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[85/86] La Costa Dei Barbari


Guest Wasted Years

Voto alla storia  

25 members have voted

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
Disegni:
Aurelio Galleppini / Pietro Raschitelli
Periodicità mensile: Novembre 1967 - Dicembre 1967
Inizia nel numero 85 a pag. 51 e finisce nel numero 86 a pag. 31


Tex e Kit Carson sono chiamati dal capitano Tom Harding a estirpare un bubbone che infetta San Francisco. Due ceffi, Shanghai Kelly e Johnny Devine, dirigono una cricca che arruola con la forza marinai per le navi in partenza e ricattano i poliziotti avendo rapito il figlio di un sergente! I forzuti della palestra di Lefty Potrero, reclutati dai pards, sfasciano i saloon della banda di arruolatori, finché non salta fuori il ragazzino rapito: per Kerry e Devine è finito lo spasso.

 

Copyright: Sergio Bonelli Editore

 

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Cosa dire di questa storia? Grandioso l'inizio, con il pestaggio di Shangay Kelly, mitica l'escursione notturna con sparatoria, forte il finale con la banda di Lefty.
Desta curiosità il disegnatore Raschitelli, che disegna tre albi a striscia e sparisce dall'universo Texiano, mentre la storia la termina Galep.
La parte disegnata da Raschitelli contiene l'errore del Golden Gate, che è un anacronismo, dato che fu costruito molti anni dopo. Di tutto ciò parla SB in diverse poste di TuttoTex.
Ho sempre amato questa storia cittadina di Tex, che contiene tanta bella azione, le premesse di diversi seguiti, e momenti spassosisimi. Che ne pensate voi?

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Guest Kerzhakov 91

Bella storia, simpatica al punto giusto e con qualche "scena" mitica. La ricordo con piacere. Mitico il pestaggio di Shangai Kelly!SE NON SBAGLIO (non ne sono sicurissimo), fu anche la prima in cui comparse Tom Devlin.

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Guest Wasted Years

BEH, sembra anche a me che Tom Devlin compaia in questa storia, Tex comunque lo presenta a Carson, quindi... non capisco perchè il sito della Bonelli lo chiami Tom HARDING, boh???qualcuno sa rispondere?

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Una bellissima storia, classica, epica, che ha segnato profondamente la saga "frischiana" di Tex! Ricordo ancora con con enorme piacere la maxi rissa scatenata da Lefty e da suoi soci della palesta!!! Forse è una di quella immagini che non scorder? mai!!! Peraltro confermo che è proprio la prima apparizione di Tom Develin ( che Harding sia un banale errore di scrittura?? ). Molto belli, anche se un po' "piatti" i cattivissimi Kerry e Devine!!Il voto è 8

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  • Collaboratori

BEH, sembra anche a me che Tom Devlin compaia in questa storia, Tex comunque lo presenta a Carson, quindi... non capisco perchè il sito della Bonelli lo chiami Tom HARDING, boh???qualcuno sa rispondere?

Dall'albo "La costa dei Barbari": indubbia la presenza di Tom Devlin. A pagina 58, sotto la famigerata vignetta del "Golden Gate" ce n'? un'altra nella quale si vede la porta del suo ufficio nella quale sta scritto in bella evidenza il nome del capitano TOM HARDING !Dato che a partire dalla ristampa TuttoTex sono state modificate tante, molte, troppe cose, sarei curioso a questo punto di sapere se hanno corretto anche questo curioso errore legato chissà a quali circostanze!Chi ha il TuttoTex o la NuovaRistampa si faccia sentire! Ma se è tuttora nel sito Bonelli qualcosa non quadra nel cerchio.
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  • 3 months later...

BEH, sembra anche a me che Tom Devlin compaia in questa storia, Tex comunque lo presenta a Carson, quindi... non capisco perchè il sito della Bonelli lo chiami Tom HARDING, boh???qualcuno sa rispondere?

