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TWF - Tex Willer Forum

[Strisce Anastatiche di Tex]


Diablero

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Salve a tutti!

 

Non trovo corretto parlare della ristampa anastatica del Tex originale di GL Bonelli e Galep (finalmente libera da interventi successivi di mani ignote) nel thread dedicato alle strisce inedite di Burattini e Torti. Va bene finché si parla del "packaging" generale delle varie uscite, ma quando si va nei dettagli dell'anastatica, ci vorrebbe un topic dedicato. Io intanto apro questo, poi vedranno i moderatori se va bene, se va spostato in un altra sezione, etc (io suggerirei di creare un nuovo sotto-forum dedicato alle anastatiche con un thread per ogni serie, o magari per ogni avventura).

 

Volevo avere un thread dedicato anche perché questa iniziativa (la prima vera ristampa fedele di Tex dopo più di 60 anni... cioè, l'ultima volta che la Bonelli ha ristampato Tex correttamente non ero ancora nato!), è una buona occasione per rileggere la serie dall'inizio, una striscia per volta come facevano i lettori dell'epoca (vabbè, con 3 strisce alla settimana andiamo a velocità tripla rispetto a loro, ma è anche vero che oggi i tempi sono più frenetici di allora).

 

Quindi, vorrei commentare con voi non solo la qualità dell'anastatica, ma anche le storie, striscia per striscia e settimana dopo settimana.

 

(riguardo comunque alla differenza fra le edizioni: ho provato a fare delle foto ma mi sono venute tutte mosse o con il riflesso del flash, non sono un gran fotografo...)

 

Vediamo la prima striscia, IL TOTEM MISTERIOSO, pubblicata il 30 settembre 1948 (la guerra era finita da tre anni, meno del tempo passato da Tex Willer 1). Tea Bonelli dopo aver pubblicato per un po' ristampe dei vecchi fumetti del marito (immagino che all'epoca anche se separati fossero ancora sposati, non esistendo ancora il divorzio civile e non me lo vedo GL Bonelli rivolgersi alla Sacra Rota...) l'ha ricontattato per lanciare nuovi personaggi.

 

In quarta di copertina c'è la pubblicità di 4 serie, che immagino siano le sole che pubblicava all'epoca: la collana Audace con Furio Mascherato (ristampe), Frisco Bill (una serie di Baglioni e Zamperoni di albi di 8 pagine partita ad aprile 1948 che durò poco, rimanendo interrotta con il numero 32 a novembre 1948), la Serie D'Oro Audace (che pubblicava l'altra serie di Bonelli e Galep, quella più ambiziosa, Occhio Cupo) e infine la "Collana del Tex"

 

Chi è questo "Tex" che ci viene subito presentato in azione?

 

È un fuorilegge, ma con una buona reputazione. È inseguito da sceriffi con i loro "scagnozzi", ma la gente sa che "uccide solo chi merita di essere ucciso". Mentre per Occhio Cupo furono riservate origini che mostravano come fosse caduto in disgrazia per varie macchinazioni, per Tex non si spendono molte parole: è un giustiziere, un "punitore" ante litteram, che vaga per il west "uccidendo chi merita di essere ucciso", i deboli si rivolgono a lui e gli sceriffi lo inseguono.

 

Notiamo subito alcune cose:

 

1) Tex è amico degli indiani. Mentre gli sceriffi e la legge lo inseguono, lui è ospitato come un amico dalle tribù indiane, tanto da aver visto Tesah da bambina. Molti settagli differiscono dalle vicende che saranno narrate sessant'anni dopo su Tex Willer: la conoscenza di Tex con il padre di Tesah, Orso Grigio, non è data da un unico breve incontro. I due sono "buoni amici". Si sono visti molte volte in passato (Tex ha visto Tesah l'ultima volta 10 anni prima, ma ha visto Orso Grigio l'ultima volta solo 2 anni prima...). Tesah chiaramente non è una ragazzina, ha già i lineamenti di una donna. La reputazione di Tex fra le tribù indiane è tale che Tesah, saputo il suo nome, gli svela subito il suo segreto, fidandosi totalmente di lui.

Anche se non è vero che all'epoca gli indiani fossero davvero sempre rappresentati come selvaggi e nemici (anche nei fumetti italiani, anzi chiaramente presentavano un certo fascino esotico fra lettori e spettatori cinematografici), una simile decisa scelta di campo non era consueta: Tex Willer è da subito dalla parte degli indiani, senza se e senza ma, con la stessa decisione con cui mostra disprezzo per "la legge" e gli sceriffi.

