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TWF - Tex Willer Forum

[741/744] Sierra Nevada


La storia di Mefisto per gli utenti del forum TWF  

104 members have voted

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<span style="color:red">19 ore fa</span>, F80T dice:

Non è semplice cercare di ragionare su una storia che ha ottenuto già ben 23 pagine di commenti, in cui tutte le possibili opinioni sono state già proposte.

Ma mi ci provo ugualmente, visto che il senso principale della partecipazione al forum è, a mio giudizio, proprio quello di condividere le impressioni sulle varie pubblicazione.

 

Mi scuso, però, per il fatto che la recensione vera e propria sarà più breve di tre, lunghe premesse.

 

I) Più volte ho affermato che, pur riconoscendo la canonicità della magia - o meglio, del soprannaturale - su Tex, nondimeno le storie in cui essa appare sono quelle che meno si accordano con i miei gusti. Anzi, devo essere più preciso: il soprannaturale può anche piacermi, ma se si colloca in quella striscia crepuscolare che esiste tra racconto verisimile e racconto fantastico. La già citata Colorado Belle è l'esempio paradigmatico del soprannaturale che a me piace trovare su Tex. Quindi, il mio approccio ai sette volumi sullo scontro definitivo tra Tex e Mefisto è viziato da questo bias cognitivo.

 

II) Come detto anche da Boselli, l'ultima apparizione di Mefisto, a cura di Nizzi e Villa, aveva lasciato un grave strappo nella serie. La nemesi di Tex che fugge alla cattura, senza che il nostro eroe e i suoi compagni si preoccupino minimamente di andare alla sua ricerca, adagiandosi sulla convinzione che tanto sarebbe tornato a cercarli, ma senza pensare a tutto il male che egli avrebbe potuto fare a innocenti. Un affronto al senso di giustizia di Tex. Così come un affronto alla storia della serie è la beffa finale di Mefisto.

Ebbene, riconosco a Boselli il coraggio di tentare la sutura di questo strappo, cogliendo l'occasione per rimettere insieme le varie smagliature che le epopee di Mefisto e Yama avevano lasciato. E' un po' il lavoro che sta facendo sul passato di Tex, dove sta rimettendo insieme una biografia tutto sommato coerente, facendoci dimenticare che, in realtà, le prime avventure del nostro fuorilegge sono ambientate sul crepuscolo del XIX secolo.

Devo inoltre riconoscere al nostro Curatore anche un impegno e una dedizione fuori dal comune. La cura con cui ha messo mano alla saga di Mefisto è evidente. Trasuda (troppo, come dirò ultra) da ogni vignetta.

 

III) Infine, è mia opinione che il battage pubblicitario che la Casa editrice ha messo in piedi sulle due storie dedicate a Mefisto abbia penalizzato la valutazione dell'opera realizzata. Se le aspettative vengono fatte artificialmente lievitare, è poi difficile soddisfarle in pieno.

 

Veniamo, dunque, alla valutazione.

Gli aspetti negativi che ho riscontrato nei due capitoli dell'unica storia si possono facilmente evincere già dalle mie premesse.

 

In primo luogo, l'uso del soprannaturale è sfacciato. Non si colloca nella zona d'ombra di cui ho parlato. E nemmeno, aggiungo, si tratta di forze magiche, orrende e oscure, che anche l'inconscio di una persona razionale può comprendere  istintivamente e temere.

No, qui si vedono poteri magici da Dragon Ball Z e scontri tra Super Sayan (nella specie Padma e Yama), che mai avrei voluto vedere sulla saga del mio ranger preferito.

 

Il secondo difetto si àncora al primo e già tanti lo hanno sottolineato: tutto il soprannaturale viene spiegato per filo e per segno; siamo di fronte a una specie di Manuale delle Giovani Marmotte della Magia Nera. Ecco, se ancora posso accettare che nel mondo di Tex operino presenze oscure, mi sembra poi eccessivo giungere a un soprannaturale perfettamente codificato.

