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TWF - Tex Willer Forum

Addio a Gianfranco Manfredi


Sam Stone

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10 hours ago, Magic Wind said:

- I primi 10 numeri di Dylan Dog per me sono i più belli di tutta la serie :P

 

Capisco perchè ti piace Nolitta su Tex! :lol:

 

10 hours ago, Magic Wind said:

- Che la qualità di quanto pubblicato costituisca un fattore basilare nel calo delle vendite è pacifico, ma che Magico e Volto Nascosto siano usciti in un periodo in cui il mercato era in ESPANSIONE è altrettanto innegabile (perfino una chiavica come Brad Barron vendeva se non sbaglio sulle 80.000 copie /mese)

 

Non solo è "negabile", ma te lo contesto proprio!

 

Il mercato del fumetto, in Italia, è in "recessione" in generale dagli anni 70. Il boom di Dylan Dog non solo è stato un boom temporaneo ma, per i numeri degli anni 70... non è un boom.

 

La famosa fascetta del numero 45 citava 200.000 copie di Tiratura, e già era un boom: ma non tutta la tiratura viene venduta! Normalmente già vendere il 50% delle copie era un buon numero, in una situazione di vendite continuamente crescenti probabilmente si vendeva una percentuale maggiore, ma non credo tutte. poi comunque la tiratura crsce ancora, senza tanti annunci roboanti (penso perchè ad un certo punto si supera Tex, ma vallo a sapere), comunque si sa che Dylan Dog arrivò a superare Tex, per pochi mesi, quando Tex vendeva poco sopra 300.000 copie.

 

Solo che negli anni 70 Tex vendeva 700.000 copie. L'Intrepido e il monello vendevano 500.000 copie SETTIMANALI. Topolino si avvicinava al milione.

 

Dylan Dog, il grande boom degli anni 90...  negli anni 70 non sarebbe nemmeno entrato nella Top Ten mensile!

 

Nel fumetto italiano io sento parlare di crisi ININTERROTTAMENTE dagli anni 70!

 

Ovvio che anche in momenti di crisi, ci sono testate che per un po', all'inizio, fanno successo. Non so se ti ricordi ma negli anni 90 ci furono altri "boom", più limitati, ma che si esaurirono presto. Lupo Alberto (personaggio degli anni 70) nella versione mensile orizzontale. PK. Si potrebbe anche citare Nathan Never, ma per me fu più il traino "speculativo" dei Dylan Dog (troppi hanno comprato 50 copie pensando ingenuamente di rivenderle guadagnandoci, tanto che ad un certo punto i commercianti, ingolfati da decine di copie mai lette e nuovissime, hanno smesso di accettarli anche regalati! :lol: ). Sono piccoli "blip", che non cambiano l'andazzo generale. Anche Tex Willer all'inizio ha superato le centomila copie: vuol dire che è finita la crisi?

 

Le vendite maggiori PER TESTATA la Bonelli le ha avuto negli anni 70, con altissime tirature (anche Zagor passava le 200,000) e prezzi bassi che davano un punto di pareggio altissimo (Ken Parker era in perdita con 48.000 copie...)

 

Le vendite maggiori COME CASA EDITRICE le ha avute invece nei primi anni 90, ma non perchè vendesse molto ogni serie: perchè ci fu la prima proliferazione di uscite! A Tex (che comunque vendeva ancora oltre 300.000 copie) si aggiunse la TuttoTex (e TuttoZagor, TuttoMark, TummoMartin Myster, TuttoMisterNo, TuttoWest...), arrivarono gli special e gli almanacchi, i Texoni e i DylanDogoni, e oltre a Dylan Dog c'erano la prima ristampa, la seconda ristampa, e poi arrivò Nathan Never e Legs e Nick Raider, e Zona X e il Ken Parker Magazine...  il boom della VENDITE COMPLESSIVE Bonelli fu dato dal TRIPLICARE LE TESTATE, non dalle vendite di ciascuna di esse.

 

Ma anche le vendite della casa editrice, a quanto ne sono, arrivarono al top nei primi anni 90. Come oggi, la iperproduzione (e allora i prezzi degli albi erano molto più bassi anche in termini reali!) portò a spingere i lettori a fare delle scelte. Le tirature di TUTTI gli albi Bonelli iniziarono a calare (nel caso di Dylan Dog), o continuarono a calare (tutte le vecchie testate storiche), o iniziarono a crollare (Nathan Never, Legs, Zona X, Nick Raider, Mister No).

