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TWF - Tex Willer Forum

[765/766] La collera di Falco Giallo


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Il 20/08/2024 at 19:44, joe7 dice:

 

Io ho sempre risposto "crepi" e sempre così risponderò.

 

Vorrei davvero sapere chi sono questi sconosciuti che si mettono a strologare sul "modo corretto di rispondere". Ma chi glielo ha mai chiesto? Non sanno fare altro che imporre agli altri che d'ora in poi si deve dire così ed è giusto dire così perchè lo diciamo noi sconosciuti? Ma chi siete? Dei semidei? Fino a quando saranno ascoltati questi sconosciuti che sputano sentenze? (non parlo di te, Enrico, parlo di questi sconosciuti)

 

Io comunque risponderò sempre "crepi".

Lo avevo capito che non parlavi di me, ci mancherebbe; condivido anche le tue idee su "questi sconosciuti che si mettono a strologare sul "modo corretto di rispondere"" che stanno sulle scatole anche a me e chiarisco, se ce ne fosse bisogni, che il commento "viva" potrebbe star bene su Julia o su Martin Mystère che sono ambientate nel presente ma richiederlo su Tex, è pura follia.

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Adesso, "Indio" Mac Kelly dice:

Tex e Carson in formissima, così come Nizzi e Ticci.

 

Gran bella storia!

Mi metto davanti, così non lo riempite di improperi. 

Non c'è che dire pard, hai coraggio da vendere, quindi ti ammiro.

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Non vado mai addosso a chi ha gusti diversi dai miei.

 

Analizzo Nizzi, non mi piace come scrive, ma non ho nulla contro le persone a cui piace Nizzi: quello è un altro discorso.

 

I gusti personali non si discutono mai, e io li rispetto.

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  • 2 weeks later...
Il 20/08/2024 at 17:52, Enrico dice:

Il problema, però, qui non è cosa avrebbe dovuto rispondere Tex perchè, alla sua epoca, l'unica risposta poteva essere soltanto "Crepi"; la risposta politicamente corretta "viva il lupo" ha iniziato a diffondersi soltanto da pochi anni

Arrivo con diverso ritardo avendolo letto solo oggi, per precisare che nel west l'espressione 'in bocca al lupo' non esisteva e in inglese non esiste tuttora. E' un'espressione esclusivamente italiana.

Accettabile sarebbe stato (tradotto) il classico "good luck" o al massimo il 'teatrale' "break a leg".

"In the wolf's mouth", anche no.

Edited by gilas2
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  • 2 weeks later...

La storia, nel secondo albo, non è male. Se non altro ha ritmo e scorrevolezza, più di altre pubblicate di recente sul mensile.

 

Quello che fa un po’ strano è il registro brillante, quasi umoristico, adottato da Nizzi, che mi sembra in contraddizione con il soggetto della storia, che è invece bello peso (con tanto di stragi alla Sand Creek e marce verso il Canada alla Capo Giuseppe). GL Bonelli da uno spunto similare realizzò Vendetta indiana, uno degli episodi più drammatici della serie, Nizzi ne ricava invece una storia che dall’inizio alla fine ha il tono della barzelletta.

 

Tex è perennemente in modalità “temerario ma tonto” (“E’ finita per te, Drayton” e quello, zac , lo disarma e lo mette agli arresti), e che nel finale convinca un intero reparto di soldati, probabilmente gli stessi che avevano compiuto la strage al campo indiano, a soprassedere sull’uccisione del loro comandante mi pare assai poco plausibile.

 

Al di là dell’intonazione farsesca - il Colonnello è proprio una macchietta da film di Trinità - la storia si lascerebbe anche leggere (a differenza di altre del tardo Nizzi che erano delle mattonate non indifferenti), anche se sul modo con cui Tex e Carson si fanno infinocchiare da Drayton nel primo albo è difficile soprassedere.

