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TWF - Tex Willer Forum

[397/399] Topeka!


Voto alla storia  

31 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: C. Nizzi
Disegni: Jesès Blasco
Periodicità mensile: Novembre 1993 - Gennaio 1994
Inizia nel numero 397 a pag. 55 e finisce nel numero 399 a pag. 48



A Topeka, Tex e Carson affiancano lo sceriffo Stoddard che ha imprigionato uno degli sgherri di Jack Torrey, un signorotto locale che ha precipitato nel terrore la città, ricattando gli onesti commercianti.
 

 


© Sergio Bonelli Editore

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  • 1 mese dopo...

Beh a parte la chiara citazione da Un Dollaro d'onore in cui però chissà perchè Carson da Torrey viene battuto, al contrario di Dude che fa a a tocchetti Joe Boudette... già allora Nizzi iniziava a far diventare Carson la spalla comica o direttamente il peso di Tex... consolante... ecco a parte questa ennesima figuraccia di Carson la storia è decisamente buona, classico tema western ma molto ben sviluppato... bello il personaggio di Mosè e mitico l'eroico sceriffo Stoddard... ho già detto che Carson sembra una macchietta?

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Non conosco tutta la storia, perchè ancora mi manca l'albo n. 399 con la conclusione; un aspettto mi pare comunque degno di nota: nella Topeka che Nizzi e Blasco ci presentano l'epoca della Frontiera si sta allontanando sempre più, con lo sceriffo che dipende dagli umori del consiglio comunale per conservare il suo posto e con il "padreterno del paese" Torrey che, per tenere sotto il suo potere la città, si affida non solo alle Colt dei suoi sgherri, ma anche all'influenza che ha in consiglio comunale e ai cavilli legali, più come un gangster alla Al Capone che come un "cattivo" western. La cosa mi pare conferisca alla vicenda un'atmosfera originale e alquanto crepuscolare ( ben resa graficamente da Blasco ).

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Non conosco tutta la storia, perchè ancora mi manca l'albo n. 399 con la conclusione; un aspettto mi pare comunque degno di nota: nella Topeka che Nizzi e Blasco ci presentano l'epoca della Frontiera si sta allontanando sempre più, con lo sceriffo che dipende dagli umori del consiglio comunale per conservare il suo posto e con il "padreterno del paese" Torrey che, per tenere sotto il suo potere la città, si affida non solo alle Colt dei suoi sgherri, ma anche all'influenza che ha in consiglio comunale e ai cavilli legali, più come un gangster alla Al Capone che come un "cattivo" western. La cosa mi pare conferisca alla vicenda un'atmosfera originale e alquanto crepuscolare ( ben resa graficamente da Blasco ).

Secondo me invece è semplicemente Nizzi che non può fare a meno di inserire qualcosa di poliziesco, senza distinguere Tex da Nick Raider... ma io in effetti da un po' se le storie sono firmate Nizzi manco le prendo quindi parto prevenuto...
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Beh, tenuto conto che Topeka si trova nel Kansas ( colonizzato fin dagli anni Cinquanta del XIX secolo, quindi 20 - 30 anni dopo l'epoca in cui è ambientata questa vicenda ), un'atmosfera più cittadina e poliziesca non dovrebbe essere stonata ( potrebbe esserlo di più in un villaggio di qualche decina d'anime, circondato da bellicose tribù indiane; ad ogni modo, l'abilità dello sceneggiatore è decisiva perchè determinate caratteristiche della storia non appaiano fuori luogo al lettore, e in "Topeka" non mi è parso ravvisare una situazione del genere ).

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  • 2 settimane dopo...
  • 1 anno dopo...

Storia adattissima a Tex: Nizzi infatti snoda la trama su elementi classicissimi quali il prepotente della città, le sparatorie e i momenti comici fra i due pards.

Finale banale e puramente Nizziano con Torrey che muore in assenza dei nostri pards (il che mi infastidisce non poco)
Finale banale e puramente Nizziano con Torrey che muore in assenza dei nostri pards (il che mi infastidisce non poco)

Il maestro Blasco ci regala delle tavole da mettere sotto vetro a una a una. Storia comunque positiva:

Nizzi:7

Blasco:9,5

Voto compelssivo:8+

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  • 6 mesi dopo...

