Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

[765/766] La collera di Falco Giallo


Recommended Posts

Il 09/06/2024 at 10:21, Leo dice:

Non è escluso che i due, sceneggiatore e disegnatore, non fossero d'accordo. Nizzi adora Ticci, lo ha detto chiaramente in Tex secondo Nizzi, e magari è ricambiato dall'artista senese, che forse per una delle sue ultime fatiche avrà voluto lavorare con l'autore per cui ha disegnato le sue storie più significative (escluso Glb, ovviamente).

 

Ehm... l'ho già detto altrove e se Nizzi non si fosse comportato come ha fatto me la sarei tenuto per me, ma ormai ...

Ticci ha detestato questa storia fin dall'inizio. Ogni invio di pagine in redazione era accompagnato da appunti ferocemente critici . Di disegnare questa storia  Ticci non ne aveva proprio voglia.

Questo, lo confesso, influenza la mia disposizione d'animo su questa storia . Continuo a dirmi che non è detto che il giudizio di Ticci sia corretto dopotutto e che magari, aspettandomi chissà che disastro, alla fine potrei concludere che non è poi così male.

Ognuno si consola come può.:lol:

Link to comment
Share on other sites

Il 11/06/2024 at 20:59, joe7 dice:

 Un fumetto è un extra: non è fondamentale per stare bene.

Eresiaaaaaaaaaaaaa!

Tenuto presente che 9,80 diviso 60 giorni fa 16 centesimi al giorno... E un fumetto posso rileggerlo quando voglio, mentre la pizza, una volta mangiata, finisce in...

Link to comment
Share on other sites

11 hours ago, Carlo Monni said:

 

Ehm... l'ho già detto altrove e se Nizzi non si fosse comportato come ha fatto me la sarei tenuto per me, ma ormai ...

Ticci ha detestato questa storia fin dall'inizio. Ogni invio di pagine in redazione era accompagnato da appunti ferocemente critici . Di disegnare questa storia  Ticci non ne aveva proprio voglia.

Questo, lo confesso, influenza la mia disposizione d'animo su questa storia . Continuo a dirmi che non è detto che il giudizio di Ticci sia corretto dopotutto e che magari, aspettandomi chissà che disastro, alla fine potrei concludere che non è poi così male.

Ognuno si consola come può.:lol:

E pensando alle robe scritte da Nizzi che Ticci ha disegnato senza lamentarsi, sapere che su questa storia si è lamentato pure lui, mi fa quasi diventare curioso... che roba ha fatto stavolta Nizzi? Più di quello che ha fatto in precedenza? :blink:

 

Certo, è possibile che la storia che vedremo non sia esattamente fedele alla sceneggiatura che ha letto Ticci, spero che in redazione abbiano cambiato almeno eventuali cali di pantaloni con sfoggio di mutande...

Link to comment
Share on other sites

magari è tutta una tattica per creare hype e pompare le vendite... tutti compreranno i 2 albi per andare a caccia delle per ora solo presunte "cagate" nizziane e i 2 numeri estivi venderanno 600.000 copie l'uno.

 

a quel punto, complice il clamoroso successo di vendite, richiameranno Nizzi in pianta stabile e il forum impazzirà del tutto

  • Haha (0) 2
  • Sad (0) 1
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">35 minuti fa</span>, cuervojones dice:

magari è tutta una tattica per creare hype e pompare le vendite... tutti compreranno i 2 albi per andare a caccia delle per ora solo presunte "cagate" nizziane e i 2 numeri estivi venderanno 600.000 copie l'uno.

 

a quel punto, complice il clamoroso successo di vendite, richiameranno Nizzi in pianta stabile e il forum impazzirà del tutto

@Diablero questa storia la leggerà certamente (per poi poterne parlare) ma, proprio per evitare il pericolo di un ritorno di Nizzi alla SBE, la leggerà dal barbiere.

  • Haha (0) 1
Link to comment
Share on other sites

  • Collaboratori
<span style="color:red">13 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ehm... l'ho già detto altrove e se Nizzi non si fosse comportato come ha fatto me la sarei tenuto per me, ma ormai ...

