Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

[741/744] Sierra Nevada


La storia di Mefisto per gli utenti del forum TWF  

104 members have voted

You do not have permission to vote in this poll, or see the poll results. Please sign in or register to vote in this poll.

Recommended Posts

4 minuti fa, Poe dice:

La mia risposta è che forse è meglio non fare queste domande ai lettori, visto la loro confusione di idee! :lol:

Che decida l'autore in base alle sue esigenze personali e alla sua fantasia.

 

 

 

Ovvio. Lo faccio solo per polemizzare... :P  In realtà ho già deciso.

Edited by borden
Link to comment
Share on other sites

Il Ritorno di Loa e Lily

 

Lily e’ riuscita a scampare al deserto e dopo varie peripezie e’ finita a New Orleans, dove campa magramente esibendosi in locali nella zona del porto (se e’ troppo crudo: in Canal Street). Ma un giorno viene contattata da una signora di colore, che le chiede se non voglia cambiar vita: e’ Loa, che nel frattempo e’ diventata una ancor piu’ potente mambo del culto di Blanc Dani, particolarmente diffuso in Louisiana. Loa ha capito che, per raggiungere la massima potenza, ha bisogno di una aiutante bianca (e non e’ cosi’ strano, visto che Blanc Dani deriva dall’arcangelo Michele), e chi meglio di Lily, che e’ sicuramente predisposta geneticamente ad una simile carriera?

In breve, le due complici riescono a soggiogare tutti i fedeli voodoo di New Orleans, senza peraltro intrattenere propositi vendicativi nei confronti di Tex – son troppo furbe per andare a cercare simili rogne. Purtroppo per loro, una cerimonia voodoo andata male, dove diversi zombi resuscitati da Loa hanno fatto strage di cittadini inermi, induce il capo della polizia di New Orleans a contattare Tex – questo capo della polizia si era gia’ imbattuto sia in Tex che in uno zombi quando era un giovane tenente stazionato nel forte della Florida (di cui ora mi sfugge il nome) al tempo del Figlio di Mefisto.

I pard arrivano a New Orleans e cominciano ad indagare, alla loro maniera naturalmente, e si avvicinano ben presto alla verita’. Loa scatena tutta la sua potenza magica, con Blanc Dani e gli altri dei superiori del voodoo, e sembra potercela fare, mettendo i due Kit e Tiger fuori gioco, quando e’ vittima di un tradimento: Lily, che e’ terrorizzata dal sangue freddo di Tex e dall’idea di dover tornare in galera, neutralizza Loa e si dilegua per le paludi. Quando i pard si gettano all’inseguimento e’ troppo tardi: Lily e’ gia’ riuscita a prendere una nave per l’Europa.

 

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Otami dice:

dove campa magramente

Ma come, la contessa Liliana Leonova, vedova del conte Boris Leonov, ricchissimo oligarca russo, terzo cugino di Alessandro III, Zar di tutte le Russie, "campa magramente"?

E tutte le grandi ricchezze del suo defunto marito che fine hanno fatto?

Link to comment
Share on other sites

Leonova direi che non va. Se non ricordo male la a finale la eredita la figlia e non l'acquisisce la moglie dopo il matrimonio in russo :P

 

Non è per spaccare il capello in quattro, ma solo per alleggerire.

Link to comment
Share on other sites

19 minuti fa, Exit dice:

Leonova direi che non va. Se non ricordo male la a finale la eredita la figlia e non l'acquisisce la moglie dopo il matrimonio in russo :P

 

Non è per spaccare il capello in quattro, ma solo per alleggerire.

La donna aggiunge la "a" anche al cognome del marito che assume quando si sposa (es. se sposa un Bessov diventa Bessova). 

Edited by PapeSatan
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Exit dice:

Leonova direi che non va. Se non ricordo male la a finale la eredita la figlia e non l'acquisisce la moglie dopo il matrimonio in russo :P

 

Non è per spaccare il capello in quattro, ma solo per alleggerire.

Sì certo, hai ragione.

Ma questo succede a partire dalla fine della seconda guerra mondiale.

E Lily acquisisce il cognome del marito quasi un secolo prima.

Non per spaccare il capello in otto, ma solo per celia.

Link to comment
Share on other sites

Non è detto. Se si sono sposati in Francia, magari erano sottoposti al Code Napoleon.

Che magari nelle norme di diritto internazionale privato prevedeva che in questi casi si dovesse applicare la legge della moglie che è statunitense...

Siamo già a livello cellulare... ma sempre per scherzare...

Link to comment
Share on other sites

Rivedere Mefisto in un futuro sulla serie regolare mensile?

Sebbene io sia un grandissimo estimatore di questo nemico, al momento non riuscirei a immaginarmi lontanamente come potrebbe essere una eventuale vicenda.

Quasi certamente dovranno trascorrere diversi anni... Non lo escluderei a priori, se la testata dovesse ancora esistere per i prossimi 20 anni. Il punto più importante è evitare però un déjà vu.

