diventa gay, a parte che quello ormai sarebbe "seguire la TV", con trovate simili vendi il doppio un mese e la metà tutti i mesi successivi. Ma cercare (come già un po' fa e per quest per me comunque regge) di fare un tipo di "estern classico" che non fa più nessun altro funziona.

 

Alla fine comunque se non hai gli autori che fideizzino i lettori, qualunque stunt pubblicitario serve a poco.

 

 

  • +1 1
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<span style="color:red">40 minuti fa</span>, Diablero dice:

Con questo non dico di fare scandalo con Tex che diventa gay, a parte che quello ormai sarebbe "seguire la TV", con trovate simili vendi il doppio un mese e la metà tutti i mesi successivi. Ma cercare (come già un po' fa e per quest per me comunque regge) di fare un tipo di "estern classico" che non fa più nessun altro funziona.

Certo, Tex non deve dare "scandalo" nei i suoi contenuti, ma soltanto essere definito non adatto ai giovani o alla loro formazione, perché poi il fenomeno si sgonfierebbe da solo. I giovani non sono scemi come a volte siamo portati a pensare, soltanto non vogliono fare le stesse cose dei "grandi".

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La ricetta non c'è o se ci fosse la seguirebbero tutti, l'unico modo è continuare a sfornare albi i buona qualità sia nella sceneggiatura che nei disegni, il problema credo sia principalmente negli argomenti, nei manga i disegni mi sembrano mediocri, ma le storie sono attuali con argomenti  più vicini al mondo dei giovani e le loro problematiche. Mi piacerebbe sapere quanti albi sono stati venduti del crossover Dylan Dog e Batman🤔

Modificato da marco6691
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Il 15/10/2023 at 20:06, frank_one dice:

A questo punto vi chiedo: voi come fareste per convincere un giovane a leggere Tex?

 

Ho un nipotino di quattro anni che chiaramente ancora non legge ma appena ne ho la possibilità gli metto un fumetto in mano e gli racconto la storia mostrandogli le vignette, al momento la cosa sembra incuriosirlo molto e spesso mi chiede di leggere per lui le storie dei super-eroi, chiaramente conosce molti personaggi della Marvel a cominciare da Spider-man, ma non ha idea di chi sia Tex e a naso le storie di cowboy e indiani lo attirano molto meno.

Detto questo appena sarà in grado di leggere cercherò di capire insieme a lui cosa lo appassiona di più per poi indirizzarlo verso le letture del caso, ma sono consapevole che l'impresa è assai proibitiva, io da bambino mi sono appassionato ai fumetti e ancora oggi li leggo con grande piacere ma la società contemporanea è profondamente cambiata ed è palese come agli occhi di un ragazzo il fumetto risulti un media dal basso se non nullo appeal.

Tanto per dire mio nipote non legge ma dispone già di un tablet per bambini che maneggia con assoluta padronanza e utilizza per vedere cartoni animati, lo accende, mette la password, seleziona youtube o Netflix bambini per scegliere il programma che lo interesse e a fine visione lo spegne.

La tecnologia oggi è alla portata di tutti, più immediata, di più facile accesso e sopratutto meno impegnativa...non si può modificare questo stato di cose, si può cercare di inserire un piccolo "seme" come il fumetto all'interno di questo mondo con la speranza che ne nasca una piantina da coltivare pian piano, ma come detto all'inizio per me è un'impresa quasi impossibile.

 

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Quando ho cominciato io a leggere Tex, all'età di 13 anni, trovavo in edicola e negli arretrati Mefisto, il grande re, piramidi misteriose, il signore dell'abisso, la regina della notte, il fiore della morte, i tuareg, la banda dei mormoni, Vindex...  

Tutta roba che accende e stimola la fantasia e l'immaginazione di un adolescente. Albi senza troppi agganci a storie precedenti, che si trovavano (nelle bancarelle) e si leggevano in ordine sparso, casuale, quasi mai sequenziale, senza bisogno di conoscere antefatti o circostanze storiche. Le storie profonde e articolate, neorealistiche, "da adulti", ho cominciato ad apprezzarle più avanti, ma intanto mi ero già creato la base emozionale di passione per il personaggio.