A mio parere, il problema del finale di "Topeka!" non è tanto, come dice pard06, la sua "banalità" (di fatto la fine di Torrey è la stessa che hanno fatto tanti suoi "pezzi grossi" suoi pari, che si sono rotti l'osso del collo cadendo in un burrone) quanto il fatto che ad esso si arrivi esponendo gli avvenimenti che lo hanno determinato con un flashback; tale soluzione, sebbene non priva di motivi ( raccontare in presa diretta lo scioglimento avrebbe forse fatto sì che il giovane neosceriffo Moses rubasse la scena a Tex ), finisce quasi per annullare l'elemento suspence. A parte questo peraltro non indifferente neo, secondo me Nizzi ( un po' come era capitato nella storia precedente, "Il testimone" ) riesce assai bene ad evocare una non scontatissima realtà tardo - western, nella quale, come è stato anche detto nei post precedenti, spiccano personaggi quali Moses, Stoddard e il subdolo avvocato Floyd ( una canaglia in guanti gialli che rivela insospettabili capacità organizzative quando deve fare le veci del suo capo ), e nella quale Tex, pur non essendo quella a cui è più avvezzo, sa inserirsi con autororevolezza e abilità; Carson ha meno rilievo ( anche la sua presunta "figuraccia" nello scontro con Torrey, invero non priva di paralleli nella saga pensiamo al ko subito da Tex alla stessa maniera - sabbia negli occhi- in "La carovana dell'oro"; oppure a Tiger che ne "Il giuramento" viene bellamente impallinato alla spalla dalla pistola di Teller, mentre non riesce a centrarlo col fucile, serve a preparare la strada al peraltro non del tutto riuscito epilogo ), ma, battute e siparietti a parte, dà il suo valido contributo di secondo Winchester negli scontri a fuoco. Le atmosfere western molto legate a una precisa realtà storica sono quelle che più si addicono a Blasco; di conseguenza, malgrado le sue versioni di Tex e Carson ( soprattutto il secondo ) non siano fatte per piacere a tutti i palati ( peraltro, almeno IMHO, certe critiche, comprensibili all'epoca, potrebbero ben essere sfumate se ci si ricordasse che in seguito si sono viste versioni dei nostri eroi ben più criticabili ) condivido sostanzialmente quanto detto da pard06 sulla sua prova, mediamente ottima.

In sintesi, a mio parere:

soggetto 8

sceneggiatura 7 +

disegni 8,5.

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  • 5 mesi dopo...
  • 9 mesi dopo...

Buona trama, diversi colpi di scena, un epilogo secondo me accettabilissimo. Forse si poteva evitare la figura barbina a Carson o renderla più sfumata ma si può accettare anche quella. Tutto sommato un otto e mezzo pieno.

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  • 1 mese dopo...

Attenzione, amigos! Previste bufere, inondazioni, e ogniu tipo di disastro naturale:quelli di Ubc hanno pubblicato una recensione tutto sommato positiva su una una storia di Nizzi!!http://www.ubcfumetti.com/tex/?IT-TX-397-399

Forse sono il solo, oltre al diretto interessato, a saperlo, ma il V. Pellegrini dell'articolo non è altro che il nostro collega L' Ammiraglio :indianovestito: !
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Attenzione, amigos! Previste bufere, inondazioni, e ogniu tipo di disastro naturale:quelli di Ubc hanno pubblicato una recensione tutto sommato positiva su una una storia di Nizzi!!http://www.ubcfumetti.com/tex/?IT-TX-397-399

Il sito UBC mi piace per le interviste e per le tavole di sceneggiatura. Per quanto riguarda le recensioni... per carit?... parlo di TexMi sembrano "di parte" boselliana con critiche feroci a Nizzi. Capisco che non si possano recensire tutte le storie, però è troppo facile recensire le lultime di Nizzi. Difatti le pietre miliari, come Fuga da Anderville non ci sono. O forse queste storie di Nizzi nemmeno le hanno lette. Detto in simpatia: la tipa che scrive le recensioni è veramente insopportabile :trapper: P. S.: Il passato di Carson come migliore storia di Tex di sempre secondo un loro sondaggio. Va bene che la storia migliore non debba essere scritta per forza dal creatore di Tex, però dico, fra la quantit? di storie che ha scritto il buon GLB, una, dico una, l'avrà pure imbroccata (no? :lol2: ) da considerarsi la migliore.
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Attenzione, amigos! Previste bufere, inondazioni, e ogniu tipo di disastro naturale:quelli di Ubc hanno pubblicato una recensione tutto sommato positiva su una una storia di Nizzi!!

http://www.ubcfumetti.com/tex/?IT-TX-397-399

Il sito UBC mi piace per le interviste e per le tavole di sceneggiatura.