Ticci ha detestato questa storia fin dall'inizio. Ogni invio di pagine in redazione era accompagnato da appunti ferocemente critici . Di disegnare questa storia  Ticci non ne aveva proprio voglia.

Questo, lo confesso, influenza la mia disposizione d'animo su questa storia . Continuo a dirmi che non è detto che il giudizio di Ticci sia corretto dopotutto e che magari, aspettandomi chissà che disastro, alla fine potrei concludere che non è poi così male.

Ognuno si consola come può.:lol:

 

Purtroppo non posso fare altro che confermare. Anche l'entusiasmo (6 anni) che ci ha messo per 220 tavole la dice lunga, interventi subiti a parte. A Ticci non è proprio piaciuta. Non credo che troveremo molti strafalcioni, Boselli dopotutto ne è ancora il curatore, però deve essere di una noia mortale, basta vedere la copertina del primo albo che sembra una parodia di storie che abbiamo letto in passato ed è certo che nel 2024 è lecito aspettarci altre cose. Una cosa però lascia un lumicino acceso, Nizzi le sue idee migliori le ha riservate sempre ai disegnatori top, trattandosi di un soggetto che ha scritto poco dopo essere stato richiamato, forse almeno i dialoghi si salveranno. Speriamo.

Link to comment
Share on other sites

Buonasera...riflettevo sul fatto che avro' la fortuna (a Dio piacendo) di vedere una nuova storia disegnata da Giovanni Ticci.....io che aprivo la mia conoscenza Texiana con "Kento non perdona" e Trading Post".A 53 anni (quasi 54) mi sento ancora un fortunato...anche privilegiato per poter spendere ancora una manciata di € e godere del mio fumetto preferito!!!.....e come quando bambinetto fui, la cosa bella che e' rimasta sono i flashbacks dei disegni che tornano di giorno in giorno dopo la prima lettura.Accadra' anche questa volta,ne sono sicuro.W TICCI E W NIZZI!:)

  • Confused (0) 1
  • +1 3
Link to comment
Share on other sites

Però ragazzi cavolate a parte... perso Boselli, perse le storie di Nizzi... spiace ma il forum non sarà piu lo stesso... prevedo un 50% di commenti in meno: cosa già successa da quando Boselli non scrive piu'...

Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, Lorenzot said:

Buonasera...riflettevo sul fatto che avro' la fortuna (a Dio piacendo) di vedere una nuova storia disegnata da Giovanni Ticci.....io che aprivo la mia conoscenza Texiana con "Kento non perdona" e Trading Post".A 53 anni (quasi 54) mi sento ancora un fortunato...anche privilegiato per poter spendere ancora una manciata di € e godere del mio fumetto preferito!!!.....e come quando bambinetto fui, la cosa bella che e' rimasta sono i flashbacks dei disegni che tornano di giorno in giorno dopo la prima lettura.Accadra' anche questa volta,ne sono sicuro.W TICCI E W NIZZI!:)

Sono due "viva" un po' contraddittori: viva lo sceneggiatore che ha "torturato" Ticci con questa storia, che ha fatto tanto di malavoglia da farci aspettare tanti anni? (se la storia fosse stata migliore avremmo avuto probabilmente più tavole di Ticci, ecco, meno Nizzi, più Ticci, e viceversa). E viva il disegnatore che si è lamentato dello sceneggiatore?

 

Per me, coerentemente, è "Viva Ticci". Quindi abbasso lo sceneggiatore che l'ha annoiato al punto da farne calare la produzione, non si può sprecare Ticci così!

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

viva lo sceneggiatore che ha "torturato" Ticci con questa storia, che ha fatto tanto di malavoglia da farci aspettare tanti anni?

 

Anche tenendo presente che Ticci è stato fermo per almeno due anni  a causa dei famigerati problemi agli occhi e che sicuramente prima di iniziare questa storia si è preso un periodo di vacanza, in effetti ci ha messo tanto e senza grande entusiasmo anche.

Link to comment
Share on other sites

Non è che se una storia non piace a Ticci allora non può piacere nemmeno a noi.

