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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show


MacParland
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Messaggi consigliati/raccomandati

Leggendo questo albo mi sono reso conto di una grossa controindicazione su queste storie "speciali" fuori-cronologia: per spiegare tutti gli antefatti di tutti i vari personaggi, Boselli deve fare degli info-dump pazzeschi, con gente che si ricorda a vicenda in continuazione cose che sanno benissimo...  :P

 

Oltretutto, pare che stia usando queste storie "future" (per Tex Willer) per "fissare" in anticipo la cronologia. Rispondendo in anticipo a domande che altrimenti avrebbero (forse) avuto risposta fra anni e anni. Solo in questo albo per esempio scopriamo che:

1) Il "Servizio Segreto dei Rangers" ci sarà davvero (e questo già lo sapevamo), organizzato da Marshall, comprenderà davvero all'inizio solo Carson, Tex e Arkhansas Joe (quindi magari ci sarà anche la stella numero 3) e sarà un corpo federale (giustificando il fatto che GL Bonelli era stato abbastanza "largo" sull'autorità di Tex fuori dal Texas)

2) Kit Willer nasce nel periodo fra "tra due bandiere" e questa storia (1866): Tex dice a Rip che "tornerà da LORO"...

3) Il problema dello scioglimento dei Texas Rangers fra la fine della guerra e il 1873 viene risolto rimarcando che il mondo di Tex non è il nostro: grazie a Tex (e Carson) in quel mondo i Rangers non vengono sciolti

Oltre a un sacco di altre info su altri personaggi (la storia di Joey e Lonny negli anni successivi a "Nueces Valley", il background dei guerriglieri, le scelte degli altri rangers come Rip e Dan.  E le note storiche sul "Distretto Bruciato", il massacro di Centralia, i Minstrel Shows, etc.

 

Se da una parte molte di queste cose sono interessanti (e a volte riguardano pezzi importanti della storia di Tex) dall'altra rendono la lettura frammentaria (gli eventi si fermano in continuazione per far posto a dialoghi esplicativi) e lenta. In genere comunque si sopporta perchè di cose da dire ne ha tante, ma quando ad un certo punto si mettono persino a riassumere gli eventi di Nueces Valley, ho detto "eh no, questo è troppo! Ma quanti lettori che leggono questo speciale non hanno mai letto nueces valley, e anche se ce n'è qualcuno, a che serve fargli un riassunto che non serve a niente qui?" (per questa storia non c'era alcun bisogno di quel riassuntino)

 

Ma vabbè, a parte quell'inciampo, sono contento di aver letto questa storia. Non penso la considererei una "bella" storia, ma almeno è "utile" e "interessante". Sarebbe stato meglio dare quelle informazioni in maniera più organica man mano che accadevano, ma capisco che avrebbe voluto dire attendere troppi anni...

 

Una nota positiva e una negativa su questioni riguardanti la "moralità" di Tex. Inizio dalla negativa: le idee di Tex e Carson sullo schiavismo e il razzismo mi sembrano abbastanza chiare e deducibili dal numero di colpi che sparano ai razzisti e da quanti ne ammazzano, trovo abbastanza superfluo che OLTRE ad ammazzargli gli debbano fare la lezioncina. Troppe volte ho la spiacevole sensazione che il fumetto sia rivolto a me e ci tenga a dirmi che schiavizzare la gente non è bello (al che la mia reazione è del dire "mo' me lo segno" con la voce di Troisi...). Molto positivo invece che Borden non si accodi all'assurda deriva "buonista" che ha preso praticamente tutti gli altri sceneggiatori attuali di Tex che ogni volta fanno sparare almeno un colpo addosso a Tex o Carson prima che i pards reagiscano. Che è abbastanza ridicolo (intimi l'alt e di gettare le armi a qualcuno, lui invece di gettarle si gira ti punta l'arma addosso: hai proprio bisogno di aspettare che ti spari? Hai ancora dei dubbi sulle sue intenzioni? Non vuoi rischiare di esagerare con la legittima difesa?), qui senza questi stucchevoli buonismi da comics code almeno Tex e pards sono abbastanza svegli da interpretare una persona armata che vu8ole ucciderti come un bersaglio lecito, anche senza aspettare che spari per primo...

