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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.40] Sierrita Mountains


MacParland

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Impossibile valutare un "Texone" solo dalle vignette di anticipazione, ma sinceramente il Tex disegnato da Palumbo a me piace veramente poco. Nella prima pagina qui riportata in cui compare, c'è una vignetta in cui Tex spara ed è ritratto dal basso verso l'alto, ma con un'espressione sul viso che a me ricorda una tartaruga... Sarà che rimpiango il Tex disegnato da Erio Nicolò, ma questo mi sembra davvero legnoso e ben poco espressivo. Anche la copertina non mi sembra delle migliori viste.

Spero che almeno la storia possa essere avvincente...

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Copertina e vignette intriganti ma che lasciano qualche dubbio, non credo che ci sarà spazio per le mezze misure una volta che si avrà il Texone in mano.

 

Un motivo in più per non lasciarselo sfuggire appena esce, naturalmente. 

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A me è piaciuto appena ho visto le anticipazioni, e raramente mi sbaglio nelle mie impressioni. Credo (spero) che non sarò deluso.

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Copertina troppo brutta per essere vera imho... l'avrei scambiata facilmente per un (poco ispirato) disegno di un disegnatore alle prime armi. Interni sicuramente più nelle mie corde, ma non mi fanno comunque impazzire Detto questo, non mi sono perso nessun texone fino ad oggi e non ho intenzione di cominciare con questo, vedremo se alla prova della lettura le impressioni resteranno le medesime

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Guest Hellingen
Posted (edited)
2 ore fa, TuttoTex fan dice:

. l'avrei scambiata facilmente per un (poco ispirato) disegno di un disegnatore alle prime armi

Sull'albo sono fiducioso, però si, la copertina di Palumbo non è il massimo. Hanno voluto fare una posa super classica con Tex in primo piano ma non sembra molto ben riuscita (forse anche a causa della colorazione). Sarebbe interessante vedere qualche prova di copertina scartata per questo albo speciale, se c'è. 

Edited by Hellingen
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  • 3 weeks later...

Preso 2 minuti fa e sfogliato in 0,5 secondi netti. Per ora posso dire che i disegni appaiono migliori che nelle anteprime qui sopra e che la primissima vignetta è da occhi a cuoricino.

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1 ora fa, Gunny dice:

Preso 2 minuti fa e sfogliato in 0,5 secondi netti. Per ora posso dire che i disegni appaiono migliori che nelle anteprime qui sopra e che la primissima vignetta è da occhi a cuoricino.

 

Acquistato anch'io quest'oggi.

 

Qualità dei disegni piuttosto altalenante, alcune vignette anche simpatiche, sebbene talvolta "sopra le righe" per un fumetto come Tex.

 

Forse, tanto valeva prendere Bacilieri che nel suo stile è un genio.

 

L'ultima tavola di questo texone mi ha fatto riflettere su quanti begli aIbi avrebbero meritato maggiore visibilità e lustro attraverso pagine di ampio formato, mentre in questo caso dimensioni inferiori avrebbero giovato proprio.

 

In entrambi i casi ... che peccato !

 

Spero che la storia sia accattivante, ho un'ottima opinione di Rauch.

Edited by Jeff_Weber
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Iniziamo dalle premesse.

 

Per me Palumbo è uno dei migliori disegnatori italiani. Ingiustamente sottovalutato da quelli "puzza al naso del fumetto d'autore" perchè, nonostante l'inizio su Frigidaire, gran parte della sua carriera è avvenuta o su personaggi "popolari" tipo Diabolik o su piccole produzioni tipo Phoenix o su volumi "commissionati" come quello su Escobar, ma chissenefrega, il suo tratto è perfettamente riconoscibile ed efficace, sa creare atmosfere come pochi ed è (quasi) sempre un piacere leggerlo.

 

E questo oltre al fatto che se ci fosse un minimo di giustizia al mondo oggi "Tosca la Mosca" sarebbe più famosa di Topolino e trasmetterebbero i suoi cartoni animati alla TV dei ragazzi...  :P

 

Oltretutto, nonostante la fama, lo trovi ancora puntuale alle fiere del fumetto, a fare un disegnino dietro l'altro, umilissimo e cordiale come i primi tempi (ormai con i disegnini che mi ha fatto potrei stamparci un volume io...).

 

I suoi disegni sono riusciti a farmi comprare anche un sacco di "Grandi Diabolik" nonostante i testi sempre più in calo di Faraci:  e quei Diabolik sono un buon esempio di come si possa armonizzare un personaggio caratterizzato in una certa maniera per decenni sullo stile di Palumbo senza snaturarlo.

 

Ecco per esempio la sua Eva Kant:

spacer.png

 

Ma guardate anche come disegnava Martin Mystere...

spacer.png

 

Altri esempi della sua bravura li trovate nelle pagine di presentazione del volume: tutte che farebbero pensare di stare per leggere un grande fumetto, uno dei migliori Texoni, uno di quelli che davvero uniscono un maestro del fumetto e Tex.

 

La stessa aspettativa che avevo io.

 

Certo, problemi si potevano immaginare: prima di tutto, Tex è stato caratterizzato negli anni dai massimi disegnatori "Raymondiani" italiani, con anatomie studiate e realistiche. Palumbo di sicuro non è Raymondiano: i suoi personaggi sono espressivi, ma non "realistici", e questo è un suo punto di FORZA: andate a vedere uno dei MIGLIORI primi piani in questo volume, quello della terza vignetta di pagina 164: c'è una Selina espressiva che ricorda quasi il John Buscema di "Silver Surfer", la bocca che urla, gli occhi colmi d'odio: e una espressione che, per quanto "potente"...  nessun volto umano potrebbe davvero avere.

 

Riguardate il volto di Eva Kant nell'immagine che ho postata prima. Seducente, ammaliante, bellissima... e assolutamente non anatomicamente corretta.

 

Ecco un altro esempio dell'arte di Palumbo, da un "Grande Diabolik":

spacer.png

 

Sapendo tutto questo, mi immaginavo di leggere una storia altrettanto "espressiva", una storia che SEMBRASSE ALMENO SCRITTA PER PALUMBO, una storia piena di forti emozioni, di dramma, di pugnali nell'ombra, di mistero, una storia "di Palumbo".

 

E sono rimasto terribilmente deluso.

 

Credo che questa sia la peggiore storia disegnata da Palumbo che abbia mai letto. Non sfrutta nessuno dei suoi punti di forza, anzi è totalmente ANONIMA, pare una "storia nel cassetto" scritta per un disegnatore qualunque e poi "passata" a Palumbo: ma Rauch lo sapeva che l'avrebbe disegnata Palumbo?

 

Non è tutto pessimo, l'abilità nella costruzione delle scene rimane ancora, come si vede nella già citata da altri pagina iniziale. O il tramonto della prima vignetta della pagina 37. Ma sembrano scampoli rubati ad una storia banalotta, vista mille volte, e che soprattutto NON SFRUTTA I PUNTI DI FORZA DI PALUMBO! Anzi, sembra puntare ad evidenziarne le debolezze!

