Arthur_Morgan Posted January 9 Share Posted January 9 (edited) Secondo albo appena finito di leggere. Questa è una storia che non sarà certo ricordata in futuro. Amo i soggetti classici, ci sono stati periodi in cui li desideravo e preferivo a quello che la regolare aveva da offrire. Ma le storie “classiche” bisogna saperle scrivere, o quanto meno bisogna essere ispirati. Se la sceneggiatura è pigra anche se ben fatta, se lo svolgimento è da compitino senza infamia e senza lode scritto col pilota automatico, tutto questo il lettore lo nota. E il più delle volte non lo apprezza. Non riesco a trovare grandi difetti se non quanto ho scritto. È il guizzo che è mancato, quella sterzata che l’autore tante volte ha dimostrato di saper dare alle storie. Peccato perché il materiale e gli spunti c’erano tutti. Penso di non essere stato l’unico, e che anche voi abbiate notato alcuni spunti tratti dalla splendida storia di Boselli e Ortiz “Sulla pista di Fort Apache” Tra le note positive di questa storia, i meravigliosi disegni di Bruzzo, nel secondo albo in crescendo sul primo, gli scambi e l’affiatamento tra i pard (che qui incredibilmente riescono a uscirne in maniera più che decorosa anche se con battute troppo enfatizzate), il soldato fuggiasco Kirby finalmente più presente e caratterizzato e il finale, in cui il capitano Stanley vive un brutto quarto d’ora. L’ho trovato ben scritto, anche se mi dispiace che Tex non si sia “occupato personalmente” del responsabile del massacro (gesto e villain verso il quale avrei mostrato parole e atteggiamenti di più dura condanna) Giusto che a prendersi la meritata vendetta sia stata la ragazza indiana. In definitiva, storia da 7, non da demolire ma verrà ricordata per essere (credo) l’ultima di Nizzi sulla regolare. Peccato, perché di belle avventure ne ha scritte davvero tante. E credo gli andrebbe riconosciuto con la stessa forza con cui si distruggono le sue prove insindacabilmente oscene. Saludos amigos Edited January 9 by Arthur_Morgan 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
valerio Posted January 10 Share Posted January 10 Tutto sommato è un commiato dignitoso. Non ci sono errori, Tex fa quello che deve fare con forza e decisione, i dialoghi sono buoni. Nulla di eclatante, ovviamente. Secondo me una delle migliori prove Nizziane di questo ultimo periodo, assieme a un paio di Maxi. Se penso al pessimo lavoro precedente con Ticci....un bel miglioramento. Bruzzo molto molto bene. Davvero un disegnatore con i fiocchi. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Il Biondo Posted January 10 Share Posted January 10 Secondo albo che scivola via senza sussulti, tutto già visto e prevedibile (che non è per forza un male, dipende da come è scritto), una lunga sequenza d'azione e diverse vignette senza testo che allungano il brodo...il problema è che a mio avviso manca completamente il pathos. Compare il Kirby fuggiasco, i nostri non faticano più di tanto nel castigare i cattivi ed alla fine come previsto Spoiler l'indiana si vendica del capitano Come detto da altri storia senza errori o cadute, però a mio avviso questa seconda parte scorre via senza lasciare nulla. Ho preferito il primo albo, anche a livello di disegni. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dee Brown Posted January 10 Share Posted January 10 (edited) 1 hour ago, Il Biondo said: ed alla fine come previsto Hide contents l'indiana si vendica del capitano In realtà per come è impostato il personaggio non era così prevedibile, la ragazza è stata caratterizzata esattamente all'opposto di una vendicatrice. Anzi, a volerci ragionare su un attimo è un finale senza senso: che ci faceva in attesa fuori dal forte? Non poteva assolutamente prevedere che il capitano sarebbe scappato e che se lo sarebbe trovato davanti da solo. Se si voleva vendicare non sarebbe stato più sensato entrare nel forte con Tex & co? Poi, meglio anche per me un finale gratuito così, che il finale standard che temevo, con il responsabile di una strage di quel genere che veniva menato e incarcerato, per poi passare subito a battute su birra, bistecche e patatine. Comunque visto che almeno sulla regolare, se dio vuole, siamo alla fine della sua epopea, mi sembra interessante fare un po' di fanta-fiction sulle tappe del Nizzi "ritornante". 