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TWF - Tex Willer Forum

[772/773] Il morso dello scorpione


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Seconda parte deludente, purtroppo…cliché a non finire, sequenze che lasciano a desiderare (come i militari scoprono gli scagnozzi di Escorpion, ad esempio…). Mi fermo qui con il (breve) commento, un’altra storia che non riprenderò mai.

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Seconda parte deludente anche per mè.

Nessun pathos, con sequenze poco credibili. Tex e Carson che arrivano a risolvere le varie situazioni cruciali con tempistiche così perfette che appunto sono poco credibili.🙋‍♂️

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Arthur_Morgan dice:

e per alcuni piccoli snodi di trama un po’ troppo fortuiti.

Mi riferivo proprio a quanto sottolineato da te, @Piombo Caldo

Non volevo spoilerare troppo:D

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Ennesima storia riciclata di Ruju.

Sicuramente, imho, non nel suo periodo migliore. Tra questa e Le quattro vedove nere, non so quale sia la peggiore. Sicuramente sprecare Yannis Ginosatis per questa storia, la vedo un'occasione mancata. 

 

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Il 07/03/2025 at 09:56, Magic Wind dice:

Ginosatis mi sembra diventare sempre più bravo, ma secondo me riempie troppo le vignette. Visto il livello qualitativo raggiunto, adesso può tranquillamente cominciare a togliere.

Sono d'accordo. Sia sul fatto che sia molto bravo sia sul fatto che ora potrebbe cominciare a lavorare per sottrazione. Se lo può permettere.

 

Letto anche il secondo albo. Purtroppo la storia non da particolari soddisfazioni al lettore e tutto scorre senza offrire a quest'ultimo sussulti o trepidazioni degni di nota. Il primo albo faceva sperare in qualche colpo di scena o snodo di trama un filo più originali rispetto al solito, ma giunti all'ultima pagina non rimane molto da segnalare o da ricordare, a parte forse la relazione tra Elaine e il navajo, unico elemento se non altro meno abusato, per quanto non si vada oltre la superficie.

Quella delle vedove mi aveva appassionato sensibilmente di più. Avanti con la prossima.

 

In questo, come in molti altri casi, i disegni sono ciò che salva la baracca e non mi fa rimpiangere troppo i soldi spesi. Bravo Ginosatis!

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Allora...Partiamo dal comparto grafico, perché le tavole di Ginosatis sono state di alto livello in entrambi gli albi. Veramente ricche di particolari, volti espressivi, dinamismo, lavoro straordinario.

Passando alla storia...Ruju crea un'altra vedovella (dopo le "vedove nere"), donna di carattere e piglio, imbastisce un doppio filone (il navajo innamorato e la banda di el escorpion) che poi si congiungerà.

Lo sceneggiatore sardo è secondo me stato abbastanza bravo a tratteggiare i personaggi sia i principali che i minori.

Niente di eccezionale ma i due albi si fanno leggere e hanno pochi punti lenti.

Tex e Carson fanno il loro (Tex anche troppo alla fine), storia da pilota automatico e leggibile per passare qualche ora nel vecchio west, anche grazie al bravissimo Ginosatis.

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Ecco il mio commento, che metto sotto SPOILER. Siete avvertiti.

 

Spoiler

TEX 772-773: IL MORSO DELLO SCORPIONE - CACCIA AL NAVAJO
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Yannis Ginosatis (disegnatore greco di Salonicco; ha disegnato finora due storie di Tex, "Caccia infernale" (606-608) e "Cuore Apache" (691-692). Questa è la sua terza storia).