Come si fa a catturare la fantasia e l'immaginazione di un adolescente OGGI, se non c'è qualcuno che gli fa leggere i suddetti classici di immediato impatto emotivo, e invece gli si propinano polpettoni pieni zeppi di spiegazionismo, trame complesse e iper-realistiche, agganci multipli con personaggi e vicende di albi precedenti, riferimenti storici che l'adolescente tipo è portato a rifiutare come la materia a scuola (salvo riapprezzarla in età matura)?

Questo per dire che il Tex odierno è rivolto principalmente a noi, pubblico attempato ed esperto conoscitore che già ama Tex. Difficile che un adolescente vada a ripescare di sua iniziativa albi della golden age di Tex, diciamo sotto il nr. 250.

Lo stesso discorso vale probabilmente anche per Zagor.

Modificato da PapeSatan
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39 minuti fa, PapeSatan dice:

Questo per dire che il Tex odierno è rivolto principalmente a noi, pubblico attempato ed esperto conoscitore che già ama Tex.

Questo è normale, non avrebbe senso snaturare il personaggio e tradire i lettori che lo seguono da decenni per cercare di attirarne un pugno di nuovi, vorrebbe dire chiudere la testata nel giro di pochi mesi.

Qualcosa di nuovo secondo me si sarebbe potuto fare con la serie "Tex Willer", ideandolo come una sorta di "Ultimate Tex" dedicato esclusivamente a nuovi lettori giovani. Immaginate il Tex Willer stampato nel formato dei comics americani, a colori e su carta patinata. Nelle storie si sarebbe visto un Tex adolescente che ancora vive con i genitori e che muove i primi passi verso l'avventura, che ancora non sa maneggiare una pistola, che a malapena sa cavalcare.

Noi vecchi avremmo continuato ad avere il nostro "Tex", mentre i giovani avrebbero potuto cominciare con questo, qualcosa di veramente dedicato a loro. Per come sono andate le cose, invece, "Tex Willer" è stato ideato per gli stessi lettori che già leggevano la serie principale, semplicemente per far acquistare loro due testate invece che una. Occasione persa.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, frank_one dice:

Questo è normale, non avrebbe senso snaturare il personaggio e tradire i lettori che lo seguono da decenni per cercare di attirarne un pugno di nuovi, vorrebbe dire chiudere la testata nel giro di pochi mesi.

Qualcosa di nuovo secondo me si sarebbe potuto fare con la serie "Tex Willer", ideandolo come una sorta di "Ultimate Tex" dedicato esclusivamente a nuovi lettori giovani. Immaginate il Tex Willer stampato nel formato dei comics americani, a colori e su carta patinata. Nelle storie si sarebbe visto un Tex adolescente che ancora vive con i genitori e che muove i primi passi verso l'avventura, che ancora non sa maneggiare una pistola, che a malapena sa cavalcare.

Noi vecchi avremmo continuato ad avere il nostro "Tex", mentre i giovani avrebbero potuto cominciare con questo, qualcosa di veramente dedicato a loro. Per come sono andate le cose, invece, "Tex Willer" è stato ideato per gli stessi lettori che già leggevano la serie principale, semplicemente per far acquistare loro due testate invece che una. Occasione persa.

Secondo me occasione guadagnata. ;) La tua serie con Tex adolescente che "che ancora vive con i genitori e che muove i primi passi verso l'avventura, che ancora non sa maneggiare una pistola, che a malapena sa cavalcare" mi pare talmente loffia che mi annoia al solo sentirne parlare.:D Prima di tutto perchè costui NON SAREBBE TEX, che , come ho mostrato in Nueces Valley, E' NATO IN SELLA E CON LA PISTOLA...:rolleyes:

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, frank_one dice:

Questo è normale, non avrebbe senso snaturare il personaggio e tradire i lettori che lo seguono da decenni per cercare di attirarne un pugno di nuovi, vorrebbe dire chiudere la testata nel giro di pochi mesi.

Qualcosa di nuovo secondo me si sarebbe potuto fare con la serie "Tex Willer", ideandolo come una sorta di "Ultimate Tex" dedicato esclusivamente a nuovi lettori giovani. Immaginate il Tex Willer stampato nel formato dei comics americani, a colori e su carta patinata. Nelle storie si sarebbe visto un Tex adolescente che ancora vive con i genitori e che muove i primi passi verso l'avventura, che ancora non sa maneggiare una pistola, che a malapena sa cavalcare.

