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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N.33] La città che scotta


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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Letizia dice:

Dialoghi frizzanti i battibecchi da vecchie comari tra Tex e Carson?

 

Non solo quelli, che pure mi sono piaciuti. Vedere battibeccare i due come ai vecchi tempi è per me un piacere, e credo che anche Nizzi si sia divertito nel riproporre le consuete, gustose pantomime tra i due pards (a onor del vero, nell'ultima parte della storia forse eccede un po'). 

 

Ma anche il resto l'ho trovato svelto, dinamico, tosto al punto giusto, complici anche i disegni di Torti che trovo molto efficaci. 

 

Se devo giudicare l'operato dell'ultimo Nizzi, non posso che concordare con la proposta di Diablero su una collana Nixi-Tex. Ciascuno legge ciò che gli piace senza nemmeno il timore di inoltrarsi in polemiche infinite sul forum: stiamo di fatto leggendo cose diverse, assecondando i nostri gusti. Così io posso continuare a pensare che i dialoghi proposti da Nizzi siano davvero frizzanti, non semplici battibecchi tra comari né acqua gasata con la CO2 :)

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Adesso, Letizia dice:

C'è frizzante e frizzante.

Champagne e idrolitina.

Indovina cosa beve Nizzi.

 

Buonissima, l'idrolitina. Noi nizziani (tanto ormai s'è capito che qua si deve necessariamente affibbiare un epiteto ai lettori che non disdegnano Nizzi) siamo di bocca buona, grana grossa, cara Letizia, grana grossa. 

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

io proporrei di riassumere Nizzi (ovviamente, con una clausola che se apre di nuovo bocca in pubblico, gli arriva un multone, e con un tariffario da autore "normale", non ha senso strapagare per certa roba) e dedicargli ufficialmente la collana dei Maxi, rinominata da "Maxi Tex" in "Nixi Tex".

 

1) Assodato che ci sono fan a cui quei "dialoghi frizzanti" (boh,l'avranno ri-gasato con la CO2, le ultime volte pareva la ferrarelle lasciata al sole due anni, manco una bollicina in tutta la bottiglia...) piacciono, e quindi c'è mercato.

 

2) Assodato che 4000 pagine all'anno fanno passare la voglia di leggere Tex, e quindi bisogna tagliare.

 

3) Assodato che alla Bonelli i soldi che arrivano da 2 maxi tex all'anno piacciono e non ci rinunceranno mai.

 

...direi che sarebbe la soluzione perfetta: la fame di "grana" della Bonelli viene saziata dai fan di Nizzi, che pagano il privilegio dell'avere nuove storie di Nizzi, e chi non sopporta Nizzi può finalmente essere sicuro che i maxi li può lasciare tutti in edicola, risparmiando sia i soldi che il tempo di lettura senza avere la numerazione altalenante in libreria (io non ce l'ho perchè da quando ho smesso di prendere tutto ho visto solo Maxi felicemente evitabili, ma questa storia che in futuro usciranno di nuovo Maxi scritti da Boselli mi preoccupa, mica voglio doverne comprare altri numeri...)

Mi associo a quanto detto da @Leo, a me andrebbe bene!

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La storia migliore delle due è quella di Nizzi, il che è tutto dire, visto che sembra una specie di barzelletta, o una presa per i fondelli dei lettori.

 

In pratica il nostro scrive una storia il cui soggetto potrebbe stare comodamente nel retro di un biglietto del tram, la riempie di scambi di battute spiritosi alternati a pagine mute con gente che cavalca o che sta appostata con il fucile e si inventa la figura del ranchero con 4 figli maschi per reiterare per 4 volte lo stesso identico schema narrativo (Tex che prima distrugge il ranch a uno dei figli, poi la miniera a un altro, poi la banca a un altro ancora…). Quindi scontro finale dove i nostri fanno fuori tutti e via verso nuove avventure. La storia è tutta qui.

