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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi a fumetti 17] La fonte della giovinezza


MacParland
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La serie dei cartonati la sto portando avanti con grande soddisfazione (anche se sono parecchio indietro con la lettura) e di certo prenderò anche questo, le tavole di Civitelli mi sembrano in linea con lo stile del grande disegnatore e non riscontro particolari "stonature", peraltro a mio avviso Civitelli è forse tra gli artisti Bonelliani che più si avvicina allo stile dei fumetti franco/belgi (linea chiara), poi si può preferire il B/N e questo è assolutamente legittimo.

Chiaramente per giudicare si aspetta di avere il volume tra le mani, io per esempio avevo tantissimi dubbi sul cartonato di Stano che forse per motivi similiri a Civitelli consideravo poco adatto per il colore ma poi mi sono assolutamente ricreduto, Painted Desert è uno dei miei cartonati preferiti.

Per quanto riguarda la storia l'unica cosa che mi aspetto è che non sia indispensabile aver letto (o dover leggere) l'avventura di Zagor per comprendere al meglio la vicenda, l'universo condiviso Bonelliano se paragonato a quello della Marvel/DC è deciamente blando e la mia speranza è che continui a rimanere così, nessun problema se in alcune storie speciali (in quanto nate e proposte a questo scopo) alcuni personaggi storici si incontrano, si comprano e si leggono ben sapendo a cosa si va incontro, ma il caso specifico mi sembra ben diverso e spero non ci siano collegamenti narrativi importanti tra le due storie, tali da "obbligare" il lettore di Tex ad un eventuale recupero della storia di Zagor.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

Credo proprio che ti manchino gli strumenti culturali per comprendere Zagor.

Certo che il coraggio non ti manca.

Mettere in una stessa frase la cultura e Zagor!

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<span style="color:red">46 minuti fa</span>, Kamoose dice:

spero non ci siano collegamenti narrativi importanti tra le due storie, tali da "obbligare" il lettore di Tex ad un eventuale recupero della storia di Zagor.

Come in Bandera... Ricordo ancora il video-sfogo di quel curioso "youtuber" un anno fa😂

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<span style="color:red">44 minuti fa</span>, Letizia dice:

Certo che il coraggio non ti manca.

Mettere in una stessa frase la cultura e Zagor!

Beh...se quando si parla di cultura la si lega al fumetto popolare italiano Zagor è cultura quanto lo è Tex, e lo dico da non lettore di Zagor che provai a leggere al tempo della collezione storica fermandomi dopo una ventina di uscite.

Lo stesso vale per tutti i personaggi e le serie che hanno fatto la storia del fumetto italiano, indipendentemente da quelle che possono essere le preferenze e gli "amori" dei singoli lettori.

<span style="color:red">16 minuti fa</span>, texwiller.cover dice:

Come in Bandera... Ricordo ancora il video-sfogo di quel curioso "youtuber" un anno fa😂

Solo in parte, perchè Bandera nasce per raccontare lo storico incontro tra due personaggi e quindi collegamenti tra le due serie ci potevano anche stare (anche se io avrei preferito non ci fossero), questo cartonato è invece una uscita che in teoria dovrebbe essere slegata da tutto, almeno sulla carta.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Il sassaroli dice:

Credo proprio che ti manchino gli strumenti culturali per comprendere Zagor.

 

Purtroppo lo credo anch'io e mi dispiace perché in altri ambiti dimostra un'intelligenza fuori dal comune.

E a proposito, facciamo chiarezza: il multiverso è una cosa ed un universo narrativo condiviso è un'altra.

Il primo ti parla di universi paralleli ed è stato esplorato dalla fantascienza in tutte le sue implicazioni e varianti.