Noi vecchi avremmo continuato ad avere il nostro "Tex", mentre i giovani avrebbero potuto cominciare con questo, qualcosa di veramente dedicato a loro. Per come sono andate le cose, invece, "Tex Willer" è stato ideato per gli stessi lettori che già leggevano la serie principale, semplicemente per far acquistare loro due testate invece che una. Occasione persa.

 

Ancora un altro messaggio per dire che avrebbe voluto un Tex Willer differente?

 

Ribadisco, sebbene parere totalmente personale ... ma consolidato dal trend positivo delle vendite, Tex Willer va bene così com'è. Anzi, spesso lo preferisco alla testata regolare.

 

Perché stravolgere totalmente? Se volete l'arcobaleno, leggete pure il Color Tex oppure la Collana Storica, ma se cercate avventure per la prima infanzia c'è già una serie Bonelli per i piccoli fans di Dragonero che comunque da adulto è anche lui un ranger.

 

Per piacere ... alcuni anni addietro (prima che m'iscrivessi a questo forum) qualcuno richiedeva alle storie di @borden maggiori spiegazioni sul perché e il percome di ogni cosa.

 

Risultato? Si è innescato un meccanismo perverso ha finito per travolgere la serie principale di Tex,  con un modo di raccontare che spesso non lascia spazio all'immaginazione, diventando una sorta di consuetudine per raccontare a chi non ha più fantasia o deve leggere ciò che accade nelle vignette perché ha qualche serio problema alla vista.

 

Fortunatamente ciò non avviene ancora su Tex Willer, perciò... occhio a non criticare questa testata. E' scritta molto bene, disegnata magnificamente. Appare interessante anche dal punto vista storico.

 

Penso possa bastare, non credete?

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Buonasera a tutti,

dico la mia sull'argomento da 40enne che legge Tex da una decina d'anni, dopo anni e anni di lotta con mio padre che quando ero ragazzo cercava di invogliarmi in tutti i modi senza ottenere alcun risultato se non quello di allontanarmi.

 

Personalmente mi sono avvicinato a Tex leggendo le opere di Magnus, a un certo punto mi sono imbattuto nel Texone e da li ho iniziato recuperando i texoni, i maxi, i color, insomma tutti gli speciali (dato che la serie regolare era troppo ampia da recuperare).

Poi quando mio padre è venuto a mancare mi ha "lasciato" le Grandi Storie di Tex (i 40 volumi) e da li sono ripartito accumulando in breve tempo tante storie anche della serie regolare. Seguo anche la serie Tex Willer, ovviamente dall'inizio.

 

Cosa mi ha appassionato di Tex? Sicuramente in Tex si trova quel senso di giustizia e di onore che nella realtà ormai non esiste più... e leggere Tex personalmente mi da speranza e mi fa sentire bene. E poi l'esaltazione dell'amicizia, un altro valore che oggi ha perso molto significato.

 

Questi sono sicuramente dei punti di forza che potrebbero spingere anche un ragazzo a leggere Tex. Trovare un porto sicuro in cui rifugiarsi per evadere un attimo dalla quotidiniatà, che specie per i giovani in questi anni è spesso ricca di situazioni difficili e demoralizzanti.

 

Ora, tenendo conto che il genere western è un genere poco "vicino" ai giovani di oggi e quindi difficilmente potendo scegliere qualcosa da leggere prenderebbero in mano un Tex piuttosto che un manga, a mio avviso il miglior modo per avvicinare Tex ai ragazzi è farlo tramite la TV... una bella serie TV di Tex (fatta bene eh, non come il film degli anni 80)... potrebbe essere un perfetto trampolino di lancio... 

 

l'unica alternativa a questo è a mio avviso quella di lasciare in giro per casa piu Tex possibili e vedere se il pesce abbocca all'amo senza però forzare... con mio figlio di 6 anni per ora sembra funzionare... con quello di 2 anni invece gioco sporco con le statuine 3d lo confesso...

 

Un saluto a tutti.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Jeff_Weber dice:

Ancora un altro messaggio per dire che avrebbe voluto un Tex Willer differente?

 

No! A me Tex Willer va bene così: è scritto bene, con bei rimandi alle prime storie (che in realtà sto conoscendo proprio ora essendo un nuovo lettore) e ci sono ottimi disegnatori. Io, da quasi quarantenne, non chiedo di meglio.

 

Il mio discorso, che è un po' l'argomento della discussione, era relativo a come avvicinare nuovi giovani lettori e per questo proponevo un Tex Willer con storie con un Tex adolescente e tematiche più vicine alle corde dei giovanissimi.