T772


Siamo a Lincoln County, dalle parti del Nuovo Messico. Elaine Prescott, una ranchera vedova, viene assalita al tramonto da un puma, ma viene salvata dall'indiano navajo Julio, il cugino di Tiger Jack, e tra di loro scocca la scintilla. Si noti la la solita ecologia da WWF che ormai ficcano dappertutto: l'eroico navajo Julio (che si chiama come mio zio Giulio anche se è un indiano), per salvare la bella vedova dal puma, spara. Spara al puma? NON SIA MAI! Non lo sapete che oggi questo non si fa? Non si spara a un povero animale innocente che voleva solo mangiare carne fresca di giovane e piacente vedova! Non gli si pianta una palla in testa, impedendogli così di aggredire altre persone! NON-SI-FA! Quindi Julio, seguendo il sacro dogma "amiamo la natura", spara in alto. Così non uccide il puma, anche se lo spaventa (cattivo, cattivo!). Così il puma scappa via, libero di sbranare qualcun altro. Tanto, occhio non vede, cuore non duole. E pensare che invece, un tempo, Tex andava a caccia dei puma. UCCIDENDOLI. Perchè erano PERICOLOSI. A quei tempi benedetti si poteva sparare agli animali pericolosi senza che qualcuno facesse degli strilli di protesta animalista da coro greco. Oggi invece considerano tutti gli animali come se fossero Topolino. Anche quelli che sbranano, perchè, poverini, non è mica colpa loro, ma dell'uomo cattivo e insensibile.

T3
Vai a sbranare le persone da un'altra parte, sciò!


Le scene harmony tra Actarus (l'indiano navajo Julio) e Venusia (la ranchera vedova Elaine Prescott) sono piuttosto stucchevoli: dopo essere stata salvata dal puma, come nei romanzi d'amore, la bella ranchera vedova incontra il tizio bello e misterioso e se ne innamora perdutamente. Tanto che a pagina 33 i due piccioncini entrano da soli nel ranch di notte, ovviamente solo per guardare la preziosa collezione di farfalle giavanesi dello zio Luigi. Da allora Julio lavora nel ranch di Elaine, ma è malvisto dai mandriani. Intanto, Tex e Kit Carson sono alla caccia del delinquente Escorpion, che comanda un esercito di criminali. Raggiungono il ranch di Elaine con un prigioniero, Miguel, e salutano Julio. Poi portano il prigioniero in città dallo sceriffo, Archie Campbell. Successivamente, devono aiutare Julio, che viene aggredito lungo la strada da tre balordi. Inoltre, lo sceriffo è interessato alla bella vedova.

T1 T2
"Ma se è la ventesima volta che mi fai vedere la collezione di farfalle!" "Eh, mio zio Luigi ne ha fatte tante."


A farla breve, il nostro Julio da quelle parti è simpatico come la febbre quartana. Al ranch, un mandriano, tal Gus, il più cattivo di tutto verso il povero Julio, vuole domare il cavallo della vedova (vallo a sapere perchè proprio QUEL cavallo), ma non ci riesce, mentre Julio invece ci riesce benissimo. Il cattivo Gus vuole sparargli, al cavallo, cioè, non a Julio. Anche se lo stesso Julio si mette di mezzo e i due litigano. Julio lo stende, ma lui si riprende e lo attacca col coltello, che però alla fine finisce nel suo petto e muore. Julio è costretto a scappare, anche perchè gli altri gli sparano. Gli uomini del ranch poi accusano Julio di omicidio premeditato, dicendo che lo sporco indiano ha ammazzato il mite Gus che non faceva mai male ad una mosca, povero cicci. Ci sarebbe da chiedere dove la vedova ranchera ha trovato questi cowboy: sono tutti assassini e falsi testimoni. Da licenziare in blocco, come minimo. Per non parlare del cattivo Gus, che per ripicca voleva sparare al cavallo della padrona. Dico, della persona CHE LO PAGA. :huh: Non è solo cattivo, è anche scemo totale. Più che razzismo - ci sarà anche quello, non dico di no - Gus e gli uomini del ranch provano per Julio soprattutto invidia. Fateci caso: è più bravo, è più bello, è più buono, sta con la padrona (quindi implicitamente li comanda), sa domare i cavalli in modo splendido e non come quei falliti. E Gus in particolare è il più invidioso di tutti. Per forza che alla fine si sono scontrati. Anche qui c'è una reminiscenza di Goldrake: Alcor infatti era invidioso di Actarus nel primo episodio, perchè era più bravo e più bello di lui...

