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[Tex Willer N.61/63] Il palo della morte


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Il palo della morte - Tex Willer 61

 

Uscita: 18/11/2023

Soggetto: Ruju Pasquale

Sceneggiatura: Ruju Pasquale

Disegni: Zaghi Roberto

Copertina: Dotti Maurizio 

 

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Involontario testimone di un delitto, Tex ne viene accusato ingiustamente e condannato a una lenta morte per tortura nel villaggio degli Yavapai. Come farà a liberarsi e a scovare i veri assassini?

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36 minutes ago, Angelo1961 said:

Finisce qui la storia o c'è un terzo albo di chi non rilevo traccia sul sito Bonelli? 

???

 

Questo è il primo albo della storia, e ne dovrebbe durare tre.

 

Per adesso un Ruju migliore del solito e un ottimo Zaghi, certo non sono Boselli e Gomez ma il livello rimane più che dignitoso. Temo Ruju sulla distanza (e i suoi finali WTF) ma per ora è promosso.

 

L'impostazione è la sua solita, cioè "gialla" (e ti pareva) ma invece di fare il solito "whodunnit" ci fa capire subito chi è il colpevole e la storia pare incentrata su Tex che deve dimostrare la sua innocenza. Abbondano i "colpi di scena" come al solito ma non mi hanno dato fastidio, essendo incentrati più sull'arrivo di nuovi personaggi che su rovesciamenti della logica della storia. (Se non si fosse capito, sono restio a sbilanciarmi troppo perchè Ruju mi ha deluso troppe volte, ma per adesso la storia mi piace)

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Grazie. Ho fatto confusione, Non ho ANCORA letto nè la storia di Cochise, nè Raza (che dovrebbe esserne il seguito più o meno , per cui mi sono perso nei numeri. 

Tex Willer è una serie troppo preziosa per non essere letta nelle condizioni ideali e non nei ritagli di tempo.

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Gran partenza di questa storia, spero che continui su questi livelli. Di gran livello anche i disegni. Sulla storia breve Zaghi non mi aveva colpito più di tanto, ( forse a causa del colore ) ma qui mi è piaciuto tantissimo, e spero proprio che continui con Tex Willer.🖐

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Da giornalaio giornalista riporto le opinioni di un mini sondaggio fra i clienti texiani, con un antipasto: Tex mensile va esaurito, Tex Willer, quasi, per il tutto il resto ci sono rese al 50%, tutta l'altra produzione Bonelli aspetta solo il mese di riconsegna al distributore. Nessuno ha nulla da dire sull'uscita classica, buon segno, sul Tex Willer riporto un po' di indifferenza diffusa sul fatto che sia ancora sul confine fra al di qua e al di là della legge, la maggioranza auspica una veloce legalizzazione.

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  • 2 settimane dopo...

L'ho iniziato or ora, per cui non so ancora bene di cosa tratti la storia in questione, ma ci tenevo a far sapere al caro @borden che alla domanda che fa nell'editoriale "chi da bambino non ha mai giocato a Indiani e Cowboy ?" la risposta che ha dato secondo me è un pò troppo "cinica", mi spiego meglio, io sono un classe 1990 (come si capisce anche dal nick) quindi ad oggi ho 33 anni, da ragazzino almeno fino alle medie ho sempre giocato a "indiani e cowboy" sia fisicamente quando c'era carnevale, anche se era più un miscuglio di maschere che facevano cose, sia ai compleanni o le domeniche pomeriggio a casa, con i fortini e i personaggi della linea Western della Playmobil, linea che esiste ancora oggi (vedere sul sito ma anche nei centri commerciali/reparto giocattoli) ergo, non sono rimasti solo i sessantenni o più !!!

Certo il "ricambio" generazionale è in numero molto minore, me ne rendo conto d'altronde abbiamo generazioni bombardate costantemente da tutto e più, ma mi piace pensare che qualcuno in questo marasma di tecnologia e frenesia riesca (e nel mio piccolo io penso di essere una dimostrazione vivente) a trovare ed appassionarsi ad un genere che, visto con gli occhi di oggi può sembrare obsoleto ma che è il solo in grado di raccontare storie, anche se romanzate, di Uomini e popoli che con niente hanno contribuito ad una epopea narrativa senza precedenti.
Per cui su con la testa caro Mauro (e scusami se mi permetto il tu) che il lavoro che stai faticosamente facendo non sta andando "perduto" con quelli della tua generazione e ne hai la dimostrazione anche in redazione, alzando lo sguardo dalla scrivania e vedendo il buon Giorgio ^_^.

