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TWF - Tex Willer Forum

Quanto dovrebbe costare un fumetto?


Doudou

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Buonasera a tutti. Apro questa discussione a mò di sondaggio per chiedervi quanto dovrebbe costare un fumetto? Naturalmente, la questione non si limita al solo Tex e vanno prese in considerazione i compensi degli autori, il costo della carta ecc.. Ma quale sarebbe la cifra "giusta" secondo la vostra opinione?

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Secondo me un prezzo giusto, per un fumetto da edicola, sarebbe quello tra i 5 e i 6 euro, sopratutto senza uscite collaterali, se invece vogliamo andare sui cartonati da libreria e simili allora penso a 19 20 euro massimo ma con almeno un 100 di pagine.

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Così a priori senza sapere quante copie vengano effettivamente vendute è difficile dare un prezzo serio... per me un fumetto come Tex potrebbe costare anche 6/7 euro 

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A mio avviso una domanda troppo generica: il prezzo di un bene come il fumetto è influenzato dal tipo di fumetto, numero di pagine, pregio dei materiali usati, nome degli autori e loro compenso, periodo di riferimento, poichè paragonare uno stesso albo con i costi degli anni 70 ad adesso, senza considerare l'inflazione, è davvero fuorviante.

 

Con il costo della vita attuale, dove anche un pacco di sigarette costa quasi sei euro e i carburanti si aggirano sui due euro al litro, al supermercato dieci euro vanno via come niente (ma avete notato quanto sono rincarati prodotti come i tovaglioli e la carta igienica?) e una birra al pub meno di cinque euro nemmeno a parlarne, trovo che il prezzo degli albi Bonelli (sebbene dispiaccia che salga così rapidamente) è tutto sommato in linea.

 

Piuttost,o sulla carta stampata che sta soffrendo davvero tanto negli ultimi anni, perchè lo stato non interviene riducendo l'Iva? E stiamo freschi, sulla cultura non conviene investire, meglio agevolare i compratori di ostriche! :lol: 

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Intervenire riducendo l'IVA della carta stampata sarebbe un indicatore, per lo meno, di buona volontà verso la cultura in genere. Nel concreto sembra però una pia illusione.

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Quanto dovrebbe costare un fumetto? Dipende dalla qualità del fumetto. Un brutto fumetto che costa troppo è uno sproposito. Un bel fumetto che costa troppo è uno strozzinaggio. Inoltre, c'è una cosa che si dimentica spesso: il fumetto è un racconto popolare. Cioè, per il popolo. Cioè, per la gente. Cioè, per TUTTI. Quindi con un prezzo alla portata di tutti. 

 

Ma un Tex da 5,80 euro, per esempio, non è alla portata di tutti. E' alla portata di pochi. E il fumetto, da popolare, per tutti, diventa una cosa da ricchi, da elite, da privilegiati, da quelli che hanno i soldi. Non è più per tutti. Non è più un racconto popolare. Quindi non è più un fumetto: è un divertissement per i ricchi che se lo possono permettere.

 

Un prezzo giusto per un fumetto? Non più di due euro, due e mezzo al massimo (5.000 lire). E già così è troppo. Non ci sono più fumetti così? Sbagliato: non ci sono più fumetti e basta, perchè non sono più per la gente. 

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Il fumetto popolare, a mio avviso, è morto negli anni 80. La Bonelli ha tenuto qualche anno in più grazie a Tex e Dylan Dog, ma intestardirsi al giorno d'oggi a definirlo tale, quando ormai le platee usano altre piattaforme, mi pare anacronistico. 

 

Il mondo cambia e bisogna rassegnarsi. Chi l'avrebbe mai detto negli anni 80 che la popolarissima pellicola Kodak sarebbe fallita? Eppure... 

 

P.s. Ormai di popolare ci sono solo smartphone e social, quelli sono accessibili a tutti e infatti i danni che stanno facendo i lavaggi dei cervelli, si cominciano a vedere 

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33 minuti fa, joe7 dice:

Un bel fumetto che costa troppo è uno strozzinaggio

Non è una frase idonea al confronto questa, oltre che sbagliata, stai praticamente dando degli usurai agli editori ma chi è vittima di certe pratiche non può mica scegliere (come noi) di fare a meno di spendere quei soldi se non possiamo, all'usuraio/strozzino devi darglieli volente o nolente.

Edited by Tex_Willer90
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Non è una frase idonea al confronto questa, oltre che sbagliata, stai praticamente dando degli usurai agli editori ma chi è vittima di certe pratiche non può mica scegliere (come noi) di fare a meno di spendere quei soldi se non possiamo, all'usuraio/strozzino devi darglieli volente o nolente.

