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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.39] Per l'onore del Texas


MacParland
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Non mi vado ad infognare sulla discussione con Exit, faccio solo notare che non vede uno degli usi più frequenti dei rimandi storici: permettere quello che altrimenti non sarebbe credibile.

 

Dice  che Kate Warne se avesse un altro nome sarebbe lo stesso., ma no, se avesse un altro nome la reazione di gran parte dei lettori (e forse anche la mia) sarebbe stata "ecco qua, siamo diventati davvero schiavi della cultura woke, adesso salta fuori che il miglior agente Pinkerton era una donna, che addirittura sa travestirsi e ha salvato Lincoln...  ma quando la finiranno di rovinare il western con queste puttanate?"

 

Quando si trovano queste "curiosità" nei meandri della storia, è una manna per gli autori perchè consentono di inserire elementi anche improbabili o inverosimili...  perchè sono storicamente veri.

 

Non è una cosa che fa solo Boselli, lo faceva anche GL Bonelli (ti ricordi come ha giustificato l'avventura con gli arabi in groppa ai cammelli nel west? E come sarebbe stata accolta l'idea negli anni 70 se non avesse scritto sotto "è basato su un fatto storico"?)

 

O anche l'esistenza stessa dei pony express... se non fossero esistiti realmente, quale autore avrebbe potuto creare un sistema simile per portare la posta senza essere trattato come uno che ha messo i vichinghi in arizona? (a proposito, e le storie dei vichinghi basate sul fatto storico che erano davvero arrivati in america...)

 

TUTTO il western... adesso dimmi, se non fosse esistito il west "storico", basandosi sulla storia di altri luoghi e altre epoche... se sarebbe credibile una cretinata simile, con gente che si spara in duelli, combatte gente con piume in testa, poi si divide fra sud e nord e fa la guerra... certo che ne hanno di fantasia questi autori di fumetti, ma potrebbero inventarne di più credibili!  :P

 

L'importante è non esserne schiavi, e magari Exit non lo sa perchè non la legge, ma in Tex Willer Cochine viene fatto nascere una decina di anni dopo la sua nascita reale, la sua guerra contro i bianchi viene anticipata di un anno, il responsabile di un massacro di apache è ancora vivo per affrontare Tex mentre storicamente era morto dieci anni prima,  Quindi dove sarebbe questa cosa che "Tex si deve piegare alle date storiche"?

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8 ore fa, borden dice:

C'è un piccolo forum che trova questa storia anatema per Tex.

 

Sono capitato tra le pagine di quel forum. Francamente, mi pare che gli utenti che lo frequentano avrebbero preferito che Tex si estinguesse alla morte del suo creatore. Non capisco, però, perché continuino a leggerlo e a parlarne.

 

A proposito di questa storia, e in particolare della frase "io non ho fatto quell'ingenuo giuramento", pronunciata da Kate Warne, qualche utente di quel forum ha accusato Boselli di dare dell'ingenuo a GLBonelli.

 

Ecco, mi sembra che una simile conclusione sia frutto o di ingiustificata acrimonia e malafede nei confronti di chi si assunto il compito di regalarci ancora storie inedite di Tex; oppure una scarsa dimestichezza con la comprensione del testo.

 

Quella frase non è assolutamente rivolta al creatore di Tex; piuttosto essa ci dà la cifra di Kate Warne, donna evidentemente spregiudicata, che considera ingenui gli scrupoli di Tex.

 

Ecco, se esistesse in carne e ossa la Kate di Boselli, probabilmente non si tratterebbe di una donna da avere accanto per la vita; ma il personaggio, invece, è interessantissimo e consente a Boselli di ampliare ancor di più il ventaglio di attori che animano il Texone. Si dice che Boselli ami ile anime grige. In realtà, qui ci propone una tavolozza di personaggi dai colori diversi: dalla persona per bene che non si fa scrupoli a uccidere il nemico; alla carogna che, però, ha ancora incubi notturni.

 

Che poi la storia umana sia stata sempre ricca di persone (uomini ma anche donne) pronte a tutto per raggiungere il loro obiettivo, che hanno spregiudicatamente concesso il loro corpo per gli scopi che si prefiggevano (ricchezza, potere o, come nel caso in esame, informazioni) è dato innegabile. Kate appartiene a questa categoria. Non è come Tex, e proprio per questo la sua presenza è interessante.

 

Venendo al sodo, si tratta di una belllissima opera dello sceneggiatore e del disegnatore, che merita, salvo approfondimento a seconda lettura, un risultato ampiamente positivo, direi 9.5.

 

Splendidi i disegni.

 

 

 

 

Modificato da F80T
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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

Dice  che Kate Warne se avesse un altro nome sarebbe lo stesso., ma no, se avesse un altro nome la reazione di gran parte dei lettori (e forse anche la mia) sarebbe stata "ecco qua, siamo diventati davvero schiavi della cultura woke, adesso salta fuori che il miglior agente Pinkerton era una donna, che addirittura sa travestirsi e ha salvato Lincoln...  ma quando la finiranno di rovinare il western con queste puttanate?"