Probabilmente GLB lo aveva inizialmente chiamato Harding, mutando per errore il cognome alla sua successiva comparsa. Le ristampe hanno verosimilmente cercato di correggere l'incongruenza senza riuscirci del tutto; ad ogni modo, nell'edizione a colori di Repubblica ( grazie alla quale conosco la storia ) anche sulla porta dell'ufficio è stato scritto "Tom Devlin". Il sito della Bonelli ( non privo peraltro di minute inesattezze nel riassunto di diversi albi ) è evidentemente restato fedele alla prima edizione.
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  • 11 months later...
  • Rangers

Possedevo l'albo Tre Stelle (che ora non ho più, purtroppo) e Tom Devlin era chiamato Tom Harding, successivamente GLB con i ritorni del personaggio si deve essere dimenticato il cognome iniziale e nelle successive ristampe (ora ho il TuttoTex) il cognome vene cambiato definitivamente. :trapper: Questa storia ambientata a San Francisco, dar? il via a numerosi successivi ritorni nella turbolenta città. Dopo che nelle precedenti storie, abbiamo visto l'arrivo per la prima volta nella serie di amici come Cochise e Buffalo Bill, ecco che GLB introduce molti nuovi alleati e grandi amici di Tex e pards: il capitano della polizia di Frisco, Tom Devlin, Mike Tracy ex poliziotto ora albergatore che aiuter? anche in futuro i nostri e ovviamente i personaggi della famosa palestra, Lefty e Bingo (manca ancora Angelo che li raggiunger? più in l' ;)). La storia in questione arriva subito dopo il capolavoro del Passato di Tex, ma non risulta comunque in tono minore, in quanto non manca di spunti e guizzi geniali. L'inizio apre subito all'insegna dell'azione: una bella scazzottata al boss mafioso, Shangay Kelly che attirer? su Tex e Carson le mire dei componenti della banda. Scazzottate, inseguimenti, furibonde sparatorie per le intricate vie del porto, insomma una storia indimenticabile da rivalutare assolutamente. Una delle scene più belle è quando Tex e Carson si recano alla palestra Hercules, per assoldare un gruppo di energumeni picchiatori, coi quali distruggeranno i locali più malfamati. Due curiosità: - nella storia c'è la rarissima scena in cui i nostri mangiano due arance. :)- poco prima di entrare nella palestra Hercules, Carson si rivolge al pard: ?Se ci fosse qui Pat?; GLB era solito (secondo me) anticipare i ritorni, di l' a poco infatti nella storia ?Oro Nero?, subito dopo quella di Proteus, ritroviamo il grosso irlandese. :DVoto 9. I disegni a due mani, quelle di Galep e di Raschitelli, si miscelano abbastanza bene, risulta però evidente uno stile diverso dal solito, soprattutto nel diverso segno dei capelli dei vari personaggi che risultano più grossi. Comunque un ottimo lavoro. :)

Edited by Sam Stone
  • +1 1
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  • Rangers

Mi è venuto in mente un altro particolare:lo stratagemma utilizzato da Carson per sviare gli uomini di Shanghay Kelly, durante la battaglia nel porto è lo stesso utilizzato per sviare i tonkawas nella storia di El Rey. Vale a dire l'allontanamento sulla scialuppa, insieme al fantoccio vestito da Tex. :D

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  • 8 months later...

Una bellissima storia, una delle più classiche tra quelle che si svolgono a San Francisco, che segna l'entrata in scena di Tom Devlin (in alcune vignette ?pagina 58- chiamato Tom Harding, errore poi corretto nell'edizione a colori di ?Repubblica?). Contiene la fantastica maxi rissa scatenata da Lefty e dai suoi palestrati. La storia in questione arriva subito dopo il capolavoro de ?Il Passato di Tex?, ma non sfigura di certo e non manca di spunti e guizzi geniali. Scazzottate, inseguimenti, furibonde sparatorie per le intricate vie del porto, insomma una di quelle storie assolutamente da rivalutare.

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  • 2 years later...