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Dico la mia su questo numero.

 

Copertina 7 

Da come Tex guarda il cartellone così da vicino, mi pare abbia bisogno di un bel paio di occhiali 😁

Storia 8

Ormai sono convinto che Boselli usi Tex per raccontare la storia del West. Il nostro ranger è sempre più personaggio e sempre meno protagonista ( riferito agli speciali ovviamente). La parte centrale l'ho trovata un po' pesantuccia, ma poi la vicenda ha preso il volo e il doppio finale ha contribuito ad alzare il voto.

Disegni 8,5.

Ottima prova di Ghion che spero di rivedere molto presto anche sulla regolare.

Soddisfatto.

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  • Sceriffi
<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Gas Gas dice:

Ottima prova di Ghion che spero di rivedere molto presto anche sulla regolare.

Lo rivedrai molto presto. Adesso c'è la storia con Pedro Raza in tre albi, poi una storia di Ruju in due albi ed in teoria col numero 63 dovrebbe iniziare la storia di Boselli e Ghion. 

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablero dice:

Leggendo questo albo mi sono reso conto di una grossa controindicazione su queste storie "speciali" fuori-cronologia: per spiegare tutti gli antefatti di tutti i vari personaggi, Boselli deve fare degli info-dump pazzeschi, con gente che si ricorda a vicenda in continuazione cose che sanno benissimo...  :P

 

Oltretutto, pare che stia usando queste storie "future" (per Tex Willer) per "fissare" in anticipo la cronologia. Rispondendo in anticipo a domande che altrimenti avrebbero (forse) avuto risposta fra anni e anni. Solo in questo albo per esempio scopriamo che:

1) Il "Servizio Segreto dei Rangers" ci sarà davvero (e questo già lo sapevamo), organizzato da Marshall, comprenderà davvero all'inizio solo Carson, Tex e Arkhansas Joe (quindi magari ci sarà anche la stella numero 3) e sarà un corpo federale (giustificando il fatto che GL Bonelli era stato abbastanza "largo" sull'autorità di Tex fuori dal Texas)

2) Kit Willer nasce nel periodo fra "tra due bandiere" e questa storia (1866): Tex dice a Rip che "tornerà da LORO"...

3) Il problema dello scioglimento dei Texas Rangers fra la fine della guerra e il 1873 viene risolto rimarcando che il mondo di Tex non è il nostro: grazie a Tex (e Carson) in quel mondo i Rangers non vengono sciolti

Oltre a un sacco di altre info su altri personaggi (la storia di Joey e Lonny negli anni successivi a "Nueces Valley", il background dei guerriglieri, le scelte degli altri rangers come Rip e Dan.  E le note storiche sul "Distretto Bruciato", il massacro di Centralia, i Minstrel Shows, etc.

 

Se da una parte molte di queste cose sono interessanti (e a volte riguardano pezzi importanti della storia di Tex) dall'altra rendono la lettura frammentaria (gli eventi si fermano in continuazione per far posto a dialoghi esplicativi) e lenta. In genere comunque si sopporta perchè di cose da dire ne ha tante, ma quando ad un certo punto si mettono persino a riassumere gli eventi di Nueces Valley, ho detto "eh no, questo è troppo! Ma quanti lettori che leggono questo speciale non hanno mai letto nueces valley, e anche se ce n'è qualcuno, a che serve fargli un riassunto che non serve a niente qui?" (per questa storia non c'era alcun bisogno di quel riassuntino)

 

Ma vabbè, a parte quell'inciampo, sono contento di aver letto questa storia. Non penso la considererei una "bella" storia, ma almeno è "utile" e "interessante". Sarebbe stato meglio dare quelle informazioni in maniera più organica man mano che accadevano, ma capisco che avrebbe voluto dire attendere troppi anni...