 

Nella metà degli anni 90 erano già ricominciate le geremiadi. Era già tornata la crisi (nel resto del fumetto italiano non se ne era mai andata, quelli sono gli anni in cui chiudono le ultime riviste "d'autore", la Acme e pure l'effimera bolla di autoproduzioni che avevano sperato di inserirsi in coda alla speculazione di Dylan Dog).

 

Nel 1997 il mercato del fumetto in Italia sarebbe stato in espansione? Ma dove? Per chi? Era già in calo da vent'anni, e l'effetto dell'ultima effimera "botta di ossigeno" era già finita da anni. Molte testata Bonelli ormai vivacchiavano ed erano chiaramente alla canna del gas, anche se si strascinarono ancora per qualche anno. Quel "boom di nuove serie" che parte proprio con Magico Vento serviva proprio a tentare di contrastare questo calo: il venduto complessivo era in picchiata e servivano nuove serie per prendere il posto di quelle moribonde.

 

Vero che, come abbiamo già detto, il primo numero di Magico Vento vendette ancora parecchio (io avevo sentito 200.000 copie, ma forse è un arrotondamento), ma era stato ottenuto facendo pubblicità massicce su Tex e Dylan Dog, come "western horror" (e comunque questo vuol dire che comunque meno di un terzo dei lettori delle due serie ebbe voglia di dargli fiducia anche per un solo numero), e come disse Boselli in questo forum tempo fa ci fu un impegno anche "muscolare" di riempire le edicole di copie. Eravamo agli inizi della discesa, ovvio che le tirature erano più alte, se è un calo continuo... ovvio che nel passato non si era ancora scesi così in basso.

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, mac82 dice:

per citare un'altra serie dell'epoca a cui sono affezionatissimo, a consapevole rischio di insulti e denigrazioni, penso a Jonathan Steele, che avrebbe meritato ben altre continuazioni).

Solo complimenti invece :old:Jonathan Steele del compianto Federico Memola era davvero una splendida serie!

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

IMG20250129191416.jpg

Un piccolo omaggio a Gianfranco Manfredi, fatto rapidamente con la biro durante il lavoro. 

Mitakuye Oyasin

Molto, molto bello :ok:

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@Diablero il giornale di SBE, in coda al numero 3 (o al numero 4 di MV) parla di 180mila copie. Manfredi, nell'intervento di @Poe a pagina due di questo topic confermava (170 o 180), ma in quel periodo anche il numero 1 di Napoleone (la serie migliore della Bonelli di quegli anni, per scrittura- secondo me) vendette 130mila copie (credo fosse scritto sulla quarta del numero 3 dello stesso Nap). 

 

Detto questo se per arrivare a mettere a fuoco la serie ci metti un po', e siamo abbastanza concordi (più o meno tutti) che il botto arriva con il numero 16, mi sembra normale che un po' di lettori li perdi per strada. 

 

Noto che sulle altre serie scritte da Manfredi siamo più o meno d'accordo. Volto Nascosto è un grande affresco, molto interessante che sorprende e spiazza, ma il resto lascia un po' a desiderare. 
Credo che il grosso problema delle miniserie Bonelli, sia stato il successo di Brad Barron che ha convinto tutti che gli episodi singoli, fossero quelli consigliabili per miniserie da 15-16 episodi, invece di storie compatte che potessero sorprendere il lettore. 
Dopotutto i primi albi di Shanghai Devil hanno lo stesso tipo di narrazione degli episodi singoli (addirittura tra il numero 2 e il numero 3- mi sembra passi un anno). 


Altre informazioni sparse. @borden da qualche parte in questo stesso forum dichiarò che DYD arrivò a vendere 470mila copie (per pochi mesi- secondo me tra il numero 70 e il numero 80 - credo che in tutte le scuole si sia letto, sotto i banchi il lungo addio e credo che il numero 100 di Dyd sia stato uno dei numeri più venduti, perché tutti lo volevano comprare per rivenderselo a peso d'oro negli anni successivi), che poi, assieme alle varie ristampe superava il milione. 

 

Sulle altre vendite non mi pronuncio, ma credo che Nathan Never sia rimasto stabile, per un bel po' di anni. Credo almeno i primi 10 anni. 
 