Inizio con il dire che nella versione della nuova ristampa Tom viene chiamato Devlin e non Harding. La storia è molto semplice ma molto interessante: Non c'è mai un attimo di noia e di pausa per i nostri eroi. Tra sparatorie e scazzottate non ci si annoia di certo. Davvero memorabile la scena del pestaggio di Tex e Carson insieme hai ragazzi di Lefty Potrero (personaggio storico di cui auspico un ritorno). Da segnalare anche poi la prima apparizione di Mike Tracy. Quanto mi mancano le storie ambientate nelle grandi città, spero in un loro ritorno. Davvero intrigante poi il titolo. "La costa dei barbari" a mio avviso è un gran bel titolo. Voto 8 alla tramaVoto 8 ai disegni

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  • 1 year later...

Storia memorabile, è la prima ambientata a San Francisco, contiene elementi che saranno presenti in altre vicende: Il comandante della polizia Devlin, il boss malavitoso e i suoi scagnozzi, e i ragazzi della palestra di Lefty nonchè le mega risse :) Si lascia leggere bene. Da segnalare perchè è la prima comparsa di Tom Devlin e di lefty Potrero. Il mio voto complessivo alla storia è 9.

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  • 1 month later...

Da segnalare perchè è la prima comparsa di Tom Devlin

E' vero che questa avventura segna l'esordio di Tom Devlin come Capo della Polizia di San Francisco, ma è altrettanto vero che nelle edizioni a striscia ed in quella gigante originale il cognome era Harding. Molti anni dopo (gennaio 1975) i quattro pards ritorneranno a Frisco ed aiuteranno Devlin (finalmente si chiamer? così) a sconfiggere la Tong di Ah-Toy.
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  • 1 year later...

Preso da una certa nostalgia per Frisco, sono andato a fare un giro sulla Costa dei Barbari, per reincontrare per la prima volta Mike, Lefty e forse (non ricordo se questa sia la sua prima apparizione) Tom Devlin. 

 

Una storiellina, con scazzottatona alla Bud Spencer e Terence Hill. Non la rileggevo penso da venticinque anni, la ricordavo meglio. Ha il merito di aver introdotto personaggi che poi ricorreranno spesso, in futuro, in storie più corpose di questa.

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  • 2 years later...

Dal n. 60 al n 89 di Tex, GL Bonelli, in ceca di ispirazione, scrive diverse storie attingendo da personaggi del West realmente esistiti: Butch Cassidy, Mano Gialla, Buffalo Bill, Cochise, il tesoro del pirata Lafitte, Plenty Horse, il tenente Casey, il profeta Wovoka. E in questo caso Shanghai Kelly e Johnny Devine, famigerati criminali di San Francisco le cui gesta sono state raccontate nel libro “La costa dei barbari”, 1933 (guarda caso lo stesso titolo dell’albo di Tex) scritto da Herbert Asbury , scrittore specializzato nella narrazione della criminalità urbana statunitense, divenuto celebre grazie al film di Scorsese “Gangs of New York” tratto da un altro suo libro.

 

Shanghai Kelly e Johnny Devine erano esperti nella “crimpatura” o “shanghaiing” ossia la pratica di rapire uomini per costringerli a lavorare come marinai sulle navi. Proprietario di saloons e pensioni, drogava gli ignari malcapitati con micidiali cocktails di grappa e birra addizionati con oppio e laudano, oppure faceva fumare loro sigari mischiati sempre con oppio. E, se non bastava, aggiungeva un bel colpo in testa con un black-jack (sfollagente) per tramortirli definitivamente. Una volta spogliati dei loro averi, i malcapitati venivano calati attraverso una delle botole del suo bar e condotti in una nave in partenza. Quando i marinai riprendevano conoscenza erano già in alto mare, diretti verso destinazioni lontane, come Shanghai.