 

Allo stesso modo, la grande cura nel dare coerenza a tutte le storie su Mefisto e Yama che si sono succedute nel tempo ha finito per rendere troppo, come dire, meccanico lo sviluppo della storia. Mi spiego meglio: poiché occorreva rimettere insieme i vari pezzi, la fantasia di Boselli mi è sembrata imbrigliata in una gabbia che ha finito per penalizzarla.

 

Infine, mi pare che una caratteristica tipica di Boselli, la presenza di molti personaggi nelle sue storie e l'intreccio di vicende autonome, sia stata in questi sette volumi accentuata sino a divenire un difetto. Ci sono quasi tutti: Mefisto e Yama, Padma e Narbas, Lily e Morisco, Tom Devlin e gli amici energumeni di Frisco. Troppi per la credibilità della storia.

 

E' tutto da buttare, dunque? Penso di no. La sceneggiatura non ha non sense narrativi (i proiettili deviati dal Pistolero Vudu, il cannone di Old South) e, comunque, leggere i sette albi - che pur non penso di riprendere presto in mano - non mi è costata fatica.

Tutto sommato, concluderei per un 5,5, pur provando rammarico per non poter premiare di più il sincero sforzo dello sceneggiatore.

 

Poche parole per il comparto disegni.

Molto, molto bene i Cestaro.

Sbagliata, per la seconda parte, la scelta di Civitelli, che ha reso molto bene nelle scene ariose, ma che non mi pare a suo agio con il mostruoso, tanto che assegnargli questa storia è stato forse un torto nei suoi confronti.

 

 

Quoto tutto quello che hai scritto. I tuoi messaggi mi piacciono sempre molto e qui hai centrato in pieno le motivazioni per le quali non ho apprezzato questa storia, incluso il comparto disegni. Civitelli è un gigante ed è fuori discussione, ma anch'io credo che il suo tratto non lo aiuti a rendere nelle storie magiche (anche se qui il magico sconfina in superpoteri ben poco inquietanti). 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Gas Gas dice:

Non ho capito come mai prima doveva stare ben nascosto per non farsi scorgere da Mefisto ( cosa rimarcata più volte) e poi, improvvisamente, può avvicinarsi all'isola, sbarcare e andare in giro senza che Mefisto se ne accorga e in più rendendo "invisibili" i personaggi che gli stanno intorno.

Mi è sfuggito qualcosa?

La spiegazione è a p. 78 del quarto albo. Narbas dice che Padma gli ha insegnato a schermare e a confondere i poteri di Mefisto, ma questo funziona solo a distanza ravvicinata.

 

<span style="color:red">57 minuti fa</span>, Tahzay dice:
<span style="color:red">7 ore fa</span>, Letizia dice:

Che senso ha un'altra storia con Mefisto?

 

Lo stesso senso di tutte le precedenti, ad esclusione della prima.

Bisognerebbe far risorgere Mefisto un'altra volta (e già questo sarebbe ridicolo: di resurrezione ne basta e avanza una). Ma poi chi avrebbe interesse a farlo? Yama no di certo (a parte il fatto che è fuso). E anche Lily si è rotta le scatole di un fratello che le ha rovinato la vita, senza mai azzeccarne una. Altri personaggi interessati alla resurrezione di Mefisto non ce ne sono.

Poi, se anche fosse, bisognerebbe far perdere un'altra volta Mefisto, con i demoni che non ne possono più neanche loro di essere evocati inutilmente. Rischierebbe di essere una parodia! :lol:

Tutto ciò che inizia finisce. Anche Mefisto.

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Fra trent'anni  la casa editrice ( se ci sara ancora ) chiederà a Giusfredi di far tornare Mefisto. Io spero vivamente di leggerla che sia bella o brutta, e avete sicuramente capito il perché.😎

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1 ora fa, Tahzay dice:

Lo stesso senso di tutte le precedenti, ad esclusione della prima.

Io una storia nuova di Mefisto ce l'avrei e di sicuro ti piacerebbe.

 

Mefisto è agli inferi, nei cerchi inferiori, e proprio non gli va: deve trovare il modo o di andare nei cerchi superiori o di tornare nell'aldiqua.

Chiama Aryman che si reca nel mondo dei vivi dove assume le sembianze di Mefisto.