Un universo condiviso è quello in cui diversi personaggi coesistono. Un universo condiviso è quello dei romanzi di Salgari in cui vivono Sandokan e Tremal naik che così possono incontrarsi e dove forse è anche vissuto due secoli prima il Corsaro Nero. Un universo condiviso è quello in cui vive Tarzan ed esiste anche il mondo fantastico di Pellucidar. Allo stesso modo è un universo condiviso quello Bonelli dove nel 1776/1781 il Comandante Mark, si è battuto per l'indipendenza degli Stati uniti. dove circa cinquant'anni dopo Zagor ha cercato di affermare il suo concetto di giustizia e dove pochi decenni dopo si muove Tex. Lo stesso universo narrativo che negli anni 50 del XX secolo agisce Mister No ed in tempi moderni Martin Mystere e Dylan Dog. Un solo universo narrativo, non un multiverso che è un'altra cosa distinta,, lo ribadisco. Ed è così non da ieri ma dal 1982 almeno esplicitamente.

Mi dispiace per chi non è in grado di comprenderlo e di goderselo.

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25 minuti fa, Carlo Monni dice:

il multiverso è una cosa ed un universo narrativo condiviso è un'altra.

Il primo ti parla di universi paralleli ed è stato esplorato dalla fantascienza in tutte le sue implicazioni e varianti.

Un universo condiviso è quello in cui diversi personaggi coesistono.

 

Carlo, sono assolutamente d'accordo con la tua definizione e in ogni caso aspetterei a fasciarmi la testa senza aver letto la storia.

 

Devo ammettere nello specifico che la mia preoccupazione, totalmente astratta e priva al momento di qualsiasi elemento concreto, riguarda la possibilità in futuro di cross-over che prevedano, per avere a disposizione la totalità di una storia "regolare" (cioè che appare negli albi mensili), la lettura di albi di collane diverse*.

 

Aborro ("aboVVo") questa consuetudine dei comics d'oltreoceano, una delle più squallide trovate di marketing mai viste nel mondo del fumetto (ma ormai diventata la norma in quei lidi).

 

E' uno dei motivi, insieme alla decerebralizzazione cinematografica e alla "moltiplicazione degli universi/dimensioni" (sovente solo una scusa per "pareggiare le quote"), per cui ho smesso quasi completamente di leggere comics.

 

Mi fido di Boselli, penso che finchè sarà lui il curatore di Tex queste cose non avverranno... e spero di avere ragione! :D

 

 

 

* Praticamente il concetto delle "medaglie" applicato alla sceneggiatura :lol:

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Augustus McCrae
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Meno male che c'è qualcuno che mi spiega cos'è un universo narrativo.

Infatti è molto probabile che io, visto che non ne ho dato una spiegazione così esaustiva, non abbia avuto la più pallida idea (in precedenza, naturalmente, perché adesso ce l'ho) di cosa fosse.

Non lo saprete mai.

Parliamo adesso dei due universi narrativi, quello di Zagor e quello di Tex, che sono venuti, ahimè, a contatto. 

Al di là dei gusti personali che sono indiscutibili, trovo che Tex sia un personaggio rivolto a una platea più matura di quella cui è rivolto il personaggio di Zagor che, a mio avviso, è molto più infantile e non certo unicamente per la figura ridicola (ridicola, a mio avviso, e non comica) di Cico.

Zagor proprio non lo digerisco, sarà anche perché è un personaggio di Sergio Bonelli che, sempre a mio avviso, come scrittore, almeno nell'universo narrativo di Tex, non ci sapeva proprio fare.

Tex è cultura?

Sì, assolutamente.

Zagor è cultura?

Ma nemmeno per sogno.

Sempre soggettivamente.

Ma se qualcuno ama in egual misura Tex e Zagor, mi tocco: è come paragonare Totò con Franco e Ciccio.

Sempre parere soggettivo.

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Boselli ci ha già consigliato di goderci le storie senza perderci in collegamenti tra i vari mondi.

 

A parte questo, ero convinto che fossero i lettori di Zagor a essere oggetto di complessi di inferiorità nei confronti di Tex. Invece scopro che ci sono anche alcuni lettori di Tex sofferenti dello stesso complesso nei confronti di Zagor.  Non si spiegherebbe altrimenti questo tentativo di attivare (è una battuta eh... :D ) la macchina del fango e ciò mi lusinga.

<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Letizia dice:

Parliamo adesso dei due universi narrativi, quello di Zagor e quello di Tex, che sono venuti, ahimè, a contatto. 

