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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra


MacParland
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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

L'idea che le varie serie Bonelli abbiano un "universo condiviso" è risibile.

La stessa bonelli ti ha smentito nel pannel di Nathan Never dove hanno presentato per il 2024 varie storie atte a spiegare cosa è e sarà l'universo condiviso per la Sbe, forse sei rimasto indietro tu.

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Diablero dice:

Tutti e tre scritti da Charlier, eh, ma dai, è solo un dettaglio inessenziale... :laughing:

 

Sbagliato: Due creati da Charlier ed uno da Albert Weinberg per la precisione, anche se tre storie di Dan Cooper sono state scritte da Charlier. Hai letto solo quelle per caso?:lol:

In ogni caso, a cercarli, ci sono altri esempi ed esattamente come accade in Bonelli derivanti da accordi tra gli aventi diritto.

Quali sono stati i team up finora? Martin Mystere e Mister No, autorizzato non tanto dall'editore quanto di chi aveva i diritti del secondo personaggio; Martin Mystere e Dylan Dog, accordo tra Castelli e Sclavi e così via fino al recente incontro tra Tex e Zagor. 

 Sono quelli i personaggi che abitano nello stesso universo, almeno per ora ..

Berardi ha di recente rivelato, sia pure indirettamente, che Julia esiste nello stesso universo narrativo di Ken Parker. Se è lo stesso di Tex e degli altri sarà lui a deciderlo.

Manfredi ha detto di non essere mai stato interpellato su un possibile incontro tra Magico Vento e Tex, ma non si è dimostrato contrario a priori 

L'universo condiviso esiste, per ora coinvolge solo i personaggi per cui i creatori od i loro eredi hanno dato l'assenso. Il futuro non lo ipoteco. Non ti resta che abituarti.

 

 

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Carson è un uomo d'azione con una storia personale d'azione amche prima di incontrare Tex. L'unico punto in comune con Cico è che entrambi sono pard dei protagonisti. NIente altro. Per come sono stati tratteggiati da sempre, l'uno può fare il locandero, l'altro no. 

 

Peraltro, Cico è stato concepito fin dall'inizio come spalla comica, Carson si è ritagliato a poco a poco, grazie alle sue doti, il ruolo di pard!

<span style="color:red">21 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

 

In disaccordo al 100% con entrambi.

 

In disaccordo totale. Ovvero, in totale accordo con Carlo Monni.  

 

E per fornire a Befankio le mie referenze:D, ricordo che leggo Zagor dal 1971 e che, ovviamente, li ho letti tutti dalla foresta degli agguati in poi, a parte la recente miniserie (quella in cui si cercava dove fosse finito) e qualche maxi (o Più) di brevi.  Ah sì, in realtà mi mancherebbe il Sakem senza piume se la consideriamo tra le storie di Zagor. 

<span style="color:red">14 ore fa</span>, Letizia dice:

A me piacerebbe una bella storia con Tex e i sette nani.

Non credo che esistano vincoli di copyright.

Già fatta per Zagor. I nani non erano solo 7, ma molti di più!

<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Sbagliato: Due creati da Charlier ed uno da Albert Weinberg per la precisione, anche se tre storie di Dan Cooper sono state scritte da Charlier. Hai letto solo quelle per caso?:lol:

In ogni caso, a cercarli, ci sono altri esempi ed esattamente come accade in Bonelli derivanti da accordi tra gli aventi diritto.

Quali sono stati i team up finora? Martin Mystere e Mister No, autorizzato non tanto dall'editore quanto di chi aveva i diritti del secondo personaggio; Martin Mystere e Dylan Dog, accordo tra Castelli e Sclavi e così via fino al recente incontro tra Tex e Zagor. 

 Sono quelli i personaggi che abitano nello stesso universo, almeno per ora ..

Berardi ha di recente rivelato, sia pure indirettamente, che Julia esiste nello stesso universo narrativo di Ken Parker. Se è lo stesso di Tex e degli altri sarà lui a deciderlo.

Manfredi ha detto di non essere mai stato interpellato su un possibile incontro tra Magico Vento e Tex, ma non si è dimostrato contrario a priori 

L'universo condiviso esiste, per ora coinvolge solo i personaggi per cui i creatori od i loro eredi hanno dato l'assenso. Il futuro non lo ipoteco. Non ti resta che abituarti.

 

 

In Los Gringos di Charlier e De la Fuente, ricompare Blueberry  anziano!

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Hellingen dice:

Onestamente non ci credo però non sono tenuto a credere neanche alla possibilità di Julia che va in Texas o in Arizona e trova tracce dell' esistenza passata di Tex. Tu dici giustamente, basta scrivere una storia bella e giustificare la cosa ma il fatto è: è davvero necessario? 

Ripeto: secondo me l' idea di un mondo unico appesantisce i personaggi, i lettori e gli autori. 

 

Il mondo può andare in un modo in un fumetto e in un' altro modo in un altro fumetto! 

Non sono d'accordo; il "mondo unico" non appesantisce nulla per il semplice fatto che... non è necessario usarlo; prendiamo l'esempio di Julia, in Texas, trova tracce dell'esistenza di Tex: le troverà soltanto se questo fatto è funzionale alla storia; se il suo autore lo ritiene utile o, comunque, no deleterio.

Ti faccio un altro esempio più reale (perchè è stato fatto realmente nelle storie): Zagor, nel corso di una sua avventura si trova a collaborare con un'agenzia governativa segretissima che si occupa di oggetti misteriosi, manufatti alieni, oggetti magici e cose simili e che è continuamente ostacolata, nel suo operato, da una sorta di setta che vuole, al contrario, distruggere ogni traccia di queste cose; l'autore può inventarsi questi due "gruppi" (che, ripeto, sono necessari allo svolgimento della trama) e va benissimo oppure, visto che siamo in un universo condiviso, può pensare di utilizzare due gruppi già esistenti in un'altra serie: l'agenzia "Altrove" e gli "Uomini in Nero" presenti entrambi nella serie di Martin Mistére e, guarda caso, la cui fondazione risale al periodo dell'indipendenza americana o anche prima (nel caso degli Uomini in Nero) e che, quindi, esistevano all'epoca di Zagor.