E la cosa peggiore, non è nemmeno la prima volta che viene usata, nonostante già fosse stata ampliamente biasimata da parecchi sul Forum.

Joe potrebbe essere una risorsa per il forum, ma noto che si intestardisce a rimaner fedele al ruolo che si è ritagliato, ovvero un "tagliente bastion contrario" che ci sguazza nel far saltar la mosca al naso agli interlocutori. Che ci abbia preso Mauro sul suo conto? 

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Il fumetto ha smesso di essere popolare quando è stato sdoganato come opera d'arte e si è cominciato a parlare di "maestro" di qua e di là per riferirsi a chi li scrive e li disegna, quando da ingenuo divertimento per ragazzi è passato per essere considerato un prodotto per intellettuali, intenditori, collezionisti.

 

Certo, a prescindere, sarebbe bello se costassero meno. Un albo di Tex a 2€? Magari! Però non so se riuscirebbero a rientrare nei costi.

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4 ore fa, joe7 dice:

Ma un Tex da 5,80 euro, per esempio, non è alla portata di tutti. E' alla portata di pochi.

 

Più o meno come una Maserati :lol::lol: :lol: Anzi il Tex lo dovrebbero inserire nel paniere Istat tra i beni di lusso :rolleyes::rolleyes::rolleyes: 

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Parlare di "strozzinaggio" è completamente sbagliato, come ha spiegato bene Tex_Willer90

 

5 hours ago, Tex_Willer90 said:

Non è una frase idonea al confronto questa, oltre che sbagliata, stai praticamente dando degli usurai agli editori ma chi è vittima di certe pratiche non può mica scegliere (come noi) di fare a meno di spendere quei soldi se non possiamo, all'usuraio/strozzino devi darglieli volente o nolente.

 

Ma anche parlare di "quanto dovrebbe costare un fumetto" è sbagliato, perchè il fumetto non è un unico prodotto, tipo il prosciutto. Ci siamo abituati ormai a fare discorsi tipo "quanto dovrebbe costare il prosciutto", perchè vediamo prezzi diversi per un qualcosa che, a parte alcuni dettagli (comunque importanti, come qualità, remunerazione equa di chi ci lavora, sapore, etc.) è sostanzialmente sempre la stessa cosa.

 

Ma il fumetto non è sempre la stessa cosa. Il fumetto è un MEZZO. Noi NON COMPRIAMO "IL FUMETTO" come potremmo comprare il prosciutto: noi compriamo un qualcosa CHE CI VIENE VEICOLATO TRAMITE IL FUMETTO.

 

Dire "quanto deve costare un fumetto" è come dire "quanto deve costare un qualcosa che ci viene venduto tramite un supermercato?"

 

Ma sugli scaffali di quel supermercato ci trovate prodotti disegnati da Manara (un mio amico editore si è informato per fargli disegnare una copertina, non volete sapere la cifra che ha chiesto...) che parlano di arte pubblicati in costosi cartonati extra-large, così come (magari più una volta) pornazzi disegnati da esordienti che magari poi non vengono nemmeno pagati...

 

Inoltre, il "costo di produzione" di un fumetto è in gran parte FISSO, uguale sia che venda 1 milione di copie sia che ne venda venti, ma quindi cambia enormemente la "quota" di questo costo da ripartire su ogni copia.

 

La vera domanda sarebbe "quando dovrebbe costare questa storia di xxxxx e xxxx, pubblicata in questi x albi di Tex della Bonelli?"

 

E a questa domanda ci sono due risposte:

 

1) La risposta dell'acquirente: devi vedere quanto ti dà quella storia, se per te vale il prezzo, e decidere se comprarla o no.

 

2) La risposta del contabile: valutando per quello che ne sai di costi e tirature e facendo comparazioni con altri prodotti simili: e qui, anche senza sapere esattamente di quanto, lo si vede subito che la serie regolare di Tex potrebbe costare molto meno, anche semplicemente facendo il confronto con altri albi Bonelli che vendono un decimo o con le serie collaterali di Tex.

 

Ora, se Tex fosse una unica graphic novel, a noi dovrebbe importare solo la risposta (1): decidere se il prezzo vale la candela, e l'editore faccia pure il prezzo che gli pare.