 

Quello l'ho detto io, non Exit. Tu hai ragione, ma quello che intendevo io è che non è perché Kate è un personaggio storico che "zittisce" Tex. Kate è un personaggio boselliano, solo liberamente ispirato alla vera Warne. È un personaggio dei fumetti, non una figura presa dalla realtà che per questo "ha le palle".

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Leo dice:

 

Infine, ancora complimenti. C'è un profluvio di post entusiastici. Storia magnifica, comincio a credere che tu non sia del tutto umano, e la cosa mi fa un po' paura 😱 

Lo sanno tutti che Boselli è un rettiliano.

Il suo piano per dominare il mondo è un po' contorto (visto che comprende lo scrivere storie intelligenti e costringere la gente ad usare il cervello invece di favorire l'encefalogramma piatto dell'era social) ma alla fine la spunterà.

 

Tornando in topic. Albo splendido, non mi metto a dettagliare i complimenti perché avete già detto tutto Voi

e invece faccio il piccolo borioso scassap**le che mette le cose che non gli sono piaciute tantissimo:indiano:

disegni: Dotti è splendido in tutto. Tranne i volti dei Willer (il Carson giovane non lo trovo male). Kit W. al limite può andare (ma non è un granché), ma Tex secondo me proprio non lo piglia. Sarò io, che devo dire... Proprio non mi convince.

L'altro rilievo riguarda Kate Warne e i momenti girl- power. La scena del letto non mi infastidisce minimamente (c'avevo quasi fatto caso, echissenefrega se hanno trombato o no), tralasciamo il fatto che la Kate W. storica non era mica così carina (e difatti per le "trappole al miele" si serviva di altre) dato che questi sono personaggi fittizi ispirati a quelli reali, 

ma obbiettivamente questa superdura con un arsenale nelle mutande, che cambia travestimenti manco Fregoli, che si infiltra ovunque in un amen e quasi nessuno che abbia sospetti, che dà lezioni a Tex e tiene testa a Kit, 

non so, mi viene il dubbio che anche qui stia infilando il piede nella porta il politicamente corretto & revisionismo conseguente. Venti / trent'anni fa succedeva coi personaggi di colore- che bisognava infilarli ovunque come protagonisti positivi se no eri razzista - adesso ci deve essere l'eroina tostissima. Nessuno dice che le donne del West non fossero grintose, e la "vera" Kate Warne di grinta ne aveva da vendere. Ma comunque...

Mah.

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La storia è inesauribile fonte di idee e personaggi. Cosa cambia, ai fini dello sviluppo di una trama, se quei fatti e quei personaggi a complemento del nostro sono realmente esistiti anzichè essere frutto esclusivo della fantasia dell'autore? Anzi, proprio perchè realmente esistiti forniscono solidità e realismo, quindi credibilità e coerenza, alla narrazione, che altrimenti, se inventata di sana pianta, potrebbe essere suscettibile di incongruenze, lacune, implausibilità. E poi voglio vedere quale autore riuscirebbe a inventarsi qualcosa di paragonabile alla guerra di secessione americana. Pure Margaret Mitchell ha inserito la sua narrazione e i suoi protagonisti di "Via col vento" nel contesto della guerra civile americana: il film che ne è stato tratto (non ho letto il libro) è unanimamente considerato dalla critica e da buona parte del pubblico un capolavoro e non a caso ho paragonato a quello il nostro "Per l'onore del Texas".

Non sono assolutamente d'accordo con chi vorrebbe invitare @Exit a prestare fede al suo nome abbandonando il forum. Pur con affermazioni forse esagerate, o forse proprio grazie ad esse, ha espresso chiaramente il rischio che lui intravede nella saga: trasformare un personaggio di fantasia in un personaggio storico, costringendo perciò il lettore a conoscere antefatti e sèguiti (texiani o storici) di ogni vicenda narrata, non potendola invece gustare nella sua autoconsistenza e autoconclusività. Su questo non ha del tutto torto: sempre più spesso le storie di Tex presuppongono conoscenze e incastri di vicende e personaggi che solo i fedeli lettori di lunga data possono avere in mente senza bisogno di documentarsi o recuperare albi usciti nel passato. Questo è quanto affermai anch'io in altro thread a proposito del rischio di non riuscire a coinvolgere nuovi lettori che non hanno il background di conoscenze texiane.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

sempre più spesso le storie di Tex presuppongono conoscenze e incastri di vicende e personaggi che solo i fedeli lettori di lunga data possono avere in mente senza bisogno di documentarsi

Questo vale non solo per le vicende inserite in un contesto storico ma anche, e soprattutto, per le storie di pura fantasia.

Ritorno a Redrock ha una valenza diversa se hai letto Taglia 2000 dollari.

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Il richiamo a personaggi della serie c’è sempre stato in tutte le serie’ Tex compreso. 
 