Nel frattempo vedremo ed eventualmente gusteremo le storie con Sumankan, Nick Castle, Barbanera e Lily. 

Link to comment
Share on other sites

15 hours ago, borden said:

Eh, in questa tua "spatafiata" (e poi dici di avere poco tempo, ma, se lo perdi così...)

 

Indovina chi ha appena consegnato tutto, ieri proprio prima di scrivere nel forum, ed è pure riuscito ad evitare di andare a Lucca?  :P

 

Complice anche l'assenza di tutti quelli che andranno a fare il "bagno di folla", adesso ho intenzione di passare una settimana senza fare un tubo (e scrivere nel forum per me è nella categoria "non fare un tubo...")

 

15 hours ago, borden said:

 la tua prima tesi è assurda.

 

Tex come I paperi? Ma quando mai? Le ben note incongruenze della storyline di Tex sono di assestamento, come spesso qui si è detto. Ma Tex una storyline riconoscibile ce l'ha e ha una sua continuity, sia pure adatta ai tempi, anche con GL Bonelli

Per es, vive sempre al villaggio Navajo, mica di qua o di là, e ha punti fissi nella vita che tutti i lettori conoscono e che rendono possibile una sua "biografia", sensa aspettare per questo un "donrosa" (che mette ordine, si badi, solo nella saga dei paperi di Barks, l'unica, per lui, canonica).

 

Le differenze sono quantitative. Ovvio che, come già avevo spiegato nel mio post, c'è una differenza QUANTITATIVA enorme fra il numero di storie "ignorate" nel mondo Disney, dove decine di editori licenziatari realizzano in autonomia le storie più strane, con una produzione tale che sarebbe umanamente impossibile persino averle lette tutte, e una serie come Tex dove venivano prodotte (ai tempi delle strisce) meno di 600 pagine all'anno da un unico sceneggiatore e da un unico disegnatore (con aiuti). Così con la Disney hai che le storie ignorate sono il 99.999% mentre su Tex sono di meno.

 

Ma quante di meno?

 

Avevo usato come esempi nel post precedente storie "cancellate" che sono contraddette da storie più recenti, e sono i casi più eclatanti, ma su Tex in realtà la maggior parte delle storie sono "ignorate tacitamente" in blocco, non individualmente.

 

Spiego cosa intendo: ecco la cronologia delle ultima storie pubblicate che danno indicazioni temporale, in ordine, considerando solo la serie regolare:

 

Fine dell'estate (il mostro del gran lago salato) - Fine di luglio (quindi 10 mesi dopo) (Alla ricerca delle navi perdute) - Fine dell'inverno (quindi 8 mesi dopo) (le frecce dei nemici) - Poco prima dell'inverno (quindi 9 mesi dopo) (Sierra Nevada e per logica anche la storia di mefisto precedente).

 

In soli 3 "passaggi" fra una storia e la successiva sono passati 27 mesi, più di 2 anni.  Quanti anni sono passati in 750 numeri, 500 anni?

 

Ovvio che no. Il "tempo" in Tex non è lineare, le storie avvengono tutte in una specie di "eterno presente" DOVE NON SI TIENE IN ALCUN CONTO IL TEMPO PASSATO NEL 99% DEGLI ALTRI ALBI (tranne quelli che fanno "invecchiare" i protagonisti, e sono solo una manciata) e non si dice praticamente mai IN CHE ANNO avvengono.

 

Dimmi succede la stessa cosa in Tex Willer?

 

Io vedo che la gestione del tempo in Tex Willer è completamente diversa e più simile a quella nella collana "storia del west": si sa in ogni storia pressappoco in chi anno e in che mese accade, c'è una "unica storia" che si dipana in diverse avventure, ma è una storia unica di un personaggio che si muove in un tempo "storico" determinato.

 

La gestione del "tempo" nella serie regolare di Tex è più simile a quella di Paperino o a quella di Tex Willer?

 

Anche in Paperino, come in Tex, si "ignora tacitamente" il 99% delle storie anche se non presentano nessun problema, mentre le storie che presentano avvenimenti "da cancellare" sono una piccolissima percentuale (solo che con decine di migliaia di storie, anche una minima percentuale sono centinaia di storie: come dicevo, la differenza è solo QUANTITATIVA, perchè semplicemente di storie di Paperino che ne sono mille volte di più: ma se guardiamo per esempio al solo Carl Barks, vediamo che le storie che ha "cancellato" sono addirittura DI MENO di quelle che sono state "cancellate" da GL Bonelli. GL Bonelli ha fatto molte più "retcon" di Barks!)