 

Il bello è che nonostante il canovaccio inesistente la sceneggiatura FUNZIONA e alcuni battibecchi tra Tex e Carson sono davvero DIVERTENTI (tempo addietro, mi pare nel thread de La tigre nera, si discuteva di Nizzi come grande autore comico, i tempi giusti secondo me ce li ha). Trovo perfettamente comprensibile perché Nizzi abbia ancora tanti estimatori: trame di nessuna difficoltà leggibili a cervello spento, sceneggiature dal page turning molto veloce e con un certo brio (senza esagerare perché i lettori di Tex sono tutti molto anziani), uso smodato di cliché e situazioni riconoscibili, pards sempre centrali all’azione e dialoghi brillanti. La formula del successo è tutta qui.

 

Quello che non funziona assolutamente sono gli sgorb… i disegni di Torti. Ora, non capisco davvero come si possano paragonare a Ticci o Fusco, ma per me non sono minimamente presentabili in una testata con il marchio Tex. Graficamente trovo che quest’albo sia uno dei punti più bassi di sempre della serie (Fernandez e Laurenti erano meglio). Se gli scenari sono ancora ancora accettabili, le figure umane, tralasciando gli illustri paragoni di cui sopra, a me hanno ricordato quelle di Bruno Bozzetto in West and Soda. Torti probabilmente non è mai stato arruolabile su Tex, nemmeno al suo livello migliore, e questa storia per me è sicuramente il suo lavoro peggiore.

 

Velo pietoso anche sulla storiella di Serra, che spreca in un mare di noia e deja vu quello che potenzialmente poteva essere un buon soggetto, realizzando, come sempre, una storia piatta, amorfa, con i protagonisti che potrebbero benissimo essere quelli di qualsiasi altra serie e non cambierebbe nulla. Disegni di Mandanici troppo rigidi e ingessati, non adatti a Tex.

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Letizia dice:

C'è frizzante e frizzante.

Champagne e idrolitina.

Indovina cosa beve Nizzi.

Lo Champagne, come tutto l'alcol, fa male. L'idrolitina disseta e non fa danni!

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  • co fondatore
<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

Lo Champagne, come tutto l'alcol, fa male. L'idrolitina disseta e non fa danni!

Se ne abusi.

Mai bevuta idrolitina.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

come tutto l'alcol, fa male

L'alcol non fa male.

È una diceria inventata dagli astemi.

Potrei dire che anche l'automobile, che provoca un numero troppo alto di decessi, fa male.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Magic Wind dice:

 

La storia migliore delle due è quella di Nizzi, il che è tutto dire, visto che sembra una specie di barzelletta, o una presa per i fondelli dei lettori.

 

In pratica il nostro scrive una storia il cui soggetto potrebbe stare comodamente nel retro di un biglietto del tram, la riempie di scambi di battute spiritosi alternati a pagine mute con gente che cavalca o che sta appostata con il fucile e si inventa la figura del ranchero con 4 figli maschi per reiterare per 4 volte lo stesso identico schema narrativo (Tex che prima distrugge il ranch a uno dei figli, poi la miniera a un altro, poi la banca a un altro ancora…). Quindi scontro finale dove i nostri fanno fuori tutti e via verso nuove avventure. La storia è tutta qui.

 

Il bello è che nonostante il canovaccio inesistente la sceneggiatura FUNZIONA e alcuni battibecchi tra Tex e Carson sono davvero DIVERTENTI (tempo addietro, mi pare nel thread de La tigre nera, si discuteva di Nizzi come grande autore comico, i tempi giusti secondo me ce li ha). Trovo perfettamente comprensibile perché Nizzi abbia ancora tanti estimatori: trame di nessuna difficoltà leggibili a cervello spento, sceneggiature dal page turning molto veloce e con un certo brio (senza esagerare perché i lettori di Tex sono tutti molto anziani), uso smodato di cliché e situazioni riconoscibili, pards sempre centrali all’azione e dialoghi brillanti. La formula del successo è tutta qui.

 

Quello che non funziona assolutamente sono gli sgorb… i disegni di Torti. Ora, non capisco davvero come si possano paragonare a Ticci o Fusco, ma per me non sono minimamente presentabili in una testata con il marchio Tex. Graficamente trovo che quest’albo sia uno dei punti più bassi di sempre della serie (Fernandez e Laurenti erano meglio). Se gli scenari sono ancora ancora accettabili, le figure umane, tralasciando gli illustri paragoni di cui sopra, a me hanno ricordato quelle di Bruno Bozzetto in West and Soda. Torti probabilmente non è mai stato arruolabile su Tex, nemmeno al suo livello migliore, e questa storia per me è sicuramente il suo lavoro peggiore.

