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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.40] Sierrita Mountains


MacParland

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Letizia dice:

GLB era capace di farmi stare sui marroni il cattivo che poi Tex pestava.

GLB era capace di far venire a me la voglia di menare il cattivo fino a spellarmi le mie dolci manine.

GLB era capace di dirmi: stai bonina, Letizia, non ti scaldare, ci pensa Tex al cattivo, non c'è bisogno che ti rovini le tue belle manine.

GLB era capace di farmi dire: dai, Tex, adesso mollagli un bel gancio e poi un affondo mozzafiato sullo stomaco.

GLB era capace di appagarmi con un bel pestaggio.

Ero più sadica?

Ero più giovane?

Adesso ho lo stomaco più delicato?

Quando rileggo GLB provo ancora le stesse cose.

Quindi, no.

Ma se leggo unautorechenonèGLB, scene così mi danno la nausea.

Ma lo sapete che sono proprio strana? 

 

Non sei tu a essere strana, ma gli autori a fare un uso sbagliato di certi cliché. Quando uno inserisce una scena, come quella del pestaggio, non perché funzionale a quanto sta scrivendo, ma perché appunto è un cliché che da qualche parte bisogna mettere, come pure le bistecche & patatine al ristorante, chi legge non può non provare un senso di straniamento.

Gli autori migliori (Boselli, solo per citarne uno) non usano i cliché, oppure li usano in maniera funzionale alla narrazione, altri autori (Faraci, solo per citarne uno) pensano che Tex sia solo un insieme di cliché: un tot di sparatorie, un tot di inseguimenti, un pestaggio, un paio di scene al ristorante, un po’ di “piccione” o “giuggiolone” sparsi a caso qua e là…

  • +1 4
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20 hours ago, Poe said:

Per quanto riguarda il famigerato pestaggio, intervengo un'ultima volta. E' ovvio che conta anche il COME si racconta, ma è altrettanto importante, se non di più, il COSA si racconta.

GLB sapeva raccontare meglio i pestaggi e renderli più "accettabili" al lettore, non c'è alcun dubbio e siamo d'accordo, ma resta il fatto che restano pestaggi su gente inerme (anche se delinquenti) che viene picchiata a sangue. A noi texiani doc non fa alcun effetto e ci sta bene così, ma magari a qualcuno non abituato a Tex invece sì.

Lo posto ancora (ma c'è di molto peggio in GLB). Poi ognuno la pensi come gli pare. :cool:

Tex-2.jpg

 

Vedo che hai "cancellato" la prima pagina che avevi postato prima.

 

Cioè, hai totalmente eliminato il contesto.

 

Solo così, "i pestaggi sono tutti uguali".

 

io preferisco leggere anche le pagine precedenti:

Tex-1.jpg  Tex-2.jpg

 

Il contesto di una scena, come viene costruita, come vengono caratterizzati i personaggi, NON È IGNORABILE.

 

Perché se lo ignori, come fanno i "citazionisti", poi ti viene fuori una schifezza.

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2 ore fa, Magic Wind dice:

Quando uno inserisce una scena, come quella del pestaggio, non perché funzionale a quanto sta scrivendo, ma perché appunto è un cliché che da qualche parte bisogna mettere,

Perché ritieni che il pestaggio non sia funzionale alla narrazione? Te lo chiedo perché finora la critica era che quella è una scena troppo sadica. Tu aggiungi che questo è solo un cliché inserito a forza, e senza vera necessità narrativa, ma a me non pare.

Voglio dire, questa è una storia di inseguimenti e di solito Tex per acciuffare i banditi ha una serie di opzioni che alla fin fine non sono poi tantissime:

1) segue le tracce dei cavalli

2) riceve la dritta giusta da un informatore

3) estorce le informazioni a suon di sberle

4) segue un ragionamento astuto e capisce dove stanno andando

5) ha degli indizi precisi che trova lungo il cammino

6)   ...................

Non sono tantissime, mi sembra, e ognuna a suo modo è un cliché, che va usato bene, chiaramente.

Qui Rauch usa l'opzione 3, poi la 2 (Long John che decide di collaborare per salvare la ragazza), poi ancora la 2 (il vecchio messicano che conosce il rifugio dello Yaqui). E forse non usa la 1 perché un indiano di solito è abile a nascondere le tracce. L'opzione "estorcere le informazioni"  a suon di sberle è sempre stata una delle più gettonate. E Nizzi l'ha usata spesso in modo eccessivo (praticamente la trama andava avanti solo perché x, picchiato, ti portava da y che, picchiato, ti conduceva da z, ecc.)

Però Rauch, almeno dal punto di vista narrativo, non mi sembra abbia fatto nulla di sbagliato o di inserito a forza. IMHO.

 

19 minuti fa, Diablero dice:

Il contesto di una scena, come viene costruita, come vengono caratterizzati i personaggi, NON È IGNORABILE.