 

Ma le collane seriali che hanno un pubblico regolare come Tex incasinano il discorso: hai una serie completa di centinaia di albi, lo compri sin da bambino...   ci sono UN SACCO di fattori che ti spingono a comprare lo stesso ANCHE SE LA RISPOSTA (1) SAREBBE NEGATIVA.

 

Chi di noi comprerebbe una graphic novel western di, mettiamo, Ruju, disegnata da, per esempio, Torti, cui vediamo come protagonista un ranger qualsiasi? Mi sa che sarebbero molti meno di quelli che si comprano un Tex degli stessi autori, no?

 

E questa è una cosa estremamente peculiare, che si vede SOLO in prodotti che hanno a che fare con le "storie" e con la serialità: le storie, i personaggi, ci affascinano e ci "prendono" in una maniera peculiare e atipica: tu non ti compri tutti i prosciutti che fa la Rovagnati. Certo, ci sono "collezionisti" di ogni cosa (se qualcuno colleziona Ferrari, e ha abbastanza soldi, vorrà ogni modello di Ferrari. o di modellini se di soldi ne ha meno...), ma basta osservarli per vedere che davvero è un concetto diverso, al punto che che chi "colleziona Tex" non somiglia molto a chi colleziona francobolli. Certo, ci sono sovrapposizioni, c'è chi colleziona Tex COME altri collezionano francobolli (vuole l'esemplare perfetto, lo maneggia con i guanti, etc.) ma sono pochi come sono pochi appunto anche i collezionisti di monete o francobolli. Il "collezionismo di fumetti" è un fenomeno diverso, DI MASSA, e coinvolge un sacco di gente che "colleziona Tex" e i fumetti se li legge mentre mangia un panino con la nutella.

 

Quindi, nel caso dei fumetti, vedi un fenomeno "strano": l'acquirente che fa la valutazione (1), vede che non ne varrebbe la pena (non comprerebbe un albo di quegli autori a quel prezzo), ma compra lo stesso perchè "è Tex" (o è Zagor, o è Alan Ford, etc.)

 

Ma quando compri così "di malavoglia" (o magari con buone speranze, ma dopo la lettura rimani deluso), a quel punto è ovvio valutare quanti soldi stai buttando in cose che non valgono quel prezzo.

 

E qui la valutazione e il giudizio sulla casa editrice passano dalla valutazione (2): e visto che siamo animali pensanti... pensiamo. E valutiamo. e giudichiamo.

 

In base alla valutazione (2) valutiamo se ci troviamo di fronte a:

- un editore che dovendo comunque pubblicare qualcosa fa quello che può, cercando comunque di fare del suo meglio, e anche se ogni tanto il prodotto non è buono è perdonabile, è impossibile pubblicare solo capolavori, oppure...

- un editore che sta coscientemente pubblicando molta roba anche di livello inferiore a prezzi maggiorati per spremerti come un limone sfruttando il tuo affetto per il personaggio.

 

Se ti accorgi che è il secondo caso, è ovvio che ti senti preso in giro (e quindi capisco chi si sente vittima di uno strozzinaggio, a livello emotivo, ma no, non c'è nessuno strozzino che ti minaccia: puoi sempre benissimo dire "no, adesso basta, non vi dó più un centesimo!". Provaci a farlo con uno strozzino vero...)

 

Quanto dovrebbe costare un albo di Tex? Un prezzo onesto. Cioè un prezzo che, non importa quanto sia alto, non ti dia la sensazione che l'editore ti consideri un limone da spremere (sì, è una faccenda di percezione soprattutto, e anche per questo la pessima comunicazione della Bonelli è respingente)

 

Pago tranquillamente il loro prezzo i volumoni dello Scarabeo, anche se sono storie che ho già. Perché lì ho la percezione della qualità, della cosa fatta bene e con passione, e mi presentano a loro volta il Tex che amavo. Lì non arrivo nemmeno alla valutazione (2), basta la (1) per farmi dire "è un buon affare, lo compro! Anzi, fateli trimestrali, ve li compro tutti!!!!"

 

Poi vedo un nuovo Tex in edicola, che costa meno di un quarto dei volumi dello Scarabeo, e se lo prendessi mi sentirei preso per il naso da speculatori. Non è questione di prezzo, è questione di percezione

 

(e sì, anche di spesa totale ormai, anche su questo la Bonelli sta esagerando)

 

 

Edited by Diablero
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A mio modo di vedere un fumetto dovrebbe avere metà delle pagine rispetto a un Bonelli standard e costare metà di quanto costa oggi. Lo leggerei avidamente e non vedrei l'ora che uscisse il seguito. Dato che devo aspettare un mese è molto facile che tra due settimane mi compri un albo di un'altra testata, e farei felice non uno ma due team di realizzatori. Se invece andasse a finire che ogni settimana trovo nel resto della spesa il necessario per un albo andrebbe a finire che spenderei più di adesso e neanche me ne accorgerei.