 

2) Collegata all'osservazione precedente: questo Tex non è un giovanotto. Era amico del padre di Tesah da più di dieci anni (anche se da come ne parla descrivendo la sua saggezza, era più giovane di Orso Grigio). È un famigerato giustiziere famosissimo. Direi che si intuisce essere sulla trentina, e non può avere meno di 27-28 anni

 

3) Il west di Tex è il west dei fumetti italiani dell'epoca: una terra esotica piena di tesori favolosi, esotici indiani (e soprattutto indiane. In minigonne ante litteram a cui i lettori italiani non erano certo abituati, e di cui finalmente questa ristampa ci ridà le formosità originali), fuorilegge giustiziere amici dei deboli e nemico giurato e sterminatore dei banditi che spadroneggiano ovunque (nella figura dei malviventi che spadroneggiano e dei "banditi" che invece sono gli eroi che difendono la povera gente diversi commentatori hanno visto richiami alla Resistenza. Non lo so, non c'ero, e non mi azzardo a fare affermazioni così perentorie su periodi storici che non ho vissuto. Chi lo ha affermato però c'era...)

 

4) Il west di Tex non è un west "morigerato" o edulcorato per bambini. Anzi, il livello di allusioni sessuali e di sadica violenza sarebbe inaccettabile oggi in un fumetto "per bambini". Anche se non può ovviamente mostrare nulla di esplicitamente sessuale, GL Bonelli indugia in una vignetta sulla "perquisizione" di Coffin a Tesah, mostrando chiaramente la ragazza semisvestita dopo.  E dopo aver trovato il medaglione, legano e imbavagliano Tesah seppellendola fino al collo, condannandola quindi ad una morte lenta per sete, o per il sole, o causata dagli animali. (come dice Coffin, "anche se gli sciacalli non la scoveranno questa notte, il sole del deserto la ucciderà domani"

E anche Tex, si capisce che non si fa tanti scrupoli ad "uccidere chi merita di essere ucciso" (come si vedrà alla fine di questa storia). Insomma, si capisce come mai Tex finirà "all'indice" delle parrocchie, sconsigliato (bollino rosso!) come una lettura violenta e diseducativa...

 

Censure che si notano nelle edizioni successive: non starò a citare le censure presenti nelle ristampe Tex Gigante e Tre Stelle che sono troppe, confronto direttamente con la TuttoTex:

1) La famosissima frase "con i suoi scagnozzi" subito nella prima striscia

2) Nella terza striscia Tex dice "non temere, amico!", e non "non temere, sono un amico!"

3) Nella quarta striscia Tex dice "Fuori legge", non "giustiziere"

4) Tesah qui è decisamente più sexy, per tutto l'albo. Negli anni 50 le avevano disegnato braghettoni sopra la minigonna e le avevano messo praticamente un maglione girocollo per non far vedere nemmeno un cm di pelle scoperta, e quando hanno fatto la TuttoTex, non potendo togliere semplicemente quelle aggiunte (fatte direttamente sulla tavola originale) hanno semplicemente cancellato Tesah e l'hanno fatta ridisegnare. Il nuovo disegnatore l'aveva "appiattita" riducendole soprattutto il culo in modo evidente, e come ulteriore ingiuria le hanno spostato un grosso balloon di testo coprendole le cosce...

5) ci sono punti dove il lettering è diverso, anche se il testo è lo stesso: probabilmente è dove il testo fu alterato nelle ristampe precedenti e ripristinato nella TuttoTex, ma scritto da una mano diversa.

6) striscia 10, una strana modifica, in originale è orso Grigio e dire a Tex che Tesah è andata a scuola a Denver ("tuo padre mi disse"), nella tuttoTex diventa "qualcuno mi disse"

7) sempre nella striscia 10, terza vignetta "Il tempo di trovare mio padre" invece di "il tempo di trovarlo"

8) striscia 18, il "le darò io stesso una frugatina addosso" diventa nella tuttotex "la perquisirò io stesso"

9) striscia 19, Coffin in originale dice "Zitta, cornacchia!", nelle ristampe dice "zitta, squaw". Sadico torturatore sì, ma non insulta una donna!

10 striscia 30, Tex chiama dente di lupo "pelle sporca". Non sta bene! Nella tuttotex è "e tu, compare"

 

Passiamo alla seconda striscia, LA ROCCIA PARLANTE, del 7 ottobre 1948.