 

[parentesi sulle retcon: non uso la parola come un insulto. La retcon è una tecnica, e come tale è NEUTRA: puoi fare una retcon e fare un capolavoro (The Killing Joke, Miracleman e Swamp Thing di Alan Moore, La storia di Paperone di Don Rosa, sono tutte retcon) o puoi fare una schifezza. La stessa "Il Giuramento di GL Bonelli è una retcon. Non della causa della morte di Lilith, che da sempre era stata data morta per malattia, ma del tempo che ha passato con Tex, che viene più che quadruplicato rispetto alla versione data ne "la banda dei Dalton"]

 

Poi, nel caso della Disney, devi semplicemente moltiplicare i numeri per mille perchè c'erano mille autori in tutto il mondo mentre Bonelli era da solo, ma è una semplice moltiplicazione dei numeri assoluti. il tipo di relazione con il tempo e le percentuali sono simili.

 

Quindi, non solo non è "assurdo" dire che il tipo di gestione del tempo e della continuity delle storie di GL Bonelli (almeno quella dopo la nascita di Kit) è molto più simile a quella del Paperino di Barks che non a quella di Tex Willer, ma direi che è ovvio, innegabile e dimostrabile.

 

(affronto un argomento per volta altrimenti diventa davvero un romanzo, al resto rispondo dopo...)

 

 

Edited by Diablero
  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

Mi è venuto in mente che si potrebbe enunciare un principio, tipo il "Principio di indeterminazione di Heisenberg", e come quello basato sul fatto che l'osservazione influisce sulla cosa osservata.

 

Principio di indeterminazione di Tex: è impossibile che a Tex siano capitate tutte le cose descritte nelle centinaia di storie scritte su di lui, ma se guardi una storia o se la leggi, qualunque sia, quella è avvenuta! (le altre non si sa...)

 

Diventa quindi impossibile stabilire quali storia siano "realmente avvenute", si sa solo che non possono essere avvenute tutte!

 

(forse è meglio esprimerlo come paradosso: "ciascuna storia di Tex è avvenuta, ma non possono essere avvenute tutte"... )

 

È il paradosso del fumetto seriale ambientato in un indeterminato "eterno presente": alla lunga diventa impossibile che sia avvenuto TUTTO, senza che il calendario vada avanti, e quindi aumenta sempre di più il numero di storie da ignorare...

 

Non è il tipo di continuity più antico, anzi, l'alternativa, quella di Tex Willer che vive e opera "dentro la storia e con un calendario", è quella usata nei classici cicli degli eroi d'avventura: I Tre Moschettieri, Sandokan, Tarzan, John Carter, etc agiscono in quel tipo di continuity, anche quando non sono collegati ad avvenimenti storici precisi, per esempio le storie di Conan di Howard sono in una continuity di quel tipo data dalla vita di Conan, senza alcuna data "reale".

 

(Conan è un caso interessante: nasce in quel tipo di continuity, e quindi le sue avventure marcano gli avvenimenti della sua storia, come quelli dei Tre Moschettieri, ma poi decenni dopo diventa da una parte il protagonista di fumetti Marvel e Dark Horse e dall'altra il protagonista di tantissime opere apocrife, che si inseriscono, "senza tempo", nei vari punti di una cronologia... quindi invece di accadere in un "eterno presente" avvengono in una "eterna cronologia" senza alterarla, essendo ignorabili...).

 

Si vede subito che sono due tipi di rapporto con il tempo che solo legati al tipo di produzione e al numero di storie: Sandokan appare in meno di una dozzina di romanzi scritti da un unico autore (tralascio gli apocrifi che non sono comunque tantissimi perchè non vengono considerati "ufficiali"), quindi può avere una cronologia, vivere un unica storia che li comprende tutti. Paperino è apparso in quante, diecimila storie? ventimila? Non è pensabile che siano tutte parti di un unica cronologia.

 

Sono due tipi di rapporti con il tempo chiari e semplici, che convivevano tranquillamente, ma ad un certo punto i fan hanno iniziato a fare casino...

 

Il casino lo inizia credo la Marvel. Che inizia a considerare le storie un unica storia anche in un fumetto seriale. Superman o Wonder Woman in precedenza non si ricordavano dell'avventura precedente. L'uomo Ragno sì. Si ricorda tutto.  All'inizio ha davvero un tipo di rapporto con il tempo più simile a quello di un eroe con una storia, una cromnologia (ed è addirittura circa "in tempo reale", nel primo numero a Peter Parker mancano circa tre anni al diploma e dopo circa 3 anni di storie (38 albi quindi 37 mesi, precisissimo) si diploma, e poi va all'università...

All'epoca fu una innovazione strabiliante (e non era certo l'unica nel Marvel Universe), e assolutamente indolore: Stan Lee stesso era convinto che quelle serie, come le sue precedenti, sarebbero durate poco, quindi sarebbero state prodotte poche storie, e non ci sarebbero stati problemi.

 

Oggi sono passati 60 anni. Se avesse proseguito così Peter Parker oggi sarebbe in pensione magari con la demenza senile. Ad un certo punto hanno "fermato l'orologio" ma continuando ad accumulare storie, tutte non solo "realmente avvenute" ma che alternano la vita di Peter Parker. Iniziano ad andare in cerchio, con storie che ogni tanto "riazzerano" i cambiamento (la DC resettando l'universo, la Marvel facendo tornare Peter single, squattrinato e pieno di problemi ogni tot anni). E le continue retcon da eccezione diventano la regola.