L'autore può praticarle entrambe decidendo di volta in volta se farlo o meno.

Ecco: questo è un universo condiviso; nessuno stravolgimento, nessun incontro Tex/Julia e personaggi o idee che vengono condivise solo se necessario e funzionale all'interno della storia; del resto, Tex e Zagor hanno vissuto per decenni all'interno di un periodo storico "compatibile" (anche se con una trentina d'anni di differenza) e non si sono mai incontrati... e potranno anche non incontrarsi più o incontrarsi nuovamente... dipenderà dagli autori e dalle storie che scriveranno.

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Potrei definirlo un sillogismo bonelliano. Tex incontra Zagor che viene citato in Martin Mistere che incontra Mister No, Dylan e Nathan. Zagor trova i resti di forte Ontario quindi è legato al Comandante Mark che incontra Blek Macigno. Tex incontra i Fratelli Bill e Bat Masterson. Incontra Cochise quindi anche Ben-Pat-Brett McDonald e Bill Adams. Per ora mi vengono in mente questi indiscutibilmente abitanti dello stesso mondo.Questo, ovviamente, senza banalmente tirare in ballo Uomini, bestie ed eroi...

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28 minuti fa, Letizia dice:

Quando il protagonista dell'universo alfa, per tirare a campare, ha bisogno del protagonista dell'universo beta, non sarà che uno dei due universi è alla canna del gas?

O magari entrambi?

Sì e no, dipende. A volte si tratta di semplice razionalizzazione delle risorse. Enrico ha citato Altrove che compare sia in Martin Mystère che in Zagor. Se fossero state due agenzie governative funzionalmente analoghe, ma operativamente distinte, sarebbe evidente la ridondanza. 

Poi alcuni team-up servono sicuramente a proporre il personaggio più debole al pubblico di quello più forte (Dylan Dog e Morgan Lost), altre volte invece l'idea è interessante perché i personaggi hanno punti di contatto (Dylan Dog e Dampyr o -sempre lui- Dylan Dog e Johnny Constantine), oppure visioni del mondo diversissime come Superman e "Authority" (lo metto tra virgolette perché si trattava di un modello di quel supergruppo, non era quello originale).

Modificato da Il sassaroli
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Ma se si parla di Tex e Zagor non si parla di personaggi "deboli", ma personaggi "forti". Forti, seppure con numeri diversi, ma forti! L'uno più forte, l'altro comunque forte|!  

Aggiungo un esempio personale. Leggo Dampyr con soddisfazione e non leggo più Dyd da 20 anni. Ho acquistato con piacere la doppia uscita tra le due collane qualche anno fa, ma non pr questo ho ricominciato a leggere Dyd. Gli incontri  non stimolano il lettore dell'uno a iniziare a leggere l'altro.

 

Potrebbero farlo, in questo caso specifico, solo se l'albo condiviso riuscisse a convincere che l'ostracismo verso uno dei due personaggi è frutto di false credenze. Che qui ci sono, perchè leggo di gente cui non piace Zagor convinta che Zagor sia quello che pensano loro, mentre così non è. 

 

Aggiungo anche che ha un senso un incontro tra Dyd e Morgan, perchè fa scoprire ai lettori di Dyd un personaggio nuovo. Un ragionamento che non vale per Zagor la cui esistenza non viene certo scoperta perchè incontra Tex. 

Modificato da Angelo1961
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Altre volte ancora i due universi si sono fusi assieme per questioni editoriałi: l'universo D.C. attuale comprende quelli defunti di Fawcett e Charlton.

 

(proseguivo la risposta a Letizia)

Modificato da Il sassaroli
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20 ore fa, Diablero dice:

NELLE STORIE STESSE, si MOSTRA che un "mondo" di un personaggio è completamente diverso da quello degli altri...  perchè ogni autore riversa in un personaggio la "sua" visione del mondo. Chi prosegue una serie può riuscire ad adattarsi o condividerla, o averne una diversa... e se è troppo diversa, già lì, con LO STESSO PERSONAGGIO e la STESSA EPOCA...  non è più lo stesso mondo!

 

Su Tex scritto da GL Bonelli, esiste il bene e il male. Un personaggio può decidere e non tutti fanno sempre il bene e non tutti fanno sempre il male (esempi, Lucero, Clem, Apache Kid, etc.), ma le azioni non sono ambigue (anche per questo il Tex di Nizzi che cercando di fare il bene fa solo del male a chi si fida di lui è un Tex diverso, inetto, in un mondo diverso)

Nel mondo di Zagor di Nolitta  invece puoi fare male cercando di fare bene e viceversa, e nessuno è "buono" o "cattivo", lo stesso "eroico" protagonista è un pluriassassino stragista.

E mi dici che sono "lo stesso mondo"? :laugh:

 

Guarda quando Nolitta scrive Tex: è Tex, il capo dei navajos, secondo l'idea "nerd" dei personaggi che dà vita a idee strampalate come il "mondo condiviso" dovrebbe essere uguale.

E invece no, non fila nulla: perchè quello è Tex nel mondo di Nolitta, non nel mondo di GL Bonelli. E nel mondo di Nolitta uno come Tex diventa un "villain", come mostra bene "caccia all'uomo". Nelle storie successive, per non renderlo il "villain", Nolitta deve renderlo un inetto che passa di fallimento in fallimento, perchè se non fallisse, nel mondo di Nolita non può essere un eroe.