11) Striscia 4, Tex in originale dice "figli di cani". Non si fa, un fuorilegge (pardon, giustiziere) educato non si esprime così. E quindi nella tuttotex dice "furfanti"

12) striscia 6, qui è Coffin a lanciare un "Perdio!" che non si confà ad un bandito beneducato. Nella tuttotex è "mm...", da bandito riflessivo e timorato di Dio.

13) striscia 12, seconda vignetta, Tex è così emozionato che dice "Tesak"...

14)striscia 14, Dente di Lupo in originale era un sachem dei Pinte, nella tuttotex era un sachem dei piute (questa e la precedente penso siano sviste del frettoloso letterista dell'epoca)

15) striscia 14, vignetta 3, Tex la chiama "Tesach", poi nella vignetta successiva "Tesah" e nella vignetta dopo di nuovo "Tesach".  Si capisce come dopo decenni Sergio Bonelli ancora ricordasse quanto era scarso il letterista...  :laugh:

16) Striscia 32, Coffin mentre spara a tradimento nella pancia a Dente di lupo lo chiama "sporco pellerossa". Saranno cose da fare??? Nella ristampa, da vero gentiluomo, lo chiama "vecchio mio" mentre lo riempe di piombo...

17) Stessa striscia, stessa vignetta, stesso balloon: Coffin gli dice pure "bastardo rosso". Va bene ucciderlo, ma perché queste microagressioni razziste? Questo Coffin inizia a darmi l'idea di non essere una brava persona...  per fortuna nella tuttotex dice solo "muso rosso"...

 

L'albo ovviamente si conclude con un cliffhanger: Tex e Tesah legati, alla mercè di Coffin che gongola! Come ne usciranno vivi? "Quale sorte attende Tex e Tesah? leggete il prossimo numero, "Terrore a Calver City"

 

PS: tratto dal racconto "la radura delle orchidee" di Franco Baglioni, pubblicato a puntate in terza di copertina: "con l'oro e con la persuasione aveva indotto tre dei giovani del villaggio ad accompagnarlo, tre che animosi alla partenza si eran fatti sempre più spaventati a guisa che si avvicinavano alla radura". Credo che fosse un linguaggio troppo antiquato già allora, qualcuno sa chi era Franco Baglioni? (che scriveva anche i testi di Frisco Bill, e quindi era l'unico altro sceneggiatore della Redazione Audace)

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  • Rangers

Ciao Diablero.

Ho creato appena la sezione nei classici dedicata alle strisce di Tex!

Potremmo aprire la discussione di volta in volta così da poter commentare le varie uscite con le modifiche.

Cosa ne pensi?

Questa discussione la sposto là in linea generale, o preferisci cominciare ad aprire il topic per le prime due strisce e quindi spezzare il commento?

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Penso che la cosa migliore sia spostare questo thread direttamente lì. Visto che la sezione è già dedicata alle strisce anastatiche vedi se vuoi (o puoi) modificare il titolo lasciando solo l'indicazione delle strisce. O anche no, vedi tu.

 

Sulla divisione dei thread, farne uno per ogni striscia mi pare eccessivo, vorrebbe dire fare fra qualche settimana 3 thread diversi ogni uscita. Si potrebbe fare per uscite (quindi un thread ogni 2 e poi 3 strisce) ma si rischiano titoli lunghi e più thread per la stessa storia, tutto sommato penso sia meglio fare una divisione per storie o per serie.

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DIME WEB: C'ERA UNA VOLTA... "IL TOTEM MISTERIOSO" (FROM THE VAULT 13)

Certo che è abbastanza incredibile che questa vignetta, dal 1948 in poi, sia stata censurata per anni e anni, e persino in "TuttoTex" ci fosse un balloon che copriva la gamba destra di Tesah!

Ma d'altra parte c'è qualcuno che ha avuto da ridire, anche non molto tempo fa, sulla scena di seduzione di Bethanie ne "I sabotatori" o in quella della ragazza nella piscina in "Giovani assassini" solo perché in entrambi i casi si vedeva un po' di decolleté... Mah! Siamo proprio in Italia...