Al di là dei gusti personali che sono indiscutibili, trovo che Tex sia un personaggio rivolto a una platea più matura di quella cui è rivolto il personaggio di Zagor che, a mio avviso, è molto più infantile e non certo unicamente per la figura ridicola (ridicola, a mio avviso, e non comica) di Cico.

 

Guarda che siamo nel 2023. Ti sei fermata al 1963... 

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Letizia dice:

sarà anche perché è un personaggio di Sergio Bonelli che, sempre a mio avviso, come scrittore, almeno nell'universo narrativo di Tex, non ci sapeva proprio fare.

 

Qui ti abbraccio e sono con te, anche se (semel in anno licet insanire) "I ribelli del Canada" è una grandissima storia. 

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

Ma se qualcuno ama in egual misura Tex e Zagor, mi tocco: è come paragonare Totò con Franco e Ciccio.

 

Eccomi qua. Adoro Totò e adoro Franco e Ciccio. Mi sta sule palle invece Alberto Sordi. Il mio attore italiano preferito è Renato Pozzetto.  :smile:

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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

Al di là dei gusti personali che sono indiscutibili, trovo che Tex sia un personaggio rivolto a una platea più matura di quella cui è rivolto il personaggio di Zagor che, a mio avviso, è molto più infantile e non certo unicamente per la figura ridicola (ridicola, a mio avviso, e non comica) di Cico.

 

Guarda, Letizia, te lo dico con tutto il cuore ed il Cielo sa se mi dispiace doverlo fare ma... tu di Zagor non hai capito nulla ma proprio nulla. Le tue idee non sono semplicemente sbagliate ma molto molto peggio. E qui mi fermo perché sarebbe del tutto inutile continuare.  frasi come:

 

<span style="color:red">11 minuti fa</span>, Letizia dice:

Zagor è cultura?

Ma nemmeno per sogno.

 

Si commentano da sole e fanno comprendere quanto tu poco capisca del personaggio e quanto limitata sia la tua visione.

Peccato, davvero peccato.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Zagor è cultura?

Ma nemmeno per sogno.

Qualche tempo fa ho chiesto a Giuliano Piccinino cosa ne pensasse di Zagor. Mi ha dato una risposta che forse è il caso di riportare qui:

Io non so cosa accende negli animi delle persone Zagor e il costume di Zagor, ma c’è qualcosa di misterioso, di non del tutto indagato... Potremmo dire che è il “fascino dell’avventura”. Sicuramente, ma quello ce l’hanno anche Tex, Corto Maltese, ce l’hanno tanti altri personaggi, apparentemente più spessi, più densi di storia. Zagor risveglia qualcosa di fanciullesco e ancestrale in tutti noi. Non so spiegarmelo, però anche quel giallo, quel rosso, quel blu, messi assieme... tutti colori primari... Io mi chiedo come abbia fatto Ferri a centrare fin dal primo numero qualcosa di così perfetto dal punto di vista stilistico. Deve essere successo qualcosa di magico, perché Zagor è iconico fin dalla prima apparizione! 

Ma io penso ci possa essere anche qualcosa di psicoanalitico, perché mi sono fatto l’idea che in Zagor ci sia quel sentimento di ribellione tipico degli anni 60. Zagor parte dal desiderio di Sergio Bonelli di fare qualcosa di diverso, rispetto al tipo di fumetto che faceva Gianluigi Bonelli. È quasi un gesto di ribellione verso la figura ingombrante del padre, quasi un tradimento verso un certo tipo di fumetto, quello tradizionale. Tradire la tradizione, insomma. Sembra un gioco di parole, ma invece è un processo necessario per la crescita della persona, soprattutto per chi ha ambizioni creative. Per me in Zagor, ancora oggi, c’è qualcosa che viene dritto dritto dagli anni 60, da quel sentimento di ribellione di molti giovani che dicevano: “No, io non seguo la strada di mio padre, non voglio fare quella carriera, io ambisco a qualcos’altro”. Non è una ribellione fine a se stessa, non è nichilista, al contrario è una ribellione costruttiva, quasi a dire: “Questo mondo è brutto, questo mondo è pieno di ingiustizie, io mi ribello contro questo mondo, ma la mia ribellione esprime una necessità di giustizia sociale”. E dagli anni 60 questa istanza di giustizia sociale viene traslata al mondo della frontiera di Zagor e da lì arriva fino a noi.