 

Il paradosso che fa sballare le valvole ai lettori abituati ai "multiversi" è che, NOMINALMENTE, sono lo stesso identico "mondo", e lo sono: è il "mondo reale"

 

C'erano, un tempo ormai lontano che pochi ricordano, i "lettori". Non i "collezionisti" o i "fan" e nemmeno i "fanboy". I lettori leggevano di tutto. Leggevano le avventure di decine, centinaia di personaggi ambientate TUTTE nel "mondo reale", e tutte in un mondo descritto diversamente.

 

Il "mondo reale" è un "universo" particolare. Quando lo usi, non sei obbligato a seguire DAVVERO le vicende del mondo reale (quante storie di fantascienza o alla Martin Mystere prendono un avvenimento del mondo reale e dicono che è avvenuto diversamente ma rimangono ambientate nel mondo reale? Per non parlare del fatto che per esempio la vita di Napoleone se prendi 3 film e 20 romanzi, sono di personaggi che hanno vite diverse e caratteri diversi...)

 

È una cosa peculiare del "mondo reale": se fai una storia dei Fantastici Quattro nell'universo Marvel, il passato dei fantastici quattro è quello delle storie pubblicate. Se cambi qualcosa, fai un altro universo alternativo, un universo ultimate per esempio. Mentre se fai una storia nel "mondo reale", puoi descrivere Napoleone in maniera totalmente diversa da quella usata dagli altri auto che hanno pubblicato storie di Napoleone in precedenza...

 

Il "mondo reale" ha potenzialmente infiniti Napoleone completamente diversi uno dall'altro. E, allo stesso modo, anche Tex totalmente, completamente diversi se non opposti come quello di Nizzi e quello di GL Bonelli... sono entrambi ambientati nel mondo reale. Come Napoleone, anche infiniti Tex sono ambientabili nel mondo reale.

 

Con questo post Diablero spiega benissimo il concetto per cui non è possibile ostinarsi a parlare di un futuro in cui "dobbiamo abituarci" all' universo condiviso.  Altrove è su Martin Mystere e anche su Zagor. È in ALCUNE STORIE di Zagor e nell' UNIVERSO di Martin Mystere. Ma Zagor è nato prima di Altrove e di Martin Mystere. Alcuni autori hanno pensato di scrivere delle storie con Altrove su Zagor perché l' hanno trovata una bella idea, ma non è detto che Altrove faccia parte in assoluto dell' universo di Zagor, questo dice @Enrico e fino a qui siamo d'accordo.

Se invece un autore (occhio) dice: da oggi l'universo di Martin Mystere è quello di Zagor e dobbiamo attenerci in tutto e per tutto a questo allora è diverso! 

 

Come dice @Letiziae come già aveva detto lo stesso Diablero, queste sono trovate disperate, imposizioni della casa editrice in evidente difficoltà. Nessuno si era finora posto il problema di fissare la legge dell' universo condiviso in Bonelli, i (pochi) team up finivano li così come le citazioni. 

@Carlo Monniche è vicino alla casa editrice, continua a dire che dovremmo abituarci , ebbene forse è il caso di moderarsi un po' (non lui ma la casa editrice da cui immagino abbia preso le informazioni) ed evitare certe affermazioni. Sempre @Diablero ha detto che quando le case editrici fanno così è il momento di smettere di comprare i fumetti, e io mi trovo d'accordo con lui, mi dispiace. Spero non succeda perché nessun lettore vorrebbe abbandonare le letture a cui è affezionato ma se ci costringono...

 

La cosa che non viene afferrata è che parlare di un universo unico impone il dover seguire le leggi dell' universo unico, altrimenti è come tirare il sasso e nascondere la mano. Se Boselli ha fatto andare Cico in Texas e incontrare Kit Carson adesso il futuro sia di Cico sia di Kit Carson NON PUÒ NON ESSERE COSÌ, (e come ho detto in un altro post, qui Boselli è stato coraggioso e ha rischiato, ma non vuol dire che si debba sempre fare così, anzi , se il risultato è la legittimazione dell' universo condiviso allora forse era meglio non fare nessun incontro tra Zagor e Tex) perché è stata intaccata la continuità, il personaggio si è evoluto, la moglie si chiama Pamina, non potrà chiamarsi in un altro modo. Se invece Cico, all' interno dell' universo Zagoriano in una singola storia va in Texas e apre una locanda, può chiuderla nella stessa storia e si può dare una spiegazione alla cosa molto più facilmente. Quante volte negli" speciali Cico " abbiamo visto avventure strane?  Un altro autore non è obbligato a guardare cosa ha scritto "quello prima di lui quella volta" (tranne rari casi, ad esempio nemici ricorrenti come Mefisto) perché sa di poter creare una storia con possibilità infinite conoscendo gli elementi chiave del personaggio e del "suo mondo". 

 

È così difficile da capire? Il mondo di Zagor non è il mondo di Tex e quello di Ken Parker non è il mondo di Julia! Come si fa a vincolare così le cose? 

 

Berardi vuole inserire Ken Parker nel mondo di Julia? Lui è un riconosciuto maestro ed è il creatore di entrambi i personaggi ma sapete cosa vi dico: secondo me sbaglia, pur rimanendo nel "suo" universo, perché i due personaggi sono differenti. La cosa potrebbe limitarsi ad una singola storia e finire li, altrimenti Berardi dovrebbe adeguare tutti gli eventi "storici" di Ken Parker con quelli di Julia. E scusate, sennò è troppo comodo!  Addirittura nel post di Monni è scritto che l'universo di Ken Parker e Julia POTREBBE ESSERE ANCHE quello di Tex e Zagor!!!  E sarà Berardi a decidere!!! 

 

annamo bene! 