Dispiace sapere che l'abbia disegnata controvoglia, certo è che non credo qualcuno lo abbia legato ad un tavolo: se proprio non gli piaceva poteva anche fare altro. Sarebbe stato più rispettoso nei confronti dello sceneggiatore.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">5 ore fa</span>, frank_one dice:

certo è che non credo qualcuno lo abbia legato ad un tavolo: se proprio non gli piaceva poteva anche fare altro. Sarebbe stato più rispettoso nei confronti dello sceneggiatore.

 

 Ticci è un professionista serio, una volta iniziata una storia la porta a termine 

Nel caso tu non lo sapessi, i disegnatori non ricevono mai tutta la storia, ma solo blocchi di qualche decina di pagine alla volta, quanto basta per tenerli occupati almeno un mese e spesso di più, quindi Ticci si è accorto che la storia non gli piaceva solo quando l'aveva iniziata da un po' . 

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

Può darsi che la sceneggiatura di Nizzi sia effettivamente una pizza pazzesca (non mi stupirebbe visto il livello non più eccelso dell'autore), comunque credo che Ticci ormai sia giunto in una fase in cui il fisico non lo supporta più a dovere per compiere un lavoro faticoso come il disegnatore e non gli va di sprecare le residue energie per trame che ritiene modeste. Ci sta, poi un decano come lui ha diritto a dire tutto ciò che vuole e ci mancherebbe dopo il suo impareggiabile contributo a Tex. Ma non credo sia la prima volta che operi su trame non all'altezza. Non credo che la porcheria di Parqueno Paraiso, decenni fa, fosse di livello esente da critiche. Solo che allora era trent'anni più giovane. 😃

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:


Ticci è un professionista serio, una volta iniziata una storia la porta a termine 

Nel caso tu non lo sapessi, i disegnatori non ricevono mai tutta la storia, ma solo blocchi di qualche decina di pagine alla volta, quanto basta per tenerli occupati almeno un mese e spesso di più, quindi Ticci si è accorto che la storia non gli piaceva solo quando l'aveva iniziata da un po' . 

Hai ragione, non ci avevo pensato. Capire che la storia non ti piace quando ormai ne hai disegnate diverse pagine ti pone in una situazione professionale diversa, ti lega al compito.

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

Per me la scelta di abbinare Ticci a Nizzi è stata voluta consapevolmente per evitare che questa storia abbassasse troppo le vendite. Si è trattato di

una sorta di bilanciamento. 

Link to comment
Share on other sites

Guest Hellingen
<span style="color:red">12 ore fa</span>, grandeincognito dice:

Per me la scelta di abbinare Ticci a Nizzi è stata voluta consapevolmente per evitare che questa storia abbassasse troppo le vendite. Si è trattato di

una sorta di bilanciamento. 

A volte penso che era meglio quando nei fumetti non comparivano i nomi degli autori, tipo nelle vecchie storie della Disney. Si leggevano per quello che erano senza andare a vedere cosa o chi c'era dietro. Letture leggere e piacevoli. Tanto gli autori erano pagati lo stesso. Non era giusto per gli autori chiaramente, però era una pratica accettata e che dava una dimensione più misurata del prodotto offerto. Adesso l'identificazione storia-autore arriva automaticamente ancora prima della lettura in se. Troppe anticipazioni e troppa critica possono guastare il prodotto finale. 

Link to comment
Share on other sites

Adesso, Hellingen dice:

non comparivano i nomi degli autori,

Ma sì, ristampiamo una serie di romanzi di Salgari e schiaffiamoci dentro " Guerra e pace".

Tanto poi se il lettore pensa che sia di Salgari, chissenefrega, il risultato di non guastare il prodotto finale è garantito.

Edited by Letizia
  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

Guest Hellingen
Adesso, Letizia dice:

Ma sì, ristampiamo una serie di romanzi di Salgari e schiaffiamoci dentro " Guerra e pace".

Tanto poi se il lettore pensa che sia di Salgari, chissenefrega, il risultato di non guastare il prodotto finale è garantito.

