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TWF - Tex Willer Forum

[354/357] La Congiura


ymalpas

Voto alla storia  

79 utenti hanno votato

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

 

Concordo sulla debolezza della soluzione "radio carcere". Ma la storia è talmente bella, Barbanera un personaggio talmente forte, che qui mi faccio andare tutto liscio e mi godo la storia, pur nella consapevolezza dell'esistenza della forzatura...

 

No, ma infatti ripeto che la storia mi è piaciuta, rimane un classico del Nizzi del periodo.

Alla fine queste forzature, anche evidentissime come in questo caso, sono da mettere in conto quando si parla di narrativa avventurosa, l'importante è non abusarne troppo nella stessa storia e in questo caso, per fortuna, non succede.

 

CIO' DETTO:

 

Sarà perché ho il pizzetto anche io, ma per me il momento top di tutta la storia rimane a pag. 64 del primo albo quando Tex, dopo aver riempito di cazzotti il poliziotto corrotto Riordan, torna in albergo e scommette con Carson che i poliziotti non verranno mai ad arrestarli e gli dice: "Se perdi ti taglio il pizzo. Ci stai?" e Carson ribatte: "Un corno!"

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  • co fondatore

Non sono mai stato in carcere ma recuperare informazioni "particolari" non è poi così difficile come sembra.

Se bazzichi la gente "giusta", ovviamente.

Modificato da Mister P
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  • 2 mesi dopo...

Storia strepitosa, a mio avviso. Un Nizzi ispirato introduce la storia con alcune osservazioni sulla San Francisco della seconda metà dell’800 in piena crescita, per poi mostrare il rovescio della medaglia, ossia la delinquenza dilagante. La nebbia, la caccia alla balena, Alcatraz addirittura, ma anche i dialoghi tra Tex e Carson ai massimi livelli. Di diritto si inserisce nei classici di Tex

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  • 2 mesi dopo...

In assoluto, una delle migliori storie di Tex, per effetto di una delle migliori sceneggiature mai imbastite da Nizzi, a suo agio pur non ambientando la vicenda nel Vecchio West, ma piuttosto dipanandola tra le strade di San Francisco e la costa occidentale del Nord America, senza che ciò abbia pregiudicato lo sviluppo di una trama ricca di azione e colpi di scena (più vari siparietti comici che non hanno affatto guastato), in continuo crescendo pagina dopo pagina. Rileggendola questo pomeriggio per l'ennesima volta, credo inoltre di averla rivalutata ancora di più al rialzo, tanto da porla in una mia ideale top ten texiana.

 

Rimango tuttora un po' perplesso circa lo scontro con i cinesi in principio della vicenda, nel senso che tuttora non colgo altra utilità della sequenza che non sia quella di far sgranchire i muscoli di Tex e Carson e strappare una risata al lettore, e stesso dicasi per il contestuale incontro/scontro (a mio modo di vedere, sin troppo casuale) con la ciurma del Leviathan e l'avvocato Bixler, di cui invece continuo a non riuscire a cogliere l'utilità ai fini della narrazione, tuttavia trattasi di quisquilie se paragonate a quanto di ottimo Nizzi butta giù a seguire. Il Tex che, insieme all'inseparabile Carson (almeno nizzianamente parlando), si fionda a Frisco per indagare sulla misteriosa scomparsa dell'amico Tom Devlin è, a mio avviso, tra i più risoluti, determinati e sfacciati di sempre: deciso a tutto pur di salvare la vita di Devlin, non esita a lanciare messaggi intimidatori (spesso intrisi di una certa ironia, come nel caso dell'agente Riordan spedito in centrale dentro una cassa) al corrotto ispettore Martin Linder ed al degno compare Alex Munro, né esita a scendere a patti con quel gran filibustiere del capitano Drake alias Barbanera, nonostante sia ancora legittimamente inviperito nei suoi riguardi, ed accetta insieme a Carson (non altrettanto deciso, in verità, benché il sospetto è che la sua sia un'esitazione "di facciata", nel vano tentativo di stemperare la risolutezza del pard) di favorirne la rocambolesca evasione da Alcatraz, dopo essere più volte sfuggito all'ultimo secondo alla caccia dei poliziotti corrotti agli ordini di Linder grazie all'aiuto dei vecchi amici Mike Tracy e Sam Brennan, nonché dell'ambiguo quanto pittoresco avvocato Bixler (legale di Barbanera).

 

Questo accade nei primi due albi, di gran lunga i più movimentati, mentre l'azione oggettivamente si dirada parecchio nel successivo albo e mezzo, in buona parte occupato dalla navigazione alla volta del Puget Sound in compagnia di Barbanera (viaggio senza particolare storia, ad eccezione della caccia alla balena è della fondamentale sosta ad Aberdeen), per poi ridestarsi per "colpa" di un orso inferocito, che rischia di vanificare il raid di Tex e Carson presso il villaggio di indiani Nootka cui Devlin è stato venduto come schiavo, e comporta una lotta neanche troppo accesa per propiziarne la liberazione dalle grinfie del capo Torak, indispensabile viatico alla resa dei conti con i responsabili della congiura.