Ancora?!

Diablero, su questo ho già scritto anche troppo e non ho più nulla da aggiungere. Ti ho sempre dato ragione sul fatto che il contesto, e quindi anche il "come" sono importanti, e che GLB era un esempio inimitabile. Non ho mai scritto la frase "i pestaggi sono tutti uguali" che tu hai virgolettato. Mi sembrava di essere stato chiaro, ma evidentemente...

Rimango dell'idea che a me la scena del pestaggio di Rauch non ha dato l'impressione di sadismo come invece ad altri (forse sono diventato cinico e insensibile alla violenza?:lol:).

Ho solo fatto notare - ma evidentemente non so farmi capire - che per quanto GLB fosse bravo a farti odiare il bandito e persino a farti divertire spesso e volentieri, resta il fatto che il contenuto è ben poco politically correct, all'epoca come oggi, si sa. Per questo ho messo solo la seconda tavola, perché comunque è una scena "forte", pur con le premesse della prima. E anche perché qualcuno - e non mi riferisco certo a te che queste cose le sai - quando mi viene a dire che il Tex di GLB era un eroe senza macchia, che usa la violenza in modo sempre giusto e moderato, che sei pagine di pestaggi sono troppe (GLB a volte li faceva durare molto di più) e che Tex non ha mai avuto momenti di sadismo, be' mi fa un po' ridere (li ha avuti eccome, nei primi numeri censurati, nell'inseguimento a Fraser in "Massacro", nella morte di Brennan, ecc. in altre occasioni). Il che non vuol dire che sia un eroe sadico! Solo che non è un eroe puro e immacolato.

 

Ovviamente tutto questo lo dico per amor di discussione, per ampliare il discorso, non per fare paragoni con la scena di Rauch e Palumbo che ognuno giudichi come vuole. Ma temo che questa mia precisazione non servirà a niente:lol:, e qualcuno distorcerà lo stesso quello che ho scritto dicendo: "ecco, si vuole paragonare certe scene di GLB che non c'entrano niente per giustificare il sadismo di Rauch! Ecco, qualcuno ha scritto che Tex è un eroe sadico!". Sì, vabbè...

 

Comunque, aggiungo e concludo che questi secondo me sono dettagli secondari del Texone. I veri difetti sono ben  altri: il fatto che questa è una storia "fredda" e tutta "di testa", con i due personaggi più importanti che non mantengono le aspettative (Selina e lo Yaqui).

 

 

Edited by Poe
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Io ho una domanda che sono anni che mi martella il cranio e che, temo, me lo martellerà ancora per chissà quanto tempo.

Ma dove diavolo compravano nel lontano West i vetri per le finestre e, soprattutto gli specchi dei saloon?

Non ho mai letto né visto, neanche di sfuggita, in nessun film una bella vetreria.

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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Poe dice:

Ho solo fatto notare - ma evidentemente non so farmi capire - che per quanto GLB fosse bravo a farti odiare il bandito e persino a farti divertire spesso e volentieri, resta il fatto che il contenuto è ben poco politically correct, all'epoca come oggi, si sa. Per questo ho messo solo la seconda tavola, perché comunque è una scena "forte", pur con le premesse della prima. E anche perché qualcuno - e non mi riferisco certo a te che queste cose le sai - quando mi viene a dire che il Tex di GLB era un eroe senza macchia, che usa la violenza in modo sempre giusto e moderato, che sei pagine di pestaggi sono troppe (GLB a volte li faceva durare molto di più) e che Tex non ha mai avuto momenti di sadismo, be' mi fa un po' ridere (li ha avuti eccome, nei primi numeri censurati, nell'inseguimento a Fraser in "Massacro", nella morte di Brennan, ecc. in altre occasioni). Il che non vuol dire che sia un eroe sadico! Solo che non è un eroe puro e immacolato.

 

@Poe Io ho memoria, ma non ricordo il titolo, di una storia in cui Tex per far parlare il bandito di turno gli ficca addirittura la testa sotto l'acqua del fiume e per poco non lo affoga. Il tutto con un bel sorriso stampato sul volto.

 

Sarà anche stato un criminale odioso finché si vuole, ma a me quella scena non è piaciuta, mentre di solito le sberle ai banditi mi piacciono molto.

 

Storia di GLB e Galep, ma giuro che non ricordo il titolo. Può essere "L'aquila e la folgore"?

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Adesso, Letizia dice:

Io ho una domanda che sono anni che mi martella il cranio e che, temo, me lo martellerà ancora per chissà quanto tempo.

Ma dove diavolo compravano nel lontano West i vetri per le finestre e, soprattutto gli specchi dei saloon?

Non ho mai letto né visto, neanche di sfuggita, in nessun film una bella vetreria.