Per quanto riguarda le recensioni... per carit?... parlo di Tex

Mi sembrano "di parte" boselliana con critiche feroci a Nizzi.

Non devi aver letto le ultime recensioni mi sa.

Con le ultime storie di Boselli sono stati severissimi, in realtà
Quanto alle storie di Nizzi, se ti riferisci alla maggior parte di quelle post 400 ed a praticamente tutte quelle dal 500 in avanti, non vedo come si possa dire qualcosa di positivo...

Capisco che non si possano recensire tutte le storie, però è troppo facile recensire le lultime di Nizzi. Difatti le pietre miliari, come Fuga da Anderville non ci sono. O forse queste storie di Nizzi nemmeno le hanno lette.

Ah, è troppo facile dire così. Non mi piace affatto veder accusare con leggerezza qualcuno di ignoranza e/o malafede, specie se si tratta di qualcuno che conosco personalmente.

Io posso parlare solo di Giorgio Loi e Michela Feltrin, che storie come "Fuga da Anderville" le hanno lette e le apprezzano pure.
Tu sembri dimenticare che UBC non è un sito dove lavorano a tempo pieno dei professionisti retribuiti, ma è realizzato da appassionati che vi dedicano parte del loro tempo libero dopo il lavoro o lo studio. Se preferiscono recensire le storie recenti e fare schede e recensioni di storie più vecchie con maggiore calma, io li capisco.
D' loro il tempo ed arriveranno a recensire anche "Fuga da Anderville", così come tante storie di quel periodo, comprese quelle scritte da G. L. Bonelli, ancora senza scheda.

Detto in simpatia: la tipa che scrive le recensioni è veramente insopportabile :trapper:

Detto in simpatia anche da parte mia, io ritengo Michela una ragazza simpaticissima, una vera peperina, anche se su certe cose è davvero troppo rigida, a mio parere e non sempre siamo d'accordo, specie su certe cose.. :colt:


P. S.: Il passato di Carson come migliore storia di Tex di sempre secondo un loro sondaggio. Va bene che la storia migliore non debba essere scritta per forza dal creatore di Tex, però dico, fra la quantit? di storie che ha scritto il buon GLB, una, dico una, l'avrà pure imbroccata (no?  :lol2: ) da considerarsi la migliore.

Per te... e magari anche per me (per quanto io ritenga "Il passato di Carson" una delle migliori dieci storie di Tex in assoluto e così pure "El Muerto", con buona pace tua), ma non, evidentemente, per chi ha votato in quel sondaggio (tra cui io, che non ho votato quella storia).

In ogni caso, lo staff di UBC il sondaggio lo ha solo proposto, mica è responsabile anche del suo esito... o pensi che abbiano alterato l'esito dei voti perchè spinti da Bosellismo acuto? Allora sè che saresti un campione di dietrologia. :colt:

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  • 3 settimane dopo...

L'ho riletta un mese fa, dunque non sono nello stato migliore per fare un commento, ma voglio spendere tre parole: CHE BELLA STORIA!Non è un capolavoro, siamo d'accordo, ma se amo Tex lo devo anche a storie come questa, che è semplice e prevedibile, innegabile, ma divertentissima. Considero "Topeka!" un po' come "la storia normativa di Tex", l'emblema di quella che dovrebbe essere la media della serie, la semplice routine. Può sembrare poca cosa, ma paragonando a quelli del periodo gli episodi degli ultimi anni non si può non notare il calo medio, almeno a mio gusto. Il Nizzi del tempo aveva una capacità straordinaria, quella di costruire storie ordinarie in tutto e per tutto già viste, ma con una freschezza infinita, una garbata e divertita variazione sul tema che fa trascorrere un paio d'ore serene e senza noia. Certo, troppe volte mi sono dato l'aria dell'intellettualoide, ma non nego che sia questo ciò che in definitiva voglio da Tex: divertimento leggero e popolare. Questa storia è il corrispettivo fumettistico del pane con la porchetta (ma che cavolo sto dicendo? :lol2: ), un piacere semplice e quotidiano che può comunicare più di qualsiasi astrazione da nouvelle cuisine. I disegni di Blasco, poi, hanno segnato un'epoca: qui sbaglia una fraccata di prospettive, ma adoro il suo tratto spesso e morbido e le sue donnine... ehm, spesse e morbide! Come valutazione sarei tentato di dare otto, ma considerato il divertimento un nove mi sembra adeguato. In "Topeka!" c'è tutto Tex, non serve cercare altrove.