 

 

OFF TOPIC
Tra i primi 10 albi di Dylan Dog, secondo me ci sono almeno due chicche non indifferenti. Gli Uccisori e La bellezza del Demonio. La bellezza del demonio porta tutti i semi che poi diventeranno il vero DYD di Sclavi. I personaggi sconfitti, il tizio con la mamma cicciona, Larry Varedo (hai una cicca ragazzo?), Mala, il giovane ispettore Bloch, il bellissimo racconto in prima persona che apre la storia con l'impiccagione e una copertina di Villa meravigliosa. 


 

 

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, laredo dice:

Molto, molto bello :ok:

Grazie pard! :)

 

Son certo che se l'avesse potuto vedere Gianfranco, avrebbe giudicato schiettamente il ritratto, magari tirandomi le orecchie per la poca somiglianza :D, ma mi andava di omaggiarlo;

un piccolo gesto per manifestare la mia stima nei suoi confronti.  

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<span style="color:red">19 ore fa</span>, laredo dice:

Solo complimenti invece :old:Jonathan Steele del compianto Federico Memola era davvero una splendida serie!

Molto, molto bello :ok:

Chiudo l'off topic (non si mai che possa essere di stimolo per ulteriori riflessioni in altri topic sulla storia del fumetto o della casa editrice) sottolineando che effettivamente l'infornata di nuove serie nella seconda metà degli anni Novanta (Magico Vento, Jonathan Steele, Napoleone, Julia, Dampyr) era caratterizzata da un'elevatissima qualità e godibilità dei prodotti, per di più declinata in un'ampia varietà di generi. Dopo quelle serie (in parte in edicola ancora oggi, in parte chiuse con una tiratura che oggi farebbe ancora gola), il diluvio. 

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Io vorrei fare ancora qualche considerazione.

 

Fra le miniserie di quell'epoca, non so esattamente quali abbiano venduto di più o di meno, ma sappiamo che Volto Nascosto fu una delle più vendute, se non la più venduta. Una miniserie che, a sentire i discorsi di tanti "esperti di frasi fatte", non avrebbe dovuto vendere un tubo: non solo "storica" ma persino ambientata nella storia coloniale italiana! Con un protagonista assolutamente non "tamarro", anzi, davvero anti-tamarraggine personificata (punta per tutta la serie una donna che non lo guarda manco di striscio e invece stravede per un "vero eroe"

 

Sappiamo che il seguito pensato per capitalizzare su quel successo non funzionò altrettanto bene. Eppure a sentire le solite "frasi fatte" avrebbe dovuto vendere di più: non più ambientato nella "noiosa" Italia, senza politicamente pericolosi rimandi alla pomposa voglia dell'Italia di farsi un "impero" fuori tempo massimo, era anzi ambientato in Cina! (Come i manga!!!!) e c'erano persino le ARTI MARZIALI! :P

 

Gran parte delle altre miniserie sono invece state fatte saggiamente, "citando" i classici clichè noir visti già mille volte, con i soliti protagonisti bidimensionali visti mille volte (qualcuno ha detto Brad Barron?), tutta raba che gli esperti garantiscono, piace al pubblico! :rolleyes:

 

Ecco il problema della Bonelli: il pubblico NON DÀ RETTA AGLI ESPERTI IN FRASI FATTE! E legge quello che lo appassiona, non quello che "cita" le cose che l'hanno fatto appassionare! Non capiscono che citare è più "postmoderno" che appassionare! È il pubblico che è sbagliato! :lol:

 

Detto questo, è un vero peccato che Cani Sciolti sia stato penalizzato da quel formato "audace" idiota che davvero non ho idea chi potesse pensare avrebbe venduto ("ideona! Gli diamo metà delle pagine in un formato diverso da quello solito così non sta nelle librerie che si sono fatti fare apposta e nemmeno in quelle standard, non possono manco metterlo vicino ai TPB americani, è proprio un formato diverso da tutti per rompergli di più il xxxxx e fargli spendere di più, sarà un successone!!!") :craniate:

 

(io a tutt'oggi non so dove mettere i cani sciolti, danno problemi ovunque li metta, servirebbe una libreria solo per quelli e i Deadwood Dick, le uniche 2 serie audace che ho preso)

 

Nel formato Bonelli normale sarebbe durata solo 10 albi. E sarebbe costata molto meno agli acquirenti. E avrebbe avuto un formarto che non faceva venir voglia di andare a tirare i sassi alla Bonelli. Secondo me sarebbe arrivata alla fine, hanno fatto davvero di tutto per renderla respingente e allontanare i lettori... 