 

eccoti la lista delle vetrerie americane dell'epoca: 

 

List of defunct glassmaking companies - Wikipedia

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La lista di Wikipedia mette insieme aziende tra loro molto diverse. Il mondo dei produttori di vetro della seconda metà dell’Ottocento era suddiviso principalmente in due settori: vetro cavo ( quello di bottiglie e bicchieri) e vetro in lastra colato o rullato per finestre ( e quando argentato da un lato diventava specchio). Il vetro in lastra era di sicuro largamente disponibile nelle medie e grandi città. Nelle zone remote dell’ovest arrivava in casse a mezzo ferrovia e poi trasportato con carri. Il vetro è molto pesante ( per esempio 1 metro quadrato in 4 mm pesa 10kg) pertanto, ritengo, fosse molto costoso e secondo me la povera gente non se lo poteva permettere. Non parliamo poi degli specchi, che costavano  un’ enormità . Da qui le famose scene dei baristi che al primo accenno di rissa mettevano al sicuro lo specchio del saloon ( sicuramente di dimensioni molto più piccole di quello mostrato in tanti film 

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Adesso, Poe dice:

E anche perché qualcuno - e non mi riferisco certo a te che queste cose le sai - quando mi viene a dire che il Tex di GLB era un eroe senza macchia, che usa la violenza in modo sempre giusto e moderato, che sei pagine di pestaggi sono troppe (GLB a volte li faceva durare molto di più) e che Tex non ha mai avuto momenti di sadismo, be' mi fa un po' ridere (li ha avuti eccome, nei primi numeri censurati, nell'inseguimento a Fraser in "Massacro", nella morte di Brennan, ecc. in altre occasioni). Il che non vuol dire che sia un eroe sadico! Solo che non è un eroe puro e immacolato.

 

Gianluigi Bonelli a volte faceva fare a Tex dei pestaggi che duravano molto di più di sei pagine? Interessante, non me li ricordo proprio. Me ne sai indicare qualcuno, che vorrei leggerlo? Almeno due o tre pestaggi lunghi, però, non uno solo.

 

Se poi ti riferivi a me nella frase "eroe senza macchia", io non l'ho mai scritta.

 

Inoltre,  la frase "usa la violenza in modo sempre giusto e moderato" non l'ho mai scritta: quel "sempre" non è opera mia, l'hai aggiunta tu.

 

Io ho scritto: 

- "usava la violenza in modo giustificato"

- "(le scene) di Gianluigi Bonelli avevano un'anima e raccontavano in modo coinvolgente, mostrando un Tex giusto e infallibile"

 

E' tutta un'altra cosa dal "sempre giusto e moderato".

 

So bene che nel Tex censurato lui si comportava in modo diverso: e per forza, questa non è una sorpresa. Perchè credi che li abbiano censurati? Il primo Tex non era il Tex che conosciamo (ma anche lì non ci sono casi di "sadismo": qui stai gonfiando i fatti). Quindi non fa testo.

 

Inoltre, per far vedere un Tex davvero violento vengono sempre citati solo questi due esempi, che, guarda caso, hai citato:

- Fraser di "Massacro" e

- la storia del "Giuramento"

Sempre e solo questi due. Solo che ti dimentichi che quelle erano storie di vendetta, diverse dalle normali storie di avventura di Tex. Fraser ha fatto distruggere la città di Goldeena dagli indiani, con massacri, stupri e violenze senza fine. Brennan e gli altri avevano ammazzato sua moglie Lylith e fatto morire di vaiolo i navajos. Il comportamento di Tex in queste storie è per forza diverso, perchè lui è in un contesto dove deve vendicare delle situazioni orribili. Quindi anche questi esempi non fanno testo: sono quelle eccezioni che confermano la regola.

 

Non vedete le circostanze, ma vedete solo i fatti, estrapolandoli dalle circostanze e quindi stravolgendoli. 

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Occavolo, sono rovinata.

Adesso non mi potrò più gustare Tex o un bel film Western.

Mi verranno sempre in mente, a rovinarmi tutto, i vetri e gli specchi di Wikipedia.

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Io in questo Texone il sadismo proprio non ce lo vedo. Tex picchia il bandito in quattro  vignette, ( tre pugni e una ginocchiata, quest'ultima poteva far male, ma Tex sa dosare i suoi colpi ) il resto sono dialoghi e commenti. Glb forse gli avrebbe scritto meglio, e invece Rauch ha fatto del suo meglio.

Brodo allungato  le 6 pagine? Per me va bene così.

  • +1 2
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2 ore fa, Laramie dice:

non ricordo il titolo, di una storia in cui Tex per far parlare il bandito di turno gli ficca addirittura la testa sotto l'acqua del fiume e per poco non lo affoga. Il tutto con un bel sorriso stampato sul volto.

 

Sarà anche stato un criminale odioso finché si vuole, ma a me quella scena non è piaciuta, mentre di solito le sberle ai banditi mi piacciono molto.