1. Richiamato, inizialmente scrive storie sgangherate ma con spunti vagamente interessanti e con una per lui insolita (anche nei suoi anni d'oro) attenzione per il ritmo. Soprattutto propone dei pards sostanzialmente corretti (per i suoi standard), anzi si nota quasi un suo tentativo di "bosellizzarsi", naturalmente assecondando l'idea totalmente superficiale che ha del Tex di Boselli, quindi proponendo un Tex che ammazza gente a carrettate. 2. Forse si accorge di essere più libero di "esprimersi" di quel che inizialmente credeva, forse si accorge della "fame" di pagine della redazione che quindi non sta a sottilizzare. Manda dunque a remengo il ritmo e inizia a scrivere storie iper-dilatate. E' quella che potremmo chiamare la sua fase di "manierismo faraciano": soggetti buoni per un albo diventano maxi di trecento e passa pagine, con ogni singola scena stirata tre - quattro volte più di ogni ragionevole senso. Ma anche presso molti lettori passa l'idea che essere pedanti fino allo sfinimento corrisponderebbe a una narrazione "classica" (con buona pace di tutti i Salgari, Verne, Stevenson, London a vorticare nelle tombe). 3. Capisce di poter tornare a scrivere quel che gli pare come gli pare e torna il Nizzi di sempre, libero di scrivere il suo manifesto programmatico di decostruzione del personaggio (il suo Watchmen, il suo Cavaliere Oscuro) e farlo disegnare pure a Ticci. E qui, colpa di scena, è lui che si stufa, molla e se ne va sbattendo pure la porta. Probabilmente lo stimolava più forzare le regole, forse persino lui è colto da vertigine al pensiero di tornare da ultraottantenne l'autore più prolifico del personaggio, come stava succedendo e sarebbe successo avesse continuato. Edited January 10 by Dee Brown 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Diablero Posted January 10 Share Posted January 10 Per anni si è straparlato del famoso "mestiere" di Nizzi. Forse un minimo nelle prime storie, ma queste ultime... che siano trame banalissime, allungate e scopiazzate (anche il finale torna a copiare Vendetta indiana, ovviamente senza alcun senso con l'indiana che prevede la fuga del cattivo con i superpotere della faciloneria di Nizzi) si sapeva ed era scontato, ma qui è anche il "mestiere" che manca, pare una roba scritta da un esordiente di 14 anni che scopiazza frasi a vanvera. Torniamo al solito punto: che senso aveva far tornare un autore così bollito?? Era una "vendetta" contro i lettori? C'è più un minimo livello di qualità per scrivere Tex? O va bene tutto? Mi dico che ho pure sbagliato a leggerlo, dovevo metterlo via senza perdere tempo. Ma in realtà non avrei dovuto nemmeno comprarlo. Quante ciofeche ignobili ho comprato negli ultimi anni per un malinteso senso di fedeltà al personaggio? Valgono così poco cinque euro da buttarle via per una roba simile? Buttati per buttati non era meglio darli in beneficenza? Non pensate al fatto che la storia è ridicola a scritta in maniera penosa, quello è Nizzi, di più non si può pretendere. Pensate che una storia simile è stata pagata (e lautamente), disegnata, è passata al vaglio ed è stata pubblicata. Ce l'hanno venduta. Se si azzardasse a fare una cosa simile il mio fornaio gli manderei i NAS. Ma davvero, che opinione hanno di noi lettori alla Bonelli? P.S.: chi dice che stavolta Tex non fa figuracce probabilmente ha saltato la scena in cui viene ferito da un indiano che GLI RUBA LA SUA STESSA PISTOLA, e deve essere salvato da Carson. Poi ENTRAMBI sarebbero spacciati se NON VENISSERO SALVATI DALLA PERSONA CHE ERANO VENUTI A SALVARE (tipico di Nizzi). E alla fine il traditore gli sfugge ma per fortuna l'indiana legge i Tex di Nizzi e se lo immaginava che gli sarebbe sfuggito... 