 

T5
IO SPARO A CHI MI PARE! Mandate dallo psichiatra questo mentecatto. -_-


In ogni caso, Tex smonta facilmente le loro accuse, anche se lo sceriffo li difende con una notevole faccia tosta. Arrampicandosi sigli specchi meglio dell'Uomo Ragno, dice che l'innocenza di Julio è ancora tutta da dimostrare, perchè Tex ha talmente terrorizzato quel poveretto di ranchero candido come un fiore che lui avrebbe detto qualunque cosa. Scusa, e il coltello e la pistola di Gus, allora? Che i rancheri candidi come fiorellini avevano nascosto per coprire la colpevolezza di Gus? Era fin troppo evidente che erano in combutta e che lo sceriffo li difende sfacciatamente. Ai tempi del Tex di GL Bonelli, il ranger avrebbe chiesto allo sceriffo se lo sta prendendo in giro e sarebbe finita a botte. E' un vero peccato che Tex non lo pesti mai nella storia, al massimo darà un pugno al vicesceriffo. E spara alla fine allo sceriffo solo per difendere la vedova. Ma fino ad allora lo sceriffo fetente non si tocca. Purtroppo Tex oggi è rispettosissimo con gli sceriffi, anche se sono dei topi di fogna, e non si possono toccare neanche con un fiore. Ma il Tex di GL Bonelli agli sceriffi, se erano dei falsi, lui LI PESTAVA. Più volte.

 

Tex
Lo sceriffo venduto: mai che venga messo in riga UNA SOLA VOLTA da Tex. Neanche un cazzotto piccolo piccolo. <_<


Tex lascia stare per un momento la faccenda di Escorpion e va alla ricerca di Julio l'indiano, con Kit Carson. Intanto, lo sceriffo Campbell, che è in combutta con Escorpion, gli dà tutte le informazioni per rubare dei soldi dal treno, a una stazione poco prima del paese e che si trova in mezzo al deserto. Che è la solita stazione cretina costruita in mezzo al niente e che fa sempre da bersaglio preferito per i ladri. I dollari da rubare sono dei soldi federali (cioè delle banche) destinati agli approvvigionamenti delle riserve indiane. Sembrerebbe un bel gruzzolo, visto che Escorpion e gli altri trasportano una cassa grande quanto una bara, più o meno, e ben pesante. E questo mi sorprende. Da quando danno così tanti soldi agli indiani? Gli americani, nelle storie di Tex, sono sempre tirchi con gli indiani (tranne coi Navajos): al massimo danno loro una pedata nel sedere o un coltello per scannarsi. Da qui le molte storie di Tex sui pessimi rifornimenti agli indiani.

Inoltre, quella perla di sceriffo va al ranch della vedova Elaine cercando di violentarla, perchè gli è venuta la voglia. Ma l'indiano Julio, che era tornato per chiarire le cose, compare e blocca lo sceriffo: sta per ammazzarlo, ma Elaine gli dice di fuggire. Julio scappa per la seconda volta e lo sceriffo, ripresosi, se ne va dal ranch.

T773a
Mi sembra incredibile questo sceriffo: fa quello che gli pare senza nemmeno preoccuparsi di essere accusato. Ammazza anche delle persone alla stazione senza problemi. Insomma, fa delle malvagità senza nemmeno preoccuparsi di coprirle! :huh: Oltre ad essere malvagio, è anche scemo.


Tex e Carson, che inseguivano Julio seguendo le sue tracce, ovviamente fanno un giro completo. Infatti, partendo dal ranch, dopo diversi giorni ritornano al ranch, perchè Julio era appena ritornato lì, in tempo per picchiare lo sceriffo libidinoso. Julio si era già allontanato, ma Tex e Kit fanno appena in tempo ad impedire che avvenga un altro omicidio al ranch. Infatti, Sam, uno dei mandriani, ha degli scrupoli di coscienza e vuole fare il pentito. Ma non si esce dalla mafia, anche se è composta da rancheros: gli altri due mandriani colpevoli infatti stanno per tagliargli la gola, quando Tex e Kit li fermano. Ripeto la domanda: la vedova dove li ha trovati questi topi da fogna? Nella banda di Butch Cassidy?

 

T773b
Ti facciamo un'offerta che non puoi rifiutare, citando il Padrino.


Sam alla fine dice la verità ad Elaine. Tex e Kit portano Sam come testimone e i due mandriani mafiosi come colpevoli da quella perla dello sceriffo per scagionare Julio. Scoprono che Miguel, l'uomo di Escorpion che loro avevano catturato, si è "impiccato" nella sua cella (invece era stato Escorpion, in accordo con lo sceriffo, a punirlo per lo sgarro di aver confessato). I due non credono alla storia del suicidio e prendono a pugni il vicesceriffo Garth, che aveva detto "sporco muso rosso" riferendosi a Julio.