 

Comunque sia, questa vignetta dimostra una volta di più la grandezza di Galep, che con Tesah versione pin-up anticipa di ben trent'anni le donnine di Milo Manara...:lol: La cosa più divertente dell'allegato all'anastatica, infatti, è il titolo dell'articolo di Gianni Bono: "Ho visto cosce..." :lol:

Edited by Poe
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Come ho raccontato in altri post, ho iniziato a leggere Tex a casa di uno zio. Notato il mio interesse, mio papà si procurò i primi dieci numeri di TuttoTex, in edicola già da qualche anno, e me li regalò. C'erano le storie che lui aveva letto e amato da bambino.

 

Finiti di leggere, rileggere e rileggere ancora quegli albi, decisi di investire parte della mi paghetta in Tex e iniziai a comprare la serie inedita: La Tigre Nera, Furia Rossa, Intrigo a Santa Fè.

 

Il tratto di Villa, di Ticci, di Civitelli era magnifico, molto più bello di quello di Galep. Ma perché mio papà preferiva quest'ultimo? D'altra parte, i disegni di Tex 400, pubblicato dopo qualche mese, erano sgorbi (absit iniuria verbis!)...

 

L'ho capito solo ora! Nelle strisce che finalmente ho potuto avere tra le mani il tratto di Galep, il vero tratto di Galep, non insozzato da censure e riscritture, trionfa. Con poche linee disegna una Tesah dotata di una sensualità immediata. Le varie vignette, pulite, rapide, sono caratterizzate da un dinamismo evidente e piacevole.

 

Ecco, ora ho capito i gusti di mio papà e posso finalmente tuffarmi spensierato tra le gole selvagge del Rainbown Canion)

Edited by F80T
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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Diablero dice:

minigonne ante litteram a cui i lettori italiani non erano certo abituati

 

Aprile 1948 nasce Pantera Bionda, avvenente fanciulla vestita con un succinto bikini di pelle di leopardo (il bikini nell'Italia degli anni '50 era proibito).

In confronto le minigonne di Tesah erano tonache da convento.

Complimenti per l'attenta analisi.

Ho controllato per curiosità (non certo per incredulità): tutto vero.

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Qualche fortunato che ha gli originali puó confermare che le dimensioni sono identiche? 

<span style="color:red">1 minuto fa</span>, PapeSatan dice:

Qualche fortunato che ha gli originali puó confermare che le dimensioni sono identiche? 

... assunto che abbia voluto comprare le anastatiche proprio per sfizio di comparazione...

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  • Sam Stone changed the title to [Strisce Anastatiche di Tex]
  • Sceriffi

Ho comprato le prime strisce, non so se proseguirò la raccolta - e vado a spiegarne il motivo, anche se temo di inimicarmi una parte del forum :lol:

 

Anzitutto, trovo comunque l'iniziativa lodevole e spero abbia grande successo. Devo anche dire che avendo per le mani le prime strisce, mi rendo conto di come questo formato renda davvero giustizia al tratto morbido di Galep. Sono rimasto stupito di come l'esperienza di lettura dei disegni - straordinari - sia davvero diversa rispetto al formato dell'albo bonelliano a cui ero abituato. Si vede come Galep fosse davvero capace di raccontare una storia con i suoi disegni. Forse è questo il motivo che mi spingerà a proseguire la raccolta.

 

Però, io sono un lettore relativamente giovane, ho iniziato a leggere il Tex ad inizio anni '90 recuperando l'intera collezione ai mercatini, senza prestare la minima attenzione alle edizioni (tra i miei albi si trovano indifferentemente tuttotex, tre stelle, anche alcuni originali prezzati 200L, ecc.). E quelli sono gli albi che mi hanno fatto innamorare di Tex. Il formato a strisce non mi appartiene, è il rileggere le prime storie nel formato e negli albi che avevo da bambino che evoca in me i ricordi, il sentimento di nostalgia, che è poi il motivo per cui si leggono e rileggono le vecchie storie.

 

Quindi, anche se decidessi di comprare le anastatiche, in fondo sarebbe solo per collezionismo (a cui tutto sommato non sono così interessato), non per leggerle davvero. Ma sono le storie originali, senza censura!, mi direte. Un vero texiano deve leggere gli originali di GLB e Galep! Certo, è una gran cosa, ma forse questo non mi eccita particolarmente.