Insomma, non è più Aryman ma è proprio Mefisto anche se in realtà è Aryman che sembra Mefisto nel corpo di Aryman che impersonifica Mefisto.

Ora, visto che Aryman/Mefisto non può morire (Aryman è un pippi-strello demone non-morto e non-vivo e Mefisto è una pippa già morta) ne combina di tutti i colori nel tentativo di ammazzare Tex Willer.

 

Non sa, il poveretto, che è meglio per lui se Tex campa altri cent'anni.

E per due motivi.

Se Tex muore, poi se lo ritrova all'inferno con lui e gli ruberebbe la scena.

Senza contare, motivo numero due, che se Tex muore, la testata chiude e poi Mefisto chi lo disegna più?

 

Ma Tex è più furbo di Aryman/Mefisto (non è che ci vuol molto, pensa che anch'io sono molto più furba di Aryman e Mefisto messi insieme, il che è tutto dire) e mentre Mefisto gli scaglia addosso un raggio fotonico superultramegagalattico, pilotato dal lato oscuro della forza, Tex, utilizzando lo specchietto del suo beauty case, ie rimbarza er raggio catatonico che, penetrando nelle narici leggermente più grandi der normale der vampirello, trasforma la coppia de li poverelli in un ammasso gelatinoso verde che, attraverso 'r tombino apposito, scivola nelle profondità del cerchio più inferiore (se ppò ddì?) dell'inferno, quello con la porta comunicante cor purgatorio.

 

Aryman viene retrocesso a demone di terza categoria senza accesso a internet e condannato a vagare per altri 100 numeri di Tex con le sembianze di un tiramisù di color verde caccadipiccione.

Mefisto viene condannato a vedere tutte le puntate del Trono di Spade, anche quelle che sono state girate solo per Lucifero.

 

Ma non disperate.

Mefisto tornerà.

Ho già in mente il seguito di questa avventura che avrà per titolo: Il mistero delle mefitiche fistole di Mefisto.

  • +1 1
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Personalmente mi sta anche bene che Mefisto prima o poi possa tornare, ma confido che Boselli (o meglio, lo SCONGIURO!!) di non riproporre dell'assurdo pipistrello parlante di Aryman :inch:..!

Edited by juanraza85
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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Letizia dice:

Io una storia nuova di Mefisto ce l'avrei e di sicuro ti piacerebbe.

 

Mefisto è agli inferi, nei cerchi inferiori, e proprio non gli va: deve trovare il modo o di andare nei cerchi superiori o di tornare nell'aldiqua.

Chiama Aryman che si reca nel mondo dei vivi dove assume le sembianze di Mefisto.

Insomma, non è più Aryman ma è proprio Mefisto anche se in realtà è Aryman che sembra Mefisto nel corpo di Aryman che impersonifica Mefisto.

Ora, visto che Aryman/Mefisto non può morire (Aryman è un pippi-strello demone non-morto e non-vivo e Mefisto è una pippa già morta) ne combina di tutti i colori nel tentativo di ammazzare Tex Willer.

 

Non sa, il poveretto, che è meglio per lui se Tex campa altri cent'anni.

E per due motivi.

Se Tex muore, poi se lo ritrova all'inferno con lui e gli ruberebbe la scena.

Senza contare, motivo numero due, che se Tex muore, la testata chiude e poi Mefisto chi lo disegna più?

 

Ma Tex è più furbo di Aryman/Mefisto (non è che ci vuol molto, pensa che anch'io sono molto più furba di Aryman e Mefisto messi insieme, il che è tutto dire) e mentre Mefisto gli scaglia addosso un raggio fotonico superultramegagalattico, pilotato dal lato oscuro della forza, Tex, utilizzando lo specchietto del suo beauty case, ie rimbarza er raggio catatonico che, penetrando nelle narici leggermente più grandi der normale der vampirello, trasforma la coppia de li poverelli in un ammasso gelatinoso verde che, attraverso 'r tombino apposito, scivola nelle profondità del cerchio più inferiore (se ppò ddì?) dell'inferno, quello con la porta comunicante cor purgatorio.