 

Tra fughe, evasioni e sparatorie, come già accennato Nizzi non lesina una buona dose di ironia, data dai frequenti scambi di binarie frecciatine tra Tex e Carson (invero, più spalla che coprotagonista), o tra i due pards e Barbanera, la cui plateale irruenza e faccia tosta (da fare invidia persino al Nostro) sono state invece ben valorizzate da Nizzi, in una interpretazione del personaggio non distante da quella originale di GLB. Al contrario, l'interpretazione grafica di Drake curata da Villa è forse l'unico neo in una performance per il resto di altissimo livello: più alto e meno tracagnotto rispetto al Barbanera di Galep, sembra anzi ringiovanito rispetto al primo incontro con Tex. Villa, però, riesce a farsi perdonare regalando bellissimi affreschi di Frisco e scene d'azione contraddistinte da notevole dinamismo, senza dimenticare la sequenza della caccia alla balena nel Pacifico e la natura ancora incontaminata del Puget Sound.

Modificato da juanraza85
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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

Villa, però, riesce a farsi perdonare regalando bellissimi affreschi di Frisco e scene d'azione contraddistinte da notevole dinamismo, senza dimenticare la sequenza della caccia alla balena nel Pacifico e la natura ancora incontaminata del Puget Sound.

Tavole che definire stupende è riduttivo!

 

Ho passato ore e ore ad ammirarle e studiarle in passato. Per me si tratta di autentici capolavori. 

La fuga da Alcatraz dalla nebbia, la navigazione nel Pacifico, la particolarissima caccia alla balena, gli scorci naturali ben resi, fra baie, cascate e sequoie; tutte sequenze realizzate alla perfezione.

 

Villa è un autentico fuoriclasse, c'è poco altro da dire. :Ave:

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Villa è un autentico fuoriclasse, c'è poco altro da dire. :Ave:

 

Assolutamente vero, pard. Forse tende ad enfatizzare un po' troppo i volti dei personaggi, e talvolta magari conferisce un'interpretazione ai limiti del fuorviante a taluni comprimari o antagonisti di particolare rilievo (il già citato Barbanera, o il Mefisto del 2002, ma è probabile abbia seguito le direttive di Nizzi, sceneggiatore di ambedue le storie), resta tuttavia una delle imprescindibili punte di diamante della SBE. Di certo, il mio disegnatore preferito.

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  • 8 mesi dopo...

Storia Bellissima per i disegni, ma, come è già stato fatto notare, sembra una commedia: più che trovare degli ottimi rangers che sanno che legge e giustizia tendono a non coincidere e che conoscono il valore delle emozioni genuine - anche quelle drammatiche - mi sembra di aver trovato due protagonisti di una commedia - tra l'altro piena di spiegoni e chiacchiere lunghe - di Massimo Boldi ripieni di eccessiva ilarità e, quando la situazione si fa seria, di eccessiva razionalità. E, appunto, non ho provato suggestione alcuna perché quello che mi sarei aspettato di leggere all'inizio dell'episodio, per esempio, non era un inseguimento per non passare per fesso, ma bensì un: "non lo mollo perché nessuno può sentirsi legittimato a rubare e a farla franca" oppure "Faccio un favore a Frisco e a Devlin". Ma, secondo me, quella scena non andava proprio fatta. E mi rimane l'amaro, un senso di "dolce con fondo amaro" da quest'episodio perché ci sono tre difetti gravissimi: la non pertinente caratterizzazione dei pards, l'assenza di pathos e la filosofia da "Paese dei balocchi" qua e là nell'incontrare i malavitosi e il leguleio medesimo. È vero che Tex deve prendere a calci dei regolamenti per "risarcire" la giustizia se la legge non la rispetta e, quindi, volendo essere pignoli, potrebbe compiere degli illeciti, ma... trattare con un avvocato della mala... non so, stona parecchio. Solo nel finale ho riconosciuto i due pards, ma c'è n'è voluto :craniate:! (Cit. Yawwwwnnn :zzsoft:). Ad ogni modo, è di mio gradimento trovare le battute nei fumetti e ho gradito quella sulla scommessa e l'eventuale taglio del pizzo al punto tale che quando mi azzardo a scommettere a parole con gli amici dico che dovrebbero provare a tagliarmi il pizzetto se perdo :lol2:, ma - devo ammetterlo - con "i capi delle bande faraciane" mi sono divertito di più, perché lì almeno Tex e Carson erano più pratici, (anche se poi stereotipati alla spaghetti-western :snif::colt:). Poi magari sarà anche il fatto di essersi soffermati a lungo sul mare, le balene, i marinai che mi ha urtato, perché non è la mia ambientazione preferita, anzi... (Anche nella realtà della mia vita non è che mi faccia schizzare di gioia).  