 

Il "peso culturale" della Marvel e delle serie che hanno poi seguito quel modello è tale da superare la tradizione di altre testate. Oggi un pubblico sempre più nerd e sempre più convinto che tutto debba essere fatto come lo fa la Marvel si aspetta questa continuity oppressiva OVUNQUE.

 

Confermando che ormai viviamo all'ombra del Culto di Tafazzi...

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Otami dice:

Quando i pard si gettano all’inseguimento e’ troppo tardi: Lily e’ gia’ riuscita a prendere una nave per l’Europa.

 

Travestita da suora, ovviamente. O fa troppo Mefisto nizziano? :laugh:

Link to comment
Share on other sites

9 ore fa, Diablero dice:

 

Indovina chi ha appena consegnato tutto, ieri proprio prima di scrivere nel forum, ed è pure riuscito ad evitare di andare a Lucca?  :P

 

Complice anche l'assenza di tutti quelli che andranno a fare il "bagno di folla", adesso ho intenzione di passare una settimana senza fare un tubo (e scrivere nel forum per me è nella categoria "non fare un tubo...")

 

 

Le differenze sono quantitative. Ovvio che, come già avevo spiegato nel mio post, c'è una differenza QUANTITATIVA enorme fra il numero di storie "ignorate" nel mondo Disney, dove decine di editori licenziatari realizzano in autonomia le storie più strane, con una produzione tale che sarebbe umanamente impossibile persino averle lette tutte, e una serie come Tex dove venivano prodotte (ai tempi delle strisce) meno di 600 pagine all'anno da un unico sceneggiatore e da un unico disegnatore (con aiuti). Così con la Disney hai che le storie ignorate sono il 99.999% mentre su Tex sono di meno.

 

Ma quante di meno?

 

Avevo usato come esempi nel post precedente storie "cancellate" che sono contraddette da storie più recenti, e sono i casi più eclatanti, ma su Tex in realtà la maggior parte delle storie sono "ignorate tacitamente" in blocco, non individualmente.

 

Spiego cosa intendo: ecco la cronologia delle ultima storie pubblicate che danno indicazioni temporale, in ordine, considerando solo la serie regolare:

 

Fine dell'estate (il mostro del gran lago salato) - Fine di luglio (quindi 10 mesi dopo) (Alla ricerca delle navi perdute) - Fine dell'inverno (quindi 8 mesi dopo) (le frecce dei nemici) - Poco prima dell'inverno (quindi 9 mesi dopo) (Sierra Nevada e per logica anche la storia di mefisto precedente).

 

In soli 3 "passaggi" fra una storia e la successiva sono passati 27 mesi, più di 2 anni.  Quanti anni sono passati in 750 numeri, 500 anni?

 

Ovvio che no. Il "tempo" in Tex non è lineare, le storie avvengono tutte in una specie di "eterno presente" DOVE NON SI TIENE IN ALCUN CONTO IL TEMPO PASSATO NEL 99% DEGLI ALTRI ALBI (tranne quelli che fanno "invecchiare" i protagonisti, e sono solo una manciata) e non si dice praticamente mai IN CHE ANNO avvengono.

 

Dimmi succede la stessa cosa in Tex Willer?

 

Io vedo che la gestione del tempo in Tex Willer è completamente diversa e più simile a quella nella collana "storia del west": si sa in ogni storia pressappoco in chi anno e in che mese accade, c'è una "unica storia" che si dipana in diverse avventure, ma è una storia unica di un personaggio che si muove in un tempo "storico" determinato.

 

La gestione del "tempo" nella serie regolare di Tex è più simile a quella di Paperino o a quella di Tex Willer?

 

Anche in Paperino, come in Tex, si "ignora tacitamente" il 99% delle storie anche se non presentano nessun problema, mentre le storie che presentano avvenimenti "da cancellare" sono una piccolissima percentuale (solo che con decine di migliaia di storie, anche una minima percentuale sono centinaia di storie: come dicevo, la differenza è solo QUANTITATIVA, perchè semplicemente di storie di Paperino che ne sono mille volte di più: ma se guardiamo per esempio al solo Carl Barks, vediamo che le storie che ha "cancellato" sono addirittura DI MENO di quelle che sono state "cancellate" da GL Bonelli. GL Bonelli ha fatto molte più "retcon" di Barks!)

 

[parentesi sulle retcon: non uso la parola come un insulto. La retcon è una tecnica, e come tale è NEUTRA: puoi fare una retcon e fare un capolavoro (The Killing Joke, Miracleman e Swamp Thing di Alan Moore, La storia di Paperone di Don Rosa, sono tutte retcon) o puoi fare una schifezza. La stessa "Il Giuramento di GL Bonelli è una retcon. Non della causa della morte di Lilith, che da sempre era stata data morta per malattia, ma del tempo che ha passato con Tex, che viene più che quadruplicato rispetto alla versione data ne "la banda dei Dalton"]

 

Poi, nel caso della Disney, devi semplicemente moltiplicare i numeri per mille perchè c'erano mille autori in tutto il mondo mentre Bonelli era da solo, ma è una semplice moltiplicazione dei numeri assoluti. il tipo di relazione con il tempo e le percentuali sono simili.