 

Una nota positiva e una negativa su questioni riguardanti la "moralità" di Tex. Inizio dalla negativa: le idee di Tex e Carson sullo schiavismo e il razzismo mi sembrano abbastanza chiare e deducibili dal numero di colpi che sparano ai razzisti e da quanti ne ammazzano, trovo abbastanza superfluo che OLTRE ad ammazzargli gli debbano fare la lezioncina. Troppe volte ho la spiacevole sensazione che il fumetto sia rivolto a me e ci tenga a dirmi che schiavizzare la gente non è bello (al che la mia reazione è del dire "mo' me lo segno" con la voce di Troisi...). Molto positivo invece che Borden non si accodi all'assurda deriva "buonista" che ha preso praticamente tutti gli altri sceneggiatori attuali di Tex che ogni volta fanno sparare almeno un colpo addosso a Tex o Carson prima che i pards reagiscano. Che è abbastanza ridicolo (intimi l'alt e di gettare le armi a qualcuno, lui invece di gettarle si gira ti punta l'arma addosso: hai proprio bisogno di aspettare che ti spari? Hai ancora dei dubbi sulle sue intenzioni? Non vuoi rischiare di esagerare con la legittima difesa?), qui senza questi stucchevoli buonismi da comics code almeno Tex e pards sono abbastanza svegli da interpretare una persona armata che vu8ole ucciderti come un bersaglio lecito, anche senza aspettare che spari per primo...

 

Francamente sono tutti aspetti positivi a mio parere, non mi lamentarei mai di @borden per questi motivi. Anzi, il fatto di anticipare dettagli del futuro la dice lunga sulla sua generosità nei nostri confronti e sul rispetto verso il personaggio.

 

Sono invece ancora dell'avviso e quindi d'accordo con te @Diablerosui riassunti di fatti precedenti. Cosa ci sarebbe di male ad inserire talvolta una didascalia, come nel passato?

 

È ormai proprio un tabù fumettistico, ma tipicamente italiano ... in Francia nessuno si scandalizza per la presenze di didascalie.

 

Noi invece siamo moderni, all'avanguardia perché le abbiamo soppresse.

 

Bravissimi !

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, MacParland dice:

Lo rivedrai molto presto. Adesso c'è la storia con Pedro Raza in tre albi, poi una storia di Ruju in due albi ed in teoria col numero 63 dovrebbe iniziare la storia di Boselli e Ghion. 

 

Sapevo già che Ghion lo rivedremo nell'episodio della Mano Rossa di Tex Willer. Mi piacerebbe però vederlo alla prova sul Tex della serie regolare. Mi sembra un ottimo acquisto. Per quanto riguarda Gomez non ci sono parole per esprimere la mia felicità di rivederlo alle prese con Tex. 

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Letto ieri sera, buona la storia, interessante la questione dei Minstrel Show, buoni anche i disegni. Nel complesso darei un 8. Sono d'accordo che ci sono troppe spiegazioni dei ricordi dei vari personaggi, un pochino ci sta anche ma se sono troppi e ripetuti nello stesdo albo appesantiscono ol racconto.

Una cosa che secondo me è mancata è uno scontro a fuoco tra Tex e Jesse James, me lo aspettavo. 

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Possibili

 

S

P

O

I

L

E

R

 

Questa storia si svolge nel 1866-67.

Jesse James è morto nel 1882.

 

Vabbé che i fumetti di Tex non sono tenuti a rispettare al millimetro e al millisecondo la vera storia del West, ma anticipare la morte di un personaggio reale di ben sedici anni è un po' eccessivo! :lol:

Tanto più che in mezzo c'è tutto il periodo storico, parecchio famoso, in cui Jesse visse da bandito inafferrabile.

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13 minutes ago, Sartana said:

Possibili

 

S

P

O

I

L

E

R

 

Questa storia si svolge nel 1866-67.

Jesse James è morto nel 1882.