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L'analisi di Diablero è molto precisa e spiega anche la mia situazione.

 

Tornando alla domanda iniziale: è difficile scegliere un prezzo per un fumetto. Avevo detto che il prezzo ideale per un fumetto popolare è 2 euro, 2 e mezzo al massimo, e già questo è tanto. Ma è appunto un prezzo IDEALE, quello che tu vorresti, quello che si pagava una volta. Un prezzo proporzionato al costo della vita, un costo della vita però SENSATO, non quello impazzito di oggi.  Ma è una condizione che adesso non esiste più.

 

E' per questo che oggi i fumetti praticamente non li prendo più (Tex e Bonelli compreso) e mi limito ad analizzare nei blog o forum quelli che ho comperato negli anni precedenti. Credo che la mia vita da lettore di fumetti nuovi sia chiusa da adesso in avanti - o poco ci manca - vista la scarsità di quello che prendo di questi tempi.

 

E vista anche l'enorme scarsità della qualità dei fumetti che pubblicano oggi (non solo Tex, anche gli altri), proporzionata all'enorme prezzo con cui vengono venduti. Prezzo da strozzinaggio, non nel senso che ti costringono a prenderli, ma proprio nel senso che sono ormai dei prezzi vergognosi, spropositati.

 

Almeno per me, poi ciascuno si regoli secondo i suoi gusti e le sue preferenze. Ciascuno è libero nelle sue scelte, non c'è nulla di vergognoso se qualcuno vuole continuare a prendere Tex o tutto quello che pubblica la Bonelli, ci mancherebbe. Solo, ho fatto la mia scelta, voi siete liberissimi di fare la vostra: scelta che io comunque rispetto pienamente. 

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<span style="color:red">23 ore fa</span>, Letizia dice:

Per me dovrebbe costare 5000 volte meno del prezzo di un'automobile.

@Diablero, non eri capace di dire le stesse cose che ho detto io ma con meno parole?:lol2:

 

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11 minutes ago, Letizia said:

@Diablero, non eri capace di dire le stesse cose che ho detto io ma con meno parole?:lol2:

 

Meno parole? Dove sta il gusto allora? :blink:

 

 

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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Diablero dice:

Meno parole? Dove sta il gusto allora? :blink:

 

 

Logorroico.

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Il 30/03/2025 at 14:21, joe7 dice:

Quanto dovrebbe costare un fumetto? Dipende dalla qualità del fumetto. Un brutto fumetto che costa troppo è uno sproposito. Un bel fumetto che costa troppo è uno strozzinaggio. Inoltre, c'è una cosa che si dimentica spesso: il fumetto è un racconto popolare. Cioè, per il popolo. Cioè, per la gente. Cioè, per TUTTI. Quindi con un prezzo alla portata di tutti. 

 

Ma un Tex da 5,80 euro, per esempio, non è alla portata di tutti. E' alla portata di pochi. E il fumetto, da popolare, per tutti, diventa una cosa da ricchi, da elite, da privilegiati, da quelli che hanno i soldi. Non è più per tutti. Non è più un racconto popolare. Quindi non è più un fumetto: è un divertissement per i ricchi che se lo possono permettere.

 

Un prezzo giusto per un fumetto? Non più di due euro, due e mezzo al massimo (5.000 lire). E già così è troppo. Non ci sono più fumetti così? Sbagliato: non ci sono più fumetti e basta, perchè non sono più per la gente. 

E poi, vabbè; gli autori non li paghiamo, le tipografie, nemmeno... la casa editrice mica ha bisogno di locali, possono lavorare da casa così li paghiamo anche meno... anzi... meglio se non li paghiamo proprio, devono lavorare per passione.

  • +1 2
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<span style="color:red">28 minuti fa</span>, Enrico dice:

meglio se non li paghiamo proprio, devono lavorare per passione.

 

Ridendo e scherzando, il nostro sistema universitario funziona in gran parte così.

  • +1 1
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, virgin dice:

 

Ridendo e scherzando, il nostro sistema universitario funziona in gran parte così.

Ridendo e scherzando funzionano in gran parte così la Croce Rossa con i suoi volontari, gli ospedali con gli infermieri tirocinanti... e mi fermo qui.

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