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  • 1 anno dopo...

CHE BELLA STORIA!Non è un capolavoro, siamo d'accordo, ma se amo Tex lo devo anche a storie come questa, che è semplice e prevedibile, innegabile, ma divertentissima. Considero "Topeka!" un po' come "la storia normativa di Tex", l'emblema di quella che dovrebbe essere la media della serie, la semplice routine. Può sembrare poca cosa, ma paragonando a quelli del periodo gli episodi degli ultimi anni non si può non notare il calo medio, almeno a mio gusto. Il Nizzi del tempo aveva una capacità straordinaria, quella di costruire storie ordinarie in tutto e per tutto già viste, ma con una freschezza infinita, una garbata e divertita variazione sul tema che fa trascorrere un paio d'ore serene e senza noia.

 

Quoto Virgin e anche gli interventi di Pedro Galindez. Dice bene Virgin quando parla di storie fresche nonostante il soggetto classico (eufemismo per non dire trito e ritrito), ed anzi è proprio l'ordinarietà del soggetto che mette in risalto la bontà della sceneggiatura. Ma Nizzi qua per me ha rovinato tutto: in una così bella storia, non solo fai rapire Carson che cade in trappola come l'ultimo degli stupidi, ma addirittura lo fai battere da un Torrey qualsiasi! Quando è troppo è troppo: storia bella, ma che io non rileggerò più. Per me questa storia non esiste, e peccato per quei a volte imperfetti ma sempre suggestivi disegni di Blasco.

  • +1 1
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  • 2 anni dopo...
  • Collaboratori

Cosa dire di una storia la cui trama si richiama apertamente ad un classico del cinema western — Un dollaro d'onore  — di Hawks ? Che non è una storia che ha l'ambizione di essere originale. E questo riassume la filosofia delle vecchie storie di Tex, dove la prevedibilità era una componente che perfettamente si adattava ai palati dei lettori. A questo proposito Nizzi ha scritto:

 

 

Al centro della scena c'era sempre Tex e quando non c'era veniva evocato dai nemici ed era come se ci fosse. Tex era il sole attorno a cui girava tutto il resto. I personaggi in campo erano pochi, così non c'era mai rischio di confonderli. I cattivi erano cattivi e basta, mai ideologici. Agivano in base a impulsi elementari, come il denaro o la vendetta. La missione era sempre chiara, non sorgevano mai dubbi su quanto stesse accadendo, il lettore non perdeva mai il filo e trovava soddisfazione nel vedere come Tex agisse, ragionasse, decidesse

 

Sono parole che perfettamente possono descrivere questa "Topeka". Il piacere della lettura è dato dal personaggio Tex, dal suo modo di agire, di ragionare, di decidere. Ha di fronte un serpente come Torrey la cui ombra lunga si estende su tutta una città, che vive sotto la cappa di terrore e omertà. E Tex, che come tutti noi non può soffrire la prepotenza, umilia lui e i suoi scagnozzi, e lo fa con durezza e tanta ironia. Tutto il piacere della lettura sta nel vedere come il ranger strapazza gli avversari, che il lettore impara ad odiare sin dalle prime battute della storia, già con l'assassinio gratuito del giovane Anderson all'interno del saloon, colpevole solo di aver preso le difese della sua ragazza Mollie. Non mancano nel proseguo della storia le situazioni drammatiche, come quella del vile omicidio dello sceriffo Stoddard, uno dei pochi coraggiosi ma impotenti cittadini di Topeka a non chinare il capo di fronte a Torrey, omicidio che serve narrativamente ad accrescere proprio l'odio nei confronti della combricola di malfattori. E' vero che nelle battute finale si storce il naso nel vedere Carson un po' maltrattato, ma non è una cosa che inficia il giudizio positivo che ho della storia, anche perché è una soluzione necessaria allo sviluppo successivo della trama. Che contempla nel suo finale due grosse sorprese: il vagone ferroviario carico di dinamite che salta in aria togliendo da una difficile posizione Tex, asserragliato dietro a una precaria sistemazione e la morte di Torrey che non avviene per mano dei Rangers, ma del vicesceriffo un po' sempliciotto, ma rispetto ai suoi concittadini anche coraggioso e pieno di iniziativa. Il suo nascente idillio con Mollie fa arrossire Carson ma è anche un segno che la vita a Topeka continua e si apre a nuovi orizzonti. Così Tex, davanti alla tomba di Stoddard, nella boot hill della città, può dire ad alta voce che il suo sacrificio non è stato inutile. Scena toccante.