Lo sceriffo e il vice raggiungono Escorpion e la sua banda alla stazione dove si fermerà il treno. Ma sono visti di nascosto da Julio, che si era rifugiato lì vicino: l'indiano raggiunge Tex e gli rivela che lo sceriffo è in combutta con Escorpion. Il Tex dei tempi classici l'avrebbe già capito prima, senza l'aiuto di Julio l'origlione (copyright di Nizzi).

All'arrivo del treno, avviene la sparatoria: Escorpion e gli altri eliminano i soldati di guardia e si impossessano dei soldi, ma l'arrivo di Tex, Carson e Julio ribalta i loro piani. Lo sceriffo suggerisce a Escorpion di andare al ranch di Elaine per avere un ostaggio prezioso e preparare una trappola laggiù ai ranger. Ma il piano non va come previsto: Tex uccide il vicesceriffo Garth e Escorpion.

 

T773d
Tex ammazza Escorpion. E, come al solito, Tex spara DOPO che hanno sparato a lui. E chi spara a Tex non lo centra mai, naturalmente. Perchè lui ci ha lo scatto felino e l'abile mossa di Lady Oscar. :lol:


Julio spara allo sceriffo, ma lui, prima di morire, cerca di uccidere Elaine. Però Tex lo ammazza definitivamente, prima che realizzi il suo intento. E così la finiamo.

COMMENTO

Complessivamente, è una buona storia: semplice, ma piacevole. I disegni del greco Ginosatis sono notevoli e ben curati, con un tono un pò scuro che ricorda quello di certi fumetti di Lanciostory. Le donne sono rese bene: la vedova è davvero un tipo che fa girare la testa a tutti. E infatti tutti gli uomini attorno a lei - tranne Tex e Kit - si comportano da cretini innamorati.

La storia scorre rapidamente, senza lungaggini e spiegoni, e questo è tutto grasso che cola, in mezzo a tante storie Bonelli piene di flashback, connessioni con le storie precedenti X o Y e terribili momenti spiegoni che addormentano.

Ginosatis ha acquisito un tratto più sicuro, dai tempi del "Covo del profeta", dove mi era sembrato un pò incerto, ma tuttavia promettente, e di "Cuore Apache". Quest'ultima è una storia che ha delle affinità con questa: un indiano che cerca di vivere nel mondo dei bianchi e non ci riesce. Julio è nella stessa situazione: è da notare che in entrambe queste storie lo sceneggiatore è la stessa persona, il sardo Pasquale Ruju, al quale sembra che piaccia l'argomento. Infatti Ruju ha realizzato ben due storie col mezzosangue Makua (Tex 621-622 e 708-709).

 

Tex e Kit Carson mettono giustizia, e fa piacere rivedere un Tex duro e tosto che capisce subito che tutti stanno mentendo.

Escorpion è un cattivo ridicolo: anche se ha l'onore di essere citato nel titolo, il vero cattivo che gli ruba la scena e la presenza è lo sceriffo. Questo Escorpion sembra un cattivo di "Trinità", come Mescal: tutto "esagerato". E' quasi pelato con davanti solo un ciuffo, ha due baffoni che sembrano delle pennellate, ha due cartuccere che fanno bella presenza ma lo fanno sembrare solo un omino Michelin, e, già che ci siamo, aggiungiamoci anche una bella benda sull'occhio da pirata. Potevate metterci una gamba di legno o un uncino al posto della mano, già che c'eravate.

 

T773c


E' da ridere quando lo si vede tremare davanti allo sceriffo complice, dicendo frasi come: "sarei un pazzo a mettermi contro di te". Ma se hai UN'INTERA BANDA al tuo servizio, che ti costa farlo crivellare di pallottole con le pistole e i fucili di tutti i tuoi compari? Ma non è tutto. Escorpion ammazza gli uomini della sua banda che si sono comportati male, facendo una strage. Poi si lamenta che "adesso abbiamo pochi uomini". Sfido, li hai ammazzati tutti tu. Certo, c'è stata la sparatoria alla stazione, ma anche Escorpion ha mostrato una buona volontà nello sterminare la sua stessa banda. Poi Escorpion fa il tenerone davanti alla malvagità dello sceriffo, tutta stile "Voglio la testa di Garcia". Infatti il malvagio sceriffo - il VERO malvagio della storia, se non l'avete ancora capito - dice: "Dobbiamo ammazzare tutti i passeggeri perchè ci hanno visti". Ma Escorpion cuore d'angelo obietta: "Ci sono donne e bambini". Poi è pronto ad ammazzarli lo stesso, è vero, ma ormai la frase sulle donne e sui bambini l'ha detta. Questo Escorpion fa tanto il cattivo, ma sembra uno al quale mettere il tovagliolo "Non baciatemi".

