Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 64/66] Le cinque dita della Mano Rossa


MacParland
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

Adesso, Diablero dice:

la scena dei rangers che lo lasciano libero non era solo poco credibile, era anche senza senso dopo la censura (all'epoca Tex viene liberato perchè uccida i banditi senza processo impedendogli di fare altri crimini, che senso avrebbe liberarlo per fargli fare il normale lavoro di un ranger qualunque?)

 

Tra le altre cose Boselli avrebbe dovuto scegliere tra : modificare l'aspetto dei rangers togliendo loro le divise e facendoli vestire normalmente e togliere ogni riferimento di tipo militare presente nei dialoghi oppure "trasformare" i rangers in militari. Ha preferito glissare. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

il Tex moderno non uccide a sangue freddo se non in determinate e precise circostanze, anzi, quando può evita di uccidere.

Appunto questo intendevo per censura rispetto all'originale :P

Ma capisco che il Tex "killer" :rolleyes: fosse già stato reso più mansueto dallo stesso Bonelli e quindi non ne faccio una colpa a Boselli. Anche perché sarebbe stato incoerente vedere un Tex improvvisamente incattivito dopo 60 numeri.

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Il buco è piccolo? Basta che consenta di udire ciò che accade nella stanza accanto.

Sì, ma con le pareti sottili fatte di assi di legno non credo che un foro sia davvero utile: ci sentiva anche senza foro! Anzi, appoggiando un orecchio alla parete ci sentiva anche meglio, foro o non foro. Il buco al massimo avrebbe fatto la differenza se si fosse trattato di guardare..

O forse sono io che non me ne intendo molto di propagazione del suono :unsure:

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Concludo dicendo che ho particolarmente apprezzato le tre pagine finali della storia.

Oh, già! Mi ero dimenticato di scriverlo. Bellissimo epilogo.

 

E nel prossimo albo addio giacchetta con le frange!

Chissà che tra Tex e Florecita a questo giro non scatti qualcosa...

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Doudou dice:

I remake non servono, e ditemi voi se sia necessario tutto ciò, anche per i novizi. E' uno stravolgimento, e non lo ha ancora capito nessuno.

No, non servono i remake. Ma in fondo pure i fumetti non servono nella vita e cionondimeno ci piace leggerli lo stesso, no? E ne discutiamo pure in modo animoso in un forum ad essi dedicato, cosa altrettanto inutile nella vita. Alla fine distinguere ciò che è necessario da quello che non lo è si riduce ad una questione di gusti.

Io posso considerarmi un novizio, leggendo Tex da meno di un anno, eppure la serie Tex Willer mi piace, è la classica cosa che se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Ho letto la storia originale e chiaramente quella è imbattibile: Boselli non è Bonelli tanto quanto il 2024 non è il 1948. Non credo sia un delitto però rinarrare una storia di 75 anni fa, tanto più se si inserisce all'interno di un progetto di certosina revisione e riorganizzazione come quello che Boselli sta portando avanti dal 2019 con evidente affetto verso il personaggio di Tex.

A chi non piace "Tex Willer" prenda la saggia decisione di lasciarlo in edicola. Ci vediamo nelle discussioni dedicate al "Tex" regolare.

  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Tex Willer è una serie destinata, almeno nelle dichiarazioni, anche a nuovi lettori. E anche se mi pare chiaro che la maggior parte degli acquirenti siano i vecchi lettori di Tex, ESISTONO nuovi lettori che leggono solo Tex Willer.

 

Presentargli di colpo un Tex che ha già fatto il ranger, è stato ricercato per tradimento, ha fatto la rivoluzione messicana, etc dicendogli "se volete sapere cosa è successo nei due anni passati dall'albo del mese scorsoi a questo, leggete Tex gigante tot pubblicato nel 1958 o una delle sue ristampe" mi sembra il metodo più veloce per cacciarli via.

 

Capisco il desiderio di cacciare via tutti i lettori giovani e rimanere noi vecchi, ma non capisco perchè la Bonelli dovrebbe accontentarci...

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Tex Willer è una serie destinata, almeno nelle dichiarazioni, anche a nuovi lettori. E anche se mi pare chiaro che la maggior parte degli acquirenti siano i vecchi lettori di Tex, ESISTONO nuovi lettori che leggono solo Tex Willer.