1 2 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Letizia Posted January 10 Share Posted January 10 La prossima volta che Tex deve andare in un villaggio indiano a catturare qualcuno, se a dargli una mano non ci porta me al posto di Carson, gli tolgo il saluto, anzi non compro più il mensile e neanche tutti gli inediti. Perché? Ma come perché, ma perbacco, perché una cosa così facile la so fare anch'io. Sì, vabbeh che Tracy è un piccione (meglio lui che Tex), vabbeh che Negrito è un tacchino (è alle spalle di Tex e invece di accoltellarlo nella schiena, gli salta addosso e gli chiede gentilmente "stai fermo un attimo, per cortesia, altrimenti non riesco a darti neanche una coltellata"), vabbeh che gli Apache erano leggermente ubriachi, ma neanche un cane nel corral dei cavalli (dove i nostri se la prendono comoda, tanto Nizzi è d'accordo), neanche un cane che provasse a inseguirli. Sembrava una gita organizzata dal Dopolavoro dei Ferrovieri. Ma il massimo della caduta dei cosiddetti (anche a me talvolta cascano) è stato il chilometrico finale: a ogni pagina mi dicevo "adesso scatta, non ce la fa più, ora lo massacra con una decina di sganassoni" e invece niente. Poi, quando Stanley gli dà del bugiardo, ecco che arriva un unico cazzotto. E perché Tex lo accarezza in quel modo? Perché Stanley è un farabutto indegno di respirare? Macché. Lo scazzotta perché ha detto la verità: Tex è un bugiardo. E, ciliegina sulla torta, Stanley scappa, scappa per cinque pagine. Tex non c'è, non prova neanche a fermarlo o a inseguirlo, non c'è e basta. Perché Noemi è lì pronta per la sua vendetta fotocopiata. Fotocopiata male perché Noemi sapeva, glielo ha detto Nizzi, che Stanley sarebbe scappato e che Tex non lo avrebbe fermato. Si dice che sia l'ultima fatica di Nizzi, almeno sul mensile. Lo spero. Ma hai visto mai che non ci sia un ripensamento? 2 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dee Brown Posted January 10 Share Posted January 10 48 minutes ago, Letizia said: Lo scazzotta perché ha detto la verità: Tex è un bugiardo. Ahahah, è vero. Sfumatura da intenditori. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Il Biondo Posted January 10 Share Posted January 10 <span style="color:red">6 ore fa</span>, Dee Brown dice: In realtà per come è impostato il personaggio non era così prevedibile, la ragazza è stata caratterizzata esattamente all'opposto di una vendicatrice. Anzi, a volerci ragionare su un attimo è un finale senza senso: che ci faceva in attesa fuori dal forte? Non poteva assolutamente prevedere che il capitano sarebbe scappato e che se lo sarebbe trovato davanti da solo. Se si voleva vendicare non sarebbe stato più sensato entrare nel forte con Tex & co? Chiaro, non è un finale logicamente inattaccabile o adeguatamente preparato, però me l'aspettavo O così o con il sacrificio della stessa donzella per salvare il tenentino. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arthur_Morgan Posted January 10 Share Posted January 10 Mi trovo abbastanza d’accordo con @Letizia e @Diablero , in questa storia (vi sento già dire “E non solo, quasi in tutte!) il vecchio Nizzi escogita situazioni discutibili (come il finale, in un commento ho scritto che era giusto che la vendetta spettasse a lei) ma non è tanto l’assurdità di queste vicende, ma il lassismo con il quale sceglie di raccontarle. Con un guizzo che anche un meno esperto avrebbe saputo trovare e imprimere, anche situazioni stantie e stra-viste come quelle presentate in quest’albo sarebbero parse più fresche. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tracce358 Posted January 10 Share Posted January 10 Effettivamente un pochino tutta la gestione della storia sa di "dopolavoro".... l'indiana sembra avere ben altro registro della vendicatrice infatti si mostra un tipo solare forse anche troppo visto che è stata testimone della strage della sua tribù e già questo un poco stride quanto meno il passaggio di stato d'animo avviene in modo automatico ma la vendetta finale non è nemmeno parente di quella di Vendetta Indiana infatti è veramente surreale il suo appostamento fuori dal forte così.... sulla fiducia... Boh... 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Letizia Posted January 10 Share Posted January 10 (edited) Non solo nei film d'azione. A sinistra: quando gli Apache sparano a Tex e Carson. A destra: quando Tex e Carson sparano agli Apache. Edited January 10 by Letizia 2 1 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Black Jim Posted January 10 Share Posted January 10 <span style="color:red">3 ore fa</span>, Letizia dice: Non solo nei film d'azione. A sinistra: quando gli Apache sparano a Tex e Carson. A destra: quando Tex e Carson sparano agli Apache. Però, per Tex, in "quando sparano i nemici" manca la ferita di striscio al cuoio capelluto/tempia 😅 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Diablero Posted January 11 Share Posted January 11 La copertina comunque è molto appropriata, mostrando appunto in che precipizio è cascato Tex con storie come questa... 1 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arthur_Morgan Posted January 11 Share Posted January 11 Il salto dal precipizio nel fiume è un cavallo di battaglia di Nizzi, in un mese l’ho visto in tre storie! Questa, poi “Il mercante francese e poi nel “Ritorno del Carnicero” e chissà in quante altre lo troverò Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marcello R. Posted January 11 Share Posted January 11 Albo che si legge in 10/15 minuti, sulla falsariga di tante, troppe storie dell’ultimo Nizzi. Niente di impubblicabile, ma soprattutto niente dí imperdibile. Per dovere di correttezza, però, un appunto lo faccio a Diablero…vero che Tex si fa sorprendere dall’indiano (scena peraltro plausibile), ma non è vero che venga salvato da Carson, anzi… Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jeff_Weber Posted January 11 Share Posted January 11 <span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice: La copertina comunque è molto appropriata, mostrando appunto in che precipizio è cascato Tex con storie come questa... Bella copertina che nobilita in qualche modo il contenuto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
laredo Posted January 11 Share Posted January 11 Il 10/01/2025 at 00:26, Arthur_Morgan dice: Penso di non essere stato l’unico, e che anche voi abbiate notato alcuni spunti tratti dalla splendida storia di Boselli e Ortiz “Sulla pista di Fort Apache” Scusa Arthur, ma quali spunti sono tratti dal capolavoro boselliano? Io non riesco vederli.. Ci sono degli omaggi al film di John Ford "Il massacro di Fort Apache" questo si.. il volto del Colonnello Wright è quello di Henry Fonda, anche quello della figlia somiglia a Shirley Temple, poi alcuni cognomi fordiani come Kirby e O'Rourke.. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Leo Posted January 12 Share Posted January 12 Poiché da Nizzi ormai non mi aspetto più nulla, le mie basse aspettative mi hanno fatto apprezzare questo suo congedo dalla regolare (se così sarà), anche se indubbiamente ad incrementare la mia soglia di gradimento hanno contribuito dei disegni che mi sono piaciuti tantissimo, richiamando questi l'ariosita' e il dinamismo del primo e secondo Ticci. Buoni dialoghi, scoppiettanti battute, sceneggiatura tutto sommato incalzante, anche se un po' diluita soprattutto nel secondo albo, hanno adempiuto al minimo sindacale che si chiede ad un albo di Tex: intrattenere senza annoiare. Lo so che non è questo che si dovrebbe chiedere a un fumetto: la lettura di un albo dovrebbe appagarci, farci sentire soddisfatti, oppure esaltarci, emozionarci. Ma dopo mesi in cui Tex è stato calato in vicende poco western e con dialoghi poco brillanti, questo ritorno a atmosfere d'antan e alle punzecchiature tra i due pards in cui Nizzi è un maestro mi ha dato un po' di ossigeno, e mi ci sono pure divertito. Poi, certo, Carson che arriva al forte giusto in tempo per finalizzare la recita texiana davanti al comandante o Nahomi che attende Stanley fuori dal forte per illuminazione divina fanno sorridere, tanto è evidente il totale disimpegno con cui queste scelte narrative sono state fatte. Ma tant'è, questo ha passato il convento: ci ho passato una buona ventina di minuti (troppo pochi, lo so)? Me li faccio andar bene, anche e soprattutto grazie a Bruzzo. Ho ritrovato, qua e là, scampoli del Nizzi che ho amato negli anni ottanta, di quell'autore che mi fece avvicinare alla testata da bambino, con quelle sue battute e quei suoi momenti coloriti tra i due pards. L'avessi letta negli anni duemila, avrei chiuso l'albo infastidito, come mi succedeva quando leggevo il nome di Nizzi dopo un capolavoro boselliano. Oggi, dopo le tante prove non di mio gusto per temi e ambientazione, assaporo le vignette e i dialoghi come rigustando un sapore antico, una madeleine texiana. E scusate se è poco. 1 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Letizia Posted January 12 Share Posted January 12 <span style="color:red">2 ore fa</span>, Leo dice: dopo mesi in cui Tex è stato calato in vicende poco western e con dialoghi poco brillanti Certo che arrivare ad apprezzare una storia così, perché le altre erano peggio, ci fa solo sperare che le cose possano solo migliorare. Ce lo auguriamo tutti. Auguri, Tex. E buon 2025. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
San Antonio Spurs Posted January 12 Share Posted January 12 Quasi in ogni singola situazione, il sovrappensiero è che si tratti di qualcosa di già letto e questo Nizzi mi ricorda il Mike Oldfield che non tira fuori un'idea nuova dalla fine del secolo scorso. Per la serie "Salviamo il salvabile" i dialoghi fra i due pard. Ottima e in crescendo la prova di Bruzzo. Peccato preventivo, la mia sfiducia per la prossima storia, che temo anche questa infarcita dai "deja vu": un amore contrastato, fughe, inseguimenti, messicani biechi, immagino un capo baffuto e qualche gonzo sorpreso mentre fa la guardia. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Letizia Posted January 12 Share Posted January 12 <span style="color:red">43 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice: deja vu Lungi da me l'idea di difendere Nizzi ma, dopo un migliaio di albi inediti di Tex, trovare qualcosa di non già raccontato è dura. Ma si possono tirar fuori ottime storie anche con minestre riscaldate. Bisogna vedere come le si riscalda. Io adoravo il minestrone riscaldato della nonna, magari con l'aggiunta di un pezzo di lardo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
San Antonio Spurs Posted January 12 Share Posted January 12 <span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice: Lungi da me l'idea di difendere Nizzi ma, dopo un migliaio di albi inediti di Tex, trovare qualcosa di non già raccontato è dura. Ma si possono tirar fuori ottime storie anche con minestre riscaldate. Bisogna vedere come le si riscalda. Io adoravo il minestrone riscaldato della nonna, magari con l'aggiunta di un pezzo di lardo. Appunto, semmai aggiungendo qualcosa. Qui, in più, c'è la proposta contemporanea di diverse situazioni già proposte. Con gli avanzi si fanno pietanze meravigliose; controvoglia a volte si rischia di fare pietà e il mestiere più che un pregio diventa un peso. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Collaboratori ymalpas Posted January 12 Collaboratori Share Posted January 12 Letto. Tutto sommato un qualcosa di leggibile, pensavo peggio, ma sono d'accordo con quelli che dicono che è un brodino riscaldato, ciò che non può andare bene peri nostri palati anche solo a considerare come era imbandita la tavola di Tex un tempo. La sequenza finale sinceramente non l'ho capita molto, molto teatrale ma anche perché ritardare l'entrata del ''testimone'' solo per dare la possibilità al colpevole di dichiarare prima la sua innocenza? Bella e toccante invece l'ultima vignetta di pagina 114, con l'indianina che se ne va dopo essersi vendicata. Con la bellissima copertina di Villa, quasi quasi da sola vale la spesa per l'albo. Su Tex abbiamo letto molto di peggio e quello che ci aspetta per questo 2025 non mi fa ben sperare, a cominciare dalla storia del mese successivo, con dei disegni (del nostro vecchio pard Ginosatis, tra i fondatori di questo forum nel 2006) che non mi entusiasmano troppo e un nemico escogitato da Ruju, el escorpion, che mi ispira anche di meno. Speriamo invece che con la primavera piova un po' più di luce e calore sulle storie del nostro Tex, se ne sente tanto il bisogno. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tracce358 Posted January 12 Share Posted January 12 <span style="color:red">3 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice: Quasi in ogni singola situazione, il sovrappensiero è che si tratti di qualcosa di già letto e questo Nizzi mi ricorda il Mike Oldfield che non tira fuori un'idea nuova dalla fine del secolo scorso. Per la serie "Salviamo il salvabile" i dialoghi fra i due pard. Ottima e in crescendo la prova di Bruzzo. Peccato preventivo, la mia sfiducia per la prossima storia, che temo anche questa infarcita dai "deja vu": un amore contrastato, fughe, inseguimenti, messicani biechi, immagino un capo baffuto e qualche gonzo sorpreso mentre fa la guardia. Mi piace particolarmente questo paragone perché sono stato un grandissimo estimatore del vero Mike Oldfield e concordo in pieno che non tira fuori una idea che è una da trenta anni e passa. Speriamo che su Tex non finisca così al 100 %. Le zone ispirate nella produzione complessiva ancora ci sono ma sono tante appunto troppe quelle che ricordano l'Oldfield degli ultimi vent'anni <span style="color:red">11 minuti fa</span>, ymalpas dice: l'indianina Mi capita di scervellarmi a trovare un "alibi" plausibile per l'appostamento davanti al forte Forse pensa adesso se non succede niente entro nel forte nella notte tanto viene bene che son cose che fanno gli indiani e poi tac botta di c..o questo mi viene proprio incontro da solo????...... Mah spero in fondo che nessuno salti su a dire ma sai che quasi quasi mi hai convinto??.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Arthur_Morgan Posted January 13 Share Posted January 13 Il 11/01/2025 at 13:57, Arthur_Morgan dice: Il salto dal precipizio nel fiume è un cavallo di battaglia di Nizzi, in un mese l’ho visto in tre storie! Questa, poi “Il mercante francese e poi nel “Ritorno del Carnicero” e chissà in quante altre lo troverò Piccolo off topic: ieri sera ho trovato il salto nel fiume anche ne “I ribelli del Canada” una persecuzione Il 11/01/2025 at 23:32, laredo dice: Scusa Arthur, ma quali spunti sono tratti dal capolavoro boselliano? Io non riesco vederli Beh, il “triangolo” tra la figlia del colonnello Wright, il capitano Stanley e il soldato Kirby mi ha ricordato la dinamica tra (spero di ricordare i nomi) Elizabeth, Parker e Laredo della storia di Boselli e Ortiz Link to comment Share on other sites More sharing options...
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