 

Quindi, non solo non è "assurdo" dire che il tipo di gestione del tempo e della continuity delle storie di GL Bonelli (almeno quella dopo la nascita di Kit) è molto più simile a quella del Paperino di Barks che non a quella di Tex Willer, ma direi che è ovvio, innegabile e dimostrabile.

 

(affronto un argomento per volta altrimenti diventa davvero un romanzo, al resto rispondo dopo...)

 

 

 

 

 

Sull'eterno presente, è ovvio, mi trovi d'accordo, ma questo vale per la MAGGIORANZA delle lunghe serie, compresi Maigret e l'87 distretto, Tintin e Asterix (con meno quantità di storie, il che le rende più "credibili"?), compresi Superman, Batman, Spiderman, Phantom, Mandrake. Fanno eccezione rari esempi dove il tempo scorre davvero, come Terry e i Pirati, Storia del West, Ken Parker. E Dampyr. Ma sono rari.

Quindi quest'altra "spatafiata" non prova un bel niente. Potevi dire che Tex era come Superman o Mandrake. 

 

D'accordo sull'altro tuo post. In Tex Willer il tempo scorre, sia pure "dilatato" e si fermerà quando Tex arriverà alla maturità. Se ci arriviamo noi.

 

Ma la risposta che mi devi dare è l'altra.

La tua insistenza filologica a criticare quelle che chiami "retcon". 

 

Edited by borden
Link to comment
Share on other sites

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Travestita da suora, ovviamente. 

 

"Omnia munda mundis, sorella!"
"Eh?"

"E che ne so, c'è scritto qui sopra"
(semicit)

***********************

Comunque dovrò rileggere i sette albi da capo con calma per dare una mia impressione e capire cose che magari mi son sfuggite ad una prima lettura 

 

Per ora, mi bastano le spiegazioni di borden sulla distinzione tra la prima parte (Mefisto a SF) e la seconda (come 'turlupinare' Mefisto)

Dal punto di vista della storia, la prima parte risulta più coinvolgente della seconda, dove alcuni snodi sono in effetti un po' telefonati

Dal punto di vista dei disegni invece - ma son di parte, e si vede dal mio avatar - Civitelli non è e non può essere mai messo in discussione (alcune vignette, con l'uso del chiaroscuro, sono tecnicamente insuperabili) e per me e a rimane una spanna sopra i Cestaro (che invece, personalmente, gradisco molto meno).

Chi critica Civitelli non saprebbe disegnare nemmeno l'omino 'a bastoncino'.

  • Like (+1) 1
  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

Una domanda per Boselli: si è ispirato alla storia di Letizia per il ritorno di Mefisto all'inferno? Ossia Narbas che recupera il corpo a suo tempo sottrattogli? 

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">2 ore fa</span>, ElyParker dice:

Una domanda per Boselli: si è ispirato alla storia di Letizia per il ritorno di Mefisto all'inferno? Ossia Narbas che recupera il corpo a suo tempo sottrattogli? 

 

 

Quale storia? :huh:

Il 22/10/2022 at 09:43, borden dice:

 

 

 

Ma la risposta che mi devi dare è l'altra.

La tua insistenza filologica a criticare quelle che chiami "retcon". 

 

 

 

Diablero è sparito senza rispondere alla mia richiesta di chiarire le sue contraddizioni.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">19 minuti fa</span>, borden dice:

Diablero è sparito senza rispondere alla mia richiesta di chiarire le sue contraddizioni.

Da giornalista ho notato che quando fai una domanda precisa su un fatto documentato e sul quale l'intervistato è in fallo (fatto/fallo) la risposta manca o è evasiva. Più difficile che sia del tipo "Sono stato frainteso", perché comporterebbe la spiegazione.
 

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

6 hours ago, borden said:

Diablero è sparito senza rispondere alla mia richiesta di chiarire le sue contraddizioni.

 

"Sparito" perchè non sono stato sabato sera e domenica pomeriggio al PC a scrivere di Tex? Mauro, temo che lo stress del continuo aumento degli albi di Tex pubblicati stia alterando un po' la tua percezione dei tempi, se tu che ormai devi fare uscire un Tex ogni 10 minuti, io ho tempi più rilassati...  :lol:

 

(e tieni a bada cinque minuti anche Sant'Antonio, che non è possibile che prima mi si rompano le scatole perchè non sarei capace di rispondere con i fatti, e poi quando ogni singola volta cito i fatti, ogni singola volta poi piangono e piantano geremiadi perchè faccio post troppo lunghi e dettagliati...)