La Storia, come è giustamente stato detto, è solo una miniera di possibili soggetti su cui si lavora in assoluta libertà e lo facevano anche Gl, Sergio, D Antonio, Berardi, John Ford. Solo il western spaghetti no, con poche luminose eccezioni 

E come giustamente ha detto qualcuno l’impostazione pseudo storica di questo Texone è più unica che rara

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Finito di leggere il Texone e devo dire che sono completamente soddisfatto della lettura. Mi riservo per una sfogliata bis per riuscire a legare per bene tutti i fili, ma ciò non toglie nulla all'eccellente  giudizio che ne do, sia per a sceneggiatura che per i disegni. "Per l'onore del Texas" rientra a pieno merito gra i miei 5-6 albi speciali preferiti.

Non mi soffermo sulla trama ma do il mio pare sulle questioni principali sorte nel topic.

La figura di Kate secondo me si sviluppa bene, rispetto a "Pinkerton lady" si trova in una situazione ben diversa che a mio avviso implica anche una certa evoluzione del personaggio che deve adattarsi alle situazioni in cui si trova.

Per quanto riguarda l'aderenza storica devo dire che apprezzo particolarmente questo fatto che si nota specialmente in "Tex Willer". Nel mio caso arricchisce la mia conoscenza e non mi toglie la magia. Sono quindi di parere contrario rispetto ad Exit, così come sono contrario agli attacchi che gli sono stati rivolti.

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Letizia dice:

Questo vale non solo per le vicende inserite in un contesto storico ma anche, e soprattutto, per le storie di pura fantasia.

Ritorno a Redrock ha una valenza diversa se hai letto Taglia 2000 dollari.

Certamente, ma la storia, specie negli eventi che occupano numerosissime pagine nei libri (e la guerra di secessione americana é uno di quelli), presuppone un background ben maggiore di quello che puó essere facilmente ricostruito leggendo uno o più albi del passato di Tex richiamati da un asterisco a pie' di pagina, di pura fantasia, senza complessi agganci storici.

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5 ore fa, SaWi dice:

La figura di Kate secondo me si sviluppa bene, rispetto a "Pinkerton lady" si trova in una situazione ben diversa che a mio avviso implica anche una certa evoluzione del personaggio che deve adattarsi alle situazioni in cui si trova

 

L'evoluzione del personaggio è particolarmente forte. Kate uccide a sangue freddo, e col sorriso sulle labbra. Col sorriso dice a Tex di aver fatto, lui, un ingenuo giuramento. Non va a letto con Jim, ma se non fossi in questo forum e mi fossi dovuto basare solo sulla storia avrei detto il contrario. Non mi piace, la persona Kate, e può essere che sia sfuggita di mano un po' a Boselli. Ma mi piace il suo personaggio,  che non è edulcorato. È cinica, spietata, e il silenzio di Tex non significa condivisione. Significa comprensione del ruolo che la donna ricopre, significa rendersi conto di ciò che essere una spia implica. Lui non potrebbe farlo, non potrebbe uccidere un uomo così, come fatto da lei sul battello. E questo è un punto importante, per giudicare la persona Kate, e per giudicarne il personaggio. Al di là delle intenzioni dell'autore.

 

5 ore fa, SaWi dice:

Per quanto riguarda l'aderenza storica devo dire che apprezzo particolarmente questo fatto che si nota specialmente in "Tex Willer". Nel mio caso arricchisce la mia conoscenza e non mi toglie la magia. Sono quindi di parere contrario rispetto ad Exit, così come sono contrario agli attacchi che gli sono stati rivolti.

 

Il punto è proprio questo. L'accuratezza storica di questo Texone, il suo affondare le radici su un episodio realmente accaduto, il mettere in scena Duff, McRae, Kate Warn, lo Sceriffo Brauback ha sottratto qualcosa alla storia? No. Non toglie la magia, come ben dici tu. Se io avessi voluto rimanere ignorante, e non avessi quindi letto l'introduzione di Luca Barbieri, la storia mi sarebbe piaciuta in sé. Mi avrebbe entusiasmato come sceneggiatura, come dialoghi, come disegni. Il fatto che poi io abbia appreso tutto quello che c'è dietro l'episodio raccontato, per il sottoscritto è un valore aggiunto (grande, devo dire) e per l'appunto se qualcosa fa il retroterra storico è aggiungere (per alcuni, come me) senza sottrarre, per chi della Storia se ne infischia ed anzi la vive con fastidio. Da qui la mia totale incomprensione del sentimento che muove Exit quando fa certe affermazioni.

Modificato da Leo
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2 ore fa, Leo dice:

uccidere un uomo così, come fatto da lei sul battello.

Bos, glielo dici tu a Leo pard (dai capelli neri, pare) che Kate non ha ucciso nessuno e che il "perchénonmifacciogliaffarimieicheèmeglio" gettato a bagno sapeva nuotare e ha raggiunto la terraferma bagnato, ferito nel suo amor proprio ma incolume?

Glielo dici tu al pard Leo che, quando parla del giuramento di Tex, lo fa unicamente per sfotterlo un po'?