 

Per esempio, la difficoltà evidente nel disegnare i cavalli (vedere prima vignetta pagina 38). una difficoltà che molti disegnatori, anche famosi, condividono (persino Magnus se li era fatti fare da Romanini, sono più rari quelli capaci di farli bene i cavalli, e quando li trovano li mettono subito su Tex). Nel precedente texone di un autore di Diabolik, quello di Zaniboni, Nizzi aveva almeno avuto il garbo di fare una storia cittadina dove di cavalli se ne vedevano pochi.  Come dicevo prima, una storia cittadina con i cinesi, quasi tutta di notte o nei sotterranei, o anche su un battello fluviale... non è chiedere "trattamenti di favore", per tutta la storia di Tex i vari sceneggiatori hanno sempre tenuto conto di chi disegnava le storie! (pensate sia un caso che le sette cinesi capitavano sempre a Letteri, a Civitelli tutti gli intrighi politici cittadini, e a Ticci le storie con gli indiani del nord?).

 

Beh, qui no, qui pare che visto che i cavalli sono un problema, si mettono cavalli tutte le pagine! Siamo su quei livelli lì...

 

Altri "problemi". tipo le difficoltà a rappresentare Tex e Carson, sono più "comuni" nei Texoni, sono personaggi difficili (più Tex che Carson) proprio perchè "poco caratterizzati", non hanno caratteristiche fisiche che li facciano riconoscere subito, e finisce che Tex lo riconoscevi (una volta) perchè "è disegnato come lo disegna Galep". Ma qui il problema non è tanto che Tex è troppo "Palumbizzato", quanto il fatto che... lo è poco!

 

Guardate per esempio la sequenza di pagina 41-50 in cui Tex incontra lo sceriffo e poi va al saloon. La caratterizzazione di ogni personaggio, la loro espressività... e guardate invece quanto è "tinco e impalato" Tex. Sembra un manichino.  Vero che fra i "dettami" di Tex sulla serie regolare è che non deve fare espressioni da cartoon o deformed, non deve mai esprimere emozioni eccessive, etc (come dicevo, è un personaggio creato da disegnatori Raymondiani), ma quelle sono indicazioni valide per autori che comunque sono sulla sua serie e devono imparare a fare un Tex "regolare": sui Texoni forse sarebbe meglio dare più libertà ai disegnatori, a costo di avere dei Tex più "personali", piuttosto che quell'effetto "manichino"...

 

Boh, alla fine, sono stato deluso da questo Texone più di quanto pensavo possibile! Ripeto, Palumbo è in grado di farmi digerire le sceneggiature di FARACI, pensate a come deve essere questa...

 

Vabbè, parliamo un po' della sceneggiatura.

 

(ovviamente: da qui, spoiler, anche se non troppo)

 

La trama ha il TIPICO difetto che vedo fin troppo spesso negli one shot di Tex, e che davvero inizia a darmi sui nervi: è una storia CHE NON HA BISOGNO DI TEX, a cui Tex VIENE AGGIUNTO DOPO, con tanto di "satanassi", "vecchi cammelli" e patatine fritte (due volte, totalmente incongruamente e fuori tono).

 

Pensateci: a che cavolo servono Tex e Carson nella trama?

 

La trama riguarda Selina e lo Yaqui, il loro passato in comune, il fatto che lui evidentemente la vuole ancora, e che nonostante la prigionia, si sente ancora un indiano (come si veste, il nome che ha preso, tanto che tutti lo credono un indiano), mentre lei ha totalmente rinnegato il suo passato (come si veste, non solo l'abito: ha LA CROCE al collo, quanto è indicativo quel particolare?). Immaginate una trama solo con lui e lei, più i fratelli Riker, e la banda di Gorman. Funzionerebbe, e sarebbe una storia molto più "tirata" e compatta, con alla fine solo degli anonimi Ranger che catturano lei e Riker (l'unica cosa a cui servono Tex e Carson alla fine), lei che consegna i documenti per avere la libertà, e le ultime parole di Riker come finale, potente, senza le patatine finali a sgonfiare tutto.

 

A che cavolo servono Tex e Carson qui? A inframezzare un sacco di "bang bang" ripetitivi e abbastanza noiosi, a fare da esposizione durante tutta la storia (e con il solito endemico problema dell'inutile prolissità, un esempio fra tanti, pagina 41 seconda vignetta, ma chissenefrega se l'ultimo colpo della banda è stata una piccola banca vicino a santa fè, ti mancava qualcosa per riempire bene il balloon???), a portare Riker da Selina (ma se non lo catturavano ci andava lo stesso), a raccogliere i racconti di un sacco di gente che gli spiegano la rava e la fava sulla storia del background dei personaggi (bastava qualche flashback...), e a infilare qualche bistecca e patatine alla rinfusa... per tutta la storia appena appaiono Tex e Carson, arriva anche la noia. Quando spariscono per un po' la storia si riprende...

 

Credo che sia la prima volta in vita mia che mi pento di aver comprato un volume di Palumbo...

 

 

 

Edited by Diablero
  • Confused (0) 1
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SPOILER SPOILER

SPOILER

 

Texone un po' deludente, piacevole da leggere ma freddo, con poco pathos e senza anima. Pregi: ritmo veloce, scene d’azione ben orchestrate, trama senza sbavature, lettura facile, belli i disegni di Palumbo. Difetti: i personaggi senza carattere, in particolare la ragazza (Selina) che inizialmente pareva dovesse essere protagonista mentre alla fin fine si dimostra solo una fanciulla in pericolo, in balia di uomini che o la vogliono catturare oppure difendere: non ha né fascino né una precisa identità. Lo yaqui ha anche meno spessore e basterebbe il confronto col Jesus Zane del Texone “L’ultima frontiera” (simile per il suo passato tragico, ma più riuscito come personaggio) per accorgersi di come manchi di drammaticità e carisma. Il rapporto tra lui e Selina è appena abbozzato, l’unica frase significativa che le dice è “Non sei ancora pronta… ma lo sarai”, e va bene che siamo tra uomini duri e laconici del selvaggio West, ma due frasi in più non avrebbero fatto male.:lol: Perché creare un drammatico passato che li lega (una buona idea), se poi non lo si sfrutta adeguatamente?

 

Qui, come in altre situazioni, i dialoghi richiedevano più originalità e fantasia: la conseguenza è che nessuno dei personaggi, compresi Tex e Carson, coinvolge più di tanto il lettore, tutti restano piuttosto anonimi. Manca poi un finale all’altezza: Gorman che recita la parte del padreterno davanti a Tex, e dopo due secondi si fa impiombare, non convince molto.

 

Rauch, un po’ come il Manfredi del Texone di Freghieri di due anni fa, va sul sicuro, non rischia nulla, non prova nemmeno a fare qualcosina di diverso dal solito, costruisce un western classico “geometricamente” texiano, seguendo schemi preconfezionati, senza metterci qualcosa di suo, di insolito o fuori dall’ordinario, cerca solo di accontentare il lettore medio dandogli piombo, azione veloce, tanti delinquenti, un pestaggio, dialoghi senza fronzoli e alla fine, prima delle bistecche e della torta di mele, ci aggiunge a forza persino il fuorilegge redento alla Boselli. Solo che qui un po’ tutto quanto è privo di pathos o di spunti degni di nota.

 

Non un brutto Texone, diciamo una storia di lettura scorrevole e anche piacevole, ma non indispensabile. Sarebbe stata una storia minore sulla regolare, lodevole come riempitivo, ma da uno Speciale è lecito chiedere qualcosa in più. Perché scomodare altrimenti grandi disegnatori?

Palumbo è convincente, dal tratto molto personale ma rispettoso del personaggio, come nella migliore tradizione dei Texoni, anche se sembra non valorizzato dalla sceneggiatura. Interessante anche la sua intervista in cui rievoca - tra le altre cose - il suo primo incontro con Sergio Bonelli.