 

PS: scusatemi esimi membri del blog ma quell'inizio di editoriale mi ha colpito molto e ho voluto scrivere di getto questo commento in merito, ora torno alla lettura.

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Il primo albo di questa avventura è decisamente ottimo: agile, scattante, avvincente, di fluida lettura, come dovrebbe sempre essere la collana  Tex Willer".

Curioso che Tex, già fuorilegge incolpato di omicidio, appaia ancor più fuorilegge incolpato, in questo episodio, di un altro omicidio.

Le qualità di questa storia di Ruju si apprezzano ancor più se si è appena finito di leggere - come nel mio caso - l'avventura precedente, "Raza il comanchero", lenta e pesante, con poca azione e molti dialoghi (il relativo mio commento è nell'apposito topic).

Se l'obiettivo editoriale era di interporre una storia leggera e classica tra storie complesse (dense di tormento e travaglio dei protagonisti attraverso massicci dialoghi), allora lo scopo è perfettamente riuscito: come l'ottimo sorbetto al limone tra due portate elaborate.

Direi che con questo primo albo e il recente maxi "Laramie County" Ruju ha fornito una prova decisamente convincente, speriamo che il proseguimento e la conclusione della storia siano alla stessa altezza.  

Giudizio e voto finali come sempre al termine della storia.

Modificato da PapeSatan
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Finito ora il numero #61

 

Devo dire che l'ho trovato molto buono, una lettura rapida ma di grande impatto (disegni di Roberto Zaghi al TOP o quasi), sempre un peccato quando arrivi a pagina 66 e non continua se non tra un mese :(

 

Il 11/12/2023 at 12:02, PapeSatan dice:

Se l'obiettivo editoriale era di interporre una storia leggera e classica tra storie complesse (dense di tormento e travaglio dei protagonisti attraverso massicci dialoghi), allora lo scopo è perfettamente riuscito: come l'ottimo sorbetto al limone tra due portate elaborate.

Se non ricordo male una cosa del genere era stata fatta anche nei numeri prima della saga su Cochise, per intenderci quella (di Rauch) che va dal 47 al 49 ma anche quella dopo (sempre di Rauch) 56 e 57, anche a me sembra un tema riccorrente quello della storia "leggera" dopo quelle più complicate.

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Finito ora il numero #61

 

Devo dire che l'ho trovato molto buono, una lettura rapida ma di grande impatto (disegni di Roberto Zaghi al TOP o quasi), sempre un peccato quando arrivi a pagina 66 e non continua se non tra un mese :(

 

Se non ricordo male una cosa del genere era stata fatta anche nei numeri prima della saga su Cochise, per intenderci quella (di Rauch) che va dal 47 al 49 ma anche quella dopo (sempre di Rauch) 56 e 57, anche a me sembra un tema riccorrente quello della storia "leggera" dopo quelle più complicate.

Probabilmente sono solo stili di scrittura differenti tra autori differenti, ma il risultato "defaticante" è comunque ottenuto.

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46 minuti fa, PapeSatan dice:

Probabilmente sono solo stili di scrittura differenti tra autori differenti, ma il risultato "defaticante" è comunque ottenuto.

Un'altra cosa che ho notato risiede nelle copertine di dotti, ma ogni tot viene fatta una copertina su sfondo bianco e una su sfondo blu notte da un paio d'anni a questa parte (così a memoria, dovrei tirare fuori tutti i numeri e passarli uno a uno per confermare) chissà il perchè, sempre se c'è.

 

Edit: Le ho contate e le cover notturne in blu sono 13 su 61 numeri, mentre quelle bianche sono solo 2 evidentemente le alternano con quelle a sfondo rosso.

Modificato da Tex_Willer90
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Un'altra cosa che ho notato risiede nelle copertine di dotti, ma ogni tot viene fatta una copertina su sfondo bianco e una su sfondo blu notte da un paio d'anni a questa parte (così a memoria, dovrei tirare fuori tutti i numeri e passarli uno a uno per confermare) chissà il perchè, sempre se c'è.

 

Edit: Le ho contate e le cover notturne in blu sono 13 su 61 numeri, mentre quelle bianche sono solo 2 evidentemente le alternano con quelle a sfondo rosso.

 

Ho potuto visionare alcune copertine originali di Dotti e sono dei veri capolavori, nulla di paragonabile con la versione stampata, sebbene ottima. Nella versione stampata capita che il giovane Tex sembri leggermente un manichino. Negli originali le figure appaiono come in rilievo, quasi tridimensionali. 