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1 ora fa, Angelo1961 dice:

Guarda che siamo nel 2023. Ti sei fermata al 1963... 

Nel 1963 Zagor era puerile e Cico un deficiente e nel 2023 no.

Interessante affermazione.

1 ora fa, Angelo1961 dice:

Eccomi qua. Adoro Totò e adoro Franco e Ciccio. Mi sta sule palle invece Alberto Sordi. Il mio attore italiano preferito è Renato Pozzetto.  

Perfetto.

Se paragoni Franco e Ciccio a Totò e preferisci Pozzetto a Sordi, io e te non andremo mai d'accordo.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Guarda, Letizia, te lo dico con tutto il cuore ed il Cielo sa se mi dispiace doverlo fare ma... tu di Zagor non hai capito nulla ma proprio nulla. Le tue idee non sono semplicemente sbagliate ma molto molto peggio. E qui mi fermo perché sarebbe del tutto inutile continuare.  frasi come:

 

1 ora fa, Letizia dice:

Zagor è cultura?

Ma nemmeno per sogno.

 

Si commentano da sole e fanno comprendere quanto tu poco capisca del personaggio e quanto limitata sia la tua visione.

Peccato, davvero peccato.

Vedi Carlo, la differenza fra te e me è questa: io parlo di Zagor a titolo personale, tu invece ne parli come detentore della verità assoluta.

Dici che non capisco nulla di Zagor e lo consideri un dogma.

Io invece dico che ci capisco anche troppo e che Zagor è molto sopravvalutato.

Ora ti dico anche che tu non capisci nulla né di me né di Zagor.

Ti giuro che non avrei mai voluto dire cose del genere perché ho sempre pensato che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e di poter esprimere i propri pensieri.

Ma sempre nel rispetto assoluto verso gli altri, soprattutto quando la pensano in maniera del tutto opposta.

Non è simpatico sentirsi dire: "tu non capisci nulla", non lo è per me e, scommetto, non lo è neanche per te.

Io trovo Zagor puerile e tu no?

Bene.

Chi ha ragione?

Ma entrambi, perbacco!

Non è possibile?

Pensare che ciò non sia possibile è avere una visione alquanto limitata della realtà.

La mia visione del termine puerile è molto ampia ed è molto facile cascarci dentro (Zagor ci casca).

La tua visione è invece più ristretta ed è molto più difficile cascarci dentro (Zagor non ci casca).

Io sono molto più severa di te, lo ammetto.

Ma, se vuoi andare d'accordo con me, non sparare giudizi a pioggia e parla sempre soggettivamente.

 

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Leggendo la citazione da Piccinino ho di colpo capito perchè Sergio Bonelli da un certo punto in poi ha voluto che la camicia di Tex fosse sempre e ovunque giallo canarino (mentre in passato ogni tanto se la cambiava). Si deve essere rotto il xxxxx di quelli che prendevano in giro Zagor per il costume e allora ne ha dato a Tex uno ancora più buffo...  :lol:

 

Le copertine di Ferri comunque oggi non le userebbero più per un "fumetto per ragazzi" (purtroppo)

ZAGOR_033.jpg

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Nel 1963 Zagor era puerile e Cico un deficiente e nel 2023 no.

Interessante affermazione.

 

Neanche nel 1969. vedi Zagor racconta e Mohican Jack...

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La definizione corretta è "universo condiviso", il quale appunto raggruppa diversi personaggi in un'unica linea temporale.

Il multiverso prevede che i personaggi appartengano a linee temporali distinte, che si possono incontrare a causa di anomalie o apparecchiature.

Da quello che so (poi ci saranno i soliti che si divertiranno a smentirmi) il Tex canonico e i Tre Bill vivono nella stessa linea temporale.

Il giovane Tex (che non garantisco sia lo stesso della regolare) vive nella stessa linea temporale di un vecchio Zagor (che sembrerebbe quello ufficiale).