 

 

E non solo: ci sono addirittura bambini che si sono avvicinati a Tex grazie a Tex Willer ed alcuni di loro sono passati anche al Tex classico.

  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 ore fa</span>, frank_one dice:

 

 Ma in fondo pure i fumetti non servono nella vita

Stai scherzandooooooooo?????????

Che vita sarebbe senza ii fumetti!!!!!!!!

  • Grazie (+1) 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

10 hours ago, Carlo Monni said:

 

Meno male che ci sei tu ad illuminarci le menti.

Ti rispondo semplicemente; sì, era necessario. Non si poteva semplicemente saltare questa fase e passare alla successiva senza frastornare i nuovi lettore. No, non è uno stravolgimento. Non è stato modificato nulla di realmente importante.

Oddio, anche tu per illuminare le menti non e' che sei male!

Comunque, io non capisco proprio il senso (a parte quello economico) di andare a modificare la storia forse piu' iconica di Tex. E' come fare un remake piu' scarso di una canzone bella ed amata.

Poi non posso credere che un genio quale e' Boselli non avrebbe potuto liquidare questa storia con un paio di pagine di continuita', se solo avesse voluto. 

Insomma, spero ardentemente che questa Mano Rossa non sia l'araldo della deriva di Tex Willer verso Tex 2.0.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Tex Willer è una serie e i suoi non sono albi fuori serie di Tex.  Per cui non sarebbe logico dire al lettore, per aprofondire vai a leggerti gli albi dal al della serie principale.  Quello che è importante va sviluppato in questa serie per mantenerla autonoma. 

E' stato fatto anche per casi meno eclatanti e meno importanti. La storia dell'alto missouri non è stata fatta partire da dove terminava il cartonato, ma sviluppata, integrata, ingrandita.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

ok, pero' a mio modo di vedere Tex Willer non dovrebbe contraddire Tex. Finora non mi era parso che l'avesse fatto, e si poteva pensare che Tex Willer fosse esattamente Tex giovane. Ora non piu', e mi dispiace, perche' finora (o sinora) le storie di Tex Willer secondo me erano in media di qualita' superiore. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Adesso, Otami dice:

ok, pero' a mio modo di vedere Tex Willer non dovrebbe contraddire Tex. Finora non mi era parso che l'avesse fatto, e si poteva pensare che Tex Willer fosse esattamente Tex giovane. Ora non piu', e mi dispiace, perche' finora (o sinora) le storie di Tex Willer secondo me erano in media di qualita' superiore. 

 

Tu puoi fare l'integralista quanto ti pare, ma rimane il fatto che non è stata fatta nessuna modifica rilevante o sostanziale alla storia. Il cuore della vicenda rimane quello. 

A te non è piaciuto? Pazienza.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Senza entrare nell'annosa questione dell'integralismo o meno, ritengo che le modifiche apportate da Mauro nella sua versione della Mano Rossa possono pure starci nell'ottica di una serie moderna come Tex Willer.

 

La giovane saga verosimilmente deve pure mantenere una sorta di autonomia dalla serie regolare ed è rivolta anche a un pubblico più giovane che non conosce a fondo i classici bonelliani.

 

La mia non vuole essere una critica alla iniziativa editoriale, che finora è stata di grande spessore e qualità e anche in futuro ci proporrà spunti interessanti, ma personalmente questi inevitabili toccate nella "tappe imprescindibili" della vita di Tex (che si trasformano in parziali remake), mi appassionano poco.

 

Gusto soggettivo ovviamente, ma preferisco di gran lunga gli episodi con soggetti inediti; ciò non toglie che continuerò ad acquistare Tex Willer, ma per quanto ben sceneggiato, all'episodio della Mano Rossa attualmente in edicola, prediligo le ariose trame ambientate in Florida o in Montana. 

 

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Condor senza meta dice:

La mia non vuole essere una critica alla iniziativa editoriale, che finora è stata di grande spessore e qualità e anche in futuro ci proporrà spunti interessanti, ma personalmente questi inevitabili toccate nella "tappe imprescindibili" della vita di Tex (che si trasformano in parziali remake), mi appassionano poco.

 

Gusto soggettivo ovviamente, ma preferisco di gran lunga gli episodi con soggetti inediti; ciò non toglie che continuerò ad acquistare Tex Willer, ma per quanto ben sceneggiato, all'episodio della Mano Rossa attualmente in edicola, prediligo le ariose trame ambientate in Florida o in Montana. 