Kate è una brava ragazza in fondo e, per poter affermare il contrario, bisogna portare prove valide e circostanziate altrimenti si rischia come minimo una bella denuncia per diffamazione e come massimo una bella spazzolata da due o tre energumeni colleghi di Kate alla Pinkerton. :mazza:

Modificato da Letizia
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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Letizia dice:

Bos, glielo dici tu a Leo pard (dai capelli neri, pare) che Kate non ha ucciso nessuno e che il "perchénonmifacciogliaffarimieicheèmeglio" gettato a bagno sapeva nuotare e ha raggiunto la terraferma bagnato, ferito nel suo amor proprio ma incolume?

 

E non ha urlato? L'ha ucciso Letizia, non puoi vedere cose che non ci sono.

 

<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Letizia dice:

Glielo dici tu al pard Leo che, quando parla del giuramento di Tex, lo fa unicamente per sfotterlo un po'?

 

Lo dice canzonandolo, ma per quanto la riguarda è seria. Perché lei ha ucciso quell'uomo, colpevole solo di sospettarla spia.

 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Letizia dice:

Kate è una brava ragazza in fondo

 

Molto in fondo...

 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Letizia dice:

dai capelli neri, pare

 

Nerissimi

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2 hours ago, Leo said:

Il punto è proprio questo. L'accuratezza storica di questo Texone, il suo affondare le radici su un episodio realmente accaduto, il mettere in scena Duff, McRae, Kate Warn, lo Sceriffo Brauback ha sottratto qualcosa alla storia? No. Non toglie la magia, come ben dici tu. Se io avessi voluto rimanere ignorante, e non avessi quindi letto l'introduzione di Luca Barbieri, la storia mi sarebbe piaciuta in sé. Mi avrebbe entusiasmato come sceneggiatura, come dialoghi, come disegni. Il fatto che poi io abbia appreso tutto quello che c'è dietro l'episodio raccontato, per il sottoscritto è un valore aggiunto (grande, devo dire) e per l'appunto se qualcosa fa il retroterra storico è aggiungere (per alcuni, come me) senza sottrarre, per chi della Storia se ne infischia ed anzi la vive con fastidio. Da qui la mia totale incomprensione del sentimento che muove Exit quando fa certe affermazioni.

L'uso della "storia reale" comporta dei rischi e delle conseguenze.

 

Rischi, per esempio:

 

1) Quello di cui avevo parlato qualche post fa e all'epoca della storia nell'Alto Missouri: fare quelle storie dove sei nel 1300 e fai tre passi e incontri Dante Alighieri, e subito dopo Beatrice e poi fai un giro in campagna e incontri Bonifacio VIII, che ovviamente parla di politica papale con il primo che passa... l'effetto "il passato è una festa di Hollywood, c'è solo gente famosa e si conoscono tutti" (detta anche "Sindrome di Dago")

Su Tex Willer come avevo già detto all'epoca ho provato fastidio per esempio quando il giovane indiano conosciuto da Tex (incontro casuale) si scopre che decenni dopo sarà una persona famosa... fino a quel momento nella storia erano apparse un sacco di personaggi storici, ma aveva un senso il fatto che stessero là e Tex li incontrasse. L'indiano no, ai fini della storia non serviva uno famoso.

 

2) La "Sindrome da Martin Mystere", l'evento o il fatto storico diventa una scusa per attaccare dei pipponi incredibili per fare sfoggio di nozionismo.

 

3) La "Sindrome di Ken Parker", l'evento o il fatto storico viene usato per dare lezioni di morale ai lettori, di solito della complessità di cose mai pensate dal lettore tipo "eh, il razzismo è cattivo"...

 

Finora Boselli è riuscito in generale ad evitare questi problemi, tranne qualche caduta di poco conto.

 

Conseguenze: per esempio...

 

1) ret-con per "far stare" un evento già noto dentro un fatto storico, una cronologia più "realistica" o entrambe le cose (Tex che adesso deve fare il campione di Rodeo solo pochi mesi invece di anni.

 

A volte queste retcon sono indolori (onestamente che importa quanto tempo Tex è rimasto nel mondo del rodeo? Magari si è solo sbagliato mentre la raccontava...), altre volte danno un po' di fastidio (a me onestamente che Carsoin adesso conosca Damned Dick mi dà un po' fastidio, perchè va contro quello detto in "Fra Due Bandiere" e preferirei che le mitiche storie originali venissero considerati Testi Sacri...  oltretutto se vogliono ristampare Tra Due Bandiere su Tex Willer Extra ora come fanno, cambiano il testo o tengono l'incongruenza spiattellandola di fronte a tutti? Oltretutto era facile evitarla, durante la guerra si vedono in due pagine dove Dick non è necessario e dopo la guerra poteva anche non esserci...)

 

2) Imposizioni sulle storie, con gli eventi che "devono" capitare quando sono successi davvero anche se nella storia sarebbe meglio avvenissero in un altro momento o altrove: qui finora Boselli ha dimostrato che se serve alla storia i fatti storici li sposta senza problemi...  :lol:

 

Insomma, anche se finora per me Borden se la sta cavando più che egregiamente, ci sono motivi giustificati per temere un perso eccessivo della "storia reale" in un fumetto d'avventura...