 

Modificato da Hellingen
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20 minuti fa, Hellingen dice:

È così difficile da capire? Il mondo di Zagor non è il mondo di Tex e quello di Ken Parker non è il mondo di Julia! Come si fa a vincolare così le cose? 

La stessa casa editrice, approvando i crossover, li rende un unico mondo. Su questo c'è veramente zero da discutere, così come non capisco minimamente l'attaccamento a tutti i costi all'universo separato o allo smettere di comprare perchè non fanno come dico io (assurdo), nessuno vieta al lettore di pensarli universi diversi con l'estemporaneo incontro, la fantasia è la nostra e ci possiamo tranquillamente vedere quello che vogliamo in quel che leggiamo.

Modificato da Tex_Willer90
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15 minuti fa, Tex_Willer90 dice:

La stessa casa editrice, approvando i crossover, li rende un unico mondo. Su questo c'è veramente zero da discutere, così come non capisco minimamente l'attaccamento a tutti i costi all'universo separato o allo smettere di comprare perchè non fanno come dico io (assurdo), nessuno vieta al lettore di pensarli universi diversi con l'estemporaneo incontro, la fantasia è la nostra e ci possiamo tranquillamente vedere quello che vogliamo in quel che leggiamo.

In teoria si, in pratica no. Perché se dici così allora possono stravolgere tutto, tradendo ogni regola narrativa,  imponendo assurdi vincoli agli altri autori, e noi facciamo finta di niente tanto la "fantasia è nostra". Posso ignorare il team up che finisce lì, non l' universo comune condiviso. Se dici così cadi nel tranello, dopo devi accettare tutto quello che ti danno. 

Modificato da Hellingen
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L'universo condiviso è un'operazione di sintesi, riduzione, soppressione, semplificazione, appiattimento. Va benissimo che ogni tanto dei personaggi di serie diverse si incontrino, ma imporlo come regola generale è un errore, un limite. Dove prima c'erano una molteplicità di mondi, ognuno con le sue peculiarità, narrazioni, regole, stranezze, ora verebbe imposto un conformarsi svilente ad unico modello, riducendo la specificità, la diversità, quel "magico che piace" che contraddistingue i vari mondi (e di conseguenza i vari lettori).

Per guadagnarci cosa, poi?

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, frank_one dice:

Per guadagnarci cosa, poi?

Eccola qui la vera questione: "guadagnarci"!

Se i team-up (e i crossover) funzionano in termini di vendite e fatturato, continueranno.

Con buona pace a tutte le nostre seg... hem, elucubrazioni mentali.

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19 ore fa, F80T dice:

in questo albo non succede praticamente nulla

A me non sembra. Anzi delle storie di Boselli si può dire tutto tranne che non succeda niente, tanto sono piene di situazioni, personaggi, spunti. Io direi il contrario, in questa storia succedono fin troppe cose per un albo di appena 126 pagine, che per raccontarle al meglio avrebbe dovuto essere perlomeno di 160 se non 220 come il Texone.

 

La trama è chiara: sta per scoppiare una guerra indiana e i nostri eroi cercano di impedirla contrastando i politici e gli affaristi che la fomentano, e provando a fermare i Comanche dall'altra, utilizzando per questo anche Cynthia Ann Parker (trama classicissima vista tante volte anche in "Storia del West" con Bill Adams o Pat Mac Donald nel ruolo dei mediatori senza speranza).

 

Ci sono numerosi scontri a fuoco che coinvolgono prima Cico e Carson, poi Zagor contro gli uccisori di indiani, poi Zagor e Tex contro Baylor e i suoi scagnozzi, poi ancora i Nostri contro coloro che attaccano il ranch per incolpare gli indiani. C'è una scazzotta tra Tex e un sudista testa calda, e un'altra megascazzottata a Bandera di tutti contro tutti. Ci sono dialoghi di Zagor con Quanah Parker, dialoghi che chiariscono il contesto storico, ecc. ecc.

Insomma, può anche non piacere, ma sostenere che non succede niente (o niente di importante), o che la trama è debole...

Semmai, come ho già detto, il difetto è che le scene d'azione, gli scontri e gli inseguimenti, così come certi personaggi, stanno un po' stretti in sole 126 pagine e avevano bisogno, secondo me, di più spazio, e in certi casi di maggiore epicità.

 

Il tema di fondo è evidente: l'impossibilità di fermare una guerra che molti auspicano e molti altri non vorrebbero, ma considerano inevitabile (tema quanto mai attuale anche oggi.)

 

Il tempo che passa è sempre importante per Boselli fin dal "Passato di Carson", ma qui non mi sembra predominante ed è differente per ogni personaggio. Cico è sempre uguale, anche se sposato, Tex e Carson sono ancora giovani, Burnette è invecchiato ma più saggio, l'odio della maggior parte dei texani verso i Comanche è invece sempre lo stesso. Per Zagor il tempo è passato ma la storia non insiste più di tanto su questo, se non nell'ultima pagina.

 

Il finale con Zagor perdente per me ci sta bene.

Prima però di dare un giudizio definitivo, aspetterei di vedere il terzo capitolo di questa vicenda, che potrebbe benissimo presentare delle sorprese e vedere uno Spirito con la Scure sconfitto come protettore di indiani, ma non sconfitto in generale come Zagor. Voglio dire, Magico Vento alla fine deve assistere al declino dei Sioux, ma la prima serie non conclude in modo pessimista: sconfigge Hogan, trova l'amore, decide di cambiare vita e appende le pistole al chiodo. E così Mister no, che vede la sua Amazzonia cambiare e peggiorare ma non per questo diventa un personaggio malinconico e deprimente...

 

Più che altro, mi sembra strano dover vedere il futuro di Zagor in uno Speciale Tex Willer e non in uno Speciale di Zagor.