 

Secondo le cronache Shanghai Kelly era un irlandese basso e tarchiato, con capelli rosso fuoco, una barba rossa irta e un carattere irascibile. Cercando su internet ho trovato questa immagine

ShanghaiKelley.jpg

a cui forse si è ispirato in parte Raschitelli per disegnare la storia (la barba e i capelli brizzolati sono quelli), anche se lo Shanghai Kelly texiano fisicamente è longilineo, non tarchiato, e caratterialmente più “damerino” dell’originale.

 

In ogni caso, questa è la seconda avventura di Tex a San Francisco dopo “Squali” (anche detta "La città senza legge" n. 61-63) una città, come nella prima storia, sempre in preda alla criminalità, con la polizia incapace di contrastarla. Shanghai Kelly ha fatto rapire addirittura il figlio del sergente O'Brian, un poliziotto onesto che cerca di contrastarli. Come nell'avventura precedente, i due pards agiscono a loro modo, senza rispettare alcuna regola, a suon di pugni e pistole. L'uccisione del braccio destro Johnny Devine da parte di Tex provocherà la vendetta di suo fratello Diamond Jim in quello che si può considerare il seguito di questa storia, ossia “San Francisco/Lotta sul mare”  n. 154-156.

 

Tra le storie ambientate a Frisco scritte da GL Bonelli forse questa è la più debole, gli antagonisti non brillano né per sagacia né per caratterizzazione, e Tex e Carson hanno buon gioco a farli fuori tutti con eccessiva facilità: appena arrivati malmenano prima Shanghai Kelly e poco dopo il tirapiedi che aveva ricevuto l’ordine di seguirli, successivamente hanno facilmente la meglio sugli avversari in uno scontro a fuoco al porto, e infine irrompono nei locali dei malviventi e come rulli compressori li sbaragliano senza troppa fatica. Carson scopre persino il nascondiglio del ragazzo rapito in modo fortunoso (in una delle famose botole di Shangai Kelly) e nelle ultime quattro pagine tutto si conclude sbrigativamente con la liberazione dell’ostaggio e la rapida uccisione dei capi della gang.

 

La storia è memorabile solo perché vi compaiono per la prima volta il gruppo di amici di San Francisco che torneranno nelle storie successive: oltre al capitano Devlin, Mike Tracy, ex poliziotto proprietario dell'Hotel Alameda, l'ex campione di lotta libera Lefty Potrero, il suo aiutante Bingo e i forzuti della palestra Hercules Gymnasium.

 

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Tutte le storie di tex ambientate a San Francisco (se non ne ho dimenticata qualcuna - non ci giurerei - sono 11):

 

- Squali (“La città del crimine”) n. 61-63   Bonelli / Galep

- La costa dei barbari n. 85-86    Bonelli / Raschitelli, Galep

- San Francisco n. 154-156    Bonelli / Galep

- Il laccio nero n. 171-175    Bonelli / Letteri

- La minaccia invisibile n. 309-310    Boselli-Bonelli / Letteri

- La congiura n. 354-357   Nizzi / Villa

- Gli assassini (Texone n. 12)   Boselli / Font

- Al di sopra della legge n. 456-457    Nizzi / De La Fuente

- L’artiglio della Tigre n. 587-588    Nizzi / Venturi

- El supremo n. 637-640    Boselli / Dotti

- Il manicomio del dottor Weyland n. 738-740    Boselli / Cestaro

 

Le migliori: “San Francisco”, “Il laccio nero”, “La congiura” “Gli assassini”, “Il manicomio del dottor Weyland”.

La mia preferita: “Il laccio nero”.

La peggiore: “Al di sopra della legge”.