 

Velo pietoso anche sulla storiella di Serra, che spreca in un mare di noia e deja vu quello che potenzialmente poteva essere un buon soggetto, realizzando, come sempre, una storia piatta, amorfa, con i protagonisti che potrebbero benissimo essere quelli di qualsiasi altra serie e non cambierebbe nulla. Disegni di Mandanici troppo rigidi e ingessati, non adatti a Tex.

Allora...Non concordo sui disegni. Però sulla sceneggiatura concordo. Poi uno alterna storie così a quelle più ambiziose del Bos ad esempio. 😉

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Leo dice:

Noi nizziani

Sei nizziano?

Ma nel senso che sei concittadino di Garibaldi?

Io pensavo che tu fossi troppo intelligente per affibbiarti delle etichette.

Pensavo che tu fossi del tipo: Nizzi mi piace quando scrive "Tex il grande"  e non mi piace quando scrive "La città al microonde".

Che non ti piacessero i cliché.

 

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Adesso, Letizia dice:

Sei nizziano?

Ma nel senso che sei concittadino di Garibaldi?

Io pensavo che tu fossi troppo intelligente per affibbiarti delle etichette.

Pensavo che tu fossi del tipo: Nizzi mi piace quando scrive "Tex il grande"  e non mi piace quando scrive "La città al microonde".

Che non ti piacessero i cliché.

 

 

Ma infatti ero ironico, Letizia!! non hai letto quello che ho scritto tra parentesi dopo aver usato la parola "nizziani"? Qui è facile essere scambiati per nizziani quando difendi una storia di Nizzi... se proprio devo darmi una patente, allora quella è da boselliano, ma preferisco fondamentalmente quella di texiano ;)

 

Non mi sei attenta, non mi sei :D

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Magic Wind dice:

bello è che nonostante il canovaccio inesistente la sceneggiatura FUNZIONA e alcuni battibecchi tra Tex e Carson sono davvero DIVERTENTI (tempo addietro, mi pare nel thread de La tigre nera, si discuteva di Nizzi come grande autore comico, i tempi giusti secondo me ce li ha). Trovo perfettamente comprensibile perché Nizzi abbia ancora tanti estimatori: trame di nessuna difficoltà leggibili a cervello spento, sceneggiature dal page turning molto veloce e con un certo brio (senza esagerare perché i lettori di Tex sono tutti molto anziani), uso smodato di cliché e situazioni riconoscibili, pards sempre centrali all’azione e dialoghi brillanti. La formula del successo è tutta qui.

 

Il soggetto è veramente il minimo sindacale, è sempre la stessa storia, come ho scritto anch'io il pilota automatico che utilizza Nizzi fa innescare un meccanismo analogo anche nel lettore, che legge "a mente spenta". Ora, un lettore più esigente (quale sono stato anch'io per tanto tempo) dovrebbe solo bocciare questa storia, l'ennesima trama abusata e di nullo interesse. 

 

La cosa assurda è che la sceneggiatura, briosa e frizzante, funziona. O forse è il nostro cervello che non funziona più, abituato ormai a tanta mediocrità? Dovremmo fare causa alla SBE per averci lobomotizzati a tal punto che ci accontentiamo di queste loro misere proposte? Non so, so solo che mi ci sono divertito, mi dovrò rassegnare a un declino cognitivo evidente...

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Domanda fatta a una AI: scrivimi una storia di Tex in stile nizziano su un ranchero che spadroneggia in una città del west:

Risposta dell'AI: identica parola per parola alla Città che scotta.

 

Che Nizzi si sia modernizzato?