 

9 ore fa, Il Biondo dice:

Nel mondo reale di Zagor, Tex Willer sarebbe Supermike.

Non avevo mai fatto questa precisa associazione, ma mi trovi d'accordo. Sicuro di sè e vincente, preso di peso il Tex di tante storie GLBonelliane e messo a Darkwood risulterebbe appunto troppo super, un "buono" ma antipatico in una classica storia zagoriana.

Mah... io invece questo paragone Tex Willer e Supermike - se non è una battuta - lo trovo un bel po' azzardato: una caricatura di supereroe spaccone e vanesio, e dall'altra un abile pistolero giustiziere?:dubbioso:

 

2 ore fa, Hellingen dice:

l'universo di Ken Parker e Julia POTREBBE ESSERE ANCHE quello di Tex e Zagor!!!  E sarà Berardi a decidere!!! 

annamo bene! 

 

Concordo. Un conto sono i team-up occasionali (che già non mi fanno impazzire, anche se questo mi è piaciuto), ma addirittura un "universo narrativo condiviso Bonelli"? No, dai, non ne vedo nemmeno l'utilità: o è un gioco autoreferenziale fine a se stesso, o una pura trovata di marketing. In ogni caso, niente di buono per i lettori, imho.

 

E poi in questi casi si sa dove si comincia, ma non dove si finisce... In futuro Tex che incontra Draka senior??!!!... Boselli non lo farebbe mai, ma qualcuno dopo di lui magari sì... Per carità! :lol:

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Hellingen dice:

Con questo post Diablero spiega benissimo il concetto per cui non è possibile ostinarsi a parlare di un futuro in cui "dobbiamo abituarci" all' universo condiviso.  Altrove è su Martin Mystere e anche su Zagor. È in ALCUNE STORIE di Zagor e nell' UNIVERSO di Martin Mystere. Ma Zagor è nato prima di Altrove e di Martin Mystere. Alcuni autori hanno pensato di scrivere delle storie con Altrove su Zagor perché l' hanno trovata una bella idea, ma non è detto che Altrove faccia parte in assoluto dell' universo di Zagor, questo dice @Enrico e fino a qui siamo d'accordo.

In realtà, anche Martin Mystére è nato PRIMA di Altrove, come Zagor quindi, con il tuo ragionamento, come sarebbe in ALCUNE STORIE di Zagor, allo stesso modo sarebbe in ALCUNE STORIE di Martin Mystére e, continuando a seguire il tuo ragionamento, Altrove NON FAREBBE PARTE IN ASSOLUTO dell'universo Mysteriano; in realtà, è così per qualsiasi cosa: Altrove compare solo su ALCUNE storie di Martin Mystére (più spesso che in Zagor, ma non in tutte); Drunky Duck compare solo in ALCUNE storie di Zagor, ma non in tutte; El Morisco, in ALCUNE storie di Tex ma non in tutte; andando al paradosso, anche Tiger Jack compare IN ALCUNE storie di Tex...

Il fatto è che, secondo me, l'autore, di volta in volta, utilizza ciò che ritiene più funzionale alla narrazione e "dimentica" il resto: quante volte alcune situazioni si sarebbero potute risolvere con una bella carica dei Navajos ma non è successo? e in quante altre noi, al posto di Martin Mystére ci saremmo subito rivolti al Altrove per risolvere un problema e Martin Mystére non ci ha pensato? non ci ha pensato perchè... la storia non doveva andare così... l'autore aveva altro in testa e così, allo stesso modo, Altrove spunta su Martin Mystére... quando serve, esattamente come spunta fuori su Zagor (su Zagor, magari, meno spesso ma perchè sono personaggi diversi e le loro storie si svolgono diversamente).

Questa è la mia idea di universo condiviso: un universo unico per tutti i personaggi dove gli autori si limitino ad utilizzare ciò che serve e dove "Altrove" spunti fuori soltanto quando è funzionale alla storia che, poi, è quello che accade normalmente nei singoli universi dei singoli personaggi.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Hellingen dice:

Come dice @Letiziae come già aveva detto lo stesso Diablero, queste sono trovate disperate, imposizioni della casa editrice in evidente difficoltà. [...] quando le case editrici fanno così è il momento di smettere di comprare i fumetti, e io mi trovo d'accordo con lui, mi dispiace. Spero non succeda perché nessun lettore vorrebbe abbandonare le letture a cui è affezionato ma se ci costringono...

Non sono per niente d'accordo su questo... un universo condiviso, ben utilizzato, è una ricchezza in più per le storie

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Hellingen dice:

La cosa che non viene afferrata è che parlare di un universo unico impone il dover seguire le leggi dell' universo unico, altrimenti è come tirare il sasso e nascondere la mano. Se Boselli ha fatto andare Cico in Texas e incontrare Kit Carson adesso il futuro sia di Cico sia di Kit Carson NON PUÒ NON ESSERE COSÌ, (e come ho detto in un altro post, qui Boselli è stato coraggioso e ha rischiato, ma non vuol dire che si debba sempre fare così, anzi , se il risultato è la legittimazione dell' universo condiviso allora forse era meglio non fare nessun incontro tra Zagor e Tex) perché è stata intaccata la continuità, il personaggio si è evoluto, la moglie si chiama Pamina, non potrà chiamarsi in un altro modo.

D'accordo ma forse ci sfugge quello che è il nodo principale: il futuro di Cico (in questo caso, ma anche di altri personaggi) E' UN FUTURO CHE NON ARRIVERA' MAI perchè le storie regolari sono FISSE NEL TEMPO e quindi Cico può fare qualsiasi cosa (aprire locande, arruolarsi nell'esercito, sposarsi e rimanere vedovo) esattamente come ha fatto finora perchè questo, ad eccezione della sua morte (che non credo sarà mai in programma), non inciderà nel suo "futuro" come descritto in questa storia... la continuità non è stata intaccata perchè questa storia E' OLTRE LA CONTINUITA'.

