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[Tex Willer N. 47/49] Ai confini della Louisiana


MacParland

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SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

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Proprio il fatto del finale, con Ballard che si mette contro i suoi stessi alleati per rendere pari la sfida con Tex, la quale risulta rimanere pur sempre tre contro uno, è stata sicuramente una trovata imprevedibile, ma non per questo priva di difetti. Lo avrei visto bene a lasciar perdere tutto ed a non prendere posizione. Ha voluto ripagare Tex di avergli salvato la vita, dimostrando un'anima, ma ne avrei fatto volentieri a meno. Peggio ancora risulta il fatto di vedere queste tre persone sparare da vicino a Tex senza mai colpirlo. Od erano i peggiori killers mai apparsi in circolazione (e viste le grinte non credo proprio) oppure Tex, molti anni prima degli eventi accaduti nella serie regolare, era riuscito a farsi dare dalle strega della palude il segreto per far deviare i proiettili dal proprio corpo.

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Allora che dire di Faraci che nella città nascosta ne ha messo attorno una ventina e Tex ne è uscito illeso e anche nella storia di Raza erano sette od otto e anche lì non si è sporcato neanche la camicia.😋🖐

Raza me aveva davanti 7-8.

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Lo posso accettare, da lettore, per quanto riguarda il Tex maturo(con ovvie eccezioni che non rasentino la burla) ma col Tex giovane non mi sembrano esserci dei paletti da supereroe.

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Da dire che qui Tex gli ha tutti di fronte ,grazie a Ballatd, altrimenti avrebbe fatto fuori anche quello alle spalle

🖐

Scusate

dovevo mettere lo spoiler.

Sono troppo distratto, anche quando scrivo i post. Ci sto anche attento, ma non ce niente de fare.🖐

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Guardando bene i disegni di Atzori devo dire che anche le pistole sono disegnate a volte enormi e a volte piccole. Speriamo si migliori nella prossima storia, perché per il resto a me piace.🙋‍♂️

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Atzori ha forse pagato l'ansia del debutto su una testata così importante.

Oltre alla non del tutto riuscita ricerca di uno stile tutto suo (durante l'episodio svaria molto tra Monti e Ticci), le armi sono da rivedere e purtroppo su Tex i dettagli sono importantissimi al giorno d'oggi.

 

A mio avviso va curata anche maggiormente l'anatomia delle figure intere, poichè spesso i personaggi appaiono microcefali e, a impatto, la cosa colpisce l'occhio e disturba.

 

Confido che possa fare tesoro della prima esperienza e colmare alcune lacune. Le potenzialità si intravedono e magari, messi da parte i timori riverenziali, riuscirà a raggiungere un livello grafico funzionale.

 

 

 

 

 

 

  

 

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Ansia del debutto? Mario Atzori è più vecchio di me (è del 1963) e disegna per la Bonelli dal 1995! È stato pure il copertinista di "Legs" :lol:

 

(e ha scritto pure articoli interessanti per Lo Spazio Bianco, l'ho scoperto cercando conferma delle date per non sbagliarmi, ecco la lista: https://www.lospaziobianco.it/author/marioatzori/  )

 

Comunque, è su Tex dal 2018 (o almeno, è la data in cui è stata pubblicata la sua prima storia sul Color). E a meno che questa storia non sia stata pubblicata molto tempo dopo essere stata finita, o che abbia dovuto interromperla per un po', ha una produzione di tavole molto bassa (in effetti anche guardando ai numeri di Nathan Never o Legs che ha disegnato, non sono molti...)

 

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Mi ritrovo con @Diableroriguardo alla teoria del fill-in di questa storia. La provadi Rauch, seppur più che sufficiente, non si incastona affatto con la serrata continuity che propone la serie. É una storia per certi versi simile ad "Atascosa mountains", che avevo gradito maggiormente, ovvero una storia a sé stante, un momento di pausa del giovane Tex che cerca appositamente dei guai per non annoiarsi troppo. Mi ripeto, la storia è carina e scorrevole, tutto torna nella sceneggiatura ma poco ha a che vedere con le storie di Boselli. Adesso non ricordo le due di Ruju, ma già quella di Giusfredi con Hutch l'ho trovata più in sintonia con l'intera serie.