 

Concludendo, a fine lettura resta l’impressione che l’unico sceneggiatore che oggi abbia qualcosa da dire su Tex sia solo Boselli, quando è in forma (vedi il Texone dell'anno scorso). Dei disegnatori, invece, raramente c’è da lamentarsi.

  • +1 1
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Anche per me storiella che dice veramente poco, sicuramente del tutto inadatta ad un Texone: non che uno si aspetta il capolavoro ma almeno una storia che non sia stata scritta con il pilota automatico. Leggendo questo Texone mi pare abbastanza evidente che Rauch abbia pensato ad un western "giusto perchè è il genere di Tex" e ci abbia messo quei dialoghetti caratteristici senza curarsi di dargli un minimo di credibilità (insomma: satanasso, bistecche e patatine, la barba di tizio e quella di caio, ecc. ecc... tutti forzatissimi e insapori) così come a tutta la storia in generale.

 

I disegni di Palumbo mi hanno lasciato abbastanza indifferente: nonostante adori i disegnatori con le linee di contorno spesse, qui è proprio lo stile di Palumbo che è lontanissimo dal western e non ti permette di calarti nel contesto. Nell'altro post avevo detto che la prima vignetta è da occhi a cuoricino, ed è vero, ma è stata semplicemente una falsa partenza, perchè per il resto il mondo western del sudovest sembra la scenografia di uno spaghetti western, che si vede lontano un miglio che è "finta". Palumbo ci stava per un Texone, il suo Tex è abbastanza personale, ma allo stesso tempo non ci stava su Tex perchè non è un artista western. Per dirne una, Alessandrini può piacere o non piacere (a me è piaciuto, meno la storia di Nizzi) ma sul Texone ci stava benissimo perchè il suo stile era inedito per Tex e al contempo adatto al western. Palumbo invece neanche per sbaglio. Alcuni di questo tipo di disegnatori che sono stati messi a fare un Texone se la sono cavata bene perchè a monte c'era stata la scelta di affidargli una storia meno western e più adatta alle loro corde (Magnus, Roi, Rotundo), cosa non successa con Palumbo (e fatta notare anche da Diablero). Tra l'altro la storia è pure un po' pesantina da leggere/guardare per via di tutto quel nero... evidentemente Palumbo non fa economia di inchiostro!

 

Se dovessi dare dei voti direi

soggetto: 6 (senza arte nè parte, niente di particolarmente interessante)

sceneggiatura: 6 (idem come sopra)

disegni: 6-

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Gunny dice:

Anche per me storiella che dice veramente poco, sicuramente del tutto inadatta ad un Texone: non che uno si aspetta il capolavoro ma almeno una storia che non sia stata scritta con il pilota automatico. Leggendo questo Texone mi pare abbastanza evidente che Rauch abbia pensato ad un western "giusto perchè è il genere di Tex" e ci abbia messo quei dialoghetti caratteristici senza curarsi di dargli un minimo di credibilità (insomma: satanasso, bistecche e patatine, la barba di tizio e quella di caio, ecc. ecc... tutti forzatissimi e insapori) così come a tutta la storia in generale.

 

I disegni di Palumbo mi hanno lasciato abbastanza indifferente: nonostante adori i disegnatori con le linee di contorno spesse, qui è proprio lo stile di Palumbo che è lontanissimo dal western e non ti permette di calarti nel contesto. Nell'altro post avevo detto che la prima vignetta è da occhi a cuoricino, ed è vero, ma è stata semplicemente una falsa partenza, perchè per il resto il mondo western del sudovest sembra la scenografia di uno spaghetti western, che si vede lontano un miglio che è "finta". Palumbo ci stava per un Texone, il suo Tex è abbastanza personale, ma allo stesso tempo non ci stava su Tex perchè non è un artista western. Per dirne una, Alessandrini può piacere o non piacere (a me è piaciuto, meno la storia di Nizzi) ma sul Texone ci stava benissimo perchè il suo stile era inedito per Tex e al contempo adatto al western. Palumbo invece neanche per sbaglio. Alcuni di questo tipo di disegnatori che sono stati messi a fare un Texone se la sono cavata bene perchè a monte c'era stata la scelta di affidargli una storia meno western e più adatta alle loro corde (Magnus, Roi, Rotundo), cosa non successa con Palumbo (e fatta notare anche da Diablero). Tra l'altro la storia è pure un po' pesantina da leggere/guardare per via di tutto quel nero... evidentemente Palumbo non fa economia di inchiostro!

 

Se dovessi dare dei voti direi

soggetto: 6 (senza arte nè parte, niente di particolarmente interessante)

sceneggiatura: 6 (idem come sopra)

disegni: 6-

 

Infatti, neanch'io ho nulla in contrario verso Palumbo e il suo stile, dato che ha disegnato molte belle cose come ci ha ricordato @Diablero. Tuttavia, affidargli un texone lo reputo poco azzeccato.

 

Non sono il tipo che accetta soltanto un tratto di ispirazione raymondiana, ma avrei preferito anch'io un Alessandrini o un Bacilieri rispetto a quanto ho visto.

 

Fra l'altro, non tutte le tavole sembrano prodotte con la medesima tempistica, alcune e proprio l'ultima a me sembrano proprio tirate via di fretta.

 

Prima della lettura della storia ... passerà ancora un pò di tempo, sono immerso nella lettura di classici americani, in questi giorni Johnny Hazard.

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Sui disegni non aggiungo nulla. Sono inadatti a Tex.

Non so se, come dice Diablero, fossero state fatte scelte diverse, sarebbe potuto andare meglio, però non credo.

Ci sono ottimi disegnatori inadatti per quel fumetto, per quel personaggio.

Potrei dire che rispecchia di più lo spirito originario dei Texoni, peccato che nel complesso il risultato sia imho "scadente".

 

Invece vado, non ci credo neanche io, controcorrente sulla sceneggiatura.

Non che manchino i difetti, non che Rauch debba evitare richiami stantiti a bistecche e patatine.

Ed evitare la sensazione di tiro al piccione nelle sparatorie.

 

Però a differenza d'altri c'ho visto qualcosa di buono. Imho è una storia di Tex e non con Tex inserito a forza.

Certo GLB avrebbe prosciugato tutto in 110 tavole, evitando come la peste i flashback che piacciono tanto agli autori attuali.

 

Ma la storia scorre. I nemici, soprattutto lo yaqui, mi sono sembrati degni.

La vicenda è lineare e sebbene fosse chiaro fin dall'inizio dove si andava a parare, a me sta bene così.

 

I personaggi avevano un nome e cognome anonimi, le rapine non le trovo su internet (ditemi che non ci sono). 

 

Il pard aggiunto, caratteristica ormai obbligata, non mi è dispiaciuto e qualche scambio con Tex e Carson è venuto anche bene.

 

Soprattutto Tex e Carson hanno fatto quello che ci si aspetta da loro. Nessun perdono azzardato, nessuna perdita di tempo (vanno a prendere i ranchero), fanno sputare le confessioni.

 

Tutta roba ordinaria. E chi se be frega?

In attesa di fare un passo avanti e tornare a leggere qualcosa di texiano al 100%, almeno stavolta non ho mandato al diavolo nessuno (neanche per i disegni!).

 

Quindi mi sbilancio è do un più che sufficiente convinto, chiedendo semmai a Rauch di osare di più.

E di lasciar perdere i regalini per i lettori come i beccaccioni o le bistecche che irritano assai.

E soprattutto di dimenticarsi di caratterizzare i personaggi con noiosi racconti sul loro passato. 