NUOVO MESSICO

Nuovo-Messico


Qui sopra si vede la posizione dello stato del Nuovo Messico, dove è ambientata la vicenda. Laggiù si trova anche la Contea di Lincoln (la "contea" è una specie di regione), dove di trova il ranch della vedova: è famosa per la guerra omonima in cui fu coinvolto il famoso criminale Billy Kid. La capitale del Nuovo Messico è Santa Fè (Santa Fede), fondata dai cattolici spagnoli: infatti il nome completo della città è "La Villa Real de la Santa Fe de San Francisco de Asís", cioè "La città reale della Santa Fede di san Francesco d'Assisi". Visto che gli americani non sono monarchici e, essendo protestanti, non hanno il culto dei santi, hanno ridotto il nome della città a Santa Fè. Il Nuovo Messico è "lo stato spagnolo dell'America", vista l'alta percentuale di spagnoli cattolici presenti (la loro bandiera è rossa e oro, che sono gli stessi colori della bandiera spagnola). Contiene anche numerose riserve Navajo, Pueblo e Apache (ha la seconda percentuale più alta di indiani in uno stato, dopo l'Alaska). Il Nuovo Messico è famoso anche per essere stato il luogo dove fu fatta esplodere la prima bomba atomica sperimentale alla base di Alamogordo, in una zona del deserto chiamata 'Jornada del Muerto', il 16 luglio 1945. Non è un caso infatti se la famosa Bomba Gamma che diede la nascita all'Incredibile Hulk fu fatta esplodere nel Nuovo Messico.

 
 

 

Edited by joe7
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Letto insieme albo 1 e albo 2, come faccio molte volte per non dover andare a riprendermi la storia. Che dire? Come trama a monte direi che sarebbe abbastanza originale (visti i tempi che corrono), sicuramente poteva essere sviluppata meglio (aggiungo che paradossalmente una storia del genere fatta bene poteva addirittura comprendere tre albi invece di due), invece poi nella pratica ho riscontrate le solite cadute ed ovvietà: tex che spara sempre per secondo ma non viene mai colpito, il solito buonismo animalista che fa venire il latte alle ginocchia, cattivi o presunti tali che in un amen passano a fare la figura degli allocchi ecc.........ma soprattutto (e mi riferisco alla pag. 102 del primo albo) ci è stata nuovamente propinata (speravamo che la scena della diligenza delle 4 vedove fosse un banale inciampo narrativo) la penosa situazione di tex e banditi che si guardano in faccia da 1 metro con fucili e pistole puntate senza colpo ferire (neanche nei fumetti che si facevano all'oratorio capitavano scene del genere).

Spiace il finale vergognosamente troppo affrettato quando si iniziava ad intravedere un pò di pathos....ma non siamo nel caso de "il veliero maledetto" (capolavoro assoluto che ancora oggi mi fa odiare "silver star" per il modo in cui si era concluso) e quindi poco male: ennesima storia da sistemare nella mia collezione da non più leggere.

 

Ultima importante annotazione: disegni voto 10, mi hanno fatto tornare a certi disegnatore di una volta; Ginosatis veramente veramente bravo e adatto a rappresentare un personaggio come Tex. Ho letto che alcuni si sono legittimamente lamentati delle vignette "troppo piene", per me invece queste vignette sono un piacere a vedersi, anche perchè ultimamente stiamo assistendo al proliferare (soprattutto nei texoni) di disegnatori le cui vignette sembrano quelle, in quanto a sfondi e "pienezze", della linea della pubblicità della Lagostina!!!!

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Finita con un po' di ritardo la lettura del secondo albo.