 

Sulle retcon in generale TI HO GIÀ RISPOSTO! Prima di chiedere altre risposte dovresti leggere quelle che già ci sono: quoto dal mio penultimo messaggio.

 

On 10/22/2022 at 12:11 AM, Diablero said:

[parentesi sulle retcon: non uso la parola come un insulto. La retcon è una tecnica, e come tale è NEUTRA: puoi fare una retcon e fare un capolavoro (The Killing Joke, Miracleman e Swamp Thing di Alan Moore, La storia di Paperone di Don Rosa, sono tutte retcon) o puoi fare una schifezza. La stessa "Il Giuramento di GL Bonelli è una retcon. Non della causa della morte di Lilith, che da sempre era stata data morta per malattia, ma del tempo che ha passato con Tex, che viene più che quadruplicato rispetto alla versione data ne "la banda dei Dalton"]

 

La mia critica quindi non è "in generale" sulle retcon, ma NELLO SPECIFICO, a quelle IN QUESTA STORIA.

 

Ma andiamo per ordine, anche per far contento San Antonio (poi però vorrei non sentire i soliti piagnistei dopo sul fatto che scrivo troppo, che cito troppe cose e troppo fatti, etc)

 

Quando si critica una retcon si devono sempre superare 2 difese. La seconda ovviamente è la difesa della retcon, ma la prima, sempre, è la negazione dell'evidenza. Cioè, per mia esperienza, si nega sempre che ci sia stata una retcon. Quando se ne è parlato pagine fa lo hai fatto che tu, quindi prima di GIUDICARE le retcon, serve ELENCARE le retcon...

 

Quindi, tanto per spazzare via eventuali negazionismi...

 

Tex 502, pag 24

Tex-502-pag-024-Padma-salva-Mefisto-crop

 

Poi, dalla storia "incubi":

"il drago rosso" pagina 19:
Padma fu scacciato dai suoi confratelli (non da un vendicatore da fuori) e all'inizio era pieno di odio (non fu immediatamente pentito come nella retcon), e (citando da un mio post precedente)

 

"Bonelli però fa dire a Mefisto "non posso però dimenticare gli anni tremendi trascorsi steso su un giaciglio di pelli, costantemente in lotta con la natura per ridare vita alle mia ossa fracassate e ai miei muscoli atrofizzati"

 

"atrofizzati" fa capire che per lungo tempo, anche dopo essere stato salvato, non era in grado di muoversi. E dalla risposta di Padma, Mefisto appena è tornato "quasi" in forze, si è subito dedicato alla vendetta, quindi la sua completa guarigione è cosa recente.

Tex-079-Il-drago-rosso-pag-019-anni-di-i

 

"il drago rosso" pagina 21:

Mefisto ammette con Padma che "gli deve la vita"

Quindi: Mefisto quando è stato trovato era paralizzato, e NON si sarebbe salvato.

Inoltre, Padma gli dice che "quanto l'ha conosciuto, Mefisto era poco più di un dilettante", e che i suoi insegnamento hanno decuplicato i suoi poteri. Non mi pare che sia quello che si vede nella retcon, dove Mefisto si salva da solo ed è così potente da "chiamare" lui stesso Padma.

Tex-079-Il-drago-rosso-pag-021-eri-un-di

 

"il drago rosso" pagina 26:

"se non ti avessi raccolto dalle sabbie roventi di quel deserto..."

E inoltre Mefisto risponde "era destino che tu lo facessi", non "te l'avevo chiesto io dopo che ti avevo evocato con i miei potenti poteri grazie ai quali comunque mi ero salvato da solo, grazie!"

Tex-079-Il-drago-rosso-pag-026-le-sabbie

 

"Spettri", pagina 18

"fosti tu a raccogliermi morente in quel dannato deserto"

Tex-080-Spettri-pag-018-fosti-tu-a-racco

 

Sempre citando da quel mio vecchio post (quindi nulla di tutto questo è nuovo, solo si vede che va ricordato ogni tanto):

-------------------------

Anche se non fa vedere la scena, direi che GL Bonelli chiarisce bene la situazione: quando Padma trova Mefisto, lo trova "fra le sabbie roventi del deserto", "morente", in fin di vita, totalmente paralizzato, e lo salva solo grazie ai suoi poteri magici. Poi per permettergli di camminare di nuovo ci vogliono mesi se non anni, mentre impara anche la magia.

 

È una situazione in cui è Padma che ha la scelta, di soccorrerlo o meno, e Mefisto avrebbe altrimenti poco tempo da vivere.

 

Come ha fatto a trovarlo in così breve tempo? La domanda mi sembra parta da presupposti mai detti da GL Bonelli. Chi dice che si sia mosso solo dopo la caduta di Mefisto? GL Bonelli non lo dice. Padma crede nel destino, e segue la direzione indicata dalla campanella. Il suo destino era di passare di lì, per trovare Mefisto. È stato ingannato dai demoni che serviva? Mefisto per qualche motivo è bene che non fosse morto allora? Curare persino un uomo malvagio come Mefisto è una delle prove che deve superare? In ogni caso, il rapporto di forza è chiaro. Per mesi, forse anni, Mefisto è indifeso e paralizzato, inerme di fronte ad un mago infinitamente più potente di lui.