 

Storia di GLB e Galep, ma giuro che non ricordo il titolo. Può essere "L'aquila e la folgore"?

Non ricordo bene "L'aquila e la folgore", spiacente ma non posso aiutarti. Comunque di scene in cui Tex mette la testa dell'avversario sotto l'acqua del fiume o di un abbeveratoio o di una tinozza ce ne sono diverse nella serie, ma di solito sono scene divertenti. Quella che dici tu mi sfugge. Purtroppo per tutti noi è difficile ricordare una serie di 764 numeri! Senza contare gli speciali. :lol: 

Magari Carlo Monni o Diablero se la ricordano...

 

54 minuti fa, joe7 dice:

Se poi ti riferivi a me nella frase "eroe senza macchia", io non l'ho mai scritta.

Se non l'hai mai scritta vuol dire che non mi riferivo a te. E infatti non ti ho mica citato. :lol:

Il mio era un discorso generale su come a volte viene visto Tex da molti, non solo qui sul Forum.

 

Di pestaggi lunghi nella serie ce ne sono parecchi, ora sono in vacanza e non ho i fumetti sotto mano per cui non ti posso citare gli albi esatti, ma credo che altri forumisti possono aiutarti a trovarle.

Così a memoria in "Tucson" ce ne sono di fantastici, anzi lì addirittura Tex scaraventa un tipo dalla finestra e gli rompe l'osso del collo (praticamente un omicidio): puoi leggere anche la discussione qui sul forum nel topic apposito. Poi anche nella storia "Il clan dei cubani" Tex non scherza mica, oppure in "San Francisco", però se siano più di sei pagine così a memoria non te lo so proprio dire... 

Ma sinceramente non mi sembra così importante, la serie è piena di scene di questo tipo.

 

Però - come ho già scritto - sull'argomento ho già detto la mia e continuare a ripetere le stesse cose non credo sia interessante per nessuno.

 

Su questo Texone mi piacerebbe sapere piuttosto il parere di qualcuno sul personaggio di Selina, di cui nessuno ha finora parlato, argomento più piacevole dei pestaggi.

Aspettiamo magari le recensioni di altri. Solo che ultimamente sul forum sono sempre gli stessi (pochi) che commentano. Non so se sia solo una mia impressione, ma una volta mi sembra che gli interventi fossero di più. E la mancanza di quelli di Boselli si fa sentire molto...

Di sicuro Rauch non ci metterà più piede qui... :lol:

Edited by Poe
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Anche a me piacerebbe parlare di Selina, ma non ci troverei niente da dire: è un tipo troppo anonimo, come lo è tutta la storia.

 

E comunque credo di averne già parlato abbastanza della storia: non ho più null'altro da dire al riguardo.

 

Passo la palla agli altri: larga la foglia stretta la via, dite la vostra che io ho detto la mia.

 

Con questo chiudo sull'argomento. 

Edited by joe7
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Si', discorso sensato, ma non e' detto che un giovane di stile moderno non emuli la tradizione, pur innovandola, ma questo non puo' farlo col citazionismo spicciolo.

Virgilio scrisse a distanza di secoli da Omero (o chi per lui) e lo ha saccheggiato in lungo e in largo, eppure non si e' limitato alla citazione ma lo ha emulato: superandolo sotto alcuni aspetti, ma in ogni caso scrivendo una storia NUOVA (rispetto a Omero, seppur ispirandosi al mito greco e romano).

 

Ma, come che sia, il primo requisito e' saper scrivere delle storie BELLE.

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La storia è di qualità medio alta.

I disegni sono fantasticamente rivoluzionari nella loro prospettiva. Segnalo:

 solo le due tavole di pagina 156 e 157 come esempio, perché esemplari su campi diversi

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Laramie dice:

@Poe Io ho memoria, ma non ricordo il titolo, di una storia in cui Tex per far parlare il bandito di turno gli ficca addirittura la testa sotto l'acqua del fiume e per poco non lo affoga. Il tutto con un bel sorriso stampato sul volto.

 

Sarà anche stato un criminale odioso finché si vuole, ma a me quella scena non è piaciuta, mentre di solito le sberle ai banditi mi piacciono molto.

 

Storia di GLB e Galep, ma giuro che non ricordo il titolo. Può essere "L'aquila e la folgore"?

L'albo in questione è il #216, "I tre killers", pagine 25-26 :smile:

 

(ammetto che, per un certo periodo della mia vita, quel Tex così manesco infastidiva pure me...)

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Allora...Letta la storia...Non male, classica per certi aspetti (il possidente malandrino), con personaggi ostici come lo yaqui, "grigi" come Long John e "duri" come Selina Sanchez.

Le sparatorie e i duelli mi sono piaciuti, Rauch ha costruito bene secondo me la parte dinamica ma così così quella psicologica.