 

In questo periodo mi sono cimentato con le storie classiche bonelliane e ciò ovviamente non mi aiuta, visto che il passaggio è molto marcato.

 

Detto questo, non voglio bocciare la prova di Pasquale, anzi tutto sommato la storia non mi è dispiaciuta, però essendomi abituato alla verve di quel periodo d'oro di Gian Luigi Bonelli, il paragone non regge affatto.

 

Ruju imbastisce una trama classica, facendo leva su quelle che sono le sue pecularietà narrative: troviamo una vedova bella e di carattere (curiosa la coincidenza delle due storie con vedove proposte in sequenza!), un Navajo coraggioso e aitante che cattura il cuore della bella ranchera e l'invidia dei colleghi. Tex e Carson sempre sul pezzo e una banda di criminali che in fondo non buca la pagina e di fatto il vero villain dell'episodio è l'odioso sceriffo Campbell.

 

La sceneggiatura fila, i dialoghi sono concisi e frizzanti, l'azione non manca.

La storia d'amore fra Julio (che scopriamo essere il cugino di Tiger quindi presumo lo rivedremo nella saga) e la bella Ethanie arricchisce la pietanza e pure l'interesse dello sceriffo corrotto, complica le cose.

 

I ritmi sono accettabili e sebbene senza tanti sussulti, non noto chissà quale svarione. Sotto questo aspetto la prova funziona e fortunatamente scene come quelle della diligenza, non se ne riscontrano. Ciò che un po' mi disturba quella tendenza dei nostri ad apparire all'ultimo istante per risolvere le questioni; una scelta di sceneggiatura che l'autore abusa e ottiene l'obiettivo inverso di quello voluto: più che pathos arreca un po' di disturbo.

 

Il finale un po' accelerato avrebbe potuto essere diverso ma evidentemente Pasquale è andato un po' lungo, ma tutto sommato trovo la prova abbastanza riuscita e più "performante" di quella delle quattro vedove, che alla lunga aveva mostrato la corda. Non siamo ai livelli della Pattuglia scomparsa, ma l'episodio si fa apprezzare e anche i personaggi sono dipinti abbastanza bene.

 

Sotto l'aspetto grafico Ginosatis si rivela un vero mattatore. Il suo tratto dettagliato ma classico ed espressivo, la buona rappresentazione dei pards (l'influenza villiana è palese), i suoi accattivanti chiaroscuri che arricchiscono le vignette ma non appesantiscono più di tanto la lettura, sono valori aggiunti all'episodio.

 

Ammetto di essere stato sempre molto attratto dalla bravura dell'artista greco; mi piace molto la sua impostazione e l'uso massiccio ma ben bilanciato dei neri. Trovo sia un autore che richiama alla mente disegnatori del calibro di Seijas, ma pure alcuni aspetti di Villa. Le sue vignette sono piene di particolari ma ai miei occhi risultano più leggibili di quelle di Bocci nella sua ultima storia e dire che anche quest'ultimo rientra nei miei favori per bravura e stile.

 

Personalmente, anche se ignoro la celerità del greco, ritengo che sia adattissimo per un texone. Magari Mauro mi legge e ci fa un pensierino :D. Il mio voto finale è 7

 

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<span style="color:red">54 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

presumo lo rivedremo nella saga

Ma anche no.

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Letizia dice:

Ma anche no.

Mi trovi d'accordo sul fatto che il personaggio non abbia una caratura tale da meritare un ritorno, ma il fatto che si sia giocata l'inattesa parentela con uno dei pards storici, mi fa riflettere. 

In fondo nella saga sono ritornati personalità ancora più anonime...

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

In questo periodo mi sono cimentato con le storie classiche bonelliane e ciò ovviamente non mi aiuta, visto che il passaggio è molto marcato.

Idem (sono arrivato a Tex 78 "Incubo"). GL Bonelli era proprio su un altro livello come narratore, ma d'altronde ce ne sono stati pochi come lui.

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

inattesa parentela

Chissà se GLB avrebbe mai pensato a un cugino di Tiger o magari di Tex o di Carson.

Se poi il vecchio Kit è lo "zio" del giovane Kit, magari quest'ultimo ha una cugina.

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<span style="color:red">20 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Finita con un po' di ritardo la lettura del secondo albo.

 

In questo periodo mi sono cimentato con le storie classiche bonelliane e ciò ovviamente non mi aiuta, visto che il passaggio è molto marcato.