 

Vabbé che i fumetti di Tex non sono tenuti a rispettare al millimetro e al millisecondo la vera storia del West, ma anticipare la morte di un personaggio reale di ben sedici anni è un po' eccessivo! :lol:

Tanto più che in mezzo c'è tutto il periodo storico, parecchio famoso, in cui Jesse visse da bandito inafferrabile.

Però sarebbe stata bella una storia di Tex contro Jesse James a quest'epoca, alla fine Tex lo fa fuori, Carson gli chiede "ma chi era? Mai visto in vita mia" e Tex che risponde "un tal Jesse James, mai sentito..."  :P

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Allora...Il filone storie ricche e "storiche" del Boss è sempre molto interessante. Impari cose nuove, riprendi cose che già sapevi, approfondisci e ti diverti. La questione nord/sud è sempre un 'ottima fonte, perché ci sono molte sfumature prima della guerra, durante e soprattutto dopo. Boselli con l'efficace Ghion ci mostra le scorie della guerra, le difficoltà dei vari personaggi che devono sempre fare i conti con la loro provenienza (il Texas ad esempio) e le loro scelte.

Una seconda rilettura sarà ancora più bella ma Tex Willer con la serie e con gli speciali (come questo) è stata un'operazione eccelsa.

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Letto l'albo nella quiete della campagna-collina langarola.

Sono sostanzialmente d'accordo con il commento di @Diablero, in particolare con l'utilità o funzionalità della storia per mettere i puntini sulle "i" su alcuni fatti della vita e della cronologia texiana, che comporta un'alternanza tra rapida azione e articolati dialoghi esplicativi che, a parole, sostituiscono i classici flashback visuali con vignette.

Però, essendo fresco di lettura di tutti gli albi richiamati esplicitamente o implicitamente ("Per l'onore del Texas", "Il magnifico fuorilegge", "Tra due bandiere", "Nueces Valley"), la lettura mi è risultata pienamente comprensibile e quindi scorrevole e godibile. Il registro narrativo ben si amalgama con quello (eccelso) degli albi richiamati.

Boselli scrive nell'introduzione che la serie "Tex Willer Speciale" si svincola dalla continuity di "Tex Willer" per dare sfogo alla libertà creativa, ed è verissimo non solo per questo albo: però, di tutti gli "Speciali Tex Willer" visti finora, questo mi sembra quello più contestualizzato nella cronologia texiana e quello meglio armonico come stile e atmosfera, come soggetto e periodo storico, nonchè come riuscita narrativa, con tutti gli albi delle varie collane ambientati a ridosso o a cavallo della guerra di secessione.

In definitiva, l'ennesimo albo di alto livello pubblicato quest'anno.

I miei voti:

soggetto e sceneggiatura: 7,5

disegni: 7

 

Modificato da PapeSatan
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In estate dovrebbe aumentare il tempo libero, di conseguenza, negli anni, la produzione di albi inedita si è incentrata in questo periodo, proprio per permettere più letture sotto l'ombrellone. Tuttavia il sottoscritto, a suo malgrado, è costretto a usare il condizionale, visto che ogni anno per "camurrie" e scadenze varie si ritrova a correre freneticamente e dover rimandare pure la lettura degli albi, che si accumulano minacciosamente sulla scrivania. <_<

 

Con notevole ritardo, sono riuscito a leggere lo speciale in questione e rimandare alla prossima settimana la lettura del bis (sperando di poter staccare e andare in ferie). Mi ritrovo così a commentare una storia già abbondantemente dibattuta dagli utenti e temo, come altre volte, di non aver tanto da aggiungere a quanto già detto.

 

Premetto che il format non mi ha mai troppo preso, anche per via di storie minori come quella di Ruju e Recchioni e di certo non ho fatto i salti di gioia alla notizia che la redazione lo rendeva semestrale.

 

Il team-up con Zagor ha acceso le curiosità (come era da apettarsi visto la straordinarietà dell'evento) e l'idea particolare del primo albo, con giochi cromatici a secondo delle sequenze di fantasmi, si distingueva rispetto alla moltitudine di uscite "speciali". Mi sono approcciato così alla lettura senza eccessive apettative, ma stavolta Borden, senza incantare più di tanto, è riuscito a coinvolgermi e rendere piacevole la fruizione di una testata che continuo a non amare particolarmente.