Il mio era solo un pensiero limitato ai fumetti, sulla purezza della lettura, non condizionata da giudizi preventivi. Se hai letto qualche vecchio Topolino capisci cosa intendo. È una cosa che non si può più fare ormai, perché gli autori (giustamente) hanno lottato per vedere i loro nomi sulla pubblicazione. Il tuo paragone con Salgari non c'entra molto. 

 

Salgari è un singolo autore di romanzi. Riferendomi ai fumetti, intendevo dire che non sempre comparivano gli autori. Perché si dava priorità alla qualità del prodotto, non al NOME dell' AUTORE. Non interessava come interessa adesso. Non interessava APPARIRE come interessa adesso, in molti ambiti. 

Tutto qui. Sono cambiati i tempi, come per tante altre cose. 

Link to comment
Share on other sites

Adesso, Hellingen dice:

A volte penso che era meglio quando nei fumetti non comparivano i nomi degli autori, tipo nelle vecchie storie della Disney. Si leggevano per quello che erano senza andare a vedere cosa o chi c'era dietro. Letture leggere e piacevoli. Tanto gli autori erano pagati lo stesso. Non era giusto per gli autori chiaramente, però era una pratica accettata e che dava una dimensione più misurata del prodotto offerto. Adesso l'identificazione storia-autore arriva automaticamente ancora prima della lettura in se. Troppe anticipazioni e troppa critica possono guastare il prodotto finale. 

Non concordo per niente. A 10 anni leggevo i Topolino e i Classici Disney senza sapere chi fossero scrittori e disegnatori ma mi rendevo conto perfettamente delle diverse mani sia di chi scriveva che di chi disegnava. E una volta cresciuto ho scoperto che -guarda caso- quello che mi piaceva era scritto sempre dai soliti 2: Rodolfo Cimino e Guido Martina.

Anche adesso qualsiasi lettore da forum (cioè interessato al confronto oltre che alla lettura) riconoscerebbe un autore dopo tre pagine.

  • Like (+1) 1
Link to comment
Share on other sites

Adesso, Hellingen dice:

pensiero limitato

Io penso che tra autore e opera sia più importante il primo.

Ma una persona attenta e con un minimo di "cultura", non ha bisogno di leggere la firma, riconosce l'autore da un miliardo di cose.

La conoscenza preventiva di un autore di un'opera che deve ancora uscire è indispensabile.

Sarebbe come dire che sta per uscire un libro dal titolo "Il sole e le stelle" e io dicessi: bello, è un argomento che adoro, lo compro.

Poi, quando è troppo tardi e ho già comprato il libro, scopro che l'autore, invece di essere Rovelli come immaginavo, è Otelma.

Ma naturalmente sono prevenuta perché penso che il libro sia un'immensa ciofeca senza averlo letto.

Adesso, Il sassaroli dice:

Guido Martina

Autore che adoro.

È stato il primo ad avere l'onore della firma, autorizzata da Disney stesso, su un suo capolavoro, "L'inferno di Topolino".

E non sono sicura, ma credo che la sua sia l'unica firma autorizzata da Walt Disney in persona.

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

Guest Hellingen
Adesso, Il sassaroli dice:

Non concordo per niente. A 10 anni leggevo i Topolino e i Classici Disney senza sapere chi fossero scrittori e disegnatori ma mi rendevo conto perfettamente delle diverse mani sia di chi scriveva che di chi disegnava. E una volta cresciuto ho scoperto che -guarda caso- quello che mi piaceva era scritto sempre dai soliti 2: Rodolfo Cimino e Guido Martina.

Anche adesso qualsiasi lettore da forum (cioè interessato al confronto oltre che alla lettura) riconoscerebbe un autore dopo tre pagine.

Si certo, chiunque un po' allenato riesce a riconoscere il diverso stile...il mio era un discorso sull'approccio alla lettura e su come il fumetto si pone. In parole povere, il lettore è molto più influenzato nel giudizio e nell'approccio alla lettura adesso che ha a disposizione più informazioni su autori, gestazione delle storie, retroscena ecc. Collegandoci a questo possiamo dire che magari ad un autore del passato non interessava per forza dover avere il suo nome sul fumetto. 