Tex sul pezzo, Carson un po' più in ombra, bello rivedere lo sceriffo Tom Rupert. Qualche classica espressione come battua che ti fa capire di essere in famiglia.

Passando all'aspetto grafico Palumbo ha un tratto che rende bene l'idea del movimento, non male i visi e i corpi.

Texone promosso seppur con qualche calo introspettivo.

Il 23/6/2024 at 02:05, Poe dice:

SPOILER SPOILER

SPOILER

 

Texone un po' deludente, piacevole da leggere ma freddo, con poco pathos e senza anima. Pregi: ritmo veloce, scene d’azione ben orchestrate, trama senza sbavature, lettura facile, belli i disegni di Palumbo. Difetti: i personaggi senza carattere, in particolare la ragazza (Selina) che inizialmente pareva dovesse essere protagonista mentre alla fin fine si dimostra solo una fanciulla in pericolo, in balia di uomini che o la vogliono catturare oppure difendere: non ha né fascino né una precisa identità. Lo yaqui ha anche meno spessore e basterebbe il confronto col Jesus Zane del Texone “L’ultima frontiera” (simile per il suo passato tragico, ma più riuscito come personaggio) per accorgersi di come manchi di drammaticità e carisma. Il rapporto tra lui e Selina è appena abbozzato, l’unica frase significativa che le dice è “Non sei ancora pronta… ma lo sarai”, e va bene che siamo tra uomini duri e laconici del selvaggio West, ma due frasi in più non avrebbero fatto male.:lol: Perché creare un drammatico passato che li lega (una buona idea), se poi non lo si sfrutta adeguatamente?

 

Qui, come in altre situazioni, i dialoghi richiedevano più originalità e fantasia: la conseguenza è che nessuno dei personaggi, compresi Tex e Carson, coinvolge più di tanto il lettore, tutti restano piuttosto anonimi. Manca poi un finale all’altezza: Gorman che recita la parte del padreterno davanti a Tex, e dopo due secondi si fa impiombare, non convince molto.

 

Rauch, un po’ come il Manfredi del Texone di Freghieri di due anni fa, va sul sicuro, non rischia nulla, non prova nemmeno a fare qualcosina di diverso dal solito, costruisce un western classico “geometricamente” texiano, seguendo schemi preconfezionati, senza metterci qualcosa di suo, di insolito o fuori dall’ordinario, cerca solo di accontentare il lettore medio dandogli piombo, azione veloce, tanti delinquenti, un pestaggio, dialoghi senza fronzoli e alla fine, prima delle bistecche e della torta di mele, ci aggiunge a forza persino il fuorilegge redento alla Boselli. Solo che qui un po’ tutto quanto è privo di pathos o di spunti degni di nota.

 

Non un brutto Texone, diciamo una storia di lettura scorrevole e anche piacevole, ma non indispensabile. Sarebbe stata una storia minore sulla regolare, lodevole come riempitivo, ma da uno Speciale è lecito chiedere qualcosa in più. Perché scomodare altrimenti grandi disegnatori?

Palumbo è convincente, dal tratto molto personale ma rispettoso del personaggio, come nella migliore tradizione dei Texoni, anche se sembra non valorizzato dalla sceneggiatura. Interessante anche la sua intervista in cui rievoca - tra le altre cose - il suo primo incontro con Sergio Bonelli.

 

Concludendo, a fine lettura resta l’impressione che l’unico sceneggiatore che oggi abbia qualcosa da dire su Tex sia solo Boselli, quando è in forma (vedi il Texone dell'anno scorso). Dei disegnatori, invece, raramente c’è da lamentarsi.

Rauch doveva "dare gas" sull'aspetto psicologico ed emotivo.

Secondo me ha costruito una storia discreta dal punto di vista dinamico ma non ha messo "cuore" pur avendo le occasioni.

Il 24/6/2024 at 00:25, Poe dice:

Sono d'accordo. Aggiungo che la Pinkerton sta cercando i rapinatori di banche inutilmente da DUE ANNI ed è anche questo che giustifica il coinvolgimento di Tex e Carson per dare una mano all'amico Mac Parland.

 

Alcune critiche a questa storia mi sembrano eccessive: "è tutta sbagliata dalla prima all’ultima pagina". BUM! Non esageriamo... :rolleyes:

 

Prendiamo il pestaggio di Tex al tipo in carcere, che non ha niente di strano o di nolittiano: il delinquente ha appena cercato di uccidere Tex mancandolo di poco, Tex entra in cella per farlo parlare (come ha fatto mille volte) e il tipo lo MANDA ALL’INFERNO ed è solo a questo insulto che Tex gli dà uno sganassone (come ha fatto mille volte) e inizia a sbatacchiarlo per avere informazioni. Tutto nella norma. Se per voi questo è un Tex sbirro sadico, non ricordate bene il Tex di GLB…:lol:

 

Poi, lo Yaqui che Tex e Carson dovrebbero inseguire, invece di seppellire i morti, perché scappa insieme alla donna con un solo cavallo… NON E' COSì, lo Yaqui ha un cavallo nascosto e infatti poco dopo vediamo DUE CAVALLI a pagina 110, e lo Yaqui scappa poi su un terreno roccioso che non lascia tracce. Hai voglia a inseguirlo...