 

Aryman viene retrocesso a demone di terza categoria senza accesso a internet e condannato a vagare per altri 100 numeri di Tex con le sembianze di un tiramisù di color verde caccadipiccione.

Mefisto viene condannato a vedere tutte le puntate del Trono di Spade, anche quelle che sono state girate solo per Lucifero.

 

Ma non disperate.

Mefisto tornerà.

Ho già in mente il seguito di questa avventura che avrà per titolo: Il mistero delle mefitiche fistole di Mefisto.

Ma fistole anali?

Ecco perchè perde sempre. Io con le ragadi chiesi a mia moglie di essere abbattuto dal dolore che avevo, figurarsi questo con le fistole come può sperare di battere Tex.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, valerio dice:

Ma fistole anali?

Ecco perchè perde sempre. Io con le ragadi chiesi a mia moglie di essere abbattuto dal dolore che avevo, figurarsi questo con le fistole come può sperare di battere Tex.

Io non sopporto vedere qualcuno che soffre.

Per tua fortuna l'hai chiesto tua moglie e non a me.

Io ti avrei abbattuto.

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<span style="color:red">54 minuti fa</span>, Poe dice:

La spiegazione è a p. 78 del quarto albo. Narbas dice che Padma gli ha insegnato a schermare e a confondere i poteri di Mefisto, ma questo funziona solo a distanza ravvicinata.

Ok grazie.

In mezzo a tutte le varie spiegazioni devo essermi perso e non ho più seguito il filo su chi faceva cosa e su quali poteri avesse l'uno o l'altro personaggio.

Credo sia un mio limite, ma, quando Boselli infarcisce la storia di un numero considerevole di attori, mi distraggo abbastanza facilmente e non riesco più ad apprezzare ciò che viene narrato.

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Ma guarda, Letizia,  che mi voleva abbattere, però poi mi telefonò la proctologa per dirmi che si era liberato un posto per l'intervento salvandomi la vita. Avesse tardato solo qualche giorno, mia moglie mi avrebbe certamente abbattuto, e non avreste più le mie fondamentali riflessioni texiane qui dentro.

Edited by valerio
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Gas Gas dice:

Ho appena votato e dato comunque la sufficienza anche se la storia non mi è piaciuta.

Non sono contrario al ritorno di Mefisto e quindi ti ringrazio lo stesso per averci provato. 

Volevo chiederti di Narbas:

Non ho capito come mai prima doveva stare ben nascosto per non farsi scorgere da Mefisto ( cosa rimarcata più volte) e poi, improvvisamente, può avvicinarsi all'isola, sbarcare e andare in giro senza che Mefisto se ne accorga e in più rendendo "invisibili" i personaggi che gli stanno intorno.

Mi è sfuggito qualcosa?

 

 

 

Come dice a p. 78. Padma gli ha insegnato a tirar fuori questa sua caratteristica, e funziona solo a distanza ravvicinata. Quindi sull'isola.

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8 hours ago, borden said:

Comunque Padma non risorge, era in catalessi...

 

Ma era già all'inferno, quindi l'anima era già dipartita...

 

Che la cosa stona un po' anche in questo: Padma, dopo una vita passata metà a fare del male e l'altra metà a espiare per ripulire il suo karma, desidera solo morire e reincarnarsi. Gli viene negato perchè deve ancora fermare Mefisto. Alla fine ferma Mefisto ma invece di reincarnarsi va all'inferno con lui (vabbè, ha usato di nuovo magia nera, ma le illusioni terrificanti con cui aveva fermato Mefisto la prima volta che cosa erano, roba santa e pura? All'epoca gli era stato detto che doveva limitarsi a non spargere sangue, e mica l'ha sparso stavolta, li ha fatti solo impazzire: come mai la volta scorsa era tutto OK e stavolta la campanellina lo sbatte all'inferno?).

