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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show


MacParland
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  • co fondatore
4 ore fa, PapeSatan dice:

E se uno fosse nato nel 1988 e volesse indossare la maglia 88 solo per questo?

Sarebbe bollato come nazista oppure dovrebbe rinunciare, per decreto, a un legittimo e inoffensivo intento?

Ringrazia che sono un moderatore e mi devo contenere.

 

20 minuti fa, KitWiller dice:

Visto che almeno una parte della discussione è OT, si potrebbe creare un Topic in Tutto su di noi.

Esatto. Chiudiamo l'OT.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, james dice:

Diffido sempre di concetti come "provocazione". Sono il pretesto per limitare la libertà di espressione di qualcuno. Evidentemente, per molti la libertà di parola, vale solo per le "parole gradite". Pertanto, vanno ritenuti del tutto libero atti come il rogo di un libro (non il suo bando, ovviamente). Non c'è alcuna istigazione alla violenza. Semmai, c'è la prevedibilità della violenza altrui, come già visto in molte altre occasioni. 

Forse non mi sono spiegata bene.

Provocazione non significa repressione preventiva.

Se tu mi provochi e io non ti ca.o neanche, tutto finisce lì.

Ma se tu mi provochi, io ti meno e tu mi meni, per te la provocazioni (accertata) costituisce aggravante.

Ed è ovvio che vengo perseguita anch'io.

Il concetto che volevo esprimere è questo: non si può vietare la vendita delle corde perché potrebbero essere usate per strangolare la gente.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Forse non mi sono spiegata bene.

Provocazione non significa repressione preventiva.

Se tu mi provochi e io non ti ca.o neanche, tutto finisce lì.

Ma se tu mi provochi, io ti meno e tu mi meni, per te la provocazioni (accertata) costituisce aggravante.

Ed è ovvio che vengo perseguita anch'io.

Il concetto che volevo esprimere è questo: non si può vietare la vendita delle corde perché potrebbero essere usate per strangolare la gente.

 

 

Ma si può vietare di presentarsi con un cappio di corda e un cappuccio in faccia o con l'analogo di una svastica in una polveriera umana come un campo di calcio...

 

Di che stiamo parlando qui? Di libertà d'espressione per gli ultrà nazisti e razzisti? Ma stiamo scherzando? Filosofeggiate su 'ste cose?

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<span style="color:red">32 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ma si può vietare di presentarsi con un cappio di corda e un cappuccio in faccia o con l'analogo di una svastica in una polveriera umana come un campo di calcio...

 

Di che stiamo parlando qui? Di libertà d'espressione per gli ultrà nazisti e razzisti? Ma stiamo scherzando? Filosofeggiate su 'ste cose?

Eh, sì, proprio così, Boselli. La libertà di espressione deve valere anche per ciò che detesto. Troppo facile ammetterla e invocarla per sé, sodali e altri non troppo dissimili. Diverso il tema di ciò che deve essere ammesso in uno stadio. Trovo assurdo vietare un numero, solo perché alcuni gli attribuiscono un significato filo nazista. Sarei favorevole, invece, a vietate tutti (ma proprio tutto), quello che non è attinente lo sport.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Mister P dice:

Ringrazia che sono un moderatore e mi devo contenere.

 

Fai come farebbe Tex: riponi nel taschino il distintivo da ranger, slaccia il cinturone e risolvila da uomo... :P :mazza:

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3 ore fa, james dice:

Eh, sì, proprio così, Boselli. La libertà di espressione deve valere anche per ciò che detesto. Troppo facile ammetterla e invocarla per sé, sodali e altri non troppo dissimili. Diverso il tema di ciò che deve essere ammesso in uno stadio. Trovo assurdo vietare un numero, solo perché alcuni gli attribuiscono un significato filo nazista. Sarei favorevole, invece, a vietate tutti (ma proprio tutto), quello che non è attinente lo sport.

 

 

Proprio non hai capito o non vuoi capire. Non si vieta un numero. Si vietano AI TIFOSI in uno STADIO durante una PARTITA le maglie e gli striscioni con 88 che significa Heil Hitler!  

 

O per libertà d'espressione tu contempli anche i cori razzisti?  

 

Secondo te si può usare la svastika? Eppure era un innocuo simbolo solare, PRIMA... Anche 88, PRIMA.