 

Comunque forse alla fine le comprerò tutte, giusto per non dovermene pentire tra vent'anni :lol:

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Bravissimo, @pecos... Ho fatto anch'io queste stesse riflessioni e, dato che le hai scritte tu qui, posso evitare di fare un post mio che poi concluderei con qualche battuta acida e senza senso e limitarmi a metterti "mi piace". :D

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Apprezzo molto l'iniziativa delle strisce anastatiche, ma avrei apprezzato un tantino di più la ristampa anastatica degli Albi d'Oro, per i seguenti motivi:

- le magnifiche copertine di Galep;

- il formato quasi bonelliano, con la possibilità di leggere, con ogni uscita settimanale, più di quanto si possa leggere con 2 strisce e poi a regime con 3;

- la possibilità di avere comunque i testi e i disegni originali non censurati, se è vero che gli Albi d'Oro sono la semplice ristampa in grande formato delle strisce;

- la possibilità di arrivare, in tempi ragionevoli, fino alla fine dell'ottava e ultima serie degli Albi d'Oro, mentre con le strisce è previsto di arrivare solo fino alla quarta serie (e comunque non molto più in là, se decideranno di proseguire).

 

Il prezzo di ogni uscita sarebbe forse stato leggermente superiore, ma a conti fatti per me ne sarebbe valsa la pena (soprattutto per le copertine, mai più riproposte).

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2 hours ago, PapeSatan said:

- la possibilità di avere comunque i testi e i disegni originali non censurati, se è vero che gli Albi d'Oro sono la semplice ristampa in grande formato delle strisce;

In realtà negli albi D'oro iniziano le prime, ancora limitate, censure.

 

È l'errore che fece Piacentini: aveva già fatto le anastatiche degli Albi D'Oro (la più bella serie texiana, esteticamente, Galep con quelle copertine si era superato), quando fece le anastatiche delle strisce nelle prime serie utilizzò le stesse scansioni. Se per la prima serie andò bene, visto che non c'erano ancora censure nei primi Albi D'Oro, quando arrivò alla seconda serie utilizzando gli albi d'oro introdusse alcune censure, sui testi. (anche per questo per anni si era creduto che gli Albi D'Oro non fossero mai stati censurati).  Dalla terza serie fece le scansioni direttamente delle strisce (utilizzo "scansioni" per semplicità ma ovviamente all'epoca non usavano il computer...)

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È uscito un video di presentazione della collana:

 

 

La cosa che mi ha fatto drizzare le orecchie è il fatto che Bono ha parlato del recupero di "tavole originali".  Parti dell'opera comprenderanno nuove scansioni delle tavole originali non censurate? Mi piacerebbe saperne di più sulla cosa...

 

Per chi vorrebbe vedere un "unboxing" per decidere se comprarle o meno, ecco un video dal canale you tube "Le Nuvole di Anakyn" dove si motrano bene anche gli interni e i fascicoli allegati:

https://www.youtube.com/watch?v=AOBaPc9CikY

 

 

 

 

 

 

 

 

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

In realtà negli albi D'oro iniziano le prime, ancora limitate, censure.

...

...

Quindi nel passaggio [strisce ==> albi d'oro ==> prima serie gigante 1/29 ==> seconda serie gigante] si trovano censure via via crescenti? I primi 14 numeri della seconda serie gigante esistono in versione non censurata: deriverebbero quindi dalle strisce e non, come ho sempre letto, dalle rese rilegate degli albi d'oro? Perché  altrimenti anche i cosiddetti non censurati sarebbero in realtà già parzialmente censurati rispetto alle strisce.

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9 hours ago, PapeSatan said:

Quindi nel passaggio [strisce ==> albi d'oro ==> prima serie gigante 1/29 ==> seconda serie gigante] si trovano censure via via crescenti? I primi 14 numeri della seconda serie gigante esistono in versione non censurata: deriverebbero quindi dalle strisce e non, come ho sempre letto, dalle rese rilegate degli albi d'oro? Perché  altrimenti anche i cosiddetti non censurati sarebbero in realtà già parzialmente censurati rispetto alle strisce.

In realtà la sequenza è piuttosto strana...

 

Prima di tutto, il "formato gigante" (oggi chiamato "formato Bonelli") nasce come raccolta di ristampe (fa un po' ridere il fatto che una raccolta di ristampe sia più quotata dai collezionisti degli originali)

 

La pubblicazione originale delle storie di Tex, fino a "la caccia", avviene settimanalmente nella collana a striscia, di cui esistono 36 serie pubblicate sin dal 1948 fino al 1967: per un totale di 973 strisce:

http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/8539

 