 

Arriva la campanellina e dice che se un bimbo buono la suonerà tutto sarà perdonato. E ti aspetti che finalmente Padma possa avere quello che vuole (morte e reincarnazione)

 

E invece no: la dispettosa campanellina malefica lo riporta in vita. Ma che cavolo vuole ancora da quel poveruomo? Chi deve fermare adesso, Tex che sta mandando troppa gente all'inferno?  :laugh:

 

8 hours ago, borden said:

 

 

In quanto all'ottima idea di Ymalpas di indire un sondaggio, avete visto i risultati, sia pure provvisori?

 

Si dice che il bravo sondaggista si vede dall'abilità nel fare le domande giuste per ottenere esattamente i risultati che voleva, e allora Ymalpas è un bravissimo sondaggista: rispondendo sinceramente, a leggere le mie risposte al sondaggio sembrerebbe che la storia mi sia piaciuta un sacco, e invece...  :rolleyes:

 

 

8 hours ago, borden said:

 

Sono ben pochi quelli che hanno dato l'insufficienza.

 

Perché il sondaggista ha chiesto il voto unico, su tutti e sette gli albi, unendo insieme testi e disegni! Già questa mi pare una bella semplificazione!  :lol:

 

Il mio voto quindi è una media fra:

1) Cestaro: più che ottimi

2) Civitelli: non la storia per lui, ma più che discreto.

3) Borden 1:  Ottimo per gran parte della storia ma si guasta sul finale

4) Borden 2: Sufficiente, a parte il pessimo finale, ma molto sotto ai suoi standard (il famigerato "da te mi aspetto di più" che ha tormentato i miei voti scolastici e adesso posso finalmente usare sugli altri! :P )

 

Ovvio che la media di questi è largamente sufficiente, ma dice zero sul giudizio sui testi dell'ultimo albo...

 

8 hours ago, borden said:

 

Sono contento per Civitelli , che era veramente afflitto e che addirittura temeva di essere lui il responsabile delle critiche negative!  Le quali ci sono, senza dubbio, ma, come volevasi dimostrare, sembrano di più perchè  fanno più rumore, sia qui che altrove, per es. Facebook

 

Riguardo a Civitelli e l'horror, ribadisco quello che avevo scritto qui:

https://texwiller.ch/index.php?/topic/4546-673675-il-segno-di-yama/page/19/&tab=comments#comment-179045

 

Civitelli riesce benissimo a disegnare storie horror: quello che è assurdo chiedergli, è di farle horror COME FACEVA GALEP: e Mefisto, Yama, i loro antri tenebrosi, i demoni, i castelli in rovina pieni di serpenti, e tutto quell'immaginario creato da Galep, per me sono fuori dalle corde di Civitelli.

 

Il Mefisto in camice che si vedeva in una sola vignetta nella precedente storia di Yama, ecco, quello era un Mefisto (o genericamente un tipo di "villain") "Civitelliano" che poteva funzionare, ma abbandonando completamente il mondo che gli aveva creato attorno Galep.

 

La prima storia funzionava anche perchè i Cestaro, per quanto anch'essi diversissimi da Galep, riescono a dare quell'aura "horror old style". Se si fossero scambiati le storie, avremmo avuto un Bedlam più pulito e asettico, ma dove forse Civitelli avrebbe potuto far vedere di più le sue capacità.

 

Insomma, senza ripetere tutto quello che avevo scritto in quel vecchio post, Civitelli non solo sa disegnare l'horror, ma lo fa anche molto bene: il problema è che è un horror agli antipodi di quello di Galep

 

(tanto che, pure con tutte le critiche che ho fatto sulla "non texianità" dei combattimenti con i raggi laser magici o con i superpoteri...  quelli Civitelli li ha disegnati davvero molto bene, mentre il suo "inferno" non mi è parso per nulla infernale...)

 

 

 

 

  • +1 1
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<span style="color:red">9 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Come dice a p. 78. Padma gli ha insegnato a tirar fuori questa sua caratteristica, e funziona solo a distanza ravvicinata. Quindi sull'isola.

Grazie Borden, anche un altro utente me lo ha fatto notare. 

Probabilmente tra tutti questi poteri e personaggi devo essermi perso su chi sapesse fare cosa.