 

Lo spunto è originale e coraggioso e la band che compone il "Minstrell show" si fa apprezzare per umanità e generosità nei confronti del povero Joey. Un netto contrasto con l'odio e il razzismo imperante nel Sud, ben riassunto dall'odioso atteggiamento dell'avventore del saloon. Contrariamente a quel che si poteva credere dalle anticipazioni, il fulcro della trama si sposta presto verso la missione di Tex e i rangers contro i sinistri piani di banditi del calibro di Arch Clement e lo storico "Jesse James".

 

Non manca l'azione e la consueta costruzione discreta di sceneggiatura, rende l'episodio leggibile e "digeribile" senza eccessivi patemi. Sempre attenta e plausibile la caratterizzazione dei personaggi e dei banditi, tuttavia, a mio avviso, il voler assolutamente far ravvedere il corpo dei Rangers (storicamente schierato col Sud schiavista e di conseguenza poco consono agli ideali di Tex e Carson) porta ad alcune situazioni e dialoghi che potevano essere tranquillamente sorvolati.

Più di una volta i nostri ripetono che si sono immolati per riscattare il Corpo speciale, ma in fondo non erano necessarie tante spiegazioni, che spesso appesantiscono le sequenze. Voler rimettere a posto tutte le tessere del puzzle lasciate volutamente fuori posto da Bonelli, a volte rischia pure queste controindicazioni.

 

Per il resto, prova discreta e piacevole che si caratterizza pure con un forte colpo di scena che servirà a Mauro come preludio a un ritorno del bieco Jesse James.

 

Marco Ghion si riconferma un disegnatore consono alla saga; un tratto lineare e abbastanza espressivo che accompagna senza difficoltà il lettore durante lo svolgimento narrativo della trama e non risente di cali durante il proseguo delle tavole. Comparto grafico funzionale e da me approvato! :D Il mio voto finale è 7

 

 

 

 

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  • 2 settimane dopo...

Due storie in una, ed entrambe coinvolgenti. Piacevole rivedere i vecchi amici di Tex, ma anche il giovane Carson ed altri rangers. L’introduzione di Jesse James, però, è una particolarità che non credo potrà dare molti frutti, per ovvi motivi storici; infatti, l’autore non lo ha mai fatto incontrare/scontrare con Tex né mai lo farà. Consideriamolo, pertanto, come una chicca a sé stante.

Ghion molto migliorato dalla sua prima prova nella serie.

Voto alla storia: 7,8

Voto ai disegni: 8,5

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Andrea67 dice:

L’introduzione di Jesse James, però, è una particolarità che non credo potrà dare molti frutti, per ovvi motivi storici; infatti, l’autore non lo ha mai fatto incontrare/scontrare con Tex né mai lo farà

 

Ma davvero? Io non ne sarei così sicuro,

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Dopo aver "presentato" così a lungo Jesse James, mi pare più che stra-ovvio che sarà avversario di Tex Willer in futuro. Altrimenti sarebbe stato un cameo di poche vignette, non avrebbe avuto senso dedicarci tante pagine senza farli nemmeno incontrare.

 

Solo che non potrà avvenire per un bel po' sulla serie Tex Willer (che è ancora indietro anni su questo speciale) e nemmeno sulla serie Tex Gigante (a meno che non utilizzino di nuovo un flashback), quindi sarà una trama che probabilmente potrà avere seguito solo in altri speciali Tex Willer...

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La leggenda di Jesse James si consolida tra il 1869 ed il 1876. In quegli anni Tex è già vedovo ed a parte che occasionalmente fa il vagabondo per il sud ovest non sappiamo molto della sua vita in quel periodo. 

Siamo contemporaneamente troppo avanti per Tex Willer e troppo indietro per Tex. Non restano che gli Speciali in effetti.