La penso anch'io così.

Boselli e Ghion hanno fatto come sempre un ottimo lavoro, ma resta il fatto che per un lettore che conosce già la storia originale l’interesse, a dir la verità, non è altissimo. Insomma io aspetto con maggior curiosità le nuove avventure inedite, augurandomi che siano del livello di “Pinkerton Lady” e di “Nella terra dei Seminoles”.

 

Per quanto riguarda i cambiamenti: non sono tali da stravolgere la storia o da modificarne l'essenza, ma comunque ve ne sono di significativi.

A parte quelli già segnalati, ne noto tre:

1) Il Tex de “La mano rossa” di GLB è un giustiziere solitario che - lasciamo da parte l'aspetto violento censurato - ha l’approvazione dei cittadini e della gente onesta, ma di fatto è senza troppe relazioni, è una specie di romantico cavaliere della valle solitaria ante litteram, che appare e poi sparisce chissà dove non appena compiuta la sua impresa.

Boselli invece in questa sessantina di numeri ha creato attorno a Tex una serie di amici e di punti di riferimento: la famiglia Sanderson (che ricompare qui come momentaneo luogo di rifugio) oppure Cochise, oppure tutta una serie di rangers, sceriffi, agenti Pinkerton, ecc. che lo conoscono e lo stimano (come viene detto anche nella penultima pagina della storia).

Questo rende più credibile il passaggio che compirà Tex da fuorilegge a ranger, ma secondo me gli toglie (inevitabilmente) molto dell’aura da cavaliere errante e inquieto, da "lupo della prateria" (come si definisce lui stesso), che aveva invece nella versione di GLB.

 

2) La polemica insistita verso la legge e gli sceriffi che non sanno fare vera giustizia in un mondo violento, presente in GLB, qui sparisce. Tex è preso dalle sue vicende personali, deve discolparsi e basta, il contesto in questa storia non conta, e insomma il West  non appare così privo di legge e in mano ai banditi come traspare invece da quello di GLB.

Questi tipi di commenti non ci sono più:

Tex.jpg   Tex-2.jpg  

Come scrive GLB in una didascalia: "L'intero Texas è terrorizzato dalle gesta della Mano rossa. Crudeli omicidi, assalti alle banche, ecc." Questo elemento di criminalità incontrollata e di paura dei cittadini in Boselli non emerge (o non abbastanza).

 

3) Non ci sono neanche più, appunto, i commenti della gente comune, onesta, che quasi come un coro accompagnavano il Tex degli inizi. Come quello postato qui sopra o come quest'altro:

Tex-3.jpg

 

Infine una piccola cosa che non mi spiego: perché, quando Tex precipita dalla cascata, viene tagliata la scena eliminando il seguito ben più drammatico di GLB? Tex nell’originale, infatti, viene trascinato sul fondo, fatica a riemergere e stremato dice: “E’ finita!” 

Niente di grave, ma mi chiedo perché sia stata tolta.

In generale tutta la scena della caverna e del fiume sotterraneo in GLB è più cupa e coinvolgente.

Tex-4.jpg  Tex-5.jpg

 

Non critico i cambiamenti (è un remake, quindi è chiaro e legittimo che ve ne siano), ma alla fine mi sembra che in generale tolgano qualcosa senza molto aggiungervi.

Per esempio, questa bella vignetta l'avrei lasciata, ovviamente rivista da Ghion.

Tex-3.jpg

  • Mi piace (+1) 1
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora...Non ricordo minimamente l'originale di GLB (è in libreria e non lo leggo da secoli) quindi non posso fare paragoni.

Detto questo, a pelle e dopo la prima lettura, gradisco molto di più quando Boselli può avere massima libertà.

In questa storia ho "sentito" un po' di freno a mano tirato e quindi si legge, i disegni di Ghion inoltre mi sono piaciuti, ma alla fine sono rimasto con ancora "fame".

Le storie del Bos mi saziano, questa no e a visto che è un adattamento/remake di un qualcosa di GLB probabilmente il motivo è questo.

Farò una seconda lettura sicuramente e vedremo.