L'unica continuità "toccata" è quella di Tex Willer che adesso, da adulto, "ricorda" di aver conosciuto Zagor (ad esempio nell'ultimo cartonato).

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9 hours ago, Tex_Willer90 said:

La stessa bonelli ti ha smentito nel pannel di Nathan Never dove hanno presentato per il 2024 varie storie atte a spiegare cosa è e sarà l'universo condiviso per la Sbe, forse sei rimasto indietro tu.

Abbiamo il "company man" qui che ci spiega che se la Bonelli fa una cosa, non può essere risibile....

 

:laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing:

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<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Diablero dice:

Abbiamo il "company man" qui che ci spiega che se la Bonelli fa una cosa, non può essere risibile....

 

:laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing:

 

Sarà anche risibile per te ma non per tutti.

Ma ti riesce davvero così difficile capirlo?

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52 minuti fa, Enrico dice:

Drunky Duck compare solo in ALCUNE storie di Zagor, ma non in tutte; El Morisco, in ALCUNE storie di Tex ma non in tutte; andando al paradosso, anche Tiger Jack compare IN ALCUNE storie di Tex...

Il fatto è che, secondo me, l'autore, di volta in volta, utilizza ciò che ritiene più funzionale alla narrazione e "dimentica" il resto: quante volte alcune situazioni si sarebbero potute risolvere con una bella carica dei Navajos ma non è successo? e in quante altre noi, al posto di Martin Mystére ci saremmo subito rivolti al Altrove per risolvere un problema e Martin Mystére non ci ha pensato? non ci ha pensato perchè... la storia non doveva andare così...

Queste sono cose ovvie. E tu hai capito benissimo quello che voglio dire, però vuoi a tutti i costi sostenere l' universo condiviso perché credi che gli autori sapranno prendere solo "il buono" da ogni "mondo" per fare le storie.

Questo è il tuo ragionamento mi sembra di capire, e si basa sul buon senso degli autori. Ma anche se fosse, la cosa non è fattibile perché UN SINGOLO MONDO DEVE POTER STARE IN PIEDI DA SOLO come è stato finora.

I team up sono e devono rimanere esperimenti occasionali. 

 

Il team up in questione "Presagi di Guerra", è molto importante per motivi già spiegati, se anche nella serie regolare si vedessero delle svolte e il viaggio di Cico in Texas o l'abbandono di Darkwood da parte di Zagor, sono cose decise oggi per una ipotetica chiusura della testata, o per una sua totale rivoluzione con guerra civile, invecchiamenti vari ecc. (le probabilità che avvenga sono basse)

Oppure per fare un altro speciale completamente slegato dalla serie regolare (ipotesi più probabile, perché accontenterebbe tutti e noi potremmo continuare a vedere Zagor per quello che è sempre stato, sapendo però che un giorno succederanno delle cose, fuori dal tempo quindi "mondo di Zagor" cioè primi decenni dell' 800).

Forse può essere saggio dire: nel mondo di Tex Willer, Cico è locandiere in Texas e Zagor va a est, nel mondo di Zagor non è così...ma è difficile da accettare per il lettore. 

 

No, in nessun caso l'universo unico è accettabile, condizionerebbe tutto. Anche se lo dice Nathan Never o Berardi o non so chi è inaccettabile. 

Già il fatto che Nathan Never ce lo abbia "spiegato" (non l' ho visto perché non leggo Nathan Never) mi sa di "prepariamo i lettori così si abituano". Ma, come dice @Poe, quale sarebbe il prossimo passo? A cosa dovremmo abituarci, a vedere regolarmente una testata unica che raccoglie gente presa qua e la? Boh. Se fossi uno sceneggiatore non vorrei mai una cosa del genere e da lettore idem. 

 

Mondi diversi eventi diversi, libertà espressiva. Un unico mondo: vincoli, limitazioni oppure forzature per fare quadrare tutto, storie piene di spiegazioni su "come è stato possibile ecc". Team up: esperimento occasionale che può avere anche dei risvolti interessanti, ma non unire definitivamente i mondi.

Forse hanno visto alti incassi sui team up e hanno avuto questa strana idea dell'universo condiviso, ma non penso li porterà lontano. 

 

Modificato da Hellingen
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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

 

 

E per fornire a Befankio le mie referenze:D, ricordo che leggo Zagor dal 1971 e che, ovviamente, li ho letti tutti dalla foresta degli agguati in poi, a parte la recente miniserie (quella in cui si cercava dove fosse finito) e qualche maxi (o Più) di brevi.  Ah sì, in realtà mi mancherebbe il Sakem senza piume se la consideriamo tra le storie di Zagor. 

Hai cominciato a leggere Zagor nel 1971 come me e sei pure un po' piú vecchio di me, mi levo il cappello e mi inchino caro Angelo, pedigree Zagoriano concesso :ok:

P. S. Il sakem spennato non l'ho letto neanch'io :laugh: un saluto

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È indubbio che Giove, Saturno, urano e Nettuno facciano parte del nostro universo.

Ma Plutone?

A quale universo appartiene Plutone?

E per favore non tirate fuori il cane di Topolino.

Da quando è stato declassato a pianeta nano, non lo sa più nessuno.

E chissà se il Grande Vecchio si redesse conto che il suo Tex apparteneva a quell'universo e non a un altro.

Ma forse a quei tempi i multiversi e gli universi condivisi erano roba da Flash Gordon e con Tex non c'entravano per nulla.

 

Non vedo l'ora di leggere (o almeno di venire a conoscenza di) una storia con Zagor che videochiama Cico con lo smarthphone.