Voto 6– 

(Perdonate la controtendenza, ma non credo di essere stato l'unico e chi mi conosce sa che sono onesto, anche se mi piacerebbe appoggiarmi alla minima suggestione). 

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  • 1 anno dopo...

Ragazzi, sto diventando rimbambito. Non capisco per qual motivo Barbanera sia in carcere. Non certo per complicità nel rapimento di Kit, perché altrimenti Tex l'avrebbe saputo. Per il resto Barbanera è un commerciante, magari  spregiudicato, ma non è un "pirata" e, se lo chiamano così, è solo per disprezzo. Quindi perché sta in galera? Ditemelo!

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

Ragazzi, sto diventando rimbambito. Non capisco per qual motivo Barbanera sia in carcere. Non certo per complicità nel rapimento di Kit, perché altrimenti Tex l'avrebbe saputo. Per il resto Barbanera è un commerciante, magari  spregiudicato, ma non è un "pirata" e, se lo chiamano così, è solo per disprezzo. Quindi perché sta in galera? Ditemelo!

Chiesto a Copilot:

Capitan Barbanera Drake è detenuto ad Alcatraz perché è un famigerato criminale con un passato da pirata e contrabbandiere.

La sua conoscenza dei traffici illeciti e dei movimenti della malavita lo ha reso un prigioniero di grande valore, tanto che Tex e Carson cercano di ottenere informazioni da lui per salvare Tom Devlin.

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<span style="color:red">57 minuti fa</span>, Letizia dice:

Chiesto a Copilot:

Capitan Barbanera Drake è detenuto ad Alcatraz perché è un famigerato criminale con un passato da pirata e contrabbandiere.

Evidentemente Copilot non ha letto GLB. 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Mister P dice:

Avere gli albi sottomano, dannato trasloco...

Quanto ti capisco :lol:

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Nella mitica storia di Bonelli, Barbanera viene lasciato in balia dell'uragano con le vele del Black Shark danneggiate, dopo lo "scherzetto" di Tex che ha voluto così punire il capitano per aver portato a spasso Kit per l'Oceano.

 

In fondo Tex ha gradito il fatto che Drake sia stato di parola e non ha scaraventato il figlio ai pesci (cosa che poteva benissimo fare dopo aver salpato da Frisco) e si limita a lasciarlo in panne senza portarlo con sé per consegnarlo alla legge.

 

L'uragano complica le cose e difatti Bart discutendo con Tex nell'episodio seguente collegato, dubita che Barbanera possa essersi salvato visto le condizioni in cui ha dovuto affrontare il tifone.

 

Nizzi recupera il personaggio nella sua storia, facendoci sapere che Drake non solo è riuscito a cavarsela grazie alle sue indubbie capacità sul mare, ma addirittura è tornato a Frisco dove invano ha cercato di nascondersi per fare calmare le acque. Una volta scoperto, la polizia lo ha messo dentro per la vecchia storia di Kit, Tom Devlin evidentemente non ha dimenticato le sue responsabilità nel rapimento del figlio dell'amico, ma può darsi non abbia avvisato Tex. Non c'era internet a quei tempi in fondo. 🤣

 

A distanza di tempo Devlin viene rapito e Drake in carcere ha informazioni grazie ai suoi vecchi contatti con la malavita e decide di usarle per potersi liberare. Non trovo che la cosa sia così tanto forzata. 

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Già è difficile accettare che Tom Devlin non abbia informato Tex sul fatto che Barbanera sia scampato al naufragio, ma che non lo abbia neppure avvisato che il rapitore di suo figlio sia finito in galera a seguito di un processo è proprio difficile da credere. 

Mass poi, se Barbanera è in carcere per il rapimento di Kit ci deve stato un processo. E il rapito non viene convocato come testimone? 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

Evidentemente Copilot non ha letto GLB. 

Quanto ti capisco :lol:

Perché Barbanera sia in carcere, nella Congiura, non è detto da nessuna parte.
Si dice solo che è scampato al naufragio dell'avventura precedente e che è stato catturato e rinchiuso ad Alcatraz.
Nell'incontro nel carcere, Tex di lui dice che, tra le altre cose, è un contrabbandiere (come dice Copilot).
Quindi sì, è probabile che Copilot non abbia mai letto GLB, ma ha sicuramente letto Nizzi perché La Congiura è di Nizzi e Villa.

 

<span style="color:red">48 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

se Barbanera è in carcere per il rapimento di Kit ci deve stato un processo

Chi lo dice che Barbanera sia finito in carcere per il rapimento di Kit?

Non l'ho letto da nessuna parte, lo si può solo presupporre come uno dei tanti motivi (ho finito di rileggere La Congiura da poco)

Processo?