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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

La leggenda di Jesse James si consolida tra il 1869 ed il 1876. In quegli anni Tex è già vedovo ed a parte che occasionalmente fa il vagabondo per il sud ovest non sappiamo molto della sua vita in quel periodo. 

Siamo contemporaneamente troppo avanti per Tex Willer e troppo indietro per Tex. Non restano che gli Speciali in effetti.

E' quello che ho pensato anch'io.

Uno Speciale (Tex Willer o Texone?) non ha bisogno di contestualizzare o incastrare in una precisa cronologia una situazione estemporanea ed eccezionale. Una situazione paragonabile, in un certo senso, all'incontro tra Tex e Buffalo Bill, che avvenne prima sulle strisce prima e poi sulla regolare mensile solo perchè al'epoca non esistevano collane collaterali.

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  • 4 mesi dopo...
Il 23/7/2023 at 00:59, Diablero dice:

Leggendo questo albo mi sono reso conto di una grossa controindicazione su queste storie "speciali" fuori-cronologia: per spiegare tutti gli antefatti di tutti i vari personaggi, Boselli deve fare degli info-dump pazzeschi, con gente che si ricorda a vicenda in continuazione cose che sanno benissimo...  :P

 

Oltretutto, pare che stia usando queste storie "future" (per Tex Willer) per "fissare" in anticipo la cronologia. Rispondendo in anticipo a domande che altrimenti avrebbero (forse) avuto risposta fra anni e anni. Solo in questo albo per esempio scopriamo che:

1) Il "Servizio Segreto dei Rangers" ci sarà davvero (e questo già lo sapevamo), organizzato da Marshall, comprenderà davvero all'inizio solo Carson, Tex e Arkhansas Joe (quindi magari ci sarà anche la stella numero 3) e sarà un corpo federale (giustificando il fatto che GL Bonelli era stato abbastanza "largo" sull'autorità di Tex fuori dal Texas)

2) Kit Willer nasce nel periodo fra "tra due bandiere" e questa storia (1866): Tex dice a Rip che "tornerà da LORO"...

3) Il problema dello scioglimento dei Texas Rangers fra la fine della guerra e il 1873 viene risolto rimarcando che il mondo di Tex non è il nostro: grazie a Tex (e Carson) in quel mondo i Rangers non vengono sciolti

Oltre a un sacco di altre info su altri personaggi (la storia di Joey e Lonny negli anni successivi a "Nueces Valley", il background dei guerriglieri, le scelte degli altri rangers come Rip e Dan.  E le note storiche sul "Distretto Bruciato", il massacro di Centralia, i Minstrel Shows, etc.

 

Se da una parte molte di queste cose sono interessanti (e a volte riguardano pezzi importanti della storia di Tex) dall'altra rendono la lettura frammentaria (gli eventi si fermano in continuazione per far posto a dialoghi esplicativi) e lenta. In genere comunque si sopporta perchè di cose da dire ne ha tante, ma quando ad un certo punto si mettono persino a riassumere gli eventi di Nueces Valley, ho detto "eh no, questo è troppo! Ma quanti lettori che leggono questo speciale non hanno mai letto nueces valley, e anche se ce n'è qualcuno, a che serve fargli un riassunto che non serve a niente qui?" (per questa storia non c'era alcun bisogno di quel riassuntino)

 

Ma vabbè, a parte quell'inciampo, sono contento di aver letto questa storia. Non penso la considererei una "bella" storia, ma almeno è "utile" e "interessante". Sarebbe stato meglio dare quelle informazioni in maniera più organica man mano che accadevano, ma capisco che avrebbe voluto dire attendere troppi anni...