Martin Mystere vive nella stessa linea temporale di Dylan Dog e ha incontrato Mister No (seppur aiutato dalla tecnologia)

Zagor e Dragonero si sono incontrati per via di una "scorciatoia spazio-temporale" per cui non è detto che in realtà condividano il medesimo universo.

Sono cose abbastanza distanti da una solida trama western, per quanto di ampie vedute come è sempre stato il west di Tex.

Secondo me, a lui stesso credo non interessi granché: se c'è qualcuno in difficoltà lo aiuterà, se c'è qualcun altro da sbatacchiare state certi che non si tirerà indietro!

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Letizia dice:

Gran bella invenzione il multiverso.

Se ne conoscono almeno ben tre significati completamente diversi l'uno dall'altro.

E c'è chi sta in spasmodica attesa di apprendere che qualche mente geniale ne abbia inventato un significato ancora diverso.

A parer mio, e forse solo mio, sono una grossissima sciocchezza e sono così di moda solo perché alla gente in genere piacciono molto le cose delle quali non capiscono neanche il classico tubo (sta di fatto che nessuno ci capisce perché non ci sono tubi da capire).

Non mi piacciono ma perché non sopportarli quando piacciono a un sacco di persone?

 

Però c'è una cosa che mi dà fastidio.

Io non sopporto Zagor.

Me ne hanno fatto leggere qualcuno: non puoi dire che non ti piace se non lo hai mai letto; leggi questa storia e questa, che sono capolavori, ti ricrederai.

Li ho letti e mi sono cascate le braccia.

Poi ho letto (per forza: leggo tutti gli inediti di Tex) l'incontro ravvicinato del quarto tipo di Tarzanincalzamaglia con Tex e il risultato è stato catastrofico.

 

Adesso esce una nuova avventura, dove Zagor non c'è ma mi par di capire che, se vuoi capire e gustare appieno questo Tex, devi aver letto una precedente storia di Zagor.

E questo mi dà fastidio.

È vero che ogni storia di Tex è a sé stante ma, se viene pubblicata una storia con John Carter, non è meglio se hai letto la storia precedente e sai chi è John Carter e perché odia così tanto Tex?

Finiamola di infilare nel mondo di Tex multiversi, spin off, la sirenetta e Mulan, Garibaldi e il Che.

Per favore.

 

Sottoscrivo dall'inizio alla fine.

 

"Bandera" preceduto da addirittura da due "Grandi Storie Bonelli", di cui ho comprato la prima e sono arrivato alla fine stremato, però era la prima volta e, secondo il mio stile, mi piaceva capire chi erano tutti i personaggi in "Bandera". Questo Romanzo, preceduto da un altro "Grandi Storie Bonelli"...

 

Il 22/8/2023 at 20:14, Carlo Monni dice:

Ora sai che non è per caso che per le Grandi Storie di settembre Boselli ha scelto proprio quella storia di Zagor. A memoria dovrebbe essere solo la seconda volta per la SBE che la storia di una serie ha un sequel o quasi  in un'altra.

 

E siamo a 2 intrecci con Zagor. Il terzo a dicembre. Questi non sono pregiudizi, ma è la realtà. A meno che venga ritenuto un pregiudizio il fatto che non mi piace Zagor.

 

Chiedo venia per la mia sparata sulla serie in sofferenza. Ma ribadisco la MIA contrarietà all'utilizzo di questa accoppiata, in qualsiasi modo avvenga.

 

Mi resta un solo modo tangibile per confermare quanto detto, lasciare in edicola.

 

 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, ggaaco dice:

Chiedo venia per la mia sparata sulla serie in sofferenza.

 

Ma l'hai fatta dimostrando un livore che va oltre il semplice fatto che Zagor non ti piace.

In più, tu e Letizia di cui sottoscrivi l'intervento, dimostrate di non aver capito nulla ma proprio nulla della questione multiverso/universo condiviso e questa non è una questione di opinioni.

In più entrambi straparlate di presenze di Zagor, di necessità di aver letto storie di Zagor per capire la storia e tutto questo senza alcun fondamento.