Modificato da borden
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, james dice:

deve valere anche per ciò che detesto

non é questione di detestare

Nazismo et similia sono oggettivamemte sbagliati

Non é una cosa su cui puoi avere un' opinione,ci sono torto e ragione punto

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

non é questione di detestare

Nazismo et similia sono oggettivamemte sbagliati

Non é una cosa su cui puoi avere un' opinione,ci sono torto e ragione punto

Dunque va vietato ciò che è "oggettivamente sbagliato". Io odio tutti i totalitarismi, dunque il fascismo, il nazionalsocialismo, il comunismo e le teocrazie islamiche. Non so se sono "oggettivamente" sbagliato, certo lo sono per me. Dovrei, perciò, augurarmi che venga vietato qualunque atto, segno, parola, scritto che li giustifichi o, addirittura, li esalti.... Ma non se ne uscirebbe più. 

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ROMA - Alleanza tra calcio e politica nella lotta all'antisemitismo con la dichiarazione d'intenti firmata al Viminale dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e dal coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo, Giuseppe Pecoraro.

Nel documento sono presenti vari impegni come il non assegnare ai calciatori la maglia 88, numero usato nei gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto Heil Hitler poiché la 'h' è l'ottava lettera dell'alfabeto. Nel codice etico delle società inoltre, ha aggiunto il ministro Piantedosi, "viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo. C'è quindi il divieto dell'uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo; la responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche; la definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l'atteggiamento proattivo delle società in questo campo".

-

Sarebbe bastato, senza tanta teatralità e senza suscitare polemiche strumentali, semplicemente imporre la numerazione progressiva dei numeri sulle maglie da 1 a salire, esattamente come ai Mondiali. Nessuna squadra avrà mai 88 calciatori in rosa e nessuno avrebbe obiettato alcunchè.

Vietare espressamente l'88 attribuendogli solo e soltanto quel significato è come vietare le siringhe perchè c'è una minoranza che si buca. O come vietare l'uscita di "Minstrel Show" perchè potrebbe fare proseliti di emulazione.

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, james dice:

Dovrei, perciò, augurarmi che venga vietato qualunque atto, segno, parola, scritto che li giustifichi o, addirittura, li esalti...

Diamine,vietare queste cose che esaltano i totalitarismi? sarebbe perfetto,altroché

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  • co fondatore
<span style="color:red">4 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

Mister P, hai la possibilità di spostare i post da questo thread a quello dedicato?

Sì, ma non ho nemmeno un minuto di tempo. Se qualcun altro provvedesse, mi farebbe un immenso piacere.

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Però spero che non si esageri, la discussione sul blackface era perfettamente in topic visto che immagino che la storia verterà su quello (visto che una delle cose già spoilerate nella promozione è che Joey pur essendo nero deve anche lui mettersi in blackface), penso che solo la parte "calcistica" con il numero 88 sarebbe da spostare.

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8 ore fa, Grande Tex dice:

Diamine,vietare queste cose che esaltano i totalitarismi? sarebbe 

In realtà, se si fa notare che oggi il trucco teatrale per sembrare negro o cinese, è spesso (purtroppo) considerato razzista, si avvia una discussione che può spaziare in molti altri ambiti.

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  • 3 settimane dopo...

1866. Dopo la Guerra Civile, Tex e Kit Carson devono combattere contro i guerriglieri sudisti che nella città di Lexington ( Missouri) vogliono impedire che i cittadini votino per le elezioni. Scontri a fuoco per le vie della cittadina e combattimenti feroci all'ultimo sangue segneranno la giornata elettorale, ma ciò che rende memorabile questo ottimo Speciale sono i personaggi ben caratterizzati che ruotano attorno alla vicenda.

 

Oltre a Tex e Carson (più il ranger Dan Bannion) che difendono Lexington, cercando tra l'altro di evitare lo scioglimento dei Texas rangers, abbiamo:

- Joey Nelson, vecchio amico d’infanzia di Tex, visto nel maxi Nueces Valley, suonatore di banjo che diventerà musicista del Minstrel Show;

- gli stessi membri del Minstrel Show, bianchi blackface che suonano musica afroamericana, tutt’altro che razzisti come ci si aspetterebbe dal tipo di spettacolo, anzi pronti ad aiutare i rangers per difendere la causa dei neri. Come dicono a Joey: “non ci occupiamo di politica, siamo musicisti e siamo tutti uguali. Qualche idiota nel pubblico, specialmente durante i siparietti comici, ride di noi e della tua razza, ma noi vogliamo solo divertire… e far soldi.”

- gli ex guerriglieri del Sud, a partire da Jesse James e Arch Clement, alcuni semplicemente sanguinari assassini, altri idealisti incapaci di accettare la sconfitta del Sud;

- Rod e Damned Dick, in una sorta di prologo anteguerra.