Un tuo grande pregio è quello di saper gestire una storia con tante figure che non sono semplici comparse, ma dal mio punto di vista diventa un difetto perché non riesco a starci dietro quando si tratta di avventure che durano tre o quattro mesi; questa cosa mi è successa per la storia della nave scomparsa di Bruzzo e per quella su Juan Cortina su Tex Willer: non riesco a godermela perché sarei costretto a tornare indietro per rivedere chi ha fatto o ha detto una determinata cosa mentre io vorrei concentrarmi su Tex e su quello che fa o decide LUI o il suo antagonista principale. 

Detto questo, mea culpa per aver saltato un passaggio chiave della vicenda.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Narbas per Boselli era ed è una scusa x cacciare Mefisto dalla faccia della terra mettetevelo bene in capoccia amici

Boselli è bravissimo nell'ideare e sceneggiare storie con trame intricate ma per me quì Narbas viene fatto diventare un Mago potente quanto Padma e Mefisto

Questo è il punto debole di Boselli

Un Minestrone,con troppi elementi

Troppa carne sul fuoco e per dimostrare che cosa?

Molte domande sul passato di Mefisto sono ancora irrisolte

CVome ha acqusito i poteri dopo il primo incontro con Tex?

Il Mefisto che appare nella serie Tex Willer per me non è canonico,è in tutto e per tutto Boselliano

Se Boselli farà una storia fuori serie,dove narrerà degli studi di Magia Nera di Mefisto dopo il primo incontro  con Tex allora si che dirò bravo

Per me le storie scritte da Boselli per Yama e Mefisto sono insoddisfacenti

Le tre storie hanno troppa carne sul fuoco

La regressione dei poteri di Yama come la aveva spiegata Nizzi,erano frutto del rito del'anello per la maggor parte

Il colpo di Grazia glielo ha dato tex quando Yama in versione ncorporea,ha toccato l'anello amuleto che Morisco aveva dato ai 4 Pards

Boselli non ci era ancora arrivato a questa spiegazione,invece di inventarsi,che Blacky si era separato dal suo alter ego Yama

Badate che queste non sono critiche maligne,ma il frutto della rilettura dell'ultima storia di Bonelli e quelle di Nizzi e Boselli

Si, per me troppa carne al fuoco; mancavano Vindex e Zhenda ed eravamo al completo 🤣🤣🤣

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Gas Gas dice:

 

Si, per me troppa carne al fuoco; mancavano Vindex e Zhenda ed eravamo al completo 🤣🤣🤣

So che la tua e’ solo una battuta e non vorrei dare la falsa impressione di essere polemico, ma qualcuno ha lamentato la mancanza di Loa.   I personaggi che ho messo son quelli principali della saga di Mefisto ed erano necessari se si voleva dare una conclusione. Mi riferisco ovviamente a Sierra Nevada. L’altra è una storia di SAN Francisco con Mefisto. E anche in quel caso rivedere certi personaggi è obbligato dalla natura della serie. Quasi 800 albi non passano senza proprio lasciar tracce.  

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<span style="color:red">23 minuti fa</span>, borden dice:

So che la tua e’ solo una battuta e non vorrei dare la falsa impressione di essere polemico, ma qualcuno ha lamentato la mancanza di Loa.   I personaggi che ho messo son quelli principali della saga di Mefisto ed erano necessari se si voleva dare una conclusione. Mi riferisco ovviamente a Sierra Nevada. L’altra è una storia di SAN Francisco con Mefisto. E anche in quel caso rivedere certi personaggi è obbligato dalla natura della serie. Quasi 800 albi non passano senza proprio lasciar tracce.  

Ovviamente la mia era una battuta e si riferiva alla mia incapacità di seguire trame con troppi personaggi. 

In effetti...ci mancava pure Loa. 

Boh! In conclusione sono dispiaciuto perché sono stato folgorato da molte tue storie e ti ho sempre considerato il salvatore di Tex, ma ultimamente ho tanta difficoltà a portare a termine alcune tuoi albi compresi, e la cosa mi preoccupa molto, quelli dell'ultima storia di Tex Willer ( serie che adoro).