 

I disegni di Blasco sono buoni, addirittura notevoli quando si tratta di illustrare l'ambiente cittadino, di un realismo unico, ma il suo stile è chiaramente inadatto alla serie regolare. Sappiamo che alcune sequenze di questa storia andavano a comporre quella di Arias, scritta anni prima e letteralmente dimenticata nei cassetti della SBE. Dall'argentino allo spagnolo, disegnatori che Nizzi gradiva pochissimo, non è difficile capire perché ci sia stato questo passaggio di consegne tra le due storie e i due autori. Della storia di Arias, Nizzi sembra ricordare pochissimo, ma appare certo, a leggere le sue dichiarazioni, che quell'avventura non doveva ritenerla troppo riuscita se è arrivato a dimenticarsene dopo averla tutta sceneggiata. E invece "Topeka", con qualche pagina in più e affidata ai disegni esplosivi di Fusco, avrebbbe segnato a fuoco il blocco finale di storie della fascia 300: capolavoro mancato, eppure solo sfiorato, se ci affidiamo al ricordo sembra di trovarci davanti a un riempitivo ( é così che la ricordavo, dato che erano vent'anni almeno che non la rileggevo ) eppure dopo la rilettura la sensazione è nettamente diversa: il mio voto è 8,5!

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  • 3 anni dopo...

Trama perfettamente western e lineare,cittadina.

Sceriffo brav'uomo ma incapace da solo di gestire la turbolenta Topeka,se la deve vedere con il classico Mr Pezzo Grosso che schiaccia la comunità.I cittadini sono omertosi e impotenti, la Nomenklatura è corrotta o vigliacca,a parte il consigliere Thorton...

 

Cosa funziona:

Tex è sempre sul pezzo,molto Glbonelliano. sparatorie,dialoghi buoni ("la roba negli armadi va sbattuta per liberarla dalle tarme":lol2:;Carson chiede:"e se il gelatinoso galantuomo non dovesse venire?"Tex risponde:"gli dai una botta in testa e te la carichi sulle spalle") disegni discreti...

 

cosa non funziona

Carson trooooppo macchietta,a tratti si fa pure mettere sotto da Torrey e dai suoi sgherri.

Il povero Mosè,che all'inizio è dipinto come un tonto,diventa "l eroe nazionale" salvando Molly dopo averle suonate a Torrey....troppo forzato

 

In ogni caso,la bravura di Nizzi fa quadrare in modo soddisfacente la storia non lasciando sbavature.Ma in questa storia pur buona si vede già un limite che poi si ripresenterà in futuro,sempre più marcato...il "Carson macchietta"...

 

 

 

 

Modificato da Barbanera
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  • 2 settimane dopo...

Bellissimo western che richiama alla memoria "Un dollaro d'onore" ed "Eldorado" di Hawks, entrambi splendidi western
cittadini con protagonista John Wayne.

Vedere Tex alle prese col boss di turno di un'anonima cittadina è sempre una goduria. Bravo Nizzi.

Disegni di Blasco meno belli del solito, ma comunque piacevoli.
Voto alla storia: 8,2

Voto ai disegni: 8

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  • 2 mesi dopo...