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  • co fondatore

Tutti a citare Brad Barron e che dimenticano Demian, dove i personaggi di contorno erano più azzeccati del protagonista.

Ruju aveva ottime idee, era il character principale a essere sbagliato.

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Nel ricordo di Luca Crovi sul sito SBE c'è il link al servizio digitale delle Biblioteche Lombarde, da dove è liberamente scaricabile il romanzo storico-horror  "Magia Rossa" sia nello standard aperto (ePub) che nel vecchio formato proprietario kindle (mobi). Se vi fosse sfuggito lo ripropongo qui sotto.

 

 

https://milano.medialibrary.it/media/scheda.aspx?id=850636211&source=ebook_mlol_carousel

Edited by Il sassaroli
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Grazie per la segnalazione! Confesso che il Manfredi romanziere mi è ancora ignoto, non ho letto nulla di suo, ma la trama di "Magia Rossa" mi incuriosisce.

 

La prima cosa che mi interessò davvero di Manfredi come sceneggiatore (anche se all'epoca non sapevo chi fosse) fu questa:

 

All'epoca mediaset produceva un sacco di serie, la maggior parte ignobili e dimenticabili (soprattutto quelle più citate e più ricordate, in genere imbarazzanti). Questa invece è davvero divertente e ovviamente non la citano mai...  :rolleyes:

 

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Manfredi fu lo sceneggiatore anche della serie tv di Valentina, tratta dai fumetti di Crepax. Ricordo di averne visto un paio di episodi (più che altro per la protagonista Demetra Hampton :P): onestamente non mi sembrò niente di che, un erotico molto soft core come andava di moda negli anni '80, ma magari rivedendola adesso la rivaluterei.

 

Collaborò anche ai film di Salvatore Samperi, dove lo si vede spesso anche come attore (in Fotografando Patrizia è mitica la scena dove fa la "mano morta" con Monica Guerritore :lol:)

 

Edited by Magic Wind
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Ricordo pure una sua piccola parte in Abbronzatissimi 2, dove impersona il ruolo di un editore che finirà per salvare il protagonista Jerry Calà, dopo un "tributo" versato dalla moglie Eva Grimaldi. 🤣 Gianfranco era davvero un artista dal talento poliedrico. 

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Talento poliedrico è dir poco. Passava dai fumetti western-horror di "Magico Vento" alla serie Tv "Colletti bianchi". Da romanzi come "Ultimi vampiri" a dischi come "Zombie di tutto il mondo unitevi". Da attore in "Abbronzatissimi 2" a saggi come "C'era una volta il popolo: storia della cultura popolare" o a "Gordon link". Dall'antimperialismo di "Volto nascosto" alla sceneggiatura del film "Liquirizia". :lol:

 

Come dicevo, mi è capitato di leggere due anni fa il suo libro di saggistica "A qualcuno piace scorretto: per una storia delle provocazioni letterarie (1851-1869)", pubblicato nel 2022, un libro molto bello, molto colto, che analizza in 30 capitoli, con piglio da critico letterario esperto ma allo stesso tempo divulgativo, 30 romanzi di successo che hanno trasgredito le regole del loro genere letterario e/o dei valori dominanti nell'epoca in cui furono scritti: si va da romanzi famosi come "Il signore delle mosche" di Golding a "Mattatoio n. 5" di Vonnegut, da "Il pasto nudo" di Burroughs a "Il mondo nuovo" di Huxley, a "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee, ecc. ecc. a romanzi un po' meno noti come "Il cacciatore di scalpi" di Reid, a "Il tallone di ferro" di Jack London, a "La giungla" di Upton Sinclair a "I 500 milioni della Begum" di Jules Verne, ecc.

Tutte opere che servono anche a riflettere sul concetto di "politicamente corretto" e "politicamente scorretto" e su come a volte, per paradosso, la scorrettezza iniziale possa trasformarsi in "forma estrema della correttezza".

E' un libro che fa venir voglia di leggere altri libri...