Visto il successo di Tex (che per anni è stata davvero l'unica testata della Bonelli di un certo successo, mentre le altre aprivano e chiudevano continuamente, anche se facevano disegnare le copertine a Galep per "spingerle), già nel 1952 si mise in cantiere la ristampa della serie nel più costoso ed elegante formato chiamato all'epoca "Albo D'oro" (dal nome della collana di maggior successo che lo utilizzava), ristampando le strisce nelle stesse identiche dimensioni, ma a tre per pagine.  Il nome esatto della collana comunque è "Tex Quindicinale", e ne escono 205 divisi in 8 serie, dal 1952 al 1960

http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/7076

Le prime censure avvengono in questa collana, a partire dal 1953. Dopo il trionfo della Democrazia Cristiana alle elezioni del 1948 in pochissimi anni l'Italia fu attraversata da una fortissima ondata di censure bacchettone, che si applicarono a tutto, dai film (rendendo la vita difficile ai film neorealisti fino a stroncarli), alla musica, al teatro, e ovviamente anche ai fumetti.In pochissimi anni la povera Pantera Bionda fu obbligata a passare da

questo costume in bikini ad un abito decisamente ridicolo per una eroina tarzanide, ma considerato più consono ad una donna  onesta...

 

Albi a striscia di 32 pagine ristampati a tre per volta nel formato Albo D'oro diventavano albetti albo d'oro da 32 pagine. All'epoca con le rese dei fumetti si facevano le "raccolte", più albi raccolti indieme e rimessi in vendita. Il "formato Bonelli" nasce con le raccolte degli albi d'oro, la prima serie "Tex Gigante", chiamata oggi "serie 1-29" perchè ne uscirono solo 29 numeri (poi si concluse con la conclusione della collana quindicinale, mancando altri albi da raccogliere) dal 1954 al 1961:

http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/7077

Raccogliendo gli albi d'oro, questa serie è, almeno parzialmente, CENSURATA.

 

Visto il grandissimo successo di questi volumi, che erano pubblicati per forza di cose in tirature limitate come tutte le raccolte (e per questo sono tanto rari), ma che andavano a ruba, Sergio Bonelli ebbe l'idea di lanciare una NUOVA serie di RISTAMPE (e non più di raccolte), la Tex Gigante (seconda serie), che è quella che prosegue anche adesso e che portò Tex al definitivo grande successo, e che iniziò nel 1958:

http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/8500

 

La cosa strana è che i primi Tex Gigante 2a serie sono non censurati. Cioè, non presentano le censure presenti negli albi d'oro. (ed è l'ultimissima volta che quelle storie furono pubblicate non censurate fino ad oggi). Da alcuni "indizi" presenti negli albi, che indicherebbero la presenza di modifiche attaccate alle tavole e poi cadute o tolte, l'ipotesi è che le censure nella serie Albo D'oro furono fatte senza modificare le tavole originali, ma semplicemente attaccandoci sopra le modifiche fatte su un foglio diverso (è un sistema che si usa a volte ancora oggi, e che se fosse stato usato sempre avrebbe salvato le tavole originali). Nel 1958 si erano dimenticati o non se ne curarono e ristamparono le tavole originali senza modifiche, fino al numero 14. (c'è un equivoco su questo: molti pensano che le censure siano presenti solo nei primi 14 albi. No, è il contrario: i primi 14 albi originali sono quelli senza censure, poi dal 15 le censure ci sono eccome, ma non c'è più la prima edizione non censurata)

 

Dopo un po' si accorsero dell'errore e fecero nuove censure, stavolta massacrando direttamente le tavole originali...

 

 

Edited by Diablero
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Grazie, Diablero, per l'esauriente spiegazione.

Dunque:

- seconda serie gigante, nr. 1-14 non censurati = strisce (per definizione non censurate)

- Albi d'Oro, non censurati fino a un certo punto, poi censurati qua e là (quindi idem per la prima serie gigante 1-29, essendo raccolte di resa degli Albi d'Oro)

 

Perciò, per leggere il vero originale non modificato di G.L.Bonelli si devono avere o i non censurati seconda serie gigante o le strisce: a questo punto la ristampa anastatica delle strisce in edicola cade come il cacio sui maccheroni, sperando che sia fatta proseguire per coprire tutti i primi 14 numeri della seconda serie gigante.