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Ho potuto visionare alcune copertine originali di Dotti e sono dei veri capolavori, nulla di paragonabile con la versione stampata, sebbene ottima. Nella versione stampata capita che il giovane Tex sembri leggermente un manichino. Negli originali le figure appaiono come in rilievo, quasi tridimensionali. 

Nulla da dire sul risultato sia chiaro, è solo un pattern che ho riscontrato nelle sue copertine tutto li.

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  • 2 settimane dopo...

Anche il secondo albo si mantiene sul filo: cioè ogni tanto Ruju ci piazza la tamarrata troppo esagerata, tipo:



Tex che consegna il suo fucile a Winter Bear, per esempio. È un gesto che forse ci potrebbe stare (anche se è molto più da Zagor che da Tex), ma non in queste circostanze, di fronte ad un indiano che ha già dimostrato che lo vuole ammazzare e che Tex NON CONOSCE: da dove capisce che è un "grande guerriero" e non gli spara? Sa molto di "solita frase fatta" da fumetto tamarro senza giustificazione in fiction. oltretutto, NON È NECESSARIO, a dimostrare che Tex è innocente basta la testimonianza del bambino, e Winter Bear l'avrebbe cercato di salvare comunque...

 

Anche la scena della strage al trading post...  fa molto "tamarro stile spaghetti western", con i cattivi superesagerati sopra le righe e il sangue che scorre a fiumi. Ma probabilmente questo è l'unico tipo di western che è davvero familiare a Ruju...

 

...ma ancora la storia, nonostante queste tamarrate, regge benissimo. Sono dettagli di come viene gestita la scena, ma nessuna "demolisce" la trama complessiva, come invece è accaduto in molte storie di Ruju recenti.

 

Forse sono troppo diffidente, ad aspettarmi ad ogni tamarrata che vada tutto a catafascio. Ma ormai preferisco magari essere piacevolmente sorpreso se alla fine di questa storia non avverrà, piuttosto che essere ancora deluso da una storia di Ruju.

 

Ma per adesso, se regge fino alla fine, questa è la migliore storia di Ruju da anni.

 

(non nelle ambizioni, che ha fatto storie molto più ambiziose negli ultimi anni, ma nessuna gli è riuscita per me decentemente: questa è ancora un "fill-in", con poche ambizioni, ma per adesso gli sta riuscendo decisamente meglio)

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Vedremo alla fine, per il momento non cè niente che stona, nemmeno il fucile consegnato a Winter Bear secondo mè. 

E finora tutte le storie di questa serie per mè sono più che ottime, spero continuino così.

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Quando un albo si fa leggere scorrevolmente e con coinvolgimento significa che è un albo riuscito.

Nel registro narrativo e nella sua "leggerezza" di lettura (che non vuol dire banalità ma snellezza, fluidità) questa storia mi ricorda un altro recente "fill in" che ho molto apprezzato, "Comstock Lode".

Giudizio conclusivo, come sempre, a fine storia, ma le premesse per un buon voto in pagella sono state poste.

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Sicuramente un "fill in" della serie Tex Willer, ma di grande impatto epico e dove tutto fila senza alcuna sbavatura. Eccellente e robusta sceneggiatura di Ruju su una storia esile e molto classica. Disegni di grandissimo impatto.

 

Aspettiamo la conclusione, ma consiglio fin d'adesso questa storia a dei giovanissimi lettori che volessero approcciarsi per la prima volta ad un fumetto Bonelli.

 

Trama semplice, sceneggiatura fluida, epicita' alle stelle e disegni stratosferici.

 

Continuo a pensare sia una fortuna per @borden avere accanto uno sceneggiatore così in gamba come Ruju, pur con qualche difetto legato alla volontà di dare troppa epicita' ad alcune scene inserite proprio per il piacere di farlo.

 

Ma averne di così bravi oggi !

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  • 3 settimane dopo...

Ho letto il secondo albo "Un ragazzo in pericolo"

 

Mi è piaciuto, la storia sembra solida e coinvolgente, Winter Bear mi ricorda tremendamente Tiger ma lo ritengo un "plus", vediamo col prossimo come si metterà visto che il nostro è andato a ficcarsi tra l'incudine e il martello come si suol dire.

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Storia che ho letto volontieri!

Vicenda lineare ma che scorre bene e non annoia, presentando comunque una buona varietà di situazioni e location. I personaggi pur nella loro semplicità mi sono piaciuti, in particolare il cattivo, bastardo al punto giusto e che coerentemente sul finale accetta di misurarsi con Tex senza tremarella invece che continuare una fuga senza speranza.