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Dopo tutto, concordo con la recensione di Exit. Effettivamente una nota positiva della storia è non tanto il personaggio dello yaqui quanto il fatto che nel duello con Tex il nostro ranger si trova in difficoltà e ne busca anche abbastanza.

 

Adesso, Exit dice:

Potrei dire che rispecchia di più lo spirito originario dei Texoni

Questo sì, ma come ho detto prima se hai un disegnatore non canonico (per Tex) deve sapere almeno disegnare il western o avere uno stile adatto (esempio: Sicomoro), altrimenti o niente oppure gli scrivi una storia apposta dove fai leva sulle sue corde e cerchi di tenere il western più "nascosto" possibile (esempi: Roi e Magnus). Non è che lo spirito originario dei Texoni vuol dire ficcarci dentro chiunque.

  • +1 1
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Non concordo molto con il fatto che questa sia una storia "classica". Togliete le sparatorie (abbastanza telefonate, pagine e pagine di bang bang senza molta strategia o costruzione della scena o sviluppi) e le patatine: che resta? Che fanno DAVVERO Tex e Carson?

 

Metto sotto spoiler:



Vediamo com'è fatta la storia (uso le pagine stampate nel Texone per facilitare il trovare la pagina giusta: quindi la prima pagina della storia è pagina 17)

Pag. 17-29  Billy e Selina, da soli. Un buon inizio, in media res, con sparatorie dove davvero non sai come finisce, termina con Selina in fuga.

Pag. 30-36 Vengono introdotti Gorman e lo Yaqui, la storia continua ad avere tensione.

 

Pag. 37- 64 ...e qui invece si sgonfia. Si vedono Tex e Carson, a collaborare con un agente Pinkerton, a fare i solerti poliziotti per dare la caccia a dei rapinatori che non hanno mai nemmeno ucciso nessuno (e qui già ti chiedi perchè cavolo i pinkerton abbiano bisogno di Tex e Carson, e perchè loro, che sono praticamente pensionati che fanno solo le missioni che vogliono, si smuovano per una cosa simile). È chiaro che il "problema" qui è che sono già passate 20 pagine di storia senza vedere Tex e gli ansiosi lettori abituati alle storie "moderne" iniziano ad agitarsi e metà avranno probabilmente chiamato il 118 per una crisi d'astinenza. Chiaro che bisogna metterci qualcosa che dia a Tex la scusa per sparare, solo che la storia a questo punto non gliene darebbe nessuno (incontreranno lo yaqui oltre 150 pagine dopo). Che si fa? Semplice, si inventano "gente della banda di Riker che è rimasta indietro" che NON HA ALCUN RUOLO NELLA STORIA e SERVE SOLO A FAR FARE PAM PAM A TEX. Sono tutte "tigri di martini"...

Insomma, in pratica per 28 pagine la storia viene "messa in pausa" per  dare una dose di metadone a quelli in astinenza da Tex che fa bang bang.

Ma è un Tex "strano". Davvero mi ricorda lo "sbirro ligio alla legge" di Nolitta, persino più di quello di Nizzi. Tex normalmente collabora con i Pinkerton o per cose gravi, che non riescono a sbrogliare da soli, o quando solo LORO che aiutano Tex. Qui non solo si smuovono per semplici rapine senza morti (facendo una strage, visto che stranamente i rapinatori a quel punto spartano a tutto quello che si muove), ma anche il comportamento di Tex è "nolittiano". Cioè poco sensato: Tex va a provocare i banditi NON in una bettola malfamata o nel loro covo dove tutti sono "amici loro", ma in un Saloon normalissimo. Cioè provoca LUI una sparatoria in un locale affollato, dove si fa persino prendere di sorpresa e lo sceriffo rimane ferito per colpa sua!

Per me e un classico caso di "bistecche e patatine a vanvera", cioè di "citazione texiana a vanvera", visto che in molto storie di Tex si vede Tex che va ad affrontare, a muso duro, i suoi avversari nel saloon dove hanno il loro covo e dove sono tutti loro amici, Rauch pensa probabilmente che i lettori andranno in solluchero per questa "citazione texiana"...  e non fa nulla per costruirla, per dargli un senso, una logica: in quella scena Tex in realtà fa la figura da coglione, visto che provoca una sparatoria dove potevano esserci diverse vittime innocenti e lo sceriffo ci rimane pure ferito (ed era stato Tex a dire allo sceriffo di non portarsi nemmeno il vice, per "fare lo sborone"...)

Anche dopo, la scena di Tex che pesta il prigioniero, è la tipica "citazione texiana a vanvera". Tex che picchia qualcuno per farlo parlare è tipico di Tex, vero? Sì, ma anche qui bisogna CAPIRLE quelle scene...  il lettore gode quando vede Tex pestare prepotenti, ricchi protetti dalla legge, o bastardi che si sono già meritati tutti i pugni di Tex. Ci deve essere lo stato d'animo, nel lettore, per cui in quel momento Tex rappresenta la GIUSTIZIA che colpisce chi si crede intoccabile.

Fargli semplicemente picchiare, da "sbirro bastardo", un prigioniero inoffensivo per farlo parlare, come fa Nolitta per esempio in "Caccia all'Uomo", provoca solo disgusto: nella scena di "caccia all'uomo" Tex somiglia più a un poliziotto sadico e torturatore, che picchia un ragazzo innocente.

Ecco, far picchiare Tex, armato, in una cella, un criminale più debole di lui, con Carson e gli altri fuori che "si godono lo spettacolo"...  mi fa pensare che Rauch abbia di Tex la stessa (bassa) opinione che ne aveva Nolitta.

Rauch non fa nulla per "costruire" la scena. Non ci fa odiare il prigioniero. Non ci sono "necessità e urgenza": il tizio è catturato e rischia anni di galera, in circostanze come queste Tex non usa SEMPRE il "picchiare prigionieri disarmati", in quante storie ha fatto patti con delinquenti di bassa lega, fino a lasciarli persino liberi se parlavano? Qui anche questo magari era troppo (il tizio gli ha sparato e sono con i Pinkerton), ma PRIMA di passare subito a menare, il Tex che conoscevo io (ma che non vedo più da anni) avrebbe PRIMA provato a trattare.

Se Rauch voleva a tutti i costi la "scena della scazzottata", era facile "costruirla": Tex offre il ramoscello d'ulivo, Il bandito non solo rifiuta ma insulta Tex, Tex gli rifila due sganassoni, poi il bandito si ammorbidisce: facile, quante volte l'abbiamo visto? Ma Rauch non si preoccupa minimamente di "costruire" la scena, se ne frega, mostra svogliatamente il pestaggio gratuito in maniera incongrua, e la battuta di Carson sul "godersi lo spettacolo" di fronte ad un pestaggio gratuito appare sgradevole e fastidiosa.

È come se Rauch fosse incapace di "leggere" il tono della scena e di rendersi conto di quanto sia sgradevole il comportamento di Tex, prima nel causare una sparatoria in mezzo a gente innocente facendo ferire lo sceriffo, e poi nel pestaggio incongruo e inutile (poi alla fine il bandito tratta, com'era ovvio)

 

Pag. 65-76 conosciamo la Banda Riker vera e propria, e Long John incontra Selina. la storia principale va avanti, senza che per ora Tex abbia la minima influenza.

 

pag. 77-104 lunghissima (28 pagine!) sparatoria in cui Tex, Carson, l'agente Pinkerton, Selina, lo Yaqui e la banda Riker si scontrano. Qui PARE che Tex e pards siano risolutivi, ma... lo sono davvero?