Edited by Poe
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Leggendo questo topic per la prima volta: ho le strisce originali (ho tutte le brossurate, bei tempi quando se ne trovavano tante a mille lire, sigh...) quindi potrei andare a veriticare sull'unica vera pubblicazione "certificata originale", ma ci vorrebbe troppo tempo e non ne ho voglia, soprattutto visto che già leggere l'87 gigante originale chiarisce le idee (è vero che questi erano già censurati, ma i dialoghi sembrano quelli del letterista originale)

 

Tex chiama quasi sempre il capitano semplicemente "Tom" senza tante formalità, quindi all'inizio il solo indizio sulla sua identità e la scritta sulla porta, "Capitano Tom Harding", ma finalmente a pagina 83, rivolgendosi all'ortofrutta, lo chiamano "Capitano Harding" anche nella nuvoletta (c'è il motivo per cui una volta mangiano un po' di frutta, a parte dare sollievo al loro fegato e assumere un minimo di vitamine: devono far finta di averle comprate per non inguaiare l'informatore, E qui si vede la differenza con il Tex di Nizzi: questo Tex per non mettere in pericolo la gente si mangia pure un arancia, quello di Nizzi pur di fermarsi a mangiare bistecche e patatine fa ammazzare testimoni e lascia andare assassini... :lol: ). Poi dicono ancora "Harding"a pagina 123, e di nuovo a pagina 31 del numero 88 è chiamo così in didascalia. Insomma, non c'è traccia di Devlin.

 

Nell'avventura precedente la polizia a San Francisco sembra non esistere, Tex e pards fanno stragi in giro e nessuno va a chiedergli niente...  :P

(il fatto che abbiano preteso "carta bianca" controfirmata all'inizio fa pensare che all'inizio GL Bonelli si fosse posto il problema e pensava immagino di fare scene con Tex che mostrava il foglio a poliziotti stupefatti, ma poi il rtmo incalzante della storia gli ha fatto trascurare questo piccolo dettaglio...  :D)

 

La volta dopo, in "San Francisco", il capo della polizia è Tom Devlin, ma è chiaramente la stessa persona: stessa faccia, e con i pard ricorda i vecchi tempi della prima avventura.

 

Chissà come è avvenuto questo scambio: controllare il nome giusto era elementare, sicuramente GL Bonelli ce l'aveva o se lo poteva procurare facilmente. La risposta più semplice probabilmente è quella giusta: non gliene fregava assolutamente nulla di usare lo stesso nome, si sarà affidato alla memoria e non ha perso tempo a controllare, o per qualche motivo "Harding" non gli piaceva più, chissà...

 

Su questa storia: fantastica, e la chiave per capirla è il dialogo fra Tex e Carson a pagina 85 e 86 del numero 87: Shangai Kelly e gli altri non sono dei veri "duri", non durerebbero cinque minuti contro gli apaches o i comanche contro cui combattono Tex e Carson abitualmente, e nemmeno contro dei veri "gunman" di frontiera. Sono degli affaristi vigliacchi, dei parassiti che dominano sfruttando la paura che incutono a gente tranquilla che rifugge la violenza. Facile così, prendersela con i deboli...  ma Tex lo dice "ebbene, è giunto il momento di mostrare a questi signori che la violenza non dà sempre gli stessi risultati. Faremo gustare loro la stessa medicina che propinano agli altri"

 

Tex e Carson non sono al livello dei gangster di città, sono di un altra categoria. Non temono la violenza, anzi, sono abituati ad esercitarla a livelli che quei poveretti manco si immaginano. Questo non è uno scontro ad armi pari, è una coppia di lupi che ha sorpreso dei topi a razziare un pollaio. Questa è una strage. Questo è Tex che gli fa provare "la loro stessa medicina" e gli insegna che anche loro dovrebbero avere paura della violenza, perchè al mondo c'è gente molto più dura di loro...

 

Loro taglieggiano i commercianti e i locali concorrenti? Tex gli sfascia tutti i locali che possiedono. Loro prendono dei poveretti da soli, li drogano e li menano in gruppo per rapirli? Tex e Carson gli portano una trentina di energumeni ben svegli a spaccargli le ossa. Questa non è "legge", non sono "i regolamenti", non servono "origlioni" o "prove": questa è la giustizia divina che si abbatte su di loro, e come puoi sperare di fermare la giustizia divina?

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  • 1 year later...

Il ritorno a San Francisco dei nostri è letteralmente esplosivo.