Probabile che ci sia stato, ma Nizzi non lo prende nemmeno in considerazione.

E Copilot non se lo inventa certo.

 

P.S. Prova a chiedere a Copilot o a Gemini un riassunto dettagliato della storia attualmente in edicola di Rick Master.

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<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Letizia dice:

Perché Barbanera sia in carcere, nella Congiura, non è detto da nessuna parte.
Si dice solo che è scampato al naufragio dell'avventura precedente e che è stato catturato e rinchiuso ad Alcatraz.
Nell'incontro nel carcere, Tex di lui dice che, tra le altre cose, è un contrabbandiere (come dice Copilot).
Quindi sì, è probabile che Copilot non abbia mai letto GLB, ma ha sicuramente letto Nizzi perché La Congiura è di Nizzi e Villa.

Allora bisogna farglielo leggere GLB! Vogliamo avere AI istituite solo a Nizzi?

 

<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

Chi lo dice che Barbanera sia finito in carcere per il rapimento di Kit?

Infatti è l'ipotesi che meno mi convince.

 

<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Letizia dice:

P.S. Prova a chiedere a Copilot o a Gemini un riassunto dettagliato della storia attualmente in edicola di Rick Master.

Già ho provato a chiedere a Chat GPT chi ha pubblicato i supereroi Marvel negli anni 70 e mi ha risposto "Mondadori" :rolleyes:

Non sanno un piffero...

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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

Non sanno un piffero...

Non direi.

A parte il terzo albo non ancora uscito a completamente inventato, tutto il resto giudica tu.

 

Domanda a Gemini:
Trama dettagliata del fumetto di Tex Willer dal titolo: Rick Master, detective.

 

Risposta di Gemini:
Il fumetto di Tex Willer intitolato "Rick Master, Detective" (pubblicato originariamente sui numeri 774-776 della serie regolare nel 2025) vede per la prima volta l'incontro tra Tex Willer e Rick Master, un elegante e giovane detective privato di San Francisco attivo verso la fine del XIX secolo, personaggio creato da Gianluigi Bonelli negli anni '60 e riproposto in questa storia.
La trama si sviluppa su due binari narrativi che progressivamente convergono:

 

Filone narrativo di Tex e Carson:
Tex e il suo fedele pard Kit Carson si trovano a Los Angeles, dove vengono contattati dall'agenzia investigativa Pinkerton, tramite il capo Mac Parland, un vecchio amico dei ranger. 
La Pinkerton è stata incaricata di indagare su una misteriosa e spietata organizzazione criminale specializzata in rapimenti, la "Kidnappers Inc.", che ha tra le sue vittime anche il figlio di un senatore. 
Tex e Carson accettano di collaborare alle indagini, sfruttando i loro metodi diretti e la loro conoscenza del territorio. 
Le loro indagini li portano a seguire le tracce dei rapitori fino a San Francisco.

 

Filone narrativo di Rick Master:
Nella nebbiosa Chinatown di San Francisco, il detective Rick Master viene assunto dalla giovane Claire Dutton per indagare sulla scomparsa del suo fidanzato, Roger.
Rick, con l'aiuto del suo abile assistente giapponese esperto di arti marziali, Yoko Shimitzu, inizia a districarsi tra i segreti e le insidie del quartiere cinese, venendo presto coinvolto in un pericoloso intrigo che sembra legato a un riscatto e alle potenti bande locali, in particolare a Ming Long, uno dei capi più temuti.

 

La convergenza delle indagini:
Le indagini parallele di Tex e Carson a Los Angeles e di Rick Master a San Francisco iniziano a mostrare dei punti di contatto. 
Entrambi i casi sembrano ruotare attorno a una serie di rapimenti e a una misteriosa organizzazione criminale con ramificazioni in diverse città. 
Il filo conduttore che lega le due indagini è il coinvolgimento di figure di spicco e la ferocia dei rapitori.

 

L'incontro e la collaborazione:
Inevitabilmente, le piste seguite da Tex e Carson e da Rick Master li portano a incontrarsi a San Francisco. 
Inizialmente diffidenti l'uno verso l'altro a causa dei loro approcci investigativi differenti (più istintivo e "western" quello di Tex, più metodico e deduttivo quello di Rick), i due detective si rendono conto di dover unire le forze per smascherare la "Kidnappers Inc." e salvare le vittime dei rapimenti.

 

Sviluppo della trama:
La collaborazione tra Tex, Carson, Rick e Yoko porta a una serie di avventure ricche di azione, sparatorie, inseguimenti e scontri con i membri della banda di rapitori e con leTriadi cinesi coinvolte. 
Rick Master mette a frutto il suo acume investigativo e la sua conoscenza dell'ambiente urbano di San Francisco, mentre Tex e Carson contribuiscono con la loro esperienza nel combattimento e la loro tenacia.