Prima che arrivassero, la situazione era già carica di conflitti: due della banda volevano far fuori gli altri due (a proposito... perchè descrivere tutta la pianificazione di quei due se poi l'arrivo di Tex e Carson che li fanno fuori prima che possano agire? Aumenta l'immagine di una storia già completa, con Tex e Carson aggiunti dopo).

Cosa sarebbe successo senza Tex e Carson? Beh, i due traditori avrebbero fatto un agguato a Long John, Summers e Selina. Long John sarebbe rimasto appiedato, Summers e Selina sarebbero fuggiti ma avrebbero incontrato lo Yaqui, che dopo aver fatto fuori Summers e i due traditori (se non li aveva già fatti fuori Riker) sarebbe fuggito con Selina. Long John lo vuole inseguire ma prima deve procurarsi un cavallo. Insomma, fila, no?

Idem se i pinkerton arrivavano da soli: tutto accadeva uguale alla storia pubblicata, e quando Selina viene rapita se ne fregano, cercavano la banda (Riker si salva e insegue lo Yaqui)

Insomma, ci sono diverse maniere di arrivare alla fine al risultato "lo Yaqui fugge e guadagna terreno, ma Riker lo insegue", tutte sensate.

Sapete invece qual è la versione che ha ben poco senso? Quella pubblicata.

Tex e Carson arrivano da Summers che è ancora vivo (quindi è passato pochissimo), Summers gli dice che una donna è stata appena rapita da un indiano (quindi ha POCHI MINUTI DI VANTAGGIO, e SONO IN DUE SU UN CAVALLO), e Tex e Carson invece di corrergli dietro e RAGGIUNGERLO IN POCHI MINUTI...  si fermano???????

Questa mi ricorda davvero la "Mefistolata", Tex e Carson che sono a CINQUE MINUTI di distanza da un indiano che ha ucciso un loro amico e ha rapito una donna e... si fermano???  Perché "altrimenti la storia finisce subito"???

NON HA ALCUN SENSO!

Poteva avere senso se Tex e Carson non c'erano, e Riker rimaneva da solo o doveva evitare una squadra di Pinkerton che pensano solo al denaro e non sanno nulla di Selina e dello Yaqui. Ma quando "aggiungi" Tex e Carson a una storia GIÀ PRONTA CHE FUNZIONAVA SENZA DI LORO...  poi non funziona più (come era capitato per esempio con la storia dell'Eroico Felipe)

 

Pag. 105-109: come già detto, Tex e Carson RINUNCIANO A SALVARE LA RAGAZZA, tornano da John, si fanno fare una bella "origlionata" da John che gli racconta la rava e la fava (John sa persino riconoscere che è stato lo Yaqui, a distanza e senza vederlo!), poi si mettono a scavare le fosse per i quattro morti (ora, a parte che in dieci minuti prendevano lo Yaqui e poi tornavano a scavare quello che volevano, sono a due soli giorni dal villaggio - fuori pista come dice Carson a pagina 77, se segui la pista fai prima - è chiaro che le salme saranno recuperate per dare degna sepoltura almeno a Summers e identificare i banditi che avranno anche loro dei parenti, per due giorni non bastava coprirli di sassi? O così non perdevano abbastanza tempo?.

 

Pag. 110-113 Incuranti degli inserimenti forzati di Tex e Carson, Selina e lo Yaqui proseguono la trama principale.

 

Pag, 114-126 Con il bel ritardo che hanno accumulato, Tex e Carson non solo lasciano una notte insieme lo Yasqui e Selina, ma poi quando finalmente arrivano cascano in un agguato e si fanno far fuori i cavalli. Continua insomma il lavoro per ritardare il può possibile lo scontro con Tex e Carson, altrimenti la storia finisce.

 

Pag. 127-132 La trama principale fra Selina, lo Yaqui e Gorman prosegue, Tex e Carson irrilevanti manco vengono nominati.

 

Pag. 133-159  Tex e Carson in una lunga deviazione fanno cose, vedono gente, al solo scopo di trovare un nuovo "origlione" che gli spieghi il passato di Selina e dello Yaqui (senza Tex e Carson bastava un flashback)

 

Pag. 160-167 La trama principale fra Selina, lo Yaqui e Gorman prosegue, Tex e Carson irrilevanti manco vengono nominati.

 

Pag. 168-177 Tex, Carson e Riker girano e parlano, parlano e girano...

 

Pag. 178-182 La trama principale fra Selina, lo Yaqui e Gorman prosegue, Tex e Carson irrilevanti manco vengono nominati.

 

Pag. 183-220 Finalmente, a furia di girare, Tex, Carson e Riker arrivano al covo dello Yaqui.

Qui è interessante notare come, finalmente, si dia un senso alla presenza di Riker (che fino a questo momento è stato un "origlione da passeggio" che dispensava informazioni e una fonte di battute fiacche con Carson, che comunque alla fine si fa fregare da lui). Data una botta in testa a Carson, Riker RIPRENDE IL SUO RUOLO nella storia: tematicamente, è LUI che sta inseguendo Selina (i pards che lo catturano sono incrostazioni per dare metadone a quelli in astinenza da Tex). La sfida finale è quella che vediamo a pagina 198-200: Riker e lo Yaqui si scontrano per Selina!

La "trama principale" ha qui il suo clou: senza la fastidiosa presenza di Tex e Carson, qui si sarebbe deciso tutto. Forse Riker semplicemente vinceva (troppo banale), forse, come nella storia pubblicata, Riker viene ferito, ma è Selina a uccidere alle spalle lo Yaqui (fissando definitivamente il suo rifiuto della sua sua vita passata).

 

Solo che C'È la fastidiosa presenza di Tex e Carson, che fin'ora non hanno fatto un tubo, tranne vari bang bang a banditi vari, e quindi il finale "forte" viene "scartato" in favore del classico "arrivano i nostri": Tex e Carson che non hanno nulla a che fare con la storia principale, arrivano e fanno fuori lo Yaqui...

 

Non c'è da meravigliarsi che la storia alla fine risulti "monca", insoddisfacente: per "dare qualcosa da fare a Tex e Carson", le informazioni sul passato di Selina e dello Yaqui sono state date da vari "origlioni" ai pards (privando quindi gli stesso protagonisti, Selena e lo Yaqui, del protagonismo nel loro stesso passato). le poche pagine che hanno senza la fastidiosa presenza di Tex e Carson non dicono nulla, la "storia principale" non ingrana, non si evolve, e non ha una degna conclusione, soffocata di dare il "metadone" dei bang bang di Tex ai lettori...

 

Il resto (da pagina 221 a pagina 240) sono semplicemente altri banali bang bang, metadone senza alcuna drammaticità. Noia aggiunta a noia.

 

 

 

 

 

 

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La mia impressione sul Texone di Palumbo è quella di aver visto un'occasione sprecata. 

 

A me piace molto Palumbo: ma lui è più adatto per gli ambienti alla Diabolik. Intrighi, coltelli, agguati in città, traffici nascosti. Quindi a lui sarebbe andata bene una storia cittadina: Tex che affronta una banda di criminali che spadroneggia in città, oppure delle sette cinesi, oppure le gang di San Francisco. Magari una storia stile l'indimenticabile "Gli assassini". E Rauch, invece, dove lo mette Palumbo? Negli ampissimi spazi dell'Arizona (ah, non è ambientato in Arizona? E chi se ne frega) con tanto di titolo che dice tutto: "Sierrita Mountains". Un titolo che parla di montagne. Talmente anonimo che più anonimo di così non si può: sembra un cartello stradale. Tra l'altro, vi costava tanto intitolarlo in italiano "Le montagne Sierrita"? Avete messo "Sierrita Mountains" solo perchè così fa più fino? Tu vuò fà l'americano?