 

 

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Tornando poi su Kate...  ho dato una riletta al thread, e se non mi sono perso un post, a parte me (che l'ho capito in seconda lettura e poi l'ho postato), NESSUNO prima che Borden lo negasse aveva messo in dubbio che Kate fosse andata a letto più e più volte con Waldrop: chi difendeva la scelta lo faceva dicendo (per me un po' assurdamente) che era normalissimo che una investigatrice privata dell'epoca andasse regolarmente a letto con testimoni e sospettati e nessuno si scandalizzava...

 

Persino Carlo, che dovrebbe aver parlato della storia con Mauro qualche volta, l'aveva interpretata così:

 

On 6/25/2023 at 6:17 PM, Carlo Monni said:

l problema immagino che sia perché è una donna: è andata a letto con qualcuno poco raccomandabile pur di ottenere le informazioni di cui aveva bisogno, informazioni che magari sono servite a salvare delle vite? Beh, è una p______ una meretrice ma se, tanto per fare un esempio, James Bond seduce una ragazza e ci va a letto per ottenere informazioni sul cattivo di turno invece va bene,

 

Insomma, nonostante gli elementi per "decifrare" cosa voleva dire Boselli fossero presenti nel testo...  NESSUNO li ha colti (tranne me in seconda lettura e solo perchè mi sembrava assurda come cosa e ho controllato).

 

Questa per me è una DIMOSTRAZIONE INOPPUGNABILE di quello che dico da sempre: i lunghi "dialoghi esplicativi" non sono solo inutili, sono CONTROPRODUCENTI, i lettori, anche i più attenti, o li saltano o li scorrono rapidamente. È molto, molto più "forte" l'immagine disegnata (in questo caso, Kate che si alza dal letto sfatto dove dorme Waldrop svestito)

 

Se fai vedere con i disegni una cosa (o la fai intuire), poi puoi pure metterci i Promessi Sposi nella vignetta successiva per correggere quell'impressione, ma non si sposterà di un millimetro...

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Puntualizziamo due cose:

 

<span style="color:red">52 minuti fa</span>, Diablero dice:

Persino Carlo, che dovrebbe aver parlato della storia con Mauro qualche volta, l'aveva interpretata così:

 

Potrà sembrarti strano, ma a parte chiedere qualche informazione sugli autori, e sull'argomento in generale, io non parlo mai né con Boselli né con Giusfredi del contenuto delle storie, le cose mi piace scoprirle leggendole,

 

<span style="color:red">56 minuti fa</span>, Diablero dice:

È molto, molto più "forte" l'immagine disegnata (in questo caso, Kate che si alza dal letto sfatto dove dorme Waldrop svestito)

 

Immagine che non c'è. Quando vediamo l'interno della camera Kate è in piedi sul balcone e e Waldrip è sdraiato sul letto che non è neanche così tanto disfatto a ben vedere.

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<span style="color:red">58 minuti fa</span>, Diablero dice:

Questa per me è una DIMOSTRAZIONE INOPPUGNABILE di quello che dico da sempre: i lunghi "dialoghi esplicativi" non sono solo inutili, sono CONTROPRODUCENTI, i lettori, anche i più attenti, o li saltano o li scorrono rapidamente. È molto, molto più "forte" l'immagine disegnata (

secondo me é il contrario

Un dialogo esplicativo avrebbe evitato a molti di cadere nell errore me compreso.Non che a me importi se lei si é fatta uno oppure no ma a molti sembrava di sì,e poi la storia voglio intenderla come l autore voleva

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12 minutes ago, Grande Tex said:

secondo me é il contrario

Un dialogo esplicativo avrebbe evitato a molti di cadere nell errore me compreso.

No, perchè i dialoghi esplicativi C'ERANO.

 

In uno si dice che Waldrop è stato drogato con l'ultimo whisky dopo averne bevuti tanti (e quindi non è addormentato per abbiocco post-coito, è SIA ubriaco SIA drogato), in un altro si dice che l'incontro era per mettersi d'accordo per una rapina in banca.

 

Da altri dialoghi si ricava che erano anni che Waldrop non metteva piede in paese e che Kate invece fingeva di essere la cantante di quel saloon da tempo.

 

Specialmente i primi due dialoghi esplicativi sono già così come sono adesso abbastanza verbosi e innaturali, cosa avrebbe dovuto aggiungere per evitare l'equivoco senza fare dialoghi ridicoli?

 

Quando sarebbe invece sarebbe bastato far vedere Waldrop completamente vestito (e magari con la testa appoggiata sul tavolino invece che sul cuscino), per evitare ogni equivoco?

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Il rapido turn-out dei post e dei temi e la discussione su Kate ha fatto passare nel dimenticatoio una cosa che aveva detto Leo su cui mi piacerebbe tornare.

 

Io avevo scritto:

On 6/25/2023 at 4:55 AM, Diablero said:

1) Invece di cercare di "sorprendere il lettore", Boselli facendo partire la storia con la commemorazione funebre ci dice già che Tex non riuscirà a salvare quelle persone. E non c'è nemmeno mistero su chi siano i morti (come c'era invece ne "Gli Eroi del Texas"), subito ci vengono detti i nomi, così che in seguito man mano che li incontriamo sappiamo già che moriranno prima della fine della storia.  Già il lettore è preparato ad una storia tragica e in cui sa che Tex e Carson, almeno per queste persone, falliranno.