La scena più al limite secondo me è la liberazione del nostro da parte di Dinamite, comunque non nuova nella serie, ma tutto sommato nel contesto accettabile.

Dopo qualche critica sulla regolare, spezzo una lancia a favore del buon Ruju: sulla Tex Willer trovo che ad oggi siano sue le migliori storie "d'intermezzo".

 

 

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Letta anch'io questa storia "di passaggio" in tre parti.

Soggetto interessante seppur non innovativo; la trama è ben sviluppata, la lettura scorre via abbastanza velocemente ed alla fine risulta comunque un discreto intrattenimento. La collana del giovane Tex non tradisce quasi mai devo dire; e tutto sommato questa alternanza tra storie che richiedono piu attenzione e storie più veloci è da apprezzare.

 

Promosso il disegnatore che se la cava egregiamente sia per quanto riguarda gli sfondi che x quanto riguarda i molti personaggi.

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Ruju non ha resistito, e ha messo le sue solite "sboronate" tarantiniane da film action anni 80. Per me è chiaro che vuole scrivere storie come quelle, con personaggi di cartapesta che dicono frasi stupide passando da un colpo di scena senza senso al prossimo dicendo battute sceme...  :rolleyes:

 

E non è l'unico: non so che cavolo gli è successo agli autori di fumetti italiani di quella generazione ma sembra che abbiano visto solo storie come quelle, e un film di John Ford o Hawks non sappiano nemmeno che esistono...  (o non li capiscono, come ha confermato tempo fa Colombo dimostrando di non aver mai capito Sentieri Selvaggi...). Non saprebbero scrivere un personaggio intelligente e non tamarro manco sotto tortura...  :laugh:

 

Non mi sto riferendo al duello finale, quello ci sta benissimo, il fuggiasco si ferma e lo aspetta, ovvio che Tex non gli spara con il fucile da lontano anche se sarebbe la cosa più sicura, per fare piuttosto uno scontro faccia a faccia. E infatti non capisco perchè Ruju abbia sentito il bisogno di metterci PRIMA un insensato "doppione" del duello finale (due duelli in dieci pagine?) sotto forma di uno strambo "ottello" in cui Tex e i due indiani vedono una rapina con ostaggi CHE STANNO PER SALTARE IN ARIA e la prima cosa che pensano è andare LORO ad offrire "un duello leale" (???) ai cinque rapinatori...  Boh, non bastava il duello finale a saziare la mania di Ruju per le sboronate? Vedi criminali ALLONTANARSI da una casa piena di ostaggi che hanno minato con l'esplosivo, e la prima cosa che ti viene in mente non è staccare le micce approfittando del fatto che i criminali si devono allontanare parecchio per non saltare anche loro (e in questa maniera poi hai anche gli ostaggi, a cui puoi dare qualche arma, a darti una mano quando i banditi tornano per vedere che succede. No, tu con gli ostaggi che vedono la miccia bruciare, vai a "fare lo sborone" sfidando in singolar tenzone (in tre) ben 5 rapinatori armati fino ai denti, andandogli incontro ALLO SCOPERTO per lanciargli il cavalleresco guanto di sfida (e uno degli indiani ovviamente muore da patacca: la stupidità della scena ha tolto ogni pathos alla sua morte).

 

E pensare che davvero, questa volta c'era quasi riuscito: per due albi e gran parte del terzo aveva abusato un po' di vari colpi di scena improbabili, ma vabbè, quello è il suo stile, si perdona, la storia era avvincente e non c'erano "sboronate" tamarre, e poi... ZACCHETE! Non riesce a resistere e a meno di 20 pagine dal traguardo sbraga... :azz:

 

Ma non voglio infierire: per quasi tre albi c'era riuscito. Forse si sta impegnando a "disintossicarsi". Ed è comunque ancora la sua storia migliore da anni a questa parte. Se non avesse sbragato sul finale avrei potuto persino definirla una bella storia, ma anche così, non è pessima e non mi ha fatto venire voglia di scaraventare lvia l'albo (ma solo perchè la scena della sboronata è breve e a quel punto tanto ero vicino alla fine...). Dovrebbe solo impegnarsi di più...

 

Ruju, dai, facciamo il tifo per te! Disintossicati! Non lasciarti dominare dalla scimmia! La prossima volta vedrai che ce la farai a passare i tre albi!! :clapping:

 

(non ce la farà mai, non ce la farà mai...  :angry: )

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