 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' logico che le storie "nuove" siano migliori, più libere e si sviluppino su terreni inediti o comunque poco esplorati (vedi le citate Pinkerton lady o Seminoles, ma anche Cortina e Alto Missouri). Però ci sono storie di GLB su cui non si può passare velocemente e, pur personalmente meno apprezzate, sono sempre interessanti per il tono moderno che dà loro Boselli.

Una cosa che farò è andare a leggere l'originale, ma solo DOPO aver letto il "remake".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Adesso, Angelo1961 dice:

Però ci sono storie di GLB su cui non si può passare velocemente e, pur personalmente meno apprezzate, sono sempre interessanti per il tono moderno che dà loro Boselli.

Una cosa che farò è andare a leggere l'originale, ma solo DOPO aver letto il "remake".

 

Condivido, con la sola differenza che io al contrario mi sto via via rileggendo prima le vecchie versioni e poi le nuove.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io faccio l'inverso perchè leggendo prime le antiche avrei troppi spoiler. 

La differenza è che tu sei dell'85 quindi hai ancora una buona memoria. Io ricordo poco delle prime storie.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Niente storie nuove su Tex Willer per quest'anno purtroppo.

Per fortuna ci sono i due speciali, che dovrebbero essere con storie inedite.

Spero che Boselli in questi rifacimenti ci aggiunga qualcosa di nuovo senza stravolgere più di tanto i soggetti di Glb. Capisco comunque che queste storie fondamentali debbano entrare nella serie di Tex Willer.🙋‍♂️

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Poe dice:

La penso anch'io così.

Boselli e Ghion hanno fatto come sempre un ottimo lavoro, ma resta il fatto che per un lettore che conosce già la storia originale l’interesse, a dir la verità, non è altissimo. Insomma io aspetto con maggior curiosità le nuove avventure inedite, augurandomi che siano del livello di “Pinkerton Lady” e di “Nella terra dei Seminoles”.

 

Per quanto riguarda i cambiamenti: non sono tali da stravolgere la storia o da modificarne l'essenza, ma comunque ve ne sono di significativi.

A parte quelli già segnalati, ne noto tre:

1) Il Tex de “La mano rossa” di GLB è un giustiziere solitario che - lasciamo da parte l'aspetto violento censurato - ha l’approvazione dei cittadini e della gente onesta, ma di fatto è senza troppe relazioni, è una specie di romantico cavaliere della valle solitaria ante litteram, che appare e poi sparisce chissà dove non appena compiuta la sua impresa.

Boselli invece in questa sessantina di numeri ha creato attorno a Tex una serie di amici e di punti di riferimento: la famiglia Sanderson (che ricompare qui come momentaneo luogo di rifugio) oppure Cochise, oppure tutta una serie di rangers, sceriffi, agenti Pinkerton, ecc. che lo conoscono e lo stimano (come viene detto anche nella penultima pagina della storia).

Questo rende più credibile il passaggio che compirà Tex da fuorilegge a ranger, ma secondo me gli toglie (inevitabilmente) molto dell’aura da cavaliere errante e inquieto, da "lupo della prateria" (come si definisce lui stesso), che aveva invece nella versione di GLB.

 

Fermo restando che, a mio avviso, la lettura di questo tipo di storie è in qualche modo condizionata dalla conoscenza dell'antecedente scritto da GL Bonelli e quindi il coinvolgimento emotivo risulta di fatto minore (tanto più che si sa già come "andrà a finire"), però ritengo che Boselli abbia saputo mantenere la componente di Tex come "lupo solitario" (o come "primula rossa" imprendibile), ma innestando questo elemento su una dimensione ugualmente molto intrigante, proprio nelle ultime pagine dell'albo.

Infatti diventa l'occasione per presentarci un dinamico Kit Carson che intende mettersi sulle tracce dell'inafferrabile Tex con l'atteggiamento di chi sa bene che si tratta di un individuo molto abile nel non farsi "mettere il sale sulla coda", ma con il gusto di assumersi questa esaltante sfida sapendo di poterla superare. E questo, tutto sommato, prepara bene, anche se in poche battute, uno dei passaggi essenziali della saga, facendo pregustare quell'incontro e quella fondamentale amicizia che legherà per sempre i due personaggi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">13 ore fa</span>, Poe dice:

Infine una piccola cosa che non mi spiego: perché, quando Tex precipita dalla cascata, viene tagliata la scena eliminando il seguito ben più drammatico di GLB? Tex nell’originale, infatti, viene trascinato sul fondo, fatica a riemergere e stremato dice: “E’ finita!” 