 

Risoluzione del caso:
Attraverso indagini serrate e audaci incursioni, i quattro protagonisti riescono a penetrare nel cuore dell'organizzazione criminale, scoprendo i mandanti e i metodi dei rapitori. 
La storia culmina in uno scontro finale dove la "Kidnappers Inc." viene smantellata e le vittime vengono liberate.

 

In conclusione, "Rick Master, Detective" è un'avventura inedita che segna un interessante crossover tra il classico western di Tex Willer e le atmosfere poliziesche di fine Ottocento, grazie all'introduzione del personaggio di Rick Master.
La storia esplora le dinamiche della criminalità organizzata e mette a confronto due stili investigativi differenti, portando a una collaborazione efficace tra due icone del fumetto italiano.
 

 

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Il 22/05/2025 at 09:45, Il sassaroli dice:

Ragazzi, sto diventando rimbambito. Non capisco per qual motivo Barbanera sia in carcere. Non certo per complicità nel rapimento di Kit, perché altrimenti Tex l'avrebbe saputo. Per il resto Barbanera è un commerciante, magari  spregiudicato, ma non è un "pirata" e, se lo chiamano così, è solo per disprezzo. Quindi perché sta in galera? Ditemelo!

Trovato! Il direttore del carcere dice che Barbanera è in carcere per il rapimento di Kit. Quindi Tex non è stato informato da Tom Devin della faccenda. Decisamente poco verosimile.

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Finita la rilettura di questa storia. Come le volte precedenti la soddisfazione è stata tanta: è una storia con molti elementi pregevoli a partire dai disegni di Villa. Il plot invece non è particolarmente originale e sostanzialmente si tratta di un remake mascherato delle due storie di GLB San Francisco e Il tiranno dell'isola (quest'ultima molto condensata e più libera: Tex contro una tribù di nativi isolani). Ma al di là di questo debito, la storia di Nizzi è maledettamente ben sceneggiata, i dialoghi sono davvero brillanti e tutti i personaggi risultano  meravigliosamente ben delineati. Ci sono (è vero) quei difetti nizziani tipici (sostanzialmente l'utilizzo di topoi da commedia in un fumetto avventuroso, cosa della quale Diablero ha già esaurientemente parlato in precedenza) che nelle storie successive diventeranno insopportabili, ma qui ancora sono ben dosati e contribuiscono a dare brio alla vicenda. Qui Nizzi riesce ancora a fondere in maniera efficace avventura e commedia. Se tutte le storie di Nizzi fossero state di questo livello i suoi detrattori sarebbero in numero di gran lunga inferiore.

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Quando ho commentato questa storia era un po' che non rileggevo la prima storia di Tex a San Francisco, la mitica "Squali", e la seconda, "La costa dei barbari". Adesso invece le ho rilette recentemente, e quindi posso fare il confronto.

 

E potete farlo anche voi! Così vi chiarite le idee sulle differenze fra GL Bonelli e quello che avevano il fegato di chiamare "il degno erede" :lol:

 

Tex e pards agiscono a Frisco la prima volta in questa storia (il link è al thread)

[61/63] Squali

 

E, sorpresa! Già all'epoca la storia ha toni umoristici...  ma la differenza è che è Tex a ridicolizzare gli avversari!

 

Quoto dal mio commento alla storia:

On 11/19/2024 at 4:24 PM, Diablero said:

Storia fantastica, con dei dialoghi da antologia... :lol:

"Levagli una scarpa, Carson"

"E magari anche una calza, vero?"

"Indovinato!"

"Beh, già che ci sono, penserò anche a metterci un bel fiammifero"

"Sei un vero amico, Carson"

 

Altro che i soliti stanchi "satanasso" e "vecchio cammello" ogni frase...  :rolleyes:

 

Poi tornano a Frisco in questa seconda storia:

[85/86] La Costa Dei Barbari

 

Anche qui cito dal mio commento:

On 1/23/2024 at 2:00 AM, Diablero said:

Su questa storia: fantastica, e la chiave per capirla è il dialogo fra Tex e Carson a pagina 85 e 86 del numero 87: Shangai Kelly e gli altri non sono dei veri "duri", non durerebbero cinque minuti contro gli apaches o i comanche contro cui combattono Tex e Carson abitualmente, e nemmeno contro dei veri "gunman" di frontiera. Sono degli affaristi vigliacchi, dei parassiti che dominano sfruttando la paura che incutono a gente tranquilla che rifugge la violenza. Facile così, prendersela con i deboli...  ma Tex lo dice "ebbene, è giunto il momento di mostrare a questi signori che la violenza non dà sempre gli stessi risultati. Faremo gustare loro la stessa medicina che propinano agli altri"

 

Tex e Carson non sono al livello dei gangster di città, sono di un altra categoria. Non temono la violenza, anzi, sono abituati ad esercitarla a livelli che quei poveretti manco si immaginano. Questo non è uno scontro ad armi pari, è una coppia di lupi che ha sorpreso dei topi a razziare un pollaio. Questa è una strage. Questo è Tex che gli fa provare "la loro stessa medicina" e gli insegna che anche loro dovrebbero avere paura della violenza, perchè al mondo c'è gente molto più dura di loro...