 

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2 hours ago, PapeSatan said:

Perciò, per leggere il vero originale non modificato di G.L.Bonelli si devono avere o i non censurati seconda serie gigante

Che non coprono tutte le storie censurate. Se la serie quindicinale ha qualche censura qua e là, la seconda serie gigante è censuratissima e dopo il numero 14, non ci sono più prime edizioni non censurate. E le censure sono andate avanti parecchio (le modifiche della TuttoTex anche di più, sono arrivati ben oltre il numero 100)

 

2 hours ago, PapeSatan said:

o le strisce:

Che è quindi l'unica serie senza censure.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Che non coprono tutte le storie censurate. Se la serie quindicinale ha qualche censura qua e là, la seconda serie gigante è censuratissima e dopo il numero 14, non ci sono più prime edizioni non censurate. E le censure sono andate avanti parecchio (le modifiche della TuttoTex anche di più, sono arrivati ben oltre il numero 100)

 

Che è quindi l'unica serie senza censure.

Chiarissimo. Avevo dimenticato che dopo il numero 14 le censure nella seconda serie gigante sono la regola e non esiste una corrispondente versione non censurata come invece per i primi 14 numeri...  Quindi, strisce tutta la vita!

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Bel lavoro Diablero !!

Ho fatto il raffronto con il mio "Collana Tex Gigante" del Marzo 1964, e corrisponde tutto quello che hai rilevato, tranne che :

 

Nella striscia n. 3 del "Totem Misterioso" Tex dice semplicemente : "Eccola alt ! Non temere" senza aggiungere nulla, ne "Amico" ne "Sono un amico"...

Inoltre nella striscia 19 del "Totem misterioso", nella striscia originale/anastatica, al termine della perquisizione di Coffin, Tesah ha la maglietta abbassata che lascia intravedere il decoltè, a lasciare intendere che Coffin ha smanacciato a fondo e con dovizia, nel censurato Tex Gigante tutto questo è stato corretto, e Tesah, ha la maglietta in ordine che la copre fino al collo...

Inoltre non ho potuto fare a meno di notare che sulla copertina di "La roccia parlante" Tex non assomiglia per nulla all'iconografia che avrebbe assunto poi il personaggio, e ha una capigliatura arruffata castano chiara:D

 

Quanto a Tesah, non so come sia quella ridisegnata sul Tuttotex, sul mio Tex Gigante 1964 le hanno disegnato pantaloni a frangia che arrivano alle caviglie, e coperto la scollatura nelle vignette in cui è particolarmente scollata (tipo quella in cui trova Orso Grigio morente).

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Non voglio prendermi meriti che non ho, come tutti i collezionisti ho elenchi delle censure nei vecchi albi per riconoscere i Tex censurati, e ho usato quelli! Se qualche modifica è troppo lieve per essere presente in quegli elenchi e non è menzionata mi sarebbe probabilmente sfuggita.

 

E infatti, ho visto post altrove dove si segnalavano altre differenze. Tipo che avevano ridisegnato persino la cosa del cavallo di Tesah nella striscia 13 del primo albo (la coda del cavallo? Ma perché?) e qui ha di nuovo la sua bella coda galeppiniana.

 

E nella seconda vignetta della seconda striscia pare che ci siano state "censure" ulteriori DOPO la TuttoTex che non conosco. (Ma ho notato che in quella vignetta un "alle calcagne" che era stato corretto nelle edizioni successive con "alle calcagna".

 

Quindi, in realtà le differenze sono più di quelle che ho segnalato. Quelle erano le differenze macroscopiche che i collezionisti usano per verificare i presunti non censurati.

 

(non parliamo poi di quando nella TuttoTex hanno iniziato il folle spostamento di tutti i balloon, in quegli albi tutte le vignette saranno differenti)

 

(e poi ci sono anche i riassunti e i prossimamente, cancellati nelle ristampe successive)

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Presa la seconda uscita delle strisce (ma raccoglitore lasciato in edicola).

Stesso cartone mastodontico della prima uscita, meno male che non c'era vento, altrimenti con quel deltaplano rischiavo di prendere il volo. Va bene lo strillone per la prima uscita, ma per le successive mi sarei aspettato un packaging più pratico: sarebbe bastata una confezione grande quanto il cartoncino che ospita le tre strisce, con il fascicoletto allegato sul retro. Speriamo nelle prossime uscite.

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Nella prima pagina della mia copia di "Terrore a Calver City" a sinistra della testatina, quasi sul bordo, si nota una sottile riga sfumata: sbavatura di stampa oppure segno della copia anastatica non ben ripulita dell'originale? Qualcun altro nota la stessa cosa?