Rimpiango i titoli ben più coinvolgenti di una volta: L'Eroe del Messico, Satania, Doppio Gioco, Inferno a Robber City, Canyon Diablo, Incubo, Vendetta Indiana, Black Baron... e qui cos'abbiamo? "Sierrita Mountains". Roba da documentario.

 

Da qui in avanti, anticipazioni (spoiler per chi ama l'inglese)

 

Comunque il titolo è in linea con la storia, anonima anch'essa. Pure Tex e Kit Carson sono talmente inconsistenti da sembrare due poliziotti qualunque, che possiamo chiamare "Bimbo"  e "Tonto", che devono fare sempre il solito gioco dell'oca: casella 1, Bimbo e Tonto arrivano; casella 2, Bimbo e Tonto sparano; casella 3, Bimbo pesta il cattivo e scopre informazioni; casella 4, Bimbo e Tonto sparano; casella 5, Tonto spara e Bimbo fa un duello; casella 6, Bimbo e Tonto catturano i sopravvissuti; casella 7, Bimbo e Tonto concludono parlando di bistecche e patatine, come Topolino e Pippo che ridevano dopo un'orribile battuta di Pippo quando Gambadilegno era in prigione e faceva "Sgrunt!". Più che una storia, sembra di seguire i puntini da 1 a 21, tanto è prevedibile il comportamento di Bimbo e Tonto. Devo chiamarli Tex Willer e Kit Carson? Non vedo perchè. Sembrano le loro caricature. Ormai - e non parlo solo di questa storia, ma in generale - sono due personaggi flanderizzati,  cioè personaggi i cui tratti più comuni vengono progressivamente esagerati nel corso degli anni fino a diventare delle macchiette dei personaggi originali. Nella flanderizzazione, anche un singolo elemento (bistecche e patatine, per esempio) dell'identità di un personaggio, spesso un fattore originariamente ritenuto di secondaria importanza o leggero, viene accentuato fino a divenire la sua principale caratteristica di definizione.

 

Inoltre, col linguaggio cinematografico con cui raccontano le storie adesso (tizio 1 spara, tizio 2 spara, tizio 1 rispara, tizio 2 finalmente muore e fa "ah", eccetera), le pagine superflue si sprecano: per esempio, il duello di Tex con l'indiano è cinematografico, dura ben 10 pagine quasi mute. Le sparatorie non finiscono più : 7 pagine la prima, 15 pagine la seconda, 9 pagine l'attentato dell'indiano, 9 pagine la sparatoria finale. Quasi un quarto della storia è pieno di pim pum pam di spari e di swiissh di duelli. Inoltre i dialoghi sono spesso brevi, telegrafici e banali, anche quando non sono telegrafici: non coinvolgono. Tutto si basa sull'immagine, quasi niente sui dialoghi. Guardate, apro a caso il texone: ecco quello che ho trovato.

 

due pagine: "Per la barba di Giosafatte! Il ballo è cominciato senza di me!" Pum pum pum "Quello cerca di tagliare la corda" pum pum pum "Diavolo!" pum pum pum

due pagine: Pum pum pum "Ci vuole appiedare!" "Brutto macaco!" Pum pum pum "Continua a tenerlo sotto tiro!" Pum Pum pum

due pagine: didascalia: "Quella sera..." scene mute "Maledette carogne!" scene mute "Hanno distrutto ogni cosa!" scene mute "Non hanno lasciato niente di intatto!" (grazie della ripetizione, non avevamo capito bene che hanno distrutto ogni cosa) "Hijos del infierno!" (un'informazione utilissima) scena muta, poi spunta una pistola  "Giù il fucile!" poi altra vignetta  "Sorpreso?" (altra ripetizione inutile: ovvio che è sorpreso, ma così, nel dirlo, noi capiamo che lui è sorpreso, se no non lo capivamo bene: grazie dell'aiuto, se sapeste quanto siamo cretini noi lettori a capire...)

 

Si tratta in sostanza di una storia tutta visiva, con scene ariose tra le montagne, corse di qua, corse di là, dove i dialoghi e gli sviluppi della trama contano poco. I protagonisti, oltre a Tex, Carson e la ragazza, sono lì solo per farsi impallinare e basta.

 

Il motivo per cui tutti inseguivano la donna-vedova nera (tutti quelli che sono con lei finiscono sempre ammazzati o, di rado, feriti) non viene rivelato per tutto il corso della storia, se non alla fine. E qual'è il motivo, così segreto? Cosa nascondeva lei?  Una storia di famiglia con incesti o padri segreti? Un tentativo di attentato al presidente? Le carte segrete di Abramo Lincoln?  No, nulla di tutto questo: è solo un banale pacco di fogli con prove contabili utili per arrestare il cattivone. E perchè non lo hanno detto prima che erano solo dei libri contabili? Era una cosa da tenere così nascosta? Chi pensava a segreti inconfessabili avrà fatto un sospiro di rassegnazione vedendo dei banali libri contabili. Emozionantissimo. Uh che brividi.

 

La donna (Selina Sanchez, un omaggio a Catwoman forse) è l'unica concessione allo stile di Palumbo, che sa disegnare le donne in modo sexy ed affascinante: la sua Eva Kant non si dimentica. Ma, a parte farsi legare e fuggire, questa Selina cosa cavolo ha fatto? Che intenzioni ha? Non ha interazioni, non ha pensieri, non ha una sua interiorità: è solo una bella presenza e basta. E' talmente anonima anche lei che Tex in un albergo incontra una sua sosia a pagina 53 e 55: tanto che, per un momento, si pensa che sia davvero lei. Invece niente, magari era la sua sorella gemella mai conosciuta o chissà chi.  

 

Come dice Diablero, la storia è piena di spunti che non si sviluppano mai, tanta è la superficialità della narrazione.

 

Per esempio, Selina è stata allevata dagli Yaqui? Non è che si noti molto e non è che questo abbia una grande importanza nella trama. Per quel che conta, poteva anche non essere adottata dagli Yaqui, che non sarebbe cambiato niente. Lo Yaqui - che non è uno yaqui, ma lasciamo perdere - Jim Cruz è innamorato di Selina? La imprigiona, combatte contro Tex e muore. Fine. Che grande sviluppo. Che grande amore. Questo yaqui fa il gran fenomeno, il super assassino, ammazza a destra e manca, Punitore vatti a nascondere che non sei nessuno. E poi? Poi viene ammazzato e basta, senza uno straccio di spiegazione psicologica: lo yaqui fa solo il tizio misterioso e duro, ma non lascia traccia. Ruby Scott era tutta un'altra cosa. 

 

Guardate che i difetti che vedo in questa storia, li vedo nelle storie attuali di Tex, non solo in questa. Sono tutte fatte in questo modo, le eccezioni sono poche. Io speravo che questo Texone fosse un'eccezione, appunto. Macchè. Un'occasione sprecata, come ho detto.

 

Edited by joe7
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Nessuno si sogna di paragonare questa storia a quelle gloriose, né si negano le magagne, come alcune che sono state citate.

 

Quando scoprirò come usare la funzionalità SPOILER sarà sempre troppo tardi...

 

Tex viene convocato dai Pinkerton per una questione secondaria?

Va bene. L'importante è che dopo l'intervento di Tex e Carson sia indispensabile per risolvere la questione.