Riporto la definizione di pregiudizio dal vocabolario Treccani: "Idea, opinione concepita sulla base di convinzioni personali e prevenzioni generali, senza una conoscenza diretta dei fatti, delle persone, delle cose, tale da condizionare fortemente la valutazione, e da indurre quindi in errore". Che è esattamente quello che hai fatto tu, n* più né meno con le tue sparate in cui davi per scontate cose che non lo erano e che in questa storia non ci sono e questo è un fatto e non un'opinione..

Avessi semplicemente espresso la tua opinione potevo anche passarci sopra ma è il tono da suprema indignazione, la sicumera che traspariva dalle tue parole che ho trovato insopportabili.

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Martin Mystere vive nella stessa linea temporale di Dylan Dog e ha incontrato Mister No (seppur aiutato dalla tecnologia)

 

I miei fumosi ricordi posso confondermi dopo migliaia di fumetti letti, però mi pareva che Martin e Jerry si incontrassero realmente senza bisogno di tecnologia, l'uno ultraquarantenne e l'altro ultrasessantenne (hanno all'incirca 20-22 anni di differenza dato che Martin è ufficialmente nato nel 1942 e Jerry attorno al 1920-22) e che Jerry addirittura provi a fare la corte a Diana.  Ma non so se accade in Fuga da Skineccetera o su un albo della serie regolare. 

Comunque Jerry, con Esse Esse, vive il capodanno del 2000 quindi è sicuro che abita nello stesso universo di Martin, cos'ìcome in quello di Dyd (certificato attraverso Martin) e di Nathan che il BVZM incontra grazie a un'intuizione geniale di Castelli. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

I miei fumosi ricordi posso confondermi dopo migliaia di fumetti letti, però mi pareva che Martin e Jerry si incontrassero realmente senza bisogno di tecnologia, l'uno ultraquarantenne e l'altro ultrasessantenne (hanno all'incirca 20-22 anni di differenza dato che Martin è ufficialmente nato nel 1942 e Jerry attorno al 1920-22) e che Jerry addirittura provi a fare la corte a Diana.  Ma non so se accade in Fuga da Skineccetera o su un albo della serie regolare. 

Sì, ricordi perfettamente. MM e MNo si sono incontrati sia sul (pessimo) speciale Fuga da Skynet, sia sul secondo numero della serie regolare di MM (molto brevemente), ma recentemente sono stati coprotagonisti anche della storia speciale di NN  Uniti per il pianeta. In quest'ultima il MM è quello vero, non la lattina (come viene chiamato da Legs), e i personaggi sono prelevati ognuno dal proprio continuum.

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

In più, tu e Letizia di cui sottoscrivi l'intervento, dimostrate di non aver capito nulla ma proprio nulla della questione multiverso/universo condiviso e questa non è una questione di opinioni.

Avevo una stima nei tuoi confronti che, me ne dai continue conferme, era assolutamente immeritata.

Citi definizioni (hai bisogno dell'aiutino?) che ti arroghi il diritto di incollare a persone che non conosci per il solo fatto che non la pensano come te e pretendi pure che il tuo sia il verbo e non una questione di opinioni.

Come definiresti una persona che si reputa infallibile e che giudica prive di materia grigia tutte le persone che rifiutano i suoi dogmi?

Io ho solo espresso una mia opinione soggettiva su Zagor che ritengo puerile.

E lo ripeto perché è solo una mia opinione e non il verbo.

Tu era meglio se stavi zitto e non salivi sul piedistallo.

Se vuoi ribattere, fai pure, ma nel rispetto degli altri e senza offendere.

Dimostra almeno di essere educato.

 

 

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Tra l'opinione ''a me Zagor, ho provato a leggerlo, non piace'' è l'asserzione ''Zagor è puerile e Cico un deficiente'' pure ce ne passa.

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Tra l'opinione ''a me Zagor, ho provato a leggerlo, non piace'' è l'asserzione ''Zagor è puerile e Cico un deficiente'' pure ce ne passa.

Verissimo.

C'è un abisso.