 

Tu hai totalmente rovesciato la situazione descritta da GL Bonelli. Nella tua versione è Mefisto, con i suoi poteri, a condurre lì Padma. Non è Padma che lo "raccoglie", è lui che viene attirato da Mefisto come una mosca nella tela del ragno. Mefisto grazie ai suoi poteri sa chi è Padma e sa cosa può insegnargli. Nella tua versione nel frattempo il molto più potente Padma non ha capito quasi nulla di Mefisto.  Il tuo Mefisto si è salvato da solo, anche senza cibo e acqua per mesi, e non è paralizzato, si mette a sedere di fronte a Padma e quando lo segue fuori dalla grotta può già camminare da solo. PER QUELLO CHE SI VEDE IN QUELLA SCENA Mefisto si salvava anche attirando un contadino ad aiutarlo, Padma è un mero testimone della potenza di Mefisto.

 

Questa è una evidente ret-con. E anche se bisognerà vedere la fine della storia per giudicare, al momento non ne capisco davvero il motivo. Perché pompare ancora di più la potenza di Mefisto e la sua invulnerabilità, quando sono il suo problema principale, che obbliga a fargli fare ormai troppo spesso figure da coglione per giustificare le vittorie di Tex? Perché ridurre le responsabilità di Padma, riducendolo quasi a mero testimone e poi maestro di magia, ma facendo vedere che anche senza di lui il Mefisto di prima, già abbastanza potente da fare del male, si salvava lo stesso da solo?

 

Per adesso, non vedendo il motivo di questi cambiamenti, la scena appare "sbagliata", credo che un rapido referendum fra i lettori qui ne troverebbe ben pochi (o nessuno) che se l'era immaginata così, con un Mefisto che seguiva Padma tranquillamente con le sue gambe dopo essersi guarito da solo dalle ferite più gravi e mortali. (Anche perchè contrasta decisamente con quello che era stato raccontato ne "il drago rosso" e "spettri"...). Oltretutto, con un Mefisto che fa conversazione e si mette pure a sedere, la scena perde molto pathos rispetto a quella che si poteva immaginare dalle vecchie descrizioni...

-----------------------------------------------------

 

Mi pare che la retcon sia chiara, evidente e innegabile.

 

Se non hai altre obiezioni per negare la retcon, potremo passare al perché considero QUESTA retcon come molto peggiorativa.

 

 

 

 

 

Edited by Diablero
  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

Mi pare che la retcon sia chiara, evidente e innegabile.

 

Se non hai altre obiezioni per negare la retcon, potremo passare al perché considero QUESTA retcon come molto peggiorativa.

 

Scusa, Diablero, se mi intrometto nella discussione tra te e Boselli, ma in realtà lui non nega le retcon, semplicemente le giudica poco importanti e quasi inevitabili.

Il 21/10/2022 at 08:37, borden dice:

Gli aggiustamenti sono necessari quando si citano, anzi, si RIscrivono passi di una storia preesistente. Sulle proprie storie l'ha fatto Bonelli, l'ho fatto io senza patemi sulla recente saga delle origini di Dampyr, l'ha fatto Dumas nella saga dei Moschettieri, l'ha fatto fregandosene alla grande Ponson du Terrail in Rocambole... Lo fanno regolarmente i registi traducendo un romanzo in film. Non sono dannatissime "retcon", ma aggiustamenti fatti per far funzionare la nuova storia senza scadere nella ridicola filologia nerd. 

E ripeto.. Come si concilia, nel pignolo ma ossessivo Diablero, l'appassionata difesa di una forma di narrativa seriale in cui NULLA deve essere spiegato... come si concilia questo con la critica severa quando in un dettaglio qualcosa (ah, tradimento del Verbo!) differisce da qualcos'altro che è stato scritto venti o quarant'anni prima?

 

Per il resto, sono d'accordo con te che modificare il primo incontro tra Mefisto e Padma è stato sbagliato e inutile.

Ma è anche vero - aggiungo - che il problema di "Sierra Nevada" non è certo questo.

 

Boselli modifica anche le sue, di storie, in base alle esigenze, basti vedere per fare un esempio l'improbabile cambiamento di Jack Thunder da "I sette assassini" a "Winnipeg", che non sarà una retcon - come la chiami tu - ma certamente un cambiamento sostanziale del carattere di un personaggio.

Però lui se ne frega perché - dice - l'importante è che sia funzionale alla nuova storia.

 

Penso, comunque, che l'insoddisfazione di alcuni per "Sierra Nevada" nasca forse anche dal fatto che il punto di riferimento delle storie di Mefisto è - almeno per i lettori con memoria storica - "Il figlio di Mefisto" e questa, per certi versi, è invece il suo opposto.