Ora, sembra che almeno un personaggio sia "sufficientemente" pericoloso e che i pards possano metterlo in condizione di non nuocere.

Quindi imho non sono lì solo per far contorno.

 

L'interrogatorio è da sbirro nolittiano. Può essere, ma stavolta non mi è sembrato. In fondo preferisco vedere ogni tanto, perché non si usa più, Tex che fa saltare qualche dente anche se l'avversario non è proprio un duro.

Imho Tex non è un santo e se io tizio è un rapinatore, libero a sua volta di menare, non mi sconvolgo.

Poteva essere sceneggiata meglio? Per carità. Si. Certo che si.

 

Se Rauch mi ha fatto ingrifare per flashback sul nulla - chi se ne frega delle motivazioni a monte, a valle, a latere - è invece stato leggero con molti dialoghi.

 

Non mi sono addormentato. Cristo, un record al giorno d'oggi. Si è lasciato leggere a fronte di decine di albi che mi hanno ammorbato con dialoghi pesantissimi.

 

Questo fa di Rauch una promessa? Ma figuriamoci. Se lo metti sotto come Ruju tempo tre storie ed è cotto.

 

Ma trovo anche giusto rilevare che un passo avanti si è fatto.

 

Forse è che mi sono davvero stancato di vedere ogni mese distruggere un pezzo del mito di Tex e una storia di ordinaria amministrazione con diversi difetti e già una cosa positiva.

 

 

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Concordo al 100% con Diablero, questo Texone è sbagliato dall'inizio alla fine. Storia piattissima, sequenze pensate e sviluppate male, un cast piuttosto affollato ma con zero caratterizzazione (per Tex un antagonista ci vuole e questa storia non ne ha nemmeno mezzo degno di questo nome) e soprattutto una premessa che non sta proprio in piedi. Oltre le scenette irritanti già descritte da Diab come quella dell'interrogatorio iniziale in prigione e le bistecche e patatine buttate qua e là mi ha infastidito anche il fatto che Rauch abbia scimmiottato lo stile di GLB e Boselli con epiteti che stonano completamente, come "l'egregio John Riker" ripetuto da Tex e Carson in almeno due occasioni. 

Palumbo in passato ha fatto molto meglio e a breve me lo godrò sul nuovo Diabolik estivo. Non mi sento però di prendermela con lui perchè penso che a chiunque sarebbe passata la voglia di impegnarsi con una sceneggiatura pigra come questa.

 

Ultimo appunto: dopo la sparatoria nel saloon mi sa che c'è stato un errore nella comunicazione tra Rauch e Palumbo perchè da quello che dicono i personaggi pare di capire che lo sceriffo sia stato ferito al braccio, mentre nelle vignette vediamo che il medico gli sta curando il una ferita sul torace.

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Davvero buona la tua analisi, Diablero, ci sono delle cose che non avevo notato.

 

Un Tex "ingessato" che va nel saloon e provoca un mezzo macello in cui ci va di mezzo lo sceriffo; dei banditi che, poverini, fino ad ora non hanno mai ammazzato nessuno e da quando comincia il Texone sparano tutti per ammazzare. Tutto da ridere.

 

Questa storia non ha bisogno di Tex nè di Kit Carson, che sono stati inseriti a forza, rovinando così tutti gli sviluppi della trama principale (la donna, lo yaqui, il bandito). Più che protagonisti, sono dei "rovinatori". Con tanto di patatine fritte e vecchi cammelli come un disco rotto. Si vede che alla Bonelli sono fissati col pensiero che a tutti piaccia un Tex così monocorde e banale.  

 

Gli anonimi Tex e Kit stanno a sentire il racconto del vecchio, chiacchierano di cose inutili col bandito, fanno bang bang pum pum. Ma santo cielo, possibile che non ci sia un guizzo di fantasia?  C'è persino il tizio della Pinkerton che è vestito come un tizio della Pinkerton. Ma sul serio andavano tutti in giro come dei cretini vestiti di nero e con la bombetta nera in testa? Ma quella era un'agenzia investigativa o un esercito con le sue divise?

 

La scena di Tex che pesta il prigioniero che non può difendersi è puro sadismo: sembra proprio di tornare ai tempi di "Caccia all'uomo" di Nolitta, dove Tex massacra di botte un tizio davanti allo sconcerto di tutti. Si ha davvero una bassa opinione di Tex se gli si fanno fare cose simili. Tex non è un macellaio e pesta solo quando c'è la necessità, mica lo fa per riempire le pagine con qualcosa, come lo si vede fare in questa storia. 

 

Basterebbero la donna, lo yaqui e il bandito a fare una storia a sè. Invece si ha alla fine una storia senza capo nè coda, dove trionfa la giustizia più banale e la noia più totale regna sovrana. E come finisce tutto? A tarallucci e vino, cioè a patate fritte e bistecche. Che stanno cominciando a farmi venire il voltastomaco.

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Concordo assolutamente con Joe e con Diablero. Il fatto è che si capisce subito quanto poco Tex esprime questa storia: sembra la copia, della copia, della copia, della copia di una storia del nostro ranger. Sembra che Rauch l'abbia scritta con il "Manuale di GLB" a portata di mano: ogni tanto lo sfogliava, leggeva che il Tex GLBiano diceva "Satanasso, giuggiola, peste, diavolo" e pensava "Ah sì, questo lo metto qui, quest'altro lo inserisco là... Sì, così mi sembra proprio una storia di Tex". Se la "famosa" storia di Zamberletti del guerriero cinese sembrava una fanfiction, questa di Rauch se pure non lo è gli si avvicina molto. Forse, dopotutto, i disegni mosci di Palumbo riflettono la mediocrità della storia.

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Letto.

D'accordo con chi dice che a Palumbo dovevano dare una storia noir, magari con i cinesi o comunque cittadina, senza cavalli e pochi paesaggi. Palumbo non ce lo vedo con il western classico. Il soggetto di Rauch per mè  non è male e Tex indirizza lo svolgimento della storia. Per quanto riguarda l'episodio del saloon io non ci ho trovato niente di anormale, perché non è lui che scatena la sparatoria. Quante volte il Tex di Glb è entrato nei saloon provocando sparatorie e mettendo in pericolo gli avventori presenti? Poi che Tex aiuti Mac Parland mi sembra normalissimo, anche perché uno della banda dei banditi ha quasi ferito a morte un uomo della Pinkerton. Alla fine per me un Texone sufficiente, come lo era stato quello di Fregrieri,  che però ho quasi dimenticato. Il volto fi Tex non mi è piaciuto molto.🍷🖐

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Vado parzialmente controcorrente e dico che a me invece la storia è piaciuta, ho passato una buona ora e mezza.

Non mi straccio le vesti, sia chiaro, ma neanche grido allo scandalo.

 

Il problema, come già evidenziato, è che le storie del Texone per me dovrebbero avere una marcia in più rispetto al solito (per intenderci: la storia di routine sul mensile o sul color lungo te la puoi permettere), mentre qui l'impressione pressoché totale è che Rauch non abbia voluto correre rischi e abbia puntato tutto su una vicenda classica senza mai cercare di alzare il tiro con qualcosa che renda veramente indimenticabile questa avventura.

 

Per fare un esempio, la scena di apertura del Texone dell'anno scorso con la commemorazione e poi quella di Carson che si aggira da solo nel paesaggio devastato e allucinato dopo la battaglia di Shiloh Church valgono da sole il prezzo dell'albo. Qui non c'è niente di analogo e quello che ne rimane è una storia media che intrattiene il lettore il giusto senza strafare.