 

Ma la critica che meno condivido è che la storia funzionerebbe anche senza Tex, che ci è stato infilato a forza. Ma dai!

Questa è una tipica storia di inseguimento come ce ne sono state tante, semplicemente un po’ più complicata da due sottotrame: i Nostri invece di inseguire semplicemente dei rapinatoti di banche, si trovano davanti sia uno Yaqui misterioso (e innamorato), sia gli sgherri di Gorman, tutti avversari che ruotano attorno alla ragazza e che sono in conflitto tra loro. È evidente che in una vicenda con sottotrame e tanti avversari Tex e Carson non possono fare tutto e che a volte gli avversari devono avere il loro spazio. Ma se si va a fare semplicemente il bilancio di quello che fanno Tex e Carson ecco il risultato:

- fanno fuori tutti i rapinatoti (prima al saloon, poi al pueblo), tranne Long John che finisce al fresco;

- salvano la ragazza;

- Tex uccide lo Yaqui (il duello a me è piaciuto);

- fanno fuori gli sgherri di Gorman che volevano uccidere il vecchio messicano:

- completano l’opera nel finale spazzando via gli ultimi sgherri e Gorman in persona.

Cavoli, e meno male che questa storia poteva reggersi anche senza Tex e Carson che non fanno un tubo! :lol:

 

E' una storia con tanti bang bang e pum pum? Questa è la critica più divertente: ragazzi, ma lo conoscete davvero Tex? Soprattutto quello delle origini che ammazzava un avversario ogni cinque strisce! Ci sono tanti bang bang ma questa NON è una storia di Faraci che allungava il brodo con sparatorie...

D'altra parte c'è chi si lamenta di un flash-back di quante? Tre, quattro pagine... Il problema è semmai l'opposto, che il flash-back non è stato poi sfruttato adeguatamente per caratterizzare il rapporto tra Selina e lo Yaqui...

 

Insomma, non c'è bisogno di accanirsi nel "pestaggio critico" (a proposito di pestaggi :lol:), questa è una storia minore che poteva stare benissimo sulla regolare in due albi e sarebbe passata come un gradevole intermezzo (gradevole perché scorrevole e movimentata) tra altre storie più importanti. E' una storia da 6 o 6,5 come ce ne sono state tantissime. Stona e delude solo perché è un Texone, che giustamente meriterebbe qualcosa di più ambizioso e coraggioso. Soprattutto se ai disegni hai un certo Palumbo.

Concordo su tutto 😉😁

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La cosa particolare è che vedendo il video della presentazione del Texone è stato proprio Palumbo a chiedere a Rauch un certo tipo di ambientazione (da buon cittadino di Matera).😅

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Il 26/6/2024 at 13:32, Poe dice:

Perché ritieni che il pestaggio non sia funzionale alla narrazione? Te lo chiedo perché finora la critica era che quella è una scena troppo sadica. Tu aggiungi che questo è solo un cliché inserito a forza, e senza vera necessità narrativa, ma a me non pare.

 

Per me non è un problema di sadismo (come giustamente fatto notare GL Bonelli sapeva essere molto più sadico), ma di caratterizzazione, e un po’ anche di ironia. GLB raffigurava Tex, in maniera molto vivida e “tridimensionale”, come un rullo schiacciasassi e il lettore trovava perfettamente normale che si mettesse a spaccare teste, distruggere saloon, incendiare ranch e radere al suolo cittadine, il tutto con il complemento dei suoi inconfondibili dialoghi e della sua sorniona ironia (ho il sospetto che per i lettori odierni molte di queste scene sarebbero ora censurabili, ma al momento preferisco tralasciare questo discorso).

 

Se però un autore me lo caratterizza in maniera impalpabile, piatta e “bidimensionale” quelle scene stridono e finiscono per farlo sembrare un travet che deve timbrare il cartellino (pestaggio: fatto, patatine: fatte, sparatoria: fatta…).

Per me i nuovi sceneggiatori dovrebbero cercare una loro strada personale e scrivere un loro Tex autonomo, rispettando gli stilemi della serie ma non adagiandosi sui suoi leit-motiv nel tentativo di replicare il Tex di GLB (cosa che tanto è impossibile per chiunque), altrimenti il rischio è quello di scadere nel fan-service.

 

Detto questo, sarò di bocca buona, ma per me la storia non è male.