Ma spero ardentemente che un tale avvenimento non si verifichi "nell'universo di Tex".

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42 minuti fa, Hellingen dice:

 

Il team up in questione "Presagi di Guerra", è molto importante per motivi già spiegati, se anche nella serie regolare si vedessero delle svolte e il viaggio di Cico in Texas o l'abbandono di Darkwood da parte di Zagor, sono cose decise oggi per una ipotetica chiusura della testata, o per una sua totale rivoluzione con guerra civile, invecchiamenti vari ecc. (le probabilità che avvenga sono basse)

Oppure per fare un altro speciale completamente slegato dalla serie regolare (ipotesi più probabile, perché accontenterebbe tutti e noi potremmo continuare a vedere Zagor per quello che è sempre stato, sapendo però che un giorno succederanno delle cose, fuori dal tempo quindi "mondo di Zagor" cioè primi decenni dell' 800).

Forse può essere saggio dire: nel mondo di Tex Willer, Cico è locandiere in Texas e Zagor va a est, nel mondo di Zagor non è così...ma è difficile da accettare per il lettore. 

 

 

Per un lettore che conosce la psicologia di Zagor e Cico é molto difficile immaginarli separati anche in un futuro come narrato in presagi di guerra. Non esiste Zagor senza Cico e Cico Senza Zagor. Si incontrano nel primo numero, abitano nella stessa capanna e vivono 1000 avventure con un rapporto molto più stretto ed umano di quanto potrebbe essere per esempio il rapporto tra Tex e Carson. Se Carson viene ucciso Tex si vendica uccidendo tutti i nemici, ma poi riparte verso altre avventure come ha già ha fatto dopo la morte di Lilith. Ma a Zagor questo non é concesso, é un personaggio molto più complesso e molto piú umano e lo fa vedere molto bene Boselli nel dialogo con Tex in Bandera quando Tex non capisce come sia possibile che Peta Nocona possa lasciarsi morire per amore, invece Zagor lo capisce benissimo. 

Per questo dico che Zagor è Cico non si possono separare, sono fondamentalmente come Stanlio e Ollio. Non esistono film di Stanlio o di Ollio esistono solo film di Stanlio & Ollio. L'unico modo di dividere Zagor da Cico é la morte di uno dei due ma come per Stanlio e Ollio per il sopravvissuto non c'è piú futuro (se vi ricordate dopo la morte di Oliver Hardy Stan Laurel non recitó più e terminó la sua vita a scrivere testi per una coppia di amici che avevano senso solo insieme). 

 

Modificato da Befankio
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17 minutes ago, Carlo Monni said:

 

Sarà anche risibile per te ma non per tutti.

Ma ti riesce davvero così difficile capirlo?

Strawman. È ovvio che parliamo ciascuno con la nostra opinione. Io invece trovo insopportabili i post dove magari gente insulta a destra e a sinistra e poi dice "mia opinione personale" come se fosse un "tana liberi tutti" (e come se tutto il resto del tempo fossero la voce della verità rivelata, inchinatevi comuni mortali)

 

Io, te, TUTTI qui non facciamo che dire le nostre opinioni, e QUANDO NON SONO OPINIONI lo segnaliamo (indicando da dove abbiamo preso i dati, chi è la fonte, etc), non il contrario.

 

"Opinione tua" non è quindi un argomentazione, visto che equivale a dire "non stai dicendo quello che dico io!", è semplicemente un voler buttare sabbia negli ingranaggi della discussione spingendo gli altri a postare pallossissimi disclaimer ("questa è la mia opinione personale, non quella di Rosario Fiorello, non confondetevi, eh") o a rinunciare a postare per la rottura di ########

 

Per esempio...

 

23 hours ago, Carlo Monni said:

Il tuo più grosso problema è che sei assolutista ed integralista a livelli incredibili.

 

Opinione tua! :P

 

Adesso cosa sei diventato, il supremo giudice di quanto sono assolutisti gli altri? Scendi dal trono e smettila di pensare che le tue opinioni siano la verità rivelata!

 

A parte gli scherzi, la faccenda è molto più semplice. io sono un cliente, un acquirente, un consumatore di prodotti Bonelli. Se la qualità dei prodotti cala e mi vogliono dare a forza una cosa squallida, di bassa lega, da casa editrice alla canna del gas come "l'universo condiviso" che significa semplicemente scopiazzare una casa editrice altrettanto alla canna del gas come la Marvel, per produrre pappine omogeneizzate azzerando le differenze autoriali e le cose che rendevano UNICO il mondo di un personaggio, se io dico che ero loro cliente quando mi servivano fumetti DOC, Denominazione d'Originale Auroriale Controllata, e ora mi vogliono vendere a prezzo maggiorato una Simmenthal scaduta, è nel mio pieno diritto dire "ma mi avete preso per un pollo?" e mollarli andando a leggere i fumetti della concorrenza (o a rileggere i loro vecchi fumetti quando invece di pensare a menate cervellotiche per fanboy come queste erano concentrati a fare fumetti belli)

 

Più che altro non capisco che papille gustative ha quello seduto vicino a me che si sta degustando la Simmenthal scaduta (scaduta perchè stanno scopiazzando la marvel degli anni 90...) e mi dice "è roba Bonelli, se non la mangi sei assolutista e integralista a livelli incredibili!" :laugh:

 

8 hours ago, Carlo Monni said:
23 hours ago, Diablero said:

Tutti e tre scritti da Charlier, eh, ma dai, è solo un dettaglio inessenziale... :laughing:

 

Sbagliato: Due creati da Charlier ed uno da Albert Weinberg per la precisione, anche se tre storie di Dan Cooper sono state scritte da Charlier. Hai letto solo quelle per caso?:lol:

Vuoi dire che Boselli non ha mai scritto Tex e Zagor? (o hai letto solo quelli per caso?) :laugh:

 

Anche qui, complichi (per negare l'evidenza) le cose più semplici. Se Boselli ha scritto Tex, Charlier ha scritto Dan Cooper. Anche se entrambi non ne sono il creatore. Se Charlier non ha scritto Dan Cooper perchè non è il creatore, manco Boselli ha mai scritto Tex.