Dopo una trama alquanto atipica per le sue caratteristiche, Nizzi ritorna sui solchi tracciati da G.L. Bonelli, componendo un episodio convenzionale e molto classico. Riprendendo lo spunto ritrito della cittadina stretta dalla morsa del prepotente gangster di turno, avvalendosi di una funzionale sceneggiatura e sempre validi dialoghi, l'autore porta a casa il risultato rischiando il minimo, usando una similitudine calcistica. Poco importa se il soggetto è tutt'altro che originale, con molta abilità e mestiere Nizzi sfodera un capitolo della saga molto valido e piacevole da leggere. Non mancano i colpi di scena, come alcune trovate a effetto, come il treno carico di dinamite che garantirà a Tex di cavarsela brillantemente in una dura situazione. Molto ben tratteggiate le figure dei due villain, Torrey e la sua degna spalla Floyd, leguleio molto abile nel tessere trame e agguati. Molto convincente pure la figura romantica dello sceriffo Stoddard, un galantuomo che paga il cambiamento dei tempi e rimane schiacciato dagli ingranaggi di un west crepuscolare che vira verso un futuro in cui non c'è più posto per uomini di tale pasta e ideali. Unico neo, non di poco conto per un fan di Carson come il sottoscritto, il ruolo sempre più da spalla "comica" che assume il ranger: un'involuzione lenta ma graduale, che in simili storie si nota in maniera più marcata. Davvero è un tantino umiliante che "Capelli d'argento" si faccia battere come un qualsiasi pensionato da Torrey in un corpo a corpo. Non riesco a digerire questa scena, che poi è uno snodo che porta a un epilogo che vorrebbe suonare come un colpo di scena, ma a mio avviso delude, visto che occorre un flashback per chiarirlo al lettore e ha come unico esito, quello di far rubare la scena a Tex da un personaggio fino allora presentato come un ragazzotto onesto, volenteroso ma imbranato. Forse sono troppo severo in questo giudizio, ma mi pare una piccola incongruenza che poteva essere evitata con una chiusura più ispirata. Primi segni dell'incipiente crisi creativa? Capitolo disegni: Blasco su Tex è da luci e ombre. Il suo personalissimo stile grafico nel complesso non stona e a tratti ammalia il lettore, ma bisogna riconoscere che paragonato al parco disegnatori di allora, paga parecchi punti. Anatomie approssimative, figure legnose e statiche, troppe vignette inchiostrate senza la dovuta cura, fattezze difformi dello stesso personaggio durante la storia e una rappresentazione dei pard (soprattutto di Carson) non all'altezza dei suoi colleghi. Anche le prospettive appaiono troppo naif per la serie regolare, ma bisogna riconoscere che tuttavia qualcosa del suo tratto conserva un fascino difficile da spiegare e che mi fa dimenticare in parte gli aspetti negativi accennati in precedenza. In ogni modo al giorno d'oggi, difficilmente il disegnatore ispanico lo vedremmo sulla regolare, di certo avrebbe trovato una più congeniale collocazione sui Maxi o nei Color. Il mio voto finale è 7 

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  • 1 anno dopo...

Storia iperclassica di ottima qualità. Un Tex assolutamente GLBonelliano, che arriva, trova il marcio e spacca tutto. Sbatte tutti i cattivi come materassi, insulta tutti con frasi stupende, risolve tutto ed è meravigliosamente smargiasso e imbattibile. E' il Tex DOC di GLB e del primo Nizzi, insomma.

Però c'è Carson ed è un Carson un pò troppo sottotono, va bene che vada in difficoltà, ma prima rapito e poi preso a botte in testa è troppo. Questo toglie qualcosa al voto finale.

Spiace per la morte del bravo sceriffo. Bene il ragazzino Mosè, ma forse un pò troppo eroico rispetto alle premesse. Comunque a giganteggiare su tutti e sulla storia è Tex, davvero monumentale.

Blasco bene. Non era un fenomeno ma sapeva disegnare con gusto ed efficacia.

Nizzi 7+

Blasco 7

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, valerio dice:

Storia iperclassica di ottima qualità. Un Tex assolutamente GLBonelliano, che arriva, trova il marcio e spacca tutto. Sbatte tutti i cattivi come materassi, insulta tutti con frasi stupende, risolve tutto ed è meravigliosamente smargiasso e imbattibile. E' il Tex DOC di GLB e del primo Nizzi, insomma.

Però c'è Carson ed è un Carson un pò troppo sottotono, va bene che vada in difficoltà, ma prima rapito e poi preso a botte in testa è troppo. Questo toglie qualcosa al voto finale.

Spiace per la morte del bravo sceriffo. Bene il ragazzino Mosè, ma forse un pò troppo eroico rispetto alle premesse. Comunque a giganteggiare su tutti e sulla storia è Tex, davvero monumentale.

Blasco bene. Non era un fenomeno ma sapeva disegnare con gusto ed efficacia.

Nizzi 7+

Blasco 7

 

Condor ha appena citato I Giustizieri di Vegas, esempio perfetto di ottima gestione di Carson.

Questa storia è il rovescio della medaglia: il manuale della perfetta pessima gestione di Carson... storia che mi fa addirittura rabbia 😕

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<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, Leo dice:

il manuale della perfetta pessima gestione di Carson... storia che mi fa addirittura rabbia 😕

Concordo Leo; come già scritto in passato su questo topic, Carson viene umiliato da Torrey e più che una perfetta spalla di Tex, appare quasi come una palla a piede. Andavano bene i siparietti ironici fra i due amici, ma dai che ci dai, Nizzi finì col tempo con lasciarsi scappare la mano e demolire la figura di Carson. 

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