 

Ticci è a dir poco ammirevole, perché si vede benissimo che era in difficoltà, ma è incredibile come anche con linee meno precise del solito riesca comunque a tratteggiare degli scenari di enorme suggestione. In ogni caso ci credo che gli siano girati gli zebedei a disegnare questa doppia: già uno ha problemi alla vista, in più lo sceneggiatore pensa bene di fargli disegnare per due interi albi una tribù indiana in movimento lungo la frontiera inseguita da svariati reparti di cavalleggeri, e quindi a sobbarcarsi quasi a ogni pagina decine di indiani, soldati e cavalli...

  • +1 1
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Ragazzi, la storia sarà anche passabile, ma perché farla disegnare a Ticci? Perché sprecare il tratto glorioso del più grande disegnatore texiano (credo sia così) in questa maniera? È come avere l'oro e buttarlo via. Che spreco :(

  • +1 1
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Leo dice:

Ragazzi, la storia sarà anche passabile, ma perché farla disegnare a Ticci? Perché sprecare il tratto glorioso del più grande disegnatore texiano (credo sia così) in questa maniera? È come avere l'oro e buttarlo via. Che spreco :(

Forse sarebbe stato peggio se avesse disegnato il monte Rainier...

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Just now, Jim Brandon said:

Forse sarebbe stato peggio se avesse disegnato il monte Rainier...

Non credo. Anzi, per me un disegno meno "impegnativo" avrebbe aiutato quella storia, l'avrebbe resa più scorrevole.

 

 

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Jim Brandon dice:

Forse sarebbe stato peggio se avesse disegnato il monte Rainier...

 

Non l'ho letta, come non lessi l'originale... sono storie che non mi attirano...

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

Non credo. Anzi, per me un disegno meno "impegnativo" avrebbe aiutato quella storia, l'avrebbe resa più scorrevole.

 

 

Lo penso anche io. Bocci è sicuramente un grande, ma in un certo senso è afflitto da una prolissità grafica che, accoppiata con quella narrativo/espositiva del Boss, può risultare di difficile digestione. La capacità di sintesi di Ticci avrebbe certamente avuto un'azione alleggerente (pur non risolvendo il problema).

A me comunque sia quella del monte Reinier che quella di Falco Giallo sono piaciute anche così, pur lontane dalla perfezione e con problemi di un certo peso.

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Storia messa da parte dopo averne apprezzati i disegni di Ticci e aver letto recensioni catastrofiche.

 

Finalmente giunto il momento adatto per leggerla, devo ammettere che nonostante la prevenzione iniziale, non mi ha fatto storcere il naso più di tanto.

 

Complessivamente mi è piaciuta abbastanza e sono rimasto piacevolmente sorpreso per la resa grafica.

 

Forse proprio per l'apporto di Ticci, mai banale anche per la scelta delle singole pose dei personaggi e l'impostazione generale di ciascuna vignetta, mi è sembrato di tornare alle storie di un lontano e mitico passato.

 

Non quello di GL Bonelli, non quello delle sbrigative e al tempo stesso tendenzialmente noiose storie del peggiore Nizzi e neppure dei primissimi capolavori di @borden.

 

Una storia che ce ne fa ricordare tante altre, ma dinamica seppure con alcune soluzioni facili.

 

Non mi ha scandalizzato Kit gabbato e appeso a testa in giù, Tex che all'inizio vuol dar fiducia a Drayton, la presenza di un tunnel per far fuggire gli indiani e tante altre notazioni lette in 13 pagine di recensione.

 

Unica nota totalmente stonata a mio avviso è che un infuriato Drayton alla fuga degli indiani, dica di cercarli soltanto più tardi ... ad alba piena.

 

Promuovo pertanto la storia, non con uno snobistico "c'è di peggio", ma con un "c'è di meglio". Di certo non trovo di meglio per maestria al grande Ticci che ha disegnato questa storia a quell'età e con i problemi di vista di cui ha sofferto.

 

Grazie !

 

 

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