 

Capitolo disegni. Qui invece mi tocca dare una mezza bocciatura, alcune parti specialmente i campi larghi e gli interni sono di buona/ottima fattura, altre parti invece sono invece lacunose nei dettagli e nelle forme, in alcuni piani ravvicinati Tex ha delle spalle che neanche Bud Spencer... Sicuramente i disegni che mi sono meno piaciuti in questi primi 49 numeri. 

 

Media ponderata 6/6,5

  • +1 1
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Una buona storia densa di azione. I disegni di Aztori a volte mi sono sembrati confusi, ma il fatto di vedere un similTicci gli fa perdonare qualunque difetto. Non ci sono riferimenti storici e questa è una differenza sostanziale rispetto a Boselli, dove, invece, la "Storia" è un qualcosa che rende ancora più accattivante la "storia" e, anzi, quasi sempre la "Storia" è la base solida su cui poggia la "storia".  

Preferisco che ci sia tanta "Storia", ma ogni tanto va benissimo anche qualcosa di rapido e veloce. 

<span style="color:red">21 ore fa</span>, Doudou dice:

SPOILER

 

Proprio il fatto del finale, con Ballard che si mette contro i suoi stessi alleati per rendere pari la sfida con Tex, la quale risulta rimanere pur sempre tre contro uno, è stata sicuramente una trovata imprevedibile, ma non per questo priva di difetti. Lo avrei visto bene a lasciar perdere tutto ed a non prendere posizione. Ha voluto ripagare Tex di avergli salvato la vita, dimostrando un'anima, ma ne avrei fatto volentieri a meno. 

Io gli do una valenza importante. Significa che Ballard ha capito il "valore" di Tex e, anche se così giovane, già lo rispetta. Vede, in nuce, già il Tex "adulto". Insomma, quelle pagine finali sono quasi una medaglia appuntata sul petto del giovinTex. E' come se pensasse: "Ti aiuto per debito di riconoscenza, ma fino a un certo punto, perchè aiutarti a fronteggiare tre soli bischeri così (o, meglio, ne metto fuorigioco solo uno, gli altri te li lascio), sarebbe una mancanza di rispetto nei tuoi confronti". 

Inoltre, a differenza dei bischeri, Ballard riconosce il debito che ha con Tex, per cui si dimostra uomo di spessore. E questo aumenta, per fatto indotto, anche il valore dell'attestato di cui dicevo prima, perchè è fatto da un uomo di spessore. 

Edited by Angelo1961
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<span style="color:red">21 ore fa</span>, Diablero dice:

Ansia del debutto? Mario Atzori è più vecchio di me (è del 1963) e disegna per la Bonelli dal 1995! È stato pure il copertinista di "Legs" :lol:

Ansia di debutto su una serie di tutt'altra caratura e qualità in confronto a Legs, con tutto il rispetto. Questo era il mio pensiero.

 

Che poi Atzori sia un professionista di lungo corso in Bonelli, non toglie che non si era mai del tutto approcciato al west e a Tex nello specifico (il color breve è più che altro una "prova")

 

Fior di artisti più celebri di lui, hanno spesso confessato di essersi approcciati in punta di piedi, per rispetto a un personaggio mitico come il nostro ranger.

 

Usando una similitudine: qualsiasi calciatore, anche con anni e anni di carriera in squadre minori, se venisse ingaggiato dal Milan, suppongo che senta tremare le gambe debuttando nel Tempio del Calcio che è San Siro.

 

P.s.  Se sei più giovane di Atzori che è classe 1963, sei ancora un giovincello. :P :lol:

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Ultima parte della storia di Ruju certamente piacevole, ma che si dimostra nel finale essere portata per le lunghe appositamente. Quindi a tutti gli effetti un fill-in che riscatta buona parte delle pagine di quest'ultimo numero, fatto soltanto di sparatorie, con l'azione di Ballard a favore di Tex che inizia davvero ad assurgere ad eroe. Qualità dei disegni ancora in calo, quindi punto più basso rispetto ai precedenti e soprattutto al primo albo nel quale risultavano dopotutto gradevoli.

In definitiva però nulla di profondamente negativo per questa storia di transizione.