 

Loro taglieggiano i commercianti e i locali concorrenti? Tex gli sfascia tutti i locali che possiedono. Loro prendono dei poveretti da soli, li drogano e li menano in gruppo per rapirli? Tex e Carson gli portano una trentina di energumeni ben svegli a spaccargli le ossa. Questa non è "legge", non sono "i regolamenti", non servono "origlioni" o "prove": questa è la giustizia divina che si abbatte su di loro, e come puoi sperare di fermare la giustizia divina?

 

Confrontate questa storia con "la congiura": Nizzi vi apparirà PROLISSO E PALLOSO!

 

Ne "LA COSTA DEI BARBARI":

 

1) Il ritmo è sincopato, rapidissimo, tutto si svolge in soli 4 albi a striscia (107 pagine attuali, meno di un albo moderno!), non bisogna attendere OLTRE 200 PAGINE per la prima scena davvero avventurosa dopo quasi due albi interi di chiacchiere, battute, figuracce e bistecche e patatine.

 

Infatti, ne "la congiura" dopo la primissima scena in cui Tex e Carson sono descritti (dallo stesso Tex) come "polli", che si fanno fregare per TRE VOLTE DI FILA (prima si fa fregare il dollaro come un pollastro da uno che gli corre incontro, sfido chiunque ad essere tanto fesso da farsi fregare così nella realtà, bisogna tenere il dollaro in mano in alto per diversi secondi mentre uno ti corre incontro, POI mentre insegue il ladruncolo - presumibilmente per picchialo, Tex è notoriamente uno sbirro ottuso che se la prende con chi ruba un dollaro - cadono nel più telefonato degli agguati, POI mentre fuggono a gambe levate si fidano di un "buon samaritano" e si beccano due botte in testa da pollastri qual sono), per tutto il resto dell'albo non succede NIENTE: l'avvocato di Barbanera conduce il gioco, fa il piano, prende le decisioni, mentre Tex e Carson lo seguono fedelmente come cagnolini.

Segue un altro albo di battute, frizzi, lazzi e perdite di tempo fino all'evasione, che avviane alla fine del secondo albo DOPO OLTRE 200 PAGINE!

 

E tu dici "ma se ha impiegato 200 pagine solo per far uscire Barbanera, e quindi FARSI DIRE DOV'È DEVLIN, quante ce ne vorranno per liberarlo? Eh, ingenui, non ricordate come risolve le indagini il Tex di Nizzi? Sempre e solo per BOTTE DI XULO! E infatti, mentre sono a bagno come piccioni dopo la comicissima evasione...  GLI PASSA LA NAVE DOV'È NASCOSTO DEVLIN DAVANTI!

 

E quindi, a cosa è servita questa pantomima, due albi interi di battute, frizzi, lazzi e perdite di tempo?

 

A rifare "San Francisco" (Nizzi non ha mai avuto grandi idee per i soggetti...) ma a parti invertite: c'è (a) un ostaggio su una nave in viaggio verso isole del Pacifico, e (b) Tex e Carson inseguono la nave dell'ostaggio con un altra nave. Unica variazione, stavolta Barbanera è il capitano "buono".

 

Pensate a quante assurdità sono state inserite nella storia per ottenere questo risultato...  dovremmo credere che L'UNICA maniera di sapere dov'è Devlin sia FAR EVADERE BARBANERA. Cioè, in tutta Frisco, in tutta la malavita, non lo può sapere nessun altro.  Devlin è tenuto prigioniero ma non lo sa nessuno, nessuno in città lo tiene prigioniero, nessuno ha partecipato (quindi nessuno ha parlato con Barbanera visto che non c'è nessuno che Tex possa interrogare a modo suo). Dovremmo credere che l'unica maniera sia questo piano complicatissimo che prevede di far evadere Barbanera. E una volta evaso, per caso gli passa la nave davanti, e per caso Barbanera anche se era in galera ha la nave subito pronta con le chiavi nel cruscotto...

 

Ma si può essere così sciatti e telefonati, mentre scrivi la testata principale della Bonelli?

 

(ovviamente anche nell'inseguimento, tira in lungo e perde tempo... la caccia alla balena scandalizzò gli ecologisti, ma avrebbe dovuto scandalizzare i lettori... dopo OLTRE 250 PAGINE DI FUFFA, per "allungare il brodo" fa fare a Tex e Carson una inutile caccia alla balena per sprecare altre pagine...)

 

2) Ne "la costa dei barbari" l'umorismo viene inserito a piene mani SENZA violare la caratterizzazione di Tex, che anzi ne esce ingigantito. Ci sono scene memorabili con i forzuti della palestra, ingaggiati dai pard, che "spaccano le ossa a tutti", che sono veri e propri lupi davanti ai gangsters di città.