 

Per la prima volta appare il mitico Tom Devlin, nei panni di capo della polizia di Frisco, e conosciamo pure il simpatico Mike Tracy e il suo confortevole Hotel Alameda. Non saranno solo loro due le new entry, infatti per il mega pestaggio finale i due pards si avvarranno pure della preziosa collaborazione dei palestrati allenati da Lefty Potrero e Bingo. Non c’è che dire, un parterre di attori niente male!

 

Sarà assente stavolta Sam Brennan ma pazienza, non si può sempre essere incontentabili. :D

 

Bonelli per non farsi mancare nulla, recupera pure due personaggi storici ovvero Shangay Kelly e Tom Devine, due loschi boss della città che “smerciano” uomini, ovvero procurano alle navi in partenza per il Pacifico marinai a buon mercato con cocktail drogati, oppio e botte di sfollagente a tradimento.

 

Chiamati in città da Devlin (che inizialmente viene chiamato Harding, ma il cambio di nominativo fa parte di quei pittoreschi refusi a cui si dava poco peso all’epoca) Tex e Carson hanno un impatto devastante come una grande esplosione di dinamite.

 

Davvero molto ben raccontata la lunga sparatoria al porto, con i nostri che recuperano il trucco del fantoccio di Tex sulla barca per ingannare gli aggressori. Ma ancora più divertente e frizzante è la sequenza finale con l’incursione nel quartiere di Kelly e successivo scenario di botte da orbi.

 

In fondo la trama è semplice, ma la verve compositiva di Bonelli rende la sceneggiatura molto interessante e spassosa, e sebbene i villain non si mostrano poi chissà che cosa, la lettura intrattiene e di certo scaccia la noia.

Con due pards così in forma e spericolati il divertimento è assicurato, e fra pallottole, sberle, trucchetti e dialoghi brillanti, ti accorgi di aver finito l’episodio in un baleno.

 

Curioso pure il fatto che la breve storia rappresenta il debutto e unico contributo di Raschitelli ai pennelli per la saga.

Al netto del consueto rituale delle facce di Tex rifatte da Galep (qui meno invadenti rispetto alle prove con Muzzi) lo stile del disegnatore non sfigura in una storia cittadina, nonostante il famoso refuso del ponte anacronistico. Non so per quale motivo Raschitelli uscì fuori dal giro di Tex, ma tutto sommato ritengo che avrebbe potuto anch’egli dare il suo contributo; personalmente lo preferisco a Gamba e lo metto sullo stesso livello di Muzzi. Evidentemente ci furono motivi che esulavano dall’aspetto tecnico e magari qualche utente del Forum più informato può fugarmi questo dubbio.

 

L’episodio verrà portato a termine dal solo Galep e lo stacco, soprattutto nella rappresentazione di Shangay Kelly e Devine, è netto. Il mio voto finale è 7

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Il 1/3/2025 at 22:36, Condor senza meta dice:

Curioso pure il fatto che la breve storia rappresenta il debutto e unico contributo di Raschitelli ai pennelli per la saga.

Al netto del consueto rituale delle facce di Tex rifatte da Galep (qui meno invadenti rispetto alle prove con Muzzi) lo stile del disegnatore non sfigura in una storia cittadina, nonostante il famoso refuso del ponte anacronistico. Non so per quale motivo Raschitelli uscì fuori dal giro di Tex, ma tutto sommato ritengo che avrebbe potuto anch’egli dare il suo contributo; personalmente lo preferisco a Gamba e lo metto sullo stesso livello di Muzzi. Evidentemente ci furono motivi che esulavano dall’aspetto tecnico e magari qualche utente del Forum più informato può fugarmi questo dubbio.

 

Raschitelli non uscì solo dal giro di Tex, ma proprio dal giro dei fumetti (a cui si dedicava come secondo lavoro)

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Magic Wind dice:

Raschitelli non uscì solo dal giro di Tex, ma proprio dal giro dei fumetti (a cui si dedicava come secondo lavoro)

Grazie dell'informazione pard! Dunque è stata una sua scelta personale mollare l'universo delle nuvole parlanti.

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