 

E Leo aveva risposto

On 6/25/2023 at 7:49 AM, Leo said:

Devo ammettere che ho trovato questa scelta curiosa. La scena degli impiccati, già tragica di per sé, sarebbe stata ancora più d'impatto se fosse stata inattesa. Avrebbe creato un vuoto nello stomaco in tanti lettori. Invece, Borden rinuncia all'effetto sorpresa per una precisa scelta narrativa. Non so, tu parli di trucchi: ma non sono solo degli espedienti onesti con cui tutti i narratori hanno sorpreso, e preso a pugni, i fruitori delle loro storie? Non avrebbe avuto un maggior effetto drammatico la scelta di non anticipare nulla? 

 

E poi...

On 6/25/2023 at 8:27 AM, Leo said:
On 6/25/2023 at 8:16 AM, Diablero said:

Chiarisco che non aveva nessuna connotazione negativa. Faccio riferimento al set di "trucchi" che un narratore, come un prestigiatore, ha per ipnotizzarci a seguire una storia. Cioè, qualunque cosa che ti faccia appassionare alle vicende immaginarie di persone mai esistite (o alle versioni immaginarie di persone realmente esistite) è un "trucco". un gioco di prestigio.

 

E forse l'utilizzo di questo trucco avrebbe accresciuto il pathos. Non che mi stia lamentando di questa storia, eh, è perfetta com'è. Solo mi chiedevo il perché di questa scelta 

 

Secondo me, è perchè il mistero attira sempre l'attenzione principale del lettore. (Tipo "assolutamente non pensare ad un elefante! Non pensarci". Poi a cosa pensi?). E a volte vuoi che sia così e a volte no. A volte il mistero tiene l'attenzione del lettore proprio dove vuoi che stia, altre volte la fa andare per conto suo a vanvera mandando a donne di facili costumi l'effetto che volevi...

 

Pensa a "Gli eroi del Texas", che ho citato per primo come esempio ma poi è stato ripreso da altre risposte come esempio "che funziona" e secondo cui quindi anche qui "un mistero avrebbe funzionato meglio".

 

Da subito, l'identità del morto è misteriosa. Ma poi viene ben presto collegata ad un altra cosa: si chiarisce che il morto è uno dei galeotti condannati ai lavori forzati. Quindi, ti dice, "uno di questi criminali non solo si redimerà (come faranno in diversi) - ma salverà tutti quanti"

 

Di cosa parla quella storia, sostanzialmente? Certo, ci sono gli indiani che minacciano il forte, ma sono "la minaccia esterna" come in Ombre Rosse, sono più una condizione ambientale che personaggi. L'attenzione è sulle reazioni, sulle azioni, sui pensieri e le relazioni delle persone assediate.

 

Senza il mistero, forse non te ne accorgeresti. Forse ti metteresti a ragionare sulle tattiche militari per resistere agli indiani, oppure passeresti superficialmente i dialoghi dei detenuti, "tanto non contano niente" concentrandoti sulle azioni dei militari e dei pard.

 

Ma il "mistero" iniziale, quello che attira l'attenzione ("mi raccomando, non pensare ad un elefante! E adesso non pensare a chi dei detenuti salverà tutti quanti! Ora prova a leggere senza pensarci...") tiene sempre, costantemente, l'attenzione dei lettori sui detenuti.

 

I temi della storia sono la redenzione, l'egoismo e la solidarietà, l'amicizia e il tradimento, e guarda coso, sono i fattori che devi soppesare per risolvere il mistero"

 

(in realtà l'identità è ovvia se ragioni "metafumettisticamente": la persona più improbabile. Ma anche se fai questi ragionamenti, rimane il mistero del PERCHÈ la persona più improbabile salvi gli altri, quindi comunque rimane l'attenzione sulle azioni e sulle motivazioni, anzi, così la tua attenzione è puntata PROPRIO SU DI LUI, in quella storia anche il lettore "scafato" che ragiona metafumettisticamente non è un problema...)

 

Ora, pensa invece a QUESTA storia, di questo texone.

 

Davvero pensi che la storia migliorerebbe se tutta l'attenzione del lettore fosse concentrata, mentre Borden gli parla di cosa sia davvero l'onore e cosa si può fare per una bandiera, sul "chissà chi muore" o sul "chissà se si salvano"?

 

Invece di concentrarti sulle tre diverse "soluzioni" adottate da Tex, Carson e Kate per salvarsi l'anima in una guerra civile, avere il lettore che non ci fa attenzione mentre cerca di risolvere il "giallo" dell'identità del morto, o dei morti...