 

Non intendevo dire che io vorrei quel tipo di storie, ma che forse una testata del genere (che la maggior parte di noi NON comprerebbe), separata dal Tex regolare, potrebbe incuriosire le nuove generazioni.

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8 hours ago, frank_one said:

Immaginate il Tex Willer stampato nel formato dei comics americani, a colori e su carta patinata

Ecco, da questa idea ricorrente si vede, molto chiaramente, QUANTO SIAMO VECCHI! :laugh:

 

Immagino che anche tu, come me, sia cresciuto con i supereroi che andavano via come il pane. O con la Corno (come me) o con il boom che ebbero nei primi anni 90 con Star e play Press. Quindi se non si segue molto il mercato ATTUALE si può rimanere con l'idea che siano ancora, dopo decenni, fumetti di successo.

 

Oppure ci si può fare l'idea che vendano un sacco perchè le fumetterie sono piene di volumi e di serie.

 

Niente di più sbagliato. Quei volumi in genere vendono poche centinaia di copie. Quelle serie? Tempo fa dicevano che l'Uomo Ragno non superava i 5000 lettori, oggi probabilmente sono molti meno.  Se vedi le serie che vengono vendute solo in fumetteria, è perchè vendono talmente poco che una distribuzione in edicola, per quanto "mirata", sarebbe un bagno di sangue per le rese altissime. I supereroi sono alla canna del gas, anche negli USA. Ci sono da anni voci sul fatto che la Warner stesse per chiudere la DC. Recentemente non l'hanno chiusa, ma hanno licenziato un sacco di gente e si sono trasferiti in uffici più piccoli e più economici. La Marvel è più "sicura" perchè è della Disney, e le sue perdite sono bruscolini in confronto al successo del MCU, ma il giorno che il MCU non avrà più incassi stratosferici, la Marvel, in perdita da anni, sarà chiusa.

 

Perchè vedi tante serie in fumetteria? Perchè i diritti gli americani li vendono in blocco. Non è più come ai tempi di Star e Play quando vendevano un personaggio ad un editore e l'altro ad un editore diverso. Ora danno i diritti in blocco. Quindi, se pubblichi l'Uomo Ragno, hai nel pacchetto (quindi praticamente gratis) tutti gli altri personaggi. Oggi con le tecnologie di stampa si possono fare tirature bassissime spendendo poco, non paghi praticamente nulla di diritti se hai già altre serie dallo stesso editore, al pareggio ci arrivano anche se non vendono un tubo.

 

Se Tex Willer partiva nel formato che dici tu, di partenza non superava i 5.000 lettori (gli unici che guardano la rastrelliera dei fumetti in quel formato, visto che non sarebbe stato posizionato vicino ai Bonelli il lettore di Tex non l'avrebbe visto, anche se sapeva che usciva doveva chiederlo), e visto che quei cinquemila in genere schifano il western....  chiudeva subito, garantito!!!!!!

 

Guarda che oggi, sono quelli che pubblicano i supereroi americani, che cercano di "copiare" il formato Bonelli (guarda quante ristampe in formato bonellide hanno fatto negli ultimi anni), per fuggire dal reparto "supereroi" e cercare di essere messi di fianco agli albi Bonelli nella rastrelliera...

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Ecco, da questa idea ricorrente si vede, molto chiaramente, QUANTO SIAMO VECCHI! :laugh:

 

Immagino che anche tu, come me, sia cresciuto con i supereroi che andavano via come il pane. O con la Corno (come me) o con il boom che ebbero nei primi anni 90 con Star e play Press.

[...]

Quei volumi in genere vendono poche centinaia di copie. Quelle serie? Tempo fa dicevano che l'Uomo Ragno non superava i 5000 lettori, oggi probabilmente sono molti meno.

[...]

Guarda che oggi, sono quelli che pubblicano i supereroi americani, che cercano di "copiare" il formato Bonelli (guarda quante ristampe in formato bonellide hanno fatto negli ultimi anni), per fuggire dal reparto "supereroi" e cercare di essere messi di fianco agli albi Bonelli nella rastrelliera...

Ecco, ammetto che mi fai aprire gli occhi con questo post.