Ma, come ho sempre ripetuto, fino alla nausea, è un mio parere assolutamente personale.

Il che non significa che sia la verità assoluta.

E c'è un'altra cosa che vorrei sottolineare, che si riferisce proprio a questa mia mania di ripetere "a parer mio".

Rileggendo un commento di @Carlo Monni che mi era sfuggito,

<span style="color:red">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Avessi semplicemente espresso la tua opinione potevo anche passarci sopra ma è il tono da suprema indignazione, la sicumera che traspariva dalle tue parole che ho trovato insopportabili.

non ho potuto non notare che io non ho mai dimostrato né suprema indignazione, né sicumera, né mi è parso di usare parole insopportabili.

Perché allora Carlo non "ci è passato sopra"?

Perché non si è limitato a controbattere senza usare parole offensive come

<span style="color:red">22 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

tu di Zagor non hai capito nulla ma proprio nulla. Le tue idee non sono semplicemente sbagliate ma molto molto peggio. E qui mi fermo

Meno male che si è fermato: voleva dire di peggio oltre le cattiverie già dette?

Quando si dialoga e si hanno pareri contrastanti, bisognerebbe sempre considerare il fatto che l'interlocutore abbia ragione.

Io ho detto che Carlo ha torto?

Non mi pare

<span style="color:red">20 ore fa</span>, Letizia dice:

Io trovo Zagor puerile e tu no?

Bene.

Chi ha ragione?

Ma entrambi, perbacco!

Vorrei sottolineare che ho usato per Cico/Chico/Sico la parola deficiente per controbattere iperbolicamente a un commento che non mi era molto chiaro.

Io ho solo espresso il concetto di Zagor puerile (a mio avviso).

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Avevo una stima nei tuoi confronti che, me ne dai continue conferme, era assolutamente immeritata.

Citi definizioni (hai bisogno dell'aiutino?) che ti arroghi il diritto di incollare a persone che non conosci per il solo fatto che non la pensano come te e pretendi pure che il tuo sia il verbo e non una questione di opinioni.

Come definiresti una persona che si reputa infallibile e che giudica prive di materia grigia tutte le persone che rifiutano i suoi dogmi?

Io ho solo espresso una mia opinione soggettiva su Zagor che ritengo puerile.

E lo ripeto perché è solo una mia opinione e non il verbo.

Tu era meglio se stavi zitto e non salivi sul piedistallo.

Se vuoi ribattere, fai pure, ma nel rispetto degli altri e senza offendere.

Dimostra almeno di essere educato.

 

 

 

Ymalpas ti ha già risposto in maniera impeccabile, quanto al resto del tuo discorso, sappi che è la mia stima nei tuoi confronti che sta evaporando. Chi è salita per prima sul piedistallo etichettando Zagor come puerile e Cico come ridicolo sei stata tu per poi nasconderti dietro "è la mia opiniione"

Beh, sappi che dall'alto del tuo piedistallo hai preso una cantonata solenne.

Zagor può essere molte cose tranne che ouerile. Nelle sue storie si sono affrontate spesso tematiche importanti e delicate con alto tasso di drammaticità e finali molto spesso tutt'altro che consolatori. La lettura di capolavori come "La marcia della disperazione""Libertà o morte", "Arrestate Billy Boy"  dovrebbe essere più che sufficientd a capirlo se uno vuole capire ovviamente perché contro il pregiudizio non c'è rimedio.

Questo non lo dico soltanto io, è anche l'opinione di chi di fumetti si occupa da una vita e queste storie le ha pure recensite in più occasioni, per tacere degli autori di fumetti tra cui tutti gli autori attuali di Tex, i quali, guarda caso, sono tutti, tranne uno, anche autori di Zagor.  .

Ovviamente tutto questo non conta un'accidente perché Letizia ha detto che Zagor è puerile e quindi deve essere vero.

 

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<span style="color:red">49 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ymalpas ti ha già risposto in maniera impeccabile, quanto al resto del tuo discorso, sappi che è la mia stima nei tuoi confronti che sta evaporando. Chi è salita per prima sul piedistallo etichettando Zagor come puerile e Cico come ridicolo sei stata tu per poi nasconderti dietro "è la mia opiniione"

Beh, sappi che dall'alto del tuo piedistallo hai preso una cantonata solenne.