 

Rauch fa un uso smodato dei cliché di cui sopra, però la storia per quanto veloce e “leggera” è condotta avanti in maniera professionale e intrattiene senza annoiare, le innumerevoli scene d’azione sono orchestrate bene e i personaggi di contorno sono pure congruamente caratterizzati, quello che manca è appunto una raffigurazione più incisiva di Tex e Carson. La sua prima prova mi aveva convinto poco, questa un po’ di più, come Faraci mi da l’impressione che ritenga che Tex sia una serie di banditi, inseguimenti & rapine in banca, però non scende mai nel ridicolo involontario come Faraci.

 

Palumbo, nonostante la sceneggiatura a volte gli giochi contro (se è stato davvero lui a chiedere un’ambientazione in pieno sole è un masochista come Ramarro), per me fa un buonissimo lavoro. Il suo tratto dalle linee spesse e dall’inchiostratura decisa, dinamico e violento e allo stesso tempo elegante, per me è da sempre irresistibile. L’unica cosa rivedibile in alcune vignette è il volto di Tex, dove forse non è riuscito a trovare una sua personale interpretazione, come ha fatto con Diabolik.

Edited by Magic Wind
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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

 

Per me non è un problema di sadismo (come giustamente fatto notare GL Bonelli sapeva essere molto più sadico), ma di caratterizzazione, e un po’ anche di ironia. GLB raffigurava Tex, in maniera molto vivida e “tridimensionale”, come un rullo schiacciasassi e il lettore trovava perfettamente normale che si mettesse a spaccare teste, distruggere saloon, incendiare ranch e radere al suolo cittadine, il tutto con il complemento dei suoi inconfondibili dialoghi e della sua sorniona ironia (ho il sospetto che per i lettori odierni molte di queste scene sarebbero ora censurabili, ma al momento preferisco tralasciare questo discorso).

 

Se però un autore me lo caratterizza in maniera impalpabile, piatta e “bidimensionale” quelle scene stridono e finiscono per farlo sembrare un travet che deve timbrare il cartellino (pestaggio: fatto, patatine: fatte, sparatoria: fatta…).

Per me i nuovi sceneggiatori dovrebbero cercare una loro strada personale e scrivere un loro Tex autonomo, rispettando gli stilemi della serie ma non adagiandosi sui suoi leit-motiv nel tentativo di replicare il Tex di GLB (cosa che tanto è impossibile per chiunque), altrimenti il rischio è quello di scadere nel fan-service.

 

Detto questo, sarò di bocca buona, ma per me la storia non è male.

 

Rauch fa un uso smodato dei cliché di cui sopra, però la storia per quanto veloce e “leggera” è condotta avanti in maniera professionale e intrattiene senza annoiare, le innumerevoli scene d’azione sono orchestrate bene e i personaggi di contorno sono pure congruamente caratterizzati, quello che manca è appunto una raffigurazione più incisiva di Tex e Carson. La sua prima prova mi aveva convinto poco, questa un po’ di più, come Faraci mi da l’impressione che ritenga che Tex sia una serie di banditi, inseguimenti & rapine in banca, però non scende mai nel ridicolo involontario come Faraci.

 

Palumbo, nonostante la sceneggiatura a volte gli giochi contro (se è stato davvero lui a chiedere un’ambientazione in pieno sole è un masochista come Ramarro), per me fa un buonissimo lavoro. Il suo tratto dalle linee spesse e dall’inchiostratura decisa, dinamico e violento e allo stesso tempo elegante, per me è da sempre irresistibile. L’unica cosa rivedibile in alcune vignette è il volto di Tex, dove forse non è riuscito a trovare una sua personale interpretazione, come ha fatto con Diabolik.

Secondo me alcuni leitmotive, se inseriti in modo organico, possono far solo del bene. Le espressioni, le battute, le bistecche, un po' di ironia, il goccetto, il pestaggio sono cose familiari per noi texiani.

Naturalmente non le puoi inserire random ma le devi collegare nella narrazione.

A volte accade a volte no anche all'interno della stessa storia.

 

 

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On 6/26/2024 at 6:08 PM, Poe said:

Su questo Texone mi piacerebbe sapere piuttosto il parere di qualcuno sul personaggio di Selina, di cui nessuno ha finora parlato, argomento più piacevole dei pestaggi.

Il problema è che non ne ha parlato nemmeno Rauch! :lol:

 

All'inizio pareva un personaggio interessante, e non privo di ombre (perchè mente al fratello di Riker? Come ha ottenuto le carte? Cosa dicono?), e la notizia delle sue origini sembra promettere sviluppi.