 

Detto questo, a Rauch va anche dato il merito, secondo me, di aver scritto una storia dove le cose non accadono perché devono accadere, ma con un senso logico: la cena a base di bistecche e patatine è vero che compare due volte, ma la prima è giustificata dal fatto che Tex e Carson partiranno il giorno dopo (e non hanno ancora il sale sulla coda), quindi possono permetterselo, mentre la seconda è alla fine quando la vicenda si è conclusa e quindi rappresenta un festeggiamento; Carson viene tramortito qui come nell'ultima storia sul mensile di Ruju e Font, ma qui avviene tutto molto meglio (il vecchio ranger ha la polvere negli occhi, vede annebbiato e Long John ne approfitta per tramortirlo), e potrei continuare.

 

Insomma, è vero che non ci sono guizzi particolari, ma è anche vero, a mio avviso, che non ci sono nizzate da oscar o simili.

 

Discorso più o meno analogo per i disegni di Palumbo: parte bene con la scena a Nogales, poi si perde in un western classico ambientato principalmente di giorno e all'aria aperta. Non sono disegni brutti, per carità, lunghi da me (anche se il volto di Tex non è sempre riuscito benissimo), è che Palumbo si è trovato a disegnare una storia che non ha valorizzato la sua arte. E il problema del Texone è che è un'opera che si fa una volta nella vita.

 

(a proposito di disegni, solo io ho le pagine 99 e 106 mezze sbiadite che sembrano fatte con le sole matite senza gli inchiostri?)

 

Alla fine quello che abbiamo è una storia normale disegnata in maniera normale senza nulla che la renda memorabile.

 

E per memorabile intendo proprio la definizione Treccani: "Degno d’essere ricordato; si dice in genere di fatti, avvenimenti, periodi di tempo, o anche di parole, che abbiano in sé qualche cosa di grande, di glorioso, o siano per qualche motivo famosi"

 

Questo Texone si è esaurito nel momento stesso in cui ho chiuso il volume perché non c'è niente al suo interno che possa spingermi a riprenderlo in mano in futuro a differenza di molti altri che invece rileggo periodicamente.

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Non fa testo. È non prova nulla. Ma ne Lo straniero, grandissima storia di GLB, Tex pesta allegramente Kino dentro una cella per farlo parlare.

Kino è un tirapiedi. Tex ha scoperto, col suo solito fiuto, che le pistole sono una trappola e infatti le pallottole sono prive di polvere da sparo.

Tecnicamente sa già molto. Però la spazzolata al secondino, con dialoghi che ci sogniamo ora, è fatta anche, direi soprattutto, per far divertire noi.

Beh a me non frega nulla se è manesco, se Kino è inerme, ecc...

È una scena fantastica.

 

Non c'entra molto con quella attuale? Forse, ma Tex quando c'è da menare non si fa tanti scrupoli.

 

Tex e i pards non sono dei sadici, ma neanche dei santi.

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Adesso, Laramie dice:

(a proposito di disegni, solo io ho le pagine 99 e 106 mezze sbiadite che sembrano fatte con le sole matite senza gli inchiostri?)

Anche io ho due pagine sbiadite nella mia copia, ma diverse dalle tue: 75 e 82.

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59 minuti fa, Piombo Caldo dice:

Per quanto riguarda l'episodio del saloon io non ci ho trovato niente di anormale, perché non è lui che scatena la sparatoria. Quante volte il Tex di Glb è entrato nei saloon provocando sparatorie e mettendo in pericolo gli avventori presenti? Poi che Tex aiuti Mac Parland mi sembra normalissimo, anche perché uno della banda dei banditi ha quasi ferito a morte un uomo della Pinkerton. 

Sono d'accordo. Aggiungo che la Pinkerton sta cercando i rapinatori di banche inutilmente da DUE ANNI ed è anche questo che giustifica il coinvolgimento di Tex e Carson per dare una mano all'amico Mac Parland.

 

Alcune critiche a questa storia mi sembrano eccessive: "è tutta sbagliata dalla prima all’ultima pagina". BUM! Non esageriamo... :rolleyes:

 

Prendiamo il pestaggio di Tex al tipo in carcere, che non ha niente di strano o di nolittiano: il delinquente ha appena cercato di uccidere Tex mancandolo di poco, Tex entra in cella per farlo parlare (come ha fatto mille volte) e il tipo lo MANDA ALL’INFERNO ed è solo a questo insulto che Tex gli dà uno sganassone (come ha fatto mille volte) e inizia a sbatacchiarlo per avere informazioni. Tutto nella norma. Se per voi questo è un Tex sbirro sadico, non ricordate bene il Tex di GLB…:lol:

 

Poi, lo Yaqui che Tex e Carson dovrebbero inseguire, invece di seppellire i morti, perché scappa insieme alla donna con un solo cavallo… NON E' COSì, lo Yaqui ha un cavallo nascosto e infatti poco dopo vediamo DUE CAVALLI a pagina 110, e lo Yaqui scappa poi su un terreno roccioso che non lascia tracce. Hai voglia a inseguirlo...

 

Ma la critica che meno condivido è che la storia funzionerebbe anche senza Tex, che ci è stato infilato a forza. Ma dai!

Questa è una tipica storia di inseguimento come ce ne sono state tante, semplicemente un po’ più complicata da due sottotrame: i Nostri invece di inseguire semplicemente dei rapinatoti di banche, si trovano davanti sia uno Yaqui misterioso (e innamorato), sia gli sgherri di Gorman, tutti avversari che ruotano attorno alla ragazza e che sono in conflitto tra loro. È evidente che in una vicenda con sottotrame e tanti avversari Tex e Carson non possono fare tutto e che a volte gli avversari devono avere il loro spazio. Ma se si va a fare semplicemente il bilancio di quello che fanno Tex e Carson ecco il risultato:

- fanno fuori tutti i rapinatoti (prima al saloon, poi al pueblo), tranne Long John che finisce al fresco;

- salvano la ragazza;

- Tex uccide lo Yaqui (il duello a me è piaciuto);

- fanno fuori gli sgherri di Gorman che volevano uccidere il vecchio messicano:

- completano l’opera nel finale spazzando via gli ultimi sgherri e Gorman in persona.

Cavoli, e meno male che questa storia poteva reggersi anche senza Tex e Carson che non fanno un tubo! :lol:

 

E' una storia con tanti bang bang e pum pum? Questa è la critica più divertente: ragazzi, ma lo conoscete davvero Tex? Soprattutto quello delle origini che ammazzava un avversario ogni cinque strisce! Ci sono tanti bang bang ma questa NON è una storia di Faraci che allungava il brodo con sparatorie...

D'altra parte c'è chi si lamenta di un flash-back di quante? Tre, quattro pagine... Il problema è semmai l'opposto, che il flash-back non è stato poi sfruttato adeguatamente per caratterizzare il rapporto tra Selina e lo Yaqui...

 

Insomma, non c'è bisogno di accanirsi nel "pestaggio critico" (a proposito di pestaggi :lol:), questa è una storia minore che poteva stare benissimo sulla regolare in due albi e sarebbe passata come un gradevole intermezzo (gradevole perché scorrevole e movimentata) tra altre storie più importanti. E' una storia da 6 o 6,5 come ce ne sono state tantissime. Stona e delude solo perché è un Texone, che giustamente meriterebbe qualcosa di più ambizioso e coraggioso. Soprattutto se ai disegni hai un certo Palumbo.

Edited by Poe
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