 

Tieni presente che, se in "Gli Eroi dei Texas" l'identità era collegata ad una scelta morale del morto, quindi ai temi della storia, qui chi vive e chi muore NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LE LORO SCELTE.  Tutti i personaggi dei coloni hanno lo stesso obiettivo e la pensano uguale. La morte o no di Konrad e degli altri è puramente fortuna o sfiga (se i miliziani inseguivano la carovana con Kate morivano quelli nella carovana e si salvavano gli altri)

 

No, un "mistero" qui sarebbe stato peggio che inutile: sarebbe stato molto DANNOSO, distogliendo l'attenzione dai temi della storia e traformando la lettura in una specie di "caccia gli indizi" da Settimana Enigmistica...

 

Ma anche senza "mistero", presentando magari la storia senza parlare di nessun morto, per "sorprendere il lettore" (come temo avrebbe fatto il 90% degli attuali autori bonelliani e non bonelliani), ragiona su come è stata presentata la storia. Togli tutto il clima di tragedia incombente e ogni tristezza. Per "sorprendere il lettore" la storia deve essere allegra, buffa, piena di battute e di ottimismo. Fino a che... ZAK, fai vedere gli impiccati! Hai fatto UNA PAGINA che sorprende il lettore!!!!

 

...e come fai con le altre 223 pagine che hai sacrificato per quella pagina lì?

 

Come ha già detto PapeSatan:

On 6/25/2023 at 11:27 AM, PapeSatan said:

E' la ben nota questione della sorpresa vs. la suspence. Spesso (e sicuramente in quest'albo) funziona meglio la seconda rispetto alla prima.

Il maestro Hitchcock diceva: "Se faccio sedere un po' di persone intorno a un tavolo facendole discutere per 10 minuti fino a che improvvisamente scoppia un ordigno da sotto il tavolo, ho dato allo spettatore 10 minuti di noia e 10 secondi di sorpresa. Ma se PRIMA faccio vedere che c'è un ordigno sotto il tavolo e POI faccio sedere quelle persone intorno al tavolo, do allo spettatore 10 minuti di suspence in cui in ogni secondo egli trepiderà affinchè succeda qualcosa che faccia sì che uno dei personaggi si chini e si accorga della bomba".

 

 

 

Modificato da Diablero
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4 ore fa, Diablero dice:

anche senza "mistero", presentando magari la storia senza parlare di nessun morto, per "sorprendere il lettore" (come temo avrebbe fatto il 90% degli attuali autori bonelliani e non bonelliani), ragiona su come è stata presentata la storia. Togli tutto il clima di tragedia incombente e ogni tristezza. Per "sorprendere il lettore" la storia deve essere allegra, buffa, piena di battute e di ottimismo. Fino a che... ZAK, fai vedere gli impiccati! Hai fatto UNA PAGINA che sorprende il lettore!!!!

 

Capisco e condivido il tuo ragionamento, soprattutto in questa parte che ho quotato: in effetti, si poteva proprio eliminare la rivelazione iniziale sui morti, e questo sarebbe bastato a sorprendere il lettore senza porgli troppi problemi durante la lettura. Ma avresti tolto il clima di tragedia incombente, che invece è uno dei punti di forza della trama. Quindi, mi hai convinto ;)

 

Circa i rischi sulle storie "storiche", complimenti per la presentazione delle tre sindromi e in generale dei rischi e delle conseguenze. Ma Borden, pur tra mille insidie, tutto sommato se la sta cavando, e lo ha fatto anche nel Texone. Certo, resta la macchia di Carson che conosce Damned Dick durante la guerra sconfessando Tra due bandiere, ma credo che questa piccola ret-con sia un prezzo equo da pagare per avere avuto la possibilità di leggere questa storia 

Tornando su Kate, quello che a me più ha colpito in negativo sulla ragazza (non sul personaggio) è il delitto a sangue freddo. Lo so, è una spia in un contesto di guerra. Doveva farlo. Ma uno come Tex non l'avrebbe fatto e non lo approva. Mentre lei lo fa, e ci sorride pure sopra. Ribadisco che non so quali fossero le intenzioni di Boselli, ma quali che fossero Kate appare spietata, gelida. A me sta bene così, ma il personaggio ne viene fuori con una connotazione negativa forte. 

Modificato da Leo
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57 minutes ago, Leo said:

Tornando su Kate, quello che a me più ha colpito in negativo sulla ragazza (non sul personaggio) è il delitto a sangue freddo. Lo so, è una spia in un contesto di guerra. Doveva farlo. Ma uno come Tex non l'avrebbe fatto e non lo approva

Tex spara ai "rurales" quando fugge, con Gunny Bill, dopo aver ucciso gli assassini del padre. E stanno semplicemente facendo il loro lavoro, dando la caccia a due assassini. Tex cerca di fare la cosa giusta (ed essendo Tex, di solito ci riesce) ma non è un martire o un suicida, non si lascia ammazzare senza reagire.

 

Perché avrebbe dovuto farlo Kate? In quel momento il passeggero potrebbe anche ucciderla subito (da come parla è un "patriota" e può darsi voglia fare "giustizia" immediatamente) ma anche se la consegna ai soldati l'unico vantaggio che ne avrebbe Kate è che sarebbe interrogata per estorcerle informazioni prima di essere impiccata (o fucilata, non so cosa diceva il codice militare in proposito). Perché non dovrebbe sorridere dopo aver fregato uno più grande grosso di lei che voleva ammazzarla?