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Seconda uscita comprata questa mattina, incluso il raccoglitore.
Sinceramente trovo il costo del raccoglitore eccessivo (un quaderno ad anelli e 13 "plastichette") ma non ho trovato alternative vantaggiose: per le buste si potrebbero usare quelle dedicate al collezionismo di banconote ma anche acquistandole su internet il risparmio (almeno dopo le mie ricerche iniziali) è marginale.

 

3 ore fa, ComixComunity dice:

Per chi l'avesse già preso:

 

- il raccoglitore dovrebbe contenere 13 fogli. Sono tutti dedicati alle strisce?

 

- In questo caso, gli opuscoli allegati, hanno un loro spazio apposito?

Da quanto vedo sono presenti solo le buste divise in 3 per le strisce, nulla di dedicato agli opuscoli. Credo che aggiungerò in coda delle classiche buste A4 per conservarli.

 

Per il resto, un mio parere puramente personale sull'iniziativa...

Sono passati per me i tempi in cui dilapidavo i miei risparmi in fumetti, incluso Tex.

Mentre un tempo ogni uscita inedita del ranger doveva essere mia, ora mi trovo ad acquistare solo le due serie inedite e i Texoni, centellinando gli albi extra.

Inoltre sono già in possesso dei primi 40 (circa) numeri della Nuova Ristampa, quindi a rigor di logica ho già letto queste storie e non ho "bisogno" di averle.

Eppure appena ho tenuto fra le mani la prima strisciolina ho provato un piacere meramente collezionistico che non sentivo da tempo, quella sensazione a voi sicuramente ben nota di gioia, semplice e ingenua, del possedere un oggetto e sentirlo fra le mani.

La lettura, che ho intenzionalmente effettuato ad un ritmo rallentato rispetto alle mie abitudini, mi ha riservato due grosse sorprese.


La prima è un apprezzamento maggiore dei disegni di Galep. La mancanza delle censure rende davvero onore ad alcune rappresentazioni di Tesah, ma più in generale (probabilmente per la forma mentis con cui ho approcciato la lettura) ho gradito di più il tratto e l'abilità con cui pochissime pennellate trasmettono l'azione e il movimento. Emblematica per me già la prima striscia, coi cavalli lanciati al galoppo in fondo alla valle: una manciata di segnetti neri ed è tutto lì.


La seconda sorpresa riguarda il ritmo della storia. Noi siamo abituati a ragionare a tavole e la sceneggiatura inevitabilmente è guidata dalla gabbia a 3 strisce. Le pause, i cambi scena, il "montaggio" è legato indissolubilmente al concetto di pagina.

Con la striscia vera il ritmo cambia, le pause hanno una cadenza diversa e "mini cliffhanger" sembrano guidare il lettore paginetta dopo paginetta.

Non so se è solo una mia suggestione ma si è trattata di un'esperienza di lettura nuova e gradevole.

Inizialmente, come molti, avevo in mente di comprare solo le prime 6 uscite, adesso non escludo di proseguire, sicuramente fino a metà, per completare la serie 1.
Data la mia età il mondo delle pubblicazioni a strisce non mi appartiene, ma non posso negare che abbiano un fascino particolare: lunga vita a Tex :)

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Nella prima pagina della mia copia di "Terrore a Calver City" a sinistra della testatina, quasi sul bordo, si nota una sottile riga sfumata: sbavatura di stampa oppure segno della copia anastatica non ben ripulita dell'originale? Qualcun altro nota la stessa cosa?

Intendi proprio sopra alla didascalia col titolo e il riassunto? Io lì, a circa 2 mm dal bordo superiore, ho una sottile linea nera, netta, lunga poco meno di un cm. Sembra una qualche guida di stampa\taglio. Curiosa conseguenza della ristampa e dell'impaginazione o anch'essa parte dell'originale?

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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Il Berna dice:

Intendi proprio sopra alla didascalia col titolo e il riassunto? Io lì, a circa 2 mm dal bordo superiore, ho una sottile linea nera, netta, lunga poco meno di un cm. Sembra una qualche guida di stampa\taglio. Curiosa conseguenza della ristampa e dell'impaginazione o anch'essa parte dell'originale?

No, proprio a sinistra della testatina, parallela a metà tra il bordo sinistro della pagina e la cornice della testatina. Ho fatto caso che ce l'ho anche a pagina 3, nella stessa posizione. Quella che dici tu é la marcatura del taglio pagina, molto netta, ce l'ho anch'io, mentre quella che dico io è più spessa, tenue e molto sfumata, sia a pag. 1 sia a pag. 3.

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