Niente di grave, ma mi chiedo perché sia stata tolta.

In generale tutta la scena della caverna e del fiume sotterraneo in GLB è più cupa e coinvolgente.

Tex-4.jpg  Tex-5.jpg

 

Quella scena è un cliffhanger, è stata messa lì solo per chiudere la striscia con un momento di suspense per invogliare il lettore all'acquisto della successiva.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Col prossimo mese intanto Tex cambia camicia, e io speravo vivamente che si mettesse quella rossa, ma purtroppo cosi non è. Spero che la camicia gialla tra qualche storia la metta a lavare, e che si prenda dal cesto quella rossa che qualche spasimante gli ha preparato.

Spero invece che Kit Carson continui con la camicia a frange, anche se sporca, e che non indossi quell'orribile  camicia a quadretti che gli ho visto una volta addosso. Spero anche di non vederlo con quella divisa militare da ranger, ( non ce lo vedo proprio il vecchio reprobo ).

Questo post è anche per stimolare il Boselli a dire la sua, ma mi sa che è un osso troppo duro.🤐🙋🏻‍♂️

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Magic Wind dice:

Quella scena è un cliffhanger, è stata messa lì solo per chiudere la striscia con un momento di suspense per invogliare il lettore all'acquisto della successiva.

Sì, d'accordo, ma poteva essere lasciata, non dà l'idea di qualcosa di appiccicato lì. Almeno a me. Anzi migliora la scena, aumentando le difficoltà di Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Just now, Piombo Caldo said:

Col prossimo mese intanto Tex cambia camicia, e io speravo vivamente che si mettesse quella rossa, ma purtroppo cosi non è. Spero che la camicia gialla tra qualche storia la metta a lavare, e che si prenda dal cesto quella rossa che qualche spasimante gli ha preparato.

Concordo! Almeno al giovane Tex lasciamogli la camicia rossa! (o almeno, facciamo vedere che si cambia la camicia ogni tanto, almeno quando era ancora giovane e andava a donne! :laugh: )

 

Camicia Rossa la Trionferà!

  • Haha (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Spero invece che Kit Carson continui con la camicia a frange, anche se sporca, e che non indossi quell'orribile  camicia a quadretti che gli ho visto una volta addosso. 

 

Temo che potresti rimanere deluso.

 

<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Spero anche di non vederlo con quella divisa militare da ranger, ( non ce lo vedo proprio il vecchio reprobo ).

 

Ammesso e non concesso che si arrivi a coprire quel periodo, Carson non indosserà la divisa, semplicemente perché i Rangers non hanno divise.:P

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

3 minutes ago, Carlo Monni said:

Ammesso e non concesso che si arrivi a coprire quel periodo, Carson non indosserà la divisa, semplicemente perché i Rangers non hanno divise.:P

Suvvia, abbiamo rangers in un periodo storico in cui erano stati sciolti (e viene proprio detto che non sono stati sciolti per merito di Tex), date anticipate e ritardate, un inesistente "servizio segreto dei rangers"....  cosa costava fare un "reparto sperimentale di rangers in divisa" capitanato da Kit Carson? :laugh:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

A discolpa di GL Bonelli, i rangers che avevano partecipato alla II guerra mondiale, anche in Italia, e di cui parlavano i giornali all'epoca, sono questi:

https://it.wikipedia.org/wiki/75th_Ranger_Regiment

 

Che non solo hanno divise, reggimenti, etc e sono un vero e proprio corpo militare, ma sono i "rangers" propriamente detti.

 

Quelli di cui fa parte Kit Carson nel mondo di Tex sono i "Texas Rangers", cosa totalmente diversa, nati appunto quando il Texas non faceva parte degli USA. Vista la scarsissima documentazione dell'epoca è normale che ci fosse confusione...

 

Fra l'altro, il Kit Carson "storico", a cui probabilmente GL Bonelli faceva ancora riferimento (pur con larghissime libertà narrative) non è mai stato un texas ranger ma è stato un ufficiale dell'esercito (che tra l'altro ha combattuto per l'Unione nella guerra civile), quindi aveva senso metterlo in divisa...  :laugh:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.