 

Poi...

 

1 hour ago, Enrico said:

Non sono per niente d'accordo su questo... un universo condiviso, ben utilizzato, è una ricchezza in più per le storie

 

Eh, quanto erano "poveri" quei fumetti privi di questa "ricchezza", come il Tex di GL Bonelli, lo Zagor di Nolitta, la Storia del West, Ken Parker, Mister No, e ci butto pure Mark e Il Piccolo Ranger, con la loro narrazione "retrò" (ma diversissima fra di loro) così diversa da quella delle altre serie citate.

 

Quando ogni serie aveva un suo linguaggio ed era CARATTERIZZATA, quando non erano ancora tutti "indagatori di stà... "

 

Ma quanto erano "poveri", senza questa "ricchezza" del dover essere tutti insieme schiacciati nello stesso universo?

 

Quando leggevi "il figlio di Mefisto", che sofferenza! Pensavi "ma perchè non c'è un universo condiviso? Così Tex chiama Draka ad aiutarlo e sconfiggevano Mefisto! Questa storia ha davvero bisogno di un crossover!"

 

Cosa vuoi che sia l'individualità e la varietà, quando puoi avere la "ricchezza" di fare tutti "la marvel dei poveri" a furia di "bellissimi" crossover?

 

 

 

 

 

12 minutes ago, Letizia said:

Non vedo l'ora di leggere (o almeno di venire a conoscenza di) una storia con Zagor che videochiama Cico con lo smarthphone.

 

Non mi ricordo se l'ha mai usato personalmente, ma nell'ultima storia di Zagor contro Hellingen i seguaci di Hellingen comunicano con lui con uno smartphone nascosto dentro un libro...

 

(Hellingen, quello che una volta costruiva bellissimi robottoni di ferraglia come Titan, ha fatto un corso accelerato alla Cepu e dopo pochi mesi è un esperto di microchip. Che ricchezza!)

 

15 minutes ago, Letizia said:

Ma spero ardentemente che un tale avvenimento non si verifichi "nell'universo di Tex".

Non hai sentito? Adesso è lo stesso universo! Nel mondo di Tex ci sono gli smartphone! E c'è Wendigo, Washington è stata bombardata da Hellingen, e c'è anche la dimensione alternativa del Signore Nero con Elfi, Folletti e Nani!

 

Pensa che ricchezza! Non ti sentivi "povera" prima senza tutto questo?

 

(certo, se ti piacevano queste cose potevi comprarti Zagor che era in edicola di fianco. Ma non sia mai che tu possa scegliere fra "gusti" diversi, alla Bonelli ci pensato a te e ti levano il problema dello scegliere, scelgono loro...)

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37 minuti fa, Befankio dice:

Per un lettore che conosce la psicologia di Zagor e Cico é molto difficile immaginarli separati anche in un futuro come narrato in presagi di guerra. Non esiste Zagor senza Cico e Cico Senza Zagor. Si incontrano nel primo numero, abitano nella stessa capanna e vivono 1000 avventure con un rapporto molto più stretto ed umano di quanto potrebbe essere per esempio il rapporto tra Tex e Carson. Se Carson viene ucciso Tex si vendica uccidendo tutti i nemici, ma poi riparte verso altre avventure come ha già ha fatto dopo la morte di Lilith. Ma a Zagor questo non é concesso, é un personaggio molto più complesso e molto piú umano e lo fa vedere molto bene Boselli nel dialogo con Tex in Bandera quando Tex non capisce come sia possibile che Peta Nocona possa lasciarsi morire per amore, invece Zagor lo capisce benissimo. 

Per questo dico che Zagor è Cico non si possono separare, sono fondamentalmente come Stanlio e Ollio. Non esistono film di Stanlio o di Ollio esistono solo film di Stanlio & Ollio. L'unico modo di dividere Zagor da Cico é la morte di uno dei due ma come per Stanlio e Ollio per il sopravvissuto non c'è piú futuro (se vi ricordate dopo la morte di Oliver Hardy Stan Laurel non recitó più e terminó la sua vita a scrivere testi per una coppia di amici che avevano senso solo insieme). 

 

Il sassaroli e Angelo1961 mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero. 

 

Modificato da Befankio
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Il 17/12/2023 at 11:45, Il sassaroli dice:

Boselli invece, per questa fissazione del realismo storico, si è avvicinato di più al finale di Lost: "tutti morti".

Non voglio andare off topic ma mi auguro che tu non sia uno di quelli che hanno frainteso il finale di Lost:bisonte:

 

PS: in ogni caso a me la storia di per sé é piaciuta, e trovo il finale di Zagor in linea con la serie.Ma sinceramente non vedo l utilità di questi incontri tra Tex e Zagor quando per tutti e due avere a fianco un signor X in questa storia sarebbe stato lo stesso( in linea teorica,poi é ovvio che c era una continuity per cui Zagor era fondamentale ecc.) 

In genere io trovo che i team up abbiano senso solo quando si possono mettere in risalto le differenze fra i personaggi.Altrimenti,se fai incontrare due eroi che fanno gli eroi insieme,aiutandosi senza problemi e tutti contenti, é inutile.( da questo punto di vista sarebbe stato interessante vedere lo Zagor Nolittiano a confronto con Tex,visto che quello Boselliano é per molti versi solo un Tex meno abile).

Modificato da Grande Tex
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