 

Ne "La congiura" invece l'umorismo nasce SOLO dal far vedere quanto sono "polli" questi due vaccari di provincia, ignoranti e creduloni, che cascano in TUTTE le trappole, che si fanno gabbare da qualsiasi ladruncolo, e che si fanno imbrogliare persino dalle manipolazioni psicologiche dell'avvocato di Barbanera che se li gira attorno al dito come vuole mentre Barbanera ride deridendoli.

 

Prima della fine, Nizzi riesce addirittura a fare una scena con cui Tex e Carson devono SCAPPARE INSEGUITI DA UN ORSO, ma nemmeno a far quello sono capaci (Carson ovviamente scivola) e quindi riescono a rovinare il piano...

 

Ma, alla fine, cosa devono fare Tex e Carson? Tutta la trama di questa storiellina strascinata alla lunga è "Tex e Carson devono far fuggire Devlin da una capanna". Punto.

 

Ovviamente SI FANNO BECCARE DA UNA VECCHIETTA!  :lol:

 

La vecchietta, molto più abile dei due pards, li sgama e chiama i guerrieri, Tex e Carson avrebbero fallito anche stavolta, ma...   guarda un po', per puro xulo, SI SONO ANDATI A NASCONDERE DOVE È PRIGIONIERO DEVLIN!

 

Non l'hanno cercato, trovato, no...  in questa storia Tex e Carson FALLISCONO SEMPRE IN MODO UMORISTICO (persino l'evasione fallisce in modo comico), ma gli va bene per puro buco di xulo! (l'evasione fallita li costringe ad un tuffo spericolato proprio davanti alla nave con Devlin, qui invece la fuga rocambolesca e ridicola dalla vecchietta che li ha sgamati li porta a sbattere praticamente il naso sulla capanna dov'è proprio Devlin - notare che se era una capanna normale, chiamavano i guerrieri e addio Tex...

 

Alla fine, per questa storia che si riassume in due righe ("hanno rapito Devlin, Barbanera sa dov'è, li porta alla capanna e lo fanno fuggire"), servono QUATTRO ALBI per un totale di 365 PAGINE!!!!

 

GL Bonelli ne "la costa dei barbari" ne aveva impiegate solo 107, accadono molto più cose, fa molto più ridere, e senza bisogno di far fare a Tex trenta figure da piccione in una sola storia (anzi, non ne fa nemmeno una)

 

Liberissimi di preferire le comiche avventure di "Piccione Willer" a quelle avventurose di Tex Willer, basta che non dite più che "Nizzi scriveva come GL Bonelli", please...

 

 

 

 

 

 

Modificato da Diablero
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Fantastiche le due storie di Glb, (le ho lette 2 mesi fa, quando è iniziata la storia con Rick Master) ma si fa leggere bene anche la storia di Nizzi, certo devi essere in pò  più accomodante nel giudizio quando vedi Tex e Carson non  perfettamente in forma. :old:

 

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  • Sceriffi

La storia di Nizzi nettamente superiore, diciamo che tutti i personaggi scritti da Bonelli che non fossero i 4 protagonisti hanno la stessa empatia e forza caratteriale di una sedia (quelle Sammontana bianche).

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Ottima recensione, Diablero: al contrario di Mister P, io penso che tu ci sia andato addirittura leggero. Nonostante gli ottimi disegni di Claudio Villa, è evidente che la trama della Congiura è tutta sballata. Per prima cosa, i personaggi che restano più impressi non sono Tex e Kit Carson, ma Bixler, l'astuto avvocato di Barbanera, e lo stesso Barbanera, il simpatico "cattivone ma non troppo", che col Barbanera di GLBonelli non c'entra nulla. E Tex e Kit Carson? In quella storia, al contrario di "Squali" e "San Francisco", dove erano due forze della natura, mi hanno dato l'impressone di due poveri buoni a nulla che si fanno sempre guidare dagli altri e se la cavano solo perchè sono fortunati. Ma non affideresti a loro neanche mezzo dollaro, tanto sono cretini. 

 

Avevo già sospettato da tempo - e Diablero me lo ha fatto capire bene - che Nizzi non aveva mai capito niente di Tex, anzi lo detesta, quasi quanto lo detestava Nolitta (e nemmeno lui aveva mai capito Tex). Mi sembra logico, quindi, che loro due abbiano fatto del loro meglio per far sembrare Tex un cretino: perchè per loro ERA un cretino.