Bonelli aveva messo in campo solo Kit Carson e Arkansas Joe ( prontamente eliminato...si vede che era già di troppo), mentre tu hai buttato nella mischia un sacco di rangers. La stessa cosa,  temo, succederà per la storia riguardante la guerra di secessione. Facendo così non mi affeziono a nessuno e la mia lettura diventa " distratta", perché nessuno viene fuori come successe a Gros Jean, Jim Brandon, Montales o Pat, dosati in cicli in cui erano in solitaria con Tex ( almeno inizialmente...per farli sedimentare nella mente del lettore)

Non so se sono riuscito a spiegare il mio pensiero e se magari è condiviso da altri. 

 

 

 

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Gas Gas dice:

Ovviamente la mia era una battuta e si riferiva alla mia incapacità di seguire trame con troppi personaggi. 

In effetti...ci mancava pure Loa. 

Boh! In conclusione sono dispiaciuto perché sono stato folgorato da molte tue storie e ti ho sempre considerato il salvatore di Tex, ma ultimamente ho tanta difficoltà a portare a termine alcune tuoi albi compresi, e la cosa mi preoccupa molto, quelli dell'ultima storia di Tex Willer ( serie che adoro).

Bonelli aveva messo in campo solo Kit Carson e Arkansas Joe ( prontamente eliminato...si vede che era già di troppo), mentre tu hai buttato nella mischia un sacco di rangers. La stessa cosa,  temo, succederà per la storia riguardante la guerra di secessione. Facendo così non mi affeziono a nessuno e la mia lettura diventa " distratta", perché nessuno viene fuori come successe a Gros Jean, Jim Brandon, Montales o Pat, dosati in cicli in cui erano in solitaria con Tex ( almeno inizialmente...per farli sedimentare nella mente del lettore)

Non so se sono riuscito a spiegare il mio pensiero e se magari è condiviso da altri. 

 

 

 

Lo spieghi benissimo. Tex Willer, come ho scritto  in una rubrica, deve differenziarsi utilizzando di più la storicità. A me piace dare un affresco più ampio e movimentato.  E appunto mostrare la ricchezza del corpo dei rangers. La storia di CORTINA forse andava un po’ oltre, Quella di Cochise, pur essendo storica, dopo PRIMO ALBOflashback vede TEX essenzialmente in scena 

Cochise sarà la mia prossima 

 

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, borden dice:

Lo spieghi benissimo. Tex Willer, come ho scritto  in una rubrica, deve differenziarsi utilizzando di più la storicità. A me piace dare un affresco più ampio e movimentato.  E appunto mostrare la ricchezza del corpo dei rangers. La storia di CORTINA forse andava un po’ oltre, Quella di Cochise, pur essendo storica, dopo PRIMO ALBOflashback vede TEX essenzialmente in scena 

Cochise sarà la mia prossima 

 

Ok. Ti attendo al varco🤣😉

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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, borden dice:

Lo spieghi benissimo. Tex Willer, come ho scritto  in una rubrica, deve differenziarsi utilizzando di più la storicità. A me piace dare un affresco più ampio e movimentato.  E appunto mostrare la ricchezza del corpo dei rangers. La storia di CORTINA forse andava un po’ oltre, Quella di Cochise, pur essendo storica, dopo PRIMO ALBOflashback vede TEX essenzialmente in scena 

Cochise sarà la mia prossima 

 

Sembra un paradosso ma Tex Willer non è Tex. Sembra un gioco di parole, ma non lo è perché non lo è ancora. Dunque, apprezzo la scelta di diversificare molto la linea narrativa, sicuramente più ricca di personaggi e di ritmo. In fondo, anche il primo Tex, quello di GLB, era contornato da molti personaggi che si alternavano, perché erano le storie stesse che lo richiedevano. Ne approfitto per chiederti un giudizio e nel caso una testimonianza: anche per quello che riguarda la struttura delle storie, l'allungarsi delle singole trame io vedo come spartiacque la prima avventura in Canada, quella con la comparsa di Jim Brandon e Gros Jean. Da lì lo stile della narrazione si discosta molto da quello delle primissime avventure, come se lo stacco temporale non mostrato dalla nascita di Kit in poi avesse ispirato l'autore a una conduzione diversa di storie e personaggi. Una sorta di maturità accelerata. Sbaglio di molto? 