 

Invece, sai chi è che sorride all'idea di derubare di tutti i loro averi della povera gente e ci ride sopra?

Vedi Tex 298, sesta vignetta. (poi ci viene detto che sono sadici torturatori assassini, ma Tex non può saperlo quando decide - ridendo - di rubare TUTTI i loro cavalli, anche se ne basterebbero 2 e potrebbe rubarli a qualcuno che ne ha di più)

 

La differenza è che nella storia di GL Bonelli Tex uccide per difendersi e sopravvivere, come nella storia di Boselli Kate uccide per difendersi e sopravvivere. Nella terza storia Tex non uccide, si limita "solo" a rubare tutti i cavalli che hanno (che vista la casa dove abitano e l'economia di guerra, è probabilmente tutto quello che hanno), non ha bisogno di rubarli tutti, ma lo fa ridendo perchè gli sembra una magnifica idea.

 

Capisci perchè di certi autori dico che non hanno mai capito, davvero, chi è Tex? (in "quando tuona il cannone", pagina 29, GL Bonelli fa vedere un gruppo di militari che vuole rubare tutto quello che ha una famiglia di civili, ma non sono gli eroi della storia...)

 

Tornando a Kate, in generale è il "mestiere" della spia che costringe a volte a uccidere semplici militari o civili o morire. La scelta di Kate, di "combattere fino alla vittoria finale dell'Unione" comporta anche quello, e comporta che lei con le informazioni che reperisce porterà alla morte DECINE se non CENTINAIA di soldati semplici nemici (e per questo Tex che fa la spia dietro le linee nemiche come in Tex 297 è totalmente incompatibile con il giuramento che ha fatto in "Tramonto Rosso")

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

Perché non dovrebbe sorridere dopo aver fregato uno più grande grosso di lei che voleva ammazzarla?

 

Perché certe cose non si fanno mai a cuor leggero. Poteva anche dire a Tex, contrita: "ho dovuto farlo", ma lei lo riferisce con leggerezza. È giusto così, nella giungla che deve affrontare la spia devi tirare fuori gli artigli. Se fai la spia, non puoi avere scrupoli morali. Lei non ne ha. Personaggio centrato.  Come persona, lasciamo correre...

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Leo dice:

 

E non ha urlato? L'ha ucciso Letizia, non puoi vedere cose che non ci sono.

 

E come lo ha ucciso?

Non con una pistola, non si sono sentiti spari.

Con uno dei tanti coltelli che Kate portava con sé?

E non ha urlato?

E come mai non c'è la benché minima traccia di sangue?

L'ha colpito alla testa con un martello?

Ma dai!

Non era più semplice divincolarsi (la teneva il polso sinistro con la sua mano destra) con un calcio "intimo" e poi semplicemente spingerlo in mare?

L'ha spinto in mare, Leo, non puoi vedere cose che non ci sono.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice: dai!

Non era più semplice divincolarsi (la teneva il polso sinistro con la sua mano destra) con un calcio "intimo" e poi semplicemente spingerlo in mare?

L'ha spinto in mare, Leo, non puoi vedere cose che non ci sono.

E così.  Ma le probabilità che sia annegato sono alte

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É chiaro che se uccidi qualcuno sorridendo non sei esattamenre una brava persona.

Tex non lo farebbe

Tex sorride quando magari deve dare un pugno a uno o rubacchiare qualcosa( e a differenza di Diablero non lo trovo un problema,né uno sfregio al personaggio.Tex ha delle necessità e ha uno spirito anarchici che tutto sommato lonporta a divertirsi sempre quando per un verso o per l altro viola la legge,senza che questo comporti danni per nessuno).

Ma da che mi ricordo Tex non ha mai né sorrjso né preso con leggerezza l uccidere qualcuno

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

L'ha spinto in mare, Leo, non puoi

 

Certo che lo ha spinto in mare, chi lo nega? Quando ho detto "e non ha urlato" intendevo che anche dall'acqua avrebbe potuto urlare e chiedere aiuto. Invece non lo fa perché è morto. Lei lo sa, e lo dice a Tex. La storia questo dice, tu stai dando una tua personale e per me sbagliata interpretazione 

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablero dice:

uno si dice che Waldrop è stato drogato con l'ultimo whisky dopo averne bevuti tanti (e quindi non è addormentato per abbiocco post-coito, è SIA ubriaco SIA drogato), in un altro si dice che l'incontro era per mettersi d'accordo per una rapina in banca.

 

Da altri dialoghi si ricava che erano anni che Waldrop non metteva piede in paese e che Kate invece fingeva di essere la cantante di quel saloon da tempo.

 

Specialmente i primi due dialoghi esplicativi sono già così come sono adesso abbastanza verbosi e innaturali, cosa avrebbe dovuto aggiungere

Non so se avrebbe dovuto aggiungere qualcosa,ma io personalmente che non avessero fatto niente non l avevo capito

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