Voto finale: 7

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Il 20/11/2022 at 15:22, Doudou dice:

SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

Proprio il fatto del finale, con Ballard che si mette contro i suoi stessi alleati per rendere pari la sfida con Tex, la quale risulta rimanere pur sempre tre contro uno, è stata sicuramente una trovata imprevedibile, ma non per questo priva di difetti. Lo avrei visto bene a lasciar perdere tutto ed a non prendere posizione. Ha voluto ripagare Tex di avergli salvato la vita, dimostrando un'anima, ma ne avrei fatto volentieri a meno. Peggio ancora risulta il fatto di vedere queste tre persone sparare da vicino a Tex senza mai colpirlo. Od erano i peggiori killers mai apparsi in circolazione (e viste le grinte non credo proprio) oppure Tex, molti anni prima degli eventi accaduti nella serie regolare, era riuscito a farsi dare dalle strega della palude il segreto per far deviare i proiettili dal proprio corpo.

E' anche vero che le sparatorie in Tex sono sempre molto iperboliche. Non può esistere nessuno al mondo con una mira sempre infallibile e assoluta come la sua (e pure il suo culo nel non venire mai colpito, diciamocelo).

Qui mi ha ricordato Clint nel finale de "Gli Spietati". Sparatoria in ambiente chiuso, da distanza ravvicinata, uno contro più avversari. Tutto si svolge molto velocemente : Tex è più freddo degli altri, e questo fa la differenza.

Lungi dall'essere la cosa più inverosimile mai vista : trovo molto più fantasy quando decide di disarmare gli avversari, e colpisce esattamente le pistole senza arrecare neppure un graffio alle mani. E questo accade molto spesso.

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Allora...La premessa è che la devo rileggere ma ad una prima lettura mi ha convinto poco.

Partiamo da Atzori...Sicuramente non è malaccio ma ad oggi è il disegnatore che mi è piaciuto meno su Tex Willer. Alcune forme dei corpi grossolane e poi in generale un tratto poco accattivante. Però sono gusti.

Passiamo a Rauch e alla storia.

Molte (troppe) sparatorie, globalmente una storia molto prevedibile. La tribù dei Caddo non la conoscevo però magari qualche approfondimento in più su di loro e sui personaggi abbozzati ma il minimo sindacale.

Mi aspettavo un po' di più da Rauch, ci vorrà una seconda lettura sperando di trovare qualcosa in più.

 

Il 21/11/2022 at 23:41, Jeff_Weber dice:

Ultima parte della storia di Ruju certamente piacevole, ma che si dimostra nel finale essere portata per le lunghe appositamente. Quindi a tutti gli effetti un fill-in che riscatta buona parte delle pagine di quest'ultimo numero, fatto soltanto di sparatorie, con l'azione di Ballard a favore di Tex che inizia davvero ad assurgere ad eroe. Qualità dei disegni ancora in calo, quindi punto più basso rispetto ai precedenti e soprattutto al primo albo nel quale risultavano dopotutto gradevoli.

In definitiva però nulla di profondamente negativo per questa storia di transizione.

Voto finale: 7

Stavolta Ruju non è colpevole...È Rauch.😉

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Allora...La premessa è che la devo rileggere ma ad una prima lettura mi ha convinto poco.

Partiamo da Atzori...Sicuramente non è malaccio ma ad oggi è il disegnatore che mi è piaciuto meno su Tex Willer. Alcune forme dei corpi grossolane e poi in generale un tratto poco accattivante. Però sono gusti.

Passiamo a Rauch e alla storia.

Molte (troppe) sparatorie, globalmente una storia molto prevedibile. La tribù dei Caddo non la conoscevo però magari qualche approfondimento in più su di loro e sui personaggi abbozzati ma il minimo sindacale.

Mi aspettavo un po' di più da Rauch, ci vorrà una seconda lettura sperando di trovare qualcosa in più.

 

Stavolta Ruju non è colpevole...È Rauch.😉

 

Rileggendola per intero vola via in pochissimi minuti, primo albo sicuramente più curato e sceneggiato/disegnato meglio. Ovviamente errore di battitura il mio, apprezzo Rauch ma Ruju di norma lo preferisco. Quindi nessuna penalizzazione volontaria da parte mia al buon Pasquale :D.

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Rileggendola per intero vola via in pochissimi minuti, primo albo sicuramente più curato e sceneggiato/disegnato meglio. Ovviamente errore di battitura il mio, apprezzo Rauch ma Ruju di norma lo preferisco. Quindi nessuna penalizzazione volontaria da parte mia al buon Pasquale :D.