Non ho vissuto il periodo Corno e i fumetti americani pubblicati dalla Star Comics credo di averli visti solo tra i numeri arretrati nelle belle fumetterie di una volta che straripavano di usato. Ricordo più nitidamente il periodo Marvel Italia, quindi devo essere leggermente più giovane... ma comunque vecchio.

Solo 5 mila lettori per L'uomo ragno? Wow, che disastro. Però comprendo. Non conosco nessuno che compra fumetti di supereroi, ma almeno un paio di mie conoscenti compra Dylan dog. Sarei curioso di sapere i numeri di Tex o degli altri Bonelli. Dylan dog vende più di Tex? E prodotti come Diabolik? D'altra parte so che anche Topolino vende ormai cifre non paragonabili a quelle degli anni 90.

 

Mi colpisce quello che dici sui fumetti dei supereroi che cercano di imitare il formato dei Bonelli. Forse in qualche forum dedicato alla Marvel c'è qualcuno che in questo momento sta proponendo una serie dell'uomo ragno ambientata nel West :D

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<span style="color:red">20 ore fa</span>, frank_one dice:

Dylan dog vende più di Tex? 

Da quello che si leggeva in giro se Tex Willer non vende più di Dyd poco ci manca

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Per lavoro ho avuto occasione di avere per le mani tre volumi della Marvel Italia (uno del Punitore, uno di Spiderman e uno di MoonNight).

Delle cose davvero impressionanti (nel senso proprio brutto del termine): pesano quanto una suocera e dentro c'è da leggere per un anno.

E costano anche come una suocera: illuminatemi voi perché io non ne capisco il senso, non capisco a chi sono dedicati, non capisco come venga voglia di comprarne uno e mettersi a leggere tutta quella roba, considerando che raccolgono i famosi albetti da 32 pagine!

Sono fatti anche bene, quindi poi è un peccato buttarli nel cassonetto, per me questa deriva fa soltanto male al fumetto, che dovrebbe essere una cosa popolare, semplice da gestire, collezionare e scambiare...

 

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21 hours ago, frank_one said:

Sarei curioso di sapere i numeri di Tex o degli altri Bonelli. Dylan dog vende più di Tex? E prodotti come Diabolik? D'altra parte so che anche Topolino vende ormai cifre non paragonabili a quelle degli anni 90.

Dylan Dog vende molto meno di Tex (serie regolare, non so riguardo alle serie collaterali). Le cifre esatte non le so: di Tex si sa pressappoco circa il range (diciamo a questo punto poco sotto i 150.000? Comunque siamo lì), di Dylan Dog nemmeno quello, bocche cucitissime (e l'idea generale, che vale quello che vale, è che non si dicano le cifre perchè sono crollate a livelli imbarazzanti), si dà per scontato che sia sotto le centomila copie da anni, ma poi le cifre "presunte" variano molto e sono poco affidabili perchè alcuni blog hanno iniziato a fare la guerra alla gestione Recchioni e sparare cifre al ribasso... comunque per me saremo a circa la metà di Tex, decina di migliaia in più o in meno...

 

Per dare un idea generale del fumetto in Italia, il King assoluto attualmente è Zerocalcare. Vende più di Manara, di Giardino, di tutti. La tiratura iniziale del suo ultimo libro è stata di 220.000 copie (e vista la facilità con cui si ristampano i volumi oggi, le tirature sono fatte per esaurirsi subito senza rese: il primo volume di Zerocalcare due anni fa era stato ristampato 36 volte, non so adesso...). Quando si fanno articoloni sul fatto che "oggi il fumetto in libreria vende moltissimo" i titoli sono sbagliati: vende moltissimo Zerocalcare. Abbastanza da far decollare i numeri di tutto il settore. Poi ci sono alcuni autori (Gipi quando pubblica qualcosa, Manara, Ortolani credo, e pochi altri) e alcuni personaggi (Tex soprattutto) che ancora "tirano" e fanno buone vendite in libreria, anche senza avvicinarsi a zerocalcare... e per il resto rimangono le briciole, molte "graphic novel" acclamatissime dalla critica non arrivano a vendere 500 copie...

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Riguardo al tema portante del topic, ovvero cosa consigliare a un ipotetico nuovo lettore, il mio consiglio è e sarà sempre uno e uno soltanto: l'albo inedito in edicola (meglio se è l'inizio di una storia, se è il finale va bene lo stesso, gli albi di mezzo meglio evitare).

Ommioddio, orrore, dirà qualcuno.