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

se proprio devo darmi una patente, allora quella è da boselliano, ma preferisco fondamentalmente quella di texiano ;)

L'unica patente che mi riconosco, è quella di guida e dire che quest'anno il giorno del mio compleanno dovrò rinnovarla. :D

 

A dire il vero, mi ricordava un carabiniere che mi ha recentemente fermato in un posto di blocco, che in quei giorni mi scade pure la revisione dell'auto, quindi non c'è male come regalo l'esborso previsto. :D

 

Per arrotondare sarò costretto a fare il gambler :P:D

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Adesso, Condor senza meta dice:

... patente ...che quest'anno il giorno del mio compleanno dovrò rinnovarla. :D

A dire il vero, mi ricordava un carabiniere che mi ha recentemente fermato in un posto di blocco, che in quei giorni mi scade pure la revisione dell'auto, quindi non c'è male come regalo l'esborso previsto. :D

Sì, questa nuova scadenza col compleanno sarà comoda per non scordarsi la data (? ¿Ma se ti scordi l'anno?😀), ma non costituisce certo un "bel regalo" anche dolo per la burocrazia.

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  • 2 settimane dopo...

Ho finalmente letto il primo Maxi di questo 2024, devo dire che la prima storia di Nizzi/Torti a me è piaciuta abbastanza.

La trama scorre con il giusto mix di azione e dialoghi simpatici tra i pard che mi hanno strappato più di un sorriso (cosa che non accade così spesso se scritto da altri autori).

Ultimamente sto leggendo parecchie storie di Nizzi più datate e devo dire che non ci trovo niente di nuovo, più o meno lo schema nizziano è sempre quello, varia giusto sull'uso (abuso) degli spioni che passano li per caso :D .

I disegni sono la nota per me dolente, sopratutto i volti ho fatto tantissima fatica a capire chi fosse chi, l'unico che trovavo riconoscibile subito era l'antagonista per via della barba, durante la lettura ci si abitua e alla fine si capisce però come primo impatto è oggettivamente un pò ostico.

 

La seconda storia di Civitelli-Serra/Mandanici, l'ho trovata veramente troppo corta.

Bello anche se un pochino telefonato l'espediente finale con il

Spoiler

Fantasma

ma proprio per quell'elemento secondo me si poteva costruire un qualcosa di più solido anzichè darci 4 pagine sulla storia dei Ranch che bene o male penso tutti sappiamo.

I disegni mi hanno convinto molto, ma a me più c'è dettaglio più sono invogliato a guardare e apprezzare per cui hanno giocato facile.

 

PS: Ah dimenticavo, nota di colore, in entrambe le storie c'è un personaggio che si chiama Red, a quanto pare nome molto gettonato a quei tempi :D

Modificato da Tex_Willer90
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Adesso, Tex_Willer90 dice:

ma proprio per quell'elemento secondo me si poteva costruire un qualcosa di più solido anzichè darci 4 pagine sulla storia dei Ranch che bene o male penso tutti sappiamo.

 

L'idea di Civitelli era per una storia di 78 pagine per il Maxi, ma Serra doveva essere poco ispirato perché l'ha ridotta a 60. per questo è stata spostata sul Maxi in coda alla precedente. Le quattro pagine sui ranch si sono rese necessarie per arrivare a 288 pagine perché, come dovresti ormai sapere, per motivi tipografici ogni albo, volume ecc viene stampato con un numero di pagine multiplo di 16.

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

L'idea di Civitelli era per una storia di 78 pagine per il Maxi, ma Serra doveva essere poco ispirato perché l'ha ridotta a 60. per questo è stata spostata sul Maxi in coda alla precedente. Le quattro pagine sui ranch si sono rese necessarie per arrivare a 288 pagine perché, come dovresti ormai sapere, per motivi tipografici ogni albo, volume ecc viene stampato con un numero di pagine multiplo di 16.

Si carlo, lo so il perchè si è reso necessario, espremevo solo il mio disappunto perchè non c'era fumetto fino alla fine visto che per me il soggetto meritava pure, tutto li.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

come dovresti ormai sapere, per motivi tipografici ogni albo, volume ecc viene stampato con un numero di pagine multiplo di 16.

 

Pensa che non me lo sono mai segnato, l'avrai già detto x volte, provvedo subito.

Mah, ho preso un albo della regolare , sono 116 pagine, incluso l'inutile Frediani, testata eccetera, mi risultano quindi 116/16 = 7.25.

Non mi sembra multiplo di 16

Anche prendendo 110, che sono le tavole, non sono multiplo di 16.

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