 

Link to comment
Share on other sites

"Gli aggiustamenti sono necessari quando si citano, anzi, si RIscrivono passi di una storia preesistente" sono quelli che Boselli ha fatto relativamente allo scontro a fuoco nel White Horse Saloon quando Tex fa fuori Rebo per vendicare il fratello: la scene è raccontata diversamente: ci sono ovviamente le differenze stilistiche, Tex "parla" diversamente (e cambiano i dialoghi), si aggiungono dettagli e pensieri e motivazioni.

 

Ma la scena comunque mostra Tex andare al White Horse Saloon a far fuori Rebo e la sua banda, di cui si salvano praticamente solo lo sceriffo e Coffin. In pratica è come vedere lo stesso "evento storico" in un film diverso con attori diversi e un regista diverso: questo non è fare una retcon. Il passato di Tex non viene cambiato in quella scena.

 

Non è nemmeno l'aggiungere eventi mai mostrati prima, come il far vedere che Coffin sopravvive all'incendio e Tex lo uccide tempo dopo in un altra occasione. È un caso molto più delicato, le storie possono essere veramente rovinate così (immaginatevi se qualcuno per "stupire i lettori" facesse vedere che in realtà è stato Tex, entrando nottetempo nel monastero, a uccidere Lucero...). E comunque, già questo è una retcon: anche solo aggiungendo "eventi mai visti prima", se cambi sostanzialmente la storia precedente (avevamo pensato che Coffin fosse morto nell'incendio per "soli" 70 anni, cosa vuoi che sia...),

 

Il caso del rapporto Padma - Mefisto è MOLTO più intrusivo: cambia "chi ha causato l'evento", cambia il luogo, cambia i rapporti di forza, cambia le responsabilità di Padma, contraddice esplicitamente cose dette e mostrate più volte nella serie. Per fare un paragone, è come se fosse andato Rebo a dare la caccia a Tex nel rodeo dove lavorava, dimostrandosi molto più abile di Tex con la pistola, e Tex fosse riuscito a fuggire solo dopo che Coffin uccide Rebo sparandogli alle spalle...

 

Sono tutti casi in cui si cambie retroattivamente la continuity, cioè casi di Retroactive Continuity (da cui il termine RetCon):

https://en.wikipedia.org/wiki/Retroactive_continuity

 

E potrebbe interessare sapere che non è un termine bislacco, ma Inglese corretto: il termine RetCon è presente dal 2021 nel dizionario inglese Merriam-Webster:

https://www.merriam-webster.com/words-at-play/retcon-history-and-meaning

 

Il fatto che sia una tecnica letteraria usata anche nelle opere del passato non vuol dire nulla: già l'articolo di wikipedia cita come esempi Sherlock Holmes, Nero Wolfe e E. E. "Doc" Smith.  - Il DARE UN NOME alle cose non vuol dire che prima non esistevano (altrimenti mi chiedo come funzionasse il Sole prima che si coniasse il termine fusione nucleare...)

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

Sulle opinioni si puó dissentire, ma quando @Diablero cita fatti oggettivi tratti dalle vignette é innegabile che la sua dissertazione sia precisa e circostanziata.

Il punto é capire quando inizia una riscrittura e quando invece una retcon.

Sarebbe stata retcon quella in cui Mefisto non cade nel burrone colpito da Tiger Jack ma riesce a fuggire con le proprie gambe? Certamente sí, perché avrebbe cambiato il corso degli eventi. E' stata retcon quella in cui un Mefisto in forze ha chiamato a sé Padma per giustificare il fatto che il santone passasse di là? Per me no. Non é cambiato l'effetto del'azione (Mefisto e Padma si incontrano e si alleano) ma il modo (la causa) con cui si é generata. E' una riscrittura? Assolutamente sí. Scelta discutibile? Per me sí, visto che, come credo piaccia a Diablero, mi piace trovare coerenza (che non vuol dire continuity) tra gli anelli di una stessa catena narrativa quale é la saga di Mefisto o qualunque altra.

Edited by PapeSatan
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Diablero dice:

(e tieni a bada cinque minuti anche Sant'Antonio, che non è possibile che prima mi si rompano le scatole perchè non sarei capace di rispondere con i fatti, e poi quando ogni singola volta cito i fatti, ogni singola volta poi piangono e piantano geremiadi perchè faccio post troppo lunghi e dettagliati...)

 

San Antonio, non Sant'Antonio, lo puoi tenere a bada scrivendo periodi contortosi come questo. Perché fanno passare ogni voglia di leggere una persona così malmostosa. Stammi bene, ché sto meglio anche io.

Link to comment
Share on other sites

12 hours ago, Poe said:

Per il resto, sono d'accordo con te che modificare il primo incontro tra Mefisto e Padma è stato sbagliato e inutile.

Mi associo: non ho capito perche' non si poteva ripartire dalla versione originale dei fatti.

Link to comment
Share on other sites

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.