 

Ma ripeto, è una semplice riflessione, limitata al fumetto, proprio perché nasce come prodotto popolare e non impegnativo. Come ho già detto, i tempi sono cambiati. 

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, Hellingen said:

A volte penso che era meglio quando nei fumetti non comparivano i nomi degli autori, tipo nelle vecchie storie della Disney.

...dove tutti riconoscevano tranquillamente la "mano" dei vari disegnatori...  :lol:

 

Davvero, questa idea che il pubblico "popolare" sia composto solo da co###oni che non distinguono Scarpa da Cavazzano se non glielo scrivi è la tipica "idea snob preconcetta" detta da chi i fumetti "popolari" non li ha mai letti davvero. O da chi VUOLE SEMPLICEMENTE INSULTARE, e dire "se non ve lo scrivevano non sareste stati capaci di riconoscere questo fumetto che vi fa schifo da questo che amate" è solo una maniera grezza, vigliacca e passivo-aggressiva di dire SIETE TUTTI SCEMI E DITE CHE QUEL FUMETTO È BELLO SOLO PERCHÉ C'È SCRITTO CHE È DI BOSELLI, SE NON C'ERA SCRITTO NON SARESTE STATI CAPACI DI DISTINGUERE NIZZI DA BOSELLI.

 

(al che l'unica risposta mi pare sia PARLA PER TE, SE NON LI DISTINGUI È UN PROBLEMA TUO)

 

1 hour ago, Hellingen said:

Il mio era solo un pensiero limitato ai fumetti,

Di bene in meglio, adesso anche il fumetto non è una cosa "degna" di avere autori, come la letteratura? :rolleyes:

 

In effetti, chi sarebbe in grado di distinguere Pratt o Zerocalcare o Pazienza o Breccia o Moebius se non ci metti il nome sotto? :laughing:

 

50 minutes ago, Il sassaroli said:

Non concordo per niente. A 10 anni leggevo i Topolino e i Classici Disney senza sapere chi fossero scrittori e disegnatori ma mi rendevo conto perfettamente delle diverse mani sia di chi scriveva che di chi disegnava. E una volta cresciuto ho scoperto che -guarda caso- quello che mi piaceva era scritto sempre dai soliti 2: Rodolfo Cimino e Guido Martina.

Anche adesso qualsiasi lettore da forum (cioè interessato al confronto oltre che alla lettura) riconoscerebbe un autore dopo tre pagine.

Ecco, appunto...  :P

 

Vero che magari ci sono tanti autori "minori" (magari di quelli cresciuti alla "scuola Disney" imitando palesemente Cavazzano) che fai più fatica a riconoscere, ma...sono quelli che non è poi tanto importante riconoscere! Gli autori migliori sono sempre RICONOSCIBILI

 

E l'idea che anche senza nome si possa scambiare una storia di Nizzi per una di Boselli è RIDICOLA!

 

Nizzi all'inizio non poteva firmare, eppure le sue storie vennero riconosciute SUBITO, come prima quelle di Nolitta. Anche senza sapere chi fosse.

 

A che servirebbe non mettere i nomi quindi? Solo a FREGARE L'ACQUIRENTE.

 

53 minutes ago, Letizia said:

Io penso che tra autore e opera sia più importante il primo.

Ma una persona attenta e con un minimo di "cultura", non ha bisogno di leggere la firma, riconosce l'autore da un miliardo di cose.

La conoscenza preventiva di un autore di un'opera che deve ancora uscire è indispensabile.

Sarebbe come dire che sta per uscire un libro dal titolo "Il sole e le stelle" e io dicessi: bello, è un argomento che adoro, lo compro.

Poi, quando è troppo tardi e ho già comprato il libro, scopro che l'autore, invece di essere Rovelli come immaginavo, è Otelma.

Ma naturalmente sono prevenuta perché penso che il libro sia un'immensa ciofeca senza averlo letto.

 

Link to comment
Share on other sites

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.