 

Detto questo, non voglio bocciare la prova di Pasquale, anzi tutto sommato la storia non mi è dispiaciuta, però essendomi abituato alla verve di quel periodo d'oro di Gian Luigi Bonelli, il paragone non regge affatto.

 

Ruju imbastisce una trama classica, facendo leva su quelle che sono le sue pecularietà narrative: troviamo una vedova bella e di carattere (curiosa la coincidenza delle due storie con vedove proposte in sequenza!), un Navajo coraggioso e aitante che cattura il cuore della bella ranchera e l'invidia dei colleghi. Tex e Carson sempre sul pezzo e una banda di criminali che in fondo non buca la pagina e di fatto il vero villain dell'episodio è l'odioso sceriffo Campbell.

 

La sceneggiatura fila, i dialoghi sono concisi e frizzanti, l'azione non manca.

La storia d'amore fra Julio (che scopriamo essere il cugino di Tiger quindi presumo lo rivedremo nella saga) e la bella Ethanie arricchisce la pietanza e pure l'interesse dello sceriffo corrotto, complica le cose.

 

I ritmi sono accettabili e sebbene senza tanti sussulti, non noto chissà quale svarione. Sotto questo aspetto la prova funziona e fortunatamente scene come quelle della diligenza, non se ne riscontrano. Ciò che un po' mi disturba quella tendenza dei nostri ad apparire all'ultimo istante per risolvere le questioni; una scelta di sceneggiatura che l'autore abusa e ottiene l'obiettivo inverso di quello voluto: più che pathos arreca un po' di disturbo.

 

Il finale un po' accelerato avrebbe potuto essere diverso ma evidentemente Pasquale è andato un po' lungo, ma tutto sommato trovo la prova abbastanza riuscita e più "performante" di quella delle quattro vedove, che alla lunga aveva mostrato la corda. Non siamo ai livelli della Pattuglia scomparsa, ma l'episodio si fa apprezzare e anche i personaggi sono dipinti abbastanza bene.

 

Sotto l'aspetto grafico Ginosatis si rivela un vero mattatore. Il suo tratto dettagliato ma classico ed espressivo, la buona rappresentazione dei pards (l'influenza villiana è palese), i suoi accattivanti chiaroscuri che arricchiscono le vignette ma non appesantiscono più di tanto la lettura, sono valori aggiunti all'episodio.

 

Ammetto di essere stato sempre molto attratto dalla bravura dell'artista greco; mi piace molto la sua impostazione e l'uso massiccio ma ben bilanciato dei neri. Trovo sia un autore che richiama alla mente disegnatori del calibro di Seijas, ma pure alcuni aspetti di Villa. Le sue vignette sono piene di particolari ma ai miei occhi risultano più leggibili di quelle di Bocci nella sua ultima storia e dire che anche quest'ultimo rientra nei miei favori per bravura e stile.

 

Personalmente, anche se ignoro la celerità del greco, ritengo che sia adattissimo per un texone. Magari Mauro mi legge e ci fa un pensierino :D. Il mio voto finale è 7

 

Diciamo che 7 è un voto per me un po' largo (quanto hai dato alla Pattuglia scomparsa?), però globalmente mi trovo con la tua analisi, sia su greco che sul sardo. 😉

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2 ore fa, Letizia dice:

Chissà se GLB avrebbe mai pensato a un cugino di Tiger o magari di Tex o di Carson.

Se poi il vecchio Kit è lo "zio" del giovane Kit, magari quest'ultimo ha una cugina.

 

Che, tra l'altro, ha già concupito.

"Sweet Home Alabama..."

 

1 ora fa, borden dice:

Ho in mente una storia sulla suocera di Geronimo. Spiegherebbe perché ogni tanto è così cattivo.

 

Ti prego, fallo, @borden. :D

 

Edited by virgin
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Ho finito adesso la prima parte, mi abbastanza piaciuta la storia imbastita da Ruju, è un classicone che si fa leggere, sono rimasto molto impressionato dai bei disegni di Ginosatis, unica leggera pecca è quella che vede un pò troppi personaggi "secondari" portatori di baffi, hanno tutti lineamenti molto simili a volte mi confondevo sul chi era chi, per il resto molto bene.

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