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

In fondo, anche il primo Tex, quello di GLB, era contornato da molti personaggi che si alternavano, perché erano le storie stesse che lo richiedevano. 

Esatto. 

Erano molti, ma si ALTERNAVANO.

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On 10/15/2022 at 8:21 PM, Diablero said:

Poi, hai ragione che i difetti della storia sono ANCHE altri...  ma sugli altri difetti (le soluzioni topolinesche della trama, per esempio) posso star abbastanza certo che nelle tue prossime storie non le troverò più, questa ormai è andata, amen.

Scusate la mia ignoranza, ma cos'e' una soluzione topolinesca?

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Otami dice:

Scusate la mia ignoranza, ma cos'e' una soluzione topolinesca?

Più o meno il fatto che vengano trovate soluzioni adatte a fumetti per bambini, o comunque al limite del credibile, come nel caso in questione l'eccessivo ricorso alla Magia anche al limite del fumetto fantasy.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Gas Gas dice:

hai buttato nella mischia un sacco di rangers. La stessa cosa,  temo, succederà per la storia riguardante la guerra di secessione. Facendo così non mi affeziono a nessuno e la mia lettura diventa " distratta", perché nessuno viene fuori come successe a Gros Jean, Jim Brandon, Montales o Pat, dosati in cicli in cui erano in solitaria con Tex ( almeno inizialmente...per farli sedimentare nella mente del lettore)

Non so se sono riuscito a spiegare il mio pensiero e se magari è condiviso da altri. 

Condivido pienamente.

A me le storie corali con molti personaggi piacciono ma il rischio, a volte, è di esagerare. Per esempio la storia di Cortina su Tex Willer. Come dici tu, non  è solo la difficoltà di ricordarsi i vari comprimari (quella si risolve tornando indietro a rileggere), ma ancora di più quello di affezionarsi a loro, che dopo un po' sembrano (anche se non lo sono) simili tra loro. E in qualche caso lo sono davvero, dei "doppioni".

 

Prendiamo la solita, stracitata "Gli invincibili": da questo punto di vista, invece, è perfetta, perché gli irlandesi che affiancano Tex sono tutti, oltre che ben caratterizzati, ben distribuiti nell'arco dei tre albi, così alla fine il lettore è contento perché Tex ha un ruolo di primo piano ed è fondamentale (chi dice il contrario non se la ricorda), ma allo stesso tempo si è affezionato anche agli altri, in particolare a Shane O' Donnell.

 

Purtroppo questo equilibrio non avviene in tutte le storie. Non è per niente facile dare adeguato spazio sia a Tex che agli altri comprimari. E il rischio è appunto che molti bei personaggi, per esempio nella storia di Cortina, si perdano nel mucchio, e si perda anche l'aspetto epico e così il coinvolgimento del lettore.

Il pericolo è che venga fuori una storia tecnicamente e storicamente ben costruita, ma piuttosto fredda. IMHO.

 

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Poe dice:

E il rischio è appunto che molti bei personaggi, per esempio nella storia di Cortina, si perdano nel mucchio, e si perda anche l'aspetto epico e così il coinvolgimento del lettore.

Il pericolo è che venga fuori una storia tecnicamente e storicamente ben costruita, ma piuttosto fredda. IMHO.

 

La pensiamo esattamente allo stesso modo.

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La storia di Cortina per mè invece è stata veramente entusiasmante, e anche se molto complessa mi ha veramente coinvolto, cosa che non posso dire della seconda parte di Mefisto che ho trovato molto pallosa e con delle parti troppo fantasy che io non gradisco molto.

Non che non mi piaccia il misterioso su Tex, ma non si può fare come con Zagor.dove si vede di tutto.

Con Mefisto probabilmente non si poteva fare altrimenti visto i suoi già grandi poteri, ma spero che in altre storie con nuovi personaggi non si esageri con il fantasy.

Spero che Boselli non esageri troppo con la storia del Monte Rainer, ma da come ne parla non cè  da stare molto tranquilli.🙋‍♂️

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