 

Una nota positiva e una negativa su questioni riguardanti la "moralità" di Tex. Inizio dalla negativa: le idee di Tex e Carson sullo schiavismo e il razzismo mi sembrano abbastanza chiare e deducibili dal numero di colpi che sparano ai razzisti e da quanti ne ammazzano, trovo abbastanza superfluo che OLTRE ad ammazzargli gli debbano fare la lezioncina. Troppe volte ho la spiacevole sensazione che il fumetto sia rivolto a me e ci tenga a dirmi che schiavizzare la gente non è bello (al che la mia reazione è del dire "mo' me lo segno" con la voce di Troisi...). Molto positivo invece che Borden non si accodi all'assurda deriva "buonista" che ha preso praticamente tutti gli altri sceneggiatori attuali di Tex che ogni volta fanno sparare almeno un colpo addosso a Tex o Carson prima che i pards reagiscano. Che è abbastanza ridicolo (intimi l'alt e di gettare le armi a qualcuno, lui invece di gettarle si gira ti punta l'arma addosso: hai proprio bisogno di aspettare che ti spari? Hai ancora dei dubbi sulle sue intenzioni? Non vuoi rischiare di esagerare con la legittima difesa?), qui senza questi stucchevoli buonismi da comics code almeno Tex e pards sono abbastanza svegli da interpretare una persona armata che vu8ole ucciderti come un bersaglio lecito, anche senza aspettare che spari per primo...

 

Ho appena riletto in successione il texone "Per l'onore del Texas" e questo special. Bellissimi albi entrambi, nulla da dire sulla loro qualità. Mi ha fatto specie invece la differenza di comportamento di Tex nello sparare soltanto per disarmare nel texone, mentre qui quasi sempre proprio per uccidere. Si tratta sempre di colpire la peggiore feccia umana, ma nello speciale Tex Willer mi sembra che @borden si sia sentito più libero di far piazza pulita di questi assassini. Ritengo anche che qualche vignetta di "Per l'onore del Texas" sia stata censurata attraverso la modifica dei dialoghi. Vedi la controversa scena della Pinkerton Lady e l'uomo ubriaco/narcotizzato sul letto. È stato ribadito che non sia successo nulla in quella camera da letto e il dialogo conferma questa scelta, ma forse l'intenzione iniziale era un'altra e i bei disegni di Dotti sembrano rappresentare altro.

Comunque, letti entrambi gli albi di seguito come un'unica storia, sono davvero una meraviglia a cui attribuisco un bel ... 9.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

Ho appena riletto in successione il texone "Per l'onore del Texas" e questo special. Bellissimi albi entrambi, nulla da dire sulla loro qualità. Mi ha fatto specie invece la differenza di comportamento di Tex nello sparare soltanto per disarmare nel texone, mentre qui quasi sempre proprio per uccidere.

 

La risposta è molto semplice: nel primo caso c'era la guerra e Tex aveva giurato di non uccidere mai più un soldato del Sud. Nel secondo caso è di fronte a veri e propri banditi, ex guerriglieri che ne avevano combinate di cotte e di crude

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

La risposta è molto semplice: nel primo caso c'era la guerra e Tex aveva giurato di non uccidere mai più un soldato del Sud. Nel secondo caso è di fronte a veri e propri banditi, ex guerriglieri che ne avevano combinate di cotte e di crude

 

Vero, vero. Che belle storie classiche e moderne allo stesso tempo. Spero che @borden torni presto anche da queste parti ... 

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  • 3 mesi dopo...

Dopo averlo letto frettolosamente e senza la dovuta attenzione la scorsa estate, soprattutto a causa degli atroci ritmi di lavoro, stamani ho deciso di andarmi a rileggere questo Speciale, e posso decisamente affermare che si tratta a suo modo di un piccolo gioiello, per come Boselli ha saputo mescolare fatti realmente accaduti ed eventi frutto della sua sempre prolifica immaginazione, contestualizzando al meglio la partecipazione di Tex e Kit Carson (più il ranger Dan Bannion e Joey Nelson, vecchio amico di Tex) alla difesa della città di Lexington dall'assalto mosso dai bushwackers guidati da Arch Clement il 13 dicembre 1866. Ulteriore chicca, la partecipazione allo scontro del famigerato ma leggendario Jesse James, che in attinenza con la Storia si dà alla fuga e promette vendetta contro quei rangers che hanno guastato la festa a lui e ai suoi compari (sedicenti) guerriglieri.