In particolare a me ha fatto venir voglia di leggere - non lo conoscevo -  "La giungla" di Upton Sinclair, un romanzo del 1906 che descrive la "giungla" del quartiere dei macelli di Chicago (sembra la Chicago di Hogan in Magico Vento :lol:) dove lavoratori sottopagati conducevano una vita ben poco allegra...

 

Leggo su Wikipedia che Gianfranco Manfredi era laureato in filosofia con una tesi su Rousseau e per qualche tempo ha lavorato per l'Istituto di Storia della Filosofia. Davvero poliedrico...

  • +1 3
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Poe dice:

con una tesi su Rousseau

Grazie, cercavo giusto di capire con quale tesi si fosse laureato ma su Wikipedia non l'avevo trovato.

Comunque sì, la sua poliedricità è veramente impressionante! Impareggiabile. 
Quest'anno intendo provare a leggere qualche suo romanzo, alcuni sembrano veramente interessanti.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Magico Vento dice:

Grazie, cercavo giusto di capire con quale tesi si fosse laureato

Sì, ho letto in un'intervista che i suoi autori preferiti, quelli su cui tornava più spesso, erano Edgar Allan Poe, Emile Zola e Jean Jacques Rousseau.

Su Rousseau, non a caso, ha scritto anche il suo primo libro. ;)

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Il 26/01/2025 at 22:28, Diablero dice:

Quella che gli fu commissionata (come soggetto: a quando risale la sceneggiatura?)

 

Bella domanda. A suo tempo ho provato a chiederlo ricevendo risposte contraddittorie. Diciamo che di sicuro fu completata entro il 1997.

Sul perché poi Sergio Bonelli abbia aspettato fino al 2005 per pubblicarla sono aperte le scommesse. :lol:

 

Io ho avuto diverse occasioni di parlare con Manfredi negli ultimi anni. Ci siamo scambiati mail, messaggi vi WhatsApp, telefonate ed ovviamente chiacchierate di persona. Era un uomo di una schiettezza impressionante.

Fino a qualche anno fa si considerava una sorta di autore ospite su Tex ed aveva un accordo con Sergio Bonelli secondo cui avrebbe scritto una storia solo se avesse potuto sceglierne il disegnatore.

Qualche anno fa, parlando delle storie che stava scrivendo, mi disse che non era molto contento di uno dei disegnatori che gli avevano assegnato, ma che c'era poco da fare perché tutti i disegnatori devono lavorare e qualcuno deve scrivere per loro. Ciò mi fece capire che si considerava ormai parte integrante dello staff. 

Ricordo anche che di fronte alla prospettiva di affidare un Texone a Pedro Mauro si dichiarò entusiasta e si offrì volontario per scriverlo.

Purtroppo ci fu il famigerato litigio con la SBE e per un po' i rapporti si interruppero. 

Il resto lo sappiamo.
 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Geronimo dice:

Ciao @Carlo Monni, ma poi il Texone a Pedro Mauro non è più stato assegnato?

 

 

Onestamente, non lo so. Nella presentazione del Color Tex del novembre 2023 Boselli si dichiarava orgoglioso di aver scritto la prima storia di Tex di Pedro Mauro. Si potrebbe ragionevolmente pensare che dopo la prima ce ne saranno altre, ma anche se fosse davvero così, questo non vorrebbe necessariamente dire che una di esse sarà un Texone.

Solo Boselli lo sa.

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  • 2 weeks later...
Il 30/01/2025 at 20:45, Diablero dice:

Detto questo, è un vero peccato che Cani Sciolti sia stato penalizzato da quel formato "audace" idiota che davvero non ho idea chi potesse pensare avrebbe venduto ("ideona! Gli diamo metà delle pagine in un formato diverso da quello solito così non sta nelle librerie che si sono fatti fare apposta e nemmeno in quelle standard, non possono manco metterlo vicino ai TPB americani, è proprio un formato diverso da tutti per rompergli di più il xxxxx e fargli spendere di più, sarà un successone!!!") :craniate:

😅👍 Davvero certi formati fanno uscire dai gangheri, spesso finiscono tristemente "orizzontalizzati" in libreria e se sbordano vandalizzati...☹️

 

Il 30/01/2025 at 21:33, Mister P dice:

Tutti a citare Brad Barron e che dimenticano Demian, dove i personaggi di contorno erano più azzeccati del protagonista.

Ruju aveva ottime idee, era il character principale a essere sbagliato.

Concordo, serie interessante, ma personaggio non carismatico e non molto riuscito.

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