Secondo te non vola troppo? Cioè ci sta pure...Passi un'oretta veloce e senza troppo impegno. La precedente di Rauch (Athascosa) la ricordo più sfiziosa. Comunque urge rilettura di entrambe

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<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Secondo te non vola troppo? Cioè ci sta pure...Passi un'oretta veloce e senza troppo impegno. La precedente di Rauch (Athascosa) la ricordo più sfiziosa. Comunque urge rilettura di entrambe

 

Alla prima lettura mediamente 20 minuti per il primo albo, 15 il secondo e 10 il terzo. Totale:45 minuti

 

Alla seconda lettura ... 30 minuti totali. E' proprio l'ultimo numero a offrire veramente poco in termini di contenuti.

 

Concordo che una descrizione di usi e costumi della tribù dei Caddo poteva anche starci bene, senza appesantire la trama già piuttosto esile.

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<span style="color:red">25 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Alla prima lettura mediamente 20 minuti per il primo albo, 15 il secondo e 10 il terzo. Totale:45 minuti

 

Alla seconda lettura ... 30 minuti totali. E' proprio l'ultimo numero a offrire veramente poco in termini di contenuti.

 

Concordo che una descrizione di usi e costumi della tribù dei Caddo poteva anche starci bene, senza appesantire la trama già piuttosto esile.

Eh sì...Concordo 

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  • 5 months later...

Riletta consecutivamente la terzina di albi che compone questa storia.

La seconda lettura mi ha fatto apprezzare la fluidità della sceneggiatura e l'essenzialità dell'intreccio, senza fronzoli, con dialoghi secchi e ritmo costantemente alto, tutte cose che alla prima lettura a cadenza mensile non avevo apprezzato pienamente. Bravo Rauch.

Anch'io ritengo, come espresso da altri, che questa storia sia un riempitivo non funzionale alla cronologia del giovane Tex: nella collana si stanno alternando storie che si riallacciano direttamente ai "buchi" lasciati aperti da GLB e storie che invece semplicemente sfruttano il contesto da giovane fuorilegge di Tex per imbastire trame di pura azione in pieno stile western anni '50. Auspicando che queste seconde storie siano sempre meno, a favore delle prime che trovo più intriganti, devo però dire che questa specifica avventura mi ha appassionato. 

Non sono d'accordo con i giudizi prevalentemente negativi sui disegni di Atzori. Certo, alcune rappresentazioni sono imperfette (il fucile di Tex con caricatore cubico e senza calcio si nota al primo sguardo), però in generale il tratto è leggibile, pulito e teso allo stesso tempo, dinamico nelle molte scene d'azione e, sotto un certo profilo, anche "classico" per questa collana.

I miei voti:

soggetto e sceneggiatura: 7

disegni: 6,5

 

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  • 2 months later...

 

Lettura scorrevolissima, ritmo serrato, dialoghi stringati e tanta azione, Rauch se la cava molto bene in una storia senza particolare impatto sulla “continuity”, piacevole intermezzo tra due storie molto “dense” che aggiunge ulteriori punti alla reputazione texiana dello sceneggiatore.

 

Buoni i personaggi di contorno (ho gradito in particolare Lagrange e Ballard), chissà che loro o i caddo non finiscano per rivedersi più avanti, mentre è purtroppo uscita troppo presto dalla storia la “brava ragazza” Katy, che così bene si è comportata in una potenziale situazione imbarazzante.

 

Diverso il discorso riguardo ai disegni, con Atzori autore di una prova decisamente discontinua.

A fronte di una buona dinamicità e di alcune buonissime tavole, in particolare nei campi medi e lunghi, ci sono primi piani con linee decisamente “grosse”, anatomie sproporzionate e vignette che sembrano tirate via di fretta quando non decisamente sbagliate (vedere la già citata vignetta di pagina 30 del numero 48, con Tex in versione Linda Blair nell’Esorcista, oppure il fucile senza calcio).

 

In sintesi, giudizio complessivo positivo con l’augurio che Rauch prosegua sulla buona strada e Atzori riesca ad essere più “positivamente omogeneo” nelle prossime prove.

Edited by Augustus McCrae
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  • 3 months later...

Buonissima storia questa di Rauch, che contrappone al nostro un padre dolente (ma gran carogna) e un bandito simpatico come Lagrange. In mezzo rapimenti, torture, sparatorie, tanta azione con annesso un buon livello di divertimento. 

Riuscito il personaggio di Lagrange, efficace anche il cattivo della storia.

 

Da rivedere alcune vignette o tavole di Atzori, che in qualche circostanza sembra andare di fretta, anche se complessivamente anche la sua è una buona prova. 

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