 

Pur ancora agli albori della loro amicizia fraterna, Tex e Carson dimostrano già un grande affiatamento ed una ancor maggiore ed innata intesa, facendo in modo di agire sempre in coppia, o quantomeno di concerto, sapendo sempre come coordinarsi, e riuscendo infine a sventare la minaccia dei bushwackers (a Tex, inoltre, va il merito di eliminare per sempre lo spietato sciacallo Arch Clement) anche grazie al fondamentale aiuto di Dan Bannion e Joey Nelson, che da cowboy e compagno di Tex si è nel frattempo riciclato in artista di minstrel show, in grado però di dimostrare all'occorrenza una certa dimestichezza con gli scontri a suon di colt e fucili.

 

Promozione a pieni voti anche per i disegni di Ghion, puliti ma efficaci nel caratterizzare a dovere contesto, luoghi e personaggi.

 

 

P.S. ho deciso di rileggere Minstrel Show esattamente dopo Per l'onore del Texas ispirato dal pard @Jeff_Weber, e devo dire che la sua indiretta indicazione ha giocato al pieno apprezzamento di ambedue le storie ;)

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, juanraza85 dice:

Dopo averlo letto frettolosamente e senza la dovuta attenzione la scorsa estate, soprattutto a causa degli atroci ritmi di lavoro, stamani ho deciso di andarmi a rileggere questo Speciale, e posso decisamente affermare che si tratta a suo modo di un piccolo gioiello, per come Boselli ha saputo mescolare fatti realmente accaduti ed eventi frutto della sua sempre prolifica immaginazione, contestualizzando al meglio la partecipazione di Tex e Kit Carson (più il ranger Dan Bannion e Joey Nelson, vecchio amico di Tex) alla difesa della città di Lexington dall'assalto mosso dai bushwackers guidati da Arch Clement il 13 dicembre 1866. Ulteriore chicca, la partecipazione allo scontro del famigerato ma leggendario Jesse James, che in attinenza con la Storia si dà alla fuga e promette vendetta contro quei rangers che hanno guastato la festa a lui e ai suoi compari (sedicenti) guerriglieri.

 

Pur ancora agli albori della loro amicizia fraterna, Tex e Carson dimostrano già un grande affiatamento ed una ancor maggiore ed innata intesa, facendo in modo di agire sempre in coppia, o quantomeno di concerto, sapendo sempre come coordinarsi, e riuscendo infine a sventare la minaccia dei bushwackers (a Tex, inoltre, va il merito di eliminare per sempre lo spietato sciacallo Arch Clement) anche grazie al fondamentale aiuto di Dan Bannion e Joey Nelson, che da cowboy e compagno di Tex si è nel frattempo riciclato in artista di minstrel show, in grado però di dimostrare all'occorrenza una certa dimestichezza con gli scontri a suon di colt e fucili.

 

Promozione a pieni voti anche per i disegni di Ghion, puliti ma efficaci nel caratterizzare a dovere contesto, luoghi e personaggi.

 

 

P.S. ho deciso di rileggere Minstrel Show esattamente dopo Per l'onore del Texas ispirato dal pard @Jeff_Weber, e devo dire che la sua indiretta indicazione ha giocato al pieno apprezzamento di ambedue le storie ;)

 

Beh ... se accetti altri consigli, ti proporrei di leggere subito dopo lo special n. 7 di Tex Willer "Presagi di Guerra" (dicembre 2023) che segue quella linea narrativa intersecandosi con altre vicende storiche e non, comprese le vicende di Zagor e Cico. Sono tutte tre queste storie veramente "speciali",  perchè @borden ha messo tutto se stesso e hanno anche un notevole valore storico.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Beh ... se accetti altri consigli, ti proporrei di leggere subito dopo lo special n. 7 di Tex Willer "Presagi di Guerra" (dicembre 2023)

 

In questo caso ho già provveduto ed apprezzato ;)

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