 

Da notare che Joey rifiuta per due volte le offerte di Tex: prima della guerra declina la proposta di entrare in società con lui, Rod e Dick come cowboy; successivamente nel finale, quando non accetta di diventare un ranger. In entrambi i casi decide di seguire la sua strada, quella artistica. Non una debole vittima, quindi, maltrattata e sfruttata anche dopo la fine della schiavitù (come di solito vengono raffigurati i neri nel dopoguerra), ma un uomo che approfitta della libertà per scegliere il proprio futuro.

 

Questa storia avrà sicuramente un seguito (in un prossimo Speciale?), visto che rimane “aperta”, speriamo di rivedervi anche Joey Nelson, artista di successo.

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La cronologia degli eventi in Tex mi ha sempre interessato molto poco, ma in questo albo c'è una notizia importante su questo tema.

Nel 1866 Tex ha già famiglia.

Vero è che si parla di famiglia che implica una moglie e non anche un figlio.

Però si può far risalire la nascita di Kit nel 66/67.

Per la gioia dei "cronologisti".

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  • co fondatore

Mi mancano 24 pagine alla fine però posso già dare un giudizio sull'albo: promosso in pieno. Onesto western, senza pretese di essere una pietra miliare, ben scritto e ben disegnato.

Interessante il contesto del ministrel show, che rimane però marginale, anche se è pur sempre un argomento interessante, su cui discuterò nella discussione apposita sulla musica.

 

A presto per il mio commento definitivo.

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Non siamo di fronte ad un capolavoro ma davanti a un'ennesima gemma creativa. Abbiamo il racconto e le canzoni del "Minstrel Show" che rendono speciale quest'albo. Abbiamo inoltre un artefatto con una pillola con Tex insieme ai suoi amici d'adolescenza. Abbiamo infine un lungo capitolo ambientato subito dopo la guerra civile in cui Tex e Carson giovani, accompagnati da Dan Bannion,  devono vedersela con dei nostalgici confederati (nelle quali fila milita Jesse James) intenti in opere di "disturbo" durante le elezioni del presidente della Repubblica.

Boselli sviscera molto bene anche i temi del razzismo ed integrazione, così retrogadi negli stati del sud e apparentemente migliori nei stati del nord.

Credo sia stata la prima volta che mi sono relazionato con i disegni di Ghion. Al netto di alcune fisionomie in poche vignette devo dire che ho apprezzato il suo lavoro "sporco" e, la sparo grossa, in alcune espressioni vi ho trovato qualcosa di Galep.

 

Voto generale 8 pieno 

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Gran bella storia!

 

Tex affronta alcuni fanatici sudisti che dopo la guerra civile erano diventati banditi della peggior specie. E' un contesto che mi intriga parecchio, fin dai tempi della "Storia del West" di D'Antonio, e che qui viene espresso benissimo, anche se forse con meno potenza narrativa rispetto al Gigante Per l'onore del Texas.

I membri del Minstrel Show hanno un ruolo secondario, ma la cosa ha senso: sono musicisti, non pistoleri. Le loro canzoni e i loro scambi di battute sono comunque importanti per contestualizzare una vicenda che altrimenti rischiava di apparire "generica". Bella la caratterizzazione del giovane Carson e di Dan Bannion, mentre pards come Damned Dick sono sempre una garanzia.

Notevole e inaspettato il finale amaro.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, SaWi dice:

Tex e Carson giovani, accompagnati da Dan Bannion,  devono vedersela con dei nostalgici confederati (nelle quali fila milita Jesse James) intenti in opere di "disturbo" durante le elezioni del presidente della Repubblica.

 

Ehm, siamo nel 1866 e le elezioni presidenziali si sarebbero svolte solo nel 1868.  Si tratta di elezioni locali od al massimo per la Camera dei Rappresentanti 

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<span style="color:red">1 minuto fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ehm, siamo nel 1866 e le elezioni presidenziali si sarebbero svolte solo nel 1868.  Si tratta di elezioni locali od al massimo per la Camera dei Rappresentanti 

Chiedo venia

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Gran bella storia. 

Mi piacciono queste storie che prendono spunti dalla storia vera.

Pero io, dopo aver letto Nueces Valley, mi aspettavo una storia con Joey ambientata a Frisco. Vabbè speriamo che Boselli lo faccia ritornare in quella città con il suo Minstrel show.🖐

 

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