Zagor può essere molte cose tranne che ouerile. Nelle sue storie si sono affrontate spesso tematiche importanti e delicate con alto tasso di drammaticità e finali molto spesso tutt'altro che consolatori. La lettura di capolavori come "La marcia della disperazione""Libertà o morte", "Arrestate Billy Boy"  dovrebbe essere più che sufficientd a capirlo se uno vuole capire ovviamente perché contro il pregiudizio non c'è rimedio.

Questo non lo dico soltanto io, è anche l'opinione di chi di fumetti si occupa da una vita e queste storie le ha pure recensite in più occasioni, per tacere degli autori di fumetti tra cui tutti gli autori attuali di Tex, i quali, guarda caso, sono tutti, tranne uno, anche autori di Zagor.  .

Ovviamente tutto questo non conta un'accidente perché Letizia ha detto che Zagor è puerile e quindi deve essere vero.

 

Cioè, secondo te, non dovrei esprimere giudizi negativi su alcunché, salvo nascondersi dietro allocuzioni tipo "è la mia opinione"?

Non posso esprimere opinioni sbagliate perché, sempre secondo te, sarebbero bollate da un ipse dixit?

Io sono padrona di sbagliare quanto mi pare e non mi nascondo dietro nulla.

Se ignori la differenza tra soggettivo e oggettivo non è colpa mia.

Quando io esprimo un parere, ci tengo a precisare che si tratta di un mio parere.

Se tu travisi e credi che sia lanciare il sasso e nascondere la mano, affari tuoi.

Tutti dicono che Zagor è vera arte tranne che me?

Se questo basta a fare di un fatto la verità assoluta, povera verità.

Se Letizia dice che Zagor è puerile e Carlo dice il contrario è ovvio dove sta la verità.

Carlo ha letto tutto di Zagor, è un esperto.

Letizia invece ha letto quattro cose (forse meno), non se ne intende, il suo è un pregiudizio.

Sai cosa ti dico?

Sono felice di non pensarla come te.

La tua stima in me sta evaporando?

Ne sono più che felice.

Io su un piedistallo?

Impossibile.

Come ho già detto, c'eri già tu e non c'è posto per altri.

Ci possono essere pregiudizi positivi, o ne esistono solo negativi?

Io su Zagor ho pregiudizi negativi, ma tu, se convinto di non averne pregiudizi positivi?

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Devo dire che questa discussione mi sembra che abbia fatto travalicare anche persone che pure stimo per i numerosi e molto validi interventi che hanno presentato qui nel corso degli anni.

Sulla specifica questione riguardante Zagor, devo dire che mi sento più vicino alle valutazioni di Letizia, perché anche a me Zagor è un personaggio che piace proprio poco (principalmente per il suo sodalizio con Cico, che è un personaggio che fatico a digerire - e non solo perché ama mangiare a dismisura).

Però non ho alcuna difficoltà nel comprendere che quelle caratteristiche, che io giudico farsesche, forse sbagliandomi nella mia interpretazione, possano comunque piacere ad altri. E questa diversità di gusti e di pareri non mi fa perdere il sonno né pretendo di far cambiare idea gli altri.

Solo una osservazione per Carlo, di cui colgo la sincera passione per Zagor, personaggio che innegabilmente ha saputo conquistarsi la stima e l'apprezzamento di tanti lettori: non mi pare proprio che Letizia sostenga che Zagor è puerile e quindi deve essere vero. O meglio, integrerei questa frase dicendo che questo è vero per Letizia, ma mi pare molto chiaro dalle sue parole, che lei non pretende che tutte le altre persone abbiano il suo stesso giudizio. E questa diversità la accetta, pur dicendo la sua in modo molto perentorio.

Dopo di che, mi auguro sinceramente che gli animi si calmino un po', perché accapigliarsi per personaggi di fantasia (che poi possano essere anche del multiverso o altro, poco importa) non credo sia una questione per cui valga così tanto la pena di scaldarsi...

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