Le motivazioni in realtà sono molteplici:

 

1) il presunto nuovo lettore deve leggere il Tex che esce OGGI perché è quello che tiene in piedi la baracca. Sono gli inediti, a prescindere dal loro formato, che devono essere venduti. Le ristampe, le riedizioni, eccetera, sono un di più. 

 

2) si può anche indottrinare il lettore con il Tex di GLB e Galep, poi però va a leggere l'inedito e trova un Tex che, per grammatica generale, è lontano anni luce da quello che gli è stato fatto leggere. Begli amici! Meglio puntare direttamente al nuovo e poi, se piace, recuperare il resto.

 

3) Tex è una serie quasi del tutto priva di continuity interna (e meno male) e l'albo inedito può e deve essere letto liberamente. Nel giro di due o tre storie il nuovo lettore ha già più o meno chiaro l'ambiente in cui si muove Tex (sì, ci sono le eccezioni come i sette albi filati di Mefisto, ma sono, appunto, eccezioni). Poi, visto l'andazzo degli ultimi anni, dopo qualche storia apparirà un personaggio che dirà "Sono il cattivo del numero 72, sono tornato, bwa ha ha ha" e allora, se vuole, il lettore può andarsi a ricercare il numero 72.

 

Riguardo al secondo tema, strettamente collegato al primo, ovvero come far interessare un nuovo lettore a Tex, la questione è vastissima e non ho risposte precise.

 

Fermo restando che uno non è obbligato e il fatto di non interessarsi a Tex (o ai fumetti in generale) non lo rende una brutta persona in automatico, intercettare i desideri di un nuovo lettore è un'impresa difficilissima perché il pubblico di riferimento è immenso e l'azione istintiva è quella di sparare nel mucchio sperando di beccare qualcuno. Non esistono "i giovani", esistono tantissimi giovani con gusti e interessi diversi, ma, e qui sta il nocciolo, con il profondo desiderio di una loro identità. Ci sono quelli che si sentiranno realizzati nel fare parte della propria generazione e seguiranno i prodotti di massa e poi ci sono quegli altri, gli outsider, quelli che vogliono ritagliarsi il loro spazio al di fuori di ciò che propone loro il mainstream. Tex è, a modo suo, un disadattato come loro: in bianco e nero, fuori moda, lontano dalle logiche moderne. Non ha superpoteri, non colleziona donne a destra e a manca, non è privo di macchia.

 

Per me presentare Tex in veste pedagogica è il modo peggiore per invogliare il pubblico a leggerlo. Presentarlo come un outsider, uno lontano anni luce da ciò che circola nei salotti buoni (o le spiagge di Capalbio) è il modo migliore per attirare nuovo pubblico. 

 

Però, come ho detto, è comunque una risposta vaga (cosa fare è abbastanza chiaro, come farlo è un altro paio di maniche), quindi mi taccio.

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Il 19/10/2023 at 22:07, Laramie dice:

Riguardo al tema portante del topic, ovvero cosa consigliare a un ipotetico nuovo lettore, il mio consiglio è e sarà sempre uno e uno soltanto: l'albo inedito in edicola (meglio se è l'inizio di una storia, se è il finale va bene lo stesso, gli albi di mezzo meglio evitare).

Ommioddio, orrore, dirà qualcuno.

Le motivazioni in realtà sono molteplici:

 

1) il presunto nuovo lettore deve leggere il Tex che esce OGGI perché è quello che tiene in piedi la baracca. Sono gli inediti, a prescindere dal loro formato, che devono essere venduti. Le ristampe, le riedizioni, eccetera, sono un di più. 

 

In effetti potrebbe essere la soluzione più veloce e indolore, ma se un amico ci chiedesse una storia finita tra quelle che abbiamo in collezione per cominciare a leggere Tex?

Oggi è uscito il Maxi in edicola, mi ha detto l'edicolante che era una ristampa... :D

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, marco6691 dice:

se un amico ci chiedesse una storia finita tra quelle che abbiamo in collezione per cominciare a leggere Tex?

Un neofita deve capire se gli piace Tex con "Vendetta Indiana". Se non gli piacerà quella storia non è il suo genere, se gli piace potrà trovare di meglio (raramente), di simile o di peggio. Se 120 pagine per una sola storia (ma che storia!) in bianco e nero gli sembreranno troppe, allora è meglio che si dedichi ad altro.

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