 

E invece... niente. Rauch fra botte, bang bang e citazioni varie si dimentica di lei, o non ha le pagine, e alla fine Selina diventa semplicemente la "donzella in pericolo" di turno, le sue origini solo una scusa per farla rapire invece che ammazzare. Che spreco (di Palumbo, che l'aveva caratterizzata graficamente come una Dark Lady, non come una dozzinale donzella in pericolo)

 

23 hours ago, Trinità said:

L'albo in questione è il #216, "I tre killers", pagine 25-26 :smile:

Dove, non solo non è il fiume ma l'abbeveratoio, ma il malcapotato È STATO SLEALE: era uno "scontro di boxe" leale (in teoria) e lui ha cercato di tirare la sabbia negli occhi a Tex.

 

Vedi com'è semplice rendere odioso l'avversario, prima del pestaggio?

 

Molti dicono che "sceneggiare Tex è difficile", e non ne dubito: sono tante le cose "difficili" su Tex, oltre al saper sceneggiare un fumetto in primo luogo: il protagonista non è facile da rappresentare, bisogna saper scrivere storie di avventura classica, etc.

 

Ecco, fra queste cose "difficili"... non riesco a credere che CI SIA ANCHE IL SAPER RENDERE ODIOSO UN NEMICO. Mi sembrerebbe anzi l'ABC.  Nelle pagine postate da Poe (quando si ricorda di metterci anche il contesto... :P ) c'è un buon esempio. Qui ce n'è un altro. Troppo difficile?

 

Già io nella recensione avevo sottolineato come per "salvare" la scena forse bastava scambiare le due tattiche di Tex (PRIMA provarci con le buone, POI menare).

 

Mi sembrano...  cose più che banali. Non riesco a credere che Rauch non sarebbe stato capace di rappresentare cose simili.

 

Trovo molto più credibile il fatto CHE SE NE SIA FREGATO.

 

Un semplice sguardo a questo forum, temo, gli avrebbe dato il messaggio "del contesto se ne fregano, l'importante è che Tex meni, picchi, spari e mangi patatine. Del fatto che abbia senso se ne fregano, anzi al contesto non ci guardano nemmeno".

 

E così, "piccoli Faraci crescono". Questo è quello che credeva Faraci, e anche lui si era fatta questa idea ascoltando certi fan...  :rolleyes:

 

Visto che ADESSO (dopo che ci si è inalberati a difesa strenua - e senza speranza - proprio di quelle due scene cercando un impari confronto con GL Bonelli) pare che la difesa sfegatata sia passata al "bisogna valutare tutta la storia", direi (a parte "allora torna a leggere i miei primi commenti e rispondi a tutto, non solo a quelle due scene") che quelle due scene sono semplicemente CASI PARTICOLARI DI UN ERRORE DI FONDO.

 

La storia è tutta una banalissima serie di bang bang, che spreca ogni elemento potenzialmente interessante (come Selina), tutto sacrificato al fare vedere Tex che fa bang bang per pagine e pagine.

 

Esattamente come Faraci, e per lo stesso motivo: la convinzione (enunciata tempo fa dallo stesso Nizzi) che il lettore medio di Tex, le storie non le legga nemmeno, quindi non devono avere un senso, non devono avere ritmo, non devono avere suspense, non devono avere personaggi caratterizzati, devono solo avere:

1) pagine di Tex che fa bang bang, non importa se ha senso o no

2) pagine e pagine di Tex che picchia qualcuno, non importa se ha senso o no.

3) e, ovviamente, scene dove mangiano bistecche e patatine, o almeno, dove parlano di farlo.

 

Per avere storie come queste, non bastava tenersi Faraci?

  • +1 2
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Mmm...Per me è anche una questione di "pesi" all'interno della globalità della storia.

La carenza di approfondimento sul personaggio femminile non mi è piaciuta. In generale Rauch poteva gestire in modo diverso questo parametro.

Per il resto mi è piaciuta la gestione dei duelli, delle sparatorie, degli aspetti dinamici e dei dialoghi (inclusi i leitmotive).

Alla fine della lettura, con il mio tipo di lettura, le mie caratteristiche soggettive, non mi sono annoiato.

Storia che rileggerò? Probabilmente no.

Texone di livello alto? 

Probabilmente no.

Carenze?

Certo che sì.

 

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Il 27/06/2024 at 00:25, Trinità dice:

L'albo in questione è il #216, "I tre killers", pagine 25-26 :smile:

 

(ammetto che, per un certo periodo della mia vita, quel Tex così manesco infastidiva pure me...)

No, quello è Ticci, io sono sicurissimo fosse una storia disegnata da Galep.

 

Boh, pazienza, in una futura rilettura magari salterà fuori.

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Il 28/6/2024 at 00:50, Diablero dice:

sceneggiare Tex è difficile

Non è del tutto vero.

Ci sono però dei prerequisiti.

Devi aver letto tutto del Tex di GLB.

Devi amare Tex.

Devi essere coerente.

Devi avere buone idee.

Sono solo quattro e, se te ne manca uno solo, è meglio che cambi mestiere.

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