 

Quello che non mi era chiaro era: PERCHE' il Tex di Gianluigi Bonelli funzionava così bene? Qual'era il suo segreto? Certo, i dialoghi, i personaggi, gli sviluppi...ma c'era dell'altro. Anche qui Diablero mi ha aiutato: chiaramente, per Gianluigi Bonelli Tex non era un cretino, ma non è esatto dire che era un eroe. E' piuttosto riduttivo. Tex è la giustizia, pura e semplice, e lui la ottiene anche passando sopra la legge. Quello è il suo segreto. Sin dalle prime battute, Gianluigi Bonelli lo fa capire bene:

"Tex Willer, il giustiziere solitario?" chiede Tesah, nel primissimo numero di Tex.

"Proprio io: e se mi conosci, sai bene che uccido solo chi merita di essere ucciso".

Più che un eroe, Tex è la giustizia implacabile, che incombe su Brennan, Teller e Higgins; è la morte per Ruby Scott, che lo ha voluto sfidare; è la morte violenta per tutti gli elementi della Mano Rossa. E l'elenco potrebbe continuare.

 

Diablero presenta la storia di "Squali" e la "Costa dei Barbari" in contrapposizione alla "Congiura": la prima storia era contro le bande di Frisco, la seconda contro Shangai Kelly. Su di loro Tex vuole far assaggiare la stessa medicina che hanno inflitto agli altri. Da qui sparatorie, stragi, bische che esplodono, omoni che spaccano le ossa a tutti...si può dire lo stesso del Clan dei Cubani, eccetera. Tex non è Ken il guerriero o il Punitore, ma come loro porta il concetto di giustizia implacabile.

 

Ora, cosa c'entra questo personaggio col Tex farlocco, idiota e piccione di Nizzi o, peggio, di Nolitta? 

 

E' da notare che lì Tex non solo fa giustizia, ma - sempre come fa notare Diablero -  spinge la stessa gente a fare giustizia da sè, impiccando tutti i colpevoli in "Squali". Esprime, insomma, il bisogno di giustizia che c'è in ogni uomo. Solo che è giustizia violenta, che passa sopra ogni legge per essere realizzata, e oggi questo non è di moda.

 

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  • Sceriffi

Dopo che l'ho buttata sul ridere la possiamo spiegare. Quello che rimane impresso leggendo Bonelli è la forza volitiva di Tex e compagni, assieme all'ironia che li accompagna e alla loro forza paragonabile a quella di un tornado che non lascia niente dopo il passaggio.

 

Ma questa è l'unica cosa che rimane. Davvero. Lo ammette implicitamente anche Joe7, tolto il giudizio su Tex e Carson su cui non concordo, di questa storia ti ricordi soprattutto di comprimari quali Bixler e Barbanera. I personaggi (e in generale la scrittura) di Bonelli sono freddi, vuoti, l'abbiamo studiato tutti alle medie in antologia: Sono tipi, personaggi che non mutano durante la storia, che non brillano per carisma e sono lì più per il loro ruolo (il borioso signorotto locale, il rinnegato, il capo in cerca di gloria) all'interno di storie solide ma prive di guizzi narrativi, storie che molto spesso sono uguali ad altre precedenti.

 

In generale questo fatto dell'assenza di comprimari o nemici è confermata dal fatto che il nemico più famoso dei primi 200 numeri (periodo d'oro di Bonelli, così come quando parlo di Nizzi mi fermo a prima di Mefisto) è... (immaginatevi un rullo di tamburi) El Muerto! Creato da Nolitta. Andate da qualsiasi fan texiano e fategli vedere solo la brutta faccia butterata del pistolero e subito lo riconoscerà.

 

Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che la lettura (soprattutto a posteriori, tipo rileggere tutti gli albi oggi) delle sue storie diventa ripetitiva: Tex può fare dei piccoli errori che lo allontanano dai cattivi, poi li trova, li pesta malamente se non peggio (queste sono comunque scene molto divertenti) e a fine storia ne esce con una vittoria straripante. Mi posso divertire alla prima, alla seconda, alla terza, ma alla quarta lettura mi sono stufato, perchè per come è strutturato il personaggio di Tex ci devono essere dei personaggi che reggano il suo peso e calati anche in sceneggiature articolate, perchè Tex è infallibile e a fine storia vincerà (si, può fare piccoli errori ed in alcune storie, più riuscite ed altre meno perde, ma se su 700 storie ne esce vittorioso in 690, una percentuale del 99%, voi che direste? Un tennista che ha vinto il 99% delle sue partite come sarebbe definito?), se non c'è nessun elemento a condire queste trame io mi stufo e lo scrittore è ripetitivo.

 

Poi in questi ultimi anni ampliando le mie letture ho trovato un sacco di cose davvero interessanti (dello stesso periodo) rispetto ai Tex di Bonelli, l'ultimo esempio è Mort Cinder (commentato qualche mese fa) di Oesterheld, pensate a tutti i personaggi apparsi nelle storie, alla fine Mort è solo uno spettatore delle storie di questi altri uomini. O ancora le opere Disney di Scarpa, Barks o Gottfredson, il Corto di Pratt (fino alle 20 brevi